Devozione a Gesù per la piaga del Volto
Il Giovedì Santo del 1997, Debora ha una toccante
visione: il Signore le è davanti, accasciato al suolo come morto, non
risponde... poi alza la testa e le mostra tutto il patimento: il Suo Volto è
pieno di contusioni e tumefazioni, in particolare uno zigomo, che è
notevolmente gonfio, deturpato da una battitura che lo fa sanguinare.
Si tratta
di una bastonata, che Gli è stata inflitta con l’asta da un soldato romano
[Malco], dopo la barbara flagellazione, per sollecitarLo a rimettersi in piedi.
Il Condannato Divino, che è immobile, viene colpito da un terribile colpo tra
lo zigomo destro ed il naso che iniziano a sanguinare entrambi.
La devozione ai dolori di Gesù, con la partecipazione della mente e del cuore,
fa rivivere in noi il dono totale di Dio per l’uomo e diviene causa di piena
Rinascita e di notevole maturità spirituale.
Contemplando in special modo la piaga procurata alla guancia destra, ci uniamo
con intensità all’immensa sofferenza, che ebbe la Vergine Madre nel vederLo
tanto sfigurato e battuto con ferocia.
Tal Piaga fa memoria sia dei
dolori fisici che mentali e morali del Signore. La causa dello strazio profondo
della Sua Passione fu il dolore per le anime dannate e per i peccati degli
eletti, quale l’infedeltà di Giuda, del popolo e di tutte le creature, che per
la superbia intellettuale avrebbero rinnovato la Sua Passione nel Corpo
mistico.
È proprio immergendosi nella Sua Passione profonda, quella del Suo Cuore
amantissimo, che ci è dato capire il peso delle Sue sofferenze, non dato dalla
quantità ma dalla specificità di esse.
Gesù dice:
«Se Mi onorerai nei dolori del Mio Santo Volto, Io verserò, per te, sul
mondo una pioggia di Preziosissimo Sangue... Questa “ferita”(sofferenza) che
Mi dà una pena altissima, è la dolorosa bastonata inflittaMi dal soldato.
Diffondine la devozione e per i meriti Miei d’averla sopportata, concederò
liberazione dai tormenti» (tormenti procurati con i peccati. Non è
riferito alla condizione eterna dell’inferno). (27.4.1997)
Maria SS. dice:
«Desidero giorni interi di orazione dinanzi al Volto addolorato e battuto del
Mio Figlio Divino».(1.9.1994)
Con la bastonata alla guancia, dopo le altre pene arrecate al Sacro Capo e al
Volto, il Signore raggiunge il massimo grado di intima sofferenza morale e
spirituale.
Il volto infatti è ritenuto la parte, che esprime meglio tutto il corpo,
connotando la parte interiore dell’uomo. Battendo Dio nel Suo adorabile Volto
(fratturando le ossa occipitali), si è voluto umiliare, oltraggiare la Sua
Santissima Umanità e bestemmiare la Sua Divinità.
Dice la Beata Camilla Battista da Varano (Ancona) ne La Passione di
Gesù:
«Scoppiò nel petto il Sacro Cuore, che provò l’immenso dolore ricevendo il
male del rifiuto da coloro che ebbero ogni bene… Vi furono molti, che cercarono
la purezza del cuore percorrendo una via lunga e faticosa digiunando e
vegliando, imponendosi delle regole rigide, mortificando il loro corpo... Io
dico per certissima Verità che il pensare continuamente a Dio e ai dolori del
Suo Volto oltraggiato fa giungere più velocemente alla perfezione».
Preghiera
alla Piaga della guancia destra di Gesù
(preghiera tratta dalle meditazioni di Debora)
(preghiera tratta dalle meditazioni di Debora)
«Dolce
Gesù, Signor mio, contemplando il Tuo Volto sfigurato dall’odio, m’appare
chiara tutta quanta la tribolazione nella quale gli uomini sono immersi!
Oggi Tu mi chiami con l’espressione
del patimento, che miro nella Tua Faccia sporcata, vituperata e tumefatta dalla
violenza, che non ha tregua.
Ecco, io misera quale sono, vedo
dinanzi a me un altro segno della Tua ricchezza, con cui vuoi guarire il mondo:
la piaga della guancia destra.
Qua si è fermato il mio sguardo, si è
fatta silente ogni ansia interiore, si è dissetato l’umano mio ricercare e ha
ripreso forza la mia debole umanità.
O preziosissima Piaga, che emani il
desiderio divino di offrire alle creature amore, perdono e guarigione, dammi
inalterabile pazienza davanti al cammino santificante della prova, che debbo
affrontare!
Rammentando il dolore patito per la
dolorosissima bastonata sul Tuo zigomo roseo e virgineo, scaturisce in me
un’inesauribile desiderio di seguirTi, perseverando alla Tua sequela.
O Amore non amato, permetti che,
mediante tal Piaga sconosciuta, io mi chini a raccogliere nell’anima il Sangue
Divino da essa scaturito.
Liberami da ogni colpa, che proviene
fin dalla settima generazione!
Purificami nel linguaggio inculcato
dalla logica della materia!
Guariscimi nei pensieri e nei ricordi, che continuano a sconvolgere la mia
mente a causa dei peccati commessi.
O Gesù adorato, grazie per avermi
rivelato tutto il tesoro nascosto nella venerazione a questa Piaga, che mi è
dolce onorare, ogni giorno della mia vita, come segno della Tua presenza viva e
operante nella Chiesa.
Ora abbasso gli occhi, ti bacio perché
ho perfetta fiducia nelle Tue promesse e Ti dico: Come Tu vuoi, dove Tu
vuoi, quando Tu vuoi visitami con la Tua Passione, con la Tua Potenza, con la
Tua Gloria. Amen.»
Miserere nostri, Domine: miserere nostri