"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
Visualizzazione post con etichetta Debora di Manduria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Debora di Manduria. Mostra tutti i post
mercoledì 11 gennaio 2023
sabato 10 ottobre 2020
lunedì 22 giugno 2020
Vergine dell'Eucaristia
Vi rinnovo il desiderio che riceviate Gesù direttamente in bocca,
così sarete causa di conversione e riparazione,
annullando ogni tentativo di satana
di abbattere la Chiesa
di abbattere la Chiesa
(23 giugno 2000)
VERGINE DELL'EUCARISTIA
PREGA PER NOI
sabato 6 giugno 2020
Parole di profezia - A Debora sono stati affidati 12 segreti ....
Parole di profezia
A Debora sono stati affidati 12 segreti di cui tre già aperti e svelati nell’opera scritta dettata da Gesù e Maria,
“Sapienza rivelata del Dio Vivente”, opera che appare come un cammino di spiritualità, guida e discernimento per
l’uomo d’oggi in cerca Dio travolto da un mondo confuso, negazionista e tenebroso
25 novembre 1992
Debora: “Questa data rappresenta un momento importante per la mia vita: vivrò in prima persona alcune profezie
della Madonna che si realizzeranno nei giorni a venire..”
Maria ss.ma insieme a P. Pio: “Figliola non rammaricarti, il Signore ha stabilito che tu oggi veda ciò che
potrebbe accadere al mondo se tutto dovesse rimanere come ora. Piccola, sii molto prudente: è necessario
che per ora tu lo tenga segreto alle genti, ma desidero che i Miei Ministri vengano messi al corrente e si
rendano conto dell’eventualità terribile che grava sul mondo”
Ad un tratto mi sono trovata in mezzo ad una piazza e l’ho riconosciuta come Piazza S. Pietro. Ho visto cadere dal
cielo fuochi: come missili. La gente correva da una parte all’altra cercando riparo. I volti degli uomini erano stravolti
ed ho visto che questi imploravano il Cielo che li facesse morire. Di colpo mi sono girata ed ho notato che da lontano
un essere sollevato da terra si avvicinava. Era una Donna: la Signora! Quanta radiosità e quanta grazia nei Suoi
movimenti! Però mi accorsi che il Suo Volto era rigato di lacrime di sangue. Avvicinatasi, riconobbi in Lei la Donna
che avevo sempre visto nei miei incontri beati col Cielo: era la Madre di Dio, ma anche la mia Mamma. Che
sofferenza vederLa in quello stato! La Sua voce soave quasi mi rapì: “Figliola, la città ad essere colpita per
prima sarà Roma”.
Vidi poi che dal cielo venivano due schiere di angeli: la prima schiera era vestita di bianco e la seconda di nero.
Mariass.ma mi indicò con il dito le anime che seguivano i rispettivi angeli dicendo:
“Figliola Mia, gli uomini che seguono gli angeli vestiti di nero sono anime che hanno accettato il peccato e la
perdizione. Gli uomini che seguono gli angeli vestiti di bianco sono anime che più o meno hanno seguito il Padre e
vanno a riscuotere la loro ricompensa”
Le anime erano vestite secondo il ruolo che avevano svolto sulla terra e vidi che in testa alla fila degli angeli vestiti di
nero c’erano dei cardinali; li seguivano dei vescovi e ancora più indietro c’erano dei preti. A questo punto la
Madonna disse:
“Guarda quei preti, figliola Mia”
-“Chi sono, Mamma?”
“Sono sacerdoti che si sono fatti pagare per suffragare le anime, ma in verità il più delle volte non lo hanno fatto ed
hanno utilizzato il denaro per i loro vizi! Ma il peccato più grave, che li manda nel tremendo fuoco, è la loro impurità
di corpo, soprattutto del cuore. L’impurità che strazia il Cuore Immacolato di Gesù è la concupiscenza di carne
vissuta contro natura”.
Dietro a questi vi erano delle donne, ragazze vestite in modo sconcio, accompagnate da alcuni uomini vestiti di nero.
Io chiesi alla Madonna chi fossero mai quelli ed Ella mi rispose così:
“Le donne giovani che tu vedi, sono donne che hanno venduto il loro corpo, hanno scandalizzato bambini e sedotto
giovani. Coloro che le seguono sono uomini che hanno aiutato in un modo o nell’altro queste donne nel loro
cammino di perdizione. Il Mio dolore è grande, poiché la loro indole non era cattiva. Il Maligno li ha sedotti ed essi
sono caduti nella sua rete di perdizione.”
Ancora dietro vi erano delle ragazzine che portavano in braccio delle sagome minuscole, fasciate da bende nere.
Guardai Maria ssma. e prima ancora che Le facessi la domanda mi disse:
“Figliola, quelle giovani hanno partorito non una volta sola, ma il loro peccato consiste nell’aver premeditatamente
ucciso i loro figli. Credevano di essere scampate al giudizio degli uomini e quindi d’esser salve, ma esse non hanno
tenuto presente l’occhio di Dio che da lassù le vedeva”.
Più indietro c’era un’infinità d’anime che attendevano il loro giudizio e chissà quanti peccati le accompagnavano. Ad
un tratto Maria ss.ma mi dice:
“Guarda, Debora: arriva Mio Figlio!”
Io vidi venire dal Cielo dentro un enorme globo luminoso un uomo vestito con una veste splendente. Era bruno ed
aveva in mano un enorme Libro. Vidi che queste schiere di angeli si portavano dinanzi a Lui ed Egli decideva la loro
destinazione dicendo:
“Tu qui, tu lì, tua sopra, tu sotto, tu a Me”.
Dopo che Gesù ebbe compiuto il Suo Giudizio, mi guardò. Non so descrivere quello sguardo così penetrante sino a
denudare il profondo della mia anima, e posso dire d’averLo prima visto imponente e poi man mano diventare
dolcissimo. Ciò che vidi dopo fu più terrificante delle visioni precedenti. La terra si squarciava come se ci fosse un
enorme terremoto. Gli alberi venivano strappati via dalla terra come da una forza che arrivava dal centro di questa.
Vidi uomini che, spinti dalla fame, mangiavano altri uomini; animali distesi per terra quasi senza pelle, come
squarciati, con tanti insetti che ronzavano loro intorno. Guardai in Cielo e vidi degli uccelli giganti. Non saprei
descriverli, ma erano neri e di certo perlustravano la zona, come in cerca di qualche cosa. Ero stanca e soprattutto
sfinita dalle brutture che ero costretta a vedere. Tra un pensiero e l’altro mi chiedevo perché il Signore aveva
permesso ai miei occhi di vedere tanto, ma capivo con profonda amarezza che avrei dovuto vedere tutto questo, se
non altro per la santificazione della mia anima. Ebbi sete: sentivo le labbra che mi si spaccavano dal terribile calore
2
del sole. Mi sentivo piagata perfino dentro(come avvelenata) e credevo che il mio corpo cadesse in pezzi. Cercai
disperatamente un pozzo. Ne vidi uno da lontano, ma, avvicinatami, notai che era secco: i raggi del sole a picco lo
avevano prosciugato. Mi guardai intorno, ma c’era solo desolazione, morte e disperazione. Gridai al Cielo questo:
“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonata?”
Ad un tratto un uomo vestito con un saio strappato, mi si avvicina e dice: “Io sono P. Pio, bambina. Ciò che
hai visto tu oggi, l’ho veduto un tempo anch’io. Iddio mi ha mandato a consolarti. Appoggiati a me e dai al
tuo Dio tutte le preoccupazioni, tutti i tuoi timori. Egli ha apprezzato il tuo coraggio. Ora è tempo che tu
ritorni nel tuo tempo. Ricorda che ciò che hai visto è l’Apocalisse ed è iniziata nel 1976”.
Arriva Maria SS. e mi dice:
“Sappi, piccola, che S. Giovanni è ritornato sulla terra e rivive in tutti quei cuori che lo vogliono seguire per formare
la Milizia Celeste, ed è ritornato per preparare la strada al Mio Divin Figliolo che sta per ritornare nella gloria. Figliola
Mia, presto, molto presto, già alla fine dell’anno 1993 grandi tribolazioni vi aspettano, ma tu abbi fede in Dio,
anche la fame si farà sentire sul vostro pianeta e allora si vedranno immagini pietose di uomini che mangeranno altri
uomini. Sperate nell’amore del vostro Salvatore che sta per ritornare e vi libererà da ogni sorta di male”(1° segreto
aperto).
6 febbraio 1993
(Puglia) Maria ss.ma:” Io chiedo di consacrare questa regione al Mio Cuore Immacolato: troppo
sangue scorre per le vie, troppe vite stroncate in nome di una legge selvaggia sorretta dall’odio e dal
rancore...Basta!, basta, basta!” Dico alla “sacra corona unita”: “Placate la vostra ira, fermate la vostra mano
fratricida, altrimenti non vi sarà riparo e refrigerio per la vostra anima...Pentitevi o l’ira di Dio sarà implacabile....”.
14-15 febbraio 1993
Maria ss.ma: “Cara figlia della Luce: Io ora, tenendo presente che l’umanità continua a
calpestare le leggi del Cielo, ti rivelo il Messaggio ultimo dei segreti di Fatima, sigillato dal 1917 nell’anima di
pochi e che negli anni ‘60 questo doveva essere annunziato al mondo intero, ma non fu dato ascolto al Mio materno
richiamo, e tante, tante disgrazie hanno coperto questa terra.. Oggi, piccola Mia, do il compito di parlarne con quanti
verrai a contatto e a tanti figli della Luce, affinché il mondo possa ancora ravvedersi. Io desidero che il Papa ascolti il
richiamo doloroso di Mio Figlio, tuttora agonizzante per i vostri peccati e tenga presente la mia tempestività di
divulgare tale messaggio.
D’incanto Le compare il mondo nelle mani e noto con stupore che pian piano si ricopre di sangue. Ella così
comincia:
“Figliolina, Io dissi un tempo a Fatima che, se il mondo non si fosse convertito, una grande catastrofe si sarebbe
abbattuta sull’intero genere umano, non in quel tempo, ma nella seconda metà del XX secolo. Predissi già a “La
Salette”, ai bambini Melania e Massimo questo Castigo ed oggi, dopo innumerevoli volte, lo ripeto a te, perché
l’umanità continua a perseverare nell’errore calpestando i doni del Cielo.
Ormai satana ha cosparso il disordine ovunque, detenendo il potere dei più alti vertici, influenzando l’andamento di
tutte le cose. Io dissi già a Lucia che egli, figlio delle tenebre, sarebbe riuscito a plagiare le menti dei più grandi
scienziati, istigandoli ad inventare armi potentissime con le quali sarebbe riuscito a distruggere in pochi attimi l’intero
pianeta terra. Io dissi che sarebbe riuscito ad avere nelle sue mani le sorti del mondo intero, seducendo i potenti e i
capi degli stati, e così è successo. Presto sarò costretta a lasciare libero il braccio di Mio Figlio e tutti vedrete che
Egli punirà con maggiore giustizia e severità come non è mai avvenuto. Per la chiesa è arrivato il tempo delle dure
prove e delle tribolazioni, come già predissi. I cardinali si volgeranno contro i cardinali, i vescovi contro i vescovi, e
satana marcia già nelle loro file e a Roma gli imminenti cambiamenti si fanno sentire.
Nessuno aspetta il Figlio di Dio, ma tu di’ a tutti che Egli ritornerà, tuttavia verrà come un ladro nella notte e allora
punirà secondo la giustizia del giusto Padre Celeste. Fumi e fuochi cadranno violenti dai cieli, i mari emetteranno
vapori, tutto sarà affondato ed una guerra più grande e distruttiva delle altre avverrà, se tutto dovesse rimanere
come ora. Tanti uomini e bambini moriranno a poco a poco e quelli che vivranno, avranno invidia dei morti, privati di
quella vista. Il volto della morte, della miseria, della rovina e della guerra sarà quello della terra. I tempi dei tempi
volgono ormai al termine e questa Mia paura diventa di giorno in giorno una spaventosa realtà. Io mi rivolgo al
mondo dicendo che non solo i buoni periranno insieme ai cattivi, ma anche i capi degli stati con i loro popoli e i
grandi della chiesa con i loro fedeli.
Figlia Mia, satana purtroppo ha cosparso la terra dei suoi sicari e l’uomo molto spesso cede alla tentazione, al
peccato. Questa volta se l’uomo vorrà premeditatamente distruggere il mondo intero, Iddio lo farà scomparire
dall’universo ed accadrà non più con l’acqua, simbolo di purificazione, ma con il fuoco, simbolo di giustizia.
Quando la terra si farà bruna, quello è il segno della venuta di Mio Figlio e dei suoi angeli e solo allora inizierà la
nuova terra, riformata da tutti coloro che ora lavorano per il trionfo del Mio Cuore Immacolato e da coloro che
sopravviveranno a tali disgrazie.
Tutti insieme quegli eletti, contrassegnati con una croce sulla fronte, simbolo della fiducia in Dio, vivranno per un
unico scopo: il “Padre Celeste”, proprio come quando questo bellissimo pianeta non era tanto peccaminoso. In
questo modo Io, Madre di Dio, annuncio al mondo attraverso te la grande catastrofe che vivrà se non si ravvederà.
Io Regina di pace e di amore, Madre Celeste, sono venuta in questa terra, come in altre, per guarire lo spirito non
(solo) più il corpo. Vi prometto la salvezza, se il Mio richiamo verrà accolto. Ti ringrazio d’averMi corrisposta e ti
chiedo di comunicarlo al mondo. Pregate ed amate. Sia lodata la Vita che genera Vita: Gesù Cristo”
(Terzo segreto rivelato in parte).
giovedì 30 aprile 2020
venerdì 17 aprile 2020
lunedì 23 dicembre 2019
lunedì 2 ottobre 2017
Maria SS. dice: «Desidero giorni interi di orazione dinanzi al Volto addolorato e battuto del Mio Figlio Divino».
Devozione a Gesù per la piaga del Volto
Il Giovedì Santo del 1997, Debora ha una toccante
visione: il Signore le è davanti, accasciato al suolo come morto, non
risponde... poi alza la testa e le mostra tutto il patimento: il Suo Volto è
pieno di contusioni e tumefazioni, in particolare uno zigomo, che è
notevolmente gonfio, deturpato da una battitura che lo fa sanguinare.
Si tratta
di una bastonata, che Gli è stata inflitta con l’asta da un soldato romano
[Malco], dopo la barbara flagellazione, per sollecitarLo a rimettersi in piedi.
Il Condannato Divino, che è immobile, viene colpito da un terribile colpo tra
lo zigomo destro ed il naso che iniziano a sanguinare entrambi.
La devozione ai dolori di Gesù, con la partecipazione della mente e del cuore,
fa rivivere in noi il dono totale di Dio per l’uomo e diviene causa di piena
Rinascita e di notevole maturità spirituale.
Contemplando in special modo la piaga procurata alla guancia destra, ci uniamo
con intensità all’immensa sofferenza, che ebbe la Vergine Madre nel vederLo
tanto sfigurato e battuto con ferocia.
Tal Piaga fa memoria sia dei
dolori fisici che mentali e morali del Signore. La causa dello strazio profondo
della Sua Passione fu il dolore per le anime dannate e per i peccati degli
eletti, quale l’infedeltà di Giuda, del popolo e di tutte le creature, che per
la superbia intellettuale avrebbero rinnovato la Sua Passione nel Corpo
mistico.
È proprio immergendosi nella Sua Passione profonda, quella del Suo Cuore
amantissimo, che ci è dato capire il peso delle Sue sofferenze, non dato dalla
quantità ma dalla specificità di esse.
Gesù dice:
«Se Mi onorerai nei dolori del Mio Santo Volto, Io verserò, per te, sul
mondo una pioggia di Preziosissimo Sangue... Questa “ferita”(sofferenza) che
Mi dà una pena altissima, è la dolorosa bastonata inflittaMi dal soldato.
Diffondine la devozione e per i meriti Miei d’averla sopportata, concederò
liberazione dai tormenti» (tormenti procurati con i peccati. Non è
riferito alla condizione eterna dell’inferno). (27.4.1997)
Maria SS. dice:
«Desidero giorni interi di orazione dinanzi al Volto addolorato e battuto del
Mio Figlio Divino».(1.9.1994)
Con la bastonata alla guancia, dopo le altre pene arrecate al Sacro Capo e al
Volto, il Signore raggiunge il massimo grado di intima sofferenza morale e
spirituale.
Il volto infatti è ritenuto la parte, che esprime meglio tutto il corpo,
connotando la parte interiore dell’uomo. Battendo Dio nel Suo adorabile Volto
(fratturando le ossa occipitali), si è voluto umiliare, oltraggiare la Sua
Santissima Umanità e bestemmiare la Sua Divinità.
Dice la Beata Camilla Battista da Varano (Ancona) ne La Passione di
Gesù:
«Scoppiò nel petto il Sacro Cuore, che provò l’immenso dolore ricevendo il
male del rifiuto da coloro che ebbero ogni bene… Vi furono molti, che cercarono
la purezza del cuore percorrendo una via lunga e faticosa digiunando e
vegliando, imponendosi delle regole rigide, mortificando il loro corpo... Io
dico per certissima Verità che il pensare continuamente a Dio e ai dolori del
Suo Volto oltraggiato fa giungere più velocemente alla perfezione».
Preghiera
alla Piaga della guancia destra di Gesù
(preghiera tratta dalle meditazioni di Debora)
(preghiera tratta dalle meditazioni di Debora)
«Dolce
Gesù, Signor mio, contemplando il Tuo Volto sfigurato dall’odio, m’appare
chiara tutta quanta la tribolazione nella quale gli uomini sono immersi!
Oggi Tu mi chiami con l’espressione
del patimento, che miro nella Tua Faccia sporcata, vituperata e tumefatta dalla
violenza, che non ha tregua.
Ecco, io misera quale sono, vedo
dinanzi a me un altro segno della Tua ricchezza, con cui vuoi guarire il mondo:
la piaga della guancia destra.
Qua si è fermato il mio sguardo, si è
fatta silente ogni ansia interiore, si è dissetato l’umano mio ricercare e ha
ripreso forza la mia debole umanità.
O preziosissima Piaga, che emani il
desiderio divino di offrire alle creature amore, perdono e guarigione, dammi
inalterabile pazienza davanti al cammino santificante della prova, che debbo
affrontare!
Rammentando il dolore patito per la
dolorosissima bastonata sul Tuo zigomo roseo e virgineo, scaturisce in me
un’inesauribile desiderio di seguirTi, perseverando alla Tua sequela.
O Amore non amato, permetti che,
mediante tal Piaga sconosciuta, io mi chini a raccogliere nell’anima il Sangue
Divino da essa scaturito.
Liberami da ogni colpa, che proviene
fin dalla settima generazione!
Purificami nel linguaggio inculcato
dalla logica della materia!
Guariscimi nei pensieri e nei ricordi, che continuano a sconvolgere la mia
mente a causa dei peccati commessi.
O Gesù adorato, grazie per avermi
rivelato tutto il tesoro nascosto nella venerazione a questa Piaga, che mi è
dolce onorare, ogni giorno della mia vita, come segno della Tua presenza viva e
operante nella Chiesa.
Ora abbasso gli occhi, ti bacio perché
ho perfetta fiducia nelle Tue promesse e Ti dico: Come Tu vuoi, dove Tu
vuoi, quando Tu vuoi visitami con la Tua Passione, con la Tua Potenza, con la
Tua Gloria. Amen.»
Miserere nostri, Domine: miserere nostri
Iscriviti a:
Post (Atom)