martedì 24 dicembre 2019

PUER NATUS EST NOBIS


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Terzo mistero gaudioso: la Natività di Gesù

Dieci spunti contemplativi per la recita meditativa delle dieci Ave Maria:

1. La sera stessa della Presentazione del Battista, Giuseppe arriva con una carretta tirata da un asino per riportare Maria a Nazareth. Egli vede che Ella aspetta un bambino. Il suo universo crolla. Non fa alcun rimprovero, ma non dice una parola durante tutto il viaggio; e Maria prega e piange.

2. Arrivato a Nazareth, Giuseppe lascia Maria nella sua casa e non vi ritorna per tre giorni; alla vigilia del terzo giorno, egli decide di partire per lavorare lontano per non denunciare la gravidanza di Maria, cosa che La minaccerebbe di lapidazione; in sogno l’Angelo del Signore che rivela la verità; al mattino egli va a chiedere perdono a Maria del sospetto che aveva avuto.

3. Il viaggio verso Betlemme. Giuseppe procede a piedi, a fianco di Maria a dorso d’asino, che inizia l’ultima settimana della Sua gravidanza. A Betlemme incontrano il pastore Elia che trascina una pecora ed offre del latte a Maria; egli indica loro una stalla, poiché la piccola città è piena di viaggiatori per il censimento.

4. Il rifiuto opposto dappertutto a Giuseppe che mendica un alloggio. Il loro arrivo di notte in una grotta che serve da stalla e nella quale si trova un bue. Giuseppe spazza il suolo, prepara la culla di paglia con una coperta per Maria.

5. La Santa Notte della Natività. Giuseppe è in preghiera, vicino al fuoco fatto all’entrata della grotta che cerca di alimentare, poiché il freddo è pungente. Maria è in ginocchio sul suo giaciglio di paglia: prega. Verso mezzanotte, una Luce meravigliosa riempie la grotta e fa cadere Giuseppe in un sonno profondo mentre avvolge Maria, La solleva di un palmo al di sopra del suo giaciglio: Ella non tocca più il suolo. 
La Luce divina diventa così abbagliante che Maria Valtorta non vede più nulla, ma Caterina Emmerick vede i tre Arcangeli depositare il Bambino Gesù nelle braccia di Maria, la Madre sempre Vergine, poiché Dio ha fatto passare il Suo Unico Figlio attraverso l’addome e gli abiti di Maria, che Lo “ha dato alla luce” e non partorito; la Nascita è miracolosa come l’Incarnazione.

6. Maria chiama Giuseppe, che si risveglia: ”Tieni il Bambino, affinché Io possa cercare i pannolini”. Dapprima non vuole: “non ne sono degno”, ma Ella gli risponde che ne è il più degno di chiunque altro, poiché Dio lo ha scelto. Allora egli Lo avvolge nei suoi vestiti e Lo stringe a sé per proteggerLo dal freddo. Fasciato il Bambino, Maria Lo eleva, offrendolo al Padre.

7. Nella campagna, dall’altra parte di Betlemme, 12 pastori, tra cui Elia, vedono e sentono una moltitudini di Angeli,  scintillanti di luce, che cantano: ”Oggi nella città di Davide è nato il Salvatore che è il Cristo”…”Voi lo riconoscerete da questi segni: in una povera stalla dietro a Betlemme troverete un neonato…adagiato in una mangiatoia di animali, perché per il Messia non s’era trovato un tetto nella città di Davide”: I 12 pastori raccolgono dei regali e partono subito verso la grotta.

8. L’arrivo dei pastori che non osano chiamare. Il più giovane dei pastori, Levi, sbircia dal lato del mantello di Giuseppe che serve da tenda e vede una donna molto giovane, un neonato che piange e un uomo chinato sulla mangiatoia. Maria: “Non piangere Mio piccolo Bimbo…Oh! Se potessi dirti: prendi il latte, ma non ce l’ho ancora…Tu hai così freddo, il fieno ti pizzica…I pastori si fanno avanti e donano una pelle di agnello con la quale Maria avvolge Gesù e del latte di pecora che sfama il piccolo Gesù, che ben presto non ha più né fame né freddo e si addormenta.

9. L’adorazione dei pastori, i più piccoli di Israele. Essi sono 12 come 12 sono le tribù di Israele, come saranno 12 gli apostoli. Il pastore Elia si incarica di avvisare Zaccaria ad Ebron.

10. Il Battesimo e la Circoncisione di Gesù, una settimana dopo la Sua nascita. Il sacerdote opera, con il coltello di selce rituale, senza avere la minima idea di aver appena circonciso il Messia Bambino. Maria raccoglie alcune gocce di sangue su un panno, che conserverà.

1 Pater. 10 Ave Maria. 1 Gloria

BUON NATALE! 
<<Non peccate! Il mondo vale niente! Questo dice tutto!
Fate la Santa Comunione molte volte!
Recitate il Santo Rosario tutti i giorni>>

lunedì 23 dicembre 2019

La Chiesa è in un processo di forte purificazione...che Dio ha permesso!

MANDURIA: TUTTO EBBE INIZIO COSI'

Compendio della perfezione del penitente. Sant'A. di Padova


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18. “E sarà chiamato ammirabile, consigliere, Dio, forte, Padre del secolo futuro, principe della pace”. In questi sei nomi è compendiata la perfezione del penitente, o del giusto.
Infatti è ammirabile nel diligente esame e nella frequente revisione di se stesso, e vede quindi cose meravigliose nel profondo del suo cuore. Per questo è mirabile anche Giobbe, la cui pazienza tutto il mondo ammira: “Io – diceva – non terrò chiusa la mia bocca: parlerò nell’angoscia del mio spirito, converserò nell’amarezza della mia anima” (Gb 7,11). L’angoscia dello spirito e l’amarezza dell’anima non lasciano nulla fuori discussione, quando tutto viene esaminato e vagliato con la massima diligenza.
È consigliere nelle necessità corporali e spirituali del prossimo, come dice Giobbe: “Fui occhio per il cieco, piede per lo zoppo” (Gb 29,15). Il cieco è colui che non vede nella sua coscienza; lo zoppo è colui che devia dal retto sentiero della giustizia. Ma il giusto è buon consigliere per entrambi, perché al primo è occhio nell’insegnargli a scoprire il guasto della sua coscienza; al secondo è piede, sostenendolo e guidandolo affinché compia i passi delle opere nella via della giustizia.
È Dio. Nel governare i sudditi, il giusto è chiamato “dio” solo di nome, in quanto fa le veci di Dio. Infatti il Signore dice a Mosè: “Ecco che io ti ho costituito “dio” del faraone” (Es 7,1). E anche: “Se non viene scoperto il ladro, il padrone di casa si accosterà a Dio”, cioè ai sacerdoti, e giurerà che non ha allungato la mano sulle cose del suo prossimo” (Es 22,8). E ancora: “Io ho detto: voi siete Dei” (Sal 81,6). In altro senso: Dio si dice in greco Theòs, vale a dire “che guarda” – in quanto deriva da theorèo, guardare – perché guarda tutte le cose; thèo vuol dire anche corro, perché Dio percorre, passa in rassegna tutte le cose. Il penitente è detto “dio”, cioè che guarda e che percorre: guarda infatti le cose superiori con la contemplazione, e perciò corre con la mente a quelle passate solo per impegnarsi alla penitenza.
È forte nel combattere le tentazioni. Si legge nel libro dei Giudici: “Comparve un giovane leone infuriato, che correva ruggendo verso Sansone. Ma lo Spirito del Signore investì Sansone, il quale squartò il leone come si fosse trattato di fare a pezzi un capretto” (Gdc 14,5-6). Il giovane leone raffigura lo spirito di superbia o di lussuria e simili: infuria con la sua insistenza, rugge con l’astuzia; compare all’improvviso e assale con violen­za. Ma quando lo spirito della contrizione, dell’amore e del timore di Dio investe il penitente, questi squarta lo spirito di superbia simboleggiato nel leone, e fa a pezzi lo spirito di lussuria, simboleggiato nel capretto, a motivo del suo fetore: distrugge meticolosamente quel peccato e le sue circostanze.
È padre del secolo futuro, nella predicazione della parola e in quella dell’esempio. Dice l’Apostolo: “Figlioli miei, che io di nuovo partorisco, finché in voi non sia formato Cristo” (Gal 4,19). E anche: “Io vi ho generato in Cristo, mediante il vangelo” (1Cor 4,15), per l’eterna vita.
È principe della pace nell’armoniosa coabitazione dello spirito e del corpo. Dice Giobbe: “Le fiere della terra”, cioè gli impulsi della tua carne, “ saranno in pace con te; e constaterai che anche la tua tenda gode della pace” (Gb 5,23-24). E anche: “Sepolto”, cioè nascosto al mondo per mezzo della contemplazione, “dormirai sicuro. Riposerai e non ci sarà chi ti spaventi” (Gb 11,18-19).
Si degni di concederci tutto questo, colui che è benedetto nei secoli. Amen.
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AMDG et DVM

Consiglio opportuno per tutti

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MANGIA NOCI TUTTI I GIORNI


CONSIGLIO:
Tutti i giorni apri qualche noce, gustale al naturale, con la frutta fresca, con il formaggio. 
Devi mangiarle perché hanno proprietà nutrizionali benefiche per l’intero organismo.

Le noci sono il seme dell’albero Noce e, come tali, racchiudono i geni di questa pianta che produce anche uno dei legni più duri conosciuti e maggiormente impiegati. Belle e buone, sono dotate di proprietà nutrizionali molto importanti per l’intero organismo. 
Innanzitutto, sono una buona fonte di vitamine tra le quali B1, B2, B6 e in particolare la vitamina E, che contrasta i processi di invecchiamento delle nostre cellule, svolgendo un’azione
antiossidante; inoltre, contengono sali minerali come potassio, magnesio e anche zinco, che aiutano a proteggerci dalle infezioni.

Le noci hanno anche un buon contenuto di fibra e proteine. In particolare sono ricche di arginina, un aminoacido
contenuto nelle proteine necessario per produrre ossido nitrico, che a sua volta aiuta nella prevenzione dell’arteriosclerosi.

I grassi fanno bene

Tra i nutrienti maggiormente benefici di questi semi, si ricorda soprattutto il contenuto in lipidi (grassi), in
particolare acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3, che si trovano solo nel pesce e nella frutta secca, e che
giocano un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Meno del 10% dei grassi presenti
nelle noci sono saturi, cioè grassi “cattivi”, il restante è occupato appunto dai grassi “buoni”, chiamati anche
“acidi grassi essenziali” poiché il nostro organismo non sa produrli, mentre i loro poteri di tutela dell’apparato
cardiocircolatorio li rendono indispensabili nella nostra dieta. In particolare, nelle noci troviamo acidi grassi
polinsaturi, rispettivamente chiamati acido linoleico o LA e acido alfa-linolenico o ALA.
Questa particolare composizione nutrizionale, permette alle noci di svolgere molteplici effetti benefici tra i quali:
Riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare. Ipercolesterolemia, diabete mellito tipo 2,
ipertensione arteriosa e l’incidenza di infarti nelle persone sane. È dimostrato che un consumo regolare
di noci aiuta a mantenere il colesterolo a valori normali e a prevenire le malattie cardiovascolari.

Azione antinfiammatoria. Gli acidi grassi essenziali sono importanti precursori di molecole implicate
nella regolazione infiammatoria, ragione per cui oggi vengono studiati in oncologia come possibili anti tumorali.

Azione antiossidante. Per combattere i radicali liberi in eccesso nemici delle nostre cellule.
Per tutti questi motivi, può essere consigliato un consumo giornaliero di frutta secca, in particolare per chi vuole
abbassare il rischio cardiovascolare.

Quante calorie

Tuttavia l’elevato contenuto di grassi conferisce alle noci un elevato valore calorico, e quindi il loro consumo
deve essere valutato attentamente. Una noce media pesa circa 8 grammi (due gherigli) e apporta circa 35 Kcal.
Una noce si mangia con estrema facilità e, come spesso accade con la frutta secca, una noce tira l’altra, quindi
anche se 35 Kcal possono sembrare poche il loro potere calorico si moltiplica qualora si decidesse di aumentare il
consumo di noci per promuovere la salute cardiovascolare.
I nutrizionisti consigliano di consumare 3 noci al giorno per complessivi 15 grammi e circa 100 Kcal.

Attenzione però a consumare questo alimento in sostituzione di altri alimenti e non in aggiunta. Il sovrappeso e
l'obesità rappresentano i fattori di rischio più temuti delle malattie cardiovascolari pertanto se con le noci
aiutiamo le nostre arterie e il cuore a funzionare meglio, aumentando di peso aumenterebbe ancora di più il
rischio cardiovascolare. Pertanto, è fondamentale controllare gli apporti calorici della dieta evitando gli eccessi,
soprattutto prolungati nel tempo.

Tabella composizione nutrizionale

Tabella composizione nutrizionale (composizione chimica e valore energetico) 100 grammi di parte edibile (dati
INRAN)
Composizione chimica (g) valore per 100 g
Parte edibile (%) 39
Energia (kcal) 689
Carboidrati disponibili 5,1
Amido 1,8
Zuccheri solubili 3,1
Proteine 14,3
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Lipidi 68,1
Acqua 3,5
Fibra totale 6,2
Fibra solubili 0,84
Fibra insolubile 5,37
Colesterolo 0
Micronutrienti (mg) valore per 100 g
Calcio 83
Potassio 368
Sodio 2
Fosforo 380
Ferro 2,1
Magnesio 131
Zinco 2,7
Rame 1,5
Selenio (mcg) 3,1
Tiamina 0,45
Riboflavina 0,1
Niacina 1,9
Vitamina C tracce
Vitamina A (mcg) 8
Vitamina E 3

Quando consumarle

Non c’è un momento migliore per consumare una porzione di noci, è possibile consumarle a fine pasto come
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dessert o agli spuntini, ma esistono molte altre possibilità di consumo, in particolare associandole ad altri
alimenti, rendendoli più gustosi. Ad esempio, possono essere aggiunte, insieme ai cereali croccanti, al latte o allo
yogurt durante la colazione: molte preparazioni industriali di cereali e muesli contengono per esempio frutta
secca. Oppure, possono essere aggiunte ad insalate fantasiose (ad esempio, lattuga, noci e melograno) o alla macedonia.

Non manca il loro utilizzo nella preparazione di molti dessert, a base di mousse o gelato, ma anche nell’impasto
di molti prodotti da forno (ad esempio, torta di noci, cioccolato con noci, biscotti con le noci…). 

Uno snack o un secondo prelibato è Grana Padano DOP, pera e noci. In questa ricetta troviamo un mix di nutrienti formidabili che
si aggiungono a quelli delle noci e della pera, in quanto questo formaggio è un concentrato dei nutrienti del latte
e apporta proteine ad alto valore biologico, tanto calcio e vitamine come la A, la B12 e tutto il gruppo B, minerali
antiossidanti come zinco e selenio. Il guscio della noce cela benefiche proprietà e sapore, usiamo questa frutta a
guscio per proteggere il nostro cuore.
Leggi anche queste ricette con le noci:
Farfalle di pesto con legumi e noci
Snack al Grana Padano
Zucchine alle noci
Pandolce di noci
Insalata di riso con mele e noci
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