Sposalizio di Maria SS.ma
La festa di oggi ricorda, come si evince dal nome, il matrimonio tra la Madonna e s. Giuseppe.
Pare che in origine sia sorta come parte della devozione al padre adottivo di Gesù.
Comunque, cominciò a fiorire tra il XIV e il XV secolo in Germania; ma soprattutto in Francia, sotto la spinta del cancelliere di Notre Dame a Parigi, Jean Gerson (1363 – 1429).
Questi sosteneva che la tradizione risaliva agli agostiniani di Milano, che celebravano detta festa il 19 marzo.
Cioè, nel giorno dedicato a S. Giuseppe.
- Tra parentesi, il 16 febbraio dello scorso anno è stato presentato al Senato un disegno di legge teso a reintrodurre quest’ultima festività nel nostro calendario.
Fu soppressa nel 1976 perché gli italiani dovevano superare una delle solite crisi economiche.
Finita la crisi, però, le festività soppresse furono restituite come giorni da aggiungere alle ferie. Anziché ripristinarle. Il che fa sospettare che quel che stava sull’anima era in realtà s. Giuseppe. O no? -
Ma torniamo allo sposalizio di Maria. E al Gerson, che si adoperò perché tale ricorrenza venisse introdotta nella cattedrale di Chartes.
Furono i francescani a trasformarla da festa giuseppina in festa mariana.
Nel 1537 ottennero di potere celebrarla il 7 marzo.
Solo dal XVII secolo la ricorrenza si diffuse in tutta la cristianità, ed il giorno fu fissato definitivamente al 23 gennaio.
C'è un famosissimo quadro che raffigura lo sposalizio della Vergine, appunto, e che è presente su moltissimi biglietti di partecipazioni nuziali.
Si ringrazia lo scrittore cattolico Rino Cammilleri
per aver acconsentito alla diffusione di queste brevi vite di santi,
tratte dal suo volume Un santo al giorno edito da PIEMME
per aver acconsentito alla diffusione di queste brevi vite di santi,
tratte dal suo volume Un santo al giorno edito da PIEMME
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