domenica 16 luglio 2017

Die 16 Julii: GAUDEAMUS...


IN COMMEMORATIONE

BEATAE MARIAE VIRGINIS

DE MONTE CARMELO

Duplex majus

Introitus
GAUDEÁMUS omnes in Dómino, diem festum celebrántes sub honóre beátae Maríae Vírginis: de cujus solemnitáte gaudent Angeli, et colláudant Fílium Dei. Ps. 44, 2 Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. V/. Glória Patri.



Oratio

DEUS, qui beatíssimae semper Vírginis et Genitrícis tuae Maríae singulári título Carméli órdinem decorásti: concéde propítius ; ut, cujus hódie Commemoratiónem solémni celebrámus offício, ejus muníti praesídiis, ad gáudia sempitérna perveníre mereámur: Qui vivis et regnas.



Léctio libri Sapiéntiae.
Eccli. 24, 23-31

EGO quasi vitis fructificávi suavitátem odóris: et flores mei, fructus honóris et honestátis. 

Ego mater pulchrae dilectiónis, et timóris, et agnitiónis, et sanctae spei. 
In me grátia omnis viae et veritátis: in me omnis spes vitae et virtútis. 
Transíte ad me omnes qui concupíscitis me, et a generatiónibus meis implémini. 
Spíritus enim meus super mel dulcis, et heréditas mea super mel et favum. 
Memória mea in generatiónes saeculórum. 
Qui edunt me, adhuc esúrient: et qui bibunt me, adhuc sítient. 
Qui audit me, non confundétur: et qui operántur in me, non peccábunt. 
Qui elúcidant me, vitam aetérnam habébunt.

              TRADUZIONE: 
Io, come una vite, produco germogli di grazia, e i miei fiori, frutti di gloria e di rettitudine. Io sono la madre del bell'amore e del timore, della conoscenza e della santa speranza.
In me è la grazia per ogni via e verità, in me ogni speranza di vita e virtù.
Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei frutti.
Poiché il mio insegnamento è più dolce del miele, il possedermi è più dolce del favo di miele. 

Quanti si nutrono di me, avranno ancora fame e quanti da me si dissetano, avranno ancora sete. 
Chi mi ascolta, non sarà mai deluso.
E chi compie le mie opere, non peccherà.
Chi mi rende onore, avrà la vita eterna.



Graduale Benedícta et venerábilis es, Virgo María: quae sine tactu pudóris invénta es mater Salvatóris. V/. Virgo Dei Génitrix, quem totus non capit orbis, in tua se clausit víscera factus homo.
Allelúja , allelúja. V/. Per te, Dei Génitrix, nobis est vita pérdita data: quae de caelo suscepísti prolem, et mundo genuísti Salvatórem. Allelúja.



+ Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc. 11, 27-28

IN illo témpore: Loquénte Jesu ad turbas, extóllens vocem quaedam múlier de turba, dixit illi: Beátus venter, qui te portávit, et úbera, quae suxísti. At ille dixit: Quinímmo beáti, qui áudiunt verbum Dei, et custódiunt illud.


Credo.


Offertorium Jerem. 18, 20 Recordáre, Virgo Mater, in conspéctu Dei, ut loquáris pro nobis bona, et ut avértat indignatiónem suam a nobis.



Secreta

SANCTÍFICA, Dómine, quaésumus, obláta libámina: et beátae Dei Genitrícis Maríae salubérrima intercessióne, nobis salutária fore concéde. Per eúmdem Dóminum.


Praefatio de beata Maria Virgine Et te in Commemoratióne.


Communio Regína mundi digníssima, María Virgo perpétua, intercéde pro nostra pace et salúte, quae genuísti Christum Dóminum Salvatórem ómnium.


Postcommunio

ADJUVET nos, quaésumus, Dómine, gloriósae tuae Genitrícis, sempérque Vírginis Maríae intercéssio veneránda: ut, quos perpétuis cumulávit benefíciis, a cunctis perículis absolútos, sua fáciat pietáte concórdes: Qui vivis.

AMDG et BVM

sabato 15 luglio 2017

SUMMA

“Da Domine ut amore amoris tui moriar, quia amore amoris mei dignatus es mori”
S. Franciscus

IO LE RIDARO' VITA: "Terra! Esci dalla tua tomba, dove ti hanno sepolta gli uomini! Proprio tu, la Madre che li hai nutriti !"


Il Signore ha parlato
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Domenica 6 luglio 2008
 GESÙ:  Ascoltate il Signore.

La Voce del Signore è pura, chiara, limpida come le Sue Opere.

Il Signore ha parlato. Scrivi.

Io distruggerò  tutte le opere dei Miei nemici, e drizzerò la Mia Tenda in mezzo a voi. Costruirò questo Mondo dove spunta liberamente il piccolo germoglio, dove l’animale non soccomberà più per mano criminale, e dove anche il piccolo bambino Mi seguirà. Io non voglio più che qualcuno soccomba al Male.

Dopo questo Tempo, ritornerà la Pace. Voi non conoscerete più la sofferenza. Ma prima, Dio non permetterà che l’uomo veda quello che l’Eterno farà della Sua Terra.

Come a Lazzaro, Io le ridarò Vita:  «Terra! Esci dalla tua tomba, dove ti hanno sepolta gli uomini! Proprio tu, la Madre che li hai nutriti !»

Allora, il Mio Cuore Sacro e Santo non guarderà più indietro, ma Si chinerà su questo Presente che rinascerà dalle sue ceneri: il Fuoco avrà purificato tutta la Terra. Beati coloro che verranno ad abitarla! Io farò discendere dalle nubi tutti coloro che ho preservato per questo Nuovo Tempo, e la Terra sarà ripopolata da tutti i suoi abitanti che, come essa stessa, saranno trasformati. Beati coloro che Mi hanno obbedito e seguito perché la Gioia è, ora, alla loro porta e nelle loro dimore, custodite tutte dal Mio Angelo.

Tutto questo è vero: così vero come ho fatto la Terra e il Cielo. Così vero come i Cieli sono lontani dalla Terra. Io giuro che i Miei figli non faranno più del male. Pertanto la Mia decisione sarà questa:

Nessun animale sarà più ucciso, né sarà usato per divertirvi, né per essere mangiato. Io vi darò i frutti della Terra e non avrete più bisogno di fare provviste per i giorni successivi. Avrete il necessario, e toglierò ogni desiderio a colui che vorrà possedere più di quanto basta per la giornata vissuta al presente. La Mano del Signore conosce la Condivisione e veglierò su di essa.

Il Signore ha parlato. AscoltateLo! Figli di tutte le Nazioni, oggi Io vi raduno perché siete Miei, e solennemente ne ho fatto la Promessa. Voi resisterete a questi Tempi di sventura che sono in arrivo. Io vi proteggerò, vi guiderò e vi preserverò da ogni Male, fino a quando il Male sparirà dappertutto. Parola del Signore.

I Miei Messaggeri saranno i vostri accompagnatori giorno e notte, per percorrere ancora la Pianura della Sventura che voi stessi potreste fare diventare la vostra tomba. Dio, come a Lazzaro, vi ha gridato: «Vieni fuori da lì, perché Io ti voglio in Vita!» E voi avete obbedito.  Beato colui che custodisce in sé la Parola del Signore!

Figlia Mia, la Verità è Una come Dio è Uno. E la Mia Parola vi è data solennemente: custoditela  per sempre! Io ritornerò quando l’Ora suonerà per portarvi via, per preservarvi e custodirvi sul Mio Divino Sacro Cuore. Usciti da lì, Io vi condurrò tutti là, dove stabilirò per ognuno. Sarà il Tempo della Pace e dell’Amore.


Voi supererete gli Abissi profondi dell’Odio di fronte ai Miei nemici, e le foreste che vi accoglieranno saranno le mura dei Miei baluardi. Di questo non vi preoccupate. I Miei nemici saranno per voi degli esseri che non avranno più potere. Io non permetterò più al Male di convivere con il Bene.

Siate sempre del Signore! Il resto, per il momento, non è necessario conoscerlo. Vi spiegherò tutto poco a poco. Ma sappiate che la Mia Promessa è Eterna. Io vi amo e Io vi salverò.

Tu scrivi per tutti quello che sai.
Il Signore ha parlato.
Egli è con ognuno di voi.
SeguiteMi.

GESÙ di NazaretSignore e Re.
Amen.



AMDG et BVM

Enrico II il Santo



Enrico, duca di Baviera, fu soprannominato il Pio. 
Divenuto re di Germania e poi imperatore dei Romani, mise ogni cura nel propagare la religione. 
Fece tributario di san Pietro e del romano Pontefice il vescovado di Bamberga, fondato con i suoi beni patrimoniali. 

Accolse il fuggitivo Benedetto VIII e lo ristabilì sulla sua sede. 
Avendo poi intrapreso per difendere la Chiesa romana una guerra con i Greci, ricuperò la Puglia che questi occupavano da molto tempo. 

Col soccorso divino trionfò delle nazioni infedeli più con le preghiere che con le armi. 

Condusse alla fede l'Ungheria, dando in sposa la sorella [pia e intelligente principessa Gisella o Ghìsola] al re Stefano, che ricevette il battesimo. 

Visse santamente nello stato matrimoniale e vicino a morire, convertì Cunegonda, sua moglie, restituendola illibata alla propria famiglia. 

Più celebre per la santità che per lo scettro, fu chiamato alla ricompensa del regno dei cieli nell'anno 1024. Eugenio III lo iscrisse nel numero dei santi.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.



Preghiamo
O Dio, che quest'oggi trasferisti il tuo beato Confessore Enrico dal fastigio dell'impero terreno al regno eterno: ti supplichiamo umilmente, che, come prevenendolo con l'abbondanza della tua grazia, gli facesti superare le lusinghe del secolo, cosi faccia che noi evitiamo, per sua imitazione, le seduzioni di questo mondo, e giungiamo a te con cuore purificato. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
AMDG et BVM