SAN LUIGI MARIA GRIGNION DE MONTFORT
Questo santo è tutto da scoprire. Ha vissuto
solo quarantatrè anni, Louis-Marie de Montfort, ma è stato “un atleta
della predicazione”, un “Apostolo di Maria”, “Colui che amava tanto i
poveri”.
Nacque in Bretagna, Francia nordoccidentale,
il 31 Gennaio 1673, a Montfort-la-Cane (oggi Montfort-sur-Meu).
Secondo di diciotto figli di Jean-Baptiste Grignion, avvocato, e Jeanne
Robert de la Vizeule, fin da bambino mostrò una forte disposizione alla
preghiera e alla contemplazione. Lo zio materno Alain, testimonierà che
da piccolo era “molto portato all’apostolato”.
Nel 1684, a 11 anni, Luigi Maria si iscrive al collegio dei Gesuiti di
Rennes, il paese d’origine della madre. Soggiorna in casa dello zio.
Sino al 1692, per otto anni, studia con profitto seguito da ottimi
insegnanti, come padre Camus e padre Gilbert.
Conduce una vita austera, conservando intatta la sua innocenza.
Per interessamento della pia signorina Montigny, si trasferisce a Parigi
nell’autunno del 1692 ed entra nel seminario di Saint-Sulpicio.
Completa gli studi di teologia ed il 5 Giugno 1700, a 27 anni, viene
ordinato sacerdote.
Incontra a Parigi Marie-Louise Trichet con la
quale fonda la Congregazione delle Figlie della Sapienza nel 1703. Ma il
suo desiderio era di dedicarsi alle missioni estere.
Diceva : “Che facciamo noi qui mentre ci sono tante anime che periscono
nel Giappone e nelle Indie per mancanza di predicatori e di catechisti?”.
Pieno di fervore, si reca a Roma. Il 6 Giugno
del 1706 viene ricevuto in udienza dal Santo Padre Clemente XI
(papa Albani).
Il pontefice in quel tempo era estremamente
preoccupato per la particolare situazione francese : giansenismo,
gallicanesimo, quietismo, turbavano la Chiesa. Il papa, amorevolmente,
lo esorta e lo convince ad esercitare il suo zelo nella stessa Francia,
che ne aveva bisogno, mettendosi a disposizione dei vescovi.
Gli conferisce il titolo di Missionario Apostolico e gli
dona un Crocifisso. Confortato dalla parola e dalla benedizione del Vicario
di Cristo, Luigi Maria rientra in Francia. Trova, però, difficoltà ed ostilità
da parte del vescovo di Poitiers. Si dirige altrove : veniva considerato un
prete stravagante ed originale, ma egli continuava, tenace e risoluto.
Si ritira per un certo tempo nei pressi di Montfort, in un antico
lebbrosario, Saint-Lazare con altri due compagni.
La gente accorre, arriva e Luigi Maria fa recitare il Rosario, fa cantare
lodi, e predicare la parola di Dio. Diceva : “L’Ave Maria ben detta è segno
di predestinazione. E’ una verità che io sono disposto a sottoscrivere con il
mio sangue”.
Il vescovo di Saint-Malo, mons.Vincenzo Francesco
Desmarets, giansenista, gli proibisce ogni ministero. Passa da un paese
all’altro, da una diocesi all’altra, e arriva, finalmente alla diocesi de La
Rochelle ove trascorre gli ultimi cinque anni della sua vita.
Qui, il vescovo, Etienne de Champflour, lo accoglie benevolmente.
Organizza un gran numero di missioni, diffondendo e introducendo
dovunque la recita del Rosario tra il popolo. Istituisce confraternite e
scuole. La povera gente lo cerca come predicatore e confessore.
“Egli tuonava, dal pulpito, contro tutti i vizi, ma era dolce e fermo insieme
nel tribunale della penitenza ; aveva un dono singolare per toccare i cuori
sia nel Confessionale che dalla cattedra. I grandi peccatori si rivolgevano
più a lui, per confessarsi, che a qualunque altro missionario”.
Anima di grande fervore mariano. “La Santa Vergine lo
aveva scelto per prima, come uno dei suoi più grandi favoriti ed aveva
stampato nella sua giovane anima quella tenerezza così singolare che egli
ha sempre avuto per Lei e che l’ha reso uno dei più grandi devoti alla
Madre di Dio che la Chiesa abbia avuto”.
Ci si può rendere conto di questa grande
devozione di san Luigi Maria di Montfort, leggendo il suo libro
scoperto e stampato dopo 130 anni dalla sua morte, nel 1842 :
“Trattato della vera devozione alla Santa Vergine”.
Morì, il nostro santo, il 28 Aprile 1716, a Saint-Laurent-sur-Sèvre : aveva
quarantatrè anni.
Prima di rendere l’anima, teneva stretto, in una
mano il Crocifisso datogli da Clemente XI, nell’altra una statuetta della
Madonna, dicendo : “Sono tra Gesù e Maria. Sono giunto al termine : è
finita, non peccherò più”.
La Vandea, regione francese dove San Luigi Maria di Montfort trasfuse
tutte le sue energie, passò alla Storia come la terra che seppe reagire alla
furia distruttrice giacobina della Rivoluzione Francese, difendendo “Trono
ed Altare”. Ancora dopo ottanta anni, nel 1793, la fede predicata e
trasmessa da S.Luigi Maria, restava solida e radicata nell’animo del
popolo della Vandea che aveva subito il martirio.
Papa Leone XIII lo proclama beato il 22 Gennaio
1888, Pio XII lo eleva agli altari il 20 Luglio 1947, Giovanni Paolo II trae
il motto del suo pontificato “Totus Tuus” proprio dai suoi scritti e lo
indica nella “Redemptoris Mater” come testimone e guida della spiritualità
mariana.
Gianni Mangano
---------
AVE MARIA PURISSIMA!
Nessun commento:
Posta un commento