venerdì 12 maggio 2017

Prerogative del Cuore Divino di Maria Santissima


2 Meraviglie del Cuore fisico di Maria

Prerogative del Cuore di Maria
Come non v'è nulla in Gesù che non sia grande ed ammirevole, così non c'è niente nella Madre di Dio che non sia grandezza e meraviglia.

Tutto ciò che è umanità sacra di Gesù è deificato ed elevato ad una dignità infinita per l'unione con la sua divinità. Tutto ciò che è in Maria è nobilitato, santificato a un punto inconcepibile, a causa della sua divina maternità.

Non v'è parte del sacro corpo di Gesù che non sia degno dell'ammirazione eterna degli uomini e degli Angeli. 
Non c'è nulla nel corpo verginale di Maria che non sia meritevole delle lodi immortali di tutte le creature. 
Ma il suo cuore ha diritto ad un particolare onore per le sue meravigliose prerogative:

1) Esso è il principio della vita di questa Divina Madre e di tutte le funzioni della sua vita corporale e sensibile: origine della vita di colei che ha dato vita al Figlio di Dio;

2) Altra prerogativa di questo Cuore è d'aver preparato e donato il sangue verginale di cui fu formato il corpo santissimo dell'UomoDio;

3) La terza è d'essere stato il principio della vita umana di Gesù Bambino, durante la dimora nascosta ch'Egli fece nel seno della madre sua. 

Come di ogni madre, si può dire che la vita e il cuore di Maria era la vita e il cuore di Gesù.

PREGHIERAO Cuore incomparabile della madre d'amore, da cui il Re dei vivi e dei morti ha voluto far dipendere la sua vita per ben nove mesi! O Cuore regale che non avevi che una stessa vita con Colui che è la vita dell'Eterno Padre e la sorgente d'ogni vita! O Cuore ammirabile, principio delle due vite più nobili e preziose: della vita santissima della madre di Dio e della vita umanamente divina, divinamente umana d'un UomoDio; chi mai ti venererà, ti amerà, ti loderà abbastanza?

4) La quarta prerogativa è indicata da queste parole della Cantica:
«Il nostro letto è tutto ricoperto di fiori profumati» (Ct I, 15). Qual è questo letto, se non il cuore purissimo di Maria, sul quale il Bambino Gesù ebbe a riposare dolcemente? 

Fu privilegio grande del discepolo prediletto l'aver riposato una volta sola sul petto adorabile del maestro.
Ma nasconde quante volte il Divin Salvatore non ha preso riposo sul cuore verginale della sua Mamma! Quale abbondanza di lumi, di grazie, di benedizioni non ha riversato Gesù su quel cuore sempre perfettamente disposto a ricevere le divine influenze, in quel cuore ch'Egli amò più di tutti gli altri cuori, e dal quale fu riamato più che dagli stessi Serafini!
O mio salvatore, io sento la tua voce ripetere ad ogni anima fedele di metterti come sigillo sul proprio cuore (Ct VIII, 6). E' quello che la tua santa Madre ha fatto eccellentemente, portando stampata sul suo cuore l'immagine viva della tua vita e di tutte le tue virtù.
E non contento di ciò, tu stesso hai voluto metterti come suggello sul cuore suo per chiuderlo a tutto quello che non è Gesù, per rendertene unico e sovrano padrone. Tu ti sei impresso da te sul suo Cuore materno, in modo degno di Te e di Lei.

5) Quinta prerogativa: esso fu l'altare su cui s'è compiuto il grande e continuo sacrificio di tutte le passioni naturali aventi radice nel Cuore.

Esse sono le 5 passioni dell'appetito irascibile: la speranza, la diffidenza; l'ardire, il timore e la collera e le 6 della parte concupiscibile: l'amore, l'odio, il desiderio, la fuga, la gioia, la tristezza.


Dopo che l'uomo s'è fatto ribelle a Dio, le passioni si sono rivoltate contro di Lui, sicché invece di essere totalmente soggette alla volontà, se ne fanno una schiava.
S. Giovanni Eudes

JHS
MARIA!

EPITALAMIO


 LE CINQUE PARTI DELLA S. MESSA



Un giorno Geltrude, obbligata a letto per malattia, non poteva assistere alla S. Messa, durante la quale avrebbe dovuto comunicarsi. 
Con cuore angosciato disse al suo Dio: Ecco, amabilissimo Gesù, che, per disposizione della tua divina Provvidenza, non posso recarmi al S. Sacrificio; come potrò ricevere degnamente il tuo Corpo sacratissimo ed il tuo prezioso Sangue, poiché la mia migliore preparazione consiste nell'unirmi con l'intenzione al celebrante, seguendo le varie parti del S. Sacrificio?.



Il Signore rispose: Giacché mi chiami in causa e sembri quasi rivolgermi un rimprovero, voglio, mia amatissima Sposa, cantarti un epitalamio pieno di dolcezza e d'amore. Ricorda che ti ho riscattata col mio Sangue e sappi che i trentatré anni, nei quali ho lavorato sulla terra, sono stati consacrati a preparare le mie nozze con te. Questo pensiero ti serva per la prima parte della S. Messa.


Ascolta; sono Io che te lo dico: - sappi che sei stata arricchita dal mio Spirito, e, come il mio Corpo ha lavorato trentatré anni in preparazione alle nozze con te, l'anima mia esultava in giocondi trasporti, pensando ai mistici sponsali che doveva contrarre con l'anima tua. Questo pensiero ti terrà luogo della seconda parte della S. Messa. -


Impara ancora da me: la mia Divinità si è diffusa in te; è lei che, con la potente virtù, mescola dolcezze inebrianti e delizie soprannaturali alle tue diuturne sofferenze fisiche. Questo ti serva come terza parte della S. Messa

Ascolta ancora una volta: fu il mio amore che ti ha santificata! Riconosci dunque che nessuno dei beni che possiedi è tuo, ma ricorda che hai ricevuto da me tutta quello che può renderti gradita a' miei occhi; ciò ti servirà di meditazione per la quarta parte della S. Messa.



Infine ti rivolgo un'ultima parola: ricorda a quale altezza fosti innalzata, mediante l'unione con Me e riconosci che, essendomi dato ogni potere in cielo e sulla terra, nulla può impedirmi di parteciparti la mia gloria e di volere che colei, che è veramente la sposa del Re, sia chiamata regina e riceva gli onori dovuti alla sua dignità. Deliziati nel meditare tali privilegi e non rammaricarti più di non aver potuto assistere alla S. Messa.
JHS
MARIA!

giovedì 11 maggio 2017

PEROSI

LA RESURREZIONE DI CRISTO

JHS
MARIA!

Il sole è il tabernacolo di Dio


7 Il Cuore di Maria è un Sole

Come il sole è sorgente di luce. Il sole, il quale è come il cuore di questo nostro mondo visibile, pur essendo la più bella, la più vistosa parte della natura, non è che un'ombra tenebrosa del nostro Sole divino, il Cuore di Maria.
Questo Cuore è un vaso ammirabile, e come il sole è opera di Dio «Vas admirabile, opus Exelsi; magnus Dominus, qui fecit illum» (Sir 43, 2. 5). Capolavoro incomparabile dell'Altissimo, riassunto di tutte le meraviglie da Lui compiute nelle creature, è destinato ad essere eternamente l'oggetto dell'ammirazione dei Beati, poiché la sua divina magnificenza appare più in questo cuore ammirabile che non in tutte le cose create nell'ordine della natura, della grazia, della gloria.
Il sole che illumina questo mondo visibile, e che ne è come cuore, è tutto splendore, è sorgente della luce di tutti gli altri pianeti.
Il cuore di Maria è tutto circondato, e penetrato d'una luce incomparabilmente più brillante e più eccellente di tutte quante le luci del firmamento.
è tutto luce, e, dopo Dio, è la prima sorgente di tutte le luci che rischiarano il cielo della Chiesa: «Ego feci in caelis ut oriretur lumen indeficiens» (Sir, 24, 6).

Come il sole è il principio della vita vegetativa, sensitiva, animale di questo mondo visibile, così il cuore di Maria è sorgente di vita di tre grandi mondi.
1) Della vita stessa di Maria, che è per sé un mondo ricco di meraviglie, più di tutto il mondo visibile.
2) è il principio della vita d'un secondo mondo, infinitamente più ammirabile di quello naturale, quello dell'Uomo Dio vero figlio suo.
3) è l'origine della vita d'un terzo mondo, che è quello composto di tutti i veri figli di Dio, viventi in terra della vita della grazia, in cielo della vita della gloria. Essi sono debitori dell'una e dell'altra vita dopo che a Dio, alla madre di colui che è loro capo.
Se S. Giovanni Crisostomo poté dire che il cuore di S. Paolo fu «totius orbis cor»: cuore di tutto il mondo, perché per mezzo di questo cuore apostolico lo spirito della vera vita è stato elargito alle membra di Cristo, quanto più si potrà dire che il cuor della Regina di tutti gli Apostoli è il cuore di tutto l'universo e della Chiesa militante, purgante e trionfante: «Vitam datam per Virginem, gentes redemptae, plaudite!».

Sorgente di gioia e di ogni beneIl sole è il tabernacolo di Dio: «In sole posuit tabernaculum suum» (Sal 18, 6). S. Ambrogio applica queste parole al cuore di Maria, nel quale Dio fa dimora assai più gloriosamente, ed opera cose infinitamente più grandi che non nel sole.
L'Eterno Padre dice che il trono di suo Figlio è come un sole al suo cospetto: «Thronus ejus sicut sol in conspectu meo» (Sal 88, 38). E quale sarà, dunque, questo trono del Figlio di Dio, se non il cuore della sua carissima madre, il quale, per conseguenza, è sole splendente dinanzi alla faccia del Padre dei lumi?
Il sole materiale spande la sua luce, il suo calore, il suo influsso su tutte le cose materiali che la terra presenta; il nostro sole mistico spande le sue luci sante, il suo divino calore, le sue celesti influenze dappertutto in cielo, in terra, sugli uomini, sugli Angeli: «Non est qui se abscondat a calore ejus» (Sal 18, 6).
Quello rallegra con la sua presenza tutto il mondo materiale; questo beatifica tutta l'universo: «Gaudium annuntiat universo mundo».
è la consolazione delle anime che soffrono in purgatorio; è la gioia dei fedeli che sono ancora sulla terra; è il giubilo dei Santi che sono in cielo; è la compiacenza e la delizia della SS Trinità; è la gioia universale di tutto il mondoCommune mundi Gaudium (S. Germ. di Costant.) Oceano insondabile di gioia (S. Giovanni Damas.).
Togliete il sole che rischiara il mondo, domanda S. Bernardo, poi che succederà? Togliete Maria, meglio, togliete il cuore di Maria, vero sole del mondo cristiano, che succederà a noi, se non di restare avvolti nelle tenebre più spaventose, sepolti nelle fitte ombre di morte?...

PREGHIERA. O cuore della mia Regina, a mio amabilissimo sole, fortunati i cuori che vi amano. O bel sole divino, rischiarate le nostre tenebre, riscaldate la nostra freddezza, dissipate dal nostro spirito ogni male, ogni timore, infiammate il nostro cuore del vostro fuoco sacro, spandete senza interruzione il vostro dolce influsso sull'anima nostra, affinché tutte le virtù cristiane vi fioriscano e siano feconde di ogni sorta di opere buone! Fate che noi viviamo in terra la vita del cielo, e che non cerchiamo mai alcuna gioia che non sia la gioia dei figli di Dio, i quali altro non vogliono che piacere al loro amabilissimo padre e seguire in tutte le cose la sua adorabile volontà.

O sole divino, fate che il nostro cuore sia uno specchio terso su cui torni gradito a voi dipingere ed imprimere voi stessa, affinché porti in sé un'immagine perfetta della vostra umiltà, purezza, carità, santità e di tutte le altre vostre virtù e perfezioni, e questo per la sola gloria di colui che fece il vostro cuore per se stesso.
JHS
MARIA!

La 21ma opera di N.S.Gesù Cristo


21. – La 21ma opera realizzata in questo mondo dal nostro Salvatore e Signor Gesù Cristo fu l’aver convertito molte persone di diverse condizioni. 
Volle che già si vedesse il frutto della redenzione. 

E per questo convertì dapprima il ladrone, che fu un uomo di mala vita, ribelle, criminale. 

In secondo luogo convertì il Centurione ch’era il capitano della gente armata e che disse: Veramente costui era Figlio di Dio (Mt. 27, 54). 

In terzo luogo convertì l’umile popolo, ed è san Luca che lo cita dicendo: Anche tutte le genti che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto (Lc. 23, 48). Si noti che dice “tutte le genti”, non le truppe maliziose come gli scribi o farisei, bensì le genti semplici e profane che vedendo il miracolo che accadeva battendosi il petto dicevano: “Che miserabili! Abbiamo crocifisso il Salvatore”.

      E perché nostro Signore nella sua passione convertì queste tre classi di persone, per questo in suo ricordo il sacerdote dice tre volte “Agnello di Dio”. 
La prima volta lo diciamo particolarmente per ogni peccatore supplicando che lo perdoni come perdonò al ladrone, e ugualmente a me che sono peccatore. 
La seconda volta, chiediamo che come illuminò e aprì gli occhi del Centurione che comandava la milizia, così ugualmente illumini e perdoni chiunque governi il popolo, o abbia cura pastorale delle anime, affinché esse raggiungano la salvezza. 
La terza volta diciamo “Agnello di Dio” per chiedere che come convertì l’umile popolo così ugualmente converta il comune popolo cristiano e lo conservi in buona salute e in pace e gli perdoni tutti i suoi peccati.

JHS
MARIA!