sabato 19 dicembre 2015

E' BELLO VISITARE ... LA VALLE DELL'UMILTA'


II. la valle dell’umiltà

9. “Ogni valle sarà colmata” (Lc 3,5). E questo è ciò che dice il Signore: “A chi guarderò se non al poverello e a chi ha lo spirito contrito e che trema al suono delle mie parole?” (Is 66,2). La valle raffigura l’umiltà della mente, di cui dice Geremia: “Guarda i tuoi passi là nella valle” (Ger 2,23), cioè riconosci i tuoi peccati con una doppia umiltà. L’umiltà mostra all’uomo se stesso. Dice Isaia: “Il Signore sarà conosciuto dall’Egitto e in quel giorno gli Egiziani conosceranno il Signore” (Is 19,21).
In quel giorno, cioè nella luce dell’umiltà, gli Egiziani, cioè i superbi avvolti di tenebre, conoscono il Signore e viceversa: e così conoscono anche se stessi. Dice Agostino: “Concedimi, Signore, di conoscere te e di conoscere me”. E anche Isaia, dopo aver visto il Signore, rimprovera se stesso dicendo: “Guai a me, che ho taciuto, perché io sono uomo dalle labbra immonde” (Is 6,5). E il Signore dice a Ezechiele: “Figlio dell’uomo, mostra il tempio alla casa d’Israele”, cioè mostrale Gesù Cristo, “e si vergognino delle loro iniquità” (Ez 43,10).
Dunque “ogni valle sarà riempita” con quel grano di frumento che caduto nella terra morì (cf. Gv 12,24) e di cui il salmo dice: “La valli abbonderanno di frumento” (Sal 64,14). La beata Maria, essendo una valle, fu colmata, e dalla sua pienezza noi tutti, vuoti, abbiamo ricevuto (cf. Gv 1,16), e il salmo: Saremo riempiti dall’abbondanza della tua casa (cf. Sal 35,9; 64,5). Solo gli umili saranno riempiti da quell’abbondanza che il Signore promette nel Levitico: “Vi darò le piogge al tempo giusto, e la terra produrrà i suoi germogli e gli alberi si caricheranno di frutti” (Lv 26,3-4). Il Signore dà le piogge quando infonde la grazia della compunzione. E Isaia: “Cadrà la pioggia sulla tua semente, ovunque tu abbia seminato sulla terra” (Is 30,23), ed essa produrrà i suoi germogli. Dalla pioggia della compunzione nascerà il germoglio della buona volontà, e così gli alberi, cioè i sensi del corpo, saranno pieni dei frutti delle buone opere.


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11. “Ogni monte e ogni colle sarà abbassato” (Lc 3,5). È ciò che dice anche Isaia: “La tua superbia è stata precipi­tata negli inferi, il tuo cadavere è steso a terra; sotto di te è sparsa la tignola e tua coperta saranno i vermi” (Is 14,11). Fa’ attenzione a queste due parole: monte e colle. Il monte raffigura la superbia che è nel cuore; il colle la superbia che è nelle opere. Quella è peggiore di questa.
Dice Isaia: “Abbiamo sentito la superbia di Moab: è molto superbo; la sua superbia, la sua arroganza e la sua tracotanza sono maggiori la sua forza” (Is 16,6). E la Glossainterlineare commenta: Osa più di quanto non sia suo potere. “Perciò Moab urlerà contro Moab, tutti urleranno” (Is 16,7). Vale a dire: nell’inferno, tra i tormenti, il superbo urle­rà contro il superbo, il lussurioso contro il lussurioso, e tutti urleranno contro se stessi.
Sempre Isaia: “I sàtiri urleranno uno contro l’altro” (Is 34,14). Parimenti: “Abbatterà coloro che stavano in posti sublimi, umilierà la città superba, l’abbatterà fino a terra e la getterà nella polvere. Sarà calpestata sotto i piedi” dei demoni “la superba corona degli infatuati di Efraim” (Is 26,5; 28,3). E infine: “Siedi, taci, nasconditi nelle tenebre, figlia dei Caldei, perché non sarai più chiamata signora di regni” (Is 47,5).
Perciò “Ogni monte e ogni colle sarà abbassato”.


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