Prov 8:12-25
12 Io, Sapienza, accompagno la prudenza e possiedo scienza e riflessione.
13 Timore del Signore è odiare il male; io detesto la superbia l'arroganza, la via del male e la doppiezza nel parlare.
14 A me appartiene il consiglio e l'equità, a me l'intelligenza e la forza.
15 Per mio mezzo regnano i re, e i legislatori stabiliscono giuste leggi;
16 Per mio mezzo comandano i capi, e i magistrati amministrano la giustizia.
17 Io amo coloro che mi amano e chi mi cerca mi troverà.
18 Con me sono le ricchezze e la gloria, le grandi opere e la giustizia.
19 Il mio frutto infatti è migliore dell'oro e delle pietre preziose e i miei prodotti sono migliori di argento scelto.
20 Cammino nelle vie della giustizia, in mezzo ai sentieri dell'equità,
21 Per arricchire chi mi ama e riempirlo di tesori.
22 Il Signore mi ebbe con sé dall'inizio delle sue imprese, prima della creazione.
23 Io fui stabilita fin dall'eternità, prima ancora che esistesse la terra.
24 Non c'erano ancora gli abissi ed io ero già concepita; non erano ancora scaturite le sorgenti delle acque,
25 Né i monti si erano ancora formati nella loro mole; il Signore non aveva ancora fatto le colline, ed io già esistevo.
Prov 8:34-36; 9:1-5
34 Beato l'uomo che mi porge ascolto e che veglia ogni giorno alla mia porta ed aspetta all'ingresso della mia casa.
35 Chi troverà me, troverà la vita, e riceverà dal Signore la salvezza;
36 Ma chi peccherà contro di me, nuocerà all'anima sua. Tutti coloro che mi odiano amano la morte.
1 La Sapienza si è fabbricata una casa, ha tagliato sette colonne.
2 Immolò le sue vittime, versò il vino e imbandì la sua mensa.
3 Mandò le sue ancelle, perché chiamassero, ai bastioni e alle mura della città:
4 "Chi è fanciullo, venga da me". Ed agli stolti disse:
5 "Venite, mangiate del mio pane e bevete il vino che io vi versai".
R. Sorgi, diletta mia, bella mia, e vieni, colomba mia:
* Mostrami il tuo volto, la tua voce risuoni alle mie orecchie.
V. La voce della tortora s'è udita nella nostra terra.
R. Mostrami il tuo volto, la tua voce risuoni alle mie orecchie.
V. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
R. Mostrami il tuo volto, la tua voce risuoni alle mie orecchie.
Lettura 3
Quattro anni dopo la definizione dogmatica dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine, sulla sponda del fiume Gave presso il borgo di Lourdes, della diocesi di Tarbes in Francia, una fanciulla di nome Bernadette asserì di aver visto più volte la Madre di Dio nell'insenatura di una roccia. In seguito a ciò avvennero tante e così grandi meraviglie, che ogni prudente e pio cristiano facilmente si convinse che lì c'era la mano di Dio.
Celebre è il fatto che gli ammalati, bevendo l'acqua scaturita allora prodigiosamente per la prima volta dalla fonte della grotta, riacquistino spesso la salute. Crescendo la fama dei benefici che i fedeli dicevano di ricevere nella grotta ed aumentando sempre più il concorso degli uomini, il vescovo di Tarbes, dopo giuridica inquisizione dei fatti, permise il culto nella grotta dove apparve la Vergine Immacolata.
Subito vi si edificò una cappella, a cui ogni anno accorrono innumerevoli schiere di fedeli, e il nome dell'Immacolata divenne celebre in tutto l'universo; tanto più che ogni anno, durante la processione del SS.mo Sacramento, parecchi infermi provenienti da ogni parte, dopo aver chiesto la salute al Signore per l'intercessione della sua Madre Immacolata, istantaneamente guariscono. Per cui il sommo pontefice Pio X estese a tutta la Chiesa la festa, già prima concessa ad alcuni luoghi da Leone XIII.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
AVE MARIA PURISSIMA!