venerdì 24 novembre 2017

Passione di molti Santi di varie epoche




Vite di Santi – Personalità



Introduzione a Le Vite dei Santi dell'arch. Justin Popovic



Sulla Madre di Dio

Madre di Dio, dimora del Verbo di Panagiotis Nellas
La «Tutta Santa» Madre di Dio di Vladimir Lossky
La Santa Vergine Maria nel culto e nella vita della Chiesa Ortodossa


Santi

Vita di Abba Dositeo
Passione della beatissima vergine e martire Agata
L'Archimandrita Moisej, superiore di Optina Pustyn'
Passione delle sante Perpetua e Felicita
La passione di Sant'Agnese
Vita dello staretz Paisij Velickovskij
Vita del vescovo Ignatij Brjancaninov
Introduzione alla vita e alle opere di san Simeone il Nuovo Teologo di Renato D'AntigaVita di S. Martino di Sulpicio Severo Martirio di Santa Felicita e dei suoi sette cristianissimi figli
San Policarpo di Smirne
I santi Martiri Greci
Leggenda latina di Sant'Alessio
San Biagio
Sant'Adriano e i suoi compagni
Inizio della vita di San Gaudenzio meraviglioso confessore
Vita di San Vitale di Castronuovo di Sicilia Abbate e Confessore San Marco Eugenico Metropolita di Efeso
Il vescovo Gorazd e il ritorno dell'Ortodossia in Boemia
Vita ed opere del nostro Santo padre Bartolomeo da Rossano detto il Giovane
Il vescovo di Hvosno, Varnava (1914-1964)
Atti proconsolari di San Cipriano
Vita e passione del martire Cipriano e della martire Giustina

Martirio dei Santi Giustino, Carito, Euelpisto, Ierace, Peone, Liberiano e della loro comunità
Passio Sancti Alexandri
Atti dei martiri Scilitani
Atti di Marcello
Atti di Massimiliano
Martirio di Crispina
Martirio di Felice vescovo di Tibiuca
Martirio di Giulio il soldato
Martirio di San Massimo sotto l'imperatore Decio
Vita e fatti del santo padre nostro Giovanni Theristìs
I Santi Calogero e Filippo
Iakov Vladimirov Ieromartire (†1928)
La Pasqua del 1929 nel campo di concentramento di Solovki
Vita di San Gregorio d'Agrigento
Vita di Sant'Elia lo Speleota
Vita di San Nicodemo l'Umile
Vita di San Nicola Kirieleison, pazzo per Cristo
San Luca il Grammatico
San Fantino il Cavallaio
San Cipriano dei Calamizzi
Vite dei Santi Padri che dimorarono sulla Santa Montagna nella Skite di Kafsokalivia [file pdf] (pubbl. orig. in: fonte) Santa Marina la “Siciliana”
San Patrizio, Apostolo dell'Irlanda
Il Bios di San Bartolomeo da Simeri
Vita Ambrosii
Atti dello ieromartire Gennaro, vescovo di Benevento
La vita di S. Stefano di Decani Re
Euplo di Catania
Atti dei Martiri di Ostia Tiberina
San Filarete l’“Ortolano
Martirio di Santa Lucia la vergine
Passione dei Santi Fedele, Exanto e Carpoforo
San Gregorio Palamas
    Gregorio Palamas presentazione della vita e dell'insegnamento
Martirio di San Victor di Marsiglia
La passione e i miracoli di san Demetrio
Passione dei santi Alessandro, Evenzio e Teodulo
Passione dei santi martiri Marcellino e Pietro
Atti del martirio di Sant'Erasmo vescovo di Antiochia
Atti del martirio dei santi Abdon e Sennen
Atti di Pietro, Andrea, Paolo e Dionisia
Martirio dei santi Tolomeo, Lucio e un altro
Vita di San Nicola di Adernò eremita ex anonimo Monaco Syncrono
Passione di Santa Afra martire
Passione dei santi Martiri Fruttuoso, vescovo, Augurio ed Eulogio, diaconi
Passione di san Sinforiano
Atti dei santi Martiri Stefano papa e Tarsicio accolito
Atti dei santi Martiri Sisto papa, Felicissimo, Agapito e Lorenzo Diaconi
Vita del santo padre Nilo il Giovane scritta da san Bartolomeo suo discepolo
Martirio di san Pietro l'Aleute protomartire di America
Atti dei santi martiri Nemesio, Lucilla, Sinfronio, Olimpio, Esuperia e Teodolo
Atti de' santi martiri Taraco, Probo e Andronico
Atti di san Sebastiano Martire
Atti del santo Ieromartire Ignazio il Teoforo
«Pilastro della Verità … tempio di vivente respiro». Un ritratto di San Basilio per l'umanità del 2000, di Alessio Peršic, professore presso l'Università Cattolica del S. Cuore di Milano (pubblicato per gentile concessione del professor Peršic) [file pdf]
Vita di san Paolo primo eremita del beato Girolamo di Stridone
Atti de' santi Trifone e Respicio martiri
I martiri di Alessandria durante la persecuzione di Decio
San Hermogen, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, taumaturgo (1606-1612)
I Nove fratelli Martiri di Kola: Guram, Adarnase, Baqar, Vache, Bardzim, Dachi, Juansher, Ramaz, Pharsma
Atti delle sante martiri Agape, Chionia, e Irene e de' loro compagni
Atti di san Giorgio megalomartire
Santo Ieromartire Platon (Jovanovic), vescovo di Banja Luka
Dormizione di Sant’Alexis Toth confessore e difensore dell’ortodossia in America
Passione de’ santi martiri Rogaziano, e Donaziano
Atti di san Cirillo fanciullo martire
Passione di san Quirino vescovo, e martire
Atti dei santi Vito, Modesto e Crescenzia martiri
La grande-martire Eufemia la tutta-lodata
Martirio dei santi Quirico e Julitta di Tarso
Martirio dei santi Vitale e Agricola, protomartiri di Bologna Descritto da S. Ambrogio
San Gordio martire Orazione di san Basilio Magno in lode di san Gordio martire
Ieromartire Isidoro con 72 altri martiri a Yuriev, Estonia
Sant'Antonio il Grande di sant’Atanasio di Alessandria
I santi martiri Filea e Filoromo
Il santo ieromartire Nikon e 199 suoi discepoli martiri in Sicilia
Passione di san Vittore
    I primi patroni di Milano? Tre immigrati africani
Martirio di S. Anatolia
Martirio delle sante vergini Ruffina e Seconda
Vita di Santa Pelagia prostituta scritta dal diacono Giacomo, tradotta da Eustochio
Martirio di san Luciano di Antiochia
Martirio dei santi Crispino e Crispiniano
Passione e miracoli dei santi martiri Cosma e Damiano
Canonizzazione in Germania del neomartire Alexander Schmorell (1943)
Passione dei santi Leone e Paregorio di Patara
Personalità odierne

Dr. Pablo de Ballester, Vescovo di Nazianzo (1927-1984)
Figure dei monaci contemporanei della Moldavia
Elogio in memoria del benedetto padre Justin dello ieromonaco [ora Metropolita] Amfilohije (Radovic)
    Comunicato straordinario dell’assemblea dei Vescovi della Santa Chiesa Ortodossa Serba del 29 aprile 2010
    Ultime righe scritte dall'archimandrita Justin Popovic
    Discorso epimnimosino dell'arch. Giorgio (Kapsanis) durante il Mnimosinon dei 40 giorni per il beato padre Justin Popovic
    Padre Justin Popovic (1894-1979), 110 anni dalla sua nascita dal discorso del vescovo Atanasije Jevtić
    Intervista sullo Ieronda Justin Popovic con Amfilohije Radovic e Irenej Bulovic
"Ecco un santo che cammina sulla terra!" il beato Patriarca di Serbia Pavle (1914-2009)
    Detti e fatti dalla vita del beato patriarca di Serbia Pavle
Vita di Paolo Florensky
Martirologio serbo: Commemorzione dei neomartiri della terra Serba
Un nuovo Martire: padre Caritone Lukic (1960-1999)
Il neomartire Evgeny Rodionov, il soldato
Il neomartire Alexander Schmorell
Il neomartire san Grigol Peradze ucciso ad Auschwitz il 6 dicembre 1942
L’anziano Dobri Dobrev di Baylovo (Bulgaria) [video]
All’Archimandrita P. Dmitry Makarov ETERNA MEMORIA! †
Il Monaco Aghiorita Cosmas di p. Theophilo


AMDG et BVM

Vittima perché accusato di ribellione ai superiori...

Introduzione a San Giovanni della Croce

san Giovanni della Croce

Introduzione alla vita ed alle opere di san Giovanni della Croce















Introduzione a San Giovanni della Croce

San Giovanni della Croce, morto quattro secoli fa, è un santo tuttora vivo. Non solo perché proprio come "santo" si è lasciato docilmente guidare dallo Spirito di Cristo il quale rende perennemente "nuova creatura" l'uomo che ne accoglie la mozione, ma anche perché il messaggio che egli trasmette con la sua vita e nei suoi scritti è l'essenza del Vangelo stesso, la "Parola di vita" di Cristo, nel quale il Padre ha dato e detto tutto, portata alle ultime conseguenze. Il Mistico di Fontiveros  è di una logica sorprendente. Tende all'essenziale con linearità. Non indulge né al comodo né al compromesso. É assetato di assoluto, di Dio. E i principi nei quali scandisce le esigenze di un amore imperioso che domanda la rinuncia di tutto per fare il dono del Tutto, rivelano un senso profondo dell'uomo, così piccolo e così grande, stretto com'è dalle angosce d'una limitatezza lacerante e insieme divorato da aspirazioni immense che può placare soltanto il possesso di Dio amato al di sopra di tutto, con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente, con tutte le forze. Pochi dottori della Chiesa hanno accentuato come Giovanni della Croce il nulla della creatura e il tutto di Dio. Ma pochi alla pari di lui hanno parlato dell'amore di Dio per l'uomo, del suo desiderio di stringerlo intimamente a sé, della sua "fretta" di portarlo sollecitamente alla pienezza dell'amore. Nulla e Tutto, notte e giorno, tenebra e luce, freddo e fiamma, spogliamento doloroso e pienezza, pianto e canto, morte e vita sono le metafore d'ispirazione biblica con le quali propone l'itinerario dell'uomo il quale, credendo all'amore, di tutto si libera e si lascia liberare, in tutto si purifica e si lascia purificare, per "affrettarsi" all'unione trasformante in Cristo "sposo", che accende nel suo cuore la "fiamma viva" dello Spirito Santo, perché tutta la sua vita sia, nella letizia dell'uomo nuovo, un "cantico spirituale" alla gloria del Padre e a vantaggio della Chiesa. E il Corpo Mistico risente ineffabilmente della corrente di grazia che si trasmette attraverso la preghiera e le opere di coloro che, come la Vergine Maria, diventano onnipotenti sul cuore di Dio, nel dono totale a Dio. Il loro più piccolo atto d'amore è più utile alla Chiesa che tutte le altre opere.
Nulla di strano che un insegnamento che affonda le sue radici nell'Evangelo, accogliendone in blocco le esigenze più impegnative di fede e di povertà, facciano presa in maniera notevole sull'uomo di oggi. Per cui atei ed increduli si appoggiano a lui come ad un'autorità capace di aprire nuove vie alla fede, rivoluzionando strutture di comodità e di edonismo, gli idoli di cui siamo schiavi. L'angosciato in cerca di luce ne gusta la parola nella quale la fede s'illumina della grazia dell'esperienza di un Dio presente nell'uomo, che ama l'uomo, che agisce nell'uomo anche e soprattutto attraverso la sofferenza intima che purifica. L'uomo della strada che cerca i ancorarsi in qualcosa che realmente possa chiamare "suo" di fronte al fluttuare e allo scomparire di tutto, con Giovanni grida esaltato: "Miei sono i cieli e mia la terra, miei sono gli uomini, i giusti sono miei, miei i peccatori. Gli angeli sono miei, e la Madre di Dio è mia, e mie sono tutte le cose. Lo stesso Dio è mio e per me, poiché Cristo è mio e tutto per me. Che cosa chiedi e che cosa cerchi, perciò, o anima mia? Tutto è tuo e tutto è per te".
Senza pensare della presenza profonda che la sua dottrina ha nelle vene più autentiche dell'insegnamento di figure di primo piano della spiritualità moderna. Basti pensare all'influsso che Giovanni esercita attraverso S. Teresa di Gesù Bambino, la quale ne ha assimilato la dottrina in tal misura da saperla "tradurre" nella vita e negli scritti alla luce del suo carisma personale. E come non ricordare un altro grande ispiratore del movimento spirituale del nostro tempo, Carlo de Foucauld, i cui scritti sono animati dall'essenza di quelli di S. Giovanni della Croce, meditati senza soste negli ultimi vent'anni di vita e ricordati anche il giorno della tragica morte nell'ultima lettera alla cugina de Blondy?
La "scienza dell'amore" insegnata nelle Opere di S. Giovanni della Croce, Padre del Carmelo Riformato, è la scienza della gioia effusa dallo Spirito Santo nel cuore dei cristiani venduti completamente all'amore di Dio e dei fratelli.
P. Simone della S. Famiglia, Postulatore Generale O.C.D.
Dal testo della presentazione delle Opere di S .Giovanni della Croce
Roma, 14 Dicembre 1991, festa di S. Giovanni della Croce, Dottore della Chiesa e IV Centenario della sua morte



Monte della Perfezione
Monte della Perfezione
Monte della Perfezione



https://www.youtube.com/watch?v=KuKNByWtE9g


Ahttps://www.carmeloveneto.it/joomla/images/documenti/Ter_61_2010-1_15-34.pdf

"Buscando mis amores, iré por estos montes y riberas,

ni cogeré las flores, ni temeré las fieras, 
y pasaré los fuertes y fronteras"


AMDG et BVM

Cercate di Suor Angela?


 A Torino

Interessante è il fatto avvenuto nel 1946 nella persona dell'ingegnere Enzo Crozza, domiciliato a Torino, in via Ilarione Petitti, 34.
Questo ingegnere, ammalatosi nel 1942 si era fatto assistere in famiglia nelle ore notturne da una Suora del Cottolengo, certa Suor Angela Curti. Nel 1944 la Suora moriva nel Cottolengo; l'ingegnere non ne sapeva nulla.

Il Signor Crozza fu operato di appendicite nella sua abitazione nel 1946 e, memore delle delicate cure di Suor Curti, mandò la moglie al Cottolengo per invitarla a venire ad assisterlo.
Mentre la moglie faceva le scale, incontrò la Suora.
- E voi, qui?... Venivo proprio in cerca di voi!
- Ho saputo che vostro marito sta male e son venuta a cercarlo! -
Per quindici notti consecutive Suor Angela vegliò al capezzale dell'ingegnere; veniva la sera e partiva al mattino.
Finita la sua missione, si licenziò senza chiedere alcun compenso.

Quando il Signor Crozza si ristabilì discretamente, andò al Cottolengo con la moglie per ringraziare ancora una volta la Suora. Quale non fu la sua meraviglia a senirsi dire: Cercate di Suor Angela?... Ma da due anni è al cimitero!... E' morta qui! - Eppure la Suora che mi assisteva era lei, in carne ed ossa! E non sono io solo a constatare il fatto, ma tutta la famiglia!... -
Come spiegare questo avvenimento? O la Suora era entrata in Paradiso e veniva in aiuto a persona cara, oppure era in Purgatorio ed il Signore le permetteva di compiere ancora qualche atto di carità.

*
Di simili fatti potrei riportarne non pochi; sono testimonianze di oltre tomba. Ma poichè qui si parla del Purgatorio, giova sapere che in Roma, poco distante dalla città del Vaticano, esiste il Museo del Purgatorio, ove si possono vedere, con i relativi documenti storici, oggetti bruciati da anime del Purgatorio, apparse in forma umana.


Colpa e pena


I fedeli non sogliono riflettere abbastanza sulle quotidiane colpe; si va avanti alla buona nella vita spirituale, pensando molto alla misericordia di Dio e poco alla sua giustizia.



Chi cade in peccato, tenga presenti due cose: la colpa, o mancanza, e la pena corrispondente. Se il peccato è mortale, la pena corrispondente è eterna; se è veniale, la pena è temporanea o limitata.



Quando ci si confessa con le dovute disposizioni, Iddio perdona il peccato, cioè la colpa; la pena corrispondente non scompare del tutto; se essa è eterna, cioè degna dell'inferno, dopo l'Assoluzione Sacramentale diviene temporanea, cioè da scontarsi in questa vita o nel Purgatorio; se la pena riguarda il peccato veniale, con l'Assoluzione Sacramentale può diminuire ed anche scomparire del tutto, secondo le disposizioni dell'anima penitente.



Chi confessa un solo peccato mortale, avrà da scontare in Purgatorio o in questa vita, un grado di pena temporanea; chi ne confessa due, dovrà scontare il doppio. Chi pecca gravemente cento, mille volte..., sconterà cento, mille volte in più. Questa è la dottrina della Chiesa Cattolica, secondo il parere dei più grandi Teologi ed in base alla rivelazione ed alla stessa ragione.



Mi rivolgo a coloro che dicono: Per il momento pecco; poi mi confesserò e Dio mi perdonerà!... Ho peccato tre volte? Commetto altri peccati e fa lo stesso! Il Ministro di Dio mi assolve con la stessa facilità tre peccati, oppure trentatré! ... -

Ma non riflettono costoro che più peccano e più lungo e tormentoso si preparano il Purgatorio? Se non si vogliono astenere dal male per il dipiacere che recano a Dio, che dovrebbe essere il fine principale, almeno si astengano dal peccare per interesse personale, per non accumulare pene sopra pene per il Purgatorio! 


Anime Sante del purgatorio,

 intercedete per noi.

L’amore di Dio suonava come un grido di urgenza alle orecchie di Francesco ancora giovane.

 
Chiesa di san Francesco Piccolino

Sembra che Pietro di Bernardone non fu presente quando nacque Francesco. Forse stava in Francia per motivi di commercio. Sta di fatto che, appena tornato, non gli piaceva il nome Giovanni che fu dato al bambino, e lo chiamò Francesco, in memoria del paese che egli amava tanto. 
La L3C 2, dice: Francesco fu oriundo di Assisi, nella valle di Spoleto. Nacque durante un’assenza del padre, e la madre gli mise il nome Giovanni: ma, tornato il padre dal suo viaggio in Francia, cominciò a chiamare Francesco il suo figlio. Dal padre e dalla madre Francesco imparò il Francese, o meglio, il dialetto della Piccardia, patria della mamma. Sappiamo che, in vari momenti della sua vita, specialmente quando era pieno di gioia, si esprimeva in Francese. 
La L3C 10 dice: Infatti, parlava molto volentieri questa lingua, sebbene non la possedesse bene. 
Tommaso da Celano, nella Vita prima di San Francesco [1C], (1), parla molto male della famiglia di Francesco: 
Viveva ad Assisi, nella valle spoletana, un uomo di nome Francesco. Dai genitori ricevette fin dalla infanzia una cattiva educazione, ispirata alle vanità del mondo. Imitando i loro esempi, egli stesso divenne ancor più leggero e vanitoso. 

(1) 1C fu scritta nel 1228-1229, due anni dopo la morte di S. Francesco.

 Quando Tommaso scrive la 2C, negli anni 1246-1247, cambia il tono e al par. 3 dice: Il servo e amico dell’Altissimo, Francesco, ebbe questo nome dalla divina Provvidenza, affinché per la sua originalità e novità si diffondesse più facilmente in tutto il mondo la fama della sua missione. 

Riguardo alla mamma di Francesco, continua a dire: Specchio di rettitudine, quella donna presentava nella sua condotta, per così dire, un segno visibile della sua virtù. Infatti, fu resa partecipe, come privilegio, di una certa somiglianza con l’antica santa Elisabetta, sia per il nome imposto al figlio, sia anche per lo spirito profetico. Quando i vicini manifestavano la loro ammirazione per la generosità d’animo e l’integrità morale di Francesco, ripeteva, quasi divinamente ispirata: “Cosa pensate che diverrà questo mio figlio? Sappiate, che per i suoi meriti diverrà figlio di Dio”. 
In realtà, era questa l’opinione anche di altri, che apprezzavano Francesco già grandicello per alcune sue inclinazioni, molto buone. Allontanava da sé tutto ciò che potesse suonare offesa a qualcuno e, crescendo con animo gentile, non sembrava figlio di quelli che erano detti suoi genitori. Come tutti i ragazzi della sua età che provenivano da famiglie ricche, Francesco fu mandato a scuola. 
La scuola era quella della cattedrale che si faceva accanto alla chiesa di San Giorgio, all’estremità orientale della città dove oggi sorge la basilica di Santa Chiara. 
Era la scuola dei canonici, dove Francesco imparò a leggere e a scrivere non molto bene il latino, che era la lingua usata dai notai, e che era importante saperla per fare il negozio e stendere contratti di compravendita. 
Il sogno di Pietro di Bernardone era naturalmente quello di fare di Francesco un abile commerciante, e perciò gli insegnava l’arte del commercio dei panni pregiati nel suo negozio. All’inizio Francesco ci stava, anche se non era del tutto portato a questo lavoro. 

Lasciamo il racconto di questi anni della giovinezza di Francesco alla penna dei Tre Compagni, nella L3C 2: 
Arrivato alla giovinezza, vivido com’era di intelligenza, prese a esercitare la professione paterna, il commercio di stoffe, ma con stile completamente diverso. Francesco era tanto più allegro e generoso, gli piaceva godersela e cantare, andando a zonzo per Assisi giorno e notte con una brigata di amici, spendendo in festini e  divertimenti tutto il denaro che guadagnava o di cui poteva impossessarsi. A più riprese, i genitori lo rimbeccavano per il suo esagerato scialare, quasi fosse rampollo di un gran principe anziché figlio di commercianti. Ma siccome in casa erano ricchi, e lo amavano teneramente, lasciavano correre, non volendolo contristare per quelle ragazzate ... 
Non era spendaccione soltanto in pranzi e divertimenti, ma passava ogni limite anche nel vestirsi. Si faceva confezionare abiti più sontuosi che alla sua condizione sociale non si convenisse e, nella ricerca dell’originalità, arrivava a cucire insieme nello stesso indumento stoffe preziose e panni grossolani. 
Ancora durante la sua giovinezza, Francesco dimostrava delle qualità spirituali rare. Le fonti ci dicono che era di indole cortese e gentile, forse perché ammirava le stesse qualità in Pica, sua madre. Aveva un cuore tenero, specialmente verso i poveri. 
La L3C 3 fa vedere queste qualità, che sono diventate la base di una ulteriore conversione nel cuore di Francesco: 
Per indole, era gentile nel comportamento e nel conversare. E seguendo un proposito nato da convinzione, a nessuno rivolgeva parole ingiuriose o sporche; anzi, pur essendo un ragazzo brillante e dissipato, era deciso a non rispondere a chi attaccava discorsi lascivi. Così la fama di lui si era diffusa in quasi tutta la zona, e molti che lo conoscevano, predicevano che avrebbe compiuto qualcosa di grande. 

Queste virtù spontanee furono come gradini che lo elevarono fino a dire a se stesso: “Tu sei generoso e cortese verso persone da cui non ricevi niente, se non una effimera vuota simpatia; ebbene, è giusto che sia altrettanto generoso e gentile con i poveri, per amore di Dio, che contraccambia tanto largamente”. Da quel giorno incontrava volentieri i poveri e distribuiva loro elemosine in abbondanza; infatti, benché fosse commerciante, aveva il debole di sperperare le ricchezze. 

Un giorno che stava nel suo negozio, tutto intento a vendere delle stoffe, si fece avanti un povero a chiedergli l’elemosina per amore di Dio. Preso dalla cupidigia del guadagno e dalla preoccupazione di concludere l’affare, egli ricusò l’elemosina al mendicante, che se ne uscì. Subito però, come folgorato dalla grazia divina, rinfacciò a se stesso quel gesto villano, pensando: “Se quel povero ti avesse domandato un aiuto a nome di un grande conte o barone, lo avresti di sicuro accontentato. A maggior ragione avresti dovuto farlo per riguardo al re dei re e al Signore di tutti”. Dopo questa esperienza, prese risoluzione in cuor suo di non negare mai più nulla di quanto gli venisse domandato in nome di un Signore così grande. 
Francesco, da giovane, cominciò a notare un fatto non del tutto palese agli altri cittadini di Assisi, e cioè, che c’erano molte persone che non contavano a niente perché non entravano nelle categorie sociali dei maiores o minores, che avevano in mano le sorti della vita civile della città, insieme con l’alto clero e i monaci che reggevano le anime, ma che si immischiavano in questioni di natura politica e nell’acquistare terreni e ricchezze. 
Erano i poveri che non contavano niente che attiravano l’attenzione del giovane Francesco, che elargiva loro l’elemosina con un cuore tenero, cortese e generoso. Erano i mendicanti e gli accattoni che vivevano per strada, e che si incontravano nei portali di tutte le chiese di Assisi chiedendo l’elemosina per amore di Dio. 
L’amore di Dio suonava come un grido di urgenza alle orecchie di Francesco ancora giovane. Dal negozio di suo padre, pieno di stoffe preziose che si vendevano a caro prezzo alle ricche signore nobili di Assisi, egli non poteva immaginare la durezza della vita che dovevano soffrire i poveri. 

Era troppo ricco per vedere la miseria. A casa sua, sopra il fondaco del padre, non mancava niente. Più tardi, quando cominciava a sentire un forte cambiamento interiore, cominciava a donarsi con maggiore slancio di affetto e generosità al servizio dei poveri. Nel frattempo, tuttavia, doveva trascorrere due anni di gloria e di umiliazione, due anni che lasciavano il suo animo pieno di amarezza al vedere gli odi e le guerre degli uomini, e che aprivano il suo cuore a diventare un angelo della vera pace (S. Bonaventura, Leggenda Maggiore di S. Francesco [LM], Prologo, 1).

VITA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI Noel Muscat ofm Kunvendi Françeskan «Zoja Rruzarë» Arra e Madhe Shkodër – Albania 2003

SALVE SANCTE PATER

giovedì 23 novembre 2017

E' iniziata la strage ...

E’ iniziata la strage dei VACCINI: 8 bambini morti in due mesi e mezzo!!!

Fonte immagine

VACCINI: 6 bambini deceduti per ARRESTO CARDIACO in 1 mese e mezzo! Per burioni è stato il battesimo o l’iscrizione all’anagrafe!

Pubblicato su 12 ottobre 2017spezziamolecatene
Purtroppo come previsto, è brutto dirlo, inizia ad arrivare il salato conto da pagare a seguito delle scellerate e criminali imposizioni governative. 
In un mese e mezzo sono deceduti per ARRESTO CARDIACO ben SEI bambini. (AGGIORNAMENTO  02.11.2017: in 2 mesi e mezzo 8 bambini  deceduti e 1 in grave  condizioni). Dalle notizie trapelate.

Lo scienziaGLIONE, per antonomasia, Sburioni, anche in questa occasione non ha resistito a sparare la sua puttanata, sempre più gigantesca, mancando di rispetto alla VITA.
E’ riuscito a scrivere che i bambini deceduti erano stati anche battezzati ed iscritti all’anagrafe e quindi il motivo della loro morte non è riconducibile al vaccino.
Continuiamo a non comprendere se ci si rende conto della follia di questo individuo!
Probabilmente per i 303.135 individui che lo seguono su facebook risulterà tutto normale.
D’altronde in un mondo malatamente ANORMALE a queste follie pochi si scandalizzano o addirittura ci fanno caso. 
Come si evince dall’immagine soprastante, questo individuo ha addirittura scritto un libro dove spiega ai BOCCALONI il motivo per il quale la scienza NON PUO’ ESSERE DEMOCRATICA. Solo questo basterebbe per prendere le distanze, senza se e senza ma, da questo becero soggetto.
Come sostiene Marcello Pamio, questo pericolosissimo soggetto dovrebbe essere sottoposto a TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO. Altro che scrivere libri o sparare puttanate in nome di una scienza criminale e marcia fino al midollo, aggiungiamo noi.
Notizia di questi giorni è che il DIRETTORE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA,  nonché consigliere di amministrazione della fondazione Glaxo Smith Kline, Ranieri Guerra, è stato nominato Assistant Director General dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Che dire: I CONTI TORNANO ECCOME!! Ma non per quelli che preferiscono nascondersi ancora dietro al complottismo ecc… nonostante i disastri che stanno commettendo.  

A seguire riportiamo gli interessanti sfoghi di Marcello Pamio e Valdo Vaccaro
Il mondo sta letteralmente andando a scatafascio. Tutto va alla rovescia: politica, economia, medicina, religioni, ecc.
Gli esempi sono nel cuore di ognuno di noi, ma per quelli privi del muscolo cardiaco ecco qualche fatto concreto…
E’ stato appena eletto al ruolo di Assistant Director general dell’OMS l’attuale Direttore generale della prevenzione sanitaria Ranieri Guerra (uomo Glaxo) a cui tutti i bambini d’Italia debbono la legge vaccinale, uomo notoriamente privo di conflitti di interessi.
L’ultimo libro «Terra, casa e lavoro» dell’attuale vescovo di Roma, papa Francesco, sarà distribuito a partire da sabato 5 ottobre da Il Manifesto, famoso quotidiano clericale. La prefazione del libro papale è stata scritta dalla ministra Valeria Fedeli, nota e famosa penna italiana.
Il quotidiano dei vescovi Avvenire ha assunto il vignettista Sergio Staino, noto cattolico praticante. Possono bastare?
Che c’importa sapere che Glaxo-man, al secolo Ranieri Guerra, è stato nel consiglio di amministrazione della Fondazione Glaxo-Smith Kline che sforna e vende vaccini; che il libro del papa sarà veicolato dal Manifesto, il giornale dei “mangiapreti”; che la ministra senza titolo, oltre ad avere difficoltà nel parlare e nello scrivere (o forse proprio per questo) è la responsabile dell’istruzione ed educazione in Italia; che il vignettista assunto dai vescovi è l’ateo che ha lanciato la campagna per l’eliminazione del crocifisso dalle scuole…
Tutto questo non ha importanza, perché è assolutamente «normale».

Come «normale» è leggere quasi quotidianamente di neonati e bambini che muoiono per arresto cardiaco!
La fortuna vuole che in Italia qualche «anormale» ci sia ancora. Qualche essere umano sensibile e intelligente con l’encefalo connesso al resto del corpo. Mi riferisco al senatore della Repubblica Bartolomeo Pepe, il quale nella sua pagina facebook denuncia, ponendosi la domanda se i vaccini possono essere responsabili di arresti cardiaci in neonati e bambini. Domanda più che legittima.
Purtroppo c’è chi invece ha il cervello spappolato, non tanto da una encefalopatia spongiforme bovina (BSE) ma perché ha perduto completamente anima e umanità, indossando la tuta dell’anti-eroe che difende a siringa tratta il paradigma vigente, il teorema vaccinale, lanciandosi in commenti da delirio per non dire da TSO. Mi riferisco al futuro premio nobel (spero Ig-Nobel) Roberto Burioni, il quale in suo post fa notare con arguzia, rispondendo ad un lettore, che gli ultimi bambini morti «erano stati tutti anche battezzati e iscritti all’anagrafe», per cui non si può sapere se il motivo del decesso «è stato il vaccino e non il battesimo o il certificato di nascita». Avete letto bene?
Per non parlare del parallelismo tra cintura di sicurezza e vaccino. Il virologo ci illumina d’immenso quando dice che «ci può essere una persona che è morta nonostante la cintura di sicurezza allacciata in un incidente stradale, ma immensamente di più sono quelli che si sono salvati grazie alla cintura. Vale un discorso uguale per i vaccini, dove il rapporto rischio-beneficio è favorevole come in nessun farmaco».
Quindi traducendo per la plebe le parole sacre del maestro, il vaccino è la cintura di sicurezza dei bambini nei confronti delle gravissime e mortali malattie infettive come il morbillo.
Nessuno però ha fatto notare all’altissimo un paio di cosette, per cui mi permetto umilmente di contestare il venerabile….
Per esempio la cintura di sicurezza è un salvavita e nessuno lo mette in discussione, ma perché interviene DOPO un incidente, mai PRIMA. I vaccini invece vengono inoculati PRIMA in bambini assolutamente sani, per evitare (dicono) la malattia, mai DOPO. Vaccinare non significa assolutamente immunizzare un bambino. Infine la cintura non crea danni neurologici permanenti, non scatena patologie autoimmunitarie, allergiche, ecc., mentre i vaccini sì.
Queste cose il grande virologo dovrebbe saperle…
Ironizzare e sminuire una tragedia che riguarda e riguarderà sempre più bambini, non solo è oltraggioso ma anche di livello squallidamente infimo.D’altronde il personaggio ha raggiunto la popolarità non certo per le sue ricerche scientifiche ma per le sue posizioni arroganti e provocatorie, già ben conosciute dai tempi di radio radicale…
E mentre il grande virologo perde il suo preziosissimo tempo nei social a offendere e denigrare gli asini che non la pensano come lui, i bambini continuano a morire…

Sei morti in meno di due mesi, e cinque solo nelle ultime due settimaneUna improvvisa e stranissima epidemia di arresti cardiaci sta facendo certamente molti più morti del virus del morbillo. Nonostante la propaganda dei servi del Sistema, l’epidemia di morbillo è stata vergognosamente inventata, esattamente come le precedenti (sars, aviaria, suina, meningite) per dare l’urgenza alla legge 119/17.

A questo punto rivolgo alcune semplicissime domande alla ministra Lorenzin, nota al mondo intero (soprattutto ai suoi padroni d’Oltreoceano) per la sua premurosa attenzione verso la salute delle creature più indifese, i bambini.
E’ tutto nella norma se cinque bimbi (da 10 mesi a 4 anni) sono morti per arresto cardiaco nelle sole ultime due settimane?Le risulta alcuna correlazione tra vaccini ed arresto cardiaco in tenera età?
Domanda retorica visto che i vaccini sono il sancta sanctorum della scienza (quella non democratica ovviamente) e non possono essere messi in discussione.
 
E’ troppo chiedere l’apertura di una commissione d’indagine, con lo scopo di fugare ogni dubbio, visto che sempre più bambini saranno vaccinati prossimamente con 10 + 4 vaccini-farmaci?
 

Qui sotto l’elenco non completo in ordine cronologico (estrapolato da quotidiani locali) delle tristissime morti avvenute nelle ultime settimane…
Bergamo, 11 agosto 2017
Bimba di 4 mesi muore per arresto cardiaco. Il decesso è stato derubricato come Sids, «morte in culla».
Lecco, 14 settembre 2017
Bimbo di 10 mesi stroncato da una malformazione congenita non diagnosticata oppure dalla Sids.
Como, 18 settembre 2017
Bambina di 4 anni dopo essersi sentita male è morta nella notte tra lunedì e martedì.
Pisa, 24 settembre 2017
Bambino di 4 anni stroncato da un malore. Forse ha avuto un attacco cardiaco.
Napoli, 1 ottobre 2017
Bimbo di 2 anni è morto per arresto cardiocircolatorio.
Ferrara, 2 ottobre 2017
Bambina di 4 anni è morta per un arresto cardiaco.
Salsomaggiore, 1 novembre
Bambina di 3 mesi muore in culla, per un malore improvviso
AGGIORNAMENTO 02.11.2017
Avellino, 25 ottobre 2017
Bambino (vaccinato) di 2 anni deceduto a causa di meningite da pneumococco, una forma delle patologia non infettiva.
Macerata, 27 ottobre 2017
Bambina di 2 anni ricoverata perché si è sentita male dopo una crisi epilettica e un arresto cardiaco. Attualmente si trova in condizioni gravissime.

MORIA PER ARRESTO CARDIACO DI SEI BAMBINI VACCINATI

UN SALUTO A CHI SENTE IL PROBLEMA DA VICINO
Ciao Elena Fasullo e ciao Marcello Pamio. Il saluto si estende a tutti gli amici accomunati dal giusto sapere e dal giusto sentire, ma anche a quelli che ancora continuano a capirci poco e niente, e sono purtroppo tanti, sviati in continuazione dalle pubblicità distorte e ben oliate da Big Pharma e da ministeri asserviti, enti asserviti, università asservite e televisioni asservite. Il saluto va in particolare ai genitori di oggi e di domani, alle donne che si apprestano al parto e alle loro famiglie, oltre che ai troppi genitori disperati per ritrovarsi con dei bambini malconci.
SI È PASSATO DA TEMPO IL LIVELLO DI GUARDIA
Non vogliamo spaventare nessuno perché sarebbe come far piovere sul bagnato. Vorremmo anzi placare gli animi e dire a tutti di darsi una calmata, senza accanirsi verso la controparte, senza strumentalizzare ogni fatto a proprio vantaggio. Ma quanto sta avvenendo è il segno che si è passato il livello di guardia.
STIAMO VIVENDO TUTTI SUL FILO DEL RASOIO GRAZIE A UN MANIPOLO DI SCELLERATI AL POTERE
L’ignoranza e l’imperizia di una vasta categoria di persone, associata al potere malefico e corruttore di chi vive con lo scopo di lucrare e di speculare sulla salute e la malattia dei popoli, sulle paure dei popoli e sulla ignoranza dei popoli, e persino alla rarefazione dei popoli, sta generando una situazione non solo caotica, ma straziante e raccapricciante.
I ROVINA-BAMBINI CI STANNO PRENDENDO GUSTO
Qui parliamo di bambini che muoiono e di bambini rovinati per colpa dei vaccini. Qui si parla di una categoria bene identificata di persone definibile oggettivamente come Rovina-bambini seriali, una categoria di gente mediocre che sta eliminando e indebolendo la razza umana, e sta mandando in cimitero a ripetizione bambini che risultavano sani prima del vaccino.
AVVOCATI, MAGISTRATI E GIUDICI SI DIANO DA FARE PER BONIFICARE IL PAESE E RENDERLO VIVIBILE
È finito il tempo delle diatribe legali, delle radiazioni, delle accuse e contro-accuse. Qui occorrono processi clamorosi e per direttissima. Qui serve una forte selezione di magistrati e giudici indipendenti e coraggiosi, motivati e attivi, liberi da pastoie e freni burocratici e pronti a ristabilire le regole e a far valere la legge e la legalità democratica e costituzionale dei cittadini, pronti a denunciare una buona volta le gravi irregolarità e le scandalose infrazioni di coloro che, per il solo fatto di trovarsi il potere tra le mani, lo stanno impiegando nel peggiore dei modi.
Siamo al trionfo della imperizia e della anti-scienza, al trionfo della corruzione legalizzata. È il paese che richiede tutto questo. Serve un periodo di bonifica nazionale, per ricreare un clima di armonia tra la gente e di fiducia verso uno stato che, al di là delle apparenze e del tran-tran giornaliero, è precipitato nei bassifondi, ha perso letteralmente la bussola ed anche il buon senso.
UN PAESE RETTO AI VERTICI DAI VACCINATORI È UN AUTENTICO ABOMINIO
Non è questione di essere ai ferri corti e di soffiare sulla cenere per incendiare tutto. Siamo gente pacifica e costruttiva. Ma non esiste nella storia di un paese libero, democratico e civile, che presidente della repubblica, premier, ministri e parlamentari si coalizzino a favore di una imposizione vaccinatoria che è tutto fuorché utile, sensata, logica e scientifica, che fa a pugni con la scienza, con la libertà individuale, con la convivenza pacifica dei cittadini.
GLI ATTI DI CORAGGIO NON SONO DI MODA NEL PAESE DEL PRIVILEGIO A VITA E DEI SENATORI A VITA
Fossi in Sergio Mattarella non ci penserei due volte a dare le dimissioni, riconoscendo le proprie gravi mancanze, e favorirei un passaggio pacifico verso un governo provvisorio di emergenza di tipo tecnico o di tipo militare, capace di fare pulizia del cancro che sta rovinando l’Italia. Meglio un colpo di stato gestito in modo civile e pacifico che un franare inesorabilmente verso il baratro, verso un pozzo senza fondo. Un presidente coraggioso e autocritico lascerebbe almeno un buon ricordo di sé. Ovvio che in Italia questo non succederà mai. Tutti incollati alla propria sedia e ai propri privilegi. Tutti ligi al Grande Padrone Stelle e Strisce, alle Banche Ladrone e ai farabutti delle voracissime Multinazionali.
OCCORRE DECIDERSI CHI HA TORTO E CHI HA RAGIONE
Non è questione di odiare nessuno e di dividere i buoni dai cattivi. Occorre mettere un’intera categoria di corrotti e di incompetenti in condizione di non poter nuocere ulteriormente. La verità su tutte le cose ed anche sulle vaccinazioni non sta nel mezzo ma sta da una parte soltanto. O siamo noi i rovinatori di bambini, e allora chiediamo di essere processati, arrestati ed incarcerati, o sono loro, inclusi ministri, sottosegretari, premier, presidenti, baroni universitari, futuri nobel che sono un disonore e non un vanto per l’Italia, sulla scia della Rita Montalcini.
ESISTONO MASTODONTICHE PROVE CHE CONDANNANO I VACCINI
Nessuno accampi l’idea che non se ne sa abbastanza o che ci sono dei dubbi. Il materiale informativo, le prove scientifiche, i fatti concreti sono non sufficienti e rilevanti, ma di mastodontiche proporzioni, basta soltanto avere la voglia e l’onestà intellettuale di leggerli e studiarli. Prendo uno dei tanti articoli che stanno anche in rete e lo sintetizzo al fine di renderlo spero più semplice e chiaro ad ogni tipo di lettore. I Rovina-Bambini non guardano in faccia nessuno: Uomini, donne, anziani, bambini e animali, siamo tutti in grave pericolo. Teniamo ben presente che con i vaccini i rischi ci sono e sono molteplici, non virtuali ma reali, di tipo immediato ed anche a scadenza.
INFORMAZIONI SUI VACCINI E SUI LORO DANNI
Prima di decidere se vaccinare o meno, ogni genitore ed ogni famiglia si ponga le seguenti domande:
1)  I vaccini servono veramente a salvaguardare la salute nostra e dei nostri figli?
2) Quanto siamo informati sui danni prodotti dai vaccini?
3) Siamo al corrente che vaccinando possiamo incorrere in rischi e pericoli, e che due leggi dello Stato italiano prevedono un risarcimento a chi verrà colpito da tali avversità?
4) Conosciamo la legge n°210/92 e successive modifiche e la 229/05 che dovrebbero essere affisse in tutti gli studi medici pubblici e privati, a conferma che i danni esistono realmente?
5) Quanti genitori hanno preso visione delle controindicazioni contenute nel foglietto accompagnatorio di ogni vaccino?
6) Siamo a conoscenza di quali e quante malattie degenerative e iatrogene o medico-causate sono scatenate dai vaccini?
7) Come mai nella Comunità Europea, le vaccinazioni rimangono obbligatorie solo in Italia e in Francia?
8) Perché si vaccina senza fare nessun accertamento preventivo? E se ci fosse latente un qualunque deficit immunitario, primario o secondario, cosa accadrebbe?
9) È forse assurdo affermare che le vaccinazioni producono malattie gravi?
10) Perché la medicina allopatica ha creato il “dogma” dei vaccini quando i dogmi possono essere accettati solo nell’ambito della fede?
11) Ci rendiamo o no conto che il calo delle malattie infettive è arrivato grazie alle migliori condizioni di vita, all’acqua potabile nelle case, ai servizi igienici, ai canali di scolo e non certo alle vaccinazioni?
12) Ci rendiamo conto che per causa dei vaccini c’è stato un aumento esponenziale delle malattie degenerative?
13) Siamo a conoscenza che non esiste la possibilità di curare le reazioni avverse delle vaccinazioni?

AMDG et BVM