giovedì 11 luglio 2013

Devozione all'Immacolata


32.
Devozione alla Madonna



Scritto da p.Lorenzo Sales imc   

Necessità ed eccellenza

Crederei di mancare al mio dovere e al mio speciale affetto alla SS. Vergine, se non prendessi tutte le occasioni propizie per parlarvi di Lei. S. Alfonso aveva fatto proposito di non tenere alcuna predica senza parlare di Maria SS., e riservava sempre una predica degli Esercizi a questo caro argomento. 

Predicando egli una volta sulla Madonna, un raggio di luce partì dall'effigie di Lei e venne a posarsi sul capo del Santo, alla presenza di una moltitudine di popolo (953). La Madonna fece questo miracolo per un gran Santo; ma invisibilmente lo fa anche per noi, ogni volta che parliamo di Lei. Dignare me laudare Te, Virgo Sacrata! È una grazia il poter parlare della Madonna; si concorre in qualche modo a realizzare ciò ch'Ella aveva di Sé predetto: Tutte le generazioni mi chiameranno beata (954).

Il mondo, come è consacrato al Cuore di Gesù e a S. Giuseppe, lo è anche alla Madonna. L'Italia Le è consacrata in modo particolare dal settembre 1959. Non v'è paese o borgata dove non vi sia una chiesa, un altare, un pilone, un'immagine della Madonna.

Questa divozione comincia con Nostro Signore ed è quasi tutta fondata sul Vangelo. Chi più di Nostro Signore amò e onorò la Madonna? Alle nozze di Cana, in omaggio a Lei, fece il suo primo miracolo. Persino gli eretici e scismatici dei primi tempi onorarono la Madonna. In Abissinia, la Chiesa ufficiale non è cattolica, eppure quanta divozione ha per la Madonna!

La divozione a Maria SS. è necessaria per salvarsi; ciò è moralmente certo, Suarez dice chiaramente che nessuno si salva senza la Madonna. La Chiesa applica alla SS. Vergine le parole della S. Scrittura: Chi mi avrà trovata, avrà trovata la vita e riceverà la salute dal Signore (955). La divozione alla Madonna non è dunque solo di consiglio, ma di necessità.

Ne consegue ch'essa è un segno di predestinazione. Sì, perché la Madonna null'altro desidera che la salvezza delle anime, ed è costituita così in alto, che può tutto. Nessun vero divoto della Madonna si è mai dannato. Quanti che avevano solo una tenue divozione verso dl Lei, furono da Lei convertiti! Alle volte ci domandiamo con stupore: " Come mai quel tale, dopo tanti anni di vita disordinata, si è convertito ed è morto così bene? ". La spiegazione la troviamo sempre lì: un po' di divozione alla Madonna... qualche Ave Maria ogni giorno... la medaglia al collo, e simili. Ho conosciuto una persona che da più di quarant'anni aveva lasciato ogni pratica religiosa, conservando solo la pia usanza della recita di tre Ave Maria ogni giorno. Ebbene, la Madonna le ottenne la grazia di fare una buona morte. Con questo non voglio dire che bastino tre Ave Maria e poi peccare; voglio dire che la Madonna, per un piccolo ossequio, magari dopo trenta o quarant'anni, riduce un'anima a pentimento.

Il desiderio proprio della Madonna è di salvar anime, cooperare perché il Sangue del suo Divin Figlio non sia sparso invano. Ella ha voluto dare il suo nome al nostro Istituto, perché si salvino più anime che è possibile. Tutte le anime che salverete, sarà per mezzo di Maria. Se uno vuol salvarsi senza passare per la Madonna, sbaglia.

Lo Scaramelli riporta la seguente visione: Diverse anime tentavano di salire per una magnifica scala rossa, in cima alla quale stava Gesù; ma per quanti sforzi facessero, non riuscivano a raggiungere la sommità. Poco discosto v'era un'altra scala, bianca, in cima alla quale stava la Madonna; molte anime la salivano con facilità e, giunte sulla sommità, la Madonna le faceva passare a Gesù. Allora anche le prime che invano avevano tentato di salire per la scala rossa, si portarono presso quest'altra ed esse pure con facilità riuscirono a salirla (956). Questo per dimostrare come non si possa giungere a Gesù, se non per mezzo della Madonna. Ad Jesum per Mariam!

La divozione alla Madonna non è solo pegno di predestinazione, ma anche di santificazione. Chi non ha vera divozione alla Madonna, non sarà mai un santo Religioso, un santo Sacerdote, un santo Missionario. Chi vuol giungere alla santità senza la Madonna, vuol volare senz'ali. Senza di Lei si fa nulla. E che fa Ella per la nostra santificazione? Ci sostiene nelle tentazioni e in tutte le miserie di cui è piena la nostra vita; ci difende dal demonio; ci dà la forza di superare tutte le difficoltà.

A convincerci di ciò basterebbe il fatto di S. Maria Egiziaca, narrato dallo Scaramelli. Costei era una grande peccatrice. Quando il mondo cominciò a venirle in uggia, pensò di entrare in una chiesa, ma, giunta alla porta, non vi poté entrare. Disperata peri vani tentativi, si prostrò davanti ad un'immagine della Madonna e chiese la grazia di poter entrare. La Madonna la esaudì. Entrata in chiesa, si pose subito sotto la protezione di Maria SS.; poi andò in un deserto, dove visse 47 anni a far penitenza. In tutto questo tempo la sola sua maestra fu la Madonna, che di una grande peccatrice fece una grande santa (957).

Tutti i Santi furono divoti della Madonna. La più bella omelia di S. Girolamo è quella sulla Madonna (958). Non avrei mai creduto che questo santo piuttosto rustico, fosse tutto tenerezza nel parlare alla Madonna. S. Filippo, fin da fanciullo, fu grandemente divoto della Vergine e si fermava delle ore a conversare con Lei davanti alla sua effigie. Lo faceva col trasporto, per l'amore tenerissimo che le portava S. Giovanni Berchmans pure era divotissimo della Madonna e ne parlava con santo entusiasmo; andava ripetendo a tutti: a Siate divoti della Madonna! "
S. Bernardo dice che la Madonna è fonte e canale. È fonte di grazia, basta andarla a prendere; ed è canale, perché tutte le grazie passano da Lei (959).
Tolta la Divinità, tutto il resto datelo pure alla Madonna. Ella è la Madre di Gesù e, come tale, in bei modi, a Lui comanda. Coriolano non cedette a nessuno, tranne alle istanze di sua madre. Quando Mosè disse a Dio: " Se non vuoi esaudirmi, toglimi da libro della vita " (960), Dio cedette alle sue suppliche. Mosè era, sì, un santo uomo, ma non era certo la Madonna.

Ella è regina del cielo e della terra, regina potentissima. Non è solo il re che comanda, ma anche regina. Le preghiere della Madonna, più che preghiere potrebbero dirsi comandi, perché il Signore vuole ch'Ella comandi.
Con esattezza teologica si dice che ciò che Iddio può per onnipotenza, la Madonna lo può con la preghiera. Non che la Madonna sia onnipotente ex malo è per volontà di Dio, lo è per grazia. La Madonna, in Dio e con Dio, può tutto. Ella è tesoriera e dispensatrice di tutte le grazie. Ella può persino far violenza a Nostro Signore, come fece alle nozze Cana. Ella è, al dire dei Santi, l'onnipotenza supplichevole.

Dobbiamo ringraziare il Signore che abbia voluto così, stimarci ben fortunati di non dover sempre ricorrere fino al trono di Dio per ottenere grazie, ma di avere a nostra disposizione questo gran mezzo. La Madonna, vedete, è più tenera!...
Dunque la Madonna può tutto. E vuole? Oh, se vuole! Con la sua tenerezza materna Ella entra nelle intenzioni del suo Divin Figlio: sa quanto siamo costati a Lui, sa che Nostro Signore vuol salvi tutti gli uomini; conosce questo gran desiderio di Gesù, questa precisa volontà di Dio: che ci salviamo e ci santifichiamo. Perciò basta che noi chiediamo e ci disponiamo a ricevere le sue grazie. Che se la Madonna soccorre anche i peccatori che Le danno qualche segno di divozione, che cosa non farà per quelli che la venerano e si adoprano a farla conoscere, amare e venerare?

Non temete di essere troppo divoti della Madonna, di onorarla troppo. Chi non ha divozione a Maria, non ha né vocazione sacerdotale, né vocazione Religiosa. Non è tuttavia necessario di sentirla sensibilmente; la vera divozione sta nella volontà. E nemmeno dobbiamo aver paura di far torto a Nostro Signore, amando molto la Madonna. Più l'amiamo, più ricorriamo a Lei, e più facciamo piacere a Nostro Signore. Dunque ricordatelo: se non saremo divoti della Madonna non faremo mai niente.


Come dimostrare il nostro amore 
alla Madonna

RIGUARDARLA COME MADRE 

 - Prima di tutto bisogna che riguardiamo Maria SS. come vera nostra Madre, sull'esempio di S. Filippo che soleva chiamarla: " Mamma mia! Mamma mia! ". Così pure faceva S. Giuseppe Cafasso e diceva sovente ai penitenti: " Ricordatevi che avete in Maria SS. una seconda Madre, che vi ama più della prima, senza tuttavia prenderle il posto ". Invece taluni parlano della Madonna come di un qualsiasi Santo canonizzato!.. In una madre si ha fiducia, le si vuol bene. Eccitare quindi in noi l'amore filiale alla Madonna, desiderare di sentirlo sempre più forte in noi, ripeterle anche noi con grande affetto: " Mamma mia! Mamma mia! ".

EVITARE IL PECCATO 

- Una cosa sola dispiace a Gesù e quindi anche alla Madonna: il peccato! Può uno essere divoto e piantarle uno stile nel cuore? Ebbene tutto ciò che ferisce il Signore, ferisce la Madonna Bisogna avere un po' di riguardo! Il peccato mortale non può stare con la vera divozione a Maria... E se capitasse una disgrazia? Mettersi subito a posto, ricorrere ugualmente a Lei, che è rifugio dei peccatori.
Dobbiamo inoltre guardarci dai peccati veniali, che sono un insulto, uno schiaffo, come per Gesù, così per la Madonna. Anche la Madonna ha portato il peso dei nostri peccati, Corredentrice con Nostro Signore. Perciò bisogna star attenti e fare ogni sforzo per diminuire il numero delle nostre mancanze, procurare che non ci sia mai la volontà o l'avvertenza piena. Insomma, avere in abominio il peccato e coltivare in noi questo abominio.

PRESTARLE OSSEQUIO 

- Parleremo in seguito delle diverse pie pratiche in onore della Madonna; qui solo vi ricordo come in ogni locale, studio, dormitorio, abbiamo il Crocifisso e l'effigie della Madonna. Perché dunque, quando entriamo in uno di questi locali, non salutare, dopo il Crocifisso, anche la Madonna? E così di altri ossequi. S. Alfonso era ascritto a quasi tutte le Compagnie erette in onore della Madonna. A chi gli domandava, come fosse possibile adempierne tutti gli obblighi, rispondeva: " Per intanto comincio a essere ascritto e a portarne l'abitino " (961). Taluni, al veder baciare un'immagine della Madonna, dicono " Uh, roba da bimbi! ". No, no; bisogna amare e rispettare tutto quello che riguarda la Madonna. S. Giovanni Berchmans dice che un ossequio, anche se piccolo ma costante, prestato alla Madonna è sempre molto efficace (962). Così è delle piccole mortificazioni fatte in suo onore.

FARCI SUOI SCHIAVI 

- Per meritarci la grazia di giungere alla santità, dobbiamo fare ciò che insegna S. Luigi Maria Grignon di Monfort, nel suo trattatello sulla divozione alla Madonna: farci schiavi di Maria; come S Francesco Zaverio che si faceva schiavo di Nostro Signore e talora si faceva persino legare le mani e i piedi. A noi piace di più essere figli; comunque, siamo schiavi volontari, e la Madonna ci tratterà bene. Questa schiavitù consiste in una donazione totale di noi stessi a Maria, che può così disporre a suo piacimento di quanto facciamo, e meritiamo; donazione totale, assoluta, irrevocabile. Non apparteniamo più a noi, ma alla Madonna.

Come conseguenza pratica, dobbiamo far tutto con la Madonna, tutto per la Madonna e tutto ricevere da Lei.

Far tutto con Maria; cioè fare tutte le nostre azioni in unione con Lei. S. Giuseppe Cafasso diceva che la Madonna bisogna prenderla socia in tutto. " Quando andate a predicare - soleva dire - prendetevi sempre insieme la Madonna ". Far tutto con Maria vuol dire ancora prendere la Madonna come nostro modello in tutte le azioni: come farebbe la Madonna questa azione?

Far tutto in Maria: assuefarci cioè a poco a poco, a raccoglierci in noi stessi come in un oratorio, con Maria: come una lampada che arde sempre alla sua presenza.

Far tutto per Maria: tutto cioè per piacere a Lei, tutto come vuole Lei. Se vogliamo far piacere a Nostro Signore in tutte le nostre azioni, dobbiamo farle in modo che piacciano anche alla Madonna, e farle per piacere alla Madonna. Allora Essa presenta tutto a Nostro Signore come se fosse roba sua e nostra insieme; e certo Essa non vorrà scapitarne; perciò aggiusterà tutto in modo che Gesù ne sia contento.

Prendere tutto da Maria: quando siamo tutti suoi, non ci mancherà più niente. Ella ha la vista buona, ricorda tutto, pensa a tutto. Il Signore ha voluto così: che ricorressimo prima alla Madonna, la quale, essendo Essa pure come noi semplice creatura, benché perfettissima, ha compassione delle nostre miserie. Il primo gradino della scala per salire a Dio, è la Madonna. Sì, tutto da Maria!... Darci interamente alla Madonna, anima e corpo, perché disponga di noi a suo piacimento e ci aiuti a farci santi.
AVE MARIA PURISSIMA!

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA di Gianfranco Amato 11-07-2013



FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

Suor Rita dello Spirito Santo


FLORILEGIO
Pensieri e massime di 

Suor Rita dello Spirito Santo

Per Gesù tutto è poco
 

   SPIRITUALITA’ DELLA CROCE   
    Che Gesù mi tenga sempre stretta stretta alla sua Croce! Il solo soffrire attira il mio cuore!     Che bellezza soffrire! Oh, ma cosa sarebbe mai la vita senza la sofferenza? Un solo istante     per me senza di essa lo crederei perduto!
    È proprio vero che quando più uno ci fa soffrire, tanto più si ama!
    Oh!, è tanto bello soffrire con Gesù, per Lui e per le anime.
    Il solo soffrire può nutrire l’anima di chi ama!
    Chieda per me la forza di soffrire tutto come Gesù vuole!
    Ti compatisco che alle volte ti viene la tristezza, ma ti raccomando: sii forte e porta volentieri     la Croce che Gesù ti ha     regalato. Un giorno avrai la ricompensa se questa Croce hai portato     per amore di Gesù. Ricordati queste parole: Chi semina     nella tristezza raccoglie nell’allegria.
    Chiedi per me a Gesù forza di soffrire sempre sorridendo. Che il mio patire non pesi su altri.
    Se due persone si amano, ognuna di esse soffre per le sofferenze dell’ [altra]. E allora! Se     Gesù tanto ha voluto per noi     soffrire, è possibile avvicinarsi a Lui senza amare di soffrire     con Lui? Oh no! No davvero!
    Il sacrificio sia il suo cibo preferito!
    Sacrificarsi per tutti con gioia.
    Come è consolante al Cuore di Gesù quando un’anima soffre per anni e anni, senza che altre     comprendono le sue pene, i     suoi dolori.
    È tanto bello soffrire cantando per Gesù!.
    Lavorare, soffrire per le anime; è quello che ho cercato di fare fin dai miei primi anni     d’infanzia. Il desiderio di salvare anime si è fatto sempre più forte … non vi è altro da fare     quaggiù che amare Gesù, soffrire per le anime perché Gesù sia amato!
    Soffro molto. Che gioia per me! Che grazia di Gesù! Sono così felice!
    Dai a me tutto il soffrire
    Gesù, oh come è bello soffrire con Te.
    È dal sacrificio che viene la gioia!
    Preghiamo, soffriamo, offriamo a Gesù tutte le nostre pene per consolare il suo Cuore!
    Amare le piccole sofferenze della vita comune.
    “Non bisogna dormire. È difficile portare anime a Gesù, ma se si pensa quanto Gesù ha     sofferto per redimerci, allora tutto diventa piccolo, ogni nostro sacrificio ci sembra ben     poco. Oh! Sì, lavorare senza guardare ai frutti, ma solo per amore, solo l’amore può convertire     le anime! … Fede e amore senza fine! Che gioia lavorare e soffrire così!”.
    Oh, che gioia soffrire, amare e consumarmi per Te!.
    Gesù! Oh! No! Non soffrire.
    Oh, sì. Vorrei dare tanta gioia a Gesù
    Gesù, fai che mi consumi per Te, per le anime.
    Sento che mi consumo per Gesù, ma sempre più forte ardo di amore, amore, amore!
    La sofferenza è un segno del suo amore per noi!
    Ho una sete sola: amare, soffrire, amare e soffrire.


   FEDE SPERANZA CARITA’ – ABBANDONO FILIALE
    Siate sempre rassegnate e vedrete che Gesù poi vi consola. Avete fede! Gesù può tutto.
    Cosa sono le cose di questo mondo! Oh, se non si confidasse sempre in Gesù! È in Lui solo ogni     nostra speranza.
    Tutto si supera. Per primo con l’aiuto di Gesù, poi con la buona volontà!
    Stai sempre serena e l’aiuto di Gesù non ti mancherà.
    Gesù che tutto fa per il nostro bene, così le darà da soffrire quando a lui piace e darà la gioia     quando lui vuole!
    Ricordati di non tradire mai Gesù. Hai da combattere. Sii coraggiosa. Chiedi la forza a Gesù e     Lui te la darà senza dubbio! Con Lui nessuna paura, vero?. Chi più di Lui?
    Coraggio! Forza! Forza! Combatta con forza. Sia generosa con Gesù!
    Tutto è buono, tutto è utile per la nostra vita con Gesù. Fare la volontà di Gesù. In tutto volere
    quello che lui solo vuole!
    Che Gesù Bambino la ricolmi delle più belle grazie: la forza per vincere tutte le difficoltà, la     serenità del cuore, un abbandono completo alla sua volontà!
    Non pensare che ad amare Gesù. Il resto lasci stare tutto!
    E allora, basta amare Gesù. Poi i dolori, le spine, non fanno più paura.
    Si abbandoni in Gesù e lasci fare a Lui. Lei obbedisca e basta.
    Fede e amore senza fine! Che gioia lavorare e soffrire così!.
    Gesù ti voglio tanto, tanto bene.
    “Oh, Gesù! Fa quello che ti pare ma fa che mi converta!”.
    Quello che Gesù permette è tutto bello e per il nostro bene.
    Oh, grazie, grazie Gesù, mio tutto!.
    Fare la volontà di Gesù anche se il cuore non vorrebbe
    Non perdere mai la pazienza ma piglia tutto dalle mani di Dio che permette tutto per il nostro     bene.


   SPIRITO DI POVERTA’
    Non è la ricchezza che fa grande la gente, ma il solo timore di Dio. Oh! La povertà è stata ed è
    tanto amata da Gesù, e lui per primo è stato povero!
    Combatti molto la tua sensibilità! Il tuo cuore solo a Gesù. Sì! Fa che Lui vi regni da Re assoluto!     E sa cosa costa? Poco, poco! Buona volontà, distacco da tutto e da tutti! Gesù poi ricama! … ,
    insomma fa tutto.
    Porti a Gesù un cuore vuoto di tutto e di tutti, e Gesù Bambino che gli piace tanto divertirsi, si
    divertirà a far pieno il tuo cuore di lui! …
    Dare, dare tutto a Gesù. Tutto senza riserva di nulla.
    Dagli il cuore vuoto e Lui lo farà pieno di sé!
    Sia generosa con Gesù e dia tutto a Gesù. Il nostro vivere ha forza dalla nostra morte!
    Stacca il tuo cuore da tutto e da tutti e sarai felice.
    Sii generosa con Lui. Dai tutta te stessa. Svuota il tuo cuore, perché Lui lo riempi di sé! [Lui]     che è luce, via, verità e vita!
    Per amare bisogna morire!
    Quello che è la base è il rinnegare sempre noi stesse.
    Dia tutto, tutto a Gesù. Tutto! Nella morte di noi troviamo la vita vera in Gesù.
    Le auguro di morire ogni giorno a sé per vivere di Gesù solo. È dura la lotta per la morte di noi,     ma è tanto bello perché ci da luce e forza per amore di Gesù.
    Anch’io la ricordo tanto tanto nelle mie preghiere affinché sia tutta, tutta di Gesù; neppure un     capello della sua testa che non sia di Lui. … sempre il nostro annientamento.
    Il nostro vivere ha forza dalla nostra morte


  SPIRITO DI UMILTA’ E SEMPLICITA’
    Chiedi a Gesù Bambino che ti faccia piccola, umile, come Gesù si è fatto per noi.
    Guarda a Gesù Bambino e lì troverai tante cose. Lì imparerai ad essere umile!
    L’umiltà è la pace di ogni anima che vuol essere di Gesù.
    Lo scoraggiamento è superbia. Sempre fiducia in Gesù
    Umiltà, che è, poi, la morte di noi. Questo è il lavoro più duro, ma deve essere il più caro. Non
    guardare alla fatica, al cammino da fare, ma prendi tutti i giorni quello che Gesù ti dona, con
    generosità e serenità.
    Non si perda di coraggio, ma si umili davanti a Gesù quando vede che non è buona a nulla!
    Forza, forza nel praticare l’umiltà. Gesù vuol tanto bene ai piccini.
    Non ci vogliono tante parole per manifestare le cose grandi.
    Prenda con semplicità le cose di Fede! Gesù è semplice. Vuole che amiamo e crediamo con     semplicità. Offra tutto a Gesù e poi stia contento” “Amare nella semplicità … fare del bene     così, tutti i giorni, come le si presentano le occasioni … dare a Gesù quello che ora per ora le     chiede”.
    Gesù, oh, dammi un cuore grande, tanto grande per amarti
    L’orgoglio fa crollare le cose più grandi
    L’umiltà è la pace di ogni anima che vuol essere di Gesù.
    Lo scoraggiamento è superbia. Sempre fiducia in Gesù.


  SPIRITUALITA’ EUCARISTICA E DI SANTIFICAZIONE
    Oh, la S. Messa! Gesù nelle mani del Sacerdote! Oh come bisognerebbero che fossero puri e
    immacolati! Come volentieri darei la vita per la purezza di ogni Sacerdote!
    Lo dica forte alla cara Mamma Bella: morire ma non peccati!
    Ma che mai perdete la Messa di Domenica, così sempre più Gesù farà scendere sulla famiglia     la sua benedizione.


  SPIRITO DI OBBEDIENZA
    Purtroppo tante anime anche sante credono di fare la volontà di Gesù nel fare cose magari più     eroiche. Ma la vera è quella che Gesù si manifesta per mezzo dei superiori. Si sa. Molte volte è     la più umiliante! … meno attraente!
    Quando si obbedisce va sempre bene perché si fa la volontà di Gesù.
    Prega sì che Gesù accresca pure in me il soffrire e la forza di obbedire sempre.
    Non ragionare mai sull’obbedienza, mai.
    Da noi vuole solo atti di obbedienza.


  SPIRITO DI PREGHIERA
    E’ Gesù che tocca i cuori e per questo che sempre bisogna pregare e soffrire rassegnati.
    Ti sono vicino con la preghiera.
    Le sono tanto vicino con la preghiera. Mi raccomando alle sue preghiere.
    La ricordo sempre nelle mie preghiere.
    Sempre unite nella preghiera.
    Pregare, pregare, pregare
    Non rimane che pregare e fare penitenze


  SPIRITO DI UNIONE IN DIO
    Sempre unite in Gesù, nel suo cuore e nei suoi dolori
    Stretta, stretta con Gesù. Gesù! Forza, luce e via nella prova.
    Auguri di tante grazie, di una vita di unione con Gesù sempre più intima!
    Che cosa è la vita senza Gesù? E come si può vivere senza Gesù!
    Pensa: Ho Gesù con me. perciò niente paura, niente sconforto.
    Gesù Crocifisso dia tanta forza a te per vincere tutte le difficoltà che ti vengono. Anche le     tentazioni! Oh! [sono] quelle li che bisogna combattere e insieme a Gesù, col suo aiuto tutto     passerà.
    In compagnia di Gesù, tutto l’amaro è dolce! Ogni sacrificio diventa gioia.
    Pensi: ho Gesù con me . Quindi niente paura, niente sconforto


  NELLA PROVA E NELLA NOTTE OSCURA
    Ma il buio, cara sorellina, è necessario perché venga la luce più chiara e più luminosa; basta     però che tu non ti smarrisca.
    È nella prova che si dice a Gesù tutto il nostro amore. È bene che combatta la sua sensibilità.     Però con calma e senza sgomento!
    Coraggio! Le difficoltà sono proprio belle perché danno occasione di dare qualche cosa a Gesù!
    E’ tanto bello amare Gesù nel buio.
    Qualche provettina ci fa bene; fa vedere che non siamo nulla, mentre qualche volta fidiamo un
    poco delle nostre forze.

    Comprendo bene la lotta, la tentazione, il buio. … Coraggio, Gesù le vuol bene perché il dolore è     la prova del suo amore …. E’ proprio il soffrire che ci fa amare di più!.
    È tanto bello amare Gesù nel buio
    La prova, la lotta [è] perché noi si ami di più Gesù!
    Non si avvilisca per le prove che vengono, sia da Gesù, oppure che vengono dal diavolo per
    impedire la corrispondenza alle grazie!


  SPIRITO MISSIONARIO
    Oh, sì, lavoriamo tanto perché venga il Regno di Cristo! Oh, come vorrei andare da ogni parte     del mondo … come vorrei parlare di Gesù a tutte le anime!.
    Non vi è altro da fare quaggiù che amare Gesù, soffrire per le anime perché Gesù sia amato!
    Oh!, sì, lavorare senza guardare ai frutti, ma solo per amore, solo l’amore può convertire le     anime!


PAGELLA DEI DOVERI


PAGELLA DEI DOVERI

 
 
VERITÀ DA CREDERSI DI NECESSITÀ DI MEZZO
 - I due Misteri principali della nostra Fede
I -  UNITÀ E TRINITÀ DI DIO
II - INCARNAZIONE, PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE di NOSTRO SIGNORE 
       GESÚ CRISTO
 - Che Dio premia e i buoni col Paradiso e castiga i cattivi con l'Inferno 
  
  
COSE DA SAPERSI DI NECESSITÀ DI PRECETTO


CREDO   (Il Credo si recita o si canta in piedi
Credo in unum Deum (chiniamo il capo),  
Patrem Omnipoténtem, factórem cœli et terræ, visibílium omnium et invisibílium. 
Et in unum Dóminum Jesum Christum (chiniamo il capo),  
Fílium Dei unigénitum, et ex Patre natum ante omnia sæcula.  
Deum de Deo, lumen de lúmine, Deum vero de Deo vero.  
Génitum, non factum, consubstantiálem Patri: per quem omnia facta sunt. 
Qui propter nos hómines et propter nostram salútem descéndit de cœlis.  
(ci inginocchiamo) Et incarnátus est de Spíritu Sancto ex María Vírgine: et homo factus  est (ci alziamo)
Crucifíxus étiam pro nobis: sub Póntio Pilato pássus et sepúltus est.  
Et resurréxit tértia die, secúndum Scriptúras.  
Et ascéndit in cœlum sedet ad déxteram Patris.  
Et íterum ventúrus est cum glória judicáre vivos et mórtuos: cujus regni non érit finis. 
Et in Spíritum Sanctum, Dóminum, et vivificántem: qui ex Patre Filióque procédit.  
Qui cum Patre et Fílio símul adorátur (chiniamo il capo) et conglorificátur: qui locútus est  per Prophétas. 
Et unam, sanctam, cathólicam et apostólicam Ecclésiam. 
Confìteor unum baptísma in remissiónem peccatórum.  
Et exspécto resurrectiónem mortuórum.  
Et vítam ventúri sæculi (ci segniamo).  
Amen.


PATER
Pater noster, qui es in cœlis. 
Sanctificétur nomen tum.
Advéniat Regnum tuum. 
Fiat volúntas tua, sicut in cœlo et in terra.
Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie.
Et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris.
Et ne nos indúcas in tentatiónem; 
sed líbera nos a malo. 
Amen.


GLÓRIA PATRI
Glória Patri et Fílio et Spirítui Sancto, 
sícut érat in princípio, et nunc, et semper, 
et in sæcula sæculórum. 
Amen.


AVE MARÍA
Ave María, grátia plena: Dóminus tecum; 
benedícta tu in muliéribus, 
et benedíctus fructus ventris tui, Jesus.
Sancta María, Mater Dei, 
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostræ. 
Amen.


SALVE REGINA
Salve Regina, mater misericórdiæ, 
vita, dulcédo et spes nostra, salve. 
Ad te clamámus, éxules fílii Hevæ. 
Ad te suspirámus genéntes et fléntes in hac lacrimárum valle. 
Eia ergo, advocáta nostra, 
illos tuos misericórdes óculos ad nos convérte. 
Et Iesum, benedíctum fructum ventris tui, 
nobis post hoc esílium osténde. 
O clémens, 
o pia, 
o dulcis Virgo María.


ÀNGELE DEI
Àngele Dei, qui custos es mei, 
me tibi commíssum pietáte supérna, 
illúmina, custódi, rege et gubérna. 
Amen.


RÉQUIEM ÆTÉRNAM
Réquiem ætérnam dona éis (eo, ea) Dómine, 
et lux perpétua lúceat éis (eo, ea). 
Requiéscant (requiéscat) in pace. 
Amen.



ATTO DI FEDE 
Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo fermamente tutto quello che hai  rivelato e la santa Chiesa ci propone a credere. Ed espressamente credo in Te, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. E credo in Gesú Cristo, Figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa Fede voglio sempre vivere. Signore, accresci la mia Fede.



ATTO DI SPERANZA 
Mio Dio, spero dalla tua bontà, per le promesse tue e per i meriti di Gesú Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io non resti confuso in eterno.



ATTO DI CARITÀ 
Mio Dio, ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei bene infinito e nostra eterna felicità; e per amor tuo amo il prossimo mio come me stesso, e perdono le offese ricevute. Signore, fai che io ti ami sempre piú.



ATTO DI DOLORE 
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto piú perché ho offeso Te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai piú e di fuggire le occasioni prossime al peccato. Signore, misericordia, perdonami. 
 

I COMANDAMENTI DI DIO
Io Sono il Signore Dio tuo
 I  - Non avrai altro Dio fuori che me
 II  - Non nominare il Nome di Dio invano
 III  - Ricordati di santificare le feste
 IV  - Onora il padre e la madre
 V  - Non ammazzare
 VI  - Non fornicare
 VII  - Non rubare
 VIII  - Non dire falsa testimonianza
 IX  - Non desiderare la donna d'altri
 X  - Non desiderare la roba d'altri
 
I DUE COMANDAMENTI DELLA CARITÀ
1° - Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutto il tuo  spirito.
2° - Amerai il prossimo tuo come te stesso.
 

I CINQUE PRECETTI DELLA SANTA CHIESA 
1° - Udire la S. Messa la Domenica e le altre feste comandate
2° - Non mangiar carne nel venerdí e negli altri giorni di astinenza e digiunare nella  Quaresima, nelle Quattro Tempora e nelle 

Vigilie comandate
3° - Confessarsi almeno una volta l'anno e comunicarsi almeno a Pasqua
4° - Pagare le decime secondo l'usanza
5° - Non celebrare le nozze dall'Avvento a tutto il giorno dell'Epifania e dal principio di  Quaresima all'Ottava di Pasqua
 
I SETTE SACRAMENTI
Battesimo; Cresima; Eucaristia; Confessione; Estrema unzione; Ordine; Matrimonio.
 
  

PRATICARE IL BENE

LE TRE VIRTÚ TEOLOGALI
Fede; Speranza; Carità.


LE QUATTRO VIRTÚ CARDINALI
Prudenza; Giustizia; Fortezza; Temperanza.


LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE
Dar da mangiare agli affamati;  cibo
Dar da bere agli assetati;  poto
Vestire gli ignudi;  tego
Alloggiare i pellegrini; colligo
Visitare gli infermi; visito
Visistare i carcerati;  redimo
Seppellire i morti. condo.


LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE
Consigliare i dubbiosi; consule 
Insegnare agli ignoranti;  consule
Ammonire i peccatori;  castiga
Consolare gli afflitti;  solare
Perdonare le offese;  remitte
Sopportare pazientemente le persone moleste;  fer
Pregare Dio per i vivi e per i morti.  ora.


I SETTE DONI DELLO SPIRITO SANTO
Sapienza; Intelletto; Consiglio; Fortezza; Scienza; Pietà; Timor di Dio.


I TRE CONSIGLI EVANGELICI
Povertà volontaria; Castità perpetua; Ubbidienza intera e continua al direttore spirituale.


LE OTTO BEATITUDINI
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli;
Beati i mansueti, perché possederanno la terra;
Beati quelli che piangono, perché saranno consolati;
Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati
Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio
Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio
Beati quelli che soffrono persecuzione per la giustizia, perché di essi è il Regno dei cieli.
 
  

FUGGIRE IL MALE

I SETTE VIZI CAPITALI
Superbia; Avarizia; Lussuria; Ira; Gola; Inviadia; Accidia.

I SEI PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO
Disperazione della salute; Presunzione di salvarsi senza merito; 
Impugnare la Verità conosciuta; Invidia della grazia altrui; Ostinazione nei peccati; Impenitenza finale.


I QUATTRO PECCATI CHE GRIDANO VENDETTA AL COSPETTO DI DIO
Omicidio volontario; Peccato impuro contro natura;
Oppressione dei poveri; Frode nella mercede agli operai.


CI SI RENDE COLPEVOLI DEI PECCATI ALTRUI 
Consigliando il peccato; Istigando al peccato; Comandando il peccato;  
Acconsentendo al peccato; Permettendo il peccato potendolo impedire;  
Non castigando il peccato avendone il dovere; Lodando il peccato; Difendendo il peccato;  
Partecipando al peccato; Tacendo il peccato quando si ha l'obbligo di denunciarlo.

IL PECCATO 
Può commettersi con pensieri, parole, opere o omissioni; 
Diventa mortale quando ricorre: gravità di materia, piena avvertenza, pieno consenso. 
  
  
PROFESSARE LA FEDE

PER BEN CONFESSARSI 
Orazione: per ottenere la grazia di conoscere e detestare i peccati commessi;
Esame di coscienza: fatto con diligenza;
Dolore per i peccati commessi: interno, soprannaturale, sommo e universale;
Proponimento di non piú peccare: fermo, universale, efficace;
Confessione: breve, intera, umile, sincera, prudente;
Penitenza: intera, devota e pronta.


LE OPERE DELLA PENITENZA
L'orazione; il Digiuno; la Limosina.


PER BEN COMUNICARSI 
Essere in grazia di Dio;  
Essere digiuno dalla mezzanotte;  
Sapere che si va a ricevere il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità di N. S. Gesú Cristo;  
Accostarsi con fede e con devozione.

I QUATTRO NOVISSIMI
Morte; Giudizio; Inferno; Paradiso.


ORAZIONI DEL MATTINO
Ti adoro, o mio Dio, e ti amo con tutto il cuore, ti ringrazio d'avermi creato, redendo, fatto cristiano [e tuo sacerdote e/o religioso] e conservato in questa notte. Ti offro le azioni di questa giornata: fa' che siano tutte secondo la tua santa volontà, per la maggior tua gloria.

Presérvami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me, con tutti i miei cari e con tutti quelli che mi hai affidato. Amen.

Atto di Fede, Atto di Speranza, Atto di Carità. Pater, Ave, Gloria, Credo, Salve Regina, Angele Dei.


ORAZIONI DELLA SERA
Ti adoro, o mio Dio, e ti amo con tutto il cuore, ti ringrazio d'avermi creato, redendo, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Dammi la grazia di conoscere i miei peccati e di averne vero dolore. Non la mia, ma la tua volontà sia fatta, o Signore.

 
Atto di Fede, Atto di Speranza, Atto di Carità, Atto di Dolore. Pater, Ave, Gloria, Credo, Salve Regina.


PRATICHE DI DEVOZIONE 
Preghiere del mattino 
Uscendo di casa: Angele Dei 
Incontrando una Croce: Adoramus Te Christe… 
Incontrando un'immagine della SS. Vergine Maria: Ave Maria… 
Entrando in chiesa: A Te mi affido, o Cristo Gesú, mio Salvatore e mio Dio 
Segnandosi con l'acqua benedetta: In Nómine Patris… Mio Dio, per i meriti di Gesú  Cristo, lavami da tutti i miei peccati 
Uscendo dalla chiesa: Conserva, o Signore, nell'anima mia la fede, la speranza e la carità 
Al principio del lavoro: In Nómine Patris… Signore, ti offro questo lavoro, dammi la tua  santa benedizione 
Avanti il pasto: Benedici, o Signore, il cibo che sto per prendere, affinché mi mantenga al  tuo servizio 
Dopo il pasto: Ti ringrazio, o Signore, del cibo che mi hai dato, fai che mi serva per il bene 
Nel conversare: Dio mi vede 
Nelle tentazioni e nei pericoli: Gesú, Giuseppe e Maria, siate la salvezza dell'anima mia 
Quando suona la campana: Un'ora di piú da rendere conto a Dio, un'ora di meno da vivere 
Quando si passa davanti a una chiesa: Ti adoro ogni momento, o Santissimo e  Divinissimo Sacramento 
Quando suona l'Ave Maria, al mattino, a mezzogiorno e alla sera: Angelus Dómini o  Regina Cœli 
In ogni momento: Signore Gesú Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore 
Santo Rosario 
Preghiere della sera

GIACULATORIE
- Dolce cuore di Gesú, fa ch'io t'ami sempre piú
- Dolce cuore di Maria, siate la salvezza dell'anima mia
- O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi.
- Gesú, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia



Mondo, demonio e carne vincerai 
E ad ogni colpa darai bando eterno 
Se alli Novissimi tu penserai: 
Morte, Giudizio, Paradiso, Inferno. 
 

Dio sia benedetto 
Benedetto il suo santo Nome 
Benedetto Gesú Cristo, vero Dio e vero Uomo 
Benedetto il Nome di Gesú 
Benedetto il suo sacratissimo Cuore 
Benedetto Gesú nel santissimo Sacramento dell'altare 
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima 
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione 
Benedetto il Nome di Maria Vergine e Madre


Benedetto il Cuore Immacolato di Maria Santissima 
Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi.
 


Adorámus Te, Christe, et benedícimus tibi:  
Quia per sànctam Crucem tuam redemísti mundum.

Cor Mariae Immaculatum, intercede pro nobis.
Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis.




mercoledì 10 luglio 2013

L'amore del silenzio


REGOLA 

DI SAN BENEDETTO: 

VI - De taciturnitate

  1. Faciamus quod ait propheta: Dixi: Custodiam vias meas, ut non delinquam in lingua mea. Posui ori meo custodiam. Obmutui et humiliatus sum et silui a bonis.
  2. Hic ostendit propheta, si a bonis eloquiis interdum propter taciturnitatem debet taceri, quanto magis a malis verbis propter poenam peccati debet cessari.

  3. Ergo, quamvis de bonis et sanctis et aedificationum eloquiis, perfectis discipulis propter taciturnitatis gravitatem rara loquendi concedatur licentia,
  4. quia scriptum est: In multiloquio non effugies peccatum,
  5. et alibi: Mors et vita in manibus linguae.

  6. Nam loqui et docere magistrum condecet, tacere et audire discipulum convenit.
  7. Et ideo, si qua requirenda sunt a priore, cum omni humilitate et subiectione reverentiae requirantur.
  8. Scurrilitates vero vel verba otiosa et risum moventia aeterna clausura in omnibus locis damnamus et ad talia eloquia discipulum aperire os non permittimus.



VI - L'amore del silenzio

  1. Facciamo come dice il profeta: "Ho detto: Custodirò le mie vie per non peccare con la lingua; ho posto un freno sulla mia bocca, non ho parlato, mi sono umiliato e ho taciuto anche su cose buone".
  2. Se con queste parole egli dimostra che per amore del silenzio bisogna rinunciare anche ai discorsi buoni, quanto più è necessario troncare quelli sconvenienti in vista della pena riserbata al peccato!
  3. Dunque l'importanza del silenzio è tale che persino ai discepoli perfetti bisogna concedere raramente il permesso di parlare, sia pure di argomenti buoni, santi ed edificanti, perché sta scritto:
  4. "Nelle molte parole non eviterai il peccato"
  5. e altrove: "Morte e vita sono in potere della lingua".
  6. Se infatti parlare e insegnare é compito del maestro, il dovere del discepolo è di tacere e ascoltare.
  7. Quindi, se bisogna chiedere qualcosa al superiore, lo si faccia con grande umiltà e rispettosa sottomissione.
  8. Escludiamo poi sempre e dovunque la trivialità, le frivolezze e le buffonerie e non permettiamo assolutamente che il monaco apra la bocca per discorsi di questo genere.