FESTA DI DIO PADRE
1° domenica o il 7 di agosto
Il mese di agosto è tutto dedicato a Dio Padre, ma secondo quanto rivelò a Madre Eugenia Elisabetta Ravasio, anch’Egli desiderava avere un giorno tutto per Lui in cui essere festeggiato. “…onorarMi in modo del tutto particolare sotto il nome di Padre dell’umanità tutta intera….” Il messaggio dato a madre Eugenia è stato riconosciuto valido dalla chiesa, vi sono state richieste dirette di Dio Padre al papa e alle autorità ecclesiastiche, tra queste la richiesta di un’immagine.
Madre Eugenia nacque a San Gervasio d’Adda (ora Capriate San Gervasio), piccolo centro in provincia di Bergamo, il 4 settembre 1907, da famiglia di origini contadine. Frequentò solo la scuola elementare e dopo alcuni anni di lavoro in fabbrica entrò a vent’anni nella Congregazione di Nostra Signora degli Apostoli, ove si sviluppò la sua grande personalità carismatica che la fece eleggere, a soli 25 anni, Madre Generale della Congregazione stessa. Ma, prescindendo dalla sua dimensione di spirito, per farla entrare nella Storia basterebbe la sua azione in campo sociale: in dodici anni di attività missionaria ella aprì oltre settanta centri – con infermeria, scuola, chiesa – nei luoghi più abbandonati dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa.
Scoprì la prima medicina per curare la lebbra, ricavandola dal seme di una pianta tropicale, medicina poi studiata ed elaborata dall’Istituto Pasteur di Parigi. Lanciò nell’apostolato Raoul Follereau, che sulla scia e sulle basi da lei poste viene considerato l’apostolo dei lebbrosi. Progettò e realizzò ad Azoptè (in Costa d’Avorio), negli anni 1939-41, la “Città dei Lebbrosi”: un immenso centro di raccolta per questi malati, articolato su una superficie di 200.000 metri quadri e che tuttora resta un centro d’avanguardia in Africa e nel mondo. Per questa realizzazione la Francia concesse alla Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli – di cui Madre Eugenia era stata Superiora generale dal 1935 al 1947 – la massima onoreficenza nazionale per opere a carattere sociale. Madre Eugenia è tornata al Padre il 10 agosto 1990.
Madre Eugenia però non si limitò a queste che già sono opere straordinarie, ma ebbe un filo diretto con Dio Padre, il quale le fece dono di visite frequenti e messaggi mirati o per l’umanità. Si tratta dell’unica rivelazione fatta personalmente da Dio Padre e riconosciuta autentica dalla Chiesa dopo dieci anni di rigorosissimi esami.
“Per essere conosciuto, amato ed onorato con culto speciale non chiedo niente di straordinario. Desidero soltanto questo:
1. che un giorno, o almeno una domenica, sia consacrato ad onorarMi in modo del tutto particolare sotto il nome di Padre dell’umanità tutta intera. Vorrei per questa festa una messa ed un ufficio proprio. Non è difficile trovare i testi nella Sacra Scrittura. Se preferite renderMi questo culto speciale una domenica, Io scelgo la prima domenica di agosto, se prendete un giorno della settimana, preferisco che sia sempre il 7 di questo stesso mese.
2. Che tutto il clero si impegni a sviluppare questo culto e soprattutto che Mi faccia conoscere agli uomini come sono e come sarò sempre presso di loro, cioè il Padre più tenero e più amabile di tutti i padri.
3. Desidero che il clero Mi faccia entrarein tutte le famiglie, negli ospedali, anche nei laboratori ed officine, nelle caserme, nelle sale ove i ministri delle nazioni prendono decisioni, infineovunque si trovino le Mie creature, anche se ce ne fosse soltanto una! Che il segno tangibile della mia invisibile presenza sia una immagine che mostri che Io sono realmente là, presente. Così tutti gli uomini farannotutte le loro azioni sotto lo sguardo del loro Padre e Io stesso avrò sotto i miei occhi la creatura che ho adottata dopo averla creata, così tutti i miei figli saranno come sotto lo sguardo del loro tenero padre. Indubbiamente anche adesso sono dovunque, ma vorrei essere rappresentato in una maniera sensibile!
Madre Eugenia incaricò un valido pittore di dipingere il Padre così come lei lo aveva visto: capelli neri e lunghi, occhi scuri, senza barba, con lo scettro e la corona ai piedi. Il fatto che non avesse la barba trovò irriducibile opposizione negli ambienti ecclesiastici e fu motivo di grandi amarezze per la Madre Eugenia che dovette infine ordinare al pittore di ritoccare il volto aggiungendo una folta barba nera. Solo allora fu permessa la divulgazione dell’immagine.
4. Che durante l’anno il clero e i fedeli adottino alcuni esercizi di pietà in mio onore, senza nuocere alle loro abituali occupazioni. Che senza timore i miei sacerdoti vadano ovunque, in tutte le nazioni, a portare agli uomini la fiamma del mio Paterno Amore. Allora le Anime saranno illuminate, conquistate, non solo tra gli infedeli, ma in tutte le sette che non sono della vera Chiesa. Sì, che anche questi uomini, che sono figli miei, vedano brillare questa fiamma davanti a loro, che conoscano la verità, che l’abbraccino e pratichino tutte le virtù cristiane.
La sacra immagine fatta realizzare da Madre Eugenia
5.Vorrei essere onorato in modo tutto particolare nei seminari, nei noviziati, nelle scuole e nei pensionati. Che tutti, dal più piccolo al più grande, possano conoscerMi ed amarMi come loro Padre, loro Creatore e loro Salvatore.
6. Che i sacerdoti si impegnino a cercare nelle Sacre Scritture ciò che ho detto in altri tempi e che è rimasto finora ignorato, relativamente al culto che desidero ricevere dagli uomini. Che lavorino anche per far giungere i miei desideri e la mia volontà a tutti i fedeli e a tutti gli uomini, specificando ciò che dirò per tutti gli uomini in generale e – in particolare – per i sacerdoti, religiosi e religiose. Quelle sono le anime che scelgo per renderMi grandi omaggi, più che gli uomini del mondo.
Durante l’inchiesta, Suor Eugenia dette prova di grande pazienza e di perfetta docilità, sottomettendosi a tutti gli esami medici senza lamentarsi, rispondendo agli interrogatori, spesso lunghi e penosi, delle Commissioni teologiche e mediche, accettando le contraddizioni e le prove.
Dal 1980 l’Amore del Padre viene testimoniato in molte città italiane e straniere con delle
veglie di preghiera notturna dalle ore 21 del giorno 6 alle ore 6 del giorno 7 di ogni mese,
dinanzi al Santissimo solennemente esposto. Dove possibile si inizia e si conclude con la Santa Messa. Durante la veglia si recita l’intero
Rosario di Maria e il
Rosario del Padre.
L’intenzione è che il Padre sia conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini e che venga presto il Suo Regno d’Amore.
“Ecco il vero scopo della mia venuta:
1. Vengo per bandire il timore eccessivo che le mie creature hanno di me e per far loro capire che la mia gioia consiste nell’essere conosciuto ed amato dai miei figli, cioè da tutta l’umanità presente e futura.
2. Vengo a portare la speranza agli uomini e alle nazioni. Quanti l’hanno già perduta da molto tempo! Questa speranza li farà vivere nella pace e nella sicurezza lavorando per la loro salvezza.
3. Vengo per farMi conoscere così come sono. Perché la fiducia degli uomini aumenti contemporaneamente al loro amore per Me, loro Padre, che non ho che una sola preoccupazione: quella di vegliare su tutti gli uomini e di amarli come miei figli.”
L’Armata Bianca un’Associazione ecclesiale fondata nel 1973 dal cappuccino Padre Andrea D’Ascanio per volontà del
San Pio da Pietrelcina dei frati minori cappuccini di
San Francesco d’Assisi e del Servo di Dio Padre Pio Dellepiane, dei frati minimi di
San Francesco di Paola, suoi padri spirituali sta cercando di diffondere i messaggi di Madre Eugenia per far conoscere a tutti l’amore del Padre per i Suoi figli.
LA PREGHIERA DI MADRE EUGENIA A DIO PADRE
Le stelle, il firmamento; ogni uomo presente e futuro; il mondo, l’universo; tutto il creato adopero ogni momento, tutti i giorni fino alla fine dei tempi, per chiamarti PADRE in ognuno.
E, per ognuno: PADRE, Ti amo! PADRE, Ti lodo! PADRE, Ti canto! PADRE, Ti adoro! PADRE, magnifico la Tua immensa Paternità, perché non lasci mai nessuno solo!
Sei il PADRE vicino! Che ci chiami col Tuo Spirito di fuoco che arde e ci solleva, ci infiamma per Gesù, Tuo Figlio primogenito!
PADRE! In Te vivo! In Te credo! In Te spero! In Te mi riposo! Per Te e in Te mi addormento e vengo a Te per sempre con amore nel Tuo Amore! Amen.
(da il libro delle novene ed. Ancilla)
NOVENA DI MADRE EUGENIA
(Per Ipsum, cum Ipso et in Ipso)
DIO E’ MIO PADRE
Padre mio che sei nei cieli, com’è dolce e soave il saper che Tu sei mio Padre e che io sono figlio Tuo. E’ soprattutto quando è cupo il cielo dell’anima mia e più pesante la mia croce, che sento il bisogno di ripeterTi: Padre credo al Tuo Amore per me! Sì, credo che Tu mi sei Padre ogni momento della vita e che io sono Tuo figlio! Credo, che mi ami con Amore infinito! Credo, che vegli giorno e notte su di me e neppure un capello cade dalla mia testa senza il Tuo permesso! Credo che, infinitamente Sapiente, sai meglio di me ciò che mi è utile. Credo che, infinitamente Potente, puoi trarre il bene anche dal male. Credo che, infinitamente Buono, far servir tutto a vantaggio di quelli che Ti amano; ed anche sotto le mani che percuotono, io bacio la Tua mano che guarisce!
Credo …., ma aumenta in me la fede, la Speranza e la Carità!
Insegnami ad aver sempre il Tuo Amore come guida in ogni evento della mia vita. Insegnami ad abbandonarmi a Te a guisa di un bimbo nelle braccia della mamma. Padre, Tu sai tutto, Tu vedi tutto, Tu mi conosci meglio di quanto io mi conosca: Tu puoi tutto e Tu mi ami! Padre mio, poichè Tu vuoi che ricorriamo sempre a Te, eccomi con fiducia a chiederTi, con Gesù e Maria ……. (chiedere la grazia desiderata). Per questa intenzione, unendomi ai loro Sacratissimi Cuori Ti offro tutte le mie preghiere, i miei sacrifici e le mortificazioni, tutte le mie azioni ed una maggiore fedeltà al mio dovere.
Dammi la Luce, la Grazia e la Forza dello Spirito Santo. Confermami in questo Spirito in modo ch’io non abbia mai a perderLo, nè a contristarLo nè ad affievolirLo in me. Padre mio, è in nome di Gesù, Tuo Figlio, che Te lo domando! E Tu, o Gesù, apri il Tuo cuore e mettivi il mio, e con quello di Maria offrilo al nostro Divin Padre! …….. Ottienimi la grazia di cui ho bisogno! Padre Divino, chiama a Te gli uomini tutti. Il mondo intero proclami la Tua Paterna Bontà e la Tua Divina Misericordia! Siimi tenero Padre, e proteggimi ovunque come la pupilla del Tuo occhio.
Fa’ che io sia sempre degno figlio Tuo: abbi pietà di me! Padre Divino, dolce speranza delle anime nostre, Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini! Padre Divino, bontà infinita, che s’effonde su tutti i popoli. Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini! Padre Divino, rugiada benefica dell’umanità. Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini!
Se si recita questa preghiera come Novena per nove giorni consecutivi aggiungere: “Ti prometto di essere più generoso, specialmente in questi nove giorni, in tale circostanza ……. con quella persona …….”
Padre mio, Padre buono, a Te mi offro a Te mi dono per la Tua Gloria!
Indulgenza parziale
Mons. Girard – Vicario Apostolico – Cairo (Egitto) 9 Ottobre 1935 – Jean Card. Verdier – Arcivescovo di Parigi – 8 Maggio 1936.
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