martedì 19 marzo 2024

O Giuseppe: Speranza certa della nostra vita e Colonna del mondo


O Giuseppe, onor dei celesti,
o speranza certa della nostra vita e colonna del mondo,
le lodi che giulivi noi ti cantiamo
accogli benigno.

Te il Creatore delle cose destinò sposo della Vergine purissima,
volle che tu fossi chiamato il padre del Verbo,
e che fossi altresì il ministro
della salute.

Tu il Redentore giacente nel presepio,
la cui nascita fu preannunziata dal coro dei Profeti,
contempli giulivo, e umilmente, appena nato,
l'adori Dio.

Il Dio, Re dei re e Dominatore del mondo,
al cui cenno trema la turba infernale,
a cui serve il cielo e s'inchina,
egli si sottomette a te.

Lode perenne sia all'eccelsa Triade,
la quale t'ha conferito sublimi onori;
ella dia a noi per i meriti tuoi le gioie
della vita beata.

Amen. 


Gen 39:1-5
1 Giuseppe dunque fu condotto in Egitto, e lo comprò l'egiziano Putifare eunuco di faraone e capo dell'esercito, dalle mani degli Ismaeliti che ve l'avevano condotto. i
2 E il Signore fu con lui, e gli riusciva bene tutto quel che faceva : e abitava in casa del suo padrone,
3 Il quale conosceva benissimo che il Signore era con lui e che faceva riuscir bene in mano di lui tutto quel che faceva.
4 E Giuseppe trovò grazia presso del suo padrone, e lo serviva : dal quale preposto a ogni cosa egli governava la casa affidatagli e tutto ciò che gli era stato consegnato :
5 E il Signore benedisse la casa dell'Egiziano per amor di Giuseppe.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

Gen 41:37-40
37 Piacque il consiglio (di Giuseppe) a faraone, e a tutti i suoi ministri;
38 Ed egli disse loro: Potremo noi trovare un altro uomo che sia così pieno dello spirito di Dio?
39 Pertanto disse a Giuseppe : Dacché Dio ti t'ha manifestato tutto ciò che hai detto, potrò io trovare uno più saggio e simile a te?
40 Tu avrai la sopraintendenza della mia casa, e al cenno della tua bocca tutto il popolo ubbidirà; io non avrò in più di te altro che il trono.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

Gen 41:41-44
41 Di più disse faraone a Giuseppe : Ecco, io ti dò autorità su tutta la terra d'Egitto.
42 E si levò l'anello dal suo dito e lo mise nel dito di lui ; e lo fece vestire d'una veste di bisso, e gli mise al collo una collana d'oro.
43 Quindi lo fece salire sul suo secondo cocchio, gridando l'araldo che tutti s'inginocchiassero dinanzi a lui, e sapessero ch'egli era il soprintendente di tutta la terra d'Egitto.
44 Il re disse poi a Giuseppe: Io sono faraone : senza il tuo comando, nessuno muoverà piede o mano in tutta la terra d'Egitto.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

***

Sermone di san Bernardo Abbate
Omelia 2 su Missus, verso la fine
Chi e qual uomo sia stato il beato Giuseppe, argomentalo dal titolo onde, sebbene in senso di nutrizio, meritò d'essere onorato così da essere e detto e creduto padre di Dio; argomentalo ancora dal proprio nome, che, come si sa, s'interpreta aumento. Ricorda in pari tempo quel gran Patriarca venduto altra volta in Egitto; e sappi ch'egli non solo ha ereditato il nome di quello, ma ne ha imitato ancora la castità, ne ha meritato l'innocenza e la grazia.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

E se quel Giuseppe, venduto per invidia dai fratelli e condotto in Egitto, prefigurò la vendita di Cristo ; il nostro Giuseppe, fuggendo l'invidia d'Erode, portò Cristo in Egitto. Quegli per rimaner fedele al suo padrone, non volle acconsentire alle voglie della sua padrona : questi, riconoscendo vergine la sua Signora madre del suo Signore, si mantenne continente e fu il suo fedele custode. A quello fu data l'intelligenza dei sogni misteriosi ; a questo fu concesso d'essere il confidente e cooperatore dei celesti misteri.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

Il primo conservò il frumento non per sé, ma per tutto il popolo : il secondo ricevé la custodia del Pane vivo celeste e per sé e per tutto il mondo. Non v'ha dubbio che questo Giuseppe, cui fu sposata la Madre del Salvatore, sia stato un uomo buono e fedele. Voglio dire, «un servo fedele e prudente» Matth. 24,45, che il Signore costituì conforto della Madre sua, sostegno della sua infanzia, infine il solo e fedelissimo cooperatore in terra del gran disegno.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.


Omelia di san Girolamo Prete
Libr. 1 Commento al cap. 1 di Matteo
Perché fu concepito non da una semplice vergine, ma da una sposata? Primo, perché dalla genealogia di Giuseppe si mostrasse la stirpe di Maria ; secondo, perch'ella non fosse lapidata dai Giudei come adultera: terzo, perché fuggitiva in Egitto avesse un sostegno. Il martire Ignazio aggiunge ancora una quarta ragione perché egli fu concepito da una sposata : affinché, dice, il suo concepimento rimanesse celato al diavolo, che lo credé il frutto non di una vergine, ma di una maritata.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

Prima che stessero insieme si scoperse che stava per esser madre per opera dello Spirito Santo» Malth. 1, 18. Si scoperse non da altri se non da Giuseppe, al quale per la confidenza di marito non sfuggiva nulla di quanto riguardava la futura sposa. Dal dirsi poi: « Prima che stessero insieme », non ne segue che stessero insieme dopo: perché la Scrittura constata ciò che non era avvenuto.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

Or Giuseppe marito di lei, essendo giusto, e non volendo esporla all'infamia, pensò di rimandarla segretamente » Matth. 1, 19. Se uno si unisce a cattiva donna, diventa un sol corpo con essa » 1Cor. 6, 16, e nella legge è prescritto, che non solo i rei, ma anche i complici del delitto sono colpevoli : come dunque Giuseppe, occultando il delitto della sposa, è chiamato giusto? Ma ciò è una testimonianza in favore di Maria, perché Giuseppe conoscendo la sua castità, e ammirando quanto era avvenuto, nasconde nel silenzio quello di cui non comprendeva il mistero.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

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GESU' GIUSEPPE E MARIA

VI DONO IL CUORE E L'ANIMA MIA

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