S. Bonaventura afferma che la Vergine è rappresentata da una fontana. «Figurata fuit per fontem quae ascendebat de terra». Ma noi possiamo dire con altrettanta ragione che questa è figura del cuore della Madonna, il quale è davvero una fonte viva, le cui acque celesti ristorano non solo la terra, ma tutte le cose create.
È la fonte sigillata, «Fons signatus», perché Essa è sempre stata chiusa, non soltanto al mondo, al demonio, ad ogni sorta di peccato, ma anche ai Cherubini e ai Serafini, per quel che riguarda la conoscenza dei numerosi tesori inestimabili e segreti, che Dio ha nascosto nel suo cuore, conosciuti da Lui solo. Di esso si può dire: «Sanctum est Cor Mariae et inscrutabile: quis cognoscet illud?».
l - È una fonte di luce la cui figura ci è proposta nella persona della regina Ester, che lo Spirito Santo ci dipinge come piccola fonte che diventa un grande faro ed è cambiata in sole: «Parvus fons inlucem, solemque conversus est» (Est 10, 6). Il cuore di Maria, come ben dice il suo nome, che significa illuminata e illuminatrice, stella del mare, è fonte radiosa che la Chiesa onora come porta risplendente di luce vera: «Tu porta lucis fulgida»; come porta per cui la luce divina è entrata nel mondo: «Salve porta, ex qua mundo lux est orta». Sì, il cuor di Maria è la fonte del sole, perché Maria è la madre del «Sol di giustizia».
O prodigio inaudito! O miracolo incomprensibile! Chi mai avrebbe potuto
immaginare che un sole potesse nascere da una stella, e che una fonte potesse divenire la sorgente di un sole: fons solis?
2 - È una fonte d'acqua ma d'acqua benedetta, santa e preziosa.
È l'acqua di tante lagrime che si unirono alle lagrime del Redentore per cooperare alla nostra redenzione. Lagrime d'amore, di carità, di devozione, di gioia, di dolore, di compassione!
Quante volte l'amore di cui ardeva il vostro cuore per un Dio così amabile, vi ha fatto versare lacrime, nel vederlo non soltanto poco amato, ma tanto odiato, oltraggiato, disonorato dalla maggior parte degli uomini, aventi infiniti obblighi di servirlo! Quante volte la vostra vivissima carità per le anime vi ha disciolta in pianto, vedendo che esse si perdono numerose per pura malizia, nonostante tutto quello che il vostro Gesù ha fatto e sofferto per salvarle!
Quante volte gli Angeli hanno visto scorrere sulle vostre guance le sante lagrime d'una sincera e dolce devozione nei vostri santi trattenimenti con la Divina Maestà!
Il dono delle lagrime, che è stato accordato a tanti Santi, non è certo mancato a colei che ha posseduto la pienezza di tutti i doni, comunicati a tutti i Santi: «In plenitudine Sanctorum detentio mea» (Sir, 24, 16).
O Madre di Gesù, la gioia di cui fu ricolmo il vostro Cuore mentre eravate qui in terra col vostro Figlio amatissimo, ha fatto scaturire dai vostri occhi una pioggia di lacrime di consolazione. Dolci lagrime, quando il Verbo di Dio si è incarnato in Voi, quando visitaste S. Elisabetta, quando avete visto nascere a Betlemme il Santo Bambino, quando l'avete
ritrovato nel tempio in mezzo ai dottori, quando vi ha visitata dopo la sua Resurrezione, quando l'avete visto salire gloriosamente al Cielo!
Ma le consolazioni da voi godute durante la vita terrena sono poche a confronto delle angosce da voi sofferte. I dolori amarissimi da voi provati hanno fatto sgorgare torrenti di lacrime specialmente nella passione e nella morte del vostro Figlio amatissimo. Ora tutte queste lacrime d'amore, di carità, di devozione, di gioia, di dolore, di compassione non sono forse acqua benedetta, santa e preziosa?
3 - È fonte d'acqua viva, ossia di grazia. Maria è stata proclamata Gratia plena, e Mater gratiae, Mater divinae gratiae. S. Tommaso dice che Ella ne possiede abbastanza per dispensarne a tutti gli uomini; e non solo ai buoni, ma anche ai cattivi, secondo l'esempio del Cuore misericordiosissimo del Padre celeste che fa piovere tanto sull'orto del giusto quanto sul campo del perverso. Per questo il cuore caritatevole della Madonna è chiamato la fontana dei giardini: «fons hortorum» (Ct 4, 15), la «fontana che alimenta il torrente di spine»: Fons irrigabit torrentem spinarum (Gl, 3, 18). Quali sono i giardini? Qual è questo torrente di spine? Questi giardini sono gli ordini religiosi nei quali si conduce una vita davvero cristiana e santa. Sono tutte le anime sante nelle quali lo Sposo Divino trova le sue delizie, grazie ai fiori belli dei pensieri santi, dei desideri, degli affetti di cui esse sono ricolme, e tra i frutti gradevoli della pratica delle virtù. Tali giardini sono di continuo fecondati dalle acque di questa fonte dallo Spirito Santo chiamata perciò «la fontana dei giardini». Ma il cuore di Maria è pure la fonte del torrente di spine. Queste spine sono gli uomini cattivi, la cui vita è tutta spine di peccati. Questo torrente è il mondo, che come corso d'acqua impetuoso, pieno di lordure e di fango, fa molto rumore e passa rapidamente e trascina con sé tanta parte degli uomini nell'abisso della perdizione... Ora, il cuore misericordioso di Maria è sì ripieno di bontà da farne risentire gli effetti fino a tale torrente di spine. Venendo ad innaffiare queste spine morte ed infruttuose, atte solo a bruciare nell'eterno fuoco, ne risuscita molte e le cambia in alberi belli, che portano una quantità di buoni frutti, degni d'essere serviti alla tavola dell'Eterno Re. Ciò perché le acque di questa fonte non sono solo vive, ma vivificanti.
«Devi essere, o figlio, il consolatore del mio Cuore Immacolato. Per questo devi vivere in ogni momento fuori di te stesso, indifferente ad ogni tuo problema personale. Se mi ami, se sei tutto mio, se sei il mio consolatore, come puoi avere ancora problemi personali? Come puoi ancora volere o desiderare qualcosa? Ti ho donato le dimensioni del mio Cuore e le mie cose devono essere le tue, i miei desideri devono essere i tuoi
desideri, le mie preoccupazioni, le mie sofferenze devono essere anche le tue. Ormai tu sarai felice solo se resterai sempre e in ogni momento nel mio Cuore Immacolato.
Quante spine affliggono il mio Cuore: le anime che si allontanano da mio Figlio, anche fra i fedeli, ogni giorno più aumentano. Quelle che fino a ieri erano anime buone e generose, trascinate dalla generale confusione, diventano anime timorose, insicure, quasi paralizzate.
Le spine più dolorose mi sono procurate dai figli da Me più amati e
prediletti: dai miei Sacerdoti. Accanto a quelli che ogni giorno tradiscono, come Giuda, mio Figlio Gesù e la sua Chiesa, quanti sono ormai i vacillanti, i dubbiosi, gli infedeli!
Celebrano la Santa Messa, amministrano i Sacramenti e non credono più...
I loro sacrilegi hanno ormai raggiunto il limite che non può essere superato senza che venga vilipesa la stessa giustizia di Dio. Sapessero questi miei figli infedeli le orribili prove che li attendono! Oh, forse si ravvederebbero!... Invece vanno incoscienti incontro al
loro grande castigo e nel momento decisivo si troveranno impreparati.
Allora comprendi, o figlio, quanto Io stessa ormai agisca fra le anime fedeli dei miei Sacerdoti. Li chiamerò ed essi mi risponderanno; li ricoprirò del mio manto immacolato e saranno invincibili. Gesù effonderà su di loro lo Spirito che ha riempito la mia anima e saranno trasformati.
Donerò a loro, come sa fare la Mamma, mio Figlio Gesù e Lui
solo ascolteranno, Lui solo ameranno, Lui solo annunceranno fedelmente secondo il Vangelo. E da essi sarà interamente rinnovata la mia Chiesa.
Che devo fare - mi
domandi - per diffondere in tutto il mondo il Movimento Sacerdotale? Tu resta solo in Me, sempre, in ogni momento, in preghiera: farò ogni cosa Io stessa, o figlio, perché questa è la mia ora.
Io ti domando solo di credere, di pregare, di soffrire, di lasciarti
condurre per mano da Me e presto vedrai le mie meraviglie. Già dall'anno che sta per finire puoi imparare molte cose. Con Me non sbaglierai a leggere i veri segni dei tempi, di questi tempi così tribolati, ma così da Me benedetti».
COR MARIAE IMMACULATUM, SPECULUM DIVINARUM PERFECTIONUM ora pro nobis
Eh, eh, con affetto e simpatia, lei è furbacchione con la sua domanda.
- Quando la notizia è apparsa... Ho pensato che non c'era necessità di una nuova ferula... ce ne sono già tante.
- Poi , come si vede nella foto...del retro della ferula o meglio come si può vedere nella foto, ho pensato che almeno sembra un pastorale .
- Poi, osservando il dettaglio ho pensato le cose più strane. Ho guardato i due Crocifissi che ho in casa, uno da scrittoio e uno da parete (entrambi abbastanza grandi) e entrambi sono dell'ottocento, (tempi bui, tempi di fede immatura). Legno e metallo, entrambi di legno e metallo. Entrambi raffigurano un uomo nelle normali fattezze di un uomo, anatomia di un uomo, muscolatura, venatura, mani e braccia al loro posto. Il volto di un uomo. Nelle espressioni e nelle proporzioni di un uomo, visto che ha la barba si presume anche sia un uomo maschio. Dunque inequivocabilmente un uomo, non serve dar spiegazioni. Un uomo trafitto alle mani e ai piedi, dove è ben saldato al legno della croce. Il costato con la trafittura della lancia. Il capo piegato verso il basso che permette di contemplare nella sua circolarità la corona di spine...Un uomo normale, nella normale espressione lacerante della crocifissione che all'epoca era in uso....Legno e metallo...equi e solidali anche se dell'ottocento.... E qui partirebbe la mia polemica. Immagino che non sia necessario farla per dire che è una delle oramai tante stupidità ingannevoli che l'abusivo argentino end & vaticana stanno diffondendo.
Ho letto le espressioni dell'artista..........che ha avuto l'ardire di fare catechesi, naturalmente alla b-maradiaga.... E si, mi sono detto, è proprio necessario spiegare. Mi è venuto in mente la mia mamma e anche la mia nonna soprattutto la nonna.....Che poverette non sempre gli riusciva bene di sfornare una torta o un dolce...che, per qualche stramberia di esecuzione, sembravano tutt'altro che ciò che erano...E allora si inventavano che il forno era troppo caldo...la farina era quella dell'anno vecchio....il lievito , il sale lo zucchero....Insomma per farcelo mangiare senza che le prendessimo in giro o vomitassimo, dovevano spiegare che quel mostro ripugnante era una torta.
Guardo ancora i miei Crocifissi...vecchi di non meno di duecento anni, equo solidali e ricordo che nessuno mi ha mai spiegato che sono di legno e metallo...Mi spiegavano tutt'altre cose. Non godo di eccelso acume, ma anche mai mi sono chiesto o posto il problema...lo vedo da me che sono di legno e metallo come lo è la nuova ferula....Mi domando e dico le altre ferule di cosa sono fatte ? Di materiale radioattivo ? Di risulata di discariche di diossina ? Il legno è forse di piante trattate con veleni ? O forse il legno è un impasto di rami di mariuana o di cicuta.....? L'argento è forse ricavato dalla decantazione di osido di nitrato da decomposizione organica umana (tra l'altro fortemente tossico e velenoso ) ? Non penso !
- Poi la foto fa vedere il davanti ...allora ho capito che la nonna ha fatto la torta oriibile tanto da dover dare spiegazioni---perchè non si capisce cosa sia quel groviglio mostruoso....
Ho passato in rassegna alcune immagini di Crocifissi tra gli innumerevoli che la pietà degli uomini di chiesa commissionavano agli artisti...i quali valutavano le opere per la loro capacità di modellare e raffigurare un uomo e renderlo reale, nelle fattezze, nei colori, nell'anatomia reale e non era necessario dare spiegazioni....semmai si restava sbalorditi nell'ammirare dipinti o sculture che parevano rappresentazioni viventi, calde, respiranti. Si capiva che era un uomo in croce. Ben attacato alla croce, sanguinante e martirizzato. Ebbene ho guardato la ferula e ho capito che bisognava necessariamente spiegare che quello sgorbio era l'uomo Dio, che quel metallo informe e sproporzionato poteva anche essere una torta mal riuscita.
Il culto dell'orrido, l'inganno del trasformare il bello in brutto, il privare le anime della capacità di comprendere e adorare il volto di Cristo Crocifisso...uomo, imbambolare con inutili, superflue e devianti teologie artistiche. La nuova teologia, la nuova catechesi...la nuova chiesa non più la Chiesa di Cristo, ma la chiesa dell'anticristo .....Padre non mi ammonisca...ascolti e senta che oramai è sulla bocca di tutti...La chiesa di b....
Del resto Padre, non mi meraviglio più di nulla....Certo se Dio permette questo, un motivo ben ci sarà..... Ben ci sarà un motivo perchè il suo vicario è rappresentato da un m., oltre tutto i. o meglio in., che lo odia, che disprezza e ridicolizza ciò che dovrebbe essere e non lo è. Demolisce costantemente e impunemente tutto ciò che Egli ha fatto, prescritto, detto e stabilito una volta per tutte....Un motivo ci sarà, perché, per avere un v che snatura le migliaia di esempi di santi e di Papi, prende a mozziconi il vangelo e lo propina tagliuzzato e stuprato a suo diletto e convenienza, capovolgendo e alterando il significato del messaggio che per duemila anni era tutt'altro, trasformandolo, simile, per dirne l'opposto. In buona sostanza la torta mal riuscita della nonna....fatta passare per una buona torta....che regolarmente la nonna poi gettava nella spazzatura....
Io personalmente eviterò di guardare quella ferula......non sono un cultore dell'orrido, non soffro di incubi e non vorrei dover comunciare ad averne. Continuerò a guardare il pur tragico Crocifisso che mi permette di meditare sulle piaghe di Nostro Signore. Considerando che quell'uomo in croce non è un mostro, ma Cristo Gesù che ha sulla carne tutti i segni della sua Pasione. Considerando che già allora io c'ero nei tagli, nei lividi di quel volto umano, in quel corpo bello forte e proporzionato straziato per riscattarmi. Considerando e dolendomi di quante volte ho, disgraziato io, rinnovato i dolori patiti dal Mio e Nostro Salvatore, con le mie mancanze, con le mie superficialità...con la mia umanità che so di dover portare lì, sotto quella Croce Santa e guardare con sguardo pieno di vergogna e chiedere misericordia sapendo che non esiste misericordia senza giustizia..come l'a argentino vuol farci credere.
Padre mi ha provocato.... si sorbisca le conseguenze.....Sa io temo Dio e non gli uomini...e neppure satana, anche se veste di bl.
Ma adesso me lo deve, da buon amico....e voi, P., che ne pensate ?
Con costante ricordo, unitamente alla preghiera
un fraterno saluto
F.
****
Carissimo F., mentre ringrazio per la tua ... 'provocazione' ti dico come la penso citando Papa BXVI:
"Lo sguardo contemplativo al santo Mistero dell’Altare e al Crocifisso risvegliava in lui (san Carlo Borromeo) sentimenti di compassione per le miserie degli uomini e accendeva nel suo cuore l’ansia apostolica di portare a tutti l’annuncio evangelico. D’altra parte, ben sappiamo che non c’è missione nella Chiesa che non sgorghi dal "rimanere" nell’amore del Signore Gesù, reso presente a noi nel Sacrificio eucaristico. Mettiamoci alla scuola di questo grande Mistero! Facciamo dell’Eucaristia il vero centro delle nostre comunità e lasciamoci educare e plasmare da questo abisso di carità! Ogni opera apostolica e caritativa prenderà vigore e fecondità da questa sorgente!"