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martedì 19 agosto 2014

Il Cuore di Maria, tesoro di bellezza






43. - Il Cuore di Maria, tesoro di bellezza

Tre bellezze di Maria. 

- «Stupenda la tua bellezza, o mia diletta, stupenda! - I tuoi
sono occhi di colomba, senza dire di quello che è nascosto nella tua anima! 
Meravigliosa la tua bellezza! Incantevole la tua grazia!» (Ct 4, 1 e 7, 6).
Così parla alla Vergine il Re del cielo, ammirando in Lei tre specie di bellezza:
corporale, spirituale, divina.


l - Corporale. 
Vi è una meravigliosa rassomiglianza tra la bellezza dell'adorabile
corpo di Gesù e di quello di Maria. 
S. Bonaventura, S. Antonino, il Suarez ed altri sono d'accordo nel dire 
che Gesù era il più bello tra i figli degli uomini (Sal 44, 3). Maria era la
più bella fra tutte le donne «pulcherrima inter mulieres». 
Venne rivelato a S. Brigida che il Figlio e la Madre si rassomigliavano 
perfettamente: uguale statura, uguali i tratti e il colorito del volto, 
uguali forme.  




2 - Bellezza spirituale dell'anima che è splendore procedente da 
tutte le grazie, virtù, doni e frutti dello Spirito Santo che rendono Maria 
SS. bella e luminosa più di quanto vi ha di bello e glorioso nel cielo e 
sulla terra, e le dànno una rassomiglianza perfetta con Colui
che è la bellezza essenziale ed eterna.

«Quam puchra es!». Quanto è ammirabile la tua bellezza! Una di 
queste grazie dello Spirito Santo è espressa dalla frase: 
«Oculi tui columbarum». I tuoi sono occhi di colomba.

Gli occhi di Maria sono le santissime e purissime intenzioni con cui 
faceva tutte le sue azioni, non cercando in tutte le cose se non di 
compiere il volere di Dio, nel modo a Lui più gradevole.
Fortunati coloro che si sforzano d'imitare la Madre del Salvatore, 
servendo a Dio non per il timore dei castighi e per il desiderio di 
consolazioni, di ricompensa, ma solo per amore di Lui, che tutto merita. 

S. Bernardo diceva che se gli avessero domandato per quale
motivo e per quale fine amava Dio, avrebbe risposto: 
«Amo quia amo, amo ut amem: Amo perché amo, amo per amare».

S. Agostino racchiude in una frase sola tutto quanto si può pensare 
e dire e quanto non si può né pensare né dire di questa bellezza 
ineffabile: «O SS. Vergine, egli esclama, quando io dicessi che sei 
il ritratto, anzi il volto stesso di Dio, formam Dei, credo che non si
potrebbe trovar nulla a ridire, perché Tu sei degna di questo nome»: 
«Si formam Dei Te appellem, digna existis».

Se la bellezza di Maria era tanto meravigliosa quando viveva su questa 
terra, che si potrà dire del suo splendore in Cielo?






3 - La terza bellezza di Maria è la grazia, che comprende e 
supera tutte le grazie, perché corrispondente e proporzionata 
all'infinita sua dignità di Madre di Dio.
Quando Dio chiama qualcuno ad uno stato o ad una carica, gli dona 
la grazia corrispondente, perché possa adempierne tutti i doveri. 
Ora Maria è stata scelta per essere Madre di Dio; per avere su Dio 
tutto il potere, l'autorità e i diritti di una madre sul proprio figlio; 
e in seguito per essere la madre dei figli di Dio, la Regina del cielo 
e della terra.

Quale dunque deve essere la grazia particolare d'una simile vocazione?
Poiché la dignità di Madre di Dio è di un'altezza quasi infinita, 
bisogna conchiudere che la grazia di Madre Divina la innalza 
ad un grado quasi infinito.

«Non fa meraviglia, dice S. Bernardino da Siena, che un Dio 
generi un Dio, ma che Una donna generi un Uomo-Dio è il miracolo 
dei miracoli: miraculum miraculorum, poiché questa donna 
dev'essere innalzata ad una qualche uguaglianza con Dio, 
mercé una infinità di grazie e di perfezioni, comprensibile soltanto 
allo  spirito di Dio.

Gesù è la gloria, lo splendore e la bellezza del Padre, ma è altresì 
la gloria, l'ornamento, la bellezza di sua Madre.

"Gesù, vero cuore di Maria,
attira, prendi, rapisci i nostri cuori.
Fa' che amino, desiderino,
cerchino e gustino solo Te .
Fa' che aspirino e tendano senza posa verso di Te,
non trovino riposo né compiacimento se non in Te,
rimangano continuamente in Te:
si consumino nella fornace ardente del Tuo divin Cuore
e siano trasformati in esso, per sempre".
(di San Giovanni Eudes)


giovedì 7 agosto 2014

Gesù maestro di devozione a Maria.




Gesù maestro di devozione a Maria. - 

L'amor di Gesù per Maria SS. lo spinge a predicarne la devozione con la parola e con l'esempio.
Desiderando S. Matilde salutare la Madonna nel modo a Lei più gradito, Gesù le disse: 

«Tu saluterai il cuore verginale della mia S. Madre come un mare di 
grazie celesti e come un tesoro ripieno d'ogni sorta di beni a favore degli uomini.
Lo saluterai come il cuore più puro, dopo il mio, poiché Ella fu la prima a fare il voto di verginità.
Lo saluterai come il più umile che per la sua umiltà mi ha tratto dal seno di  mio Padre, e ha meritato di concepirmi nel suo seno.
Lo saluterai come il più ardente nel desiderare la mia venuta sulla terra.

Tu la saluterai come la più infiammata d'amore di Dio e del prossimo.
La saluterai come la più prudente, poiché ha conservato nel suo cuore tutti i misteri
della mia vita e ne ha fatto l'uso più salutare.
La saluterai come la più addolorata e paziente, durante la mia passione, e dopo, 
a causa del ricordo perpetuo delle mie sofferenze.

La saluterai come la più fedele, perché non solo ha consentito che io fossi immolato, 
ma Ella stessa mi ha offerto in sacrificio a mio Padre per la redenzione del mondo.
La saluterai come la più vigile e zelante per la mia Chiesa.
La saluterai come la più assidua ed elevata nella contemplazione: non si può dire quante
grazie Ella abbia impetrato con le sue orazioni a favore degli uomini».

La devozione al Cuor di Maria è dunque gradita a Dio e proficua a coloro che la
praticano.

Maria dono di Gesù.

Io sono il principio, ci dice Gesù, di tutto ciò che è grande e
meraviglioso in questo abisso di miracoli, la madre mia; per conseguenza ho una cognizione perfetta delle sue eminenti perfezioni. 

Io sono il primo frutto del cuore adorabile del mio eterno Padre e sono pure il primogenito del cuore incomparabile della mia grande Madre. 

Ella mi ha portato nel suo cuore più lungamente che non nel suo seno.
Questo cuore è la più eccellente opera della mia onnipotente bontà!

Io ve l'ho donato, perché sia in mezzo a voi 
come una fontana inesauribile di benedizioni, 
come un sole divino per illuminarvi, per riscaldarvi, per allietarvi e consolarvi 
e per rinvigorirvi.

Ve l'ho donato come un bello specchio in cui dovete mirarvi sovente per 
scorgere e cancellare le macchie dell'anima, per ornarla degnamente e 
renderla gradita ai miei occhi.

Ve l'ho donata come un libro sul quale dovete studiare senza posa la meravigliosa
bellezza di tutte le virtù.

Ve l’ho donato come una santa regola che se osservata vi farà santi.

Ve l'ho donato come un mare immenso nel quale potete attingere le grazie 
di cui avete bisogno.

Ve l'ho donato come un vaso prezioso, pieno di manna celeste e di 
néttare del Paradiso affinché dimentichiate interamente le cose terrene 
e temporali e godiate di quelle celesti ed eterne.

Ve l'ho donato, perché sia il re dei vostri cuori e vi governi secondo l'adorabile 
volontà del Padre mio.

Ve l'ho donato, perché sia il vostro vero cuore. Dovete servire, adorare, 
amare Dio con un cuore degno della sua grandezza infinita: 
«Corde magno et animo volenti!» con un cuore immenso, puro, santo. 
Dovete cantare le sue lodi divine e fare tutte le azioni con tutte le
sante disposizioni di cuore. Ma per riuscirvi è necessario che rinunciate al vostro 
spirito, all'amor proprio, alla vostra volontà. Lavorate, dunque, a disfarvi di questo 
cuore terrestre, cattivo e depravato, e avrete un cuore tutto celeste, santo, divino.

Mettete questi suggerimenti nel vostro cuore e seguiteli fedelmente; 
cosi sarete figli veri del Cuor di Maria.


Gesù modello di devozione a Maria.

Osserviamo gli affetti del Cuor di Gesù verso
il Cuore di sua Madre: essi sono più efficaci delle parole.
Egli ha tanto amato e onorato un sì grande Cuore da esaltarlo sopra tutti 
gli altri e da sceglierlo quale fondamento dell'impero della sua gloria; 
da farne il suo cielo nel quale più che altrove risplende la sua gloria. Ne 
ha fatto il più degno amabile e ammirabile di tutti i
cuori grazie alla comunicazione delle Sue divine perfezioni.

Poiché ci deve essere una perfetta rassomiglianza tra il Figlio e la Madre, 
ne consegue che, avendo Maria dato a Gesù la sua umanità, Gesù ha voluto 
farla simile a sé nella sua divinità.

L'Eterno Padre ha comunicato al Figlio tutti i propri attributi divini; 
il Figlio ne ha reso partecipe il Cuore della Madre, con tanta pienezza che 
questo Cuore porta in sé una meravigliosa rassomiglianza con le perfezioni 
del Salvatore. Ecco perché il Cuore di Maria
è il primo oggetto di venerazione in cielo e di devozione in terra.

GESU' MARIA AMORE
VENITE INSIEME NEL MIO CUORE! 




domenica 22 giugno 2014

20 - Il Cuore di Maria specchio dei divini attributi


20 - Il Cuore di Maria specchio dei divini attributi

Tra le infinite lodi dello Spirito Santo alla sua Divina Sposa, una ne emerge: 
«Mulier amicta sole». Maria è rivestita del sole della divinità e delle divine 
perfezioni che la riveste, la circonda, la ricolma, la penetra, trasformandola 
in Sé stesso. 
«Maria è un compendio incomprensibile delle perfezioni di Dio» (S. Andrea Cret.).



Il Cuore benedetto di Maria è come un magnifico specchio nel quale l'ardente amore

di Gesù ha riflesso tutte le perfezioni della divina umanità in modo meraviglioso.



1) Esso è l'immagine viva della divina Unità; perché non ha avuto che un 

solo amore, Dio. Non ha avuto la molteplicità dei pensieri superflui, dei desideri 
inutili, delle vane affezioni che occupano d'ordinario il misero cuore dei figli 
d'Adamo; non ha avuto che un pensiero, un ideale, una volontà, un affetto, 
un'intenzione e un solo desiderio: piacere a Dio e fare in tutto e per tutto la sua volontà.



2) Il Cuore ammirabile di Maria ritrae anche la divina semplicità. 

La doppiezza, l'inganno, la menzogna, la curiosità, l'amor proprio e tutto 
ciò che è contrario alla santa semplicità non ha mai trovato posto nel Cuore 
di questa celeste colomba.

3) Esso partecipa in modo meraviglioso dell'infinità e della 
incomprensibilità di Dio
la dignità di Madre di Dio nobilita e sublima tutto ciò che è in Lei, 
particolarmente il suo Cuore. S. Bernardino da Siena dice che era necessario 
che Ella fosse elevata ad una dignità pressoché infinita da renderla simile a Dio, 
per essere degna Madre dello stesso Figlio di Dio.


4) Questo Cuore ammirevole porta pure in sé una partecipazione singolare

dell'Immensità di Dio. 

Dice S. Bonaventura: «O Maria, vedo in Te una grandezza, una
capacità più che immensa. 
In Te vedo tre specie di immensità

la prima è quella del tuo seno, che ha rinchiuso in sé colui che è tanto grande, 
infinito, da non poter essere contenuto dall'universo intero. 
La seconda è l'immensità del tuo spirito e del tuo Cuore, più vasto
ancora del tuo seno stesso. - 
La terza è l'immensità della tua grazia e della tua carità. Essa
non si estende solo in tutti i secoli ed in tutti i luoghi e su tutte le cose, ma è 
tanto grande da estendersi in una infinità di mondi, se ci fossero>>.


5) Il Cuor di Maria rappresenta ancora in sé la divina Stabilità ed 

Immutabilità.

E' sempre stato costante, fermo, invariabile nel suo perfetto amore verso 
Dio e in tutte le sante disposizioni che formano un cuore ad immagine di quello di Lui.
O mio Gesù, vi supplico per il costante amore che questo S. Cuore vi ha 
sempre portato e vi porterà eternamente, di confermare il nostro cuore 
nella vostra santa dilezione, così da poter dire anche noi con S. Paolo: 
«Chi ci separerà dall'amore di Gesù Cristo? La tribolazione, l'angoscia, la fame, 
la nudità, il pericolo, la persecuzione, la spada?
No, poiché noi riportiamo vittoria su tutte queste cose. io sono sicuro che né 
la morte, né la vita, né i Principati, né alcuna altra creatura ci potrà separare 
dalla carità di Dio che è in Cristo Gesù>>. (Rm 8, 35).


6) Il Cuore di Maria è un bel riflesso dell'Eternità di Dio. 

Infatti tutte le sue affezioni sono sempre state indipendenti dalle cose 
temporali e strettamente  congiunte alle eterne, per cui questo bel Cuore è 
stato riempito di spirito di  profezia in modo molto più perfetto di tutti i Profeti. 
Partecipazione dell'Eternità di Dio la quale fa sì che ogni cosa gli sia
presente sempre.


7) Il fortunato Cuore di Maria rivela in sé una perfetta imitazione 

della Pienezza e della Sufficienza di Dio; definito «Shaddai» sufficiente a sé 
stesso, perché non ha bisogno di nulla, essendo ricolmo di beni infiniti.

Il Cuore di Maria, non avendo amato che Dio, ed essendo sempre stato totalmente
vuoto di tutto ciò che non è Dio, è tutto di Dio.
Ne consegue quindi che non avendo mai desiderato né cercato, né goduto alcuna
compiacenza o soddisfazione all'infuori di Dio, ha sempre goduto riposo e 
pace perfetta, perché la sua capacità era continuamente ricolma della pienezza di Dio.


8) Il Cuor di Maria, immagine della divina purezza e santità

Purezza e santità sono una medesima cosa; poiché la santità è una purezza 
perfetta, come dice S. Dionigi l'Areopagita. Per questo è stata chiamata 
da S. Giovanni Damasceno: «Virtutum omnium domicilium». «La casa, 
la dimora di tutte le virtù». Era unicamente unito a Dio. 
Benché costretta a vivere in un mondo pieno d'inganni e di male, non ha mai 
contratto macchia alcuna, né s'è attaccato ad alcuna cosa creata, compresi i 
doni e le grazie di Dio.

La purissima santità e la santissima purità del suo Cuore supera 
incomparabilmente tutte le purità e tutte le santità delle creature tutte, meritando 
di essere la degnissima Riparatrice del mondo piombato nel più 
profondo abisso di perdizione (S. Anselmo).



"Gesù, vero cuore di Maria,
attira, prendi, rapisci i nostri cuori.
Fa' che amino, desiderino,
cerchino e gustino solo Te .
Fa' che aspirino e tendano senza posa verso di Te,
non trovino riposo né compiacimento se non in Te,
rimangano continuamente in Te:
si consumino nella fornace ardente del Tuo divin Cuore
e siano trasformati in esso, per sempre".
(di San Giovanni Eudes)



giovedì 12 giugno 2014

Cuore Ammirabile: 19 - Gesù e la devozione a Maria


Libro III
Secondo fondamento
della Devozione al Cuore di Maria

b) Il Cuore di Gesù
che comunica alla Madre i suoi divini attributi

19 - Gesù e la devozione a Maria

Gesù maestro di devozione a Maria. - L'amor di Gesù per Maria SS. lo spinge a predicarne la devozione con la parola e con l'esempio.

Desiderando S. Matilde salutare la Madonna nel modo a Lei più gradito,  Gesù le disse: 

«Tu saluterai il cuore verginale della mia S. Madre come un mare di grazie 
celesti e come un tesoro ripieno d'ogni sorta di beni a favore degli uomini.
Lo saluterai come il cuore più puro, dopo il mio, poiché Ella fu la prima a fare 
il voto di verginità.
Lo saluterai come il più umile che per la sua umiltà mi ha tratto dal seno di 
mio Padre, e ha meritato di concepirmi nel suo seno.
Lo saluterai come il più ardente nel desiderare la mia venuta sulla terra.
Tu la saluterai come la più infiammata d'amore di Dio e del prossimo.
La saluterai come la più prudente, poiché ha conservato nel suo cuore tutti i misteri
della mia vita e ne ha fatto l'uso più salutare.
La saluterai come la più addolorata e paziente, durante la mia passione, e dopo, 
a causa del ricordo perpetuo delle mie sofferenze.
La saluterai come la più fedele, perché non solo ha consentito che io fossi immolato, 
ma Ella stessa mi ha offerto in sacrifizio a mio Padre per la redenzione del mondo.
La saluterai come la più vigile e zelante per la mia Chiesa.
La saluterai come la più assidua ed elevata nella contemplazione: non si può dire 
quante grazie Ella abbia impetrato con le sue orazioni a favore degli uomini».

La devozione al Cuor di Maria è dunque gradita a Dio e proficua a coloro che la
praticano.


Maria dono di Gesù.

Io sono il principio, ci dice Gesù, di tutto ciò che è grande e
meraviglioso in questo abisso di miracoli, la madre mia; 
per conseguenza ho una cognizione perfetta delle sue eminenti perfezioni. 
Io sono il primo frutto del cuore
adorabile del mio eterno Padre e sono pure il primogenito del cuore 
incomparabile .della mia grande Madre. 

Ella mi ha portato nel suo cuore più lungamente che non nel suo seno.
Questo cuore è la più eccellente opera della mia onnipotente bontà! 
Io ve l'ho donato, perché sia in mezzo a voi come una fontana inesauribile di 
benedizioni, come un sole divino per illuminarvi, per riscaldarvi, per allietarvi 
e consolarvi e per rinvigorirvi.

Ve l'ho donato come un bello specchio in cui dovete mirarvi sovente per scorgere e
cancellare le macchie dell'anima, per ornarla degnamente e renderla gradita ai miei occhi.
Ve l'ho donata come un libro sul quale dovete studiare senza posa la meravigliosa
bellezza di tutte le virtù.
Ve l’ho donato come una santa regola che se osservata vi farà santi.

Ve l'ho donato come un mare immenso nel quale potete attingere le grazie di cui avete
bisogno.
Ve l'ho donato come un vaso prezioso, pieno di manna celeste e di nèttare del
Paradiso affinché dimentichiate interamente le cose terrene e temporali e 
godiate di quelle celesti ed eterne.
Ve l'ho donato, perché sia il re dei vostri cuori e vi governi secondo l'adorabile 
volontà del Padre mio.

Ve l'ho donato, perché sia il vostro vero cuore. Dovete servire, adorare, 
amare Dio con un cuore degno della sua grandezza infinita: 
«Corde magno et animo volenti!» con un cuore immenso, puro, santo. 
Dovete cantare le sue lodi divine e fare tutte le azioni con tutte le
sante disposizioni di cuore. 

Ma per riuscirvi è necessario che rinunciate al vostro spirito,
all'amor proprio, alla vostra volontà. Lavorate, dunque, a disfarvi di 
questo cuore terrestre, cattivo e depravato, e avrete un cuore 
tutto celeste, santo, divino.
Mettete questi suggerimenti nel vostro cuore e seguiteli fedelmente; 
cosi sarete figli veri del Cuor di Maria.


Gesù modello di devozione a Maria.

Osserviamo gli affetti del Cuor di Gesù verso
il Cuore di sua Madre: essi sono più efficaci delle parole.

Egli ha tanto amato e onorato un sì grande Cuore da esaltarlo sopra tutti gli altri 
e da sceglierlo quale fondamento dell'impero della sua gloria; da farne il suo 
cielo nel quale più che altrove risplende la sua gloria. 
Ne ha fatto il più degno amabile e ammirabile di tutti i
cuori grazie alla comunicazione delle Sue divine perfezioni.
Poiché ci deve essere una perfetta rassomiglianza tra il Figlio e la Madre
ne consegue che, avendo Maria dato a Gesù la sua umanità, Gesù ha voluto 
farla simile a sé nella sua divinità.

L'Eterno Padre ha comunicato al Figlio tutti i propri attributi divini; 
il Figlio ne ha reso partecipe il Cuore della Madre, con tanta pienezza che 
questo Cuore porta in sé una meravigliosa rassomiglianza con le perfezioni 
del Salvatore. Ecco perché il Cuore di Maria
è il primo oggetto di venerazione in cielo e di devozione in terra.


mercoledì 11 giugno 2014

Cuore Ammirabile di Maria: 18 - Il Cuore di Maria fu un Calvario



18 - Il Cuore di Maria fu un Calvario

Sul Calvario, il monte più importante della Palestina (e del mondo), venne 
piantata la croce di Gesù; essa però da molti anni era già piantata nel cuor di Maria.

Il Calvario fu irrorato dal sangue di Gesù; il cuore di Maria ne è stato penetrato in
anticipo più ancora dell'arida terra del Calvario. Troviamo sul Calvario, tutti 
gli strazi che hanno torturato Gesù. 
I flagelli, le spine, i chiodi del Salvatore hanno trafitto e spezzato il
Cuore della Madre sua: «Nullum ictum recipiebat Corpus Filii, cui non tristis echo 
responderet in Corde Matris».

«O Regina mia, dice S. Bonaventura, voi non siete solo presso la croce, 
siete sulla croce. Con Gesù soffrite, con Lui siete crocefissa. Egli soffre 
terribilmente nel corpo, voi nel cuore verginale, in cui tenete rinchiuse tutte le 
piaghe di Lui. Il vostro cuore verginale è trapassato dai chiodi, ferito dalle spine, 
dalla lancia e ricolmo d'obbrobri, d'ignominie, di maledizioni; sente 
la ripugnanza al fiele ed all'aceto come Lui. 
Perché volete essere immolata così per noi? 
Non è sufficiente la Passione del Salvatore a salvarci? È necessaria
anche la vostra? Anche voi dovete essere trasformata in dolore?».


Mentre il Figlio vive, Ella vive con Lui; 
quando muore in croce, Ella muore con Lui.
«In corpore Filius, in mente Genitrix erat crucifixa» (S. Lorenzo Giustiniani
«Furono crocifissi madre e figlio, questi nel corpo, quella nel cuore.

Il più grande miracolo compiuto da Gesù sul Calvario, secondo S. Agostino, 
fu la straordinaria carità usata a favore di quelli che lo crocifissero, 
pregando il Padre di perdonarli tutti. Nello stesso tempo Gesù era nel cuore 
di Maria comunicandole la sua carità riguardo ai miserabili. 
Gesù dice a suo Padre: «Padre, perdona loro, perché non sanno
quel che si fanno» e fa ripetere a Maria SS. le sue parole.



Sul Calvario Gesù ci donò sua madre: «Ecce Mater tua». 
Lei, che ha la stessa volontà di Gesù, si dona a noi con lo stesso generoso 
amore per farci da madre.
Tocca a noi risponderle: «Ecce Filius tuus» che vuole onorarvi, amarvi e imitarvi.
Custoditemi, o amabilissima madre, proteggetemi, beneditemi, tenetemi 
per mano come vostro figliolino, ancorché io sia tutt'altro che degno di questo nome.

L'autore della vita sul Calvario è in stato di morte 
nel Cuore dell'addolorata Madre.
Questo cuore meraviglioso è una tomba vivente e vivificante, 
poiché il suo SS. Cuore che ha cooperato all'Incarnazione, ha pure contribuito 
alla sua risurrezione, come vedremo.

Gesù è risuscitato nel sepolcro e nello stesso tempo ne è uscito. 
Gesù è risuscitato nel cuore di Maria, ma non ne è mai uscito e non ne uscirà in eterno.
Vogliamo poi che il nostro cuore abbia una qualche rassomiglianza con quello di
Maria? Piantiamovi in mezzo la croce di Gesù; 
meglio, preghiamo la SS. Vergine di piantarvela Lei, donandoci insieme 
un grande amore per la sofferenza; 
amore che ci faccia abbracciare volentieri le croci a noi destinate con spirito 
d'umiltà, di pazienza, di sommissione alla divina volontà e 
con quelle disposizioni con cui Gesù e Maria hanno
portato la loro croce dal peso immane.

sabato 17 maggio 2014

Cuore ammirabile di Maria. 18 - Il Cuore di Maria fu un Calvario


18 - Il Cuore di Maria fu un Calvario

Sul Calvario, il monte più importante della Palestina (e del mondo), 
venne piantata la croce di Gesù; essa però da molti anni era già piantata 
nel cuor di Maria.

Il Calvario fu irrorato dal sangue di Gesù; il cuore di Maria ne è stato 
penetrato in anticipo più ancora dell'arida terra del Calvario. Troviamo sul 
Calvario, tutti gli strazi che hanno torturato Gesù. I flagelli, le spine, i chiodi del 
Salvatore hanno trafitto e spezzato il Cuore della Madre sua: «Nullum ictum 
recipiebat Corpus Filii, cui non tristis echo responderet in Corde Matris».

«O Regina mia, dice S. Bonaventura, voi non siete solo presso la croce, 
siete sulla croce. Con Gesù soffrite, con Lui siete crocefissa. Egli soffre 
terribilmente nel corpo, voi nel cuore verginale, in cui tenete rinchiuse tutte le 
piaghe di Lui. Il vostro cuore verginale è trapassato dai chiodi, ferito dalle spine, 
della lancia e ricolmo d'obbrobri, d'ignominie, di maledizioni; sente la ripugnanza 
al fiele ed all'aceto come Lui. 
Perché volete essere immolata così per noi? Non è sufficiente la Passione del 
Salvatore a salvarci? È necessaria anche la vostra? Anche voi dovete essere 
trasformata in dolore?».

Mentre il Figlio vive, Ella vive con Lui; quando muore in croce, Ella muore con Lui.
«In corpore Filius, in mente Genitrix erat crucifixa» (S. Lorenzo Giustiniani) 

«Furono crocifissi madre e figlio, questi nel corpo, quella nel cuore.

Il più grande miracolo compiuto da Gesù sul Calvario, secondo S. Agostino, 
fu la straordinaria carità usata a favore di quelli che lo crocifissero, 
pregando il Padre di perdonarli tutti. 
Nello stesso tempo Gesù era nel cuore di Maria comunicandole la sua
carità riguardo ai miserabili. Gesù dice a suo Padre: «Padre, perdona loro, 
perché non sanno quel che si fanno» e fa ripetere a Maria SS. le sue parole.

Sul Calvario Gesù ci donò sua madre: «Ecce Mater tua». Lei, che ha la stessa 
volontà di Gesù, si dona a noi con lo stesso generoso amore per farci da madre.

Tocca a noi risponderle: «Ecce Filius tuus» che vuole onorarvi, amarvi e imitarvi.
Custoditemi, o amabilissima madre, proteggetemi, beneditemi, tenetemi per 
mano come vostro figliolino, ancorché io sia tutt'altro che degno di questo nome.
L'autore della vita sul Calvario è in stato di morte nel Cuore dell'addolorata Madre.

Questo cuore meraviglioso è una tomba vivente e vivificante, poiché il suo 
SS. Cuore che ha cooperato all'Incarnazione, ha pure contribuito alla sua 
risurrezione, come vedremo.
Gesù è risuscitato nel sepolcro e nello stesso tempo ne è uscito. 
Gesù è risuscitato nel cuore di Maria, ma non ne è mai uscito e non ne 
uscirà in eterno.

Vogliamo poi che il nostro cuore abbia una qualche rassomiglianza con quello di
Maria? Piantiamovi in mezzo la croce di Gesù; meglio, preghiamo la SS. Vergine di
piantarvela Lei, donandoci insieme un grande amore per la sofferenza; 
amore che ci faccia abbracciare volentieri le croci a noi destinate 
con spirito d'umiltà, di pazienza, di sommissione alla divina volontà e 
con quelle disposizioni con cui Gesù e Maria hanno
portato la loro croce dal peso immane.


AMDG et BVM

mercoledì 12 marzo 2014

16 - Cuore ammirabile di Maria: Il Cuore di Maria è un tempio

AVE GRATIA PLENA, 
DOMINUS TECUM

16 - Il Cuore di Maria è un tempio

Il tempio di Salomone era figura: 

1) della sacra umanità del Figlio di Dio: «Distruggete questo tempio ed io 
in tre giorni lo riedificherò» (Gv 2, 19).

2) della Chiesa, di ogni cristiano, dei nostri templi materiali;

3) di un altro tempio di tutti questi ultimi più santo e augusto: il S. Cuore di Maria.

Poiché quel che la Chiesa dice della persona di Lei: «Templum Domini, 
sacrarium Spiritus Sancti»: a più forte ragione si può dire del suo cuore. 
Se il cuore d'un cristiano è tempio di Dio (1 Cor 6, 19) chi oserà contrastare 
questa qualità al degnissimo cuore della madre di tutti i cristiani?

Eccellenza del vero tempio di Salomone. 

- È un tempio edificato dalla potente mano di Dio, che in un momento può fare 
cose infinitamente più grandi che non tutte le potenze del cielo e della terra 
durante l'eternità.
Consacrato dal Sovrano Pontefice Gesù; mai stato profanato da peccato alcuno; 
ornato in massimo grado di tutte le grazie e virtù.
Tutto rivestito d'oro finissimo; cioè ricolmo d'amore verso Dio e di carità 
verso di noi.

È un tempio che, conservando in sé tutti i misteri della vita di Gesù, «Conservabat
omnia verba haec in Corde suo» (Lc 2, 5) contiene tutte le ricchezze di Dio, 
compreso il Figlio suo.

È un tempio nel quale Gesù stesso ci dona tante istruzioni ed esempi.

È un tempio nel quale Dio, dopo che in quello della Sacra Umanità di Gesù, 
è più perfettamente adorato, lodato, glorificato, che non in tutti gli altri templi 
materiali e spirituali; giacché i più piccoli atti di virtù, i pensieri devoti del Sacro 
Cuore di Maria gli sono più graditi e gli rendono più gloria che non le più 
meravigliose opere dei più grandi Santi.
È un tempio nel quale il sommo Sacerdote Gesù ha offerto il suo primo 
sacrificio, nel momento dell'Incarnazione: ci dona sante istruzioni, divine 
predicazioni, esempi pratici di tutte le virtù.

Meraviglie interne del tempio. 

- È un tempio pieno di rarità e di meraviglie. E Dio, il quale ha dato 
al re Davide il disegno fatto di sua mano, di tutte le parti del tempio di Gerusalemme  (1 Cr 28, 19), volle mettere in esso parecchie 
cose notevoli per raffigurare i grandi e meravigliosi misteri racchiusi nell'amabile  cuore della SS. Vergine.

Ne noto 7 principali: 
il candelabro d'oro, la tavola dei pani della proposizione, 
l'altare dei profumi, l'arca dell'alleanza, le tavole della legge, e il libro della 
legge, il propiziatorio e l'oracolo, l'altare degli olocausti.

1) S. Epifanio, S. Giovanni Damasceno e altri dottori ci dicono che il 
candelabro d'oro è figura di Maria; che, dopo Gesù, è il 
candelabro più luminoso,  la fiaccola più brillante della casa del Signore.
O SS. Vergine, la Chiesa con ragione vi saluta quale porta per cui la luce è 
entrata nel mondo: «Salve porta, ex qua mundo lux est orta!». Siete il trono del 
sole eterno, anzi siete un sole che riempie cielo e terra dei suoi raggi.

2) La seconda cosa era la tavola dei pani fatta di legno di setim, raro e 
incorruttibile, ricoperta di lamine d'oro, incorniciata pure d'oro e arricchita 
di due corone dello stesso metallo. Era stata costruita per posarvi i pani 
di proposizione che i sacerdoti offrivano tutti i giorni a Dio e poi lasciavano 
esposti come in sacrifizio perpetuo a Dio. Essi, dicono i Padri,
erano figura di Cristo. «Pane sublime disceso dal cielo»: composto della carne 
immacolata e del puro sangue di Maria Vergine e della persona del Verbo eterno.

3) S. Germano e S. Epifanio ripetono che la tavola su cui posava questo 
pane divino, è la SS. Vergine, il cui Cuore è stato il primo a ricevere il 
pane vero e a donarlo a noi.

4) Parecchi interpreti spiegano che l'altare dei profumi rappresenta il cuore 
dei fedeli, che sono altrettanti altari sui quali essi devono offrire a Dio un 
continuo sacrificio di lode e di preghiera. Perciò esso rappresenta più ancora 
il cuore della madre loro, che è «altare d'oro posto davanti al trono di Dio» 
(Ap 7, 3). Su di esso Maria ha offerto il più perfetto e gradito sacrificio d'amore, 
d'adorazione, di lode, di azione di grazie.

5) Secondo S. Ambrogio e altri l'arca dell'alleanza è pure figura del cuore 
di Maria. S. Bonaventura dice: «L'arca di Mosè è un'ombra del cuore della 
Vergine, il quale è la vera arca che contiene i segreti della divina parola e 
i tesori della legge di Dio.
L'arca era il tesoro del popolo ebreo, il principale mistero della sua religione, la sua
difesa e il terrore dei nemici. 
Il Cuore della nostra Regina è la gloria, il tesoro,  la gioia dei cristiani. 
È il primo oggetto, dopo Dio, delle nostre devozioni; è una 
fortezza inespugnabile, una torre così munita d'armi difensive ed offensive per 
cui non solo i soldati combattenti sotto il vessillo del generalissimo divino 
trovano una forte difesa contro gli assalti dell'inferno, ma ancora questa torre 
fortissima risulta più formidabile d'un esercito schierato in battaglia; 
«Terribilis ut castrorum acies ordinata» (Ct 4, 3).

Ritiriamoci in questa invincibile fortezza; restiamo rinchiusi in questa torre 
inespugnabile e non usciamone mai.

6) Ricordiamo, però, che tale torre è d'avorio: «Turris eburnea». e non vuol nulla
d'impuro, di meno candido in sé; è la torre di Davide «Turris David» aperta 
soltanto ai seguaci della mansuetudine di Gesù: è una torre costruita a perfezione 
e ornata d'ogni qualità di pietre preziose: «Turris Jerusalem gemmis aedificabuntur» 
e chiunque vi vuole abitare deve rinunciare ad ogni sorta di peccati e di 
imperfezioni, e abbracciare di tutto cuore la pratica delle virtù cristiane.

7) S. Gregorio Nisseno afferma che le tavole della legge erano la figura del 
cuore dei Santi. Che si dovrà dire allora del Cuore della Regina dei Santi e 
Madre del Santo dei Santi?

8) Esso è un libro vivo nel quale lo Spirito Santo ha stampato tutti i misteri 
della divinità, i segreti dell'eternità, le leggi cristiane, le massime evangeliche 
e tutte, le verità che il Figlio di Dio ha attinte nel Cuore del Padre per versarle 
nel Cuore della Madre.

9) S. Germano, S. Andrea di Candia, S. Antonino e altri dicono che anche il
propiziatorio era una figura di Maria, perché grazie a Lei, l'ira di Dio è stata 
placata, la sua infinita misericordia ha avuto compassione delle nostre miserie. 
Per questi benefizi la Madre di grazia è definita da San Ildefonso: 
«Propitiatio humanae salutis»; da S. Andrea Cretese: «Universi mundi 
commune propitiatorium».
Al suo cuore misericordiosissimo appartiene questa qualità che lo fa un 
ammirabile propiziatorio. Poiché se Ella ha compassione per i peccatori, 
se si fa loro avvocata, se sacrifica il Figlio per la salute del mondo, non è 
per misericordia e benignità eccessiva del suo cuore?

10) S. Agostino, S. Gregorio Magno e altri affermano che l'altare degli 
olocausti era l'immagine del cuore di tutti i santi, che sono i veri altari su 
cui la Divina Maestà è onorata per i sacrifici spirituali che vi sono offerti 
notte e giorno. 
Con quanta maggior ragione lo si deve affermare del Cuore della Madre 
dei Santi? Esso è il vero altare degli olocausti, sul quale il fuoco sacro 
dell'amore divino è sempre stato acceso notte e giorno (Gersone) e sul
quale si offrirono continui sacrifici di lode e olocausti di espiazione.

Su questo altare Ella ha sacrificato a Dio tutte le cose e tutte le creature 
dell'universo, come altrettante vittime. Su questo altare Ella ha sacrificato 
a Dio la sua vita e tutto ciò che essa era, aveva, poteva. Ha offerto specialmente 
lo stesso sacrificio che Gesù faceva di sé al Padre. 
Il Salvatore si è sacrificato una volta sola sulla croce; la Santa Madre ha 
immolato Gesù migliaia di volte nel suo cuore. Esso è stato il sacerdote che l'ha 
immolato e col quale si è immolato; perciò si può dire che il Cuore ammirabile 
di Maria è stato sacerdote, vittima e altare.

Fate, o Signore, che anche i nostri cuori siano altrettanti altari sui quali si 
offra un continuo sacrifizio di lode e d'amore. 
Tota Pulchra et Immaculata