LEZIONI SULL’EPISTOLA DI PAOLO AI ROMANI
L’APPARTENENZA FORMALE ALLA CHIESA
Seguendo il testo paolino, il commento passa a considerare le condizioni odierne della Chiesa. Essa purtroppo si trova in una condizione debilitata: troppi chierici sono uguali ai farisei. Non credano che ci si salvi solo nell’appartenenza formale alla Chiesa.
Al contrario, l’adesione e l’osservanza della morale naturale e l’amore istintivo per Dio salvano molti che non sono cristiani purché credano in buona fede ai dettami della loro religione. Infatti: “Quando i pagani, che non hanno la Legge, per natura agiscono secondo la Legge, essi, pur non avendo Legge, sono legge a se stessi”[2]. Coloro che non hanno conosciuto il Cristo avranno il “premio dei pargoli”, il Limbo, che è già luogo di gioia, e al Giudizio Finale anch’essi entreranno in Paradiso. E, come insegna il Sommo Poeta (Paradiso XIX, 106-108):
Ma vedi: molti gridan “Cristo, Cristo!”,
che saranno in giudicio assai men prope a lui,
che tal che non conosce Cristo; (…)
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