SAREBBE IL 'CASO GIORNALISTICO' DEL TERZO MILLENNIO
19 luglio 2021
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Il 29 giugno, proprio nel giorno del 70° di sacerdozio di Joseph Ratzinger, peraltro ricorrenza dei S.S. Pietro e Paolo, ci sono giunte le risposte del prof. Antonio José Sánchez Sáez, docente di Diritto presso l'Università di Siviglia (fondata nel 1505).
Dopo la drastica demolizione da parte di Bergoglio del Summorum Pontificum - l’atto più importante del pontificato di Papa Benedetto XVI con cui si liberalizzava (doverosamente) la messa in latino - la messa per eccellenza, dotata di “assolute garanzie di cattolicità” – è arrivato il momento per proporre questa intervista su un tema che – fateci caso – tutti i media tendono ad evitare come la peste. Inspiegabilmente, così fa anche larga parte del mondo tradizional-conservatore, che probabilmente si illude di poter combinare accordi per il post-Bergoglio ignorando l’inevitabile spada di Damocle di una naturale successione antipapale, nel caso di rinuncia invalida di Ratzinger.
Eppure, in un Paese civile, si parla, si discute, anche aspramente, ma ci si confronta: dialogo, ponti, non muri. Sarebbe auspicabile che qualcuno riuscisse a demolire questa nostra completa ricostruzione, ma finora nessuno ci è riuscito, (e nemmeno ci prova): QUI
Con 80 pubblicazioni, vari soggiorni di ricerca nelle Università di Harvard, Bologna, Firenze, Francoforte, Sorbona e 5 premi accademici, il professor Sànchez da anni scrive sul sito cattolico "comovaradealmendro.es". Attualmente, è l’universitario con il curriculum più autorevole ad aver avuto il coraggio di “metterci la faccia”.
D. Professore, Lei da tempo dice di seguire la nostra inchiesta sulla rinuncia di Benedetto XVI…
R. “Per molti anni, quelli che pensavano che l'unico papa regnante fosse Benedetto XVI , sono stati soli, incompresi dalla Chiesa. Conforta vedere come un importante quotidiano italiano abbia scelto di discutere questo tema, fondamentale non solo per i cattolici.
D. Nessun altro organo di informazione ne parla, eppure dovrebbe essere il caso giornalistico del millennio…
R. “La stragrande maggioranza pensa che il card. Bergoglio sia un cattivo papa, ma in fondo il papa. Criticano i suoi deliri, ma lo considerano un padre. E questo lo rafforza di più. Altri sono semplicemente cattolici mondani, contenti delle sue innovazioni. Infine, altri sospettano che Francesco sia un impostore, ma non osano parlarne in pubblico”.
D. Dal suo sito, lei sostiene che la massoneria ecclesiastica ha posto forzatamente Bergoglio sul trono di Pietro. Quali evidenze?
R. “Dagli apprezzamenti delle logge internazionali, all’inserimento di elementi massonici nella liturgia e nella devozione, alla retorica sulla Fratellanza Universale... Basti dire, per ora, che padre Malachi Martin, coltissimo gesuita consigliere del card. Bea, che lesse l'intero Terzo Segreto di Fatima (comprese le parole della Madonna non ancora rivelate), scrisse un libro intitolato “ Windswept House” dove spiegava il piano della massoneria ecclesiastica: costringere il papa alle dimissioni per imporre un falso papa che, sfruttando l'obbedienza del clero e dei fedeli, porterà la Chiesa alla grande apostasia profetizzata da San Paolo. Quello che Malachi Martin non sapeva è che Benedetto XVI era da tempo preparato e non si è dimesso validamente, rimanendo papa: un gioco da maestro”.
D. Per quali motivi principali la sua rinuncia sarebbe invalida?
R. “Sono rimasto sorpreso, quando ho letto con calma la sua Declaratio di rinuncia in latino: papa Benedetto non ha rinunciato al munus, come disposto dal canone 332.2 del Codice di Diritto Canonico, ma al ministerium. Come se un professore si dimettesse dall'insegnamento senza lasciare la sua cattedra, rimanendo docente dell'Università. Inoltre, Benedetto XVI ci ha dato un altro indizio diventando "papa emerito", un titolo canonicamente impossibile poiché per essere emerito è necessario aver cessato dall'ufficio per età o per dimissioni accettate... e nessuna di queste due condizioni è soddisfatta nelle dimissioni di un papa (can. 185)”.
D. Secondo Lei lo ha fatto apposta? Magari, come ventila il noto filosofo Giorgio Agamben, per “rafforzare il papato”?
R. “Ho letto il libro di Agamben “Il mistero del male. Benedetto XVI e la fine dei tempi”. Concordo sul fatto che Benedetto XVI attualmente agisca come “katejon”, un “potere che frena” la rivelazione dell'Anticristo (di questo ne ha parlato anche Massimo Cacciari). Sappiamo che Benedetto XVI conosce perfettamente i messaggi mariani di Fatima, Garabandal, Akita. Lui ha agito volutamente in questo modo, sapendo che i lupi sarebbero venuti a prenderlo (perché lo avevano già fatto contro Giovanni Paolo II). Così ha finto di dimettersi, ma senza farlo, rimanendo papa”.
D. I canonisti bergogliani come contro-argomentano?
R. “In sostanza dicono che anche se la rinuncia fosse errata, è convalidata dall'accettazione unanime e pacifica di Francesco da parte della Chiesa ("Universalis Ecclesiae Adhaesio"). Un tragico errore, perché tale dottrina non è mai stata intesa a salvare, sanare o considerare soddisfatta la condizione senza la quale un procedimento non potrebbe mai essere avviato. Nel caso dell'elezione papale, la sede deve essere vacante: il papa regnante deve essere morto o deve aver abdicato validamente. Per il can. 126 (dottrina dell'errore sostanziale) la rinuncia di Benedetto era nulla, la sede non era vacante ed è impossibile sanare a posteriori questo errore sostanziale. Non conta che la stragrande maggioranza della Chiesa ritenga che il Papa sia Francesco: anche i giudei preferirono Barabba a Gesù, ma si sbagliavano”.
D. Nel libro intervista “Ultime conversazioni” Ratzinger dice di essersi dimesso come i papi che, nella storia, non hanno abdicato. QUI Se lui è ancora il papa, Bergoglio chi è?
R. “Almeno un ANTIPAPA. Molti credono che, inoltre, sia il Falso profeta dell'Apocalisse”.
D. Tanti pensano che dopo Francesco un nuovo conclave possa mettere le cose a posto. E’ così?
R. “Assolutamente NO. Un conclave con 80 cardinali nominati da un antipapa può eleggere solo un altro antipapa. Tutta la linea successoria di Bergoglio è antipapale. Non ci sarà più una restaurazione ecclesiale, ma una discesa verso la grande apostasia della Chiesa cattolica visibile, che perseguiterà il “piccolo resto” fedele, la vera Chiesa”.
D. A proposito, il canale di don Minutella, il prete più seguito d’Italia e fedele a Benedetto , è stato chiuso da Youtube o hackerato… QUI
R. “Appunto. Hanno bisogno di mettere a tacere il dissenso e si servono della complicità dei social”.
D. I cattolici che si scandalizzano per le “riforme” di Bergoglio ed evitano di chiedersi se sia il vero papa… eludono la “magna quaestio”?
R. “Sì. Purtroppo su questa linea di pensiero ci sono principi della Chiesa come i card. Sarah e Müller, l’arcivescovo Viganó, etc. che confondono molte persone”.
D. Francesco in una recente intervista ha raccomandato di non sprecare la crisi, ma di impiegarla per instaurare un “nuovo ordine mondiale”. C’è da preoccuparsi anche per i laici?
R. “Ovviamente: questo progetto riguarda tutti. In particolare, l'ONU da decenni promuove quelli che per i cattolici sono “peccati che gridano al Cielo” come l'aborto, l'eutanasia o l'ideologia di genere. Lo denunciavano già Giovanni Paolo II e Benedetto XVI . E ora Bergoglio è perfettamente unito al Nuovo Ordine Mondiale, ateo , anticristiano e chiede obbedienza all'ONU”.
D. Perché vescovi e cardinali non affrontano la questione? E’ un’enorme responsabilità storica e spirituale…
R. “Gli architetti del Nuovo Ordine Mondiale ora dominano il mondo e la Chiesa. Cardinali e vescovi informati temono di provocare uno scisma se parlano apertamente. Ma è assurdo pensare che Cristo possa volere l'unità nella menzogna, per questo, nella storia, gli eretici hanno lasciato la Chiesa, purificandola. Ora lo scisma si invertirà: saranno quelli che professano la Verità Cattolica ad essere espulsi dalla Chiesa”.
Di questa eventualità avevamo già accennato con la metafora del "cuculo" QUI Per ora la questione continua ad essere messa sotto al tappeto, in modo davvero curioso. C'è un'enorme difficoltà nel fare mente locale provando a cambiare punto di vista, Probabilmente bisognerà attendere la prossima fermata del treno modernista, quando anche la Messa del rito nuovo, già manomessa, subirà i prossimi cambiamenti, prevedibilmente, nell'ottica di eliminare il dogma della Transustanziazione come spiega lo storico Massimo Viglione QUI
Quando arriverà l'intercomunione coi protestanti o anche una Conferenza interreligiosa internazionale, o qualcosa di simile per creare la religione del Nuovo Ordine mondiale, allora forse, si comincerà a prendere in esame la più ovvia delle spiegazioni possibili.
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Cose dell'altro mondo
Abolita la Messa in latino, ovvio. Catto-conservatori eludono la questione: ma Ratzinger ha abdicato o no?
AMDG et DVM
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