Necessità ed eccellenza
Crederei di mancare al mio dovere e al mio speciale affetto alla SS. Vergine, se non prendessi tutte le occasioni propizie per parlarvi di Lei. S. Alfonso aveva fatto proposito di non tenere alcuna predica senza parlare di Maria SS., e riservava sempre una predica degli Esercizi a questo caro argomento.
Predicando egli una volta sulla Madonna, un raggio di luce partì dall'effigie di Lei e venne a posarsi sul capo del Santo, alla presenza di una moltitudine di popolo (953). La Madonna fece questo miracolo per un gran Santo; ma invisibilmente lo fa anche per noi, ogni volta che parliamo di Lei. Dignare me laudare Te, Virgo Sacrata! È una grazia il poter parlare della Madonna; si concorre in qualche modo a realizzare ciò ch'Ella aveva di Sé predetto: Tutte le generazioni mi chiameranno beata (954).
Il mondo, come è consacrato al Cuore di Gesù e a S. Giuseppe, lo è anche alla Madonna. L'Italia Le è consacrata in modo particolare dal settembre 1959. Non v'è paese o borgata dove non vi sia una chiesa, un altare, un pilone, un'immagine della Madonna.
Questa divozione comincia con Nostro Signore ed è quasi tutta fondata sul Vangelo. Chi più di Nostro Signore amò e onorò la Madonna? Alle nozze di Cana, in omaggio a Lei, fece il suo primo miracolo. Persino gli eretici e scismatici dei primi tempi onorarono la Madonna. In Abissinia, la Chiesa ufficiale non è cattolica, eppure quanta divozione ha per la Madonna!
La divozione a Maria SS. è necessaria per salvarsi; ciò è moralmente certo, Suarez dice chiaramente che nessuno si salva senza la Madonna. La Chiesa applica alla SS. Vergine le parole della S. Scrittura: Chi mi avrà trovata, avrà trovata la vita e riceverà la salute dal Signore (955). La divozione alla Madonna non è dunque solo di consiglio, ma di necessità.
Ne consegue ch'essa è un segno di predestinazione. Sì, perché la Madonna null'altro desidera che la salvezza delle anime, ed è costituita così in alto, che può tutto. Nessun vero divoto della Madonna si è mai dannato. Quanti che avevano solo una tenue divozione verso dl Lei, furono da Lei convertiti! Alle volte ci domandiamo con stupore: " Come mai quel tale, dopo tanti anni di vita disordinata, si è convertito ed è morto così bene? ". La spiegazione la troviamo sempre lì: un po' di divozione alla Madonna... qualche Ave Maria ogni giorno... la medaglia al collo, e simili. Ho conosciuto una persona che da più di quarant'anni aveva lasciato ogni pratica religiosa, conservando solo la pia usanza della recita di tre Ave Maria ogni giorno. Ebbene, la Madonna le ottenne la grazia di fare una buona morte. Con questo non voglio dire che bastino tre Ave Maria e poi peccare; voglio dire che la Madonna, per un piccolo ossequio, magari dopo trenta o quarant'anni, riduce un'anima a pentimento.
Il desiderio proprio della Madonna è di salvar anime, cooperare perché il Sangue del suo Divin Figlio non sia sparso invano. Ella ha voluto dare il suo nome al nostro Istituto, perché si salvino più anime che è possibile. Tutte le anime che salverete, sarà per mezzo di Maria. Se uno vuol salvarsi senza passare per la Madonna, sbaglia.
Lo Scaramelli riporta la seguente visione: Diverse anime tentavano di salire per una magnifica scala rossa, in cima alla quale stava Gesù; ma per quanti sforzi facessero, non riuscivano a raggiungere la sommità. Poco discosto v'era un'altra scala, bianca, in cima alla quale stava la Madonna; molte anime la salivano con facilità e, giunte sulla sommità, la Madonna le faceva passare a Gesù. Allora anche le prime che invano avevano tentato di salire per la scala rossa, si portarono presso quest'altra ed esse pure con facilità riuscirono a salirla (956). Questo per dimostrare come non si possa giungere a Gesù, se non per mezzo della Madonna. Ad Jesum per Mariam!
La divozione alla Madonna non è solo pegno di predestinazione, ma anche di santificazione. Chi non ha vera divozione alla Madonna, non sarà mai un santo Religioso, un santo Sacerdote, un santo Missionario. Chi vuol giungere alla santità senza la Madonna, vuol volare senz'ali. Senza di Lei si fa nulla. E che fa Ella per la nostra santificazione? Ci sostiene nelle tentazioni e in tutte le miserie di cui è piena la nostra vita; ci difende dal demonio; ci dà la forza di superare tutte le difficoltà.
A convincerci di ciò basterebbe il fatto di S. Maria Egiziaca, narrato dallo Scaramelli. Costei era una grande peccatrice. Quando il mondo cominciò a venirle in uggia, pensò di entrare in una chiesa, ma, giunta alla porta, non vi poté entrare. Disperata peri vani tentativi, si prostrò davanti ad un'immagine della Madonna e chiese la grazia di poter entrare. La Madonna la esaudì. Entrata in chiesa, si pose subito sotto la protezione di Maria SS.; poi andò in un deserto, dove visse 47 anni a far penitenza. In tutto questo tempo la sola sua maestra fu la Madonna, che di una grande peccatrice fece una grande santa (957).
Tutti i Santi furono divoti della Madonna. La più bella omelia di S. Girolamo è quella sulla Madonna (958). Non avrei mai creduto che questo santo piuttosto rustico, fosse tutto tenerezza nel parlare alla Madonna. S. Filippo, fin da fanciullo, fu grandemente divoto della Vergine e si fermava delle ore a conversare con Lei davanti alla sua effigie. Lo faceva col trasporto, per l'amore tenerissimo che le portava S. Giovanni Berchmans pure era divotissimo della Madonna e ne parlava con santo entusiasmo; andava ripetendo a tutti: a Siate divoti della Madonna! "
S. Bernardo dice che la Madonna è fonte e canale. È fonte di grazia, basta andarla a prendere; ed è canale, perché tutte le grazie passano da Lei (959).
Tolta la Divinità, tutto il resto datelo pure alla Madonna. Ella è la Madre di Gesù e, come tale, in bei modi, a Lui comanda. Coriolano non cedette a nessuno, tranne alle istanze di sua madre. Quando Mosè disse a Dio: " Se non vuoi esaudirmi, toglimi da libro della vita " (960), Dio cedette alle sue suppliche. Mosè era, sì, un santo uomo, ma non era certo la Madonna.
Ella è regina del cielo e della terra, regina potentissima. Non è solo il re che comanda, ma anche regina. Le preghiere della Madonna, più che preghiere potrebbero dirsi comandi, perché il Signore vuole ch'Ella comandi.
Con esattezza teologica si dice che ciò che Iddio può per onnipotenza, la Madonna lo può con la preghiera. Non che la Madonna sia onnipotente ex malo è per volontà di Dio, lo è per grazia. La Madonna, in Dio e con Dio, può tutto. Ella è tesoriera e dispensatrice di tutte le grazie. Ella può persino far violenza a Nostro Signore, come fece alle nozze Cana. Ella è, al dire dei Santi, l'onnipotenza supplichevole.
Dobbiamo ringraziare il Signore che abbia voluto così, stimarci ben fortunati di non dover sempre ricorrere fino al trono di Dio per ottenere grazie, ma di avere a nostra disposizione questo gran mezzo. La Madonna, vedete, è più tenera!...
Dunque la Madonna può tutto. E vuole? Oh, se vuole! Con la sua tenerezza materna Ella entra nelle intenzioni del suo Divin Figlio: sa quanto siamo costati a Lui, sa che Nostro Signore vuol salvi tutti gli uomini; conosce questo gran desiderio di Gesù, questa precisa volontà di Dio: che ci salviamo e ci santifichiamo. Perciò basta che noi chiediamo e ci disponiamo a ricevere le sue grazie. Che se la Madonna soccorre anche i peccatori che Le danno qualche segno di divozione, che cosa non farà per quelli che la venerano e si adoprano a farla conoscere, amare e venerare?
Non temete di essere troppo divoti della Madonna, di onorarla troppo. Chi non ha divozione a Maria, non ha né vocazione sacerdotale, né vocazione Religiosa. Non è tuttavia necessario di sentirla sensibilmente; la vera divozione sta nella volontà. E nemmeno dobbiamo aver paura di far torto a Nostro Signore, amando molto la Madonna. Più l'amiamo, più ricorriamo a Lei, e più facciamo piacere a Nostro Signore. Dunque ricordatelo: se non saremo divoti della Madonna non faremo mai niente.
Come dimostrare il nostro amore
alla Madonna
RIGUARDARLA COME MADRE
- Prima di tutto bisogna che riguardiamo Maria SS. come vera nostra Madre, sull'esempio di S. Filippo che soleva chiamarla: " Mamma mia! Mamma mia! ". Così pure faceva S. Giuseppe Cafasso e diceva sovente ai penitenti: " Ricordatevi che avete in Maria SS. una seconda Madre, che vi ama più della prima, senza tuttavia prenderle il posto ". Invece taluni parlano della Madonna come di un qualsiasi Santo canonizzato!.. In una madre si ha fiducia, le si vuol bene. Eccitare quindi in noi l'amore filiale alla Madonna, desiderare di sentirlo sempre più forte in noi, ripeterle anche noi con grande affetto: " Mamma mia! Mamma mia! ".
EVITARE IL PECCATO
- Una cosa sola dispiace a Gesù e quindi anche alla Madonna: il peccato! Può uno essere divoto e piantarle uno stile nel cuore? Ebbene tutto ciò che ferisce il Signore, ferisce la Madonna Bisogna avere un po' di riguardo! Il peccato mortale non può stare con la vera divozione a Maria... E se capitasse una disgrazia? Mettersi subito a posto, ricorrere ugualmente a Lei, che è rifugio dei peccatori.
Dobbiamo inoltre guardarci dai peccati veniali, che sono un insulto, uno schiaffo, come per Gesù, così per la Madonna. Anche la Madonna ha portato il peso dei nostri peccati, Corredentrice con Nostro Signore. Perciò bisogna star attenti e fare ogni sforzo per diminuire il numero delle nostre mancanze, procurare che non ci sia mai la volontà o l'avvertenza piena. Insomma, avere in abominio il peccato e coltivare in noi questo abominio.
PRESTARLE OSSEQUIO
- Parleremo in seguito delle diverse pie pratiche in onore della Madonna; qui solo vi ricordo come in ogni locale, studio, dormitorio, abbiamo il Crocifisso e l'effigie della Madonna. Perché dunque, quando entriamo in uno di questi locali, non salutare, dopo il Crocifisso, anche la Madonna? E così di altri ossequi. S. Alfonso era ascritto a quasi tutte le Compagnie erette in onore della Madonna. A chi gli domandava, come fosse possibile adempierne tutti gli obblighi, rispondeva: " Per intanto comincio a essere ascritto e a portarne l'abitino " (961). Taluni, al veder baciare un'immagine della Madonna, dicono " Uh, roba da bimbi! ". No, no; bisogna amare e rispettare tutto quello che riguarda la Madonna. S. Giovanni Berchmans dice che un ossequio, anche se piccolo ma costante, prestato alla Madonna è sempre molto efficace (962). Così è delle piccole mortificazioni fatte in suo onore.
FARCI SUOI SCHIAVI
- Per meritarci la grazia di giungere alla santità, dobbiamo fare ciò che insegna S. Luigi Maria Grignon di Monfort, nel suo trattatello sulla divozione alla Madonna: farci schiavi di Maria; come S Francesco Zaverio che si faceva schiavo di Nostro Signore e talora si faceva persino legare le mani e i piedi. A noi piace di più essere figli; comunque, siamo schiavi volontari, e la Madonna ci tratterà bene. Questa schiavitù consiste in una donazione totale di noi stessi a Maria, che può così disporre a suo piacimento di quanto facciamo, e meritiamo; donazione totale, assoluta, irrevocabile. Non apparteniamo più a noi, ma alla Madonna.
Come conseguenza pratica, dobbiamo far tutto con la Madonna, tutto per la Madonna e tutto ricevere da Lei.
Far tutto con Maria; cioè fare tutte le nostre azioni in unione con Lei. S. Giuseppe Cafasso diceva che la Madonna bisogna prenderla socia in tutto. " Quando andate a predicare - soleva dire - prendetevi sempre insieme la Madonna ". Far tutto con Maria vuol dire ancora prendere la Madonna come nostro modello in tutte le azioni: come farebbe la Madonna questa azione?
Far tutto in Maria: assuefarci cioè a poco a poco, a raccoglierci in noi stessi come in un oratorio, con Maria: come una lampada che arde sempre alla sua presenza.
Far tutto per Maria: tutto cioè per piacere a Lei, tutto come vuole Lei. Se vogliamo far piacere a Nostro Signore in tutte le nostre azioni, dobbiamo farle in modo che piacciano anche alla Madonna, e farle per piacere alla Madonna. Allora Essa presenta tutto a Nostro Signore come se fosse roba sua e nostra insieme; e certo Essa non vorrà scapitarne; perciò aggiusterà tutto in modo che Gesù ne sia contento.
Prendere tutto da Maria: quando siamo tutti suoi, non ci mancherà più niente. Ella ha la vista buona, ricorda tutto, pensa a tutto. Il Signore ha voluto così: che ricorressimo prima alla Madonna, la quale, essendo Essa pure come noi semplice creatura, benché perfettissima, ha compassione delle nostre miserie. Il primo gradino della scala per salire a Dio, è la Madonna. Sì, tutto da Maria!... Darci interamente alla Madonna, anima e corpo, perché disponga di noi a suo piacimento e ci aiuti a farci santi.
AVE MARIA PURISSIMA!
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