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mercoledì 21 agosto 2024

PER LA FESTA DI D I O P A D R E

                                                           itanie a Dio Padre

                                                   


Signore, pietà,
Signore pietà.

Cristo, pietà,
Cristo pietà.

Signore, pietà,
Signore pietà.


Cristo, ascoltaci,
Cristo ascoltaci.

Cristo, esaudiscici,
Cristo esaudiscici.


Padre del cielo, che sei Dio,
abbi pietà di noi.


Figlio, redentore del mondo che sei Dio,
abbi pietà di noi.

Spirito Santo, che sei Dio,
abbi pietà di noi.

Santa Trinità, unico Dio,
abbi pietà di noi.


Padre, creatore e sostegno del mondo,
abbi pietà di noi.

Padre, sapienza eterna,
abbi pietà di noi.

Padre, bontà infinita,
abbi pietà di noi.

Padre, provvidenza ineffabile,
abbi pietà di noi.

Padre, sorgente di ogni cosa,
abbi pietà di noi.

Padre, santissimo,
abbi pietà di noi.

Padre, dolcissimo,
abbi pietà di noi.

Padre, d’infinita misericordia,
abbi pietà di noi.

Padre, nostro difensore,
abbi pietà di noi.

Padre, nostra gioia e nostra gloria,
abbi pietà di noi.

Padre, ricco di bontà per tutte le creature,
abbi pietà di noi.

Padre, splendore per la Chiesa,
abbi pietà di noi.

Padre, speranza dei cristiani,
abbi pietà di noi.

Padre, distruzione degli idoli,
abbi pietà di noi.

Padre, saggezza dei capi,
abbi pietà di noi.

Padre, regalità dei sovrani,
abbi pietà di noi.

Padre, consolazione dei popoli,
abbi pietà di noi.

Padre, gioia dei sacerdoti,
abbi pietà di noi.

Padre, guida degli uomini,
abbi pietà di noi.

Padre, dono della vita di famiglia,
abbi pietà di noi.

Padre, aiuto dei miseri,
abbi pietà di noi.

Padre, letizia dei poveri,
abbi pietà di noi.

Padre, guida dei giovani,
abbi pietà di noi.

Padre, amico dei piccoli,
abbi pietà di noi.

Padre, libertà degli schiavi,
abbi pietà di noi.

Padre, luce di coloro che sono nelle tenebre,
abbi pietà di noi.

Padre, ricompensa degli umili,
abbi pietà di noi.

Padre, lume dei giusti,
abbi pietà di noi.

Padre, riposo nelle tribolazioni,
abbi pietà di noi.

Padre, speranza nella desolazione,
abbi pietà di noi.

Padre, rifugio di salvezza per i disperati,
abbi pietà di noi.

Padre, consolazione dei poveri,
abbi pietà di noi.

Padre, salvezza nei pericoli,
abbi pietà di noi.

Padre, pace e protezione dei perseguitati per la giustizia,
abbi pietà di noi.

Padre, consolazione degli afflitti,
abbi pietà di noi.

Padre, provvidenza degli orfani,
abbi pietà di noi.

Padre, forza degli anziani,
abbi pietà di noi.

Padre, sostegno dei moribondi,
abbi pietà di noi.

Padre, che ci disseti nella nostra povertà,
abbi pietà di noi.

Padre, vita dei morti,
abbi pietà di noi.

Padre, gloria dei santi,
abbi pietà di noi.


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
perdonaci, Signore.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
ascoltaci, Signore.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.


PREGHIAMO
 
Padre, infinitamente buono e misericordioso, estendi il tuo Regno d’Amore nel cuore di tutti gli uomini, per la tua gioia e la loro felicità; e perché Tu sia conosciuto, amato ed onorato da tutti i tuoi figli, conserva le nostre famiglie unite nella Tua Pace. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, Tuo Figlio, nostro Signore, e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.  Amen.

                             Pater Noster, Ave Maria, Gloria Patri...


mercoledì 7 agosto 2024

FESTA DI DIO PADRE

 


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https://www.familiemariens.info/html/it/pdf/2020-61-63-Messaggio.pdf

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DISEGNO DI MISERICORDIA

Le veglie e il Rosario del Padre, devozioni da scoprire

Nel giorno richiesto da Dio Padre per la celebrazione di una festa liturgica in Suo onore, scopriamo due devozioni nate a seguito della diffusione delle rivelazioni celesti (autentiche) a suor Eugenia Ravasio. Le veglie notturne, sull’esempio di Gesù. E il Rosario del Padre, che si compone di cinque misteri, in cui si contemplano altrettanti passaggi nella storia della salvezza.

Ecclesia 07_08_2021

Abbiamo già parlato sulla Bussola delle rivelazioni celesti ricevute nel 1932 da suor Eugenia Ravasio e riconosciute autentiche dalla Chiesa, nella persona del vescovo di Grenoble Alexandre Caillot, a seguito di un’inchiesta approfondita, durata ben dieci anni. Si tratta di una teofania straordinaria, in cui Dio Padre ha chiesto di diffondere il Suo messaggio affinché tutti gli uomini conoscano l’amore con cui sono amati dall’eternità e scelgano la salvezza. In particolare, la Prima Persona della Santissima Trinità ha chiesto di istituire una festa liturgica in Suo onore per il 7 agosto oppure per la prima domenica di questo stesso mese (vedi qui).

Tale festa, la cui opportunità è stata sottolineata da diversi teologi, è tuttora assente nel calendario universale della Chiesa, ma l’esperienza di altre feste originate da rivelazioni celesti e il sensus fidei fanno sperare che si tratti solo di una questione di tempo, di costanza nella preghiera. La diffusione del messaggio del Padre - pur tra ostacoli e contingenze di varia natura - continua infatti ad essere sorgente di grazie per molti, che approfondiscono o abbracciano per la prima volta la fede. Sono sorte anche alcune belle devozioni, che aiutano a nutrire ciò che in definitiva corrisponde al «sia fatta la tua volontà» che recitiamo con il Padre Nostro.

Dal 1980, anno dell’incontro tra suor Eugenia e il padre cappuccino Andrea D’Ascanio (†2021), si tengono mensilmente in varie città italiane e straniere delle veglie notturne con l’intenzione che il Padre sia conosciuto, amato e onorato da tutti i Suoi figli, secondo il messaggio centrale nelle rivelazioni alla religiosa originaria di San Gervasio d’Adda. Le veglie si svolgono dalla sera del giorno 6 alla mattina del 7 di ogni mese, dalle ore 21 alle 6, e vanno fatte possibilmente con l’esposizione solenne del Santissimo Sacramento e la celebrazione di due Sante Messe, una notturna (alle 23), l’altra mattutina (alle 5).

La scelta dell’orario notturno, tipico di ogni veglia, si ispira al contenuto dei Vangeli dove si vede più volte Gesù ritirarsi in preghiera, spesso di notte, come nel Getsemani, per rimanere saldo nella volontà del Padre. A questa necessità, che il Figlio divino ha trasmesso prima nei lunghi anni di vita nascosta poi durante la Sua attività pubblica, si può ricondurre la Sua intera missione in terra. Nell’udienza generale del 24 agosto 1988, san Giovanni Paolo II ricordava: «Di fatto tutta la vita di Gesù di Nazaret era, come più volte abbiamo fatto notare, rivolta al Padre. Ciò appare già nella risposta data ai genitori dal dodicenne Gesù in occasione del ritrovamento nel tempio: “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc 2, 49)». Dopo aver richiamato un passaggio del dialogo di Gesù con la Samaritana (Gv 4, 23), papa Wojtyla spiegava che «i “veri adoratori” sono anzitutto coloro che imitano Cristo in ciò che fa». E per imitarlo non si può prescindere dal coltivare un rapporto di filiale abbandono nelle braccia del Padre.

Tornando alle veglie, la scelta dell’intervallo di tempo tra il 6 e il 7 di ogni mese è spiegata anche, dai propagatori della devozione, con la necessità che «gli uomini ricordino che il 7° giorno è sacro, e torni ad essere il Dies Domini, il giorno del Signore». La notte di preghiera prevede la recita dell’intero Rosario, prima quello tradizionale, poi quello del Padre, che gode dell’approvazione rilasciata il 23 novembre 1988 dall’arcivescovo di Foggia, Giuseppe Casale. Nessuna idea di sostituire una devozione con l’altra, dunque: «Dobbiamo invece, dopo aver recitato l’intero Rosario mariano, chiedere alla Mamma di recitare con noi il Rosario del Padre».

Il Rosario del Padre si compone di cinque misteri, fondati su altrettanti passi biblici e che consentono di meditare su cinque tappe fondamentali nella storia della salvezza. Li riportiamo, come nella forma con approvazione ecclesiastica.

- “Nel primo mistero si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore”.

- “Nel secondo mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione”.

- “Nel terzo mistero si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Getsemani quando dona tutta la sua potenza al Figlio”.

- “Nel quarto mistero si contempla il trionfo del Padre al momento di ogni giudizio particolare”.

- “Nel quinto mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio universale”.

Per chi non l’avesse mai recitato, oggi, 7 agosto, è certamente l’ideale per iniziare. Per ogni mistero si recitano un’Ave Maria, dieci Pater, il Gloria, la giaculatoria “Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono”, e l’Angelo di Dio. Alla fine dei misteri, si recitano il Salve Regina, le preghiere per il Papa, le litanie del Padre (vedi qui), e un’orazione scritta da Charles de Foucauld. Questa:

Padre mio,

io mi abbandono a Te,

fa’ di me ciò che ti piace;

qualunque cosa tu faccia di me

ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto,

purché la tua volontà si compia in me

e in tutte le tue creature;

non desidero niente altro, mio Dio.

Rimetto la mia anima nelle tue mani,

te la dono, mio Dio,

con tutto l’amore del mio cuore,

perché ti amo.

Ed è per me un’esigenza d’amore il donarmi,

il rimettermi nelle tue mani, senza misura,

con una confidenza infinita

perché Tu sei il Padre mio.


mercoledì 7 agosto 2019

7 agosto FESTA DI DIO PADRE

Nel messaggio dettato a Madre Eugenia il Padre chiede l'istituzione di una festa in Suo onore:
"Desidero che un giorno, o almeno una domenica, sia consacrato ad onorarmi in modo tutto particolare sotto il nome di Padre dell'umanità intera. Vorrei per questa festa una Messa ed un ufficio propri. Non è difficile trovare i testi nella Sacra Scittura. Se preferite rendermi questo culto speciale una domenica, io scelgo la prima domenica di agosto; se prendete un giorno della settimana, preferisco che sia sempre il 7 di questo mese".
Anni fa iniziammo una sottoscrizione proprio per chiedere alla Chiesa l'istituzione di una festa liturgica in onore di Dio Padre e raccogliemmo un rilevante numero di firme (oltre centomila) che inviammo all'organo ecclesiale competente.
Preghiamo ed attendiamo.

Riiteniamo opportuno evidenziare quanto hanno scritto a riguardo S.E. Mons. Caillot, il Vescovo di Grenoble che istituì l'inchiesta canonica in merito a Madre Eugenia ed al Messaggio del Padre da lei ricevuto; il suo Vicario Mons. Guery membro della Commissione teologica che esaminò la Madre Eugenia; P. Raniero Cantalamessa cappuccino, Predicatore della Casa Pontificia; P. Jean Galot sj, prefessore della Pontificia Università Gregoriana:
Far conoscere ed onorare il Padre di Mons. A.Caillot:
«L’oggetto della missione che sarebbe stato affidato a Madre Eugenia è preciso e, dal punto di vista dottrinale, mi pare legittimo ed opportuno. Oggetto preciso: far conoscere ed onorare il Padre, soprattutto con l’istituzione di una festa speciale, chiesta alla Chiesa. L’inchiesta ha stabilito che una festa liturgica in onore del Padre ben si collocherebbe nella linea di tutto il culto cattolico, conforme al movimento tradizionale della preghiera cattolica, che è un’ascensione verso il Padre, mediante il Figlio, nello Spirito, come lo provano le orazioni della Messa e l’oblazione liturgica al Padre nel Santo Sacrificio. (...) Una festa speciale avrebbe dunque come primo effetto di ristabilire l’ordine nella pietà di molti cristiani e di ricondurli alla consegna del divin Salvatore: “Tutto ciò che chiederete al Padre, nel mio nome...”, e ancora: “Voi dunque, pregherete così: Padre nostro...”» (Mons. Alexandre Caillot, relazione conclusiva all'inchiesta circa Madre Eugenia Ravasio) leggi tutto >>
La devozione al Padre, la sua opportunità e il valore dottrinale di Mons. Guery:
«La devozione al Padre fu quella di Gesù. Come non sarebbe la nostra?
E’ quella che ci ha insegnato il Salvatore divino, nell’unica preghiera che ha composta per noi.
Noi sappiamo dal Vangelo che Egli, ai suoi Apostoli, parlava sempre del Padre suo. Ma per quanti cristiani il Padre è, oggi, una persona viva?
Essi provano, quasi sempre, verso di lui un sentimento solo: quello del timore. Non osano avvicinarsi a lui.
Tra gli attributi di Dio si riconosce volentieri quello della paternità. Ma. per molti, essa non è che una specie di metafora o un’astrazione. Ora, il culto, non si rivolge a un attributo astratto: sale verso una persona.
Infatti tutta la liturgia della Messa ci invita a elevare le nostre anime al Padre, a offrirci a lui, con il Figlio suo diletto, a pregare “per nostro Signore Gesù Cristo che vive e regna con lui, nell’unità dello Spirito Santo”.
“Ogni preghiera cattolica, dice un eminente liturgista, è offerta al Padre per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo”. Siamo dunque ben sicuri che questa devozione non ci trascina a innovazioni sospette; appare nuova al nostro tempo solo perché esso l’ha dimenticata.
Tutti coloro - predicatori o direttori spirituali - che l’hanno diffusa, hanno rilevato con gioia gli effetti profondi di purificazione e di santificazione che produce nelle anime. Sembra veramente che una grazia speciale vi sia annessa. Perché?
Anzitutto, forse, perchè diffondere questa divozione è continuare la missione stessa del Salvatore. Prima di Gesù, Dio era conosciuto, ma non come Padre». 
leggi tutto>>
Una festa per il Padre di P. Raniero Cantalamessa:
«E’ una tristezza che non esista, in tutto l’anno liturgico, una festa del Padre, che non esista, in tutto il Messale, neppure una messa votiva in suo onore.  E’ cosa, a penarci bene, molto strana;  esistono innumerevoli feste di Gesù Figlio; esiste una festa dello Spirito Santo; esistono tante feste della Madre... Non esiste una sola festa del Padre, “fonte e origine di tutta la divinità”.  Verrebbe quasi da dire che è il Padre, ora, “il divino sconosciuto”, non più lo Spirito Santo.  Esiste, è vero, una festa della SS.Trinità, che, però, è la festa di un mistero, o di un dogma, non di una persona e, comunque, non di una sola persona divina.  Del resto, il fatto che esista una festa della santa Famiglia non toglie che la Chiesa abbia sentito il bisogno di celebrare, anche singolarmente, le tre persone della santa Famiglia.  Non potrebbe essere questo il tempo di colmare tale lacuna?» leggi tutto >>
Il nuovo culto del Padre di P.Jean Galot:
Il numero delle feste particolari di santi e sante non ha cessato di crescere, ma fino adesso non c'è nessun giorno di festa specialmente dedicato al Padre. Abbiamo osservato che il nuovo culto inaugurato da Gesù consiste in una adorazione del Padre: eppure non c'è nessuna giornata nella quale questa adorazione si rivolga più specialmente alla persona del Padre. La constatazione è ancora più sorprendente quando si manifesta nell'umanità di oggi una convinzione crescente del valore della paternità.
Nel passato ci furono dei tentativi d'instaurare una festa del Padre. Nel secolo XVII, ad esempio, il re di Spagna Carlo II rivolse nel 1684 a Roma una petizione per ottenere, almeno per la Spagna o per tutta la Chiesa, !'istituzione di una festa speciale del Padre. A questa petizione si associarono nel 1694 una trentina di vescovi.
Un certo numero di Congregazioni del Padre erano state fondate e desideravano celebrare la festa; la celebrazione era già stata introdotta a Tarazona, in Spagna, e a Tours, in Francia...
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per approfondimenti:
Jean Galot "Festeggiare il Padre. Conoscere e celebrare la paternità di Dio", ed. Dehoniane, Roma, 1999, prima ed. francese "Fêter le Père", ed Mame, Paris 1993.

giovedì 19 luglio 2018

Messaggio del PADRE celeste

Dio padre1

FESTA DI DIO PADRE  

1° domenica  o il 7 di agosto
Il mese di agosto è tutto dedicato a Dio Padre, ma secondo quanto rivelò  a Madre Eugenia Elisabetta Ravasio, anch’Egli desiderava avere un giorno tutto per Lui in cui essere festeggiato. “…onorarMi in modo del tutto particolare sotto il nome di Padre dell’umanità tutta intera….” Il messaggio dato a madre Eugenia è stato riconosciuto valido dalla chiesa, vi sono state richieste dirette di Dio Padre al papa e alle autorità ecclesiastiche, tra queste la richiesta di un’immagine.
Madre Eugenia nacque a San Gervasio d’Adda (ora Capriate San Gervasio), piccolo centro in provincia di Bergamo, il 4 settembre 1907, da famiglia di origini contadine. Frequentò solo la scuola elementare e dopo alcuni anni di lavoro in fabbrica entrò a vent’anni nella Congregazione di Nostra Signora degli Apostoli, ove si sviluppò la sua grande personalità carismatica che la fece eleggere, a soli 25 anni, Madre Generale della Congregazione stessa. Ma, prescindendo dalla sua dimensione di spirito, per farla entrare nella Storia basterebbe la sua azione in campo sociale: in dodici anni di attività missionaria ella aprì oltre settanta centri – con infermeria, scuola, chiesa – nei luoghi più abbandonati dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa.
Madre Eugenia
Scoprì la prima medicina per curare la lebbra, ricavandola dal seme di una pianta tropicale, medicina poi studiata ed elaborata dall’Istituto Pasteur di Parigi. Lanciò nell’apostolato Raoul Follereau, che sulla scia e sulle basi da lei poste viene considerato l’apostolo dei lebbrosi. Progettò e realizzò ad Azoptè (in Costa d’Avorio), negli anni 1939-41, la “Città dei Lebbrosi”: un immenso centro di raccolta per questi malati, articolato su una superficie di 200.000 metri quadri e che tuttora resta un centro d’avanguardia in Africa e nel mondo. Per questa realizzazione la Francia concesse alla Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli – di cui Madre Eugenia era stata Superiora generale dal 1935 al 1947 – la massima onoreficenza nazionale per opere a carattere sociale. Madre Eugenia è tornata al Padre il 10 agosto 1990.
Madre Eugenia però non si limitò a queste che già sono opere straordinarie, ma ebbe un filo diretto con Dio Padre, il quale le fece dono di visite frequenti e messaggi mirati o per l’umanità. Si tratta dell’unica rivelazione fatta personalmente da Dio Padre e riconosciuta autentica dalla Chiesa dopo dieci anni di rigorosissimi esami.
Per essere conosciuto, amato ed onorato con culto speciale non chiedo niente di straordinario. Desidero soltanto questo:
1. che un giorno, o almeno una domenica, sia consacrato ad onorarMi in modo del tutto particolare sotto il nome di Padre dell’umanità tutta intera. Vorrei per questa festa una messa ed un ufficio proprio. Non è difficile trovare i testi nella Sacra Scrittura. Se preferite renderMi questo culto speciale una domenica, Io scelgo la prima domenica di agosto, se prendete un giorno della settimana, preferisco che sia sempre il 7 di questo stesso mese.
2. Che tutto il clero si impegni a sviluppare questo culto e soprattutto che Mi faccia conoscere agli uomini come sono e come sarò sempre presso di loro, cioè il Padre più tenero e più amabile di tutti i padri.
3. Desidero che il clero Mi faccia entrarein tutte le famiglie, negli ospedali, anche nei laboratori ed officine, nelle caserme, nelle sale ove i ministri delle nazioni prendono decisioni, infineovunque si trovino le Mie creature, anche se ce ne fosse soltanto una! Che il segno tangibile della mia invisibile presenza sia una immagine che mostri che Io sono realmente là, presente. Così tutti gli uomini farannotutte le loro azioni sotto lo sguardo del loro Padre e Io stesso avrò sotto i miei occhi la creatura che ho adottata dopo averla creata, così tutti i miei figli saranno come sotto lo sguardo del loro tenero padre. Indubbiamente anche adesso sono dovunque, ma vorrei essere rappresentato in una maniera sensibile!
Madre Eugenia incaricò un valido pittore di dipingere il Padre così come lei lo aveva visto: capelli neri e lunghi, occhi scuri, senza barba, con lo scettro e la corona ai piedi. Il fatto che non avesse la barba trovò irriducibile opposizione negli ambienti ecclesiastici e fu motivo di grandi amarezze per la Madre Eugenia che dovette infine ordinare al pittore di ritoccare il volto aggiungendo una folta barba nera. Solo allora fu permessa la divulgazione dell’immagine.
4. Che durante l’anno il clero e i fedeli adottino alcuni esercizi di pietà in mio onore, senza nuocere alle loro abituali occupazioni. Che senza timore i miei sacerdoti vadano ovunque, in tutte le nazioni, a portare agli uomini la fiamma del mio Paterno Amore. Allora le Anime saranno illuminate, conquistate, non solo tra gli infedeli, ma in tutte le sette che non sono della vera Chiesa. Sì, che anche questi uomini, che sono figli miei, vedano brillare questa fiamma davanti a loro, che conoscano la verità, che l’abbraccino e pratichino tutte le virtù cristiane.
La sacra immagine fatta realizzare da Madre Eugenia 
5.Vorrei essere onorato in modo tutto particolare nei seminari, nei noviziati, nelle scuole e nei pensionati. Che tutti, dal più piccolo al più grande, possano conoscerMi ed amarMi come loro Padre, loro Creatore e loro Salvatore.
6. Che i sacerdoti si impegnino a cercare nelle Sacre Scritture ciò che ho detto in altri tempi e che è rimasto finora ignorato, relativamente al culto che desidero ricevere dagli uomini. Che lavorino anche per far giungere i miei desideri e la mia volontà a tutti i fedeli e a tutti gli uomini, specificando ciò che dirò per tutti gli uomini in generale e – in particolare – per i sacerdoti, religiosi e religiose. Quelle sono le anime che scelgo per renderMi grandi omaggi, più che gli uomini del mondo.
 Durante l’inchiesta, Suor Eugenia dette prova di grande pazienza e di perfetta docilitàsottomettendosi a tutti gli esami medici senza lamentarsi, rispondendo agli interrogatori, spesso lunghi e penosi, delle Commissioni teologiche e mediche, accettando le contraddizioni e le prove.
Dal 1980 l’Amore del Padre viene testimoniato in molte città italiane e straniere con delle veglie di preghiera notturna dalle ore 21 del giorno 6 alle ore 6 del giorno 7 di ogni mesedinanzi al Santissimo solennemente esposto. Dove possibile si inizia e si conclude con la Santa Messa. Durante la veglia si recita l’intero Rosario di Maria e il Rosario del PadreL’intenzione è che il Padre sia conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini e che venga presto il Suo Regno d’Amore.
Ecco il vero scopo della mia venuta:
1. Vengo per bandire il timore eccessivo che le mie creature hanno di me e per far loro capire che la mia gioia consiste nell’essere conosciuto ed amato dai miei figli, cioè da tutta l’umanità presente e futura.
2. Vengo a portare la speranza agli uomini e alle nazioni. Quanti l’hanno già perduta da molto tempo! Questa speranza li farà vivere nella pace e nella sicurezza lavorando per la loro salvezza.
3. Vengo per farMi conoscere così come sono. Perché la fiducia degli uomini aumenti contemporaneamente al loro amore per Me, loro Padre, che non ho che una sola preoccupazione: quella di vegliare su tutti gli uomini e di amarli come miei figli.”
L’Armata Bianca un’Associazione ecclesiale fondata nel 1973 dal cappuccino Padre Andrea D’Ascanio per volontà del San Pio da Pietrelcina dei frati minori cappuccini di San Francesco d’Assisi e del Servo di Dio Padre Pio Dellepiane, dei frati minimi di San Francesco di Paola, suoi padri spirituali sta cercando di diffondere i messaggi di Madre Eugenia per far conoscere a tutti l’amore del Padre per i Suoi figli.
LA PREGHIERA DI MADRE EUGENIA A DIO PADRE
Le stelle, il firmamento; ogni uomo presente e futuro; il mondo, l’universo; tutto il creato adopero ogni momento, tutti i giorni fino alla fine dei tempi, per chiamarti PADRE in ognuno.
E, per ognuno: PADRE, Ti amo! PADRE, Ti lodo! PADRE, Ti canto! PADRE, Ti adoro! PADRE, magnifico la Tua immensa Paternità, perché non lasci mai nessuno solo!
Sei il PADRE vicino! Che ci chiami col Tuo Spirito di fuoco che arde e ci solleva, ci infiamma per Gesù, Tuo Figlio primogenito!
PADRE! In Te vivo! In Te credo! In Te spero! In Te mi riposo! Per Te e in Te mi addormento e vengo a Te per sempre con amore nel Tuo Amore! Amen.
(da il libro delle novene ed. Ancilla)
NOVENA DI MADRE EUGENIA
(Per Ipsum, cum Ipso et in Ipso)Dio padre1
DIO E’ MIO PADRE
Padre mio che sei nei cieli, com’è dolce e soave il saper che Tu sei mio Padre e che io sono figlio Tuo. E’ soprattutto quando è cupo il cielo dell’anima mia e più pesante la mia croce, che sento il bisogno di ripeterTi: Padre credo al Tuo Amore per me! Sì, credo che Tu mi sei Padre ogni momento della vita e che io sono Tuo figlio! Credo, che mi ami con Amore infinito! Credo, che vegli giorno e notte su di me e neppure un capello cade dalla mia testa senza il Tuo permesso! Credo che, infinitamente Sapiente, sai meglio di me ciò che mi è utile. Credo che, infinitamente Potente, puoi trarre il bene anche dal male. Credo che, infinitamente Buono, far servir tutto a vantaggio di quelli che Ti amano; ed anche sotto le mani che percuotono, io bacio la Tua mano che guarisce!
Credo …., ma aumenta in me la fede, la Speranza e la Carità! 
Insegnami ad aver sempre il Tuo Amore come guida in ogni evento della mia vita. Insegnami ad abbandonarmi a Te a guisa di un bimbo nelle braccia della mamma. Padre, Tu sai tutto, Tu vedi tutto, Tu mi conosci meglio di quanto io mi conosca: Tu puoi tutto e Tu mi ami! Padre mio, poichè Tu vuoi che ricorriamo sempre a Te, eccomi con fiducia a chiederTi, con Gesù e Maria ……. (chiedere la grazia desiderata). Per questa intenzione, unendomi ai loro Sacratissimi Cuori Ti offro tutte le mie preghiere, i miei sacrifici e le mortificazioni, tutte le mie azioni ed una maggiore fedeltà al mio dovere.
Dammi la Luce, la Grazia e la Forza dello Spirito Santo. Confermami in questo Spirito in modo ch’io non abbia mai a perderLo, nè a contristarLo nè ad affievolirLo in me. Padre mio, è in nome di Gesù, Tuo Figlio, che Te lo domando! E Tu, o Gesù, apri il Tuo cuore e mettivi il mio, e con quello di Maria offrilo al nostro Divin Padre! …….. Ottienimi la grazia di cui ho bisogno! Padre Divino, chiama a Te gli uomini tutti. Il mondo intero proclami la Tua Paterna Bontà e la Tua Divina Misericordia! Siimi tenero Padre, e proteggimi ovunque come  la pupilla del Tuo occhio.
Fa’ che io sia sempre degno figlio Tuo: abbi pietà di me! Padre Divino, dolce speranza delle anime nostre, Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini! Padre Divino, bontà infinita, che s’effonde su tutti i popoli. Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini! Padre Divino, rugiada benefica dell’umanità. Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini!
Se si recita questa preghiera come Novena per nove giorni consecutivi aggiungere“Ti prometto di essere più generoso, specialmente in questi nove giorni, in tale circostanza ……. con quella persona …….” 
Padre mio, Padre buono, a Te mi offro a Te mi dono per la Tua Gloria!
Indulgenza parziale
Mons. Girard – Vicario Apostolico – Cairo (Egitto) 9 Ottobre 1935 – Jean Card. Verdier – Arcivescovo di Parigi – 8 Maggio 1936.

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ROSARIO A DIO PADRE




AMDG et DVM

lunedì 7 agosto 2017

FESTA DI DIO PADRE

IL 7 E' LA FESTA DI DIO PADRE: CI CONSACRIAMO AL PADRE NOSTRO 


1. RINNOVO DELLE PROMESSE BATTESIMALI
Fratelli carissimi, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova.  Ora, ...., rinnoviamo le promesse del nostro battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunciato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica.

Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?
Rinuncio.

Rinunciate alle seduzione del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
Rinuncio.

Rinunziate a satana, origine e causa di ogni peccato?
Rinuncio.

Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
Credo.

Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Credo.

Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
Credo.

Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci hai liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna.
Amen.
2. CONSACRAZIONE (PREGHIERA DI ABBANDONO di Charles de Foucauld)

Padre mio, io mi abbandono a Te: fa' di me ciò che Ti piace!
Qualunque cosa Tu faccia di me, Ti ringrazio.
Sono pronto a Tutto, accetto tutto, purché la tua Volontà si compia in me
e in tutte le tue creature. Non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani; te la dono, mio Dio, con tutto l'amore del mio
cuore, perché Ti amo. Ed è per me un'esigenza d'amore il donarmi,
il rimettermi nelle tue mani senza misura, con una confidenza infinita,
perché Tu sei il Padre mio.
 

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AMDG et BVM

domenica 7 agosto 2016

FESTA DI DIO PADRE - 7 Agosto

IL ROSARIO DEL PADRE


IL ROSARIO DEL PADRE
Questo rosario è un segno dei tempi, di questi tempi che stanno vedendo il ritorno di Gesù sulla terra, «con grande potenza» (Mt. 24,30). La «potenza» è per eccellenza l'attributo dei Padre («Credo in Dio Padre onnipotente»): è il Padre che viene in Gesù, e noi dobbiamo sollecitarlo affinché acceleri i tempi della nuova creazione tanto attesa (Rm 8, 19). 

Il rosario dei Padre, in cinque tappe, ci aiuta a riflettere sulla sua misericordia che «e più potente del male, più potente del peccato e della morte» (Dives in Misericordia, VIII, 15). 

Ci ricorda come l'uomo possa e debba divenire strumento del trionfo d'Amore del Padre, dicendo a Lui il suo «si» in pienezza e inserendosi così nel circolo d'Amore trinitario che lo rende «gloria vivente di Dio». 

Ci insegna a vivere il mistero della sofferenza che è dono grande, perché ci dà la possibilità di testimoniare il nostro Amore al Padre e di permetterGli di testimoniarsi, scendendo fino a noi. 

* * * 

Il Padre promette che per ogni Padre Nostro che verrà recitato, decine di anime si salveranno dalla dannazione eterna e decine di anime verranno liberate dalle pene del Purgatorio. 

Il Padre concederà grazie particolarissime alle famiglie nelle quali tale Rosario verrà recitato e le grazie le tramanderà di generazione in generazione. 

A tutti coloro che lo reciteranno con fede e amore farà grandi miracoli, tali e talmente grandi quali non se ne sono mai visti nella storia della Chiesa. 

PREGHIERA AL PADRE:

«Padre, la terra ha bisogno di Te;
 l'uomo, ogni uomo ha bisogno di Te; 
l'aria pesante e inquinata ha bisogno di Te; 
Ti preghiamo Padre, 
torna a camminare per le strade del mondo, 
torna a vivere in mezzo ai tuoi figli, 
torna a governare le nazioni, 
torna a portare la Pace e con essa la giustizia, 
torna a far brillare il fuoco dell'amore perché, 
redenti dal dolore, possiamo divenire nuove creature». 

«O Dio vieni a salvarmi» 
«Signore vieni presto in mio aiuto» 

«Gloria al Padre ... » 

«Padre mio, Padre buono, a Te mi offro a Te mi dono» 

«Angelo di Dio ... ». 


PRIMO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, 
dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.
«Il Signore Dio disse al serpente: “poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”». (Gen. 3,14-15)
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »


SECONDO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre 
al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione.
«L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. 
 Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto"». (Lc 1, 30 ss,)
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »


TERZO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Gethsemani 
quando dona tutta la sua potenza al Figlio.
«Gesù pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc 22,42-44).
«Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: "Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina». (Mt. 26,45-46). «Gesù si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?" Gli risposero: "Gesù il Nazareno". Disse loro Gesù: "IO SONO!" Appena disse "IO SONO!" indietreggiarono e caddero a terra». (Gv 18, 4-6). 
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »


QUARTO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre 
al momento di ogni giudizio particolare.
«Quando era allora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Disse poi ai servi: “presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi e facciamo festa questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». (Lc 15,20. 22-24) 
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »


QUINTO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre 
al momento del giudizio universale.
«Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate"». (Ap. 21, 1-4).
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »

«Salve Regina» 


LITANIE DEL PADRE
              
  
Padre d'infinita maestà, - abbi pietà di noi
Padre d'infinita potenza, - abbi pietà di noi
Padre, d'infinita bontà, - abbi pietà di noi
Padre, d'infinita tenerezza, - abbi pietà di noi
Padre, abisso d'Amore, - abbi pietà di noi
Padre, potenza di grazia, - abbi pietà di noi
Padre, splendore di resurrezione, - abbi pietà di noi
Padre, Luce di pace, - abbi pietà di noi
Padre, gioia di salvezza, - abbi pietà di noi
Padre, sempre più Padre, - abbi pietà di noi
Padre, d'infinita misericordia, - abbi pietà di noi
Padre, d'infinito splendore, - abbi pietà di noi
Padre, salvezza dei disperati, - abbi pietà di noi
Padre, speranza di chi prega, - abbi pietà di noi
Padre, tenero dinanzi ad ogni dolore - abbi pietà di noi

Padre, per i figli più deboli - noi ti imploriamo
Padre, per i figli più disperati  - noi ti imploriamo
Padre, per i figli meno amati  - noi ti imploriamo
Padre, per i figli che non ti hanno conosciuto -noi ti imploriamo
Padre, per i figli più desolati - noi ti imploriamo
Padre, per i figli più abbandonati - noi ti imploriamo
Padre, per i figli che lottano perché venga il tuo regno noi ti imploriamo

Pater, Ave, Gloria per il Papa

PREGHIAMO 
Padre, per i figli, per ogni figlio, per tutti i figli, noi ti imploriamo: dona pace e salvezza in nome del Sangue del tuo Figlio Gesù ed in nome del Cuore sofferto della Mamma Maria. Amen

Padre mio, io mi abbandono a te
fa di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto, 
purchè la tua volontà si compia in me 
ed in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani, 
te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo.
Ed è per me una esigenza d’amore
il donarmi, il rimettermi nelle tue mani,
senza misura, con una confidenza infinita, 
perché tu sei il Padre mio.

Con approvazione ecclesiastica 23/11/88
+ Giuseppe Casale
Arcivescovo di Foggia

PREGHIERA DI ABBANDONO AL PADRE

Padre mio, io mi abbandono a te:
 fa di me ciò che ti piacerà.
Qualunque cosa tu faccia, io ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà si faccia in me, in tutte le tue creature.
Non desidero altro, o mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani.
Te la dono, o mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, 
perché ti amo ed è per me un bisogno d’amore il donarmi, 
il rimettermi senza misura tra le tue mani,
con infinita fiducia, perché tu sei mio Padre.
ABBANDONO AL PADRE - Beato Carlo di Gesù (Charles de Foucauld, Religioso)



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