sabato 11 febbraio 2017

LA DIVINA IMMACOLATA CONCEZIONE !


Lettura dal libro dei Proverbi
Prov 8:12-25
12 Io, Sapienza, accompagno la prudenza e possiedo scienza e riflessione.
13 Timore del Signore è odiare il male; io detesto la superbia l'arroganza, la via del male e la doppiezza nel parlare.
14 A me appartiene il consiglio e l'equità, a me l'intelligenza e la forza.
15 Per mio mezzo regnano i re, e i legislatori stabiliscono giuste leggi;
16 Per mio mezzo comandano i capi, e i magistrati amministrano la giustizia.
17 Io amo coloro che mi amano e chi mi cerca mi troverà.
18 Con me sono le ricchezze e la gloria, le grandi opere e la giustizia. 
19 Il mio frutto infatti è migliore dell'oro e delle pietre preziose e i miei prodotti sono migliori di argento scelto. 
20 Cammino nelle vie della giustizia, in mezzo ai sentieri dell'equità, 
21 Per arricchire chi mi ama e riempirlo di tesori. 
22 Il Signore mi ebbe con sé dall'inizio delle sue imprese, prima della creazione. 
23 Io fui stabilita fin dall'eternità, prima ancora che esistesse la terra. 
24 Non c'erano ancora gli abissi ed io ero già concepita; non erano ancora scaturite le sorgenti delle acque, 
25 Né i monti si erano ancora formati nella loro mole; il Signore non aveva ancora fatto le colline, ed io già esistevo.


Prov 8:34-36; 9:1-5
34 Beato l'uomo che mi porge ascolto e che veglia ogni giorno alla mia porta ed aspetta all'ingresso della mia casa. 
35 Chi troverà me, troverà la vita, e riceverà dal Signore la salvezza; 
36 Ma chi peccherà contro di me, nuocerà all'anima sua. Tutti coloro che mi odiano amano la morte. 
1 La Sapienza si è fabbricata una casa, ha tagliato sette colonne. 
2 Immolò le sue vittime, versò il vino e imbandì la sua mensa. 
3 Mandò le sue ancelle, perché chiamassero, ai bastioni e alle mura della città: 
4 "Chi è fanciullo, venga da me". Ed agli stolti disse: 
5 "Venite, mangiate del mio pane e bevete il vino che io vi versai".


R. Sorgi, diletta mia, bella mia, e vieni, colomba mia: 
* Mostrami il tuo volto, la tua voce risuoni alle mie orecchie.
V. La voce della tortora s'è udita nella nostra terra.
R. Mostrami il tuo volto, la tua voce risuoni alle mie orecchie.
V. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
R. Mostrami il tuo volto, la tua voce risuoni alle mie orecchie.



Lettura 3
Quattro anni dopo la definizione dogmatica dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine, sulla sponda del fiume Gave presso il borgo di Lourdes, della diocesi di Tarbes in Francia, una fanciulla di nome Bernadette asserì di aver visto più volte la Madre di Dio nell'insenatura di una roccia. In seguito a ciò avvennero tante e così grandi meraviglie, che ogni prudente e pio cristiano facilmente si convinse che lì c'era la mano di Dio. 
Celebre è il fatto che gli ammalati, bevendo l'acqua scaturita allora prodigiosamente per la prima volta dalla fonte della grotta, riacquistino spesso la salute. Crescendo la fama dei benefici che i fedeli dicevano di ricevere nella grotta ed aumentando sempre più il concorso degli uomini, il vescovo di Tarbes, dopo giuridica inquisizione dei fatti, permise il culto nella grotta dove apparve la Vergine Immacolata. 
Subito vi si edificò una cappella, a cui ogni anno accorrono innumerevoli schiere di fedeli, e il nome dell'Immacolata divenne celebre in tutto l'universo; tanto più che ogni anno, durante la processione del SS.mo Sacramento, parecchi infermi provenienti da ogni parte, dopo aver chiesto la salute al Signore per l'intercessione della sua Madre Immacolata, istantaneamente guariscono. Per cui il sommo pontefice Pio X estese a tutta la Chiesa la festa, già prima concessa ad alcuni luoghi da Leone XIII.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.

R. Grazie a Dio.
AVE MARIA PURISSIMA!

IL MONDO HA BISOGNO D'AMORE

O Spirito Santo o Spirito d’Amore
infondi nel mio cuore l’amore per il mondo



venerdì 10 febbraio 2017

CONSIGLIO DIVINO

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AVE MARIA!

«Me l’ha detto Dio»

 Benedetto XVI ha parlato con Dio: ecco perché...





A Joseph Ratzinger le (apparenti) dimissioni sono state chieste da Dio. Lo svela lui stesso in un colloquio riportato pubblicato su Zenit.org, che racconta i motivi dell’addio del cardinale tedesco al soglio pontificio:
«Me l’ha detto Dio». Così Ratzinger avrebbe spiegato le decisioni della sua (apparente) rinuncia al Soglio pontificio, durante un raro colloquio con una fonte anonima, ma riportato dalla testata Zenit.org. 
E, come scrive Salvatore Cernuzio in articolo pubblicato via web, «dopo circa sei mesi dall’annuncio che ha sconvolto il mondo, la decisione di Ratzinger di vivere nel nascondimento fa ancora riflettere e interrogare». Perché comunque Papa Benedetto XVI non ha mai firmato e tanto meno letto dichiarazioni simili a quelle del Papa Celestino V  dopo i sei mesi circa di pontificato -da luglio a dicembre 1294-. 
Si tratta infatti, benché in forma non ufficiale, di una limpida dichiarazione da parte del Pontefice emerito (ma sempre Pontefice) sulle proprie dimissioni, dopo l’annuncio in latino fatto in Concistoro l’11 febbraio 2013 di fronte ai cardinali, spiegando di non poter continuare, causa l’età e l’affaticamento, il suo altissimo ministero. Zenit spiega la scelta del Papa come avvenuta in una forma mistica, di dialogo diretto con il Signore.
Continua Zenit.org: “Nonostante la vita di clausura, Ratzinger concede infatti – sporadicamente e solo in determinate occasioni – alcune visite privatissime nel monastero Mater Ecclesiae. Durante questi incontri il Pontefice non commenta, non svela segreti, non si lascia andare a dichiarazioni che potrebbero pesare come “le parole dette dall’altro Papa”, ma mantiene la riservatezza che lo ha sempre caratterizzato. Al massimo osserva ciò che sta facendo il ...Vescovo di Roma, oppure parla di sé, di come questa scelta sorpresiva di dimettersi sia stata un’ispirazione ricevuta da Dio”.
Così avrebbe detto Benedetto ad uno degli ospiti di questi rari incontri. «Me l’ha detto Dio» è stata la risposta del Pontefice emerito alla domanda sul perché dell'apparente rinuncia al Soglio di Pietro. Ha poi subito precisato che non si è trattato di alcun tipo di apparizione o fenomeno del genere; piuttosto è stata «un’esperienza mistica» in cui il Signore ha fatto nascere nel suo cuore un «desiderio assoluto» di restare solo a solo con Lui, raccolto nella preghiera.
AVE MARIA PURISSIMA!

Liturgia ‘orientata’

Papa Benedetto XVI 

si dichiara a favore della celebrazione "ad orientem" 


La notizia è clamorosa ed è stata rilanciata da diverse agenzie come Riposte Catholique Boulevard Voltaire: Papa Benedetto XVI, intervenuto lo scorso 12 ottobre su L’Osservatore Romano mentre infuria la battaglia liturgica, non ha esitato a sposare in pieno la linea del card. Sarah, smarcandosi apertamente da quella di F. E lo ha fatto sul suo terreno più congeniale, quello teologico, dichiarandosi a favore della celebrazione ad orientem
«Nell’orientare la liturgia verso Oriente, noi vediamo che i Cristiani, insieme col Signore, desiderano progredire verso la redenzione della Creazione tutta intera», ha detto. Non è dunque il celebrante a dover fare la vedette, sotto gli sguardi di tutti. Anche perché, ha aggiunto sempre Papa Benedetto XVI, «un pastore del gregge di Gesù Cristo non è mai orientato semplicemente verso la cerchia dei propri fedeli».
C’è già chi attende la replica di FP, replica che, ad oggi (una ventina di giorni dopo l’uscita pubblica del suo predecessore), non è giunta e che probabilmente non giungerà mai.
Siamo di fronte ad una situazione davvero imbarazzante. Per inquadrarla al meglio, mette conto ricordare come nel giugno dell’anno scorso, il card. Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e per la Disciplina dei Sacramenti, avesse proposto a «tutti, preti e fedeli», in aperto contrasto con quanto stabilito dal Concilio Vaticano II, di volgersi «insieme verso Oriente» almeno nelle parti della S. Messa, in cui ci si rivolga direttamente a Dio: KyrieGloria, specifiche orazioni e S. Eucarestia. Proposta, che trovò subito il pieno consenso del card. Raymond Burke e, contemporaneamente, una secca battuta d’arresto nelle parole del portavoce della Santa Sede, Padre Lombardi, precipitatosi a precisare: «Non è prevista alcuna nuova direttiva liturgica», tanto perché il messaggio fosse forte e chiaro.
Sarà un caso, ma da allora il card. Sarah non è più stato invitato a numerosi eventi svoltisi in Vaticano. L’ultimo sgarbo clamoroso, in ordine di tempo, è giunto in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sul Matrimonio e la Famiglia, quando, all’ultimo minuto, FP decise di sostituirsi a lui, pur essendo stato egli da molto tempo invitato a tenere la prolusione.
Ma ora, a rilanciare la questione con autorevolezza, è stato Papa Benedetto XVI ovvero qualcuno cui, per grado e per competenze teologiche, anche il FP è difficile che possa alcunché obiettare. Da qui meglio si possono comprendere ed inquadrare le ragioni del perdurante silenzio… (M. F.)
AMDG et BVM