mercoledì 14 settembre 2022

Esaltazione della Santa Croce e i 7 dolori della Beatissima Vergine Maria Addolorata...

 


Graduale
Dolorósa et lacrimábilis es, Virgo María, stans iuxta Crucem Dómini Iesu, Fílii tui, Redemptóris.
V. Virgo Dei Génetrix, quem totus non capit orbis, hoc crucis fert supplícium, auctor vitæ factus homo. Allelúia, allelúia.
V. Stabat sancta María, cœli Regína et mundi Dómina, iuxta Crucem Dómini nostri Iesu Christi dolorósa.

Sequentia
Stabat Mater dolorósa
Iuxta Crucem lacrimósa,
Dum pendébat Fílius.

Cuius ánimam geméntem,
Contristátam et doléntem
Pertransívit gládius.

O quam tristis et afflícta
Fuit illa benedícta
Mater Unigéniti!

Quæ mærébat et dolébat,
Pia Mater, dum vidébat
Nati pœnas íncliti.

Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si vidéret
In tanto supplício?

Quis non posset contristári,
Christi Matrem contemplári
Doléntem cum Fílio?

Pro peccátis suæ gentis
Vidit Iesum in torméntis
Et flagéllis súbditum.

Vidit suum dulcem
Natum Moriéndo desolátum,
Dum emísit spíritum.

Eia, Mater, fons amóris,
Me sentíre vim dolóris
Fac, ut tecum lúgeam.

Fac, ut árdeat cor meum
In amándo Christum Deum,
Ut sibi compláceam.

Sancta Mater, istud agas,
Crucifixi fige plagas
Cordi meo válida.

Tui Nati vulneráti,
Tam dignáti pro me pati,
Pœnas mecum dívide.

Fac me tecum pie flere,
Crucifíxo condolére,
Donec ego víxero.

Iuxta Crucem tecum stare
Et me tibi sociáre
In planctu desídero.

Virgo vírginum præclára.
Mihi iam non sis amára:
Fac me tecum plángere.

Fac, ut portem Christi mortem,
Passiónis fac consórtem
Et plagas recólere.

Fac me plagis vulnerári,
Fac me Cruce inebriári
Et cruóre Fílii.

Flammis ne urar succénsus,
Per te, Virgo, sim defénsus
In die iudícii.

Christe, cum sit hinc exíre.
Da per Matrem me veníre
Ad palmam victóriæ.

Quando corpus moriétur,
Fac, ut ánimæ donétur
Paradísi glória.
Amen.
11
Graduale
Addolorata e piangente, Vergine Maria, ritta stai presso la croce del Signore Gesù Redentore, Figlio tuo.
V. O Vergine Madre di Dio, Colui che il mondo intero non può contenere, l'Autore della vita, fatto uomo, subisce questo supplizio della croce! Alleluia, alleluia.
V. Stava Maria, Regina del cielo e Signora del mondo, addolorata presso la croce del Signore.

Sequentia
Stava di dolore piena e di pianto
la Madre presso la croce,
da cui pendeva il Figlio.

L'anima di Lei gemente,
di tristezza e di dolore piena,
una spada trafiggeva.

Oh! quanto triste ed afflitta
fu la benedetta
Madre dell'Unigenito!

S'affliggeva, si doleva
la pia Madre contemplando
le pene del Figlio augusto.

E chi non piangerebbe
mirando la Madre di Cristo
in tanto supplizio?

E chi non s'attristerebbe
vedendo la Madre di Cristo
dolente insieme al Figlio?

Per i peccati del popolo suo
Ella vide Gesù nei tormenti
e ai flagelli sottoposto.

Ella vide il dolce Figlio,
morire desolato,
quando emise lo spirito.

Orsù, Madre fonte d'amore,
a me pure fa' sentire l'impeto del dolore,
perché teco io pianga.

Fa' che nell'amar Cristo, mio Dio,
così arda il mio cuore
che a Lui io piaccia.

Santa Madre, deh! tu fa'
che le piaghe del Signore
forte impresse siano nel mio cuore.

Del tuo Figlio straziato,
che tanto per me s'è degnato patire,
con me pure dividi le pene.

Con te fa' che pio io pianga
e col Crocifisso soffra,
finché avrò vita.

Stare con te accanto alla Croce,
a te associarmi nel piangere
io desidero.

O Vergine, delle vergini la più nobile,
con me non esser dura,
con te fammi piangere.

Fammi della morte di Cristo partecipe,
e della sua passione consorte;
e delle sue piaghe devoto.

Fammi dalle piaghe colpire,
dalla Croce inebriare
e dal Sangue del tuo.

Perché non arda in fiamme
ma da te sia difeso, o Vergine,
nel dì del giudizio

O Cristo, quando dovrò di qui partire,
deh! fa', per la tua Madre,
che al premio io giunga.

E quando il corpo perirà,
fa' che all'anima
la gloria del cielo sia data.
Amen.


AMDG et DVM

martedì 13 settembre 2022

MESSAGGIO!

 Il messaggio del generale Christian Blanchon per rendere omaggio ai non vaccinati

Sono lì, al tuo fianco, a quanto pare

normale, ma sono supereroi.

Anche se fossi completamente vaccinato, ammirerei i non vaccinati per aver resistito alla più grande pressione che abbia mai visto, anche da parte di coniugi, genitori, figli, amici, colleghi e medici.

Le persone che sono state capaci di tale personalità, di tale coraggio e di tale capacità critica incarnano senza dubbio il meglio dell'umanità. *

Si trovano ovunque, in tutte le età, livelli di istruzione, paesi e opinioni.

Sono di un tipo particolare; questi sono i soldati che ogni esercito di luce desidera avere nei suoi ranghi.

Sono i genitori che ogni bambino desidera avere e i figli che ogni genitore sogna di avere.

Sono esseri al di sopra della media delle loro società, sono l'essenza dei popoli che hanno costruito tutte le culture e conquistato orizzonti.

Sono lì, al tuo fianco, sembrano normali, ma sono dei supereroi.

Hanno fatto quello che altri non potevano, sono stati l'albero che ha resistito all'uragano degli insulti, delle discriminazioni e dell'esclusione sociale.

E lo hanno fatto perché pensavano di essere soli e credevano di essere soli.

Esclusi dalle tavole di Natale delle loro famiglie, non hanno mai visto niente di così crudele. Hanno perso il lavoro, hanno lasciato che le loro carriere affondassero, non avevano più soldi... ma non gli importava. Subirono incommensurabili discriminazioni, denunce, tradimenti e umiliazioni... ma continuarono.

Mai prima d'ora nell'umanità c'è stato un tale casting, ora sappiamo chi sono i resistenti sul pianeta Terra.

Donne, uomini, vecchi, giovani, ricchi, poveri, di tutte le razze e di tutte le religioni, i non vaccinati, gli eletti dell'arca invisibile, gli unici che sono riusciti a resistere quando tutto è crollato.

Sei tu, hai superato un test inimmaginabile che molti dei marines, commando, berretti verdi, astronauti e geni più duri non sono riusciti a superare.

Sei fatto della stoffa dei più grandi mai vissuti, quegli eroi nati tra uomini comuni che brillano nell'oscurità.

Christian Blanchon , generale dell'esercito francese

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https://www.medias-presse.info/le-message-du-general-christian-blanchon-rendant-hommage-aux-non-vaccines/162574/

RUSSI E CINESI

aquistano

 tutto ciò che ha il marchio "made in Italy"


                                                          Vendere ad acquirenti russi e cinesi
 l quotidiano nazionale di economia “Il sole 24 ore”, nella sua rubrica “Italia nel mondo” in data 05 febbraio 2013 riportava un articolo, a cura di Dario Aquaro e Luisanna Benfatto, sui cinesi in Italia e sulle loro scelte imprenditoriali e di acquisto di beni immobili.

 Gli immobili di lusso? Meglio un uliveto con masseria. Pochi giorni fa, a Pechino e Shangai, si è tenuto il Seminario sugli investimenti real estate in Italia, organizzato dal organizzato dal gruppo World Capital in collaborazione con l'ambasciata italiana in Cina. Il messaggio: il settore immobiliare italiano è stabile e offre grandi prospettive per gli investitori cinesi. «Il real estate non è solo per i cinesi ricchi - ha affermato Antonino Laspina, il coordinatore degli uffici ICE in Cina - ma anche per le imprese cinesi che vogliono insediarsi in Italia». Vero. Però proprio ai cinesi ricchi si rivolgono molte agenzie immobiliari. La Chiave d'Oro, ad esempio, è specializzata nelle vendite di immobili di prestigio. La titolare Iryna Herasymenko lavora da diversi anni con i russi interessati alle ville liguri o toscane, o affacciate sui laghi. «Dall'anno scorso ci siamo però aperti anche alla domanda dei cinesi, su richiesta dei venditori italiani» racconta l'architetto e collaboratore Renato Scarano. Il potenziale acquirente russo che si rivolge al mercato immobiliare italiano ricerca di solito una seconda casa di pregio. «L'acquirente cinese è invece spesso un imprenditore che punta ad aziende produttive "made in Italy"». All'uliveto e al vigneto, oltre all'immobile lussuoso. « In Cina va molto di moda il vino Doc italiano, così come l'olio. Gli imprenditori chiedono aziende con imbottigliamento, trattamento, marchio. Così li accompagniamo tra le aziende agricole di Toscana, Umbria, Marche». 

 

 Il mercato immobiliare italiano è diventato, a partire dall'anno anno 2003, una destinazione sempre più apprezzata dagli acquirenti russi e, più recentemente, anche dagli acquirenti cinesi.

Nel corso degli ultimi dieci anni, l'economia russa ha vissuto un periodo di grande espansione, che ha comportato la nascita di enormi ricchezze individuali e anche la formazione di una classe medio-alta dall'elevato standard di vita. Inoltre ha fatto scaturire, per molti russi, abitudini di consumo molto esigenti. L'Italia ha conquistato il mercato russo con i prodotti dell'alta moda, ed è diventata la meta di soggiorno preferita dalle nuove elites economiche della Russia attuale. 

 Più recentemente il nuovo ricco cinese ha incominciato a mostrare interesse per l'Italia, per la cultura italiana e i prodotti d'elite del “made in Italy”.

 L'elevato numero di ricchi russi, che ha potuto conoscere ed apprezzare l'Italia sia dal punto di vista turistico, che dal punto di vista dello shopping d'elite, ha di conseguenza portato allo sviluppo di una crescente domanda immobiliare.

 Tale domanda, particolarmente forte nei segmenti alto e medio alto del mercato, è concentrata  soprattutto nelle aree di valore turistico e paesaggistico di mare, dei laghi e montagna, nonché nei centri storici delle grandi città.

Questa domanda immobiliare intressa le seconde case per vacanza al mare e in campagna,  le residenze nelle località sciistiche, gli appartamenti d'alto livello in città come Roma, Venezia, Firenze e Milano. Anche le ville e tenute storiche, soprattutto in Toscana, ad uso residenziale e di rappresentanza, sono molto gradite.

  Il potenziale acquirente russo che si rivolge al mercato immobiliare italiano è, solitamente, un imprenditore che ricerca una seconda casa di pregio, come posto tranquillo e sicuro, in cui la privacy è ella base di ogni confort.

  Il potenziale acquirente cinese che si rivolge al mercato immobiliare italiano è, solitamente, un imprenditore che ricerca aziende produttive con il marchio “made in Italy”, e non solo una seconda casa di pregio.

 I proprietari italiani che desiderano avvicinarsi al mercato russo, possono contattarci ai seguenti numeri : (+39) 0322.255395 ;  (+39) 338.6195786 ; (+39)  336.798569



 PAX et BONUM

Putin e l'Occidente...

 

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Vladimir Putin torna a minacciare l'Occidente e l'Europa. Il presidente della Russia, parlando all'Eastern Economic Forum (Wef), ha infatti chiarito ancora una volta la posizione di Mosca nel conflitto con l'Ucraina, spiegando che il Paese non sarà colpito dalle sanzioni ma anzi, saranno gli stati che le hanno promulgate a soffrirne. "Isolare la Russia - ha detto Putin - è impossibile. Basta guardare la mappa. Le sanzioni imposte dall'Occidente rappresentano una minaccia per il mondo intero. La qualità della vita delle persone in Europa viene sacrificata per preservare la dittatura degli Stati Uniti negli affari mondiali".

Sulla guerra, quindi, il presidente russo ha spiegato che Mosca non ha iniziato il conflitto in Ucraina, "ma sta cercando di porvi fine". Il leader infatti, citato dalla Tass, ha affermato che i combattimenti in Ucraina vanno avanti dal 2014. "La Russia non ha perso nulla e non perderà nulla a seguito dell'operazione militare speciale in Ucraina, ma ha rafforzato la sua sovranità", ha proseguito.

Infine, Putin ha parlato del tema esportazione del grano. "Quasi tutto il grano esportato dall'Ucraina è andato nei paesi dell'Ue, e non ai Paesi più poveri, che hanno preso solo due navi. Gli europei continuano ad agire come colonizzatori", "dovremmo quindi limitare l'esportazione di grano dall'Ucraina all'Europa. Discuterò di questo problema con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan", ha concluso Putin.

UNA LETTERA PREZIOSA DI PAPA BENEDETTO XVI


BENEDICTUS XVI, PAPA EMERITUS, SCRIVE AL CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI GIOACHIMITI


 Dopo l’incontro con Papa Francesco, avvenuto lo scorso 6 aprile, e due lettere della Segreteria di Stato del Vaticano con apprezzamenti verso il lavoro del Centro internazionale di studi gioachimiti, un’altra straordinaria testimonianza è pervenuta al prestigioso Istituto culturale: quella del Papa Emerito Benedetto XVI.

“ A quel tempo - scrive il papa al presidente del Centro Studi - Gioacchino era ancora considerato un sognatore sulla cui opera si preferiva tacere… Da allora l’opera di Gioacchino è stata al centro di ampi dibattiti e il silenzioso abate di Fiore si meraviglierebbe di tutto quello che oggi gli si attribuisce “.

Quando negli anni Cinquanta scrissi il mio lavoro sulla Teologia della storia di San Bonaventura dovetti utilizzare l’edizione del cinquecento , pubblicata nella Repubblica di Venezia.  “.

Il papa continua nella sua bella lettera con un significativo apprezzamento verso l’operazione culturale più importante che sta svolgendo da quarant’anni il Centro Studi, la pubblicazione delle opere di Gioacchino da Fiore che consente di poter attingere al pensiero dell’abate calabrese e non alle interpretazioni e manipolazioni che ne hanno caratterizzato la lettura:

“Per questo la pubblicazione di una moderna edizione critica dei suoi scritti rappresenta un’assoluta necessità , alla quale Lei ha corrisposto con il Suo Centro Internazionale di Studi Gioachimiti”.

Il Papa conclude la sua straordinaria testimonianza chiedendo l’invio dei libri pubblicati dal Centro Studi.

Negli anni cinquanta, Ratzinger scrisse un lavoro importante, “San Bonaventura . La teologia della storia”, pubblicato successivamente dalla Porziuncola nel 2008.

Il volume propone uno stimolante studio degli aspetti culturali e religiosi della societas chistiana del secolo XIII e l’analisi del dibattito sul ruolo del francescanesimo.

Ratzinger ha approfondito il confronto tra la concezione della storia di Bonaventura e quella dell’abate di Fiore ed ha studiato l’influsso di Gioacchino su Bonaventura.
Secondo Ratzinger, san Bonaventura ha accolto la concezione gioachimita di Cristo “centro dei tempi”, e non solo “fine dei tempi”.

Ratzinger sostiene che “l’idea di considerare Cristo l’asse dei tempi è estranea a tutto il primo millennio cristiano ed emerge solo in Gioacchino…che divenne, proprio nella Chiesa stessa, l’antesignano di una nuova comprensione della storia che oggi ci appare essere la comprensione cristiana in modo così ovvio da renderci difficile credere che in qualche momento non sia stato così.”.

Secondo papa Benedetto XVI, San Bonaventura è sintonizzato con Gioacchino nell’ intendere la rivelazione “non più semplicemente come la comunicazione di alcune verità alla ragione, ma come l’agire storico di Dio, in cui la verità si svela gradatamente”.

È questa l’idea rinnovata di rivelazione che Ratzinger avrebbe veicolato, nominato teologo esperto al Concilio Vaticano II, nei documenti conciliari sulla divina Rivelazione.




Molto pertinente  il video seguente:
AMDG et DVM