SUPRA MISSAM
et Confessionem
NOTA: SI LEGGA FINO IN FONDO PER NON ESSERE INGANNATI COME SPESSO SUCCEDE LEGGENDO LA summa...
tratto da: Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino
Parte III – Argomento 82 - Articolo 9
Se sia lecito ricevere la comunione da sacerdoti eretici,
scomunicati o peccatori, e ascoltare la loro messa
Pare che si possa lecitamente ricevere la comunione da sacerdoti eretici,
scomunicati o peccatori, e ascoltare la loro messa. Infatti:
1. « Nessuno », scrive S. Agostino [Contra Petil. 3, 9], «rifugga dai sacramenti di Dio,
né in un ministro buono, né in uno cattivo». Ora i sacerdoti, anche se sono peccatori,
eretici o scismatici, compiono un vero sacramento.
Quindi non si deve evitare di ricevere la comunione da loro, né di ascoltare la loro messa.
2. Il corpo vero di Cristo è figurativo del suo corpo mistico, come si è visto sopra
[q. 67, a. 2; q. 73, a. 1, ob. 2]. Ora, i suddetti sacerdoti consacrano il vero corpo di Cristo.
Quindi quelli che appartengono al corpo mistico possono partecipare al loro sacrificio.
3. Molti peccati sono più gravi della fornicazione.
Ma non è proibito ascoltare la messa di sacerdoti colpevoli di altri peccati.
Quindi non deve essere proibito nemmeno di ascoltare la messa di sacerdoti fornicatori.
In contrario:
Un canone [Decr. di Graz. 1, 32, 1, 1, 71] stabilisce:
« Nessuno ascolti la messa di un sacerdote che risulti con certezza colpevole
di concubinato ». - E S. Gregorio [Dial. 3, 31] riferisce che « un perfido genitore
mandò a un suo figlio un vescovo ariano, perché dalle sue mani sacrileghe
egli ricevesse la comunione eucaristica; ma il figlio, fedele a Dio,
quando gli si presentò il vescovo ariano lo rimproverò come doveva ».
Dimostrazione:
I sacerdoti che siano eretici, scismatici o scomunicati,
o anche peccatori, sebbene abbiano il potere di consacrare l‘Eucaristia,
come si è detto sopra [a. 5, ad 1; a. 7], tuttavia non esercitano tale potere lecitamente,
bensì peccano esercitandolo. Ora, chiunque comunica con un altro nel peccato
ne viene a condividere la colpa, per cui S. Giovanni [2 Gv 11] parlando dell‘eretico
afferma: « Chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse ».
Quindi non è lecito ricevere la comunione dai suddetti sacerdoti,
né ascoltare la loro messa. Tra queste categorie però c‘è qualche differenza.
Infatti gli eretici, gli scismatici e gli scomunicati vengono privati dell‘esercizio dei loro poteri
da una sentenza della Chiesa, per cui pecca chiunque ascolti la loro messa
o riceva da essi i sacramenti.
Invece non tutti i peccatori vengono privati dell‘esercizio dei loro poteri
da una sentenza della Chiesa. Sebbene dunque siano sospesi per sentenza divina
di fronte alla propria coscienza, tuttavia non lo sono per sentenza ecclesiastica
di fronte agli altri.
Perciò fino alla sentenza della Chiesa è lecito ricevere la comunione da essi
e ascoltare la loro messa.
Per cui S. Agostino [Glossa P. Lomb.] così commenta l‘espressione di S. Paolo [1 Cor 5, 11]:
« Con questi tali non dovete neppure mangiare insieme »:
Così dicendo egli proibiva che un uomo fosse giudicato da un altro uomo
per un semplice sospetto, o per un‘indebita usurpazione di giudizio,
volendo piuttosto [che fosse giudicato] in base alla legge di Dio,
secondo la disciplina della Chiesa: o mediante la confessione spontanea,
oppure mediante l‘accusa e la discussione ».
Analisi delle obiezioni:
1. Rifuggendo dall‘ascoltare la messa di tali sacerdoti,
o dal ricevere la comunione dalle loro mani, non rifuggiamo dai sacramenti di Dio,
ma piuttosto li rispettiamo: per cui l‘ostia consacrata da tali sacerdoti
deve essere adorata, e se viene conservata può essere lecitamente
consumata da un sacerdote legittimo.
Rifuggiamo però dalla colpa di chi esercita indegnamente il ministero.
2. L‘unità del corpo mistico è frutto della ricezione del vero corpo di Cristo.
Ma quelli che lo ricevono o lo amministrano indegnamente perdono tale frutto,
come si è detto sopra [a. 7; q. 80, a. 4]. Perciò quanti sono nell‘unità della Chiesa
non devono ricevere il sacramento da questi ministri.
3. Sebbene la fornicazione non sia più grave di altri peccati,
tuttavia gli uomini sono ad essa maggiormente proclivi, per la concupiscenza della carne.
Per questo la Chiesa proibisce in modo particolare tale peccato ai sacerdoti,
vietando di ascoltare la messa di un sacerdote concubinario. -
Ma ciò va inteso del concubinario riconosciuto come tale,
o « per una sentenza » di regolare condanna,
o « in seguito a una confessione resa in giudizio »,
oppure « quando il peccato non può essere celato in alcun modo ».
Fonte: http://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/1225-1274,_Thomas_Aquinas,_Summa_Theologiae_(p_Centi_Curante),_IT.pdf
⏩ sulla Confessione
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Nemmeno se un Sacerdote fosse *in peccato mortale* il Sacramento viene inficiato.
L'importante è che sia un Sacerdote regolarmente ordinato.
Il Sacerdote che amministra IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE
( cioè la Confessione ) non lo fa in veste personale, ma rappresenta Gesù Stesso,
il Quale, per il tramite di un suo ministro (regolarmente ordinato ovviamente
da un Vescovo Valido regolarmente ordinato/nominato da Giovanni Paolo II° da Papa Benedetto XVI),
concede sia la remissione dei peccati, anche detta assoluzione, dal latino Ab (da) solvere
(rendere libero), che la necessaria riparazione.
Si suggerisce di vedere anche il Catechismo della Chiesa Cattolica:
PARTE SECONDA - LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO
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Sezione seconda - « i sette sacramenti della chiesa »
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Capitolo secondo - I Sacramenti di Guarigione
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Articolo 4
IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE
https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c2a4_it.htm
[...]
VI. Il sacramento della Penitenza e della Riconciliazione
1440
Il peccato è anzitutto offesa a Dio, rottura della comunione con lui.
Nello stesso tempo esso attenta alla comunione con la Chiesa.
Per questo motivo la conversione arreca ad un tempo il perdono di Dio
e la riconciliazione con la Chiesa, ciò che il sacramento della Penitenza
e della Riconciliazione esprime e realizza liturgicamente.
Dio solo perdona il peccato
1441
Dio solo perdona i peccati. Poiché Gesù è il Figlio di Dio,
egli dice di se stesso: « Il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra
di rimettere i peccati » (Mc 2,10) ed esercita questo potere divino:
« Ti sono rimessi i tuoi peccati! » (Mc 2,5).
Ancor di più: in virtù della sua autorità divina dona tale potere
agli uomini affinché lo esercitino nel suo nome.
1442
Cristo ha voluto che la sua Chiesa sia tutta intera, nella sua preghiera,
nella sua vita e nelle sue attività, il segno e lo strumento del perdono
e della riconciliazione che egli ci ha acquistato a prezzo del suo sangue.
Ha tuttavia affidato l'esercizio del potere di assolvere i peccati al ministero apostolico.
A questo è affidato il « ministero della riconciliazione »
(2 Cor 5,18). L'Apostolo è inviato « nel nome di Cristo », ed è Dio stesso che,
per mezzo di lui, esorta e supplica: « Lasciatevi riconciliare con Dio » (2 Cor 5,20).
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Dio Si mostra con la Pazienza e con la Misericordia.
Quindi uomo... non sfidare più il tuo Dio.
Torna piccolo bimbo fiducioso
e rimettiti nelle Sue Amorevoli Mani dicendo...
« O Padre Mio... o Padre Buono... Ti chiedo perdono. »
Ecco C...
ed Io Gesù che dalla Trinità ti parlo
desidero dire a tutti i Miei figli e fratelli
che donerò Grazie speciali
a chi nel Sacramento della Riconciliazione Mi invocherà in tal modo.
Gesù a C. - 13 dicembre 2004 - 12.20
⏩ in Sintesi
( Rileggere le Rivelazioni date da Gesù a C.
Libri mensili 4-2017, 6-2018, 1-2021, 12-2022, 2-2023, 3-2023)
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▶ ▷ Il precetto festivo deve essere rispettato sotto pena di peccato mortale.
▶ ▷ La messa per radio o TV, non sostituisce in nessun modo quella in presenza, anche se celebrata in latino.
▶ ▷ Se un vescovo è stato nominato da Bergoglio non è vescovo valido.
▶ ▷ Se un vescovo è stato nominato a suo tempo, da Papa Giovanni Paolo II
oppure da Papa Benedetto XVI è un Vescovo valido.
▶ ▷ Se un vescovo invalido ordina un sacerdote, questi è sacerdote invalido
▶ ▷ Se un sacerdote invalido amministra i Sacramenti,
questi Sacramenti non sono validi; quindi la Santa Messa, la Confessione,
la Cresima, il Battesimo, il Matrimonio e gli altri Sacramenti non sono validi.
▶ ▷ Se un Sacerdote valido celebra la Santa Messa invocando la RUGIADA
invece dello Spirito Santo che È Dio ( questa parte liturgica della Santa Messa
si chiama Epiclesi ) la Consacrazione dell'Ostia non avviene e Gesù non vi è Presente,
quindi la messa non è valida – è bene tuttavia fare la Comunione spirituale
( esattamente come dopo il Santo Rosario in casa ) e di adoperarsi subito
per cercare e trovare una Messa valida.
È inutile tornare a messa con questo sacerdote, ma il precetto festivo
deve essere rispettato per non commettere peccato mortale.
▶ ▷ Se un Sacerdote valido celebra la Santa Messa senza invocare la RUGIADA
ma si pone in comunione con Bergoglio, è ipso facto scomunicato,
ma la Messa è comunque valida ( ripetiamo: senza la RUGIADA ) e in questo caso,
all’UNA CUM, si suggerisce di mettersi in comunione con l’ordinario del luogo,
ossia il proprio Vescovo, che ovviamente deve essere un Vescovo valido.
▶ ▷ Se un Sacerdote valido, è notorio che all’UNA CUM
si pone sempre in comunione con Bergoglio, sia che invochi la RUGIADA nella Messa
o che non la invochi, durante la Confessione amministra il Sacramento non in veste personale,
ma rappresenta Gesù Stesso, quindi la Confessione è valida.
http://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/1225-1274,_Thomas_Aquinas,_Summa_Theologiae_(p_Centi_Curante),_IT.pdf
AMDG et DVM
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