sabato 6 agosto 2016

UN'AVE: << Hinc transire cave - nisi prius dixeris Ave >>


L'Ave Maria è un tenero e gradito saluto alla Madre di Gesù e nostra.
È un attimo di respiro, di sollievo, di affetto.
Lei ci guarda, noi appoggiamo il cuore al suo cuore.

"L'artistica e devota tela della Madonna Addolorata, ch'era posta in cima alla scala del convento, con l'invito di non passare davanti a lei senza averla prima salutata: << Hinc transire cave - nisi prius dixeris Ave >> sa degli affettuosi saluti ricevuti da fra Pio.

UN'AVE

 Devoto, quando passi
qui sosta pochi istanti.
A te lo sguardo volgo,
attendo il bel saluto
di un’Ave dal tuo cuore.

 Son Mamma di Gesù
e sono vostra Mamma.
O figli miei diletti,
io porto nel mio cuore
le vostre pene e gioie.

 Con l’Ave voi mi dite
che questo ben credete
e confidate in me;
che v'appoggiate al petto
di chi chiamate Madre.

 Aspetto e cerco tutti.
L'onnipotente Dio
insieme al Cuor del Figlio
v'ha dato qual rifugio
il cuore della Madre.

 O Immacolata Vergine
e Madre Addolorata,
sei tutta santa e bella.
Sei la speranza nostra.
Salute a te, Maria. 

AVE MARIA PURISSIMA!

A. DA RIPABOTTONI: "P. Pio da Pietrelcina - Il cireneo di tutti" - Ed. 1978, p. 24:

Non inventa la Chiesa, ma trasmette

CHI TORNA AL SUO PASSATO, NON ESCE DALLA CHIESA



 Nei momenti di confusione pericolosa occorre fare un passo indietro.

 Non si fa forse proprio così nella vita? Di fronte a una situazione confusa, difficile da districare, che ci rende preoccupati e perplessi, ci si ferma e poi si fa un passo indietro, astenendosi dall'avanzare nel pericolo.

  È anche ciò che abbiamo fatto nella fede. Sì, crediamo che l'immagine rende idea delle nostre scelte.

  Amiamo la Chiesa, Corpo Mistico di Cristo e nostra Madre, amiamo il Papa e il Vescovo, ma di fronte all'evidente confusione della vita cristiana intorno a noi, ci rifiutiamo di avanzare nell'ambiguità e nell'incertezza e domandiamo la grazia di restare nel cristianesimo sicuro.

  In fondo la nostra posizione è tutta qui. Per questo riteniamo, e abbiamo sempre ritenuto, di non  essere nella disobbedienza.

  Saremmo nella disobbedienza se inventassimo un “altro cristianesimo”, se ci inventassimo “una nostra messa”, una “nostra pastorale”, un “nostro catechismo”, se riconoscessimo degli “altri superiori” fuori da quelli che la Chiesa ci ha dato nel Papa e nel Vescovo.

  No, noi non facciamo nulla di tutto questo. Semplicemente, giudicando piena di confusione e di pericolo la nuova pastorale, il nuovo rito della messa, la nuova catechesi, ci avvaliamo del diritto che la Chiesa ha sempre riconosciuto alle anime nei momenti di crisi: ci atteniamo alla precedente prassi e dottrina della Chiesa, a quella sicura, a quella prima dello scoppio della crisi.

  Infatti, per la Messa, non andiamo a cercare chissà quale rito arcaico, ma ci atteniamo al Messale del 1962, quello promulgato da Papa Giovanni XXIII, perché le lievi modifiche e aggiunte apportate in quella riforma non hanno nella sostanza intaccato la Messa Romana di sempre. Non andiamo a cercare ciò che ci piace, ma obbediamo alle riforme della Chiesa, quelle sicure e solo a quelle sicure. E così facciamo per tutti gli altri aspetti della disciplina sui sacramenti e per tutto l'apostolato.

  Così facendo, siamo certi di non andare fuori dalla Chiesa, che è la stessa ieri e oggi. Non ci sono due Chiese, una prima e l'altra dopo il Concilio. No, ce n'è una sola! Ci sono invece, nella stessa Chiesa, riforme accettabili e riforme non accettabili; sono inaccettabili in coscienza le riforme che mettono in pericolo la fede e la vita cristiana. E siccome la Fede è il bene supremo, non è concesso a nessuno nella Chiesa esporla al pericolo.

  Sappiamo, ne siamo coscienti, di esprimere un giudizio severo sulle svolte della “chiesa moderna”.

  D'altronde, ad uno sguardo spassionato, gli esiti disastrosi dell' “ammodernamento” della Chiesa di questi ultimi decenni sono innegabili. L'ultima riforma del messale e conseguentemente di tutta la vita cattolica sta uccidendo il cattolicesimo nei nostri paesi. Negarlo è pura ideologia.

  Chiediamo e viviamo la libertà dei figli di Dio, che amando la Santa Madre Chiesa, dicono ai suoi legittimi Pastori: noi continuiamo su quello che ci avete insegnato un tempo, e continuando nella Tradizione siamo certi di contribuire, nonostante la nostra povertà, alla edificazione della Chiesa stessa.

  Uniamo così due atteggiamenti che in coscienza ci sembrano non disgiungibili:

  - un grande amore e rispetto per la Chiesa

  - una vigilanza per non mischiare mai la grande Tradizione della Chiesa con le ambiguità delle riforme post-conciliari, e questo non soltanto nel rito della messa.

  Amore e severità, insieme.

  Anche perché amare la Chiesa non in astratto, significa preservare il suo tesoro costituito dalla Rivelazione divina, Tradizione e Scrittura insieme. Ma la Rivelazione si è declinata e trasmessa in ciò che la Chiesa ha sempre creduto e praticato, a partire dalla Messa Cattolica.

  Sbaglia chi, avendo capito il terribile pericolo interno al Cattolicesimo attuale, piange in privato ma non interviene per rispetto alla Chiesa. Ama davvero chi la Chiesa la difende.

  Ciò che appare disobbedienza non lo è. È invece il più grande servizio che un credente possa fare alla Sua Madre.

  Chi parla di disobbedienza parlando dei “Tradizionalisti” (termine non bello, ma lo usiamo per capirci), lo fa per ignoranza: pensa che la Chiesa abbia una autorità assoluta su tutto. No, la Chiesa obbedisce a Gesù Cristo, ne è il suo corpo; deve custodire ciò che il Signore le ha consegnato, Verità e Grazia. Non inventa la Chiesa, ma trasmette.

  Per questo non può essere illegittimo decidere di stare nella Tradizione più sicura.

  Non esce dalla Chiesa chi sta al suo passato, ne esce chi inventa un cristianesimo nuovo.

Editoriale "Radicati nella fede" - Anno VII n° 8 - Agosto 2014

AMDG et BVM


TRASFIGURAZIONE


Trasfigurazione di Gesù sul Tabor 5.349

Al ritorno verso Cafarnao incontra Beniamino di Cafarnao e molti discepoli meno Mannaen, mandato ad accompagnare le discepole da Nazaret a Gerusalemme per la Pasqua. Alla disputa fra discepoli ed apostoli sui loro relativi meriti, Gesù addita Beniamino e dice che il più grande nel Regno dei Cieli è il più piccolo fra gli uomini, perciò il fanciullo 5.352


Seconda moltiplicazione dei pani nel retroterra orientale del lago di Genezaret 5.353.


Discorso sul "Pane del Cielo", preannunzio dell'Eucaristia 5.354


Viaggio oltre Giordano verso Gerusalemme per la Pasqua, passando ed evangelizzando la Decapoli e la Perea: Gadara col discorso sul divorzio 5.357


Pella col figliolo Jaia e sua madre, ciechi guariti da Gesù 5.358. Incontro con la madre di Marco di Giosia ridatosi al demonio dopo essere stato discepolo. La madre avverte Gesù che il figlio lo precede per nuocergli 5.358. Oltre Jabes Galaad accoglienza presso il solitario Mattia 5.359. Nei pressi di Betjabboc guarigione di Anastasica 5.360. Arrivo al guado di Betabara, dove la Maddalena andata loro incontro avverte Gesù di un agguato loro teso sulla sponda destra del Giordano 5.361

Gesù torna sui suoi passi risalendo per ore la sponda sinistra del fiume fino al traghetto e attraversa il Giordano in piena arrestando la corrente 5.361

Incontro con sua Madre e le discepole guidate da Mannaen 5.362, dirette da Gerico verso Efraim per raggiungere la strada Gerusalemme -Sichem-Nazaret. Mannaen informa che, avendo Pilato minacciato di dure punizioni i turbolenti, il pericolo è passato 5.3622. Arrivati alla strada maestra, la prendono in direzione sud verso Betel 5.362, fermandosi poi a Rama in casa dei genitori di Tommaso 5.363 prima di raggiungere di nuovo Gerusalemme avanti la settimana pasquale.


    Pasqua del terzo anno

Avanti Pasqua: Gesù al Tempio con dei proseliti, recita e spiega il "Pater noster"6.364, ascoltato anche da Gamaliele. 

Al Getsemani con sua Madre e le discepole. Gesù provvedere a che Marziam non si senta più turbato dall’Iscariota 6.365


Incontro con Giovanni di Efeso 6.365. A Betania amici di Gesù esprimono perplessità sugli atteggiamenti di Giuda. Al prorompere di Maria Maddalena: "E' l'obbrobrio vicino alla Perfezione" Gesù porta il discorso sui pericoli dei vocati a sorte straordinaria e su cosa succede se entra in essi la superbia della loro vocazione 6.365. Lettere da Antigonio 6.366.




AMDG et BVM

venerdì 5 agosto 2016

La tempestad para esta generación y este mundo ya da comienzo, y se verá el hombre sin Dios sumergido en dolor, devorado por el poder del mal, al que quiso seguir y servir antes que a Dios.

EL CIELO OS AVISA EL COMIENZO 
DE LO PROFETIZADO  


16-7-2016 

En medio de las pruebas y de las tribulaciones, me das Tus consuelos para alentar mi alma y así poder cumplir lo que Me pides, y seguir así en el cumplimiento de mi misión. Amén. 

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Mi Hijo Jesús, vuestro Salvador y Señor, se goza al ver que en medio de las pruebas y las tribulaciones del alma, que son un martirio espiritual, os mantenéis Fiel y perseverante en la misión que os confía. 

Haced siempre, Mis hijitos, la Santa Voluntad del Altísimo, haced lo que Mi Hijo os diga, así estaréis siempre seguros de caminar por el sendero recto, el camino de la Salvación. 

Yo, vuestra Madre, intercedo por vosotros, los que buscáis la paz, los que cumplen con los preceptos del Señor y aman la Cruz, signo de vuestra Redención, pues por Ella, la Cruz de Mi Hijo, el martirio del cuerpo y del alma del Hijo de Dios, es que habéis sido salvados y podéis ir al cielo, habiendo alcanzado la Santidad. 

El Cielo es la Morada Santa, el premio de los justos , de los que amaron la Paz y siguieron los pasos del Crucificado, Mi pequeño Jesús, los que como Mi Hijo aman la Voluntad Santa y Divina. 

Los acontecimientos anunciados por Mi Hijo y por Mí, vuestra Madre Celestial, se están cumpliendo ya: las naciones y los poderosos de este mundo se reúnen y acuerdan tratados, pactados entre ellos mismos y con el príncipe de este mundo, para tomar el control de la humanidad y entregarla al Anticristo, que ya está operando, aunque oculto todavía para el mundo, y pronto se dará a conocer para ser visto como Dios, el Mesías esperado y anunciado en las escrituras, pues él vendrá por su propia cuenta, y el mundo lo recibirá. 
Los rumores de guerra ya no serán más rumores, pues se levanta ya nación contra nación, todo controlado por los servidores del Anticristo. 

Guerras han de venir, terremotos, hambre, peste y plagas, pues ha de cumplirse todo cuanto está escrito, y pocos han creído en la Palabra, que ES EL VERBO ENCARNADO, el Mesías enviado, y que el mundo no quiso recibir; 
por eso, ahora Dios Altísimo abandona al hombre y a las naciones para que, en medio de la tempestad, lo aclamen y se vuelvan a Él. 
La tempestad para esta generación y este mundo ya da comienzo, y se verá el hombre sin Dios sumergido en dolor, devorado por el poder del mal, al que quiso seguir y servir antes que a Dios. 

Un tiempo está determinado que sufrirá el hombre su propio castigo, que buscó a causa de su dureza de corazón y soberbia y orgullo, al haberse alejado de Dios y su Ley. 

Las grandes potencias se levantan y serán el flagelo para muchas naciones: son el látigo de Satanás. De cada nación tan solo un pequeño Resto fiel se salvará, quedando bajo Mi Poderosa protección, siendo parte de Mi Ejercito de almas para combatir Conmigo esta batalla infernal y Yo, Su Madre, aplastaré a la serpiente antigua, que busca acabar con Mis hijitos, los Redimidos con la Preciosa Sangre de MI HIJO JESÚS. 

El tiempo de calma y de paz aparente termina ya para dar comienzo a la purificación, al tiempo de angustia como no ha existido antes desde la creación del mundo

Un suceso tras otro verá esta generación, que querrá morir y escapar de la Ira de Dios. 

Vuestro mundo cambiará en unos instantes, ya no habrá paz y tranquilidad, pues ésta sólo la encontrarán las almas puras, las de corazón sincero, las consagradas a Mi Corazón Inmaculado, habiendo sido selladas dentro del Sacratísimo Corazón de MI HIJO JESÚS, para ser Luz y guía en medio de esta obscuridad. 

Estas almas encontrarán consuelo dentro de la gran purificación, porque han amado la Cruz del Salvador; y la Cruz es dolor y gozo a la vez. Vosotros, los que habéis sabido recorrer el Via Crucis con Mi Hijo, y en este caminar os habéis ido purificando de vuestras faltas y habéis mostrado amor a la Cruz, que es la Voluntad del Padre, sois vosotros, Mis hijitos, el gozo y la alegría de Mi Corazón, sois bálsamo para Mi Corazón traspasado y el Costado abierto de MI Hijo, que sangra por Su Iglesia. 

Comienzan ya las calamidades y castigos anunciados y tan despreciados: el mal parecerá ganar terreno, la Apostasía irá aún más en aumento, hasta desenmascararse en el Culto Divino, pero Dios ya no está en esa Iglesia: Dios esta con los suyos, los que huyeron Conmigo al desierto. 
Cuando pareciera que el mal cubre la tierra, que la Apostasía aumenta y los malos son más malos y parecen triunfar sobre el bien, en medio de grandes conflictos, la densa tiniebla que cubrirá la tierra, se disipará por siete días, anunciando en el cielo la Cruz Gloriosa y Victoriosa de Mi Hijo Jesús, la Cruz en el cielo que os anuncia EL GRAN AVISO de Dios, como último acto de su Bondad y gran Amor a los hombres, pues sin este acto de Amor y Gran Misericordia muchas almas se perderían. 

Este acontecimiento será el principio de la gran purificación, dolor de dolores, para todos los hombres que han ofendido a Dios. 

Dios llamará al corazón de cada hombre, sin importar sus creencias: hará esto como un último intento de hacer volver a las almas a Él, dándoles a conocer su existencia Divina, su Amor y su Fidelidad. 
Respetará, Dios, una vez más la libertad de cada hombre, y cada quien actuará y decidirá por su vida, SALVACIÓN ETERNA O CONDENACIÓN ETERNA. 

Vosotros, los que sois lámparas de Mi Corazón, iluminaréis con el ejemplo de vuestras vidas, dando testimonio de la Verdad, estando unidas y crucificadas con Cristo, contribuyendo en el misterio de la Redención, siendo UNO CON CRISTO, en una misma Voluntad con la Trinidad Divina. 
Haced todo lo que Mi Hijo os diga a vuestros corazones, estando en oración, en adoración Eucarística, en comunión con la Trinidad. 

Cuando la confusión os llegue, INVOCAD EL SAGRADO CORAZÓN DE JESÚS, llamadme a Mí, que Soy vuestra Madre y nunca os abandono ni os dejo desprotegidos. 

Conmigo ganaréis la batalla contra el enemigo de Dios. 

Os doy Mi Bendición de Madre, mi Amparo Divino y Mi protección Maternal.

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Madre del Salvador y Madre nuestra, de Tu mano nunca nos perderemos del camino al cielo. Protégenos en estos tiempos de grandes pruebas y tribulaciones para el alma, que contigo huimos al desierto y buscamos Tu protección y amparo celestial. Dentro de Tu Inmaculado Corazón enséñanos a Adorar a Jesús e ir al Padre, en el Fiel cumplimiento de Su Voluntad Santa y Divina. Amén.


AVE MARIA PURISSIMA!

Una sorpresa... en serio

 Cerchi Google con 

cantiere della Salerno-Reggio Calabria / un'abile copertura superficiale?



e troverà un pdf che possibilmente le cambierà la vita!



Figli e figlie mostrate 
il mio Vero Volto 
a tutta l'Umanità. Amen