venerdì 22 agosto 2025

Maria, Regina pacis, ora pro nobis!

PAPA BENEDETTO XVI : ANGELUS, FESTA DELLA BEATA VERGINE MARIA REGINA … ( e del Suo Cuore Immacolato )

Di Benedettoxvi il 22 agosto 2025

<< Cari fratelli e sorelle!

Otto giorni dopo la solennità della sua Assunzione al Cielo, la liturgia ci invita a venerare la Beata Vergine Maria col titolo di "Regina". La Madre di Cristo viene contemplata incoronata dal suo Figlio, cioè associata alla sua Regalità universale, così come la raffigurano numerosi mosaici e dipinti. Anche questa memoria ricorre quest’anno in domenica, acquistando una maggiore luce dalla Parola di Dio e dalla celebrazione della Pasqua settimanale. In particolare, l’icona della Vergine Maria Regina trova un significativo riscontro nel Vangelo odierno, là dove Gesù afferma: "Ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi" (Lc13,30). E’ questa una tipica espressione di Cristo, riportata più volte dagli Evangelisti – anche con formule similari –, perché evidentemente riflette un tema caro alla sua predicazione profetica. La Madonna è l’esempio perfetto di tale verità evangelica, che cioè Dio abbassa i superbi e i potenti di questo mondo e innalza gli umili (cfr Lc 1,52).

La piccola e semplice fanciulla di Nazaret è diventata la Regina del mondo! Questa è una delle meraviglie che rivelano il cuore di Dio. Naturalmente la regalità di Maria è totalmente relativa a quella di Cristo: Egli è il Signore, che, dopo l’umiliazione della morte di croce, il Padre ha esaltato al di sopra di ogni creatura nei cieli, sulla terra e sotto terra (cfr Fil 2,9-11). Per un disegno di grazia, la Madre Immacolata è stata pienamente associata al mistero del Figlio: alla sua Incarnazione; alla sua vita terrena, dapprima nascosta a Nazaret e poi manifestata nel ministero messianico; alla sua Passione e Morte; e infine alla gloria della Risurrezione e Ascensione al Cielo. La Madre ha condiviso con il Figlio non solo gli aspetti umani di questo mistero, ma, per l’opera dello Spirito Santo in lei, anche l’intenzione profonda, la volontà divina, così che tutta la sua esistenza, povera e umile, è stata elevata, trasformata, glorificata passando attraverso la "porta stretta" che è Gesù stesso (cfr Lc 13,24). Sì, Maria è la prima che è passata attraverso la "via" aperta da Cristo per entrare nel Regno di Dio, una via accessibile agli umili, a quanti si fidano della Parola di Dio e si impegnano a metterla in pratica.

Nella storia delle città e dei popoli evangelizzati dal messaggio cristiano sono innumerevoli le testimonianze di venerazione pubblica, in certi casi addirittura istituzionale alla regalità della Vergine Maria. Ma oggi vogliamo soprattutto rinnovare, come figli della Chiesa, la nostra devozione a Colei che Gesù ci ha lasciato quale Madre e Regina. Affidiamo alla sua intercessione la quotidiana preghiera per la pace, specialmente là dove più infierisce l’assurda logica della violenza; affinché tutti gli uomini si persuadano che in questo mondo dobbiamo aiutarci gli uni gli altri come fratelli per costruire la civiltà dell’amore. Maria, Regina pacis, ora pro nobis! >>


AMDG et D.V. MARIAE

martedì 19 agosto 2025

SAN GIOVANNI EUDES

San Giovanni Eudes Sacerdote

Festa: 19 agosto - Memoria Facoltativa

Ri, Francia, 14 novembre 1601 - Caen, Francia, 19 agosto 1680

Nato in Normandia nel 1601, muore nel 1680. Divenuto un attivista e un devoto di Maria è ordinato sacerdote nel Collegio dei gesuiti di Caen. Da qui parte per assistere gli appestati nella regione di Argentan. In seguito si consacra alle missioni parrocchiali. Resosi conto di quanto sia importante la figura del sacerdote, riesce a far costruire un seminario, dando vita alla «Congregazione di Gesù e di Maria ». San Giovanni Eudes è il primo e più ardente apostolo del culto liturgico ai Sacri Cuori di Gesú e di Maria. Nel 1641 fonda due Congregazioni religiose, una maschile e una femminile, dedicate ai Sacri Cuori. Per lui, quindi, il culto del Sacro Cuore di Gesú è il culto della persona, in quanto esso è l'origine e la fonte della dignità e della santità della persona. Fonda poi rifugi per togliere le ragazze dalla strada e una Congregazione di Religiose per assisterle, l'ordine di «Nostra Signora della Carità del Rifugio». Scrive numerose opere, fra cui la più conosciuta e la più considerevole è «Il cuore ammirabile della Madre di Dio».

Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico

Martirologio Romano: San Giovanni Eudes, sacerdote, che si dedicò per molti anni alla predicazione nelle parrocchie e fondò poi la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti nei seminari e quella delle monache di Nostra Signora della Carità per confermare nella vita cristiana le donne penitenti; incrementò moltissimo la devozione verso i sacri Cuori di Gesù e di Maria, finché a Caen nella Normandia in Francia si addormentò piamente nel Signore.

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Cognome e predicato della sua casata normanna: Eudes de Mézeray. Un suo fratello minore, Francesco, diventerà storico di corte. Lui, dopo i primi studi, viene accolto a Parigi nella Congregazione dell’oratorio, creata nel1611 dal sacerdote e futuro cardinale Pietro de Bérulle, per formare buoni predicatori. Nel 1625, ordinato sacerdote, viene mandato a Caen, nella Normandia nativa. E qui lo sorprende la peste. Si fa infermiere dei malati e confortatore dei moribondi, ma i suoi amici si tengono alla larga, per paura del contagio. Allora li tranquillizza, isolandosi: dorme su un pagliaio, dentro una botte. Prende il male anche lui, ma ne guarisce, e infine torna all’attività principale: le “missioni al popolo”, che sono cicli di soggiorno, incontri e predicazione, da un paese all’altro.

Percorre il Nord della Francia, dimostrandosi "predicatore di qualità straordinarie; dove passava, convertiva" (L.Mezzadri). Ma spesso si tratta di fiammate, che dopo la sua partenza si estinguono. E per varie ragioni: la Francia e l’Europa intera vivono uno dei loro momenti peggiori, la guerra dei Trent’anni (1618-1648); in alcune parti del Continente la fame produce il cannibalismo; i contadini di Francia sono alla disperazione, brutalmente depredati non da truppe nemiche, ma dai soldati del loro re, insaziabili e impuniti. Molti non sanno più in cosa credere; la tradizionale pratica religiosa cattolica, già messa in crisi nel secolo precedente dalle guerre di religione, ora è anche attaccata dal movimento giansenista: i suoi ispiratori e maestri, noti per austerità di vita, cultura e schietti convincimenti, sono tuttavia portatori di una religiosità che a molti fedeli ispira reverenza e timore verso Dio, piuttosto che amore fiducioso e speranza. Ma il peggio non viene da fuori: sta dentro la Chiesa di Francia. Sta nel suo clero scadente e apatico, nell’ignoranza di troppi preti. Giovanni Eudes si convince che la prima necessità, urgentissima, è rifare il clero: e vorrebbe che fosse la “sua” Congregazione dell’oratorio a promuovere da Parigi questo sforzo grandioso. (Il concilio di Trento aveva decretato l’istituzione dei seminari già nel 1563, ma in Francia il decreto è rimasto largamente inapplicato).
Da Parigi arriva però una risposta negativa, e allora lui fonda nel 1643 la Congregazione di Gesù e Maria, formata da sacerdoti legati dal voto di obbedienza (e chiamati poi Eudisti) con lo scopo di tenere anche le “missioni al popolo”, ma soprattutto di aprire e dirigere seminari, che diano ai futuri sacerdoti l’indispensabile formazione spirituale. Per trasformarli da opachi funzionari del culto (come troppi di loro si sentono) in diffusori dell’amore incessante di Dio, simboleggiato nelle immagini del cuore di Gesù e del cuore di Maria.
Nello stesso 1643, fonda a Caen il primo seminario di Normandia (poi verranno quelli di Coutances, Lisieux, Rouen, Evreux e Rennes). Intanto, sempre a Caen, ha creato l’Ordine femminile di Nostra Signora della Carità, votato alla riabilitazione delle donne vittime di sfruttatori: un’istituzione che nell’Ottocento si svilupperà nell’Istituto del Buon Pastore, fondato da santa Maria Eufrasia Pelletier. La sua vita si conclude a Caen. Beatificato da Pio X nel 1909, è stato proclamato santo da PioXI nel 1925. Le sue spoglie riposano in Colombia, dove si trova la casa generalizia dei Padri Missionari Eudisti.


Autore: Domenico Agasso

AMDG et B.V.MARIAE

lunedì 11 agosto 2025

MARIA E' DIVINA: ECCE ASSUMPTIONEM DIVINAE MARIAE

 



SAN GIOVANNI CRISOSTOMO: VITA * PACE * CROCE

 

(428) La muerte cristiana, 13. –en San Juan Crisóstomo

San Juan Crisóstomo–No sabía yo que Siria hubiera sido tanto en la Iglesia desde su comienzo.

–Eso le confirma una vez más que los confines de su ignorancia son prácticamente ilimitados.

–Obispo y doctor de la Iglesia

Nació San Juan Crisóstomo en Antioquía hacia el año 349. Después de recibir una excelente formación, comenzó por dedicarse a la vida monástica. Más tarde, fue ordenado sacerdote y ejerció, con gran provecho, el ministerio de la predicación. El año 397 fue elegido obispo patriarca de Constantinopla, cargo en el que se comportó como un pastor ejemplar, esforzándose por llevar a cabo una estricta reforma de las costumbres del clero y de los fieles, llamando a todos –también a los laicos– a la perfección evangélica, es decir, a la santidad. 

La oposición de la corte imperial y de los envidiosos lo llevó por dos veces al destierro. Acabado por tantas miserias, murió en Comana, en el Ponto, el día 14 de septiembre del año 407. Celebramos, sin embargo, su memoria el 13 de septiembre, pues el 14 veneramos La exaltación de la Santa Cruz. Contribuyó en gran manera, por su palabra y escritos, al enriquecimiento de la doctrina cristiana, mereciendo el apelativo de Crisóstomo, es decir, «Boca de oro». El maestro principal del Crisóstomo, después de nuestro Señor Jesucristo, fue sin duda alguna San Pablo apóstol.

Nota.–Estando hoy tan terriblemente perseguidos los cristianos sirios, y siendo ellos tan fieles a la fe, merece la pena recordar que Siria fue uno de los lugares donde más pronto arraigó el Evangelio. Hacia el año 42 Bernabé y Saulo «estuvieron juntos durante un año entero en la Iglesia y adoctrinaron a una gran muchedumbre. En Antioquía fue donde, por primera vez, los discípulos recibieron el nombre de «cristianos» (Χριστιανούς)» (Hch 11,26). Y desde entonces la Iglesia en Siria floreció en grandes maestros espirituales: San Ignacio de Antioquía (+107), San Efrén diácono (+373), Diodoro de Tarso (+392), maestro del Crisóstomo, San Juan Crisóstomo (+407) –uno de los cuatro mayores Padres de la Iglesia–, Teodoro de Mopsuestia (+428), San Simeón Estilita (+459), San Juan Damasceno (+749). Desde el siglo IV, los dos modelos principales del monacato naciente se dieron en Siria y Egipto.

* * *

–Paz inalterable en este mundo, y deseo continuo del cielo

En una homilía antes de partir al exilio, donde iba a morir, dice el Crisóstomo a su pueblo:

El Señor «me ha garantizado su protección, no es en mis fuerzas donde me apoyo. Tengo en mis manos su palabra escrita. Éste es mi báculo, ésta es mi seguridad, éste es mi puerto tranquilo. Aunque se turbe el mundo entero, yo leo esta palabra escrita que llevo conmigo, porque ella es mi muro y mi defensa. ¿Qué es lo que ella me dice? “Yo estoy con vosotros todos los días, hasta el fin del mundo” (Mt 28,20). Cristo está conmigo, ¿qué puedo temer? Que vengan a asaltarme las olas del mar y la ira de los poderosos; todo eso no pesa más que una tela de araña. […]

«Donde yo esté estaréis también vosotros, donde estéis vosotros estaré también yo: formamos todos un solo cuerpo, y el cuerpo no puede separarse de la cabeza, ni la cabeza del cuerpo. Aunque estemos separados en cuanto al lugar, permanecemos unidos por la caridad, y ni la misma muerte será capaz de desunirnos. Porque, aunque muera mi cuerpo, mi espíritu vivirá y no echará en olvido a su pueblo».  

https://www.infocatolica.com/blog/reforma.php/1704131053-428-la-muerte-cristiana-13-en


amdg et d.v.mariae

giovedì 7 agosto 2025

OGGI 7 AGOSTO: FESTA DI " DIO PADRE "

 


<<  DOMINE... DEUS MEUS QUEM TANTUM AMO...
MISERICORDIA CUM FILIIS TUIS INGRATIS. 
IGNOSCE EIS NUNC... IGNOSCE EIS SEMPER. 
SCIS DIABOLUM EOS VICISSE. 
IGNOSCE ILLIS DEUS MEUS... ME TIBI OFFERO  >>



“Padre mio,
Credo che Tu mi ami con amore infinito,
che vegli su di me giorno e notte,
che tutto ciò che mi accade è nelle Tue mani.
Insegnami ad abbandonarmi a Te,
come un bambino nelle braccia della mamma.
Padre, aumenta in me la fede,
la speranza e la carità.
E fa’ che io sia sempre Tuo figlio,
oggi e per sempre.”
✨
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Dio Padre attende ancora di essere conosciuto, onorato e amato da tutti.
Oggi, nel tuo cuore, nella tua famiglia, nella tua comunità…
Inizia tu! 💛
AMDG et D.V. MARIAE