< Vieni,
Spirito Santo, vieni
per mezzo
della potente intercessione
del Cuore
Immacolato di Maria ,
tua Sposa amatissima >
"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
PROPRIO DELLA S. MESSA
tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum
e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI
4 OTTOBRE
SANCTI FRANCISCI, CONFESSORIS San Francesco Confessore Patrono d'Italia
INTRÓITUS
Gal. 6, 14 - Mihi autem absit gloriári, nisi in Cruce Dómini nostri Jesu Christi: per quem mihi mundus crucifíxus est, et ego mundo. Ps. 141, 2 - Voce mea ad Dóminum clamávi: voce mea ad Dóminum deprecátus sum. Glória Patri… Gal. 6, 14 - Mihi autem absit gloriári…
Gal. 6, 14 - Quanto a me, ch’io mi guardi dal gloriarmi se non della croce di nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo è per me crocifisso ed io per il mondo. Sal. 141, 2 - Ad alta voce ho gridato al Signore: ad alta voce l’ho supplicato. Gloria al Padre… Gal. 6, 14 - Quanto a me, ch’io mi guardi dal gloriarmi …
ORÁTIO
Deus, qui Ecclésiam tuam, beáti Francisci méritis foetu novæ prolis amplíficas:tríbue nobis; ex ejus imitatióne,terréna despícere et coeléstium donórum semper participatióne gaudére. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. - Amen.
O Dio, che mercé il beato Francesco arricchisci la tua Chiesa di nuova famiglia religiosa, concedici di sprezzare, a sua imitazione, i beni terreni, e godere per sempre della partecipazione dei doni celesti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. - Amen.
EPISTOLA
Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Gálatas, 6, 14-18
Fratres: Mihi autem absit gloriári, nisi in Cruce Dómini nostri Jesu Christi: per quem mihi mundus crucifíxus est, et ego mundo. In Christo enim Jesu neque circumcísio áliquid valet neque præpútium, sed nova creatúra. Et quicúmque hanc régulam secúti fúerint, pax super i l l o s et misericórdia, et super Israël Dei. De cetero nemo mihi moléstus sit: ego enim stígmata Dómini Jesu in córporemeo porto. Grátia Dómini nostri Jesu Christi cum spíritu vestro, fratres. Amen.
M. - Deo grátias.
Fratelli, quanto a me, ch’io mi guardi dal gloriarmi se non della croce di nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo è per me crocifisso ed io per il mondo. La circoncisione, infatti,è nulla, e nulla il prepuzio. Ciò che conta è essere nuova creatura (in Cristo). A quanti seguiranno questa regola sia pace e misericordia su di loro, e sull’Israele di Dio (la Chiesa). D’ora innanzi nessuno mi procuri delle noie, perché io porto sul mio corpo i contrassegni di Gesù. La grazia di nostro Signore Gesù Cristo sia con voi, o fratelli. Amen
M. - Deo grátias.
GRADUALE
Ps. 36, 30-31 - Os justi meditábitur sapiéntiam, et lingua ejus loquétur judícium. Lex Dei ejus in corde ipsíus: et non supplantabúntur gressus ejus.
Sal. 36, 30-31 - La bocca del giusto proferisce parole di saggezza, e la sua lingua parla secondo giustizia. La legge del suo Dio gli sta nel cuore: e nei suoi passi non tentenna.
ALLELÚIA
Allelúia, allelúia. Francíscus pauper et húmilis coelum dives ingréditur, hymnis coeléstibus honorátur. Allelúia.
Allelúia, allelúia. Francesco, povero ed umile, entra ricco nel cielo, accolto dagli inni celesti. Allelúia.
EVANGÉLIUM
Sequéntia S. Evangélii secundum Matthǽum, 11, 25-30
In illo témpore: Respóndens Jesus, dixit: Confíteor tibi, Pater, Dómine coeli et terræ, quia abscondísti hæc a sapiéntibus et prudéntibus, et revelásti ea párvulis. Ita, Pater: quóniam sic fuit plácitum ante te. Omnia mihi trádita sunt a Patre meo. Et nemo novit Fílium nisi Pater: neque Patrem quis novit nisi Fílius, et cui volúerit Fílius reveláre. Veníte ad me, omnes, qui laborátis et oneráti estis, et ego refíciam vos. Tóllite jugum meum super vos, et díscite a me, quia mitis sum et húmilis corde: et inveniétis réquiem animábus vestris. Jugum enim meum suave est et onus meum leve.
M. - Laus tibi Christe.
In quel tempo: Gesù prese a dire: Ti ringrazio, o Padre,Signore del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Così è, o Padre, perché così a Te piacque. Tutto è stato dato a me dal Padre mio. E nessuno conosce il Figlio, fuori del Padre, né alcuno conosce il Padre, fuori del Figlio e fuori di quegli cui il Figlio lo avrà voluto rivelare. Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi, ed io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi, e imparate da me, perché sono mite e umile di cuore; e troverete riposo per le vostre ànime. Infatti il mio giogo è soave ed il mio peso leggero.
M. - Laus tibi Christe.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM
Ps. 88, 25 - Véritas mea et misericórdia mea cum ipso: et in nómine meo exaltábitur cornu ejus.
Sal. 88, 25 - La mia fedeltà e la mia misericordia sono con lui: e nel mio nome sarà esaltata la sua potenza.
SECRÉTA
Múnera tibi, Dómine, dicata sanctífica: et, intercedénte beáto Francísco, ab omni nos culpárum labe purífica. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. - Amen.
Santifica, o Signore, questi doni che a Te dedichiamo: e, per intercessione del beato Francesco, purificaci da ogni macchia di colpa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.
PREFAZIO COMUNE
COMMÚNIO
Luc. 12, 42 - Fidélis servus et prudens, quem constítuit dóminus super famíliam suam: ut det illis in témpore trítici mensúram.
Luca, 12, 42 - Ecco il servo fedele e prudente, che il padrone stabilì a capo sulla sua famiglia, per darle a tempo opportuno la misura di grano.
POSTCOMMÚNIO
Ecclésiam tuam, quǽsumus, Dómine, grátia coeléstis amplíficet: quam beáti Francísci Confessóris tui illumináre voluísti gloriósis méritis et exémplis. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. - Amen.
O Signore, Te ne preghiamo, la grazia celeste ampli la tua Chiesa, che hai voluto illuminare con i gloriosi meriti ed esempi del beato Francesco, tuo Confessore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.
AMDG et BVM
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La conformazione a Cristo.
Amore del Vangelo.
Povertà.
Umiltà.
Misericordia.
Apostolato.
Il dono di sé.
Amore dell’Eucaristia.
VITA. - Francesco nacque ad Assisi nel 1182 e fin dalla giovinezza si mostrò caritatevole verso i poveri. Una malattia fu l'inizio di una vita di perfezione e risolvette di dare tutto quanto possedeva.
Suo padre pretese la rinuncia all'eredità e Francesco rinunciò volentieri, spogliandosi tosto anche degli abiti che indossava. Fondò con alcuni compagni l'Ordine dei Frati Minori, che ebbe l'approvazione di Papa Innocenzo III.
Francesco mandò i suoi religiosi a predicare dappertutto ed egli stesso, desideroso del martirio, per tre volte partì per la Siria, ma avendo raccolto soltanto onori, tornò in Italia dove fondò presso la Chiesa di S. Damiano un Ordine di vergini, sotto la direzione di santa Chiara, e il Terz'Ordine Secolare, per dare anche alle persone viventi nel mondo un mezzo efficace di santificazione nella pratica delle virtù religiose.
Nel 1224, mentre pregava sul monte Alvernia, gli apparve un serafino, che impresse nel suo corpo le piaghe di Crocifisso, in segno dell'amore che il santo nutriva per il Signore. Due anni dopo Francesco, molto ammalato, si fece portare alla chiesa di S. Maria degli Angeli e vi morì dopo aver esortato i suoi frati Minore ad amare la povertà, la pazienza e a difendere la fede della Chiesa Romana. Gregorio IX, che lo aveva conosciuto profondamente, lo iscrisse poco appresso nel catalogo del Santi.
Preghiera di san Francesco.
La Chiesa in rovina.
L'Ordine dei Minori.
VlTA. - Teresa nacque ad Alençon il 3 gennaio 1873. Assistita fin dall'infanzia da grazie specialissime dello Spirito Santo, ebbe il desiderio di nulla rifiutare a Dio e di consacrarsi a Lui nella vita religiosa.
A nove anni fu affidata alle Benedettine di Lisieux per la sua istruzione e l'anno seguente una malattia misteriosa la fece molto soffrire, ma fu repentinamente guarita dal sorriso di una statua della Vergine delle Vittorie.
Tosto poté fare la prima Comunione, che operò, come lei dice, "la fusione tra lei e Gesù". Durante un viaggio a Roma, ebbe modo di chiedere a Leone XIII di entrare nel Carmelo a 15 anni e vi fu ammessa il 9 aprile 1888. Al Carmelo si sforzò di realizzare il desiderio del Signore: "Se volete essere perfetti, siate come bambini" e, nel suo desiderio di salvare anime, si offrì vittima di olocausto all'amore misericordioso. Il 30 settembre 1897, morì dicendo: "Mio Dio, io vi amo!".
Una moltitudine di grazie e di miracoli rivelò tosto la sua potenza presso Dio, mentre il suo libro: Storia di un'anima, fu diffuso nel mondo intero. Dietro insistenze di tutto il mondo cristiano, Pio XI beatificò l'umile carmelitana nel 1923, e due anni dopo la canonizzò e la dichiarò Patrona di tutte le Missioni, come san Francesco Saverio. Sua Santità Pio XII la dichiarò Patrona secondaria della Francia.