8 - Il Cuore di Maria Terra benedetta
Il terzo quadro del cuore nobilissimo di Maria è dato dalle parole del Salmista: «Deus Rex noster operatus est salutem in media terrae» (Sal 73, 12). Dio, nostro re, ha operato la nostra salute nel mezzo della terra.
Qual è questa terra?
Essa è la SS. Vergine, della quale la terra fisica, pur considerata nello stato in cui Dio l'aveva fatta prima del peccato, non è che un'ombra, uno schizzo tratteggiato appena. È questa la terra di cui lo Spirito Santo disse: «Aperiatur terra et germinet Salvatorem» (Is 45, 8).
È questa la terra nel cui centro Dio ha operato la nostra salute: «Operatus est salutem in medio terrae» (Sal 73, 12). Dio, nostro re, ha operato la nostra salute nel mezzo della terra.
Qual è questa terra?
Lo Spirito Santo non dice soltanto che Dio ha operato la salute del mondo in questa terra, ma in «medio terrae» e, secondo un'altra versione, «in intimo terrae», nel centro, ossia nel cuore, nel seno di questa Vergine incomparabile.
Nel mezzo di questa terra buona, cioè nel Cuore buonissimo di Maria, «in Corde bono et optimo» (Lc 8, 15) la parola increata ed eterna, uscita dal seno di Dio per venir a salvare gli uomini, è conservata con tutta cura; il frumento degli eletti: «frumentum electorum» (Zac 9, 17) fu seminato abbondantemente e ha prodotto il suo frutto, non solo al cento per uno,
ma a mille volte cento.
Questo frumento sparso a piene mani sulle cime dei monti del Libano (Sal 78, 16) è il Figlio Unico di Dio, vero frumento degli eletti. L'Eterno Padre lo ha sparso allorché l'ha donato a noi pel mistero dell'Incarnazione e continuamente ce lo dona con tanta bontà nella SS. Eucarestia.
Questi monti dalle eccelse cime, sono la SS. Madre che lo Spirito Santo ci pone dinanzi agli occhi sotto il nome e la figura, non già d'una montagna soltanto, ma di parecchie, poiché Essa contiene eminentemente tutto quel che c'è di più eccellente in tutte le vette sacre, ossia in tutti i Santi, che la divina parola definisce le sante montagne (Sal 86, 1) le vette di Dio, eterne (Sal 75,5).
Le cime alte di questi monti sono le qualità sovraeminenti, le prerogative altissime e le perfezioni sublimi di questa Sovrana dell'universo. Ora, su questi monti divini, nel mezzo di questa terra santa, nel Cuore tenerissimo di quest'ottima Madre, quest'adorabile frumento è stato seminato e sparso primieramente, poiché Ella l'ha ricevuto nel suo cuore,
prima ancora di accoglierlo nel suo seno.
Di qui poi si è sparso per tutto l'universo, mercé l'alata parola disseminata a tutti i venti, dai predicatori apostolici, animati dallo Spirito Santo, e si è moltiplicato infinitamente nei cuori dei veri cristiani.
Tanto che si può dire in verità che Gesù è il frutto non solo del seno, ma del Cuore di Maria SS.
E come l'Eterno Padre, rivestendola della divina virtù per cui donò vita a suo Figlio: «Virtus Altissimi obumbrabit tibi» (Lc I, 35), la fece madre di Gesù così le donò il potere di formare Gesù e di farlo nascere nel Cuore dei figli di Adamo e di renderli, per questo
mezzo, membri di Cristo e figli dell'Altissimo.
E com'Ella ha concepito, portato ed eternamente porterà Gesù nel suo Cuore, così ha portato, porta, porterà sempre in cuor suo i membri di questo capo divino come figli amatissimi, frutti del suo materno Cuore, di cui Ella fa continua oblazione e perpetuo
sacrificio a Sua Divina Maestà.
Perciò i santi Padri chiamano Maria la cooperatrice, con suo Figlio, della nostra redenzione; la sorgente di nostra salute, la speranza dei peccatori, la mediatrice della nostra riconciliazione e della nostra pace con Dio, la redenzione dei prigionieri, la gioia e la salute
del mondo, e assicurano che in Lei, da Lei, per Lei Dio ha rifatto e riparato tutte le cose; che nessuno si salva se non per Lei, e che Dio non fa grazie a nessuno se non per mezzo di Lei.
Eva e Maria.
«Eva ha riempito il mondo di miserie;
Maria ha portato al mondo la salute.
Eva è la madre e la sorgente del peccato;
Maria è la sorgente e la madre della grazia.
Eva ci ha procurata la morte;
Maria ci ha donata la vita.
Quella ci ha feriti; questa ci ha guariti».
«Voi, o Maria, siete l'unica speranza dei peccatori. Per mezzo vostro noi possiamo ottenere da Dio il perdono dei nostri peccati; per vostro mezzo noi speriamo ricevere i doni, i favori della sua infinita bontà» (S. Agostino).
«Veneremur salutis auctricem» - dice S. Gerolamo. Dobbiamo avere una grande venerazione per Colei che è la sorgente della nostra salute».
«In vitam prodiisti, ut orbis universi salutis administram te praeberes» (Orat. I de Nat.).
«Voi siete venuta in questo mondo per cooperare col Figlio alla salute dell'universo» (S. Giovanni Damasc.).
«Per te reconciliati sumus Deo. Tu captivorum redemptio, Tu omnium salus. Ave, pax,
gaudium et salus mundi. Ave mediatrix gloriosissima» (S. Efrem Orat. ad B. Virg.).
«Nemo salvatur nisi per Te, o Deipara! Nemo liberatur a periculis, nisi per Te, o Virgo puerpera! Nemo coelesti aliquo munere donatur nisi per Te, Deo charissima!» (S. Germano).
Nessuno si salva se non per Te, o Madre di Dio! Nessuno è liberato dai pericoli se non per Te, o Vergine Madre!
Nessuno riceve doni da Dio se non per mezzo di Te, che gli sei carissima!
«Sicut in Eva omnes moriuntur, ita et in Maria omnes vivificabuntur: et sicut Evae scelere fit mundi damnatio, ita fide Mariae facta est orbis reparatio» (Beato Amedeo).
Tutti gli uomini sono morti in Eva; tutti saranno vivificati in Maria; la colpa di Eva ha perduto il mondo; la fede di Maria ha tutto riparato.
«Merito in Te respiciunt oculi omnis creaturae quia in Te, de Te et per Te benigna manus omnipotentis quidquid creaverat recreavit» (S. Bernardo). Tutte le creature volgono gli occhi verso di Voi, poiché è in Voi, con Voi, che la dolce mano dell'Onnipotente ha rifatto e riparato la sua opera, rovinata dal peccato. Ragione per cui lo stesso Santo chiama Maria: «Gratiae inventricem, mediatricem salutis, restauratricem saeculorum».
«Quod damnavit Eva, salvavit Maria» (Innocenzo III).
«Maria ha desiderato, ha cercato, ha ottenuto la salute di tutti; veramente è per Lei che la salute di tutti è stata fatta; ecco perché Ella è chiamata: salute del mondo (Riccardo da S. Vittore).
Non che il Salvatore - osserva S. Bernardo - non fosse da solo più che sufficiente a compiere l'opera della nostra salute: «Sed congruum magis erat ut adesset nostrae reparationi sexus uterque quorum corruptioni neuter defuisset» (Serm. de verbis Apoc. Signum magnum).
Sicché il cuore di Maria è la sorgente della salute universale: «Omnis salus de Corde Mariae scaturizat» (S. Bonaventura).
Quali obbligazioni abbiamo quindi noi verso il caritatevolissimo cuore della nostra madre pietosa? Quale riconoscenza le dobbiamo noi, quali lodi le potremo offrire, che rispondano degnamente alla sua eccessiva carità verso di noi, agli innumerevoli favori che la divina misericordia ci ha fatto per mezzo suo?
Il Cuore di Maria centro del mondo rimesso a nuovo, che è il mondo del divino amore e della santa carità. Infatti tutto l'amore che è nel cuore degli Angeli e degli uomini che amano Dio per sé stesso e il prossimo in Dio e per Dio, si trova riunito nel Cuore della Madre del bell'amore, quasi raggi di sole venuti a concentrarsi in uno specchio, abbastanza grande per riunirli tutti, convergenti.
Ora, l'amabilissimo Gesù non è forse l'amore, la gioia, il centro, la delizia del cielo e della terra? E per conseguenza, non è forse vero che il cuore di Maria, cioè Gesù, è il centro di tutti i cuori degli uomini e degli Angeli? Verso di Lui dobbiamo essere sempre rivolti per guardarlo di continuo, per aspirare a Lui e per tendere a Lui: Egli è il luogo del nostro riposo e della nostra suprema felicità, fuori del quale non c'è che timore, inquietudine, angoscia, morte e inferno.
PREGHIERA. O Gesù, vero cuore di Maria, attirate, portate, rapite il nostro Cuore!
Fate che esso non ami, non desideri, non cerchi, non gusti che Voi; che sospiri e tenda incessantemente a Voi e non prenda alcuna compiacenza che in Voi. Fate che esso dimori in Voi perpetuamente, sia consumato nella fornace ardente del vostro divin cuore e sia