AVE GRATIA PLENA,
DOMINUS TECUM
16 - Il Cuore di Maria è un tempio
Il tempio di Salomone era figura:
1) della sacra umanità del Figlio di Dio: «Distruggete questo tempio ed io
in tre giorni lo riedificherò» (Gv 2, 19).
2) della Chiesa, di ogni cristiano, dei nostri templi materiali;
3) di un altro tempio di tutti questi ultimi più santo e augusto: il S. Cuore di Maria.
Poiché quel che la Chiesa dice della persona di Lei: «Templum Domini,
sacrarium Spiritus Sancti»: a più forte ragione si può dire del suo cuore.
Se il cuore d'un cristiano è tempio di Dio (1 Cor 6, 19) chi oserà contrastare
questa qualità al degnissimo cuore della madre di tutti i cristiani?
Eccellenza del vero tempio di Salomone.
- È un tempio edificato dalla potente mano di Dio, che in un momento può fare
cose infinitamente più grandi che non tutte le potenze del cielo e della terra
durante l'eternità.
Consacrato dal Sovrano Pontefice Gesù; mai stato profanato da peccato alcuno;
ornato in massimo grado di tutte le grazie e virtù.
Tutto rivestito d'oro finissimo; cioè ricolmo d'amore verso Dio e di carità
verso di noi.
È un tempio che, conservando in sé tutti i misteri della vita di Gesù, «Conservabat
omnia verba haec in Corde suo» (Lc 2, 5) contiene tutte le ricchezze di Dio,
compreso il Figlio suo.
È un tempio nel quale Gesù stesso ci dona tante istruzioni ed esempi.
È un tempio nel quale Dio, dopo che in quello della Sacra Umanità di Gesù,
è più perfettamente adorato, lodato, glorificato, che non in tutti gli altri templi
materiali e spirituali; giacché i più piccoli atti di virtù, i pensieri devoti del Sacro
Cuore di Maria gli sono più graditi e gli rendono più gloria che non le più
meravigliose opere dei più grandi Santi.
È un tempio nel quale il sommo Sacerdote Gesù ha offerto il suo primo
sacrificio, nel momento dell'Incarnazione: ci dona sante istruzioni, divine
predicazioni, esempi pratici di tutte le virtù.
- È un tempio pieno di rarità e di meraviglie. E Dio, il quale ha dato
al re Davide il disegno fatto di sua mano, di tutte le parti del tempio di Gerusalemme (1 Cr 28, 19), volle mettere in esso parecchie
cose notevoli per raffigurare i grandi e meravigliosi misteri racchiusi nell'amabile cuore della SS. Vergine.
Ne noto 7 principali:
il candelabro d'oro, la tavola dei pani della proposizione,
l'altare dei profumi, l'arca dell'alleanza, le tavole della legge, e il libro della
legge, il propiziatorio e l'oracolo, l'altare degli olocausti.
1) S. Epifanio, S. Giovanni Damasceno e altri dottori ci dicono che il
candelabro d'oro è figura di Maria; che, dopo Gesù, è il
candelabro più luminoso, la fiaccola più brillante della casa del Signore.
O SS. Vergine, la Chiesa con ragione vi saluta quale porta per cui la luce è
entrata nel mondo: «Salve porta, ex qua mundo lux est orta!». Siete il trono del
sole eterno, anzi siete un sole che riempie cielo e terra dei suoi raggi.
2) La seconda cosa era la tavola dei pani fatta di legno di setim, raro e
incorruttibile, ricoperta di lamine d'oro, incorniciata pure d'oro e arricchita
di due corone dello stesso metallo. Era stata costruita per posarvi i pani
di proposizione che i sacerdoti offrivano tutti i giorni a Dio e poi lasciavano
esposti come in sacrifizio perpetuo a Dio. Essi, dicono i Padri,
erano figura di Cristo. «Pane sublime disceso dal cielo»: composto della carne
immacolata e del puro sangue di Maria Vergine e della persona del Verbo eterno.
3) S. Germano e S. Epifanio ripetono che la tavola su cui posava questo
pane divino, è la SS. Vergine, il cui Cuore è stato il primo a ricevere il
pane vero e a donarlo a noi.
4) Parecchi interpreti spiegano che l'altare dei profumi rappresenta il cuore
dei fedeli, che sono altrettanti altari sui quali essi devono offrire a Dio un
continuo sacrificio di lode e di preghiera. Perciò esso rappresenta più ancora
il cuore della madre loro, che è «altare d'oro posto davanti al trono di Dio»
(Ap 7, 3). Su di esso Maria ha offerto il più perfetto e gradito sacrificio d'amore,
d'adorazione, di lode, di azione di grazie.
5) Secondo S. Ambrogio e altri l'arca dell'alleanza è pure figura del cuore
di Maria. S. Bonaventura dice: «L'arca di Mosè è un'ombra del cuore della
Vergine, il quale è la vera arca che contiene i segreti della divina parola e
i tesori della legge di Dio.
L'arca era il tesoro del popolo ebreo, il principale mistero della sua religione, la sua
difesa e il terrore dei nemici.
Il Cuore della nostra Regina è la gloria, il tesoro, la gioia dei cristiani.
È il primo oggetto, dopo Dio, delle nostre devozioni; è una
fortezza inespugnabile, una torre così munita d'armi difensive ed offensive per
cui non solo i soldati combattenti sotto il vessillo del generalissimo divino
trovano una forte difesa contro gli assalti dell'inferno, ma ancora questa torre
fortissima risulta più formidabile d'un esercito schierato in battaglia;
«Terribilis ut castrorum acies ordinata» (Ct 4, 3).
Ritiriamoci in questa invincibile fortezza; restiamo rinchiusi in questa torre
inespugnabile e non usciamone mai.
d'impuro, di meno candido in sé; è la torre di Davide «Turris David» aperta
soltanto ai seguaci della mansuetudine di Gesù: è una torre costruita a perfezione
e ornata d'ogni qualità di pietre preziose: «Turris Jerusalem gemmis aedificabuntur»
e chiunque vi vuole abitare deve rinunciare ad ogni sorta di peccati e di
imperfezioni, e abbracciare di tutto cuore la pratica delle virtù cristiane.
7) S. Gregorio Nisseno afferma che le tavole della legge erano la figura del
cuore dei Santi. Che si dovrà dire allora del Cuore della Regina dei Santi e
Madre del Santo dei Santi?
8) Esso è un libro vivo nel quale lo Spirito Santo ha stampato tutti i misteri
della divinità, i segreti dell'eternità, le leggi cristiane, le massime evangeliche
e tutte, le verità che il Figlio di Dio ha attinte nel Cuore del Padre per versarle
nel Cuore della Madre.
9) S. Germano, S. Andrea di Candia, S. Antonino e altri dicono che anche il
propiziatorio era una figura di Maria, perché grazie a Lei, l'ira di Dio è stata
placata, la sua infinita misericordia ha avuto compassione delle nostre miserie.
Per questi benefizi la Madre di grazia è definita da San Ildefonso:
«Propitiatio humanae salutis»; da S. Andrea Cretese: «Universi mundi
commune propitiatorium».
Al suo cuore misericordiosissimo appartiene questa qualità che lo fa un
ammirabile propiziatorio. Poiché se Ella ha compassione per i peccatori,
se si fa loro avvocata, se sacrifica il Figlio per la salute del mondo, non è
per misericordia e benignità eccessiva del suo cuore?
10) S. Agostino, S. Gregorio Magno e altri affermano che l'altare degli
olocausti era l'immagine del cuore di tutti i santi, che sono i veri altari su
cui la Divina Maestà è onorata per i sacrifici spirituali che vi sono offerti
notte e giorno.
Con quanta maggior ragione lo si deve affermare del Cuore della Madre
dei Santi? Esso è il vero altare degli olocausti, sul quale il fuoco sacro
dell'amore divino è sempre stato acceso notte e giorno (Gersone) e sul
quale si offrirono continui sacrifici di lode e olocausti di espiazione.
Su questo altare Ella ha sacrificato a Dio tutte le cose e tutte le creature
dell'universo, come altrettante vittime. Su questo altare Ella ha sacrificato
a Dio la sua vita e tutto ciò che essa era, aveva, poteva. Ha offerto specialmente
lo stesso sacrificio che Gesù faceva di sé al Padre.
Il Salvatore si è sacrificato una volta sola sulla croce; la Santa Madre ha
immolato Gesù migliaia di volte nel suo cuore. Esso è stato il sacerdote che l'ha
immolato e col quale si è immolato; perciò si può dire che il Cuore ammirabile
di Maria è stato sacerdote, vittima e altare.
Fate, o Signore, che anche i nostri cuori siano altrettanti altari sui quali si
offra un continuo sacrifizio di lode e d'amore.
Tota Pulchra et Immaculata
Nessun commento:
Posta un commento