giovedì 10 dicembre 2015

ALTER CHRISTUS

Nuovi aspetti della vita di san Francesco emergono dalla seconda più antica `Vita´ del santo di Assisi, «sconosciuta  fino a oggi, contenuta in un manoscritto apparentemente insignificante e assente dai cataloghi delle biblioteche perché parte di una collezione privata». Lo scrive l'Osservatore Romano. Si tratta di un piccolo codice «francescano in senso letterale, umile e povero, senza decorazioni o miniature» spiega al giornale della Santa Sede l'autore della scoperta, il medievista Jacques Dalarun. Il libro, opera inedita di Tommaso da Celano, stava per essere messo all'asta ma dopo una trattativa è stato acquistato dal dipartimento Manoscritti della Biblioteca Nazionale di Francia.


Nel manoscritto finora inedito sulla vita di San Francesco c'è «un episodio che già conoscevamo ma che viene raccontato in un modo un po' diverso», riferisce all'Osservatore Romano lo studioso Dalarun. «Si parla di un viaggio di Francesco a Roma, ma non come il pellegrinaggio di una persona già convertita, che ha abbracciato la vita religiosa. In questo caso viene raccontato un viaggio d'affari di un mercante che resta colpito dalla povertà dei mendicanti che vede vicino a San Pietro e si chiede se sarebbe in grado di vivere un'esperienza simile». Sempre in questa nuova biografia sul santo d'Assisi «Tommaso aggiunge altri dettagli molto concreti e realistici: spiega che Francesco riparava i buchi nella sua tonaca usando fibre tratte dalla corteccia degli alberi e dalle erbe che trovava nei campi, proprio come faceva chi non aveva assolutamente nulla, neanche gli strumenti per cucire».


Il medievista riferisce ancora: «Stavo cercando questo testo da sette anni: nel corso dei miei studi avevo trovato frammenti e tracce sparse e tutto faceva pensare all'esistenza di una sorta di Legenda intermedia di Tommaso da Celano, successiva alla prima stesura e precedente rispetto alla seconda Vita che conosciamo, un'opera composta sotto il generalato di frate Elia. Trovare questo testo è stata una conferma molto, molto preziosa, e, ovviamente, una grande gioia». Il testo di Celano è stato scritto in un lasso di tempo che va dal 1232 al 1239. 

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