martedì 16 febbraio 2016

Beato Giuseppe Allamano, GRAN MISSIONARIO

31. DEVOZIONE A GESÙ SACRAMENTATO

Mistero di fede
Nostro Signore disse un giorno ai suoi discepoli: Beati gli occhi che vedono quello che voi vedete. Vi dico infatti che molti Profeti e Re vollero vedere le cose che voi vedete e non le videro (923). Fu certamente gran fortuna vivere al tempo di Nostro Signore, conoscerlo di presenza, udirlo parlare ed essere testimoni di tanti miracoli da lui operati. Questa fortuna non ebbero gli antichi Patriarchi e Re (S. Matteo dice: " i giusti ") ed i Profeti dell'Antico Testamento. Essi, come Abramo, sospirarono il venturo Messia, nella cui fede dovevano salvarsi. Abramo trasalì di gioia al pensiero che avrebbe veduto il mio giorno: lo vide e si rallegrò (924). Lo vide, sì, ma solo in visione, come Davide ed Isaia, i quali quasi ne scrissero in antecedenza la vita. I discepoli invece poterono vedere e udire Gesù in persona, trattare con Lui familiarmente. Beati essi! Beati gli occhi che vedono quello che voi vedete! (925).

E noi siamo solo nella condizione di quelli dell'Antico Testamento? e non beati?... Oh, no! Gesù diceva a S. Tommaso, dopo avergli mostrato le sue sacratissime piaghe: Beati quelli che non videro [Me] e hanno creduto! (926). Dunque anche noi beati, se abbiam fede in Gesù.

E notate: noi siamo doppiamente beati. Prima, perché crediamo senza vedere; poi perché realmente vediamo e ascoltiamo. Non è necessario vedere con gli occhi e udire con le orecchie del corpo, per dire che vediamo e udiamo. Le cose si conoscono anche mediante la storia: per cui sappiamo quanto disse e fece Nostro Signore quand'era su questa terra, e quanto ancora Egli fece, nella Chiesa e per mezzo della Chiesa attraverso i secoli. Cosicché, sebbene non abbiamo avuto la fortuna di godere della presenza corporale e sensibile di Gesù, godiamo di quanto disse e fece; quindi siamo doppiamente beati. Gesù è sempre con noi fino alla consumazione dei secoli. Specialmente Egli è con noi nel SS. Sacramento, dove, vivo come in Cielo, possiamo vederlo con gli occhi della fede e ascoltarlo.

Ogni anno si celebra in Torino la festa del miracolo avvenuto nel 1453. Alcuni ladri avevano rubato in una chiesa del Delfinato (Francia), asportando l'ostensorio con l'Ostia consacrata. Di tutto fecero un involucro, lo caricarono su di un mulo, poi discesero in Italia, a Torino. Giunti presso la chiesa dello Spirito Santo, il mulo cadde, e né parole né bastonate poterono più muoverlo. Intanto si slegò l'involucro e l'Ostia santa con l'ostensorio si sollevò in alto, e là rimase splendente come il sole. Vi accorse tutta la città, con a capo il Vescovo. Da tutti si pregava. Venne giù l'ostensorio, ma l'Ostia no. Vescovo e fedeli continuarono a pregare. Il Vescovo prese il calice (quello che ancor oggi si usa il Giovedì Santo), e, genibus provolutus, pregava il Signore che discendesse. Discese infatti e fu portato in Duomo.

L'Ostia consacrata fu conservata a lungo, poi fu consumata perché non si corrompesse. A Chieri, nel Duomo, c'è ancora il tabernacolo nel quale fu riposta. Quindi si fabbricò la chiesa detta ancor oggi del Corpus Domini, nella quale una piccola cancellata segna il luogo preciso del miracolo.

Ogni anno si fa una grande funzione e, alle cinque pomeridiane, tutte le campane di Torino suonano a festa. Vennero poi istituiti i Canonici del Corpus Domini, poi l'Ufficiatura, ecc. Ecco il miracolo, ed ecco perché Torino è chiamata la città del SS. Sacramento, come è la Città della Sindone e della Consolata. Ed è tanto certo il miracolo, che, sotto i portici del Palazzo di Città, è ricordato e descritto da una lapide.

Noi stimiamo fortunati i Torinesi di allora, che poterono assistere a sì strepitoso miracolo. Se fossimo vissuti in quel tempo, come saremmo accorsi! Non così fece S. Luigi re di Francia. Un giorno vennero a dirgli che nell'Ostia, dopo la consacrazione della Messa, si vedeva il Divin Bambino e che perciò andasse a vederlo. Anzi, a questo scopo, il sacerdote s'era fermato e aspettava. Ma il santo re rispose: " Credo che nell'Ostia consacrata c'è il Signore e non ho bisogno di vederlo; il sacerdote continui pure la Messa ". Egli non volle perdere il merito della fede.

Talora si dice: " Ah, se vedessi! Mi pare che avrei più fede ". No, no; se anche domani si ripetesse il miracolo, molti crederebbero, sì, ma molti no. A noi basta sapere che c'è. È là vivo, come son vivo io in questo momento. È là con il suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Lo crediamo più che se lo vedessimo. Se lo vedessimo, potrebbe essere un'illusione; e invece lo sappiamo per fede e quindi siamo più certi che se lo vedessimo coi nostri occhi. La fede e la parola di Dio ce ne assicurano più di ogni altro mezzo. Praestet fides supplementum sensuum defectui: la fede supplisce in modo da non lasciarci dubbio alcuno.

In quel bell'Inno dell'Adoro Te devote, che cosa diciamo? Visus, tactus, gustus in te fallitur: la vista, il tatto, il gusto non Ti percepiscono; sed auditu solo tuto creditur. Il Signore l'ha detto, dunque credo! Credo tutto quello che Egli ha detto: credo quidquid dixit Dei Filius! Non vi è nulla di più vero della parola di Dio: Quod non capis, quod non vides, animosa firmat fides. La fede, una fede viva ci dice, ci attesta, ci conferma che nell'Ostia santa c'è Nostro Signore Gesù Cristo, e noi lo crediamo, anche se non comprendiamo, anche se non vediamo.

È tale la nostra fede? Così intima, viva e continua?... Eppure Gesù è realmente con noi, là nel santo tabernacolo, e vi sta giorno e notte, e vi dimora solo per noi: come padre, padrone, amico; pensa continuamente a noi per aiutarci. Lo crediamo noi con fede viva e pratica? Operiamo noi secondo questa verità, vivendo sempre sotto i suoi occhi e tutto facendo in unione con Lui e per Lui?... Vedete, può avvenire che, pel fatto che Gesù è sempre con noi, noi non vi diamo più tanta importanza. Il Signore si lamentava già con i Giudei: che la regina Saba s'era mossa per andare a vedere Salomone, attratta dalla sapienza di lui, eppure: plus quam Salomon hic! (927). Così noi, che pur diciamo di credere alla sua presenza reale, sovente non vogliamo disturbarci e lo lasciamo solo. Non dico che lo trascuriamo, ma non palpita il cuore!
Vi ho detto che noi siamo più felici, che non quelli che vissero ai tempi di Nostro Signore; ora aggiungo che così è per altri due motivi. Dapprima, perché essi lo possedevano in stato di infermità, passibile; noi in stato di gloria, impassibile come è in Cielo. Poi perché allora Nostro Signore non poteva essere veduto che da alcuni, in pochi luoghi, ad intervallo; per vederlo, dovevano portarsi da un luogo all'altro, e quel poveretto di Zaccheo dovette faticare non poco e arrampicarsi sul sicomoro. Noi invece l'abbiamo continuamente in mezzo a noi, dal mattino alla sera, dalla sera al mattino. Abbiamo solo da andare in cappella, solo da pensare al tabernacolo... sempre Egli ci dà udienza. Cosicché si può dire che la sua Presenza Sacramentale in mezzo a noi è per noi più preziosa, che non fosse la sua presenza corporale e sensibile per i Giudei. Si può anzi aggiungere che non c'è diversità sostanziale tra i Beati e noi, perché Nostro Signore nel SS. Sacramento è tale quale si trova in Cielo. Quindi anche noi siamo felici come i Beati!
Io vorrei che oggi e sempre meditaste maggiormente questo Mistero d'amore. Sì, mistero di fede e mistero d'amore!

Funda nos in pace

NON A PAROLE


Dalle rivelazioni di Gesù a Maria Valtorta: 

“Pentitevi dei vostri peccati per essere perdonati e pronti al Regno. Levate da voi l’anatema del peccato. Ognuno ha il suo. Ognuno ha quello che è contrario ai dieci comandamenti di salute eterna. Vogliate pentirvi. Non a parole. Dio non si irride e non si inganna. Ma pentitevi con la volontà ferma, che vi porti a mutare vita, a rientrare nella Legge del Signore. Il Regno dei Cieli vi aspetta. Domani!”

AMDG et BVM

lunedì 15 febbraio 2016

SANCTA MARIA ORA PRO NOBIS


SANCTA MARIA


Tra tutte le creature la B.V.Maria è Colei che più è stata arricchita da Dio con i più alti doni della Grazia. Perciò è così vicina e intimamente unita a Dio, ossia alla Santissima Trinità da essere detta " piena di Grazia ".

Infatti Maria Ss. è Figlia del Padre, ed emula insieme a Lui della sua generazione, Madre del Figlio, e Sposa dello Spirito Santo, delle divine persone e processioni specchio, della Santissima Trinità complemento, della stessa Trinità nobile triclinio.

*

1. Figlia del Padre. Così è chiamata dai santi Padri. Son figlie e figli di Dio Padre tutti quelli che credono in Lui e nel Figlio suo aderendo ad essi nella fede e nell'amore per mezzo dell'intelletto e della volontà.  Dedit eis potestatem filios Dei fieri, his qui credunt in nomine eius, Giov. 1. Ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome.

In verità non solo per questo motivo la B.V.Maria è Figlia del Padre, bensì anche per una ragione speciale e propria Ella rivendica per sé questo glorioso titolo di Figlia.

Gesù Cristo Figlio di Maria in quanto è uomo, è Figlio di Dio non per adozione  bensì par natura. E quindi anche la B.V.Maria è Figlia di Dio per un più stretto vincolo, non per sola adozione: e perciò con una più ampia significazione può essere chiamata Figlia naturale di Dio.
Infatti lo stesso Figlio, che è sostanziale al Padre secondo la divinità, si è degnato essere consustanziale alla B.V.Maria secondo l'umanità. (cfr F.Q.Salazar, Prov. 8)

Del resto la B.V.Maria non solo è Figlia dell'Eterno Padre, bensì anche emula nella sua generazione. Un solo Figlio consustanziale Dio ha generato a sé dall'eternità, e lo stesso Figlio la B.V.Maria ha meritato averlo in comune col Padre. Non è infatti altra cosa il Figlio di Dio in persona, dal Figlio dell'Uomo. E questa è tra le altre ragioni quella più forte perché tra le persone divine il solo Figlio assunse la carne, di modo che per certo lo stesso Figlio dell'Uomo nel tempo fosse lo stesso che fu Figlio di Dio nell'eternità.
Questo volle confessare la beata Agnese sul Figlio di Dio e Salvatore nostro quando diceva: Cuius Mater Virgo est, cuius Pater feminam nescit. Sia il Padre e la Madre del Salvatore li colloca sullo stesso piano, essi che -sebbene in diverso modo- concorrono alla generazione di un unico e medesimo Figlio. 

Oserei dire ancora che in certo qual modo anche la B.V.Maria generò il Figlio nel tempo così come il Padre lo genera dall'eternità. L'Eterno Padre dalla sua mente feconda genera senza passione, senza divisione, e senza corruzione il Figlio uguale a sé e consustanziale: ed anche la Madre di Dio la Vergine Maria dal suo purissimo seno generò lo stesso Figlio senza concupiscenza, senza lesione di corpo, e senza corruzione.

AVE MARIA!

SAN PAOLO AI ROMANI, VIII 26 - 39


LETTERA AI ROMANI


Desiderio e preghiera dello Spirito Santo

[26]Nello stesso modo anche lo Spirito sostiene la nostra debolezza; perché noi non sappiamo pregare come si deve; ma lo stesso Spirito chiede per noi con gemiti ineffabili; 27e Colui che scruta i cuori conosce quel che brami lo Spirito e come egli interceda secondo Dio per i santi.

Amore di Dio per gli eletti

[28]Noi sappiamo che tutte le cose tornano a bene di chi ama Dio, di coloro che secondo il disegno son chiamati ad esser santi. [29]Perché quelli che ha preveduti, li ha pur predestinati ad esser conformi all’imagine del suo Figliolo, affinché questi sia il primogenito tra molti fratelli. 30E quelli che ha predestinati li ha anche chiamati; e quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; e quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.

Possiamo sicuramente sperare la gloria futura

31Che diremo adunque dopo tali cose? Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? 32Colui che non ha risparmiato nemmeno il proprio Figliolo, ma l’ha dato a morte per noi tutti, come potrà non donarci con lui tutte le cose? 33Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio li giustifica. 34Chi potrà condannarli? Gesù Cristo, che è morto, anzi risuscitato, e siede alla destra di Dio, egli intercede per noi. 35Chi potrà separarci dall’amore di Cristo? La tribolazione forse, o l’angoscia, la fame, la nudità, il pericolo, la persecuzione, la spada? 36(Come sta scritto: Per te noi siamo ogni giorno messi a morte, siamo considerati come pecore da macello). 37Ma di queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati. 38Io poi sono sicuro che né la morte, né la vita, né gli Angeli, né i principati, né le virtù, né le cose presenti, né le future, né la potenza, 39né l’altezza, né la profondità, né altra cosa creata potrà separarci dalla carità di Dio, che è in Gesù Cristo Signor nostro.

AMDG et BVM

Le persone condannano se stessi all’inferno. Non sono Io che le metto lì. Esse lo scelgono rifiutando di voltare le spalle al peccato mortale. * Voi siete il resto della Mia Chiesa. Voi siete la Chiesa, di cui parla il Libro dell’Apocalisse.


14 aprile 2012 – Tante menzogne, in cui l’esistenza dell’inferno è negata, saranno la rovina dei cristiani.

Mia amatissima figlia, non importa quanto sia difficile la tua sofferenza fisica, devi sapere
che è come Io Mi sento, a mano a mano che continua ad intensificarsi.

La tua sofferenza riflette solo una frazione della Mia sofferenza.

In unione con Me saprai che per ogni dolore e oscurità interiore dell’anima che sperimenti,
comprenderai il tormento che sopporto a causa dei peccati dell’umanità.

Molte persone credono erroneamente che la Mia sofferenza iniziò e finì sulla Croce.

La Mia sofferenza non finirà fino a quando tutti i figli di Dio non siano uniti in amore e
armonia, laddove il peccato non esisterà nel Nuovo Paradiso del Padre Mio.

Non importa quanto è stato detto all’umanità riguardo alla Mia esistenza, Io sono ancora
detestato.
Anche se Mi hanno accettato, tra i credenti i Miei insegnamenti sono solo tollerati da questi
ultimi secondo le loro condizioni.

Molti trattano gli altri con amore e gentilezza, ma solo se coloro ai quali offrono questo dono
si avvicinano alle loro ideologie.

Ad esempio molti condannano i peccatori quando invece dovrebbero mostrare gentilezza e
pregare per loro. Devono, invece, dare l’esempio.

Alcuni disprezzano gli altri invece di mostrare l’amore che ci si aspetta da loro come cristiani.

Mai condannare gli altri, anche se non siete d’accordo con loro poiché non è un
vostro diritto. Nessuno, solo Dio, ha l’autorità di giudicare.

Sebbene molti credenti continuano a rendere omaggio a Me, ciò sarà alle loro
condizioni.

Alcuni sentono il bisogno di distinguersi dai loro fratelli e sorelle per mostrare al mondo
quanto sono colti in questioni spirituali. Allora impiegano le loro interpretazioni di ciò che
significa realmente la Mia Misericordia.

Quante volte avete sentito che Dio è misericordioso? Egli è così misericordioso che poiché
Egli ama tutti non li condannerà?

Che non invierebbe mai un’anima all’inferno?

Beh, questa è una bugia. Tante menzogne, in cui l’esistenza dell’inferno è negata, saranno la
rovina dei cristiani.

Le persone condannano se stessi all’inferno. Non sono Io che le metto lì. Esse lo
scelgono rifiutando di voltare le spalle al peccato mortale.

Né essi cercano il perdono o mostrano rimorso. Questo è un pensiero pericoloso ed è dovere
di tutti i cristiani avvertire gli altri del pericolo di finire all’inferno.

Così tanti, compresi quelli che rifiutano il sacramento del Battesimo per i loro figli, parlano
come se il peccato non conti.
Essi credono che ogni peccato “sarà” perdonato. Questo non è corretto.

Ogni peccato “può” essere perdonato, non importa quanto sia scuro il peccato, ma solo se il
peccatore chiede perdono.

Ora Mi rivolgo a voi dal Cielo per preparare tutti i figli di Dio per la Mia Seconda Venuta e
cosa trovo?

Vi parlo da dietro le mura di una prigione e in una cella in cui Mi avete gettato perché
rifiutate di credere che avrei potuto parlarvi in questo modo.

Oh come mi offende!

A coloro che hanno trascorso le loro vite dedicandole a Me e che sono informati
sulle Mie Sacre Scritture, ma che ora Mi rifiutano dico questo.

I vostri rifiuti ora vi tormenteranno e vi lasceranno un grande dolore quando la
verità vi sarà rivelata.

Perché allora vi renderete conto delle anime che avrete abbandonato quando avevo
bisogno del vostro aiuto per salvarle.

Quanto Mi fate piangere di frustrazione per la cecità causata dalla vostra mancanza di umiltà.

Voi dubitate della Mia Parola Santa quando dovreste abbracciarla, afferrarla, perché siete
un’anima che sta annegando e mancate di generosità di cuore.

Vi prego di rispondere al Mio invito. 

Il vostro amato Gesù 

Redentore dell’umanità



15 Aprile 2012 – Il resto della Mia Chiesa, i Due Testimoni, di cui si fa riferimento nel Libro della Rivelazione.

Mia amatissima figlia mi rendo conto che alcuni di questi messaggi non hanno senso per te,
ma devi avere fiducia in Me. Devi sapere che devo rivelare il contenuto del Libro
dell’Apocalisse, in modo che le anime sappiano cosa aspettarsi in questo tempo.

Per quelli di poca fede, ma che accettano la Mia Parola, data a voi attraverso questo profeta,
so che la vostra umiltà e il vostro desiderio, nato da un amore puro per Me, vi ha portato più
vicino al Mio Sacro Cuore.

Voi siete il resto della Mia Chiesa. Voi siete la Chiesa, di cui parla il Libro
dell’Apocalisse.

Voi siete il frutto della donna che diede alla luce un maschio, che fu cacciato nel deserto
dove voi sarete isolati ma uniti come uno solo, per proclamare la Mia Parola Santa e
predicare i veri Vangeli.

La donna partorisce la Mia vera Chiesa, il Mio gregge fedele, che non può essere
indotto in errore dal Falso Profeta.

Voi, la Mia Chiesa, sarete abbandonati nel deserto per 1260 giorni, dove troverete
rifugio. Ma, con il dono dello Spirito Santo, sarete nutriti con i frutti del Mio amore.

Saranno i membri fedeli delle Mie chiese cristiane, tra cui i Miei servi sacri e quelli dei Miei
seguaci che rifiutano il Falso Profeta, che dovranno tenere insieme la Mia Chiesa.

Dovrete onorarMi in segreto, perché la messa diventerà irriconoscibile sotto il
governo del falso profeta.

Voi siete i Miei veri seguaci e tutte le grazie del Cielo vengono versate sopra le vostre anime
preziose.

Come vi amo, bambini, e come alleviate la Mia sofferenza! Ma quanto dolore è nel Mio cuore
a causa di quei Miei seguaci che si rifiutano di ascoltarMi.

Essi saranno attratti nella ragnatela del Falso Profeta, nel buio, e non potrò salvarli.

Con la loro propria volontà essi Mi schiaffeggiano.

Il resto della Mia Chiesa avrà bisogno di diffondere la parola agli altri Miei figli, compresi
quelli che non Mi conoscono affatto.

Voi, il resto della Mia Chiesa, avrete bisogno di annunciare le Mie profezie e la Mia
Parola Santa a coloro che non sono cristiani o che non conoscono i Dieci
Comandamenti.

Il vostro compito sarà di garantire che la Sacra Bibbia sia letta e compresa.

Spetterà a voi informare il mondo del significato completo dei sigilli contenuti nel Libro
dell’Apocalisse, che rivelerò a Maria della Misericordia Divina.

I due testimoni del Libro della Rivelazione:

Voi, Miei seguaci, siete uno dei due testimoni di cui si parla nel Libro dell’Apocalisse, e sarete
protetti dal Cielo.


La Mia Parola, data a voi il Resto della Mia Chiesa, può essere messa da parte come fosse un
cadavere, ma non morirà mai.

Gli ebrei saranno il secondo dei due testimoni.

Le due lampade sono Le Mie Chiese cristiane, la Chiesa tradizionale, quella vera, e quei
Miei seguaci che saranno messi da parte dal falso profeta.

I due olivi sono la Vecchia Gerusalemme-Israele ed il Nuovo Israele.

Loro, gli ebrei, comprenderanno infine che Io sono il Messia, e la loro predicazione
della verità sarà anch’essa messa da parte e gettata via dal falso profeta e dall’Anti-Cristo,
lasciata marcire come un cadavere. Ancora una volta, questo popolo eletto non morirà.

Entrambi vi sentirete sconfitti, ma ciò non sarà il caso poiché formerete, insieme a tutte le
altre religioni, la vera Chiesa – la Nuova Gerusalemme, che sorgerà dalle ceneri.

Sopravvivrete alla terribile monarchia del male che sorgerà sotto la guida duale del falso
profeta e dell’Anti-Cristo, i quali saranno entrambi gettati nello stagno di fuoco che è
l’inferno.

Questa persecuzione non durerà a lungo e vi sarà data grande forza e protezione.

Sarete aiutati e emergeranno molti leader in mezzo a voi per guidarvi in questo periodo.

Molti di voi diventeranno Santi nel Mio Nuovo Paradiso e, dopo averMi aiutato a costruire il
resto della Mia Chiesa sulla Terra, regnerete con Me nel Nuovo Cielo e Nuova Terra che
emergeranno alla Mia Seconda Venuta.

A quelli di voi che non sono con Me sarà dato un tempo molto breve per scegliere.

Sarete o dalla parte del Falso Profeta e contro di Me, o dalla Mia parte.

Scegliete la prima, e la vostra anima sarà rubata dal seduttore. Nonostante questo suoni
duro, è la verità. La prova della Mia presenza sarà data a tutti i figli di Dio durante
l’Avvertimento.

Pregate affinché accettiate la verità allora, secondo cui sono Io, il vostro amato Gesù, che vi
chiama dal cielo per farvi aprire gli occhi, in modo che possiate vedere, ascoltare e sentire,
prima che sia troppo tardi. 

Il vostro amato Gesù