martedì 1 febbraio 2022

-Ciò che piace e ciò che non piace a Satana-

Scritto dall'esorcista Padre Ernetti-

-Ciò che piace e non piace a Satana-

-Da leggere con molta attenzione: 

Esorcista Padre Pellegrino Ernetti




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Padre Pellegrino Alfredo Maria Ernetti (1925 – 1994), morto alcuni anni fa, era monaco benedettino dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore di Venezia, dove riceveva centinaia di persone alla settimana per essere esorcizzate.

Era noto per i suoi studi biblici e teologici. Le sue conoscenze nelle variescienze erano note e tali che costituirono punti sicuri di riferimento per i fedeli che accorrevano da lui non solo da tutta l’Italia, ma anche dall’estero, perché era il più preparato esorcista del nostro tempo.

Padre Pellegrino Ernetti, in una intervista fattagli dal giornalista Vincenzo Speziale, diceva: … oggi il male (e tutti ce ne lamentiamo) sta dilatandosi sempre più in tutto il mondo e nelle più svariate e raffinate manifestazioni.

Chi reagisce? Chi lotta? Chi prende le armi della fede? Non si ‘può pretendere di piantare il seme buono e che esso poi possa attecchire e produrre frutto, se prima non abbiamo dissodato questo terreno dalle spine e dai rovi del demonio. Vana sarebbe ogni pastorale che non comprendesse questa tattica di lavoro spirituale, perché gli eletti sono coloro che hanno vinto il dragone nel Sangue dell’Agnello. La pastorale comincia qui ed essa non consiste nel costruire grandi edifici, oratori, opere parrocchiali ecc., quando poi il sacerdote non si trova più nel confessionale, perché oggi, con varie scuse, i sacerdoti non sono più a disposizione delle anime, non confessano più, ritengono la Confessione come l’ultima cosa…! Questo è errato perché è il Sacramento grande che ci sia, perché lotta contro il demonio lavando le anime nel Sangue di Gesù. La Confessione non toglie soltanto il peccato dall’anima,

ma ci dà una corazza con cui possiamo lottare contro il demonio. Io ne ho una esperienza terribile!

Quindi ricorriamo con frequenza a questo grande Sacramento. Chi ci purifica dai nostri peccati? Il Sangue di Cristo! Chi ci santifica? Il Sangue di Cristo! Chi ci dà la forza di lottare contro i nostri nemici spirituali? Il Sangue di Cristo! Ma chi amministra il Sangue di Cristo se non ci sono sacerdoti a disposizione nei confessionali? Essi pensano alle macchine, pensano a correre a destra e a sinistra, per non parlare di altre cose peccaminose. 

A questo punto il giornalista gli fa questa domanda:

Quindi ricorriamo con frequenza a questo grande Sacramento. Chi ci purifica dai nostri peccati? Il Sangue di Cristo! Chi ci santifica? Il Sangue di Cristo! Chi ci dà la forza di lottare contro i nostri nemici spirituali? Il Sangue di Cristo! 

Ma chi amministra il Sangue di Cristo se non ci sono sacerdoti a disposizione nei confessionali? Essi pensano alle macchine, pensano a correre a destra e a sinistra, per non parlare di altre cose peccaminose.

A questo punto il giornalista gli fa questa domanda:

Cosa piace al demonio, cosa dispiace al demonio?

Padre Pellegrino rispose: Ora stai attento. Gli esorcisti non hanno pensato a quello che mi sono sforzato di fare io, perché se l’avessero fatto tutti a quest’ora potremmo avere dei volumi su quello che vuole o non vuole il demonio. Io dopo aver esorcizzata una persona austriaca, ho cominciato a far


Pagina 3         registrare dai miei collaboratori tutto e così a poco a poco è venuto fuori da tanti esorcismi una catechesi del demonio. Ti prego di pubblicarla tutta, perché forse sarà il culmine di tutte le altre domande.

Iniziamo con “Ciò che piace ai demoni”:

Primo – La particola sulla mano: “Così posso calpestare il vostro Dio, queI Dio che io ho ucciso, e posso celebrare le mie messe con i miei sacerdoti che ho strappato a lui”.

Secondo – I preti vestiti come netturbini, camuffati “così li porto dove voglio io, negli alberghi e nelle case private in cerca di donne e di omosessuali, e faccio commettere tanti sacrilegi, e li porto nel mio regno! Quanti, quanti preti mimetizzati sono nel mio regno! E non mi scapperanno più” (qui seguono delle risate a dir poco agghiaccianti).

Terzo – I preti e i Vescovi iscritti alla massoneria e alle mie sette: “Oh quanti, oh quanti ce ne porto col denaro e con le donne… quanti, quanti diventano miei amici fedeli… col denaro e con le donne… ne prendo quanti ne voglio, li porto nel mio regno”.

Quarto – Le gonne corte. “Con le quali accalappio uomini e donne e riempio il mio regno… che contento.., che gioia”.

Quinto – La televisione:“Uh, la televisione.., è il mio apparecchio, l’ho inventato io… per distruggere le singole anime e le famiglie.., le separo, le disgrego con i programmi miei sottilissimi e penetranti… uh, la televisione è il centro di attrazione con cui attiro anche tanti preti, frati e suore specialmente nelle ore piccole, e poi non li faccio più pregare... In un attimo, mi presento in tutto il mondo.,. mi ascoltano e mi vedono tutti… mi aiutano assai bene i miei fedeli servi, i maghi, le streghe, cartomanti, chiromanti, astrologi ... (I puntini indicano il prosieguo del discorso, e risate che di umano non hanno proprio nulla).

Sesto – Le discoteche: “Che bello.., sono i miei palazzi d’oro dove attiro le migliori speranze della società che io faccio mie distruggendo le loro anime e i loro corpi... quante migliaia e migliaia ne porto con me con l’alcool, con la droga e col sesso… oh, che continua mietitura. Le ho affidate a tanti politici, miei fedeli servi, a consacrati… Io sono il vero re del mondo, e non già il vostro Dio, che io ho crocifìsso’

Settimo – Il divorzio.., la separazione degli sposi:” Sono state inventate da me, ne rivendico la proprietà… E’ una delle mie più intelligenti scoperte… così distruggo la famiglia e distruggo la società, dove io sono adorato come vero re del mondo… IL SESSO… IL SESSO… non ascoltate quell’uomo impiccato incroce che non vi dà niente… il vero piacere ve lo dò soltanto io col sesso libero.., il mio regno è soprattutto libertà del piacere sessuale con cui regno sul la terra”.

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Ottavo L’aborto.., l’uccisione degli innocenti:“Oh… urrah! urrah! E'

stata la mia trovata più bella e più gustosa! ammazzare gli innocenti invece

dei colpevoli e degli omicidi della mafia! Distruggo l’umanità e così finiscono,

prima di nascere, gli adoratori del vostro falso Dio… urrah! urrah!”.

Nono – La droga: “È il cibo più gustoso che io faccio mangiare ai giovani per

renderli pazzi.., e così ne faccio quello che voglio.., ladri.., assassini,,,

lussuriosi,,, feroci come me… dominatori del mondo.., miei ministri “.


Decimo – Ma soprattutto mi piacciono e mi rallegrano quei vescovi e quei

preti che negano la mia esistenza e la mia opera nel mondo:“e sono

tantissimi,,, oh! che gioia, che gioia per me… lavoro tranquillo e sicuro.,,

persino i teologi oggi non credono alla mia esistenza.., che bello.., e così

negano anche quel loro Dio che era venuto per distruggermi,,, invece io l’ho

vinto.., l’ho inchiodato sulla Croce,., hahahahaha…! Bravi questi preti,,,

bravissimi questi vescovi,.. bravissimi questi teologi.., sono tutti miei fedeli

servitori.,, ne faccio quello che voglio… ormai sono miei.., li porto dove

voglio.., vestiti da beccamorti,,, con la sigaretta sempre in bocca.., profumati

come gagà… in cerca di donnicciole facili.., con auto all’ultima moda.., pieni di

danaro.,. si ribellano ai dogmi del loro falso Dio e della falsa Chiesa di quel

crocifisso mia vittima.., sono i soldati più sicuri del mio regno, pieno pieno di

loro… Con essi metto confusione e smarrimento nel popolo, che allontano

sempre più dal falso Dio.,. e porto nel mio regno di odio e di disperazione

eterna.., per sempre con me, con me… ha ha ha ha ha ha! Quanti di essi ne ho

fatti iscrivere alle sette mie… allettati dalla mia carriera e dal mio denaro.., li

compro con facilità.., perché finalmente sono riuscito a non fare amare più né

quel falso loro Dio, né quella donna che pretende di avermi vinto “.


Undicesimo – I politici che si dichiarano “cristiani”: ma che cristiani non sono,

perché sono miei e al mio servizio… Presentandosi però come cristiani,

ingannano tante persone che li seguono dove io astutamente li porto…

Vengono con me a rubare allegramente il denaro del popolo, denaro che costa

sudore e lacrime di lavoro sofferto; denaro strappato alle famiglie povere con

tasse inique, imposte da questi politici che ingrassano, sciupano, spendono e

spandono senza limiti…

Eppure faccio fare loro delle dichiarazioni di rettitudine, di bontà, di ossequio,

di lealtà e di sincerità cristiana, tali da far cadere anche i preti e i vescovi con

loro… Il denaro è la mia arma più efficace; preti e vescovi chiudono gli occhi

su questi politici, miei servi e schiavi.., basta che loro trovino i soldi per

costruire o restaurare chiese, asili, case parrocchiali belle e comode,

patronati… Sono i miei sacrestani più fedeli, per mezzo dei quali posso

penetrare nelle case del clero, obbediente al mio denaro… del resto non sono

stati questi politici che hanno firmato l’adulterio del divorzio e l’aborto?

Ma il clero.., fa loro la propaganda che io desidero”.

Dodicesimo I politici che si chiamano “laici”: sono gli avanguardisti del mio regno… Le menzogne, studiate ad arte, i soprusi diligentemente realizzati, i latrocini mafiosamente perpetrati, gli intrallazzi diplomaticamente eseguiti, il


Pagina 5    malcostume capillarmente diffuso con tutti i mass media, gli omicidi, i rapimenti organizzati a mano armata, la diffusione delle varie droghe mediante il silenzio rigidissimo dell’omertà politicamente organizzata, e tanti tanti altri delitti e disordini sociali, sono tutte opere che io realizzo mediante l’opera di questi politici, miei seguaci e untorelli fedelissimi… 

Hanno da me il mandato preciso di usare tutti i mezzi e le maniere più infernali per distruggere la società,purtroppo ancora legata a quel crocifisso che io ho impiccato sull’infame legno.., distruggere, distruggere… Questi politici sono i miei discepoli e seguaci prediletti perché obbedientissimi al solo mio cenno, senza che neppure se ne accorgano.., 

Sono essi che mi organizzano in tutte le città e paesi le logge massoniche più attive e subdole, più scaltre e di punta, sempre donando denaro, carriera e piaceri sessuali… Sono essi che ricevono i miei precisi comandi di penetrare e distruggere dall’interno la Chiesa…

Quanti ecclesiastici hanno ceduto e continuano a cedere alle proposte e agli allettamenti di denaro e di carriera… Distruggere la chiesa è il mio primo e ideale progetto… Oh, che contento… che contento…! 

Con questi fedelissimi politici ho già da tempo iniziato a distruggere la società in ogni settore e grado e in tutti gli ambienti, destabilizzando gli ordini di pubblica sicurezza, di economia, di diplomazia, di relazioni sociali.., naturalmente sempre con le mie armi di ambizione, carriera, denaro, donne, piaceri… Oh che contento! che gioia! che vittoria.., hahahahaha”

Tredicesimo – Giudici e magistrati: “Mi piacciono poi in maniera

particolarissima quei giudici e magistrati che hanno dietro le loro spalle il motto tradizionale – LA GIUSTIZIA È UGUALE PER TUTTI – eccetto ormai che per loro! Che bravi, che fedeli questi miei schiavetti della giustizia!

Finalmente sono riuscito a politicizzare anche i giudici! Finalmente sono riuscito a sindacalizzarli! Finalmente sono riuscito a farli vendere con il denaro e le bustarelle! Quante persone innocenti faccio condannare in carcere per anni e anni.., mentre faccio uscire e assolvere i miei seguaci, considerati dal popolo come assassini e mascalzoni.., li faccio uscire dal carcere perché devono continuare a dilatare il mio regno di disordine, con omicidi, ladrocini, spaccio di droga, sequestro di persone e di bambini… Che meraviglia questi miei giudici politicizzati, partitizzati, venduti,,, Li ho ridotti a non riconoscere

più ciò che è giusto da ciò che è ingiusto…! Sono oggi il mio corpo

specializzato di assalto contro la giustizia! Che meraviglia liberare dalle carceri i grandi brigatisti e mafìosi, e lasciare dentro i poveri derelitti più o meno innocenti! Che bello lasciare liberi i FALSI PENTITI con i quali io agisco con maggior sicurezza! Che bello mandare agli ARRESTI DOMICILIARI coloro con i quali posso più liberamente organizzare il disfacimento della società!

Bravi… bravissimi… giudici venduti! E quanti, quanti ne passano ogni giorno, sempre di più, nel mio regno, allettati dal denaro e dalla carriera e dall’orgoglio, le mie armi da loro amate e desiderate… E quei giudici che non si vogliono allineare con me, li faccio scomparire… E che cosa è la lotta intorno a loro, che aumenta sempre di più tra questi magistrati, se non il

frutto della mia presenza e della mia costante e insistente opera? E che cosa è la continua lotta tra i magistrati e politici e le forze dell’ordine, se non effetto del veleno che io riesco ad iniettare costantemente tra di loro?… E finita.., è

Pagina 6    finita la pseudo-pace che ha promesso quel buffone del vostro Dio, che io ho vinto e crocifisso… È finita.., il mondo intero è con me… sono io ormai il re del mondo.., sono io…!”.


Quattordicesimo – Le sètte: “Una mia particolare predilezione sono le

tantissime Sètte che io continuo a creare e a diffondere capillarmente in

tutto il mondo. Sono i mezzi più immediati con i quali scardino la fede in quel falso vostro Dio da me crocifisso… creo così la babele nella fede… 

Il vostro PRETE BIANCO strilla e sbraita perché ha paura di me, ha paura che io gli tolga il trono già tanto vacillante… ma io ho già vinto, ho messo la babele nella fede, nei semplici come nei dotti, compresi preti, teologi e vescovi.., le mie sètte sono sempre più invincibili… la mia massoneria paga, paga molto bene ogni mio seguace… Sarò sempre vincitore io… e la babele nella fede sarà la mia vittoria… 

Nella sola vostra Italia ho più di 672 sètte e religioni mie che voi chiamate sataniche, che sono piene zeppe di anime a me votate e consacrate, e battezzate con il proprio sangue nel mio nome… Esse mi rendono quotidianamente il culto che io merito come sovrano della terra con preghiere, con inni e cantici e… con messe nere, durante le quali vinco calpestando e distruggendo quelle ostie nelle quali gli stupidi cristiani credono presente il loro crocifisso… Ma se così fosse, perché permette che io lo distrugga impunemente…? hahahahaha… Queste SETTE da me comandate

insieme ai miei seguaci di stato maggiore del mio regno, convertono

incessantemente i cristiani e li rendono miei fedeli seguaci… sono centinaia e centinaia che ad ogni ora, rinnegano la fede vostra per aderire alle mie sètte, ove io li accolgo a braccia aperte e dono loro tutti i miei piaceri e tutte le libertà di vivere il più lontano possibile dalla vostra Chiesa.., è la vera felicità.., la vera gioia che solo io posso dare a voi…, Dall’alta, alla media, alla bassa Italia e nelle isole.., ovunque ho le mie sètte che lavorano indefessamente 

D’altra parte, ormai, molte chiese e parrocchie sono senza prete.., sono riuscito a distruggere e far morire le vocazioni.,, e le mie sètte suppliscono il prete… hahaha,,. 

Dai testimoni di Geova ai Centri età dell’Acquario, ai Steiner-antroposofici, ai teosofici, ai Carolina, ai Cenacoli 33, ai Centri di Schamannesimo, ai Rosacroce, agli Arcobaleno, ai Gialli, agli Ergoniani, ai Scientology e tante e tante altre mie sètte e religioni che ogni giorno invento e creo, sono un vero esercito che lotta contro la vostra Chiesa,,, e vincerò vincerò… anche se il vostro crocifisso ha detto a voi che LE PORTE DELL’INFERNO NON PREVARRANNO, hahaha,,, 

E non bastando questo, mi sono in filtrato in certi gruppi-base che voi credete vostri… Invece sono miei, li ho già afferrati gettando nei singoli il mio isterismo parossistico,., diventano tutti visionari falsi di cristi e di madonne che, come loro credono parlano.., ma sono io che mi rivelo a loro… hahahaha “,

Quindicesimo – I teologi: I miei teologi, con le dottrine da me ispirate… Oh, questi sì che costituiscono la mia PUNTA DI DIAMANTE di prima trincea! Che teologi intelligenti! Essi hanno capito che quei dogmi rigidissimi, dettati da certi sciocchi capi ecclesiastici, in realtà sono delle falsità puerili, che crollano al semplice confronto con la realtà quotidiana… che bravi… bravissimi…! Del resto li ho portati ad insegnare le mie dottrine non soltanto nei seminari

 Pagina 7       ordinari, ma persino nelle più alte e prestigiose Università Pontificie, persino in quella romana del vostro PRETE BIANCO (Università Lateranense).

La dottrina della MORTE DI DIO l’ho ispirata io, e con essa mi sono venuti dietro milioni di studiosi che sono diventati miei discepoli e fedeli convinti. Da quando io regno, il vostro dio è morto, non esiste più. E finita così ogni legge costrittiva: tutti possono e devono vivere liberamente, come insegno io: libertà di idee, libertà di pensiero, libertà di azione… ognuno è liberissimo finalmente di agire e fare quello che crede e vuole ovunque e sempre e con chiunque… Non esiste più norma né regola… ciascuno è come sono io, padrone di tutto e di tutti: il vostro Dio è morto! 

E chi potrebbe negarlo, se lo stesso vostro crocifisso ha dichiarato che io, solo io sono IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO? E se lui stesso ha detto TUTTO IL MONDO È IN MIA INSINDACABILE BALÌA E PADRONANZA?… Finalmente questi teologi, i più intelligenti in assoluto, mi hanno dato ragione. Ma se Dio è morto, allora è chiaro che sono crollati tutti gli altri dogmi: la creazione, l’incarnazione, la risurrezione, l’immacolata, l’assunzione, l’eucarestia e tutti i sacramenti… tutte storielle inventate per tenere costretti gli allocchi cristiani… 

Ed ecco centinaia e centinaia dei miei teologi che hanno persino il coraggio di sfidare il PRETE BIANCO CON LETTERE E FIRME… CHE PROVI IL CONTRARIO, SE HA IL CORAGGIO E SE È CAPACE… Ha scrollato la testa e ha lasciato i miei teologi che continuassero questi insegnamenti, senza il minimo rimprovero né punizione… Dunque anche lui è d’accordo con me, nella negazione di tutti i suoi dogmi… ma che bravo! hahaha… 

E mentre questi grandi teologi sono con me, vi sono altri piccoli teologi untorelli che, per rivalsa, negano la mia esistenza, come fiaba da medioevo, rinviando tutte le mie presenze e manifestazioni a fatti unicamente psichiatrici e psichici… Bravissimi, questi teologi, questi preti e… tanti vescovi… bravissimi! 

E il servizio migliore che mi potete fare: farmi agire silenziosamente, senza minimamente lottare contro la mia presenza e le mie astuzie… bravissimi… fate sempre così, e  continuerà la mia opera infernale senza colpo ferire! 

I miei teologi intelligenti negano i dogmi della vostra chiesa, e teologi stupidi negano la mia esistenza… Che trionfo… ha ha ha… Ma allora dove sono più gli eretici di una volta? Nessuno! Né chi nega i dogmi, né chi nega me, eppure nell’elenco dei dogmi era anche quello della mia esistenza…! Ho vinto la vostra Chiesa “.

*

E adesso parliamo di ciò che invece dispiace al demonio:

quello che ti raccomando, caro Vincenzo, è di non tralasciare nulla, neanche una virgola…

A) La confessione.., che stupida invenzione… Quanto mi fa male… mi fa soffrire… il Sangue di quel vostro falso Dio… quel Sangue come mi schiaccia… mi distrugge… lava le vostre anime e mi fa scappare (strilli orribili di pianto!)… Quel sangue, quel Sangue… è la mia pena più atroce… Però ho trovato quei preti che non ci credono più alla confessione e mandano i cristiani a ricevere quel falso Dio in peccato… Bene, bene, bravissimi… quanti sacrilegi faccio commettere…

B) Il pasto dove mangiate la carne e il sangue di quel crocifisso che ho ucciso      io… E' qui che io perdo le mie battaglie.., è qui che mi trovo disarmato… non ho più le forze per lottare.., quelli che si nutrono di questa carne e bevono di questo sangue diventano fortissimi contro di me, diventano invincibili alle mie scaltre seduzioni e tentazioni, sembrano diversi dagli altri,

sembra abbiano una luce speciale e un’intelligenza velocissima… mi rifiutano subitaneamente e si allontanano da me e mi scacciano come se fossi un cane… che tristezza, che dolore aver a che fare con questi CANNIBALI… Ma io li perseguito ferocemente… e tanti vanno a mangiare quell’ostia in peccato…

hahaha… che contento… che contento.., che gioia… odiano il loro Dio e lo mangiano hahahaha! Vittoria mia… vittoria.., un’ah… urrah… Quanto sono insensati quelli che perdono ore e ore di giorno e di notte, in ginocchio ad

ADORARE UN PEZZO DI PANE nascosto in una scatola sull’altare di quel falso Dio. Quanta rabbia mi fanno queste persone! Mi distruggono tutte le opere che ottengo da tanti sacrileghi cristiani, preti, suore e vescovi… Quanti sacrilegi mieto in continuazione, è una mia incessante vittoria… Quanto dolore… Quanta rabbia queste adorazioni irrazionali…!

C) Odio il rosario.., quell’arnese guasto e marcio di quella donna lì è per me come un martello che mi spacca la testa… ahiiiii!

E l’invenzione dei falsi cristiani che non mi ubbidiscono, per questo seguono quella donnaccia! Sono falsi, falsi… in vece di ascoltare me che regno su tutto il mondo, questi falsi cristiani vanno a pregare quella donnaccia, mia prima nemica, con quell’arnese… oh quanto male mi fanno…

D) Il male più grande di questo tempo per me sono le continue PRESENZE, LE APPARIZIONI di questa donnaccia in tutto il mondo; in tutte le nazioni appare e mi perseguita strappando dalle mie mani tante anime… migliaia e migliaia… per ascoltare i suoi falsi messaggi… Per fortuna mi difendono i vescovi e i preti che non credono a quella ignobile Donna… non credono e così apportano scompiglio… bravi, bravi questi miei apostoli dell’eresia… hahaha…

E) Ma ciò che maggiormente mi distrugge è L’ASINESCA OBBEDIENZA a quell’uomo VESTITO DI BIANCO che comanda a nome del falso redentore e del falso vostro salvatore.., che asini.., pecore… che conigli…! 

Obbedire a un uomo che ama quella donnaccia lì, che mi perseguita da sempre… che vergogna… questo mi distrugge il mio regno… Ma io ho suscitato centinaia di preti, frati, teologi e vescovi che gli fanno guerra… guerra senza frontiere a quel pagliaccio bianco. Vincerò io, vincerò io… hahaha! Lo farò morire, assassinare… una brutta fine gli farò fare.

F) “Molto mi preoccupano quelle servette con la testa fasciata che

abbandonano tutti e tutto per chiudersi entro quattro mura, per sacrificare

tutto ciò che è bello e buono per quel Dio che solo io sono riuscito a vincere…

Giorno e notte si mortificano con veglie e digiuni incoscienti e in consistenti,

non dormono sufficientemente, non mangiano secondo la necessità dell’appetito e del corpo che reclama il vitto necessario, non parlano

liberamente ovunque e sempre… taciturne… immusonite,., piene di tristezza,

Pagina 9      la più disumana.., pregano, cantano e tutto questo sacrificio per chi lo fanno? Per quali motivi particolari, per quali fini, con quali risultati? La stragrande maggioranza, per fortuna, sono persone poco o punto intelligenti.., ottuse di mente… abuliche di volontà che si sono lasciate trascinare da qual che prete insoddisfatto… Povere donnicciole che non

sanno e non conoscono il vero piacere del sesso con tutte le relative gioie che esso dona…! Povere servette, che non hanno sentito mai le sensazioni della carne, procurate dagli amplessi e dai baci dei miei uomini…! 

Eppure quante ne faccio cadere, le riduco ad una vita grama, sterile, prive di ogni fervore, gettandole nel massimo della tiepidezza… Sì, ne devo fare una strage… perché soprattutto di queste claustrali ho paura… ho una paura terribile…!

Sono i nemici miei più terribili e agguerriti, mi strappano dalle mani tante anime di ogni sesso, di ogni classe e condizione… Che nemiche terribili…

quanto incominciano a pregare per la conversione di un’anima da strapparmi, non la smettono più… più… più… sono tenaci e caparbie! Se poi non bastassero le lunghe ed estenuanti preghiere al loro falso Dio crocifisso, del quale si chiamano spudoratamente sue SPOSE, allora incominciano con le estenuanti penitenze di ogni genere… che nemiche… che soldati di primo assalto! 

Ho tentato tante volte di diminuire le vocazioni a questa stupida vita.., ma purtroppo non ci sono ancora riuscito… sono troppe ancora le donnette stupide e sciocche, anche se tante volte sono perfino laureate e diplomate… Che nemiche…!

G) Ci sono poi i miei veri persecutori acerrimi e accaniti: sono quelli che si fanno chiamare ESORCISTI; che brutta genìa, che disgrazia nel mondo… per fortuna ce ne sono ancora pochi, pochissimi, perché io dissuado i vescovi a

nominarli… e questi mi credono e mi ubbidiscono, anche contro il comando del loro Dio crocifisso che comandò loro: IN MIO NOME, SCACCIATE I DEMONI. Che buffone!!! Questi vescovi hanno paura di me, tanta, tantissima!

Io già li possiedo… e non faccio fare a loro gli esorcismi contro di me, e neppure permetto loro che nominino esorcisti… che nemici feroci…! Molte volte sono riuscito a vendicarmi, a punirli, a schiaffeggiarli, a bastonarli, a fermarli con tante e svariate malattie, a volte anche gravi… Ma purtroppo, non cedono… non cedono… E quando essi si avvicinano alle mie prede, devo scappare… o presto o tardi devo fuggire… che preghiere fanno… e sempre in nome di quel loro Dio… e di quella loro donna madre del crocifisso… Oh, che dolori, che strazio per me…!”.

Ecco, caro Vincenzo, ciò che il demonio ha detto per bocca degli ossessi da me esorcizzati, alla presenza dei miei collaboratori e che ho registrato su nastro magnetico. Certo, gli argomenti non sono tutti, ne ho riportati soltanto alcuni, i più scottanti e importanti, che serviranno, spero, a far riflettere tutti coloro che vogliono vivere seriamente il proprio Battesimo, che è un sì a Dio e un no al demonio. 

La lista è tremenda e merita seria riflessione ed esame di coscienza da parte di tutti, ma soprattutto merita preghiera assidua e penitenza, la frequente pratica della confessione sacramentale, ove il Sangue di Gesù ci purifica e ci dona uno scudo fortissimo con cui vincere il nostro nemico.

   Tratto da:

http://perchiunquehacompreso.blogspot.it/2014/08/cio-che-piace-e-cio-chenon-piace.html

https://www.youtube.com/watch?v=Mdejp9iCs8E

SALUS NOSTRA IN MANU TUA EST O MARIA!
RESPICE NOS TANTUM ET LAETI SERVIEMUS REGI DOMINO

Sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire


 

Sant' Ignazio di Antiochia Vescovo e martire

tradizionalmente il 1° febbraio

† 107 circa

Fu il terzo vescovo di Antiochia, in Siria, città che fu la terza metropoli del mondo antico - dopo Roma e Alessandria d'Egitto - e di cui san Pietro stesso era stato il primo vescovo. Non era cittadino romano, e pare che non fosse nato cristiano, convertendosi in età non più giovanissima. Mentre era vescovo ad Antiochia, l'Imperatore Traiano dette inizio alla sua persecuzione. Arrestato e condannato, Ignazio fu condotto, in catene, da Antiochia a Roma dove si allestivano feste in onore dell'Imperatore e i cristiani dovevano servire da spettacolo, nel circo, sbranati dalle belve. Durante il viaggio da Antiochia a Roma, Ignazio scrisse sette lettere, in cui raccomandava di fuggire il peccato, di guardarsi dagli errori degli Gnostici, di mantenere l'unità della Chiesa. Di un'altra cosa poi si raccomandava, soprattutto ai cristiani di Roma: di non intervenire in suo favore e di non salvarlo dal martirio. Nell'anno 107 fu dunque sbranato dalle belve verso le quali dimostrò grande tenerezza. «Accarezzatele " scriveva " affinché siano la mia tomba e non faccian restare nulla del mio corpo, e i miei funerali non siano a carico di nessuno».

Etimologia: Ignazio = di fuoco, igneo, dal latino

Emblema: Bastone pastorale, Palma

Martirologio Romano: Memoria di sant’Ignazio, vescovo e martire, che, discepolo di san Giovanni Apostolo, resse per secondo dopo san Pietro la Chiesa di Antiochia. Condannato alle fiere sotto l’imperatore Traiano, fu portato a Roma e qui coronato da un glorioso martirio: durante il viaggio, mentre sperimentava la ferocia delle guardie, simile a quella dei leopardi, scrisse sette lettere a Chiese diverse, nelle quali esortava i fratelli a servire Dio in comunione con i vescovi e a non impedire che egli fosse immolato come vittima per Cristo.

   



Sant'Ignazio fu il terzo Vescovo di Antiochia, in Siria, cioè della terza metropoli del mondo antico dopo Roma e Alessandria d'Egitto.
Lo stesso San Pietro era stato primo Vescovo di Antiochia, e Ignazio fu suo degno successore: un pilastro della Chiesa primitiva così come Antiochia era uno dei pilastri del mondo antico.


Non era cittadino romano, e pare che non fosse nato cristiano, e che anzi si convertisse assai tardi. Ciò non toglie che egli sia stato uomo d'ingegno acutissimo e pastore ardente di zelo. I suoi discepoli dicevano di lui che era " di fuoco ", e non soltanto per il nome, dato che ignis in latino vuol dire fuoco.


Mentre era Vescovo ad Antiochia, l'Imperatore Traiano dette inizio alla sua persecuzione, che privò la Chiesa degli uomini più in alto nella scala gerarchica e più chiari nella fama e nella santità.


Arrestato e condannato ad bestias, Ignazio fu condotto, in catene, con un lunghissimo e penoso viaggio, da Antiochia a Roma dove si allestivano feste in onore dell'Imperatore vittorioso nella Dacia e i Martiri cristiani dovevano servire da spettacolo, nel circo, sbranati e divorati dalle belve.


Durante il suo viaggio, da Antiochia a Roma, il Vescovo Ignazio scrisse sette lettere, che sono considerate non inferiori a quelle di San Paolo: ardenti di misticismo come quelle sono sfolgoranti di carità. In queste lettere, il Vescovo avviato alla morte raccomandava ai fedeli di fuggire il peccato; di guardarsi dagli errori degli Gnostici; soprattutto di mantenere l'unità della Chiesa.
D'un'altra cosa poi si raccomandava, scrivendo particolarmente ai cristiani di Roma: di non intervenire in suo favore e di non tentare neppure di salvarlo dal martirio.
"lo guadagnerei un tanto - scriveva - se fossi in faccia alle belve, che mi aspettano. Spero di trovarle ben disposte. Le accarezzerei, anzi, perché mi divorassero d'un tratto, e non facessero come a certuni, che han timore di toccarli: se manifestassero queste intenzioni, io le forzerei ".
E a chi s'illudeva di poterlo liberare, implorava: " Voi non perdete nulla, ed io perdo Iddio, se riesco a salvarmi. Mai più mi capiterà una simile ventura per riunirmi a Lui. Lasciatemi dunque immolare, ora che l'altare è pronto! Uniti tutti nel coro della carità, cantate: Dio s'è degnato di mandare dall'Oriente in Occidente il Vescovo di Siria! ".
Infine prorompeva in una di quelle immagini che sono rimaste famose nella storia dei Martiri: " Lasciatemi essere il nutrimento delle belve, dalle quali mi sarà dato di godere Dio. lo sono frumento di Dio. Bisogna che sia macinato dai denti delle belve, affinché sia trovato puro pane di Cristo ".
E, giunto a Roma, nell'anno 107, il Vescovo di Antiochia fu veramente " macinato " dalle innocenti belve del Circo, per le quali il Martire trovò espressioni di una insolita tenerezza e poesia: " Accarezzatele, scriveva infatti, affinché siano la mia tomba e non faccian restare nulla del mio corpo, e i miei funerali non siano a carico di nessuno "

Fonte:
Archivio Parrocchia
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Da: https://divinumofficium.com/cgi-bin/horas/officium.pl  :

Sant’Ignazio fu vescovo di Antiochia. Apparteneva alla seconda generazione di vescovi, a partire da san Pietro. Durante l'impero di Traiano, sotto l'accusa di essere cristiano, fu condannato ad essere sbranato dalle belve: la condanna doveva essere eseguita a Roma. Partì, ammanettato, dalla Siria. Durante il viaggio predicò il Vangelo nelle città che toccava, e scrisse delle lettere a quelle più lontane. Da Smirne, dove fu ospite di san Policarpo, scrisse una lettera ai Romani, nella quale si legge tra l'altro: «O quelle belve che guaiscono! Quelle sono già preparate per me? Ma quando arriveranno? Quando saranno scatenate? Quando potranno cibarsi della mia carne? Desidero tanto che con me siano particolarmente feroci, affinché non si ammansiscano con me, come già accadde con altri, e abbiano timore di toccarmi. Ora solo comincio ad approfittare degli insegnamenti di Cristo. Pur che io possa guadagnare .Gesù Cristo, si abbattano assieme su di me il fuoco, la croce, le belve, gli sbranamenti, e ogni pena fisica». Arrivò a Roma. Quando udì il ruggito dei leoni, esclamò tutto bramoso del martirio: «Io sono il frumento di Cristo; devo essere sfarinato dalle macine delle belve, per essere trasformato in pane bianco». Morì nell'undicesimo anno dell'impero di Traiano.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.



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Aggiunto/modificato il 2001-02-01

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Quarto Coro - Dominazioni

 



LA CHIAVE SI CHIAMA "AMORE"

IV Coro1 febbraio
Egli porta la giustizia
nella costruzione della creazione
Santa Verdiana

S. Geburah

Dio ha ordinato dodici angeli, che percorrono come angeli dell’amore tutto il creato, dall’inizio del tempo fino alla fine del tempo e che portano Dio e le sue proprietà e leggi, i suoi pensieri e soprattutto il creato fino all’ultima erbetta ed al più piccolo essere.

Colui che sta oggi davanti al trono di Dio è uno di questi dodici, che si chiamano “angeli della parola e risposta”. Egli è il sesto,

S. Geburah,

che porta la giustizia di Dio nella costruzione di tutto il creato. Egli è un angelo meraviglioso; chi teme Dio non deve avere paura di lui. Chi ama Dio veramente, amerà anche quest’angelo. È rivolto verso di noi con la mano tesa, nella quale ha una chiave. La chiave si chiama amore. A chi ama molto - nel vero senso della parola - verrà dato molto, perché l’amore copre molti peccati. La giustizia di Dio è grande quanto il suo amore, perché tutto in lui è misura divina. Certamente non potremo mai penetrare nel suo amore fino in fondo e neanche nella sua giustizia, ma mai sarà il suo amore per noi senza giustizia e mai la sua giustizia senza amore.

Solo quegli uomini che lo deridono e lo scherniscono, lo disprezzano e non lo osservano devono temere la sua giustizia. Ma un giorno dovranno tenere conto della sua giustizia. Allora l’angelo della giustizia, che ci porgerà la chiave dell’amore, sembrerà a loro come un gigante enorme, che racchiude il mondo e al quale nulla sfugge e nulla scappa e nessuno potrà distogliersi della sua spada.

A noi però non deve spaventare S. Geburah. Noi vogliamo presentarci volontariamente al giudizio di Dio, affinché la giustizia divina ci possa passare all’amore divino. La grandezza di questo angelo, per quanto spaventoso egli possa apparire agli altri, a noi dovrebbe essere solo di stimolo per lasciare crescere sempre di più il nostro amore, affinché possa raggiungere a suo tempo la stessa grandezza di S. Geburah.

Preghiera: Maria, tu nostra Madre, tu regina degli angeli, tu sei la madre del bell’amore, tu sei la madre della misericordia, tu hai tutto nella misura che è gradita a Dio e così sei anche lo specchio della giustizia. Insegnaci ad amare la giustizia, insegnaci ad afferrare la mano dell’angelo della giustizia e sostienici nel giudizio, affinché noi possiamo essere accolti dall’amore di Dio ed essere eternamente salvi. Amen.

 
Testo in lingua originale
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AVE MARIA!

lunedì 31 gennaio 2022

Una precisazione - Santo Rosario

 


 Beato Giovanni Paolo II, nella Lettera Enciclica: "Rosarium Virginis Mariae", ha riaffermato il valore del Rosario per i tempi moderni, anche con la sua personale testimonianza: 

“Il Rosario mi ha accompagnato nei momenti della gioia e in quelli della prova. Ad esso ho consegnato tante preoccupazioni, in esso ho trovato sempre conforto. 

Ventiquattro anni fa, il 29 ottobre 1978, ad appena due settimane dall'elezione alla Sede di Pietro, quasi aprendo il mio animo così mi esprimevo: Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità”.

190: “Temporibus enim laetitiae sicut et tristitiae Nos est corona haec precatoria comitata, cui tot commendavimus sollicitudines, in qua magnam semper repperimus consolationem. Viginti quattuor abhinc annos, die XXIX mensis Octobris anno MCMLXXVIII, duabus vix hebdomadis ab electione Petri ad Sedem, aperientes animum fere Nostrum sic sumus elocuti: «Carissima Nobis precatio Rosarium est. Oratio mirabilis! Miranda nempe sua in simplicitate atque etiam altitudine”, 

in: IOANNES PAULUS PAPA II, Litt. Ap. Rosarium Virginis Mariae, 2003 oct. 16, in: Acta Apostolicae Sedis, an. 95 (2003), n.2.


La Rosarium Virginis Mariae, al n. 19, ha lasciato alla “libera valorizzazione” dei fedeli, la possibilità, il giovedì, di sostituire ai Misteri Gaudiosi, i Misteri della Luce, ovvero i Misteri della Vita pubblica di Gesù, che vanno dal Battesimo nel Giordano all’Istituzione dell’Eucaristia. 

"Questa aggiunta, si specifica nella Lettera Apostolica, è un’integrazione, senza, tuttavia, in alcun modo, modificarne la struttura 191 . (Vedi pag. 752 del  primo volume della "Storia del SS. Rosario e Vita del Beato Alano della Rupe o.p." a cura di don Roberto Paola)

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NB. Ed io voglio aggiungere una mia riflessione sull'argomento: Se il Santo Padre ce li ha regalati questi nuovi cinque misteri un motivo ci sarà, e forse anche grave e urgente. Da 400 anni nessun Papa aveva mai aggiunto  nulla di nuovo e sostanziale al Santo Rosario. 

Perciò questa aggiunta o integrazione acquista  per me un grande valore e risalto, considerando che  questi nuovi 5 misteri,  negli anni che viviamo oggi, vengono come combattuti e/o apertamente trascurati: 1. Battesimo... 2. Santo Matrimonio... e Mediazione di Maria SS.ma che ci da il consiglio/comando più completo che una Madre possa dare ai suoi figli: "Fate tutto quello che Egli vi dirà". C'è poi l'indicazione 3: Il Regno di Dio si sta avvicinando velocemente: "Dominus prope est" (Filip. 4,4): il Signore è vicino. La fine di questi tempi malvagi deve spingerci a prepararci alla seconda Venuta di Gesù nella Gloria, da non confondersi affatto con la fine del mondo che avverrà tra miliardi e miliardi di anni. C'è poi una considerazione notevole all'episodio 4° della Trasfigurazione sul Tabor seguita dal comando di tacere fino alla morte di Gesù. E dulcis in fundo il 5° episodio: l'Istituzione della Santa Eucarestia, cuore di tutto il Santo Vangelo.    

Tutto considerato a me  pare che  il Signore Gesù abbia voluto riservare//sottolineare questi misteri per i nostri tempi avendone  noi particolare bisogno. E facciamoli allora conoscere per meditarli e costantemente viverli. 


AVE MARIA!

S. Methusiel e S. Michael

 





VI Coro31 gennaio
Principe delle vittorieSan Giovanni Bosco

S. Methusiel

La battaglia ebbe già inizio con i primi creati da Dio e da allora continua su tutto il creato di tutti tempi e di tutti i luoghi. Senza la battaglia non si ottiene la vittoria. Già allora, quando S. Michael, l’umile arcangelo, precipitò nell’abisso il primo di tutti gli angeli, Lucifero con tutto il suo seguito, Dio ha voluto che il debole sconfiggesse il forte. Il coro degli arcangeli è il penultimo contro il primo vicino a Dio, dal quale precipitò Lucifero. In nostro Signore sulla croce e in sua Madre questa volontà di Dio trova il suo punto culminante. Vincere il forte con il debole; è stoltezza per il mondo, per noi però somma sapienza e rende felice la nostra coscienza, sapendo che anche noi poveri, deboli, possiamo unirci in battaglia per il regno di Dio.

Oggi sta davanti al trono di Dio

S. Methusiel,

S. Methusiel, uno dei ventiquattro alti principi, che risplendono come dodici stelle doppie intorno al capo della loro Regina, la Signora del cielo e della terra. I principi alti sono sempre a due a due; essi simboleggiano la creazione doppiamente santificata: una volta santificata per mezzo della creazione pura e per l’ordinamento verso Dio e ancora una volta santificata per mezzo della liberazione dal giogo del maligno tramite la salvezza. La salvezza è la gioia più pura e santa di Maria; così sono per Lei i principi alti ricordo e adorno nello stesso tempo.

Dio vicino a S. Methusiel ha posto S. Michael, e il loro compito è il completamento armonioso del loro essere tra di loro meravigliosamente accordati davanti a Dio: se S. Michael, l’umile, il forte, porta la battaglia, così tiene S. Methusiel, il vincitore, il simbolo della palma della vittoria. Se S. Michael è il credente incrollabile, la perspicacia, l’intuizione e la risolutezza di S. Methusiel completa questa fede umile e incrollabile ad una grande forza. S. Michael trasmette all’uomo combattente la forza tramite Dio, S. Methusiel insegna agli uomini che governano e dominano, che la vittoria è esclusivamente di Dio tramite la sua volontà e il suo amore misericordioso. Tutti e due, principi d’angeli, allontanano dall’uomo i demoni dell’incredulità, del dubbio, della megalomania, della siccità spirituale e dell’esanimità, della superbia e delle passioni sensuali.

Preghiera: Voi grandi santi principi degli angeli, assisteteci nella lotta contro le potenze della tenebre, tenete lo scudo della fede sopra di noi e dateci la palma della vittoria. Amen.

 
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