domenica 13 maggio 2012

MARIE-JULIE JAHENNY (1850 – 1941)



MARIE-JULIE JAHENNY (1850 – 1941)
INTRODUZIONE:
Molte persone, per mancanza di tempo o di mezzi, non possono permettersi di leggere le opere di Marie-Julie. E’ forse per questo motivo che tante anime rimangono all’oscuro della vita mistica di Marie-Julie Jahenny.
Abbiamo perciò realizzato questo libretto che vi farà conoscere la famiglia, la vita, i tormenti, i sacrifici e le estasi, ed ancora le rivelazioni profetiche di questa contadina bretone.
Ella ha consacrato la sua esistenza per ottenere la salvezza dei peccatori.
Nessuno rimarrà indifferente nel conoscere questa vita di sofferenze morali e fisiche per ben 91 anni, con la piena e sincera adesione di questa mistica semplice ed allo stesso tempo eccezionale.
Il suo martirio durò quasi un secolo. Qui noi troveremo lo stimolo e l’esempio per la nostra santificazione.
CAP. 1
MARIE-JULIE JAHENNY
LA SOFFERENZA ALL’OMBRA DELLA CROCE
Marie-Julie nacque alle 9 di sera del 12 febbraio 1850 in un piccolo villaggio di COYAULT nel comune di Blain.
La casa era isolata, vicina al mare in cui, ancora neonata, cadde. Sua mamma la legava al tavolo, quando non poteva accudirla.
Nel registro della parrocchia si legge: il 13 febbraio è stata battezzata Marie-Julie Jahenny, nata la sera precedente dai coniugi Charles Jahenny e Marie Boya “regolarmente sposati in chiesa”; la madrina: Jeanne Boya.
Blain si trova nella Loira inferiore poi chiamata: Loira Atlantica.
Sotto il regime di Vichy, la falsa Bretagna fu divisa in 4 dipartimenti; invece la Bretagna reale ne ha 5 e sono: Côtes del Nord (Côtes d’Armor), Finistère, L’Ille e Vilaine, Morbihan e la Loire Atlantica.
Nantes, la capitale dei duchi di Bretagna, è la città natale della duchessa Anna, con il suo dipartimento dove le località portano nomi come: Poliguen, Croisic, Pornic, Guémené-Penfao, Fay di Bretagna, Meilleraye di Bretagna e Vigneux di Bretagna etc.(sottolineo questi dipartimenti Bretoni perché nelle profezie vi sarà accordata la protezione).
Charles Jahenny proviene da Blain di Coyault, è nato nel 1824. Fece il servizio militare per ben 7 anni. E’ un uomo freddo ma pieno di buon senso, lavoratore e fedele ai suoi doveri religiosi. Non beve – è eccezionale per quei tempi!
Marie Boya abitava probabilmente a Coyault prima del matrimonio. E’ nata il 10 agosto 1829. era più espansiva di suo marito, ma forte di carattere, onesta e religiosa. Nella loro famiglia si recitano le preghiere INSIEME. Ogni mese i coniugi ricevono i Sacramenti.
La vita è difficile a Coyault. Nasce il secondo figlio Charles di 3 anni più giovane di Marie-Julie.
Gli sposi dopo il loro matrimonio, celebrato il 10 ottobre 1848, abitano in un piccolo appartamento dietro la casa dei genitori Jahenny-Duguè.
Il figlio Pietro, fratello di Charles, si sposa nel 1850 e rimane a Coyault.
La casa è troppo affollata…..Charles trova una piccola fattoria a Fraudais a poca distanza. Ivi potranno allevare TRE mucche….Il contratto è fissato per 250 franchi l’anno.
Il primo novembre 1853 la famiglia carica i poveri mobili sul carro trainato da due mucche. La strada è tortuosa, la fragile Marie-Julie non può camminare e la mamma non può portarla perché il fratellino ha pochi mesi. Essendo il carro molto carico, Marie-Julie viene chiusa in un armadio…..ed è così che la piccola fa la sua entrata nella nuova fattoria a Fraudrais.
In seguito i genitori chiameranno la loro figlia soltanto con un nome: Marie. Così anche Padre David, mancando nel vocabolario dei contadini Abbé. Ed anche Jahenny sarà chiamato papà Charles.
Quattro anni dopo nascerà Angela, futura confidente della sorella maggiore Marie.
Nel 1855 era nata e morta Rose, con grande dolore di Marie e della famiglia.
Jeanne invece verrà al mondo 12 anni dopo Marie, il 28 marzo 1862. La famiglia aumentava e sei bocche da sfamare erano tante!
La mamma aveva un gran lavoro per accudire la sua nidiata e doveva anche aiutare nei campi.
La figlia maggiore faceva tutto il possibile per darle una mano con tutto il suo cuore e perciò niente scuola!
L’educazione religiosa non fu mai trascurata! All’età di 7 anni fece la sua prima confessione. Ci si preoccupava comunque di insegnarle qualcosa; almeno il papà sapeva leggere e scrivere.
Durante la preparazione alla prima Comunione Marie-Julie andrà a scuola per sei mesi, per aiutarla a capire meglio il suo catechismo.
Scriveva molto male ma sapeva leggere. Con il tempo si fece la sua piccola biblioteca composta da alcuni libri: il Parrocchiano, l’Imitazione di Cristo, l’Imitazione della Santa Vergine e “Gesù il più bello tra gli uomini” di Bourdren, una vita di S.Anna, il Sacro Cuore di P.Ramiére.
Leggerà questi libri per tutta la vita; non ha mai visto un “quotidiano”. Il suo confessore le porterà via la biografia della Beata Taigi, sapendo che la sua penitente era molto attratta dalla mistica!
LA PRIMA COMUNIONE DI MARIE-JULIE
Marie-Julie era molto devota e portata alla penitenza sin dalla tenera età.
Anche la mamma era preoccupata per la sua attrazione troppo precoce alle penitenze.
Un giorno andò con le compagne a raccogliere il muschio e la piccola banda entrò nella chiesa di Gâvre a giocare. Il curato, richiamato dal chiasso: “Che fate qui?” disse loro. Le fanciulle acconsentirono ed ottennero il perdono a condizione di fare una penitenza. Tutte rifiutarono eccetto Marie-Julie!
La fragile pastorella conduceva le sue tre mucche al pascolo attraverso sentieri stretti e tortuosi verso il monte Hernion. Raggiungeva una piccola radura che dominava Fraudais. Che fare in una prateria chiusa da recinti, in compagnia di animali tranquilli? Costruire un piccolo altare, ornarlo di fiori campestri! Formò una croce di legno senza il Cristo, ma, industriosa come era, scava, incide sul legno l’immagine di Gesù Crocifisso….Completò il suo piccolo paradiso con una statuetta della Vergine!
Così solitudine e preghiera l’aiutavano ad approfondire la sua devozione a Gesù, a Maria e alla CROCE.
Alle volte s’arrampicava sopra un monticello da dove scopriva un po’ d’orizzonte.
“Cosa fai lassù piccola Marie?”
“Guardo le campane della chiesa là dove abita Gesù!”
La sua prima Comunione è un atto di enorme importanza. Marie lo sa e ne conosce la risposta.
“La prima Comunione è una fonte di felicità per tutta la vita; ma sarebbe una fonte d’infelicità per tutta la vita se fatta male.”
Penitenza, dice, bisogna prepararsi facendo penitenza. E le sue penitenze cominciano presto, ma in seguito aumenteranno ancora.
Marie costruirà una cintura di cuoio con i chiodi: le punte ferivano la pelle. Non bastava! Fece una croce, anch’essa ornata di punte che penetravano nella carne. Con un filo di ferro, intrecciato e coperto di spine….si incoronerà in un luogo segreto.
Alle volte si strofinava il viso con le ortiche fino al punto di infiammarlo e scorticarlo.
Inoltre metteva nelle scarpe delle puntine che la facevano sanguinare….che dolore per la pastorella!
Marie, adulta, porta a casa una porta di legno scartata da qualcuno e da bruciare come legna….Ebbene, la pulisce, ne fa una grande croce lunga un metro: ecco il suo letto!
E’ la prima che si alza, perciò nasconde la croce tra il pagliericcio e la rete. Quando sua sorella Angela doveva dormire con lei….in fretta e furia faceva scomparire la “croce”!
All’età di dieci anni e mezzo si accostò alla prima Comunione. Durante il ritiro di preparazione, il predicatore insisteva sulle sofferenze della PASSIONE. Il giorno della confessione tutti piangevano, solo una bambina non piangeva e Marie-Julie ne fu turbata.
Molto più tardi, durante un’estasi, rivelò la sua preghiera di ringraziamento, che era un programma di vita:
“Oh mio amabile Gesù, oggi hai sposato la mia anima. Vi prometto di consacrarVi la mia giovinezza e tutti i miei anni, fino alla morte. Io voglio un solo SPOSO.”
La mamma dichiarava nel 1873: “Mia figlia è sempre stata molto devota, soprattutto dopo la sua prima Comunione. Ripeteva tutte le prediche che ascoltava. Il suo affetto era vivissimo per me e per il papà. Non aveva difetti….Non ha mai danzato.”
Marie-Julie diventava grande ma soprattutto nella pietà e nello spirito di penitenza.
Nel 1865 chiede di essere guidata dal nuovo vicario di Blain, Don Pitre David: ha 39 anni, alto, bruno, vigoroso. “Ha il fuoco negli occhi, ardore nelle parole e nel cuore….ed una franchezza tutta bretone….”
Ne parleremo più avanti in un altro capitolo che riguarda il clero.
Marie-Julie sogna di farsi suora ma Padre David la ritiene troppo fragile e con poca salute, perciò la sconsiglia.
Non ha malattie gravi salvo attacchi di febbre, nonostante questo vuole andare a Messa….Aveva un po’ di pallore per questa febbre, a quel tempo tutti i contadini ne soffrivano.
Fratelli e sorelle crescono, perciò a 16 anni fu mandata a servizio presso una famiglia in un villaggio vicino: Miltais. La sua debole costituzione non le permette di restare più di 6 mesi.
Ha edificato i suoi padroni con la sua semplicità e pietà, al punto che 12 anni dopo, conservando un tale ricordo della vecchia domestica, si recheranno dalla ”nuova” stimmatizzata…per chiedere la guarigione della loro figlioletta morente…. ed ottennero la grazia.
Marie, tornando a Fraudais, vi rimase fino all’età di 22 anni.
In questo periodo, forse, papà Jahenny acquistò le terre che già possedeva, due lavoratori ed un ettaro di terra in più che gli permettevano di allevare una quarta mucca.
La vita si svolge regolarmente nella semplicità. Bisogna pensare all’avvenire della giovane Marie e procurarle un mezzo per vivere, secondo le sue forze.
Così a 22 anni lavora nella sartoria delle signorine Péhé di Blain. Marie deve accompagnare le sue insegnanti nelle famiglie dei loro clienti. Spesso sente conversazioni che la fanno soffrire, ma non si lamenta mai. Nonostante tutto continuerà a lavorare e guadagnerà 35 centesimi al giorno.
Con il suo guadagno la madre poteva mandare la figlia a pagare il medico che curava il fratello gravemente ammalato al ginocchio. Questo medico, nella sua casa, cercò di baciarla, ma ella resistette e fuggì…Maria non smise mai di ringraziare il Signore per averla protetta dalle “zanne di una tigre”!
Il 6 gennaio 1873, durante la Messa solenne, Marie-Julie sentì una grande stanchezza. E’ talmente grave da sentire il dovere di tornare immediatamente a casa.
Durante il mese il malessere si aggravò. Ma il medico non riusciva a fare una diagnosi: cancro allo stomaco o tumore intestinale?
Il 12 febbraio per il suo 23° compleanno la malattia peggiora. Padre David la confessa….il 15 viene richiamato in fretta, con urgenza. Trova la ragazza senza conoscenza e non può che darle l’estrema unzione.
Alcuni giorni dopo si nota una leggera ripresa, un miglioramento ed il confessore ne approfitta per portarle la santa Comunione come Viatico. Ma il medico non ha perso la speranza di salvarla.
I vicini di casa, in lacrime, circondano la “moribonda” ma in tutti c’è soltanto il pensiero della morte. “Una ragazza così buona!” Che peccato! I disegni della Provvidenza sono misteriosi! Sì, erano davvero impenetrabili. E la gente di Fraudais non poteva sapere né supporre ciò che Dio faceva in lei.
Sette giorni dopo aver ricevuto l’Estrema Unzione, Marie-Julie si trova ancora assopita….ma si sente morire. Lo dice alla sua famiglia….era triste e piangeva.
Improvvisamente verso le 11 l’ammalata spalanca gli occhi e si trova seduta sul letto. Ciò che non le succedeva da molto tempo. Marie dice: “Com’è lunga la vita in questo mondo!”
Ha gli occhi fissi nello stesso punto, poi si prostra e sembra morta per ben 3 ore.
Che cosa vedeva in quei dieci minuti? Contemplava la Vergine silenziosa….mentre tutti la pensavano morta.
“SENTO NELL’ANIMA UNA GRANDE FELICITA’”
Alle tre del pomeriggio rivede la Madre del Salvatore che questa volta le parla. L’Immacolata è vestita di bianco, incoronata, appoggia un braccio su una croce bianca.
“Avevo paura” disse Marie-Julie. Durante la visione odo queste parole: “Mia cara figlia, non dubitare; sono la Vergine Immacolata. Tu soffri!” Poi si piega verso di me col braccio destro sul cuore e il sinistro appoggiato alla croce. Poi mette la mano destra sul mio cuore. Mi promette la guarigione per il 2 maggio alle tre del pomeriggio.”
La Vergine le annuncia anche sofferenze quotidiane tra le 2 e le 3 del pomeriggio eccetto il sabato, in cui saranno alle 9 del mattino, ed aggiunge: “Io ritornerò”.
Il 14 marzo Marie-Julie confida a sua sorella Angela: “Penso che domani succederà qualcosa”. Ma non rivela la natura del presentimento.
Così il 15 marzo 1873 ebbe la seconda apparizione, ma non si sa come….La Madre del Salvatore dice a Marie-Julie:
“Io sono la Vergine Immacolata, mia cara figlia, e tu hai sofferto molto: vuoi accettare le cinque piaghe del mio divin Figlio?” Parlava con dolcezza e bontà con un bel sorriso. Marie-Julie le chiede: “ Cosa sono queste cinque piaghe?” “Sono i segni dei chiodi che hanno trapassato le sue mani ed i suoi piedi e la piaga causata dalla lancia.”
Con un sussulto le risponde: “Sì, con tutto il cuore, Madre mia, se il mio Gesù lo vuole e mi trova degna!”
La Vergine promette di tornare il giorno delle cinque piaghe ed aggiunge: “Sarai pronta a soffrire per il resto della tua vita per la conversione dei peccatori?”
“Sì, mia tenera madre, se il vostro divin Figlio lo desidera, mi sottometto alla sua santissima volontà.”
“Mia cara figlia, questa sarà la tua missione!”
La Vergine alza gli occhi e dice: “Figlio mio carissimo, Marie-Julie si offre vittima, accettala.”
Poi presentandole la croce bianca: “Ecco la croce sulla quale tu sarai immolata!”
La giovane si domanda perché non è venuto Gesù…..”Perché neppure io posso portare mio Figlio crocifisso. La croce sarà presente nella tua casa quando tu non esisterai più.”
Questo avvenne una domenica. Il giorno dopo Marie-Julie chiamò il suo confessore e gli raccontò ciò che le era successo….Ma Padre David non osa crederle….
Ne parla il martedì a sua sorella, poi alla mamma ed alle cugine. Improvvisamente si diffonde la notizia come un “fulmine a ciel sereno”.
“LA VERGINE E’ APPARSA A FRAUDAIS!”
Tutta la gente di Blain si precipita. Il confessore, prevenuto, si recò alla casa di Marie-Julie e mandò via tutti rimproverando Marie.
Ma il 20 marzo 1873 Marie avverte la famiglia che il giorno dopo avrebbe ricevuto le stimmate; vennero così diversi sacerdoti. Venerdì il papà si precipita a Blain, va in sacrestia e parla con il Padre Audrain….sua figlia soffre molto e ha le mani ferite. Il Parroco ride e dice: “Verrò a vedere quando sarà successo!”
Alle 8 la giovane è spossata dal dolore e chiede al vicino, il signor Cussonneau: “C’è del sangue?”. Senza dubbio non ha più la forza di mettere le mani agli occhi; non sa come avvengono le stimmate. Una donna le scopre i piedi, ma non c’è nulla.
Alle 9 Marie-Julie ha le convulsioni e perde conoscenza.
Ci sono duecento persone nella casa e alla porta. Un quarto d’ora dopo le convulsioni, il sangue esce dalla mano sinistra.
Marie-Julie riprende i sensi, dopo poco il sangue appare sulla mano destra. E così avviene ai piedi e al costato. Sviene ben cinque volte durante l’apparizione delle stimmate.
Alle 11 il sangue cessa di uscire…..
Il vicino di casa si preoccupa di informare il curato di Blain. Piange! Questi signori sono a tavola….Viene accolto dal curato di St. Emilien e dal PadreAverty, vicario di Bouvron.
Quando arrivano a Fraudais possono vedere il sangue coagulato sul palmo delle mani.
Marie-Julie dichiara che venerdì seguente, 28 marzo, riprenderà ad uscire e la nuova “donna” con le stimmate all’una del pomeriggio iniziò la sua prima Via Crucis.
La sofferenza di Marie-Julie varierà secondo i tempi. Nella seconda metà della sua vita, avverrà senza testimoni.
Cadrà tre volte…..Le cadute saranno così forti da spaccarle il cranio…..Certi giorni, in estasi, sono stati contati 1500 passi. Durante gli otto minuti della crocifissione…..sembrava senza respiro…..ciò fu confermato da uno specchio davanti alla bocca….
Un giorno il sangue uscì dal costato imbevendo i vestiti, lasciando anche una macchia rossa sul pavimento.
Le persone sensibili non hanno potuto resistere e sopportare questo spettacolo.
Durante gli ultimi anni, venne chiesto a Marie-Julie come faceva la sua Via Crucis.
“sono seduta sulla sedia quando entro in estasi e lì mi ritrovo quando rinvengo. Che cosa abbia fatto il mio corpo durante quel tempo, io proprio non lo so.”

CAP. 2

NESSUN INGANNO A FRAUDAIS

Il dott. Antonio Imbert Gourbeyre era professore alla facoltà di medicina a Clermont-Ferrand. Era amico di Ozanam e di Lacordaire.
Osservò Louise Lateau, celebre stimmatizzata del Belgio. Questo caso lo interessava molto. Lo poté osservare alla luce della scienza medica.
Fece una ricerca su casi veri o presunti di persone con le stimmate. Dopo 26 anni di lavoro pubblicò il fenomeno in due volumi.
All’inizio del 1873 inviò i suoi libri a tutti i vescovi francesi.
Quello di Nantes Mons. Fournier gli scrisse una lettera di approvazione.
Proprio in questa diocesi, appena apparsa l’opera di Imbert, corre voce che ci sia una nuova stimmatizzata.
Un sacerdote di Nantes gli scrive dandogli la notizia.
Così nacque tra di loro uno scambio di corrispondenza e dal settembre 1873 il dott. Imbert decide di studiare l’avvenimento recandosi sul posto.
Dopo aver visitato Mons. Fournier, e quindi un rapporto sfavorevole della sua commissione, non sa cosa fare, mentre avvengono nuovi fatti.
Chiede perciò al Dott. Imbert di studiare scrupolosamente il caso. Dopo una prima visita a Fraudais, vi tornerà ben 14 volte.
Era il 24 settembre 1873 e scrive Imbert:
“Entrai nella fattoria con il sig. Gregoire, negoziante di Blain, uomo retto e pio, amico della famiglia Jahenny. Fui il benvenuto. Conobbi così tutta la famiglia in breve tempo.
Marie-Julie era seduta vicino al letto, piccola di statura, 1 metro e 50….mi sembrò una fanciulla. Le avrei dato 16 o 17 anni. Ne aveva 28. Il suo volto è ovale, carino e colorato, gli occhi sono dolci e molto espressivi, la pupilla di un bruno verdastro, la fronte ampia, i capelli castani riuniti in chignon e indossava una cuffia bianca. Il vestito era nero, con una semplice mantellina di lana color lilla.
Marie-Julie risponde a tutte le domande, con precisione e senza esitazione né affettazione.
Quante domande le ho fatto! Si esprime in un buon francese intercalato con qualche parola del dialetto locale.
Nulla di esagerato nel suo modo di parlare, tutto è naturale. E’ sincera, modesta e semplice.”
Il Dott. Imbert esamina le stimmate, fanno male con la pressione della mano….senza infiammazione; ciò esclude l’ipotesi di essersele procurate.
Non vi sono segni sulla mano, si nota solo un leggero gonfiore e ciò indica che saranno trapassate, come annunciato dalla Vergine. Le piaghe dei piedi obbligano la donna a camminare sul fianco.
“Vi hanno offerto denaro?”
“Sì, non siamo ricchi ma non l’abbiamo accettato.”
Il Dott. Imbert rimane molti giorni ed assiste a diverse ESTASI.
“La Vergine le dice che è contenta del lavoro del dottore; è opera di Dio.”
Durante un’estasi una mosca si posa sulla pupilla dell’occhio e vi rimane per un bel po’ di tempo. Ciò significa che Marie-Julie ha una insensibilità prodigiosa.
Imbert inoltre fa la diagnosi della malattia del fratello Carlo, guarito il due maggio precedente e la conclusione della sua visita è la seguente:
“Voi avete una stimmatizzata REALE : non vi è inganno a Fraudais!”
Venne dato l’ordine a P. David di inviare un resoconto al Vescovo almeno ogni settimana.
LA FIGURA DI PADRE PITRE DAVID
Padre Pitre-Hervé David è nato nel 1829 in una famiglia di marinai, a Croisic-Loira Atlantica.
Debutterà nella vita attiva come marinaio!
“Ero marinaio, confiderà ad un amico di Blain, quando ho rischiato di morire durante una tempesta. Feci un voto di diventare sacerdote se mi fossi salvato.
Era una tempesta spaventosa….e solo un miracolo mi poteva salvare.
Avendo tenuto fede alla mia promessa, fui nominato vicario a Blain nel 1865.”
Tutti amavano questo sacerdote leale ed energico, il suo carattere di marinaio, di rara sincerità….andava dritto allo scopo, non contavano né denaro né sofferenze.
Conobbe Marie-Julie prima ancora delle sue visioni, aveva notato in lei un’anima privilegiata….ma non una MISTICA!
Il confessore diceva tra sé:
“Il demonio va a colpo sicuro, vuole guidarmi impedendomi di seguire una penitente. Non riderà di una vocazione sacerdotale. Ministro di Dio, io sono il maestro, comando io ed il diavolo troverà pane per i suoi denti!”
Padre David fece un esame molto attento, dandone notizia accuratamente al proprio Vescovo Mons. Fournier. Ad entrambi non piaceva l’entusiasmo esagerato….
Il curato era imprudente……causò disordini che attirarono la celeste disapprovazione. Il vescovo ha dovuto proibire a questo prete di immischiarsi nei fatti di Fraudais.
Di fronte a questi fatti s’imponeva grande discrezione: si trattava di Satana o di DIO?
“Signore mio, diceva P. David con la sua abituale inflessibilità, fino a quando saprò di avere a che fare con Voi non c’è niente da fare con me! Ma il giorno in cui sarà evidente la VOSTRA AZIONE….nessuno mi fermerà!”
Lontano dall’essere biasimato dal cielo per la sua diffidenza. , è un sacerdote e sarà guidato da LUI se giudicato degno di unirsi intimamente all’opera di espiazione di Marie-Julie ed elevato al rango di “Prima Vittima”…..
Sarà assegnato a lei come direttore spirituale….Questi titoli (Gloriosi) gli sono rimasti anche dopo essere stato allontanato da Fraudais, alla morte del vescovo Fournier nel 1877.
Fu nominato curato nella parrocchia di PIN dove morì il 2 maggio 1885.
Marie-Julie gli aveva predetto il giorno della sua morte. Sulla sua tomba si verificarono due miracoli, ma non furono resi NOTI….
La signora Bricaud racconta che suo papà Pierre Colin, mugnaio di Noué a Blain, amava parlare del Padre David che stimava e considerava come amico.
Ci raccontava dei suoi incontri con lui. Io ero la maggiore e mi piaceva sentire il papà parlare di Padre David.
Mio papà era nato nel 1863 e ricordava la giovinezza di Marie-Julie interessandosi a tutto ciò che succedeva a Fraudais. Andava alla piccola fattoria…..I sacerdoti a quel tempo portavano la Comunione ai malati in campagna a cavallo.
Non esistevano strade, i sentieri erano brutti, fangosi in tempo di pioggia. Il Padre David e mio papà cavalcavano insieme.
Egli ricordava che spesso accompagnava Padre David nelle sue visite giorno e notte.
Da lui ho saputo ed udito solo parole edificanti. Era per me un amico sicuro….mi consigliava persino di diventare sacerdote.
Lo consideravo un uomo di grande intelligenza e di memoria formidabile.
IL VESCOVO FOURNIER
Nell’ottobre del 1874 Marie-Julie fece la sua consacrazione alla Vergine Immacolata.
Avevano acceso due candele….la testa china, quando riceve dalla Madre di Dio una corona di fiori (che non si vedono). Tra le due estasi della giornata Ella rivela a numerosi presenti che Mons. Fournier aveva lasciato Roma con grandi favori ricevuti da Pio IX e che ormai sarebbe stato più vicino al suo trono.
Si seppe poi che il vescovo di Nantes era stato nominato assistente al Trono Pontificio.
Fournier era un grande vescovo, scriveva il Dott. Imbert: grande per l’intelligenza, il cuore, le opere e le parole.
Aveva seguito fino alla morte il fatto soprannaturale che avveniva nella sua diocesi.
Trascorse gli ultimi 4 anni della sua vita a fare ricerche su ricerche.
Meravigliato del discorso tenuto dal vescovo di Poitiers in occasione dell’incoronazione di N.S. di Lourdes….gli scrisse chiedendo di studiare il caso di Fraudais. Mons. Pic dovette ritardare l’impegno - ma non avvenne -.
Un sacerdote Don Cresset scriveva al vescovo di Nantes il 23 giugno 1876….per esporgli certe obiezioni contro Marie-Julie.
In particolare il vescovo Luçon (Mons. Lecoq, che diventerà il vescovo di Nantes) e di Mons. Richard e di alcuni ecclesiastici influenti della diocesi….Chiacchiere!
Mons. Fournier risponde il 26 giugno:
“Caro monsignore, rispetto come voi, Don Bessay, vi esprimete ma rifiuto il giudizio circa gli avvenimenti di Fraudais. Non li conosce. Mi spiace credere che Mons. Luçon….vi mandi qualche ammonizione. Diversamente mi spiacerebbe; Lei sa bene che una simile causa sollevata dal vescovo del luogo e che l’Ordinario….ha autorità e grazia per giudicare. Non ho ancora fatto conoscere il pio parere su questo fatto, anche se ne sono molto tentato. Non cambio il mio parere ed il mio modo di vedere e nemmeno la mia convinzione. Mons Luçon non ha più il diritto di giudicare l’avvenimento di Fraudais né quelli del Bois d’Haim.
Sono identici ed anche ben studiati…..Lascio agli ecclesiastici, che ne avranno il coraggio, di unirsi ai liberi pensatori…..i quali hanno accumulato obiezioni contro le estasi e le grazie di ogni tipo di Louise Lateau.
“La testimonianza chiesta da Mons. Richard non è autorizzata come le altre, perché i fatti di Blain sono posteriori alla sua partenza da Nantes.
Perciò “Non li conosce”. Ne ha solo sentiti parlare, e molto sporadicamente, vale a dire da voci o da Pettegolezzi.
E’ un mio compito NON IL SUO!
“Spero proprio che il mio vicario generale De Laspiney, osservi almeno il silenzio se non condivide la mia idea: perciò la mia tolleranza ha un limite.
Ricevo tutti i giorni testimonianze affermative in favore di Marie-Julie. Ieri me ne parlò il Barone della Tour del Pin. Costui è vostro consigliere generale: mi riferiva che è sua viva e totale convinzione su ciò che aveva visto la sera prima….Voi non avete dimenticato le testimonianze del Superiore di Pont-Château, dell’arcivescovo di Haiti e del mio vicario generale, compresa una folla di laici e del clero, gente seria….hanno visto.
Voi sarete colpevole se vi lascerete confondere”:
Felix, vescovo di Nantes
Che cosa succedeva nella diocesi di Nantes?
Lasciamo al Dott. Imbert la responsabilità della sua stima.
“Un fatto così straordinario come quello di Fraudais….non potrebbe esistere senza provocare una grande opposizione.”
Ciò avveniva dopo molti anni, mentre nella diocesi di Nantes vi erano discordie e disaccordi.
ECCO LA STORIA:
“Cittadino di Nantes, Felix Fournier era cresciuto tra la sua gente. Divenuto curato di St. Nicolas, fece della sua chiesa una basilica monumentale, orgoglio della città.
Nel 1848 è stato inviato all’assemblea nazionale da parte dei suoi concittadini. Dotato di intelligenza superiore, un grande cuore, uomo d’azione ed oratore di prim’ordine….Trovò persone invidiose, calunniatori persino tra i confratelli nel sacerdozio”.
Fournier scrive a Roma il 14 dicembre 1876 al Padre Vanutelli che visitò Marie-Julie, ed è cugino di due cardinali.
“Vi ringrazio della lettera. Ne avevo bisogno. Ci tenevo ad avere l0espressione dei vostri sentimenti. L’ambiente in cui vi trovate vi rende estremamente prudente.
Spero tuttavia che non esitiate, all’occasione, a rimanere dalla parte della VERITA’, poiché, se è bene nascondere i segreti del Re, è altrettanto encomiabile rivelare i DONI DI DIO.
Raccomando la prudenza perché il coraggio della verità ha un prezzo da pagare. Bisogna temere l’entusiasmo e l’inganno. Ma il soprannaturale VERO non deve trovare testimoni che fuggono dalla luce e la nascondono come Nicodemo!.
Tutti i fatti che continuano a Fraudais confermano sempre più la mia fiducia. Dio ci aiuterà e diffonderà la sua opera quando e come a LUI piacerà”.
Parla il Dott. Imbert: “Ecco ciò che scrivevo a Mons. Rouard (3° successore di Fournier) inviandogli nel novembre 1899 un documento segreto sui fatti di Fraudais.Bisogna risalire all’opposizione contro Marie-Julie ed alla candidatura di Fournier a vescovo di Nantes….Ebbe degli oppositori ed anche, può darsi, dei RIVALI:
La lotta fu accesa e scandalosa….ed il curato di St.Nicolas fu accusato di atti immorali.
Quando Marie-Julie giunge al mondo soprannaturale Mons. Fournier credeva in lei, approvava e ne era certo. Gli avversari del vescovo divennero nemici di ciò che accadeva a Fraudais.
Gli impiegati episcopali, d’accordo con il curato di Blain, denunciarono il vescovo a Roma, dove lo mandarono a morire.
Era l’anno del 50° di Messa del papa Pio IX. Il vescovo di Nantes vi andò solo a presentare i suoi auguri al Pontefice e per parlare della causa di Marie-Julie, domandandone consiglio.”
Nella vita di Mons. Fournier, Padre Pothier ricorda la scena triste del sermone del vescovo ai suoi vicari generali ed ai membri del capitolo venuti a salutarlo prima della partenza.
“Accetterei volentieri i vostri saluti, se ignorassi che alcuni dei miei sacerdoti, nonostante il rispetto che devono alla’poltrona’ che io occupo, non rimpiangono nulla e mi fanno pena.
Ho l’onore di guidare questa chiesa, il mio dovere non ha mai smesso di agire e ne sono l’unico giudice.
….Dio mi ha eletto, mi ha dato anche la forza e la luce. Nelle attuali condizioni mondane è così facile fare il bene? La lotta e gli sforzi del vescovo non vi stimolano ad ogni istante? Con le preghiere, l’affetto particolare e la grande CARITA’ di cui parla l’Apostolo?
Reverendi, non mi aspetto sicuramente che voi vi ricrediate qui….”
Poi, guardando i vicari generali: “Tra 15 giorni, se piace a Dio, tornerò. Vi domanderò un resoconto severo della vostra amministrazione.”
Fournier scriveva a Padre David il 20 maggio 1877:
“Vi incarico di tutto ciò che riguarda questa santa figliola. Proibisco a tutti i sacerdoti della mia diocesi di fare qualcosa per esaminare questa figlia o ad interrogarla a meno che vi abbia nominato SUO DIRETTORE.
Se durante la mia assenza morisse, vi incarico di seppellirla e di fare tutto ciò che sarà necessario.
La benedico e benedico VOI, assicurandovi, signor Vicario, tutta la mia devozione.”
Felix, vescovo di Nantes
La vigilia della sua partenza il prelato scriveva al curato di Saveny:
“Non pensate che io sia contro Marie-Julie. Io le credo e sono convinto che Dio la farà trionfare. Dopo tutto, se io mi sono sbagliato, mi umilierò ed obbedirò al mio successore.”
LA MORTE DI FELIX FOURNIER, VESCOVO DI NANTES
Quando parte per Roma, il vescovo non è tanto sicuro – lo si legge tra le righe – della sua lettera a P. Vanutelli e soprattutto di quella a Mons. Mauclerc, curato di Savenay. Senza illusioni pensa ai suoi collaboratori.
“All’epoca della sua morte, nota il Dott. Imbert, gli avversari diffusero la notizia che il vescovo di Nantes era stato rimproverato dal Papa e dal Santo Uffizio a causa di Fraudais….Era impossibile! Come mai Roma fece una inchiesta che spettava unicamente al vescovo, in un processo inutile, là dove il solo giudice era lui?. Comunque il Santo Uffizio approvò la condotta del vescovo di Nantes e gli consigliò di procedere immediatamente con una inchiesta canonica.
Il Santo Uffizio non ha fretta di pronunciarsi, cammina con i piedi di piombo. Per principio non fa dimettere un vescovo e ne svaluta la sua idea….Ma ha mezzi segreti da usare: voci e confidenze che sfuggono a certi suoi membri! Non è ufficiale che si riserva la possibilità di una ulteriore decisione.”
Il nostro venerabile vescovo lasciò Nantes il lunedì di Pentecoste. Passò da Parigi dove cercò di vedere il Nunzio apostolico ed il Card. Guibert, arcivescovo di Parigi.
Deve giungere a Roma per il 24 maggio. Lo accompagna il suo segretario Don Pothier. Ivi ritrova i pellegrini di Nantes e con loro visita le basiliche romane.
Il 1° giugno è in visita dal Papa Pio IX con i suoi pellegrini di Aix e di St. Etienne. Scrive una pagina vibrante di fede ricordando le figure degli eroi di Nantes che han lottato e sono morti per difendere la Santa Sede: Lamoriciére, Pimodan, Charrette, Guérin.
Ricorda anche Santa Chiara che ha portato nella sua diocesi un CHIODO che servì a crocifiggere S.Pietro.
La stessa sera dell’udienza il vescovo si sente stanco. P. Pothier dal 6 giugno scrive due o tre volte al giorno ai vicari generali Rousteau, Morel ed al P.Fournier, segretario del vescovo.
Il 7 giugno la febbre è alta, il malato non riesce a liberarsi dal catarro. L’8, Pothier scrive a Mons. More:
“Mio caro Padre, scrivo questa lettera con le mie lacrime! La febbre è molto alta.”
I cardinali Mermillod e De Falloux sono vicini al malato. P. Vanutelli vi resta per lungo tempo. La lettera non dice però che il vescovo ha voluto conoscere le ultime notizie ed il contenuto dell’estasi del 20 maggio di Marie-Julie.
Raccomanda al P. Pothier che NON FACCIANO DEL MALE A MARIE-JULIE…dopo la sua morte.
Il 9 giugno è la fine! Il R.P. Vanutelli celebra la S:Messa alle ore 6 nella camera del morente. Il Card. Falloux gli somministra l’estrema unzione.
Gli misero sul petto la sua croce ed una stola. Mons. Daniel, Padre Vanutelli suo confessore ed altri….rimangono….il malato li BENEDICE TUTTI!
“Mio caro Pothier” mormora…..il Padre Nostro. Il confessore gli mostra immagini sacre e reliquie----“coraggio!2
Poi gli occhi del vescovo si chiudono mentre guardano Pothier.
Proprio in questo periodo il signore si presenta per ben 3 volte a Fraudais….come per addolcire il colpo a Marie-Julie.
Appare con quattro raggi nelle mani, uno di questi è pallido e spezzato….Le spiega che questo raggio rappresenta il vescovo Fournier. Marie comprende che il suo Pastore è ammalato e prega per lui.
La seconda volta le dice: “Guarda questo raggio, significa che il buon Pastore è morto.” Ma lei lo interpreta come annuncio di guarigione.
Il Signore le appare una terza volta e le dice apertamente: “Tu non mi hai capito. Volevo dirti che Monsignore è morto, L’ho chiamato nella gloria. Ho voluto sottrarlo ad altri OLTRAGGI a Nantes. Ha lavorato bene.”
La mattina del 10 giugno Marie-Julie rivelerà al suo confessore tutti i dettagli della morte del vescovo di Nantes a Roma. Dettagli che si troveranno i giorni seguenti nella rivista “Settimanale Religioso” della diocesi.
Qualche settimana più tardi Marie-Julie vedrà spezzarsi ancora due raggi, che significherà la morte di un Vicario. Venti giorni dopo la morte di Mons Fournier FU PRIVATA DEI SACRAMENTI per ordine dei vicari capitolari diocesani….decisione che fu mantenuta dal nuovo vescovo Mons. Lecoq.
Il Padre Vincenzo Vanutelli, che conosceva già Marie-Julie, avvisò le autorità di Roma. Vanutelli aveva avuto la confidenza dal vescovo morente che lo pregava.
“Vegliate affinché nessuno le faccia del male dopo la mia morte….”
Padre Semenenko, superiore generale dei Resurrezionisti e consigliere del S.Uffizio fu mandato a Fraudais.
Dopo una lunga visita alla fattoria dichiarò: “Fu il giorno più bello della mia vita!”
Dopo questa bella testimonianza su Marie-Julie, il vescovo, sordo alle domande del Papa, delegò P. Hyacinthe Cornier, superiore dei domenicani di Roma. Venne a sua volta in visita ufficiale, ma segreta, a Fraudais.
Questo visitatore del Papa Leone XIII fu rapito dopo il suo lungo e pio incontro con Marie-Julie.
Perciò il Papa intervenne personalmente per ridare i Sacramenti a Marie-Julie. La missione fu data a P.Vanutelli:
“Vai a consolare l’anima afflitta!”
Poi il Santo Padre scrisse una lettera personale al vescovo. Tutto tornò normale per la festa di Tutti i Santi del 1888, dopo 11 anni e mezzo di persecuzione.
I VICARI CAPITOLARI
Alla morte di un vescovo, i poteri dei suoi vicari capitolari cessano. P. Rousteau e P. Morel saranno sollevati dal loro compito.
Così il Capitolo della Cattedrale assume immediatamente i poteri. Infatti dovrà annunciare ufficialmente ai diocesani la notizia della morte del loro capo spirituale.
Il Capitolo elegge due vescovi con il potere di guidare la diocesi durante la Sede vacante.
I nuovi canonici di Nantes chiedono di dimettere i due vicari generali precedenti e scelgono il canonico Vincenzo, teologo del capitolo e prelato della diocesi vicina, Mons. De Lespinay.
Lespinay, nato a Vendée, vedovo, dopo un matrimonio di qualche mese, fu ordinato sacerdote nel 1842 e divenne vicario generale di Luçon. Fu proposto come vescovo di Nantes dopo la morte di mons. Jacquement, onore che rifiutò.
Dopo tre anni si ritirò senza far chiasso in solitudine vicino alla chiesetta dell’Immacolata Concezione, che tanto amava.
I vicari capitolari sono accusati di aver condannato Marie-Julie. In realtà non esistono documenti ufficiali che mettano i fedeli in guardia contro di lei….Sembra non esistano accuse né a Roma né nella diocesi.
Perché dunque questa impressione nella gente, che la stimmatizzata di Fraudais sia stata condannata dall’autorità ecclesiastica?
Può darsi che nella condanna di una nuova devozione a Nantes, quella delle “Piaghe e della Spalla” qualcuno abbia visto senza dubbio una allusione indiretta a Marie-Julie.
Si sapeva che la piaga alla spalla la faceva soffrire più ancora di quelle delle mani e dei piedi. I devoti “della piaga della spalla” ne parlavano….
Un curato a Fraudais scriveva il suo entusiasmo per aver potuto mettere nella sua chiesa la statua del Cristo con “la piaga alla spalla”.
Roma non ammette questa devozione “la piaga della spalla”…..il termine non è bello! Bastano le cinque piaghe ed il Sacro Cuore! Fu dato l’ordine di ritirare tutte le statue e tutti gli scritti con questa denominazione…..e cancellare ogni iscrizione sulle statue del Cristo che porta la Croce.
I vicari generali hanno messo tutto a tacere, togliendo anche il direttore di Marie-Julie. Ecco la spiegazione scritta da P. David in una lettera indirizzata a Mons Lecoq, quando giunse a Nantes come successore di Mons Fournier:
“Il 14 giugno 1877, apprendendo la nomina dei capitolari, m’affretto a scrivere, lasciando il mio incarico e sottomettendomi alle loro direttive.
Il 2 luglio mi invitarono a fare una vacanza di 15 giorni o tre settimane…..Noi abbiamo saputo da Roma….vuole che teniamo le “statue” fino all’arrivo del nuovo vescovo.
Una seconda lettera mi avvertiva di restare a casa e non vedere mai più Marie-Julie.
Ho obbedito senza lamenti e siccome ero stanco pregai la autorità di nominare qualcun altro….Aspettavo il mio vescovo.
Un mese dopo i canonici ricevevano una lettera particolare ed i saggi SOPRATTUTTO saggi consigli di Mons Salluat. Tutto era già passato, diceva sua eccellenza…..ed io sono qui, attendendo l’ora della Provvidenza.
Inviai una lettera personale di Mons Fournier attestando che ero nella verità ed agivo per ordine del santo vescovo.”
Tramite il sacerdote si voleva spegnere, cancellare Marie-Julie! Tuttavia Mons Lespinay si difenderà, durante la festa del Perdono di S.Anna d’Auray il 26 luglio seguente, dichiarando ad un vescovo: “Credo al soprannaturale ed alla buona fede di Marie-Julie. E’ una manifestazione di Dio. Bisognerebbe togliere tutto ciò che è troppo umano. E’ per questo che ho allontanato Padre David.”
Senza attendere la nomina del vescovo, 23 giorni dopo la morte del vescovo Fournier….fu inviato Mons Audrai con l’ordine di non portare la Comunione a Marie-Julie, se non in caso di morte.
A quel tempo Marie-Julie era a letto perciò impossibilitata ad alzarsi….il suo nutrimento era solo la COMUNIONE.
Quest’ordine terribile durò fino al 1888. Questa sofferenza le era stata annunciata dal Signore ed era veramente un martirio eucaristico!
Mons Lecoq alla fine del 1877 è nominato alla sede di Nantes e vi rimane fino al Natale 1892!
Era una figura simpatica, ma per pacificare gli spiriti, sanare le difficoltà tra “i pro e i contro” di Fraudis doveva convincere che Marie-Julie era una donna isterica SENZA ESAMINARLA….decise di non occuparsene….Tutto finirà in una bolla di sapone!…..diceva, se non se ne parla tutto finirà con il silenzio!”
Mons Lecoq ebbe il merito di confessare, sul letto di morte, di essere stato troppo duro con Marie-Julie e chiese perdono. Ma i due vicari capitolari che avevano privato Marie-Julie dei Sacramenti….MORIRONO SENZA RICEVERE L’ESTREMA UNZIONE!
Nel 1880 arriva a Blain don Bachelier….che segnerà un’epoca nella vita di Marie-Julie.
E’ l’inizio della grande prova.
Già prima di essere nominato si opponeva a ciò che avveniva a Fraudais. Prima di accettare esige che Don Guitteny, favorevole a Marie-Julie, se ne vada dal paese.
Mons Bachelier vuole essere il confessore di quella benedetta anima….tanto per trovarla in errore e per farle ammettere che la sua è tutta una commedia.
“Mi confessava e mi rifiutava l’assoluzione” diceva più tardi l’eletta del Signore!
NEL VILLAGGIO DI FRAUDAIS LA GENTE SI ORGANIZZA
Le estasi non sono per Marie-Julie ma per gli amici della CROCE.
Avvengono in giorni ed ore ben precisi. Le parole devono essere registrate. P. David aveva organizzato il “Giornale di Fraudais”. Era zelante! Diceva: “Bisogna organizzare una presenza assidua.”
Adolphe Charbonnier, durante l’estasi, abitava in una casa vicino alla chiesa di Blain…..accetta provvisoriamente la carica.
Suo fratello Auguste lo aiuterà. Anche la sorella Eliza scriverà rapidamente le note raccolte dai fratelli e Madame Grégoire all’occasione scriverà quando i fratelli Charbonnier non saranno presenti.
Aiuterà anche suo fratello Cyrus abitante a Nantes. Marie-Julie è privata del confessore….Non ha più questo diritto elementare e quello di ricevere la S.Comunione. Non viene però scomunicata o condannata.
Ci penserà il Signore, comunque….con le Comunioni miracolose: alle 6 del mattino della domenica, sua mamma è l’unica testimone.
Adolphe Charbonnier si stabilì poi a Nantes; gli sta a cuore il suo lavoro professionale presso Marie-Julie…..ed è molto impegnativo….
Mi chiese un giorno di spedire un plico a P. David, a Pin, con il contenuto delle sue estasi….Spera che la busta non venga aperta…..Perciò il curato di Pin viene personalmente a ritirarla a Nantes, dove è conservata in un luogo sicuro.
Secondo le previsioni dell’estatica, P. Lequeux non è rimasto a Clisson. Ed eccolo come curato di Moutiers a Ritz, non lontano da Pornic, sulla Costa…..Osa ancora tornare a Fraudais, il 27 maggio 1880 e diventa il testimone di una nuova manifestazione sanguinosa.
Durante l’estasi di quel giorno Marie-Julie dice:
“Il Crocifisso del letto sanguina”. Il sacerdote, voltandosi, vede il sangue colare dal costato del Cristo…..Marie beve il sangue poi chiede a Don Lequeux: “Datemi anche il vostro Crocifisso” e anche questo comincia a sanguinare…..ed ella ne beve il SANGUE.
Poi prega il sacerdote di purificare con un panno le labbra delle due immagini.
All’inizio di giugno del 1880, la privilegiata annuncia nuove sofferenze. Al Dott. Imbert, a settembre ed il 14 durante la Via Crucis, Marie-Julie dichiara: “Lunedì, per espiare le colpe e le offese che ho già ricevuto e tutte quelle che riceverò in questo mese.” - E’ Cristo che parla -“Io ti cambierò. Tutte le tue membra saranno colpite. Il tuo corpo sarà accartocciato….soffrirai per una bruciante febbre e la tua lingua si gonfierà….”
Lunedì 27 settembre, alle due del pomeriggio, presente il Dott. Imbert, il curato di Gâvre, gli sposi Sionnet, i fratelli Charbonnier e la mamma Jahenny….”Marie-Julie, scrive il Dott. Imbert, è come una palla, tutti i muscoli sono contratti, si direbbe colpita da tetano generale….Gli occhi sono chiusi, la faccia violacea….le tre ore seguenti si osserva un dolore ed un gonfiore enorme della lingua….i denti sono chiusi, tuttavia la lingua esce tra le mascelle…..ne segue un gonfiore delle labbra e scopre le gengive….è una visione spaventosa!
Si gonfia il costato destro smisuratamente con una dilatazione enorme fino all’ascella, la parte sinistra diminuisce (si ritira completamente). Ha 130 pulsazioni. Il dolore è violento in tutto il corpo.
Dopo due ore tutto è concluso, punto per punto: il corpo di Marie-Julie è stato ridotto pezzo per pezzo secondo il programma dettato dal Signore con la febbre sempre altissima.”
Marie-Julie dice al Dott. Imbert che presto sarà colpita da una nuova malattia. Dopo molto tempo il Signore le chiede il sacrificio completo delle orecchie, degli occhi, della parola e di ogni MOVIMENTO!
Ella accetta!
Domenica 19 dicembre 1880 sa che il sacrificio inizierà dal martedì seguente.
In quel giorno Marie-Julie perde la parola, non sente più la voce dei suoi cari. La sua lingua diventa immobile, dura come una pietra e spinta indietro con la punta piegata che ostruisce completamente la gola.
….La bocca è chiusa – le labbra immobili. Non la si vede più pregare.
Dal 14 febbraio 1881 rimane inchiodata sulla sua poltrona da una forza invisibile e diventa più pesante del marmo.
La sua famiglia è desolata e con pietà per il suo corpo di ghiaccio, vorrebbe metterla sul letto ma è impossibile sollevarla.
Una sera, mentre si sforzano di aiutarla, Marie-Julie solleva il dito. Si suppone che voglia dire: un’ora è trascorsa…..un’ora della notte, infatti; provano ancora….ella è diventata leggera come una piuma.
La mettono dolcemente sul suo letto e vi rimarrà fino alle 10…..Generalmente non si poteva coricarla per la notte del giovedì e del venerdì.
….Non sente più nessuno, ma che stupore! Si sente che un sacerdote le parla in latino, Marie-Julie CAPISCE e non soltanto, ma capisce una lingua che non ha mai studiato!
Non parla più. Tuttavia trova la voce per il tempo dell’estasi e, verso la fine, conserverà la parola per alcuni istanti….
Dopo l’estasi…..rimane immobile! Solo il venerdì dalle 9 del mattino….ritrova allora la sua mobilità per cambiare la biancheria e per seguire tutte le stazioni della Via Crucis nel pomeriggio.
Tutto questo durerà per due anni, fino all’inizio del 1883, poi la strana malattia la invaderà poco a poco, pezzo per pezzo….
Prima guarisce dalla paralisi, poi Marie-Julie parlerà: tornerà l’udito, capirà normalmente.
Recupererà anche la vista ed il 23 settembre dice alla signora Gregoire: “Il velo che mi copriva gli occhi scompare lentamente, vi sono momenti in cui posso vedere un po’ di luce. “ Era il 1884.
Marie-Julie sa che recupererà la vista totalmente nel 1885. Tutto tornerà normale.
Ha osservato un digiuno totale per cinque anni, un mese e due giorni. Dal 28 dicembre 1875 al 20 febbraio 1881. Durante il digiuno non espelleva né liquidi né solidi…..E di questo fatto ne sono testimoni principalmente il Dott. Imbert e la signora Grégoire. Noi sapevamo tutto e lo abbiamo narrato nel libro, di cui non abbiamo tenuto il titolo. Si sa, grazie alla stessa Grégoire, che nel 1884 Marie-Julie ha rinunciato a bere il latte.
Di seguito però si nutrirà regolarmente.
Avevamo timore a rivelare questo digiuno meticoloso…..che sorprenderà più di un lettore: sappiamo che simili fatti sono esistiti ed esistono ancora nelle persone mistiche!
Nella storia non si discutono questi fatti reali…..C’è tuttavia una difficoltà: contrariamente alla nostra attenzione, il periodo d’inedia non coincide con quello della paralisi della lingua…..E’ possibile che la paralisi cessi durante le estasi e la Via Crucis. Ne approfittavamo per far bere a Marie qualche cucchiaio di latte….
ESTASI
(Testo tratto dalla piccola biografia di Marie-Julie scritta da Antoinette e Anne Marie Imbert Gourbeyre)
“Mentre ricevevo le stimmate, l’anima è trasportata e anche il corpo a volte è sollevato da terra. E’ l’estasi d’elevazione. Marie-Julie fu spesso sollevata di 20 o 30 centimetri dal suo letto di dolore.”
La maestà di Colui che ha un tale potere su tutte le cose si è manifestata in modo così potente da lasciare un grande timore di offendere IDDIO.
“Ma questo timore è avvolto da una grande effusione di AMORE verso Colui che non disdegna il povero verme della terra che siamo noi!. L’estasi in fine produce sempre, dopo S.Teresa, un grande distacco.
Si diventa indifferenti alle cose della terra. La vita è molto più dolorosa. Questo lo esprime Santa Caterina da Genova. “Il solo desiderio di Dio penetra tutta l’anima….ne segue una sofferenza che trasporta al di sopra di se stessi, lontani da tutto il creato. La separazione dalle creature è così reale come il parossismo di questo dolore: “vorrebbe vivere o morire nella solitudine”
E’ questo che esprime Marie-Julie nel suo umile linguaggio quando dice: “Non amo il mondo!” E nell’estasi ha delle espressioni come questa. “Concedetemi di nascondermi nella solitudine, nella fessura della roccia: ho sete di solitudine.”
“Voi non me la concedete!”
Questo stato di totale distacco, continua S.Teresa, è propriamente il martirio dell’anima che non riceve consolazione, né dal Cielo, dove ancora non si trova, né dalla terra dove non è più. E’ come crocifissa tra il Cielo e la terra.
Perciò “la grande conoscenza che le viene da Dio aumenta il suo tormento. “Si direbbe come il passaggio dalla morte MA questa sofferenza diventa un tale tormento che è un martirio pieno di delizie!”
Questo è il martirio di cui parla Marie-Julie quando dice: “Sposo divino date fine al mio martirio, prendetemi in Cielo”
“Mi sono sempre comportata come tutti”, ripeteva.
Ci piace sottolineare che nei SANTI tutto diventa SEMPLICE. Tutto era semplice in lei, ben lontana dal sentirsi superiore agli altri! Infatti si riteneva la più indegna.
NOI la vediamo ancora nella sua cameretta, su quella piccola SEDIA ai piedi del letto (è una poltrona regalatale dalla signora Buz, e quando la usò per l’estasi….poi tornava sulla sua seggiolina) Vicino al tavolo dove aveva un globo sul quale aveva sistemato un bellissimo Gesù Bambino di cera….che si trasformava nelle sue braccia…..(si trasformava in carne ed ossa!)
Si vede ancora su quel tavolo una statua di N.S. di Lourdes coperta da un velo bianchissimo.
Durante l’estasi prendeva la piccola statua, il Crocifisso dove c’era la reliquia della Croce regalatale dalla marchesa de Montaigu, all’occasione delle stimmate….Usò questa reliquia per più di 60 anni.
Ci aiutava amabilmente ad abbracciare i numerosi Rosari che noi desideravamo darle….poi con un gesto delicato prendeva l’acqua santa, incrociava le braccia sul petto e si raccoglieva. Che fede e che amore quando diceva: “La sofferenza passa, aver sofferto non passerà mai. Vi adoro mio Gesù, con tutti i Cori celesti prostrati davanti a Voi in un attitudine che non è della terra!”
Ecco buona Mamma del Cielo, china ai piedi dello sposo delle nostre anime!”
Era inspiegabile e ogni volta si trasformava, era di una bellezza soprannaturale ‘nuova’.
Tuttavia si notava in lei un attimo di angoscia, quasi di apprensione prima dell’estasi.
“Perché questa tristezza quando il Cielo si spalancava ed avrebbe visto Dio?” le dicemmo un giorno. Allora con una espressione indecifrabile: “Ah, non ci si abitua mai a presentarsi davanti a Dio infinito.”
Ci sembra ancora di vederla in quel minuscolo abito nero, semplice ma pulito. La pulizia era tutto il lusso che si poteva permettere.
Aveva in testa una cuffia bianca in uso nella regione Bretone, GLI OCCHI SONO CHIUSI…..E’ un sonno estatico ma la mente era sveglia…..Le parole volano……si aprono gli occhi! E’ rapita!
Che dignità nel suo atteggiamento! I suoi gesti erano maestosi, soprattutto quando le mani s’elevavano al Cielo. E’ SEMPLICE! BELLA! SI SENTE CHE DIO E’ PRESENTE.
Il suo volto durante questo strano sonno restava vivace, espressivo, attivo malgrado l’insensibilità e la rigidità dell’estasi. Allo stesso tempo era raccolto ed i tratti mobili riflettevano i sentimenti dell’anima, l’adorazione, il timore, la gioia, il terrore, l’AMORE.
Il suo viso era rischiarato dal sorriso, un desiderio dell’anima, un dispiacere la rattrista….l’’amore’ la infiamma; il dolore aveva un alone di bellezza!
Non era sempre così quando l’estasi mutava….comunque parlava e cantava. Marie-Julie cantava con gli Angeli. Di tanto in tanto esaltava la croce, la povertà, l’amore, l’EUCARISTIA. Recitava l’Angelus con l’Angelo Gabriele alla Vergine Maria.
L’estasi di Mari-Julie non cambiava, nella forma era sempre uguale anche quando era inchiodata sul suo letto di dolore, come durante i 40 anni immobilizzata e seduta nella sua cameretta, come negli ultimi anni della sua vita.
Era rapita in estasi e alla fine Marie-Julie apriva gli occhi. Aveva uno sguardo penetrante, estraneo a tutto ciò che la circondava…..Fissa la sua visione: impossibile descrivere il suo sguardo….
Sembrava penetrare il soffitto per vedere oltre l’umile volta, nelle altezze dei cieli….Regnava il silenzio, ci si sentiva in presenza della grande REALTA’: DIO, il cielo, GESU’, l’eternità.
Nostro Signore e la sua Madre divina erano qui…..Nell’estasi nominava S.Giuseppe, S.Francesco d’Assisi, Santa Teresa di Lisieux.
Il volto di Marie-Julie esprimeva felicità, era luminoso. Si potrebbe dire che beveva IL CIELO: la divina PRESENZA era una certezza….Diciamo ancora di più, i suoi occhi non vedevano….bisognava cancellare l’invisibile!
“Vivere sulla terra, ferita dalla vostra bellezza: che martirio!” diceva un giorno alla Vergine Santissima. “Quando vi ho contemplato, oh, che martirio!”….
Allora un velo di tristezza le copriva il viso….il cielo si chiudeva! Spesso supplicava: “Quando tornerete, buona Madre?”. Ma un giorno la Madonna la rimproverò per il suo troppo grande desiderio del Cielo!
“Vuoi ciò che Gesù vuole? E’ la cosa più perfetta! E Gesù vuole che tu resti ancora”
quando l’estasi finiva si sentiva Marie-Julie ripetere a voce bassa con l’ardore di un serafino: “AMORE! AMORE! Oh AMORE!” Indi baciava la sua croce, purificava i suoi sensi con l’acqua benedetta…..Quale umiltà nella sua preghiera e nel suo atteggiamento!
Spesso sembrava non si volesse staccare dalla visione celeste: momenti indimenticabili dove non si sentirebbe una mosca volare.
Il ritorno alla vita normale era lento, soprattutto nella vecchiaia. Il cuore riprendeva faticosamente a battere regolarmente….le forze erano debolissime.
Gli occhi si chiudevano, la testa china, le braccia cariche di un peso che nell’estasi non si sentiva.
Marie-Julie si lasciava sfuggire qualche sospiro, una lacrima scivolava silenziosamente sulle gote.
Poi gli occhi si aprivano sulla realtà del nostro mondo, ma subito ci rassicurava con un sorriso. Sembrerebbe felice di restare con noi! Grande era la sua carità!
EFFETTI ESTERIORI DELL’ESTASI
Il colore naturale lasciava il corpo progressivamente ma con estrema lentezza.
Dice S.Teresa: “L’immobilità è improvvisa, la rigidità segue al raffreddamento del corpo.”
“Ho verificato molte volte, scrive il Dott. Imbert, le estasi di Marie-Julie: essa è sempre in una rigidità poco forte all’inizio, in seguito è più forte…..Poi diventa talmente pesante che è impossibile muoverla o sollevare le sue membra.”
NOTE DI PADRE DAVID
Dopo aver fatto le prove abituali su Marie-Julie ho potuto constatare l’insensibilità.
“Leggete per caso nel vostro Breviario” Disse il Dott. Imbert a Padre David….ed ecco che Marie-Julie ripete senza conoscerle le preghiere della Chiesa….Ella ripeteva solo le preghiere liturgiche. Conosceva la S.Scrittura….Poi se si trattava di AMORE, MISERICORDIA la sua persona assumeva una espressione di GIOIA:
Un venerdì alla 3^ stazione della Via Crucis: “Vi ricorderete dell’estasi” dice il Dott. Imbert a Padre David. Erano presenti testimoni, tra i quali un altro sacerdote.
P. David chiama Marie-Julie. “Sì, padre” risponde.
“Alzatevi!”
era stesa per terra, si mise in ginocchio.
“Mettetevi sulla vostra sedia”
Sempre in estasi, si siede. Prega un istante…..
Aveva obbedito al suo confessore.
Durante l’estasi, spiega il Dott. Imbert e nel momento in cui riceve le stimmate, i sensi non sentono. E’ solo l’anima che può percepire un ordine da una voce soprannaturale. Se obbedisce alla Chiesa dalla voce di un superiore legittimo….è sicuro che ella è sotto l’influenza divina.
Il ricordo unito al riconoscimento delle reliquie, la distinzione degli oggetti benedetti o non benedetti…..”Il demonio ha paura di tutto ciò….come il segno della Croce e dell’acqua benedetta…..Questi fatti se sono frequenti devono certificare il DIVINO…..”
“ Si era alzata, dice Padre David, e Marie-Julie rimane diritta in piedi….poi cadde a terra….” Questa caduta, dichiarano i testimoni, è miracolosa……doveva morire cadendo così…..ma non aveva nemmeno un graffio…..”
“Vedete l’effetto del richiamo? Disse il Dott. Imbert…. Ma attenti, risponde solo al confessore ed al vescovo. Solo loro ne hanno il diritto.”
Dopo un’ora il sacerdote presente è pregato di richiamarla. Lo fa senza alcun risultato. Marie-Julie rispondeva solo alla voce del suo confessore, e questo solo se avveniva a voce bassa….che solo lei poteva udire….
Riconoscere le reliquie e gli oggetti benedetti è un segno che i doni di Marie-Julie erano di origine divina. E questo vuol dire che l’estasi di Marie-Julie era COSTANTE.
Distingueva inoltre una croce e le reliquie di martiri da quelli falsi….Non aveva mai sentito parlare di Padre Olivain, né di altri…..li cita raccontandone la storia del loro martirio in presenza di Mons. Fournier e di P. Durassier, e del superiore dei Gesuiti di Nantes.
Un giorno posarono su Marie-Julie una croce di legno tratto dal nocciòlo dell’apparizione di Paray-Le Monial; essa la prende e la bacia; sussurra: “Margherite Marie”….
Succede la stessa cosa per un piccolo manoscritto di ALLEMANT, sacerdote di Marseille. Viene messo nelle sue mani: ebbene Marie-Julie parla della vita e delle opere di quel santo sacerdote!.
Riconosceva il fiore che era stato davanti al Santissimo Sacramento. Si rivolgeva ai fiori con un linguaggio poetico invidiando la loro felicità di essere stati vicino a Gesù.
Il curato di Gâvre le porta un crocifisso, posato sull’altare durante la celebrazione della Santa Messa. Lo mandò alla mistica da una persona estranea….Vede subito la grazia che vi è deposta.
L’abbraccia, cade in ginocchio e rapita dichiara: “Mio Dio, Vi ringrazio della felicità che mi avete regalata….in questo caro amore della Croce! Se siete disceso dal cielo questa mattina su questo altare…..Vi era dunque un pensiero per me! Proprio sull’Altare del sacrificio. Io sento questo amore e lo assaporo! Mio amore! Amato mio! Io vi tengo e vi possiedo! Avete riposato sull’Altare del santo sacrificio. GRAZIE, mio TESORO! Io ho posseduto colui che il mio cuore desidera!”
Marie-Julie a quell’epoca era privata dei Sacramenti.
SACERDOTI VITTIME E SERVI DELLA CROCE
La signora Grégoire segnala che ben 14 sacerdoti si erano offerti per la perseveranza di Marie-Julie nella sua missione dolorosa.
Si recarono a Fraudais per assistere alle estasi e per cacciare dalla casa coloro che venivano solo per curiosità. La Charbonnier scrive in ordine le prime sette vittime:
P. David, Lequeux, Guitteny, curato di Gâvre, Mauclerc, curato di Savenay, il vescovo Mons Fournier, Gailleton, curato di Vendée, Clauvin, curato di Montbazon.
Le altre vittime: Don Baudry curato di Jaudonniére, Padre Chaigneau curato della piccola Boissiére, P. Douillard, che aveva disegnato la corona di Marie-Julie e Don Coquet. Non conosciamo la posizione di questi ultimi due.
Anche P. Vanutelli ha fondato a Roma una scuola di “mistica”; Don Duarelle – che viveva a Roma – scrisse un libro sulle persone stimmatizzate.
La 14^ vittima è Padre Barillé vicario a Saint Sulpice di Fougére.
Ognuna di queste vittime nell’estasi hanno un nomignolo: “Le Sanglier (curato di Gâvre). P. Vanutelli è la “STELLA” ed il P. Duarelle “La Provvidenza”.
RIVELAZIONI PROFETICHE
(Prendiamo alcuni spunti dal libro di P. Roberdel che ha scritto un’opera sulle profezie di Marie-Julie)
“Figlia mia, dice il Signore a Marie-Julie, ora farò conoscere al mio vero popolo i fatti principali…..prima dei giorni senza riposo….affinchè vengano pubblicati in Francia….in quei luoghi dove vivono buoni e cattivi. Non voglio confondere questi annunci con i grandi giorni. Sarebbe troppo tardi per prevenire il mio popolo.”
Nel 1914 Marie-Julie ha un avvertimento soprannaturale sulla grande guerra. E’ molto triste! P. Lequeux se ne accorge e le domanda la causa. Alla sua insistenza Marie-Julie gli rivela il pericolo imminente che colpirà la cristianità…..Dopo questa confidenza il curato di Blain, sconvolto, si mette in ginocchio vicino alla donna in lacrime: entrambi pregano e piangono per ottenere un addolcimento della PROVA.
Qualche settimana più tardi, l’11 novembre 1918, il Signore dice a Marie-Julie: “Se il mio popolo non si converte, se non mi riconosce come sovrano e signore, riaccenderò la mia GIUSTIZIA…….Ci saranno alcune conversioni, ma non di coloro che per primi dovrebbero confessare le loro infedeltà ed il loro disprezzo verso la mia persona divina. Se questo popolo non mi riconoscerà, colpirò ancora: non posso accontentarmi di così poche azioni di grazie….”
Per ben 24 anni Marie-Julie chiede al Signore di essere chiamata in Paradiso.
No, il signore ha ancora bisogno di lei sulla terra. Le lascia intravvedere la guerra seguente…..e vorrebbe che la sua vittima ne attenui i RIGORI, accettando di prolungare la sua vita.
Marie-Julie accetta, ma domanda, in cambio, di essere liberata dai segni delle stimmate, a prezzo di sofferenze ancora più dure. Vorrebbe tanto essere come tutti e morire nella semplicità. E’ esaudita!
Questa guerra la preoccupa molto, ma non sembra abbia una missione speciale per annunciarla.
Un giorno la persona che l’assiste la vede in estasi che domandava: “ Non arriveranno fino qui?” La risposta non viene capita. Tuttavia nel maggio 1940 le si dice “In tutti i casi noi siamo al sicuro qui, non verranno in Bretagna.”
RISPOSE: “vedrete vi supereranno.”
Il 25 agosto 1939 uno dei suoi amici le dice, salutandola: “Oh Marie-Julie, pregheremo perché non venga la guerra”. “La guerra, mia cara sorellina, è già iniziata!”
La guerra cominciò ufficialmente 8 giorni più tardi ma il Führer aveva dato l’ordine di invadere la Polonia. Ora sappiamo che i tedeschi combattevano già alla frontiera tedesco-polacca e continuavano la loro azione locale fino alla dichiarazione ufficiale dell’INVASIONE.
Il 23 novembre Marie-Julie a Fraudais diceva: “La guerra sarà lunga e finirà male.”
PROFEZIA raccolta da P.David durante l’estasi tra il 1873 e il 1905.
Parla il Dott. Imbert
Verrò tra un po’ di tempo a salvare la Francia.
La salverò quando meno se l’aspetta! MA pregate!
Marie-Julie chiede il trionfo, il Signore risponde che non è ancora tempo di rivelarlo.
Avevo detto a Margherite Marie quando la devozione al mio CUORE DIVINO sarà diffusa in Francia ed altrove…..Allora i cristiani non si rispettavano più; la carità non esisteva più sulla terra. Il male sarebbe fatto da tutti gli uomini quaggiù. Avevo promesso allora che sarei venuto sulla terra con il mio amore e la mia giustizia; separerò i peccatori dai miei amici. Agli uni darò la giustizia agli altri il mio AMORE….
Che questo segreto venga conosciuto, disse Gesù.
A Marie-Julie: “Tu vedrai l’inizio dei castighi, ma non la vittoria della Francia. La gran parte dei castighi sarà a Parigi. Ecco il tempo in cui i giorni saranno NERI.
TRE giorni di rapine, di lutto, di lacrime e di penitenza, anche la luce del cielo sarà spenta e gli angeli costernati TRE GIORNI D’INFERNO.”
“Sorellina, disse Margherite Marie, siamo dei poveri strumenti, scelti per glorificarlo.
Voi non siete stata scelta per la stessa OPERA, dice Gesù, Margherita Marie è stata scelta per diffondere la gloria del mio SACRO CUORE.
Tu per diffondere la gloria della mia Croce.
L’opera della mia CROCE E’ GRANDE, s’eleverà in gloria, sarà potente…..immensa.
Vedrai che all’epoca in cui salverò il mio popolo, non sarà per la partenza degli uomini. E’ il mio Divin Cuore che SOLO salverà questo regno che sarà un vergognoso disordine…..dove l’ateismo regnerà.
Vedo che credere e la vera fede nel divin cuore s’affievoliscono sempre più…..quando gli uomini trionferanno ed incenerirò VOI….camminerete sulla cenere.
Prima del tuo ultimo respiro, sulle tue labbra morenti farai a Dio un immenso sacrificio.
Servono vittime immolate, le loro ferite saranno sempre più grandi di un fiume profondo (le vittime delle due guerre)
Nel cuore della Francia, la tua patria, è piantato un segno rosso che fa indietreggiare di spavento. P.David (1874-1877)
Vedrò con la mia luce ed il mio METRO. Confonderò l’empio, lo ridurrò in polvere…..camminerete ancora tutti sulla cenere.
I castighi cominceranno a Parigi. Castighi per le città del Mezzogiorno…..Che carneficina!
In Francia sarà versato più sangue che a Roma. Non durerà a lungo.
Vendée soprattutto sarà protetta: molti di loro verseranno il loro sangue poiché hanno conservato la FEDE.
L’Alsazia e la Lorena si arrenderanno ai francesi con la guerra.
L’Occidente, dopo Lourdes, fino al Nord sarà risparmiato, salvo Bordeaux.
Nantes soffrirà di meno.
La diocesi sarà quasi protetta, ma nessuna pietà per gli empi e le cattive famiglie! Soltanto qualche calamità nelle famiglie.
Altre disgrazie da Nantes verso il Sud.
Pontchâteau sarà risparmiata per merito del Padre di Monfort.
16.Vedevo Vendée protetta ma alle sue
frontiere andava molto male.
Al Mezzogiorno ed al centro fino a Boussay, il
sangue scorrerà come un torrente.
Il Cristo, avvicinandosi alla terra di Doué, farà sentire uno scoppio potente….che terribile punizione!
17. Toulouse sarà risparmiata per i meriti di S.Germana di Pibrac. Ma non è in cima ai suoi pensieri, anche Mende e Rodez saranno salve.
18. Il Signore mi disse che la sua giustizia irritata cadrà su Valence e da lì si dirigerà a Marseille.
19. Nostro Signore disse che Roma e Napoli con l’Inghilterra subiranno vendette crudeli.
20. “Francia, l’uomo che ti ha fatto del male è colui che fu causa di dolore al mio Cuore: è stato rigettato per sempre. Sii sicuro che mai, la terra di Francia sarà governata da un suo discendente.
21. Giovinezza, giovinezza, prendi le armi e difendi la tua fede!
22. Satana disse: “Vedete, mi ha dato una certa libertà ed oggi sono in città per avere una vittoria completa. Egli mi disse di rientrare nell’inferno più profondo – “Ha Mentito!”
23. Il disaccordo dei francesi non impedirà il trionfo. GESU’ non consulterà gli uomini.
24. Fermerò la vendetta degli empi con il castigo. Se io lasciassi fare non resterebbe traccia o pietra delle mie CHIESE. Poi andranno nei chiostri, chiederanno di rinnegarmi e di spaccare la CROCE.
Ci sarà un incendio che distruggerà tutto.
25. Là dove i Padri della CROCE hanno fatto voto di portare il Crocifisso, apertamente, susciterà un furore ancor più grande.
26. Le nuvole s’abbasseranno, sembrerà di toccarle.
Il sole non avrà più forza, non si vedrà più nulla.
Non si conoscerà più l’ora del giorno.
La FEDE si risveglierà in Bretagna. Alcuni si prostreranno a terra, altri metteranno le braccia in croce, volgendo in alto il loro cuore e chiedendo PERDONO al Sacro Cuore. Ci si rialzerà senza conoscersi!
I cadaveri chiedono una sepoltura.
27. Dopo questi tre giorni che saranno NERI i miei ministri avranno più libertà: ricominceranno a celebrare i santi misteri, ma segretamente.
28. Oh, se tu conoscessi le grida delle mamme di famiglia che daranno i loro figli e le grida dei fanciulli nelle culle!
29. Le candele della Santa Chiesa rimarranno spente TRE giorni. Si troveranno poi anime caritatevoli che porteranno via con prontezza I VASI SACRI.
30. Signore, i Padri della Chiesa vi toglieranno dal Tabernacolo? Si, mia cara vittima, qualcuno lo farà ma non tutti. Preferiranno salvare le loro VITE e lasciarmi esposto.
31. Se la Francia sola si salverà le altre nazioni le rifiuteranno i soccorsi…..l’inizio di questa carneficina sarà la profanazione del mio TEMPIO.
Tutte le ricchezze andranno in fumo, resterà NULLA….Tutto sarà distrutto dagli uomini e dal castigo.
32. Da quando la Francia sarà abbandonata IO ANDRO’ a ROMA….dove una nuova CROCE mi attende, ma dopo la CROCE il trionfo.
33. Tu non ne sarai testimone di questi castighi. Io proteggo il giusto che vedrà queste cose, lo sosterrò
34. La mia vittima rende pubblica la mia giustizia.
Da molti anni il grande castigo è passato: durante il quale i miei sacerdoti e servi sono stati massacrati. Questo castigo durò quasi tre anni. Questa volta sarà meno lungo ma più terribile.
Chiamerò in aiuto alla Francia il mio servo HENRI.
Quando tutte queste cose cominceranno i tuoi occhi saranno chiusi! Tu vedrai solo la prima scintilla.
35. Il Santo Padre cercherà i giovani per combattere per la salvezza della Chiesa. I francesi e gli spagnoli lo salveranno.
(P.Cilleton e Barillé 1879-1896)
36. Le opere di Dio iniziate da lui e che ancora continuano, subiranno una demolizione in tutti i punti che avevano per scopo la mia gloria.
In 10 – 12 mesi non se ne parlerà più di queste opere. Ci sarà una forza infernale contro la devozione al SACRO CUORE.
37. Vedo, nel sole, che si chiederà, se sono pronunciati i voti…..dove poter esercitare funzioni religiose.
I bambini del Signore avranno libertà di cambiare gli abiti. Nessun voto obbliga a rivelare la funzione del proprio stato nel servizio del Signore.
38. Sepoltura della Chiesa per 4 mesi.
39. _______________________________
40. Più di 150 religiosi di tutti gli ordini si metteranno sotto l’autorità di un sacerdote apostata che vive al centro. Cercherà rinforzi per distribuire ovunque volantini infamanti….
41. Nostro Signore disse che la terra degli arabi trionferà sui poveri soldati francesi.
42. La sicurezza diminuisce, la fiducia diventa debole, la FEDE non è più fondata su basi indissolubili. MISERABILI I SACERDOTI CHE ABBANDONANO IL GREGGE!
IN MOLTE DIOCESI NON CI SARANNO PIU’ PASTORI!
43. Il Signore opera miracoli ovunque e più grandi di quelli che fece quando viveva sulla terra! A questi miracoli non vi saranno più opposizioni sulla terra….
44. Vogliono mandar via dalla Francia i soldati francesi. Molti torneranno nei luoghi dove hanno tanto sofferto, dove sono stati ridotti in miseria. Dopo averli espulsi dalla Francia la lotta sarà veemente. La Francia non avrà appoggi. Nessuno la difenderà…..tutte le truppe della guardia d’onore saranno esiliate. La rivolta sarà in CENTRO…..Tutto sarà consumato.
45. La Francia, bella in altri tempi, avrà perduto il suo onore e la sua dignità. Sarà invasa da popoli stranieri senza cuore e senza pietà….Uccideranno i suoi figli cancellando il suo passato.
46. I discepoli che non appartengono al mio Vangelo saranno provati nello spirito….per ricostruire la loro IDEA sotto la FORZA DEL NEMICO.
Vi sarà una massa che pronuncerà parole odiose ai miei OCCHI….
47. Oh! Mia buona sorella, disse Marie-Julie, noi avremo una religione di STATO…..Ci saranno persone che entreranno nelle nostre case…..ci obbligheranno ad abiurare…..oppure sarà la morte. Per la metà della popolazione francese già ridotta. Vi sono villaggi dove non rimarrà nessuno. Quattro città francesi scompariranno.
(Dott. Imbert, 28.9.1904)
48. Prima che giunga il regno della resurrezione e della PACE bisogna che satana regni pienamente, come sovrano, dominerà tutto. Quando avrà conquistato e cancellato ogni ricordo di FEDE, cancellati i santi TEMPLI, cancellata la mia immagine e la mia CROCE, il suo regno non durerà a lungo. Giungerà a questo completo trionfo tramite procedimenti odiosi.
49. Questa santa CROCE sarà rovesciata, calpestata, coperta d’insulti. Oggi non se ne vuol sapere del MIO DIVIN FIGLIO…..Si vuole distruggere la più piccola traccia della sua potenza, nulla deve rimanere che parli di LUI e della sua PRESENZA.
Vi sarà un atroce martirio per i SACERDOTI:
(18.7.1905)
A PROPOSITO DEL RE
50. Ti rivelo qualcosa di forte sull’avvenire della Francia soprattutto per il RE, che dovrà prendere il posto di quell’uomo abominevole che il MIO CUORE ha espulso.
Ho pronunciato il nome del Re: non dimenticare mai questa promessa.
51. Io sono il RE dell’UNIVERSO. Ho dato alla Francia un Re che poi ha rifiutato. Ma colui che io voglio darle, l’accetterà, lo chiederà, lo metterà sul mio CUORE.
Ma prima di avere questo Re, la Francia avrà una crisi ed una violenta tempesta. Dopo vi donerò un secondo RE. Volevo già darvelo….ve lo donerò per la seconda volta.
52. Accorcerò i tempi dei castighi per merito delle VITTIME e del mio Sacro Cuore e, infine, per dare più vita al Re scelto ed eletto dal mio Cuore.
Farò nascere nella terra di Francia cuori puri, pentiti, ameranno la Santa Chiesa, il Santo Padre e la FRANCIA. Una generazione nuova. Cresceranno nella grazia e vivranno sotto il regno del RE molto pio, che per le sue virtù sarà il più bell’ornamento della Francia.
Mi piacerebbe che tu ricordassi questa rivelazione più delle altre.
(P.David 1.12.1876)
53. Per salvare il mio popolo e la Francia, ci sono SOLO IO…..Con un miracolo…..L’uomo che deve salvarla nessuna creatura lo conosce.
(Duarelle 14.11.1881)
54. Lasciate che gli uomini della terra cerchino il loro scettro. Colui che deve portarlo è nascosto nel segreto dell’Eterno.
(P.Coquet, 9.7.1881)
55. Un po’ più tardi ci sarà una bella aurora ed un mattino pieno di speranze. Verrà il Salvatore che sarà benedetto e scelto da ME, per dare la pace ai miei figli esiliati. Egli benedirà le mie opere, favorirà i miei disegni e sarà l’amico dei miei AMICI.
(P.Baudry, 1.12.1876)
56. Questa sarà la lotta tra cielo e terra, sarà breve ma lugubre. Dopo il mio buon popolo si risveglierà ed il salvatore nascosto sin qui, uscirà.
(3.1.1990)
57. I miei figli non avranno una moltitudine da condurre al trono della pace, l’uomo giusto e saggio che ho scelto per ricostruire le rovine della Figlia maggiore della Chiesa.
(16.7.1901)
58. Lo straniero entrerà in Francia con tutto il suo esercito e farà uno sforzo che Io misurerò. Lo fermerò, susciterò il salvatore del ‘resto’ dei miei figli. Attraverserà l’Est e sembrerà che esca dai confini del Nord…..Lo condurrò sino a Mezzogiorno e lo porterò non sul trono attuale, perché non esisterà più un trono e neppure vi saranno le basi per fondarne uno.
(18.9.1902)
59. Sarà in questa terza crisi che troverà la salvezza. Uscirà dal mio Cuore Santissimo colui che porterà la PACE. Con la sua incoronazione tutti i mali finiranno.Discende da S.Luigi. Ma questa Sodoma colpevole non lo possiederà.
I SEGRETI DE LA SALETTE CONFERMATI
Il Dott. Imbert Gourbéyre ha riunito i testi raccolti delle estasi di Marie-Julie che confermano le rivelazioni della SALETTE:
“Io prego, dice la Santa Verginee, piango, soffro. Sono venuta sulla terra per avvertirli. Ho promesso la salvezza se si farà penitenza.
Ho rivelato al clero fatali predizioni; li ho minacciati se nella tempesta verranno meno alla FEDE…..Ho pianto sulla Francia. Vi ho segnato la Via Crucis. Ho fatto sgorgare l’acqua per guarire gli ammalati. Ho consolato il mio popolo promettendo di proteggerlo. Tutto questo non riguarderà i colpevoli…..Sono rimasti nelle loro colpe, il CASTIGO è vicino.”
(29.11.1877)
“Ho rinnovato più volte, disse il Signore, il segreto dell’umile figlia della montagna. Mia Madre porterà lo strumento della mia PASSIONE.” E ripeteva:
“I cristiani saranno così pochi che sembreranno come gli alberi nel deserto…..per ora sono tanti!
“Rimarranno poche persone in questi paesi, tante chiese saranno vuote, nemmeno una sola anima…..Tutto avverrà secondo l’iniquità!”
(19.9.1882)
“Ricordati queste dure parole sulla montagna de La Salette. Il sacerdote non è umile né rispettoso…..”
(19.9.1882)
“Ho ancora davanti agli occhi, dice la Santa Vergine, il segno delle lacrime che giorno dopo giorno ho versato, volendo portare ai miei figli la Buona Novella…..se si convertissero!. Ma è triste notizia se perseverano nei loro peccati…..Non si è fatto caso a ciò che ho rivelato. I miei figli, mi ricordano dopo quel giorno sulla Santa Montagna: ho rivelato i miei consigli e le lacrime alla terra…..quando mi ricordo la durezza con la quale hanno inteso le mie parole….Non tutti, ma molti. Quelli che avranno dovuto farlo mi hanno ascoltata con una fiducia immensa e profondamente. Altri le hanno disprezzate e molti hanno rifiutato il mio amore.
Quando la terra sarà giudicata, vi assicuro che tutte le pie promesse, i miei segreti, si realizzeranno, saranno visibili. Quando vedo ciò che succederà sulla terra…..Non posso trattenere le lacrime.
E quando la terra sarà giudicata e purificata dai castighi per i suoi crimini e per tutti i vizi, vi saranno giorni migliori con il SALVATORE da noi scelto, sconosciuto dai miei figli.”
(29.9.1901)
“Ultimamente ho sofferto molto…..Quando Santi Pastori hanno voluto che le mie lacrime e le ultime parole dei miei segreti sulla montagna del dolore….saranno conosciuti dal mio popolo, altri si sono ribellati…..
Provo grande dolore nel vedere rifiutate queste ultime pagine che dovevano essere donate al mondo.
E’ compito dei Pastori e del sacerdozio…..che ci si è ribellati e ‘chiuse’ le ultime pagine di questo divino segreto. Come volete che i castighi non cadano sulla terra?
Si rifiuteranno le mie ultime parole sulla Santa Montagna, per disperderle…..fino a far soffrire coloro che si sono dedicati a questa santa causa con la gioia di glorificarmi in questa solenne rivelazione.
E’ perché le ultime righe sono rivolte ai sacerdoti? Io stessa le ho pronunciate e rivelate…..insegnando come si serve mio Figlio con gli Ordini Sacri e come si vive il SACERDOZIO…..”
(4.8.1904)

FATIMA
Il testo che segue è formalmente attribuito a Marie-Julie. Ma la copia che abbiamo non ha né data né firma.
“Gli uomini non hanno ascoltato le parole pronunciate dalla mia Santissima MADRE a FATIMA.
Infelici coloro che non ascolteranno ORA le mie PAROLE!
“Gli uomini non hanno compreso il significato della guerra. Molti vivono nel peccato e più spesso nel peccato d’impurità. Miserabili quelli che seducono gli innocenti!
Quelli che non vogliono credere, NON SANNO CIO’ CHE FANNO!
“Poveri disgraziati quelli che si permettono di giudicare prima di essere informati!
“Le frequenti apparizioni di mia Madre sono OPERA della mia MISERICORDIA!
“La mando con la forza dello Spirito Santo, per prevenire gli uomini e salvare molte anime…..senza di Lei, sarebbero perdute!
Tutte queste croci, tutte le sofferenze che verranno saranno ancora più terribili.
“Non dovete maledirmi ma ringraziare il PADRE mio che è nel CIELO.”
“E’ l’opera del mio amore!
Voi la conoscerete più tardi.
Devo venire con la mia giustizia perché gli uomini non hanno conosciuto i tempi della mia GRAZIA.
“La misura del peccato è colma. Ma i miei fedeli non saranno toccati dal male.
“Verrò sui peccatori con terribile TUONO, in una fredda notte d’inverno!
Il vento del Sud precederà questa tempesta e pesanti chicchi copriranno la terra. Una massa di nubi rosse come il fuoco devasteranno a zig zag…..infiammeranno e devasteranno….riducendo tutto in cenere.
“L’aria si riempirà di gas tossici e vapori mortali……I cicloni strapperanno le opere audaci della follia e della volontà e della potenza della CITTA’ DELLA NOTTE.
“Il genere umano dovrà riconoscere che al di sopra di LUI si trova una volontà che farà cadere, come una casa di carta….i piani audaci delle sue ambizioni.
“L’Angelo distruttore annienterà per sempre la VITA di coloro che avranno distrutto IL MIO REGNO.
“Voi, anime che profanate il NOME del SIGNORE, attente se ridete di me! Preservatevi dal peccato dello Spirito!
“Quando l’angelo della morte toglierà l’erba cattiva, con la spada affilata del mio giudizio…..Allora l’inferno si getterà con collera e tumulto sui giusti, e prima di tutto sulle anime consacrate, per provare con il loro annientamento un terrore spaventoso…..
“Se volete proteggervi, miei fedeli, vi darò dei segni che vi indicheranno l’inizio del giudizio.
“Quando da una fredda notte d’INVERNO, il tuono farà tremare le montagne, allora chiudete molto in fretta porte e finestre…..
I vostri occhi non dovranno profanare il terribile avvenimento da sguardi curiosi.
“Riunitevi in preghiera davanti al Crocifisso. Mettetevi sotto la protezione della mia Santa MADRE.
“Non permettete che alcun dubbio nasca in voi circa la vostra salvezza. Più avrete fiducia più sarà inviolata la protezione di cui avrò circondato VOI, MIEI FEDELI…..
accendete ceri benedetti, recitate il Rosario.
“Perseverate per tre giorni e tre notti (la notte seguente) il terrore si placherà.
“Dopo l’orrore di questa lunga oscurità, con il giorno nascente, il sole nascerà con tutta la sua luce ed il suo calore.
“Quella sarà una grande devastazione, Io, VOSTRO DIO, avrò tutto purificato: i sopravvissuti dovranno ringraziare la Santa Trinità di questa protezione.
“Il mio regno sarà magnifico, sarà il mio regno di pace, e il mio nome sarà LODATO ed INVOCATO dall’alba al tramonto del sole.
“Pregate, pregate, convertitevi e fate penitenza. NON dormite come i miei discepoli nel giardino degli ulivi…..poiché io sarò molto vicino. E’ troppo grande la collera del Padre mio verso il genere umano!…..
“Se la preghiera del Rosario e l’offerta del Preziosissimo Sangue non fosse cos1 gradita al Padre, ci sarebbe già sulla terra una miseria infinita. Ma Mia Madre intercede presso il Padre, ME STESSO e lo Spirito Santo. E’ per questo che Dio s’intenerisce.
“Ringraziate dunque mia Madre, se il genere umano vive ancora. Onoratela con il rispetto dei fanciulli. Vi ho dato l’esempio, ELLA E’ MADRE DI MISERICORDIA….
“Non dimenticate mai di rinnovare l’offerta del Preziosissimo SANGUE. Mia Madre mi supplica instancabilmente e, con Lei, molte anime penitenti ed espiatrici.
“Non posso rifiutare NULLA. E’ grazie a mia Madre e per merito degli eletti se questi giorni saranno più brevi…..
“Siate consolati TUTTI VOI che onorate il mio Preziosissimo Sangue. Non vi succederà nulla, Ispirerò il mio rappresentante di avere a cuore il Sacrificio del mio Preziosissimo Sangue e venerare mia MADRE.
“Alcuni sacerdoti vorrebbero essere più papi del PAPA? Mi crocifiggeranno e ritarderanno l’opera di mia MADRE. PREGATE molto per gli eletti del mio CUORE: i SACERDOTI.
“Verrà un tempo in cui anche i sacerdoti capiranno tutto questo.
“Quando vedrete l’aurora boreale apparire…..sappiate che sarà il segno di una prossima guerra.
Quando la luce sarà di nuovo visibile, allora mia MADRE sarà ritta davanti al sole che tramonta per prevenire i buoni che il tempo è arrivato.
“I cattivi vedranno uno spaventoso animale, grideranno disperati ma sarà troppo tardi. Salverò molte anime (per l’altra VITA).
“Siamo molto dispiaciuti di ciò che abbiamo ordinato di annunciare per invitare gli uomini a convertirsi……Il tempo non è ancora arrivato…..Si crederà di poter oltraggiare le anime elette perché per merito loro avrò ritardato un po’ il terribile avvenimento. Nella mia bontà e per le penitenze che vengono offerte, ritardo il disastro ma non lo cancello.
“Questo non dipende dal giudizio degli uomini ignoranti…..DEVO rendere conto a quelli che non vogliono sapere niente? Quando il mondo crederà, verrò come un ladro nella notte, ARRIVERO’ COME UN FULMINE.
“E’ ancora l’ora della mia misericordia, per dare il tempo di pentirsi.
Siate pronti in stato di GRAZIA.
Allora sarete sicuri sotto la mia protezione e quella di mia MADRE…..
(Questo testo dovrebbe essere precedente l’anno 1939)
LO SCISMA
“La fiamma dello spirito Santo dice:
Figli miei, leggete molte lettere scritte dai sacerdoti francesi, senza disapprovare le leggi del GOVERNO.
Il legame della FEDE (il Papa) alla vista dell’empietà e di false luci, farà appello di FEDE al clero francese dicendo:
“PRENDETE la FEDE come ARMA ed affrettatevi, con essa vincerete tutto ciò che si oppone alla legge ecclesiastica.
“Ci sarà chi risponderà al suo appello, ma non tutti. Molti resteranno sotto il cattivo governo ed i veri sacerdoti saranno molto pochi.
“Figli miei, il Signore, che vede molte anime cristiane in questo momento, fa tutti gli sforzi per mostrare il pericolo e la gravità del tempo che s’aggrapperà alla PIETRA rivoluzionaria.
E la fiamma aggiunge : Rivoluzione Rossa (12.10.1882)
Nella santa fiamma sento:
“Sì, tu hai visto in briciole lutti e i mali del prossimo terrore che seguirà da vicino la ricompensa dei tuoi sacrifici. Questi primi colpi reali scoppieranno prima che i tuoi occhi restino immobili, senza più vedere…..
“Hai visto una innumerevole moltitudine di uomini colpevoli induriti dal peccato, unirsi per gettare un velo di dolore su questa terra dove la pace regna ancora. A questa vista hai versato molte lacrime sospirando per il Padre dell’Universo.
IL FULMINE TUONA ATTORNO AL VICARIO DI CRISTO.
“Un gruppo di Padri della Chiesa formerà e detterà i suoi consigli contro il PADRE dell’Universo.
Verranno messi nelle mani del Governatore da cui dipende il Santo Padre. Un complotto lavorato da mani che molte volte hanno toccato il Corpo di Cristo (Eucaristia).
Questo trattato scritto comprenderà tre cose:
La prima sarà questa:
CHE IL PAPA LASCI LIBERTA’ PIU’ GRANDE a coloro che sono sotto la giurisdizione dell’autorità del Pontefice.
ED ECCO LA SECONDA:
Ci siamo rovinati, dicono, e siamo convinti che se il CAPO mortale della Chiesa ammonisce il Clero romano (la Curia) per rafforzare la FEDE, se vuole obbligarci a rispondere di chinare la fronte ai potenti della Terra – ci vuole obbedienza, sottomissione – NOI DICHIARIAMO CHE VOGLIAMO CONSERVARE LA NOSTRA LIBERTA’.
Noi ci consideriamo LIBERI di fare nulla di più….. agli occhi della gente…..di quello che facciamo attualmente.
“Il Papa avrà un dolore lancinante per la disobbedienza di coloro che rifiutarono il richiamo del suo cuore.
“Il Papa rivolgerà loro questo richiamo per iscritto.
‘LA VOCE DELLA FIAMMA’
spiega la terza cosa scritta:
farà tremare il piccolo popolo della terra.
Verrà dal clero che aspira ad una maggiore LIBERTA’…..dal clero di Francia,
da quello italiano e belga…..e molte altre nazioni che Dio farà conoscere.
Questa lotta sarà ancora più grave, grande segno della sua collera.
ECCO CIO’ CHE DICE QUESTA FIAMMA:
“Il prossimo richiamo farà nascere la contestazione nei cuori dove ancora regna la FEDE.
Si vuole spezzare l’UNITA’ tra il Santo Padre ed i Sacerdoti dell’Universo…..separarli dal Capo della Chiesa affinchè ognuno viva LIBERO di sé e senza alcuna sorveglianza.
In diversi angoli del CENTRO un foglio di carta (manifesto) sarà appeso sui muri delle strade ed ai confini delle grandi vie dove il popolo passa…..Questo avviso parlerà della separazione degli apostoli di Dio dal Papa….
In seguito il popolo sarà invitato ad aiutare nell’accordo con le autorità così colpevoli di quei tempi…..
(7.11.1882)
NOSTRO SIGNORE DICE.
“Iniziò un violento combattimento contro la religione, durerà fino all’estremo limite.
Ve lo dico ad alta voce che le anime consacrate sono le più vicine al mio CUORE ed alla mia divina PRESENZA.
Molti di loro non saranno disposti…..quando la voce degli uomini colpevoli – in questa terra di Francia – getterà del fango sulla RELIGIONE CATTOLICA.”
“In molte città francesi si terranno riunioni dei pastori molto numerosi per discutere una legge ingiusta e colpevole. Dei miei FIGLI, tra questi numerosi…..francesi ne vedo solo TRE che saranno assolutamente degni e si dichiareranno dalla parte che io preferisco, malgrado l’opposizione degli uomini.”
(12.10.1882)
IL DOLOROSO LAMENTO DEL SALVATORE
“Prima di salvare la primogenita della Chiesa, grida il Signore, con una voce dolce ma sofferente, prima di salvare con la potenza e la misericordia del mio CUORE divino, sarà crudelmente provata, terribilmente colpita, indegnamente infangata…..Prima di salvarla avrà molte sofferenze.
“Il veleno infetto uscirà a fiotti, come da un mare schiumante e ribollente…..questo mare è il cuore degli uomini barbari r crudeli.
Questo mare furibondo si è già più volte sollevato.
Dentro ho già gettato una goccia di MISERICORDIA e l’ho un po’ calmato perché non era ancora venuta l’ora segnata definitivamente nei miei divini disegni. Ho atteso per merito delle preghiere del mio popolo.
“Ho sofferto con pazienza: non mi stanco ma il mio popolo sì, ed io lo AMO.
Prima che si possa dire ‘colui che abbiamo atteso è venuto’ a firmare la PACE, prima che risuoni questa parola in tutte le regioni che costeggiano questo regno INFELICE…..ci saranno ancora grandi disgrazie e lotte orribili…..in questo regno che mi è COSI’ CARO e nel quale sono venuto a far conoscere
IL MIO CUORE DIVINO
Ho scelto il regno di Francia per gettare fondamenta indissolubili per questa devozione……Gli empi e le SETTE rifiuteranno di credere, lo disconosceranno e l’oltraggeranno. Offesero il mio CUORE in modo irreparabile….
Il mio dolore più profondo consiste nel fatto che NON MI posso consolare e non posso vedere questo genere di GIOIA nella moltitudine cristiana.
- Erano cristiani ma hanno perduto la grazia…..
C’è nel vedere la ‘gioia’ quando la potenza di uomini mortali, uomini sporchi, corrotti, minacciati di una morte terribile…..quando questa potenza ordinerà UNA RELIGIONE SPAVENTOSA…..opposta a quella che oggi esiste e che è la felicità del mio popolo.
SONO INCONSOLABILE
Vedo correre, per sottrarsi alla morte e fuggire a supplizi imposti…..Vedo correre moltitudini di cristiani; abbracciare questa religione con gioia senza riflettere e guardare ME…..la Chiesa, il loro battesimo, ed a tutto ciò che fa bene all’anima cristiana.
“Il mio dolore è profondissimo se questo è concepibile in un uomo-Dio…..poiché ne vedo entrare molti in questa religione che farà tremare la terra.
Manifestando quei segni nel firmamento, Oh! Voglio cos1 mostrare al mio popolo che il mio DOLORE è inguaribile. Con quei segni ne guadagnerò così pochi che la mia santa bocca non osa neppure dirne il numero.
“Ho creato tutti i cuori perché mi amassero. Ho dato alla terra grandi poteri; vi ho mandato rappresentanti DEGNI. HO CONFERITO IL SACERDOZIO a tutti i miei preti, i MIEI PIU’ INTIMI AMICI.
“Oggi ascoltate il mio lamento, Oh popolo mio!
Se mi lamento ad alta voce è perché conosco le anime che consoleranno il mio dolore.
Dall’alto della mia gloria voglio entrare con forza in questa religione colpevole, sacrilega, infame, in una parola, simile a quella di Maometto.
Vedo aderirvi anche i vescovi.
Li vedo camminare, con la testa alta, nel cuore non hanno alcun affetto per ME e per le anime che piangono nella desolazione. Vedendo questi vescovi (molti vescovi)……Oh! Il mio cuore è ferito a morte. C’è una truppa al loro seguito, e senza esitazione si precipitano nella dannazione e nell’inferno……il mio cuore è ferito a morte come al tempo della mia PASSIONE.
“Il mio dolore è più grande poiché allora era MOTIVO di salvezza delle anime, di tutte le anime……oggi ne vedo più della metà perdersi……Ne restano così poche……se vi dicessi il numero……il vostro cuore sarebbe inconsolabile.
“Oh mio divin cuore, sono desolata ugualmente!”
“Altri seguiranno questi vescovi francesi.
Oh! Francia, tu che sei diventata l’ereditiera della devozione al MIO CUORE! Tu lasci definitivamente il mio CIELO. Tu mi cacci dal tuo cuore. Tu acclami il regno che sarà difficile piegare poiché le sue radici – prima di uscirne – saranno penetrate profondamente.
“Oh! Sacerdoti miei! Non sarete gi ultimi ad entrare in questo pauroso regno…..Molti senza dolore…..Voi siete vicini…..Popolo mio! Questa religione abbraccia tutti…..si estenderà ovunque! Diventerà oggetto d’onore per la maggior parte del mio popolo! I bambini non avranno l’onore di assaporare le delizie della FEDE della Chiesa.
Tutta la gioventù sarà ingannata e presto cadrà nella putrefazione il cui odore sarà insopportabile:
“Perderò, per la terra, molti sacerdoti, i più fedeli moriranno nella FEDE – piuttosto che entrare in questa infame religione.
“Ecco il mio ultimo lamento…..Figli miei!
Io solo conosco tutti i cuori
Io li penetro in profondità.
“Oh! Voi tutte mie vittime, servitori e consacrati al mio Cuore in modo solenne!
“Le cose accumulate le une sulle altre si insanguineranno. Lampi, segni di terrore, terra aperta e firmamento retto da fenomeni incomprensibili allo spirito mortale!
Io avrò pietà del mio buon popolo. Lascerò camminare verso la disperazione quelli che devono assistervi e darò MORTE PIUTTOSTO di essere TRADITO…..
Figli miei, perseveranza!
VI BENEDICO ORA:
(9.6.1881)
PAROLE DI MARIA
“Prima che il castigo di mio Figlio adorabile cada sulla terra di Francia – che avrà il suo primo castigo terribile - …..un po’ di tempo prima ci saranno molte anime che perderanno la FEDE. Questa terra sarà coperta di innumerevoli uomini colpevoli, che dall’interno delle loro case glorificano SATANA e a lui donano i luoghi di culto nella maggior parte della Francia.”
(22.8.1882)
I ROSSI AIUTANO LA FRANCIA
“Figli miei, dice Maria, la Francia sta complottando insieme ai suoi infami traditori che hanno rovinato il suo cuore nobile e generoso.
CON LORO insorge contro il mio Divin Figlio, contro le sante leggi, contro la religione. Con loro si impegnano a cadere ai piedi della religione e a fondarne un’altra contro quella che Dio ha STABILITO…..
“In poco tempo voi vedrete firme contro ciò che è più SANTO e inviolabile.
Ebbene, miei figli, sono queste firme che forzeranno la mano di mio Figlio…..Gli uomini si riuniranno colpendosi a vicenda….
“Con il popolo si sollevano i quattro angoli della Francia…..si combatteranno a vicenda come le onde che si accavallano nel mare.
“La Francia emette forti grida ed i suoi amici la soccorrono.
Dice il Signore:
“Figli miei, i suoi amici vestiti di rosso temevano che la mia giustizia non distruggesse le vostre vite, al momento della realizzazione dei LORO progetti, figli miei, che consistono nel cercare mezzi per distruggere tutta la Francia.
“Oh! I loro spiriti si sono rivoltati con una rabbia che deborda…..contro il mio tempio ed i miei servi.
Bisogna che il regno degli empi vinca per qualche tempo, prima della mia GIUSTIZIA. Ebbene! E’ conclusa! Non resta più nulla da fare: colpirli!.”
(22.1.1878)
I NOSTRI MILITARI FUORI DALLA FRANCIA
“Oh! È il gallo che eleva la sua voce. Dice:
Al centro porterò le mie armi di morte contro tutti coloro che rifiuteranno di sottomettersi alla loro nuove leggi.
Dice con una rabbia spaventosa:
“Farò uscire dal centro tutti i militari, tutte le armi che campeggiano su questa terra; una volta fuori dalla Francia le imbarcheremo immediatamente verso terre straniere. Il CAPO presenta la legge…..cercherà di fuggire fuori dalle mura molto lontano dalle minacce.”
(23.10.1882)
“Figli miei, tutti quelli che hanno rifiutato di credere e pensano che sarà impossibile che avvenga un tale castigo sulla terra……il castigo li attende….I loro figli saranno rapiti e portati in terre straniere.
Per la maggior parte saranno così infelici e così miserabili che le sofferenze li condurranno a MORIRE senza più vedere i bei paesi, senza poter gioire con il piccolo numero a cui è riservata la VITTORIA.”
(8.10.1882)
Leggo: “Vincerò al Centro, in particolare, la lotta sarà violenta…..tuonerà orribilmente giù verso la Bretagna. La dichiarazione di questa vittoria sanguinosa sarà esposta ovunque.
“Questi strumenti mitraglieranno senza pietà, ovunque si dirigerà la marcia dei nemici del regno, raggiungerà diversi luoghi nella terra di Francia.
TUTTI I SOLDATI SARANNO DISPERSI
In meno di 9 giorni, scacciati dalla Francia, nei paesi stranieri….così la libertà sarà completa.
(27.6.1882)
LA MARCIA DEL NEMICO
L’Arcangelo dice:
“L’armata straniera? Vogliono farli entrare dalle porte della terra rubata – L’Alsazia e la Lorena.
L’esercito più forte cadrà ad Orleans e verrà disperso negli spazi di terra che non posso custodire.
“D’un solo slancio arriveranno nei dintorni della Grande città. Non entreranno……solo metà…..
“Amici della Croce, quando questo esercito penetrerà dalla porta della terra rubata, troverà rinforzi ed asseconderà questo re, simile ad una tigre contro la Francia.
“I soggetti più forti di questo esercito faranno parte di questa banda che viene dall’Alsazia. Si dirigeranno verso il CENTRO in una orribile devastazione.
Si accamperanno in questo luogo portando la Francia alla completa rovina.
L’Arcangelo dice ancora:
“Entreranno a Vendée con una abominevole vendetta….e gli abitanti s’uniranno per combattere. Molti moriranno ma non TUTTI.
“Sì, si dirigeranno sulla Normandia, tuttavia, dice S.Michele, ‘abito questa terra che ho benedetta e dove ho consolato molte anime. Soltanto il mio tempio sarà salvo….sfuggirà alle fiamme. Il fuoco non potrà accendersi, malgrado mille tentativi….degli stranieri….
“La gente che abita il regno di Maria…..Con autorità chiameranno tutti gli abitanti nel campo della loro vendetta, e bruceranno interamente questo luogo.”
(28.9.1882)
“Il Signore fece levare delle nuvole luminose al momento in cui verranno arrestati i barbari sfiniti….
LA FIAMMA DICE:
“Figli miei, per il momento non vi ho fatto conoscere questa PAROLA che vi porto nel nome della sua Potenza….Figli miei, le truppe straniere, che tante volte sono state nominate, queste truppe numerose, dopo aver preso parte alla lotta di Vendée, - avevano al seguito molti francesi sotto il loro comando, per farli morire, - passeranno verso il centro della terra della diocesi di Nantes, fuori i confini di Vendée, fino al centro e toccano il cuore della città.
“Figli miei, i nemici non penetreranno il cuore della diocesi, saranno arrestati dai soldati della CROCE e della FEDE.
“Verranno dalla CROCE che si trova ai confini della terra di Bretagna, non passeranno. E’ qui che il Signore li attende.
“Traverseranno un po’ lontano dalla CROCE facendo tentativi per entrare. Si troveranno a metà della terra che porta al cuore della diocesi, saranno respinto dai Bretoni…..che di loro lasceranno solo ossa spezzate. Mai più la terra straniera rivedrà i suoi soldati.
“Non faranno del male…..L’esercito Bretone rimarrà di guardia…..Gli ordini di Dio saranno stati segnalati. Il sentiero dove passeranno sarà stretto; eviteranno le grandi strade e senza indicazione alcuna che segnali un cammino facile.
“I bretoni saranno circa 60, un gruppo in pieno vigore attraverserà sotto il cuore della diocesi, gli altri percorreranno la grande strada dove passano i VAPORI (senza dubbio LE MACCHINE che Marie-Julie non poteva immaginare) creati dallo spirito del mondo. Saranno fermati dalla CROCE che si trova ai confini delle contrade.
“Questa parola di Dio non era stata trasmessa ma tutte le parole saranno svelate e le vie dalle quali verranno in Bretagna avranno il loro nome proprio, nessun altro entrerà in Bretagna ma solo il piccolo gruppo di GUIDE per tentare di incitare altri alla rivolta.
“Gli amici della Croce non saranno più nel cuore della diocesi. Verrà loro dato uno spazio di sicurezza e di pace.
(12.10.1882)
“Figli miei, diceva Fournier, vedo solo il cielo che possa difenderci dai nemici stranieri, ambiziosi ed avari in cerca di tesori della vostra patria.”
“Figli miei, non vedo il cuore di un padre per respingere questi uomini crudeli….che penetreranno da diverse parti per raggiungere se è possibile la mia diocesi che è Bretone. Supplicherò il Cielo di salvarci dai mali. Ci saranno molte vittime, ma il cuore di questi uomini sarà insensibile ed inflessibile nelle loro IDEE.”
(7.2.1882)
IL RIFIUTO DELLA BRETAGNA
“Sì, figli miei, dice Maria, la mia protezione, la più speciale è per VOI. Guardate senza timore l’avvenire che si avvicina. Sono venuta in questa terra di Bretagna per trovare cuori generosi.
- E’ vero Madre mia –
“Il mio rifugio sarà anche quello dei FIGLI che AMO e che tutti non abiteranno questa terra. Questa sarà un rifugio di pace e di amore tra i fuochi, un rifugio forte e potente, nessuno lo potrà demolire. Gli uccelli che fuggiranno la tempesta si rifugeranno in Bretagna. Questa terra è in mio potere.
“Mio Figlio ha detto: “Mia Madre vi dà tutto il potere sulla Bretagna”.
“Mi ha dato il potere di difendere questa Bretagna dagli uragani……E’ CARA AL MIO CUORE. Mi ha dato il potere di venire qui, il potere di preservare i peccatori, di benedirli e di colpirli.
“Ma, Figlio mio, tu conosci la mia bontà.
“Sì, mia buona Madre, voi non colpirete.
“Questo rifugio mi appartiene, ed anche la mia buona madre Sant’Anna! Che privilegio per i miei figli bretoni!
“Perché questo grande privilegio, buona Madre?
“La Bretagna, figli miei, diventerà un giorno potente. Il mezzo ve lo farò conoscere più tardi. Sarà una terra di grazie e di privilegi. Il mio potere, qui, è più grande che in tutti i luoghi della Francia e dell’Universo.”
(25.3.1878)
“Figli miei, dice la Vergine Maria, non tremo per la Bretagna, perché la mia mano benedetta è aperta su di lei.
“In poco tempo anche voi capirete il messaggio. Non parlo per te, potrai leggerlo.
“Mia buona Madre, sarà un libro?
“Vedrete, figli miei, sarà facile riconoscere questi mostri (empi e corruttori)
Oh, croce adorabile, dovrai essere portata da mani profane. Dovrai essere calpestata dai cristiani!
“Mia buona Madre, non verrà profanata?
“Figli miei, qui voi non conoscete tutta la profondità del male…..Andate a percorrere le grandi strade e vedrete quanto è orribile il MALE.
“Santissima Madre, noi lo crediamo.
Continuando a camminare la Vergine dice:
“Tutto è calmo e religioso su questa terra.
“Dove siamo, Madre mia?
“In terra di Bretagna, figli miei. E vi dico che il mio adorabile Figlio non può più sopportare crimini ed iniquità.
IO SARO’ LA VOSTRA PROTETTRICE, IL VOSTRO SOSTEGNO, LA VOSTRA SPERANZA.!
“Oh, Madre santa, io temo a queste parole.
“Il mio divin Figlio vive la sua Passione e questa è la terza PASSIONE che farà esplodere la sua misericordia e la sua giustizia.
- Francia tu sei divisa! –
“Se i miei figli mi domandassero dove potranno andare, risponderò “Fatevi un asilo in Bretagna!”
“Ma non è così grande da accoglierli tutti.
“Vi farò una tenda ed il mio mantello ne sarà il tetto!
“Fate che tutti gli amici di Dio vengano e che noi possiamo essere tutti insieme.
(22.1.1878)
“Anche gli empi dicono ‘Noi pure verremo a vivere in Bretagna’
“Il mio popolo avrà questa protezione: la Bretagna sarà scelta come un regno molto amato. Il suo nome sarà caro alla Francia ed altrove.”
(9.3.1878)
“Sì, figli miei, dice la santa Vergine, sono venuta a fare un rifugio su questa terra di Bretagna…..perché qui vivono cuori generosi. Sarà una fortezza per gli uccelli che fuggiranno la tempesta e vi si rifugeranno.”
“Ecco, dice S.Michele, la catena e le mura che separano la Bretagna dalla Francia.
“Ma Sant’Arcangelo, la Bretagna non resterà sempre Francia?
“Sì, sarà sempre francese ma avrà un DONO di più e porterà un nome che il Signore le ha scelto e sarà rivelato……”

RITORNO ALLA VITA NORMALE
Tutte le prove fisiche ed inspiegabili di Marie-Julie se ne andranno come sono venute, poco a poco.
Nel 1885 ha solo i segni delle stimmate che scompariranno lentamente durante la sua lunga vita.
Nel 1941 le resta solo la piaga sul cuore, ma molto ridotta.
LE ESTASI si ripetono fino alla fine, ma i momenti delle grandi rivelazioni sembra avvengano tra il 1873 e il 1888. In seguito resteranno i ricordi e particolari precisioni, ma tutto sarà già stato detto.
Dal 1876 Marie-Julie è avvisata che non vedrà più la sua cara CHIESA di Blain.
Ella supplica:
“Signore, vi domando una grazia, ma ho paura di farvi dispiacere. Vi domando di andare un’ultima volta ad osservare il mio caro campanile, il luogo della mia prima COMUNIONE. Lasciatemi andare ancora una volta a vedere l’altare, il Tabernacolo! Tutto è scomparso per me!”
La domenica del 29 aprile 1877 fece il suo ultimo pellegrinaggio di addio al vecchio campanile.
Si lascia la giovane nella sua vecchia carrozzella…..sua madre vuole metterle dei cuscini, ma Marie-Julie chiede di essere sdraiata nella paglia. Tutto il villaggio è fuori, decide di accompagnarla, ma RIFIUTA.
Vuole essere sola con la sua famiglia per quest’ultimo addio. Papà e mamma Jahenny spingono a turno la carrozzella. Le due sorelle la seguono e così si recita il Rosario.
Nel sentiero, oggi pieno di sassi, che porta verso la “Gagnerie del Rôtis”….chiede di raccogliere un mazzo di fiori di campo, i suoi preferiti. Poi il papà dice:” Da qui si vede il campanile.”
Marie-Julie piange contemplando la fine sagoma della chiesa. Sa che non la vedrà più. La buona Mamma Immacolata si presenta circondata dagli Angeli. Il cielo ha pietà delle sue lacrime: gli Angeli cantano, Marie-Julie canta con loro. Lo Sposo Celeste le appare lontano sul campanile. Gli chiede di benedire i suoi fiori, i campi di grano in fiore e tutta la famiglia.
Non vedrà più il campanile che verrà demolito nel 1890 con la vecchia chiesa. Non entrerà nella nuova chiesa se non per il suo funerale.
Anche dopo la fine delle sue malattie soprannaturali, Marie-Julie non potrà più alzarsi.
La signorina Imbert afferma che nel 1909…..ancora non si alzava….ma nel 1912 viene avvertita che potrà alzarsi alla fine della sua vita.Lo farà dieci anni più tardi, alla morte di suo fratello Carlo. Potrà occuparsi di sé, camminando con difficoltà appoggiandosi ai mobili.
Dopo, quando le hanno permesso di ricevere i Sacramenti nel dicembre 1887…..si comunicherà molto più spesso: un Vicario di Blain, o un prete in vacanza, le portavano la Comunione ogni settimana. Per loro era un grande esempio.
Mons Lecoq, che l’aveva lasciata così a lungo nella sofferenza spirituale, le inviò, dal suo letto di morte, una specialissima benedizione, come prova di una riparazione tardiva.
Il suo successore Mons Laroche autorizzò P. Parent a studiare il caso di Marie-Julie. Le disse “ Vi incoraggio e vi benedico”
Ne verrà fuori la verità e se Dio è, come io credo, si rivelerà presto o tardi.
Disgraziatamente il vescovo morì all’inizio del 1895…..Dopo 4 anni soltanto di episcopato, senza saper di aver affidato il caso di Marie-Julie ad un sacerdote poco equilibrato.
Sotto Mons Rouard, vescovo di Nantes dal 1896 al 1914. P. Parent fece nascere tempeste di contestazioni intorno a Melanie di La Salette e a Marie-Julie, per eccesso di zelo “Un tale amico è peggio di un nemico” diceva di lui il Dott. Imbert, che cercava di calmare questo zelo. Ecco perché il vescovo senza cambiare nulla a Fraudais, si mostra freddo e senza riguardo.
Finalmente fu tutto il contrario sotto il lungo episcopato di Mons Le Fer De La Motte (1914-1935). Quest’ultimo fu pieno di riguardi per Marie-Julie. Le domandò di offrire le sue sofferenze del venerdì per la santificazione del CLERO DI NANTES….
Mons Villepelet (1936-1966) conobbe certamente l’esistenza della Stimmatizzata, ma non vi prestò attenzione.
LA VITA QUOTIDIANA DI UNA LUNGA ESISTENZA
Dal 1889 al 1941 Marie-Julie conobbe una vita relativamente nascosta e pacifica: vita di preghiera e di sofferenza, con qualche visita di amici, ed assai amareggiata da lutti inevitabili.
Se il mondo la conosce meglio completamente dimenticata – vi sono alcuni amici e parenti che si cambiano con il tempo…..Continuano ad andare a visitarla per EDIFICARSI e chiedere consigli, così scrivono il contenuto delle sue estasi.
Ma il tempo delle grandi rivelazioni è praticamente terminato. Ciò che dicono i fratelli Charbonnier e gli scrittori del tempo eroico, sembra dimenticato, nascosto da qualche parte o può darsi distrutto…..Ma Dio veglia misteriosamente su ciò che deve essere rivelato, un giorno!
Verso il 1892 il papà di Marie-Julie – terminato il suo compito che era di ridare i Sacramenti a sua figlia – si spense dolcemente come S.Giuseppe…..Nell’ombra e nel silenzio.
Ecco la descrizione, un po’ di tempo dopo la morte di suo padre.
L’atmosfera della CASA di Fraudais.
“L’atmosfera è carica di umidità, la luce penetra dalla porta aperta della povera dimora di famiglia…..che fa cerchio attorno al fuoco della cucina…..Unico spazio per 4 persone. La mamma è qui, con le mani attive…..Fila…..Il papà è piegato in due, i piedi appoggiati alla pietra del focolare: sembra che porti sulle sue spalle il peso degli anni e del duro lavoro.
Egli riflette – segue il silenzio….Il contadino è poco comunicativo…..Sulla sua testa un berretto bianco…..Sembra un veterano del Grande Esercito.
Suo figlio Charles è qui. Rimasto infermo, non si sposerà.
“Davanti alla porta d’entrata c’è il letto dove dorme Angela, la sorella di Marie-Julie. E’ colpita da un male che la porterà lentamente alla morte.”
Marie-Julie non scende mai dal letto – nella cameretta preparata per lei, molto vicina ‘la sua cella’ separata dalla grande stanza da una porta a vetri.
Sua sorella più giovane Jeanne è sposata e mamma di una femminuccia e di un maschietto. Abita vicino a casa – ora demolita.
Suo figlio e suo genero moriranno nella Grande Guerra del 1914.
Angela, la confidente di Marie-Julie, morirà a 40 anni, nel 1900, dopo aver sofferto per lungo tempo – atrocemente ma con la più completa rassegnazione – di un tumore che ‘gonfiava il suo petto’.
“La mia piccola sorella Angela, diceva un giorno Marie-Julie ad alcuni visitatori. E’ ammalata da 14 anni ma è molto paziente.”
Il 9 febbraio 1940 Marie-Julie riceve dal cielo un grande annuncio “Ricordati che conservo intatto il corpo di tua sorella in TERRA.”
Rimane la vecchia mamma. Maria Rosa Boya, la donna forte, la contadina robusta che è riuscita, meglio degli altri, a dare ai suoi figli un profondo spirito di FEDE.
Vivrà fino all’età di 79 anni e 5 mesi. Negli ultimi tempi molto anziana non lascerà mai la sua poltrona di paglia; seduta vicino al fuoco sia dentro che fuori la porta, secondo la stagione….
Lasciava entrare i visitatori, che dolcemente e senza pubblicità ritrovano il sentiero verso la Fraudais, venendo spesso da lontano.
Mamma Jahenny morirà nel gennaio del 1908.
Nel giugno del 1914 Marie-Julie riceve una rivelazione che annuncia l’inizio della Grande Guerra…..Rimane triste, d’una tale tristezza che è notata anche dal curato P. Lequeux…..Ne domanda la causa. Marie-Julie RIVELA il pericolo imminente che colpirà la cristianità.
Alla fine del racconto il curato di Blain, sconvolto, si mette in ginocchio vicino alla donna in lacrime, ed insieme pregano per ottenere una attenuazione alla prova.
Qualche settimana dopo l’armistizio dell’11 novembre 1918, il Signore dice a Marie-Julie:
“Se il mio popolo non torna e non mi riconosce come Sovrano e Signore, riaccenderò allora la mia giustizia, ci saranno alcune conversioni ma non di quelli che per primi dovrebbero confessare le loro infedeltà ed il loro disprezzo nei confronti della mia PERSONA DIVINA….Se il mio popolo non mi riconosce, colpirò ancora…..Non posso accontentarmi di così poche azioni di grazie.
Nel 1922 Marie-Julie perde suo fratello Carlo, che muore a causa di una congestione polmonare, dopo sette o otto giorni di malattia.
Comincia a camminare penosamente in casa…..Curò suo fratello. Cosa fare per lui? Questa morte le causò un grande dolore.
Rimane sola con la sua domestica. L’ultima persona che per amore la serviva. Ha una sola mucca che deciderà poi di vendere.
E’ la signora Petit, il cui figlio viveva a Parigi e verrà a trascorrere le vacanze a Fraudais…..
Il 26 febbraio, mercoledì delle ceneri, Marie-Julie…..si sentì mancare. Il dottore dice che si tratta di influenza. Ma il 2 marzo si alza per molte ore e partecipa alla recita del S. Rosario e delle CINQUE PIAGHE…..ma il giorno dopo chiede di isolarsi verso mezzogiorno. Cadde in una sonnolenza intercalata da qualche parola. Mormora: “
Voi andate avanti come potete”
La signorina Nodè le dice: “Non dimenticate, Marie-Julie che voi siete stata un mezzo tra Cielo e Terra: tra Dio e le anime.”
L’ammalata tace, poi in un soffio: “Sì! Sì, un mezzo di unione che non si cancellerà mai!”
E poco dopo queste parole, aggiunge: “Da lassù vi manderò belle croci d’oro!”
Quando verso le 8 Don Morice, che era in ritardo, arriva per darle il sacramento dei malati, Marie-Julie non parla più. La testa leggermente inclinata non si muoveva più.
Il 4 marzo 1941 verso le 10 e 25, qualche sospiro, piccoli movimenti delle labbra…..Se ne è andata!
Quando le indossarono l’abito di S.Francesco, si notò che aveva il piede sinistro sul destro come Cristo sulla Croce.
Rimarrà più di 4 giorni esposta sul letto funebre. Si dice che il cadavere per ben 75 ore rimase caldo e conservasse la sua abituale mobilità fino alla sepoltura.
Si portò la sua bara nella chiesa di Blain per 14 ore sabato 9 marzo con un tempo di pioggia e tempesta.
Le circostanze dell’occupazione e le condizioni del tempo impedirono alla folla di andare a salutarla…..Ma c’erano gli amici fedeli…..Per lei niente santa Messa, fu una sepoltura rapida, COME PER IL SUO CELESTE SPOSO….il Venerdì Santo.
Il 17 marzo, durante la sua definitiva sepoltura nella tomba attuale…..vi furono deposti cinque fiori di camelia, simbolo delle cinque piaghe.

MARIA-GIULIA JAHANNY

La stigmatizzata della Fraudais, è nata a Blain, il 12 Febbraio 1850, in Breta­gna, nella provincia della Loira Atlantica a 30 Km. a nord di Nantes.

Ha vissuto una lunga vita di 91 anni nell'umile frazione d'una dozzina di persone, in piena campagna. Ella fu la primogenita di 5 figli, di cui la più giovane é morta in tenera età. Alla Fraudais, si conduce una vita semplice, unn vita paesana, una vita povera di rinunce, costellata d'atti religiosi e di preghiere. I genitori di Maria Giulia, consigliati dall'Abate David, vicario a Blain, fecero presto a riconoscere le caratteristiche soprannaturali di ciò che accadeva alla loro figlia primogenita.
Fino alla loro morte l'hanno sostenuta attraverso tutti gli ostacoli e le persecuzioni che ha dovuto subire. Seppur bambina, pia e desiderosa di diventare suora missionaria, preferiva ai giochi il raccoglimento e la preghiera. La sua salute non le permise di realizzare la sua vocazione.
Del resto il cielo aveva altri progetti per lei. Un 6 febbraio 1873, durante la Messa Parrocchiale, è colta da dolori allo stomaco. Il dottore parla di cancro. Il 13 febbraio, il giorno dei suoi 23 anni, il suo confessore l'Abate, Pierre David le somministra l'estrema unzione. Tutti i componenti della famiglia sono rassegnati alla separazione. Il Signore decide diversa­mente. Il 22 febbraio dello stesso anno 1873, alle ore 11 e alle ore 3, riceve la visita della Madonna. Ella dirà semplicemente “è passata una grande felicità nel mio animo.” Il 15 marzo la Madonna le appare di nuovo. E' allora che incomincia la grande missione di Maria Giulia.
La Madonna le dice "mia cara fanciulla vuoi tu accettare le 5 piaghe di Mio Figlie?" Che cosa sono dunque queste 5 piaghe? "Sono i segni dei chiodi che hanno forato le sue mani e i suoi piedi, è la ferita che ha fatto il ferro della lancia." Si di tutto cuore dice Maria Giulia in un sionghiozzo si mio Gesù lo voglio se mi tieni degna. "Vuoi tu soffrire il resto della tua vita per “la conversione dei peccatori?” Si, mia cara Madre, se Gesù lo desidera. "Mia cara fanciulla, questa sarà la tua missione." La Madonna alza gli occhi e dice:"Mio Gesù, ella si è fatta vittima, accettala. Poi presentando la sua croce bianca a Maria Giulia, la Madonna aggiunge: "ecco la croce sulla quale tu sarai immolata". Ci vorrà circa un anno perché si realizzi la stigmatizzazione completa di Maria Giulia. Da allora ella vivrà tutti i venerdì di ogni settimana, per tre lunghe ore la passione di Gesù di cui ella dividerà le sofferenze. A queste sofferenze si aggiunge­ranno le persecuzioni provenienti dai membri del clero, il Vescovo in testa. Per un quarto di secolo sarà misconosciuta, combattuta e calunniata. E' vero che con la fine del 1800, il clero parrocchiale nella persona dell'Abate Aristide Lequeux cesserà le persecuzioni. Verrà il tempo in cui Monsignor le Fer de la Motte le renderà visità. Egli condurrà alla Fraudais i suoi inviati ed i suoi amici, riallaccerà così le buone relazioni di Monsignor Felice Fournier che, per primo, dal 1874 al 1871, prese in mano la causa di Maria Giulia per informare il Papa Pio IX. più tardi è il Papa Leone XIII che invia una intimazione al Vescovo persecutore di Maria Giulia, Mons. Lecoq, per decidere di renderle i sacramenti, di cui ella era stata privata.
Come il Santo parroco d'Ars, Maria Giulia è stata tormentata dal diavolo chiamato Quèquét. Si è stupiti dalla varietà e dell'abbondanza di queste manifestazioni. Bisogna dire che ella ha goduto di solidi rapporti di amicizia, senza parlare della tenerezza costante dei componenti della sua famiglia. Numerosi parroci fanno visita a Maria Giulia. Bisogna citare gli inviati personali di Sua Santità il Papa Leone XIII, che furono ospiti delle curie di Saveney e di Nort. Come non ricordare i laici devoti che furono circa una trentina a trascrivere il contenuto delle estasi. E quando sapevano che lei aveva delle estasi tutti i martedì e giovedì di ogni settimana all'età di 70 anni, si resta in ammirazione di fronte all'opera di quella persone devote. A questi giorni regolari si aggiungano le moltepli­ci entasi degli altri giorni ciò farà dire ai fratelli Charbonnier che per un certo tempo, ve ne sono tutti i giorni e particolarmente di domenica.
IL MESSAGGIO DELLA FRAUDAIS
Si tende a fare della Fraudais il luogo dell'annuncio dei castighi. Questa è anche una affermazione incompleta. E' vero che qui è l'annuncio, è vero soprattutto che qui è la fonte dell'annuncio completo dei castighi, d'altronde questi sono i richiami della Fraudais, come di rievocazioni, e di rievocazioni parziali. Si è detto e scritto che Lucia di Fatima ha dichiarato di avere rivelato la terza parte del segreto di Fatima in due ore. Alla Fraudais questo è durato 60 anni, come testimonia il libro dell'Abate Pierre Roberdel. Giudicate da questo come il contenuto del segreto di Fatima sia largamente comprovato alla Fraudais da migliaia di fatti e di circstanze. Questo aspetto esauriente dell'annuncio dei castighi ha diminuito l'importanza dell'aspetto delle comunicazioni celesti in questo luogo. Il lato positivo dei messaggi confidati a Maria Giulia riguarda da principio e soprattutto la devozione ed il culto dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. E per meglio rafforzare questa devozione e questo culto, Gesù dirà a Maria Giulia: "Io ti affido la missione di rendere pubblico l'amore e la gloria della mia croce". Allo stesso tempo, la Madonna dirà a Maria Giulia: “figlia mia, questo dolore che strazia il mio cuore, Io l'ho fatto scorrere nel tuo, Io ho voluto fartene assaporare la profondità”. E, per ben confermare la missione della glorificazione e dell'amore della croce che le ha affidata, vedendo l'entusia­smo di Maria Giulia per raggiungerlo nel profondo del Calvario, Gesù le dirà il 4 Maggio 1882: "questi ultimi tempi ti saranno duri e faticosi a causa dell'ora dolorosa e straziante, ma ci sarò Io a rianimare la tua vita quando la tua carne come morta proverà queste frantumazioni intollerabi­li. Io t'indicherò il tempo". E' possibile comprendere e vivere più profon­damente la devozione al Cuore Divino che arriva a un tale grado per l'amore della Croce?... Maria Giulia è un calvario rinnovato, attualizzato e vissuto, realizzato! Quando si è trattato di presentare la Santa Vergine ai pellegrini della Fraudais, io ho molto esitato sulla scelta del vocabolo della statua. Dal principio sembra che quello della Salette si confacesse subito. Da una parte la Vergine Stessa fa partecipe Maria Giulia dei segni della Sua venuta alla Salette; d'altra parte, Ella le chiede di rafforza­re i suoi richiami per riparare le bestemmie, la profanazione della domenica, l'astinenza dei venerdì e il digiuno della Quaresima. Tuttavia, malgrado le preferenze riguardo a questa scelta per quanto privilegiata ho deciso di scegliere la statua della Madonna di Pontmain.... Perchè? Ebbene, perchè la Marlonna di Pontmain presenta dalle sue mani tese a partire dal petto, il sangue su una croce rossa, mentre alla Madonna presenta il Crocifisso con i segni della Passione su una Croce non rossa di sangue. La legge della Fraudais è la legge del sangue... che io ne sappia non è stato mai spiegato questo gesto silenzioso della Madonna a Pontmain. Tuttavia la Madonna, il 22 febbraio 1873, viene per la prima volta alla Fraudais. Ella chiede a Maria Giulia se vuole accettare le piaghe del Suo Divin Figlio Gesù. Maria Giulia accet­ta. Questa decisione ha e avrà delle conseguenze incommensurabili. Maria Giulia abbraccia la Croce e la Croce l'abbraccia. La Vergine di Pontmaín riceve alla Fraudais la risposta del suo gesto, compiuto nel cielo di questo piccolo villaggio, la sera del 17 gennaio 1871. Sì, Maria Giulia, realizza attua e vive la legge del sangue, spingendosi nelle profondità mistiche del calvario per 60 anni. In cambio d'una tale generosità e spontaneità, per dividere nell'amore "liberamente" le sofferenze di Cristo e della Madonna, la umile figlia della Fraudais è ammessa a penetrare nelle profondità dei Cuori di Gesù e di Maria. Da allora per ricompensa di tanta generosità, di tanto amore, ella spesso riceve e condivide i Loro segreti. Ed è là, ciò che mi autorizza a dire che la Fraudais è la fonte di tutte le comunicazioni divine dei Santi Cuori. Per questo ci sono 2 ragioni: la prima è la lunghez­za dei tempi delle comunicazioni divine, la seconda è la scelta ed il cammino di vita di Maria Giulia nei periodi di sofferenze. Non si trova nulla da nessuna altra parte. Si rimane affascinati dall’entusiasmo dei richiami del cielo, per tanta volontà e libertà al servizio dell'amore per le vie della sofferenza. Come non stupirsi della triplice missione data a Maria Giulia in cambio di una tale scelta e di tanti meriti. Ella riceve: l)la missione di dare alla Francia un salvatore, 2) la missione di portare e di rendere alla Chiesa un ritorno ed un accrescimento di santità, 3) la missione ecumenica di salvare il mondo, ravvicirandolo (attraverso il bacio soprannaturale delle Sante Piaghe) alla tenerezza misericordiosa dei Divini Cuori di Gesù e di Maria, ai quali bisogna unire il cuore puro e casto di San Giuseppe, incaricato di raggruppare gli uomini nella Chiesa del Corpo Mistico di Gesù. Bene, ritorniamo all'aspetto principale delle comuni­cazioni celesti, qui alla Fraudais. E' qui che Gesù, la Madonna, San Giuseppe, gli Angeli e i Santi sono apparsi più spesso e numerosi per molto tempo. Il futuro rivelerà un luogo di riparazione e di azione di grazia alle Piaghe Sacre di Cristo e al Cuore trafitto di Maria, che sarà nei secoli seguenti un luogo mariano molto privilegiato poichè Gesù e Maria vi hanno vissuto per 60 anni. Questo luogo diverrà celebre e frequentato poichè la confidente dei Divini Cuori è stata un umile strumento, considerandosi insignificante e colpevole, malgrado la sua innocenza. E' questo che farà dire a Padre Pio, all'epoca della visita del confessore di Maria Giulia: "Maria Giulia, è un umile violetta, di cui tutta la missione sarà postuma. Ella è all'apice della gloria". E, quando un giorno Maria Giulia domanda alla Vergine di portarla in cielo con Lei, la Vergine le risponde: "figlia Mia, dopo la tua dipartita, Io non avrò più la gioia di discendere in questo luogo amato da te". Quanta tenerezza nei Cuori Divini per lei.
Di solito "la Messa sugli altari" è a lungo preparata. La Chiesa designa un promotore, incaricato ìn ultima istanza di presentare una serie di miracoli tanto per la beatificazione che la canonizzazione. Il diritto canonico della chiesa comprende ogni sorta di precauzione per la proclamazione della santità. Nel racconto dell'estasi del 22 dicembre 1880, reso da un testimone, l'abate Guitteny, parroco di Gavre, ecco le parole pronunciate da Gesù... Egli annuncia un prodigio che farà scalpore. E per non turbare l'umiltà di Maria Giulia, Gesù parla di lei alla terza persona: "All'ultimo giorno, il suo cuore, che sarà stato la tomba dei miei segreti, si cambierà in fontana d'acqua pura e chiara che verserà tante gocce dei segreti che Io ho in Iui. In questa fontana, ci sarà la chiave impregnata di un soave profumo, riguardo avvenimenti dolorosi. La Mia Faccia adorabile sarà impressa sul cuore di una bellezza nascente. L’immagine della Mia crocefissione sarà posta al centro del cuore, e sotto sgorgherà una fontana di sangue, che sarà raccolto in un vaso prezioso e donato alla Mia Chiesa, mediante un prodigio visibile, che si farà in presenza di 107 persone". Durante l'estasi del 26 agosto 881, Sant'Anna, madre della Bretagna, ci dice che il Salvatore Enrico della Croce verrà fino a noi.
Riguardiamo da vicino questì testi: "Dopo aver ricevuto la santisssnia benedi­zione, alla consacrazione di Reims, il re e i miei nobili difensori si incammi­neranno con gioia,con la bandiera bianca al luogo dove Io, Gesù, avrò chiara­mente detto l'ora della Mia venuta, dal luogo in cui avrò inviato i messaggi per portare la notizia è la speranza di salvezza. Al Santuario (la casa contadina) dove già le mie grazie sono al colmo di ogni gloria e consolazione, riposerà questo segno di vittoria, la bandiera bianca. E chi piangerà loderà la Mia bontà, adorerà la Mia divina Maestà, e imitando il santo re Luigi, si percuoterà il petto e poserà la faccia contro terra... Sarà bello il trionfo della terra, la venuta dell'esule in patria, alla Croce (La Fraudais).Tu troneggerai fra grazie d'una felicità eterna, ma io aprirò il cielo per lasciare apparire questi spettacoli di trionfo e di gloria. Ti sarà concesso di rivedere, vivente sotto forma di giglio d'oggi, tutte queste care vittime questi cari servìtori. Questi testi sottolineano l'evidenza stessa dell'abbon­danza delle grazie di cui Gesù colma e colmerà Maria Giulia ed Enrico della Croce. L'amore chiama l'amore.
LE GRAZIE E I RICHIAMI DI DIO
La stigmatizzazione imprime le piaghe sacre del Salvatore, sul costato le mani, i piedi, la fronte la spalla sinistra, i lati dei piedi e delle mani, le iscrizioni mistiche sul petto. Questa stigmatizzazione si accompagna a soffferenze fisiche e morali le quali rendono quasi Maria Giulia conforme a Gesù sofferente. Più spesso, questo fenomeno s'accompagna d'estasi. Maria Giulia soffre in tutte le sue membra le sofferenze proprie di Cristo, per un periodo fissato da Gesù stesso, in particolare ogni, venerdi. Il 1° gennaio 1878, Maria Giulia dirà alla Santa Vergine: "io vorrei essere al posto di Gesù stilla Croce al Calvario". E la Madonna le risponde: "Io t'assicuro Maria Giulia del Crocefisso, che tu supererai in prove e sofferenze tutti quelli che sono nella gloria, vittime della Croce". La missione di Maria Giulia votata alla sofferenza si rinforza del fatto che ìl 2 febbraio 1880, la Madonna si reca dalla stessa a sollecitarla di pregare molto e di ottenere il perdono per i peccatori: "Mia cara fanciulla, questo dolore che strazia il Mio Cuore, Io l'ho fatto scorrere nel tuo. Io ti ho voluto farne gustare la profondità. "Contemporaneamente, Maria si unisce a Gesù per esortare Maria Giulia al lavoro della redenzione.
I VISITATORI DEL CIELO: GESU' E LA SUA DIVINA MADRE
Bisogna ritornare ai 4 libri dell'Abate Pierre Roberdel. Successivamen­te, le storie della Fraudais, continueranno a pubblicare dei libri sui molte­plici soggetti: la Madonna, San Giuseppe, San Michele, gli Angeli, i Santi. Consultate "Colloqui con il cielo"; rimarrete rapiti. Citiamo solamente qualche frase più importante. Gesù dice a Maria Giulia: "Figlia mia, un atto d'amore vale mille peccatori". Con ciò voleva dire a Maria Giulia che ogni volta che avesse baciato i piedi del suo crocefisso avrebbe salvato mille peccatori. Ecco la fecondità infinita dell'amore. Il 15 marzo 1882, la fiamma del Santo Spirito dirà a Maria Giulia: la Madre di Dio esortata dall'amo se del suo cuore ridiscenderà sulla terra, apparendo in una maniera che sarà senza misura. Il 2 Agosto1932, 1a Santa Vergine dirà: "Miei piccoli figli, (Amici della Croce) queste sono le preghiere e le sofferenze che possono diminuire e ridurre tutto in questo diluvio di sofferenza che verrà: Io mi mostrerò ovunque e a tutte le estremità della terra". Gesù presenta la Sua Divina Madre: "Le apparizioni frequenti della Mia Buona Madre. Sono opera della Mia misericordia; Io le invio, per volontà del Santo Spirito, per avvisare gli uomini e per salvare colui che è da salvare. Io devo lasciare arrivare queste apparizioni sul mondo intero, affinchè siano salvate molte anime, che, senza di Me, saranno perdute. E' l'opera del Mio amore". E il 25 maggio 1882, la Madonna apparirà sospesa su una nube bianca circondata d'una ghirlanda di rose per dire: "La terra non sarà che una tomba dall'Alsazia Lorena (preservata) fino all'orlo della Bretagna (risparmia­ta). "E il 4 maggio 1880: "Io vedo nel sole mistico, dice Maria Giulia, con l'avvicinarsi con la fine del secolo, che in ogni luogo si moltiplicheranno 1e visite di Dio e della Madonna. Ci sarà un grande numero di cose straordi­narie e molto vicine, dei fatti prodigiosi e delle disgrazie. Ci saranno degli eventi di fede e anche molti di rivolta sebbene la pace regnerà ancora. La causa di queste rivolte deriverà per molto tempo da tutti i fatti che il cielo e l'inferno produrranno". Prima di concludere il capitolo, rallegriamoci di questa confidenza della Madonna a Maria Giulia, concernente i molteplici aiuti per gli avvenimenti a venire. Era il 29 gennaio 1878: "Coraggio vittime della Croce. Il Mio amore ha scelto dei servitori zelanti per manifestare la gloria e la grandezza del Signore adorabile". Bisogna anche parlare dell'estasi del 25 agosto 1878 l'avvertimento concernente "i falsi veggenti": "Il nemico fra breve sarà dappertutto. Egli parlerà alle orecchie delle buone anime, farà loro intendere che è Dio che rivelerà loro dei misteri nuovi e delle grazie profonde. Voi ne sarete testimoni, tenete lontano da essi le vostre orecchie. Credete a Dio!" Le anime dannate cominceranno a manifestarsi dalla Svizzera e dal Belgio fino ai Pirenei, da Parigi fino alle vicinanze della Fraudais. Questi falsi veggenti, pretese anime privilegiate vanno a pullulare come insetti. Essi segneranno gli ultimi assalti del regno di Satana, che va a crollare. Segni particolari: orgoglio, pretesa, testardaggine.
LE PROFEZIE DELLA FRAUDAIS
Questo è l'oggetto di un libro intero dell’Abate Pierre Roberdel. Queste profezie ricevute dal cielo Maria Giulia riguardano due elementi contemporaneamente distinti ed interferenti i: icastighi, gli avvenimenti miracolosi. Essi avevano costituito l'oggetto degli annunci della Madonna nel 1830, alla Rue du Bac (Parigi), e nel 1846, alla Salette. Essi si concretizzano e formano una sintesi alla Fraudais. Saranno più tardi annunciati più o meno parzial­mente con richiami e in momenti separati, a Pellevoisin, a Pontmain, poi a Banneux, a Beauraing, infine a Kerizinen, a San Damiano, a Garabandal, senza dimenticare nel 1917 a Fatima in Portogallo, per non citare i luoghi più impnrtanti e più conosciuti, e attualmente a Medjugorje in Jugoslavia, e a Kibelio nel Rwanda, in Africa.
Parliamo per prima cosa dei castighi. Gli uomini hanno respinto Dio, essi hanno preferito Satana, che presenta loro tutti gli idoli capaci di adulazio­ne e di soddisfazione. L'opposizione degli interessi genererà la guerra civile. La guerra civile comporta ogni specie di fattori sul piano delle nazioni, in nome dell'egoismo universale e degli interessi diversi, sca­tenerà la guerra tra le nazioni. Diversamente, da parte degli uomini, nessun principio di unità e di intento potrà essere possibile. Dio per un lungo tempo abbandonerà l'uomo ai suoi capricci e alle sue volontà, e ne conseguirà ogni sorta di mali su tutti i piani; malattie sconosciute, peste, flagelli, calamità, incidenti, terremoti, maremoti, ecc. Questo sarà una mescolan­za inspiegabile di ogni genere di desolazioni. Il castigo sarà come un avvenimento brutale, universale per il mondo intero. Significa che Dio abbandonerà 1'uomo, che l'ha respinto, per un periodo. E' quando l'uomo avrà preso conoscenza della sua impotenza, della sua totale incapacità a uscirne, che Dio verrà in suo soccorso. E' perchè Dio, non dimentica mai la sua paternità, moltiplicherà a partire da un momento prestabilito i Suoi interventi miracolosi. Egli ci darà particolarmente i suoi avvertimen­ti.
L'AVVERTIMENTO
Due testi, si completano, permettendo di prevederli verso il mese di marzo dei prossimi anni. Il 15 giugno 1882, Gesù dice a Maria Giulia: "Ci sarà un giorno con poco sole, poche stelle e poca luce, nel primo mese dell'anno. Il grano starà ancora crescendo. Questo giorno di tenebre e di lampi da mezzogiorno alle 4 sarà l'inizio dei castighi della mia giustizia, sarà l'entrata nella spaventosa disgrazia. Questo giorno sarà il primo che Io verrò per convertire gli empi e vederne così un grande numero ritornare a Me, prima del grande temporale che seguirà immediatamente. Per un giorno intero il tuono non cesserà di brontolare. Il fuoco dei lampi farà molto male. La Bretagna sarà solamente in parte preservata. L'occhio sarà velato senza che potrà vedere il minimo oggetto.
L’avvertimento sarà come una rivelazione interiore dei nostri peccati.
La Madonna verrà con le legioni degli Angeli. Ella verrà a risvegliare la concienza di ciascuno. Questo sarà il confessionale di Maria; con il suo aiuto, la contrizione ed il desiderio della penitenza, noi comprenderemo. E' l'ora in cui Satana indietreggia. Il calcagno lo schiaccerà.
Quando i castighi verranno, i loro figli si innalzeranno nella gloria di Maria, e risaliranno a Dio.
Gesù dice il 7 marzo 1882: "Io farò dimenticare al mio popolo i terribili combattimenti che non finiranno fino a quando avrò inviato un avvertimento bellissimo. Questa rivelazione luminosa farà presentire al mio popolo che è vicino ai grandi giorni che non finiranno fin quando la terra sarà rimasta orfana. Questo sarà l'inizio del grande diluvio."
Questi due testi si completano, il primo segna l'avvenimento stesso ed i suoi effetti. L'avvertimento sarà come una remissione "in stato di grazia" di coloro che si convertiranno. Il secondo collocato, quando si sarà sofferto in tutti i modi. Si capisce bene che bisogna soffrire per essere capaci di convertirci e di metterci in ginocchio davanti a Dio. Si capisce che l'avvertimento si presenta come l'entrata e l'inizio non di avvertimen­ti, ma come l'inizio dell'azione diretta da Dio. E' questo che spiegherà l'ora ritardata di Dio fino a marzo degli anni prossimi. Perchè marzo? Questo fa parte della delicatezza della Santa Vergine in riconoscenza per tutta la generosità spirituale di Maria Giulia: "Figlia Mia, l'avvertimento avrà luogo durante un mese a Me molto caro". Per la Madonna e per noi è il mese dell'Annunciazione, è il mese di San Giuseppe, il quale, più tardi chiederà di farlo onorare alla Fraudais. Vale la pena collocare l'importan­za di questa azione diretta di Dio, della Sua entrata e del Suo intervento, degli avvenimenti dati agli uomini e dichiarati da essi. Si tratta dell'im­portanza di questo avvenimento di Dio. La Madonna dice: "Abbiate a cuore di credermi e di non aver paura. Abbiate cuore di pregare per quelli che non pregano, perché dopo ciò, il mio manto sarà definitivamente chiuso per tutta la durata delle prove. Nostro Signore aggiunge ancora a questo soggetto: "Un grande spettacolo si svolgerà poi nel cielo perchè tutti lo vedano. Dopo sarà troppo tardi per chiedermi aiuto perchè Io sarò ritornato nel seno della Divinità. Io sarò allora nella mia Giustizia. Io non posso giudicare."
I CAMMINI DELLA CONVERSIONE
Dichiariamo liberamente che da soli non possiamo convertirci né convertire gli altri. Noi Dossiamo pure preparare a cercare di meritare la nostra conversione e quella degli altri. A noi basta per questo supplicare Gesù, Maria e San Giuseppe. Bisogna fare appello ai loro Santi Cuori. Si deve da una parte fare appello al loro Amore ed essere valutati secondo la nostra purezza: la virtù del Sangue di Cristo ci rifugi nelle Sante Piaghe. Il rifugio del Cuore trafitto di Maria è anche un rifugio assicurato. Il metodo il più efficace, la risposta la più sicura al richiamo dell'amore, è quello della vita di Cristo stesso e della sua Santa Madre. Andiamo al Calvario, alla scuola di San Luigi Maria Grignon de Montfort. Cosa avviene al Calvario? Qual è l'atteggiamento di Gesù e di Maria? Prima l'accettazione della volontà del Padre, poi la preghiera, infine il silenzio. L'accettazione della volontà del Padre è la sofferenza, ella è a noi inevitabile, su tutti i piani fisici, merali e spirituali. La preghiera in due tempi principali: la offerta della misericordia, meglio detta, l'offerta misericordiosa dei Cuori di Gesù e di Maria alla Santa Trinità, e la meditazione del Rosario, ciò che si esprime attraverso l'offerta del sacrificio della Messa e si prolunga attraverso la preghiera perpetua dell'offerta quotidiana. Tuttavia l'accetta­zione della volontà di Dio, l'offerta dell'Amore misericordioso, la meditazio­ne del Rosario non si realizza che nel silenzio, attraverso il silenzio.
E' possibile realizzare l'atmosfera del Calvario diversamente? E' possibile vivere questo nello ricerca del meraviglioso, dunque, senza l'umiltà necessa­ria alla vita della fede? Allora che fare? Prima si taccia così eviterete di demoralizzarvi di più ed eviterete allo stesso tempo di fare inquietare quelli ai quali, voi volete bene, preti, parenti e amici. In cambio, bisogna essere persunsi, si deve essere certi dell'efficacia della fede diventata rinuncia totale ed assoluta nel potere e del volere dei Cuori di Gesù, di fiducia e di San Giuseppe. Dubitate del potere della vostra fede e della vostra fiducia e del vostro amore nel Cuore di Dio e di Maria e del suo Santo Sposo? Il tempo incalza di gran fretta tanto più che ora noi esistiamo ancora, noi siamo nella pace, noi viviamo liberi di pregare o no, liberi d'offrire una povertà scelta. Presto noi non ci meriteremo più niente, noi subiremo di forza, noi non sceglieremo più. Il tempo del merito per noi e per gli altri non sarà più lo stesso. Questo è ancora il tempo di scelta, il tempo dell'amore. Dopo il grande miracolo di luce che seguirà molto presto 1'avvertimento, Gesù e Maria ci hanno detto che Loro non saranno pii misericordiosi. La giustizia di Dio si Imporrà. Traducete questo: dopo l'avvertimento seguito: dal miracolo, Gesú e, Maria salveranno il più grande numero di anime, ma i corpi non sfuggiranno ai castighi.
La morte del corpo seguirà per tutti quelli che non si saranno convertiti durante l'avvertimento e il miracolo. Loro li salveranno per ricostituire la Chlesa cattolica universale nella quale saranno rigenerati gli uomini di un tipo nuovo. Si assisterà ad una emulazione che porterà gli uomini al servizio e all'amore di Dio.
Perciò vale la pena di vivere una fede nuova, una fede fiduciosa e piena d'amore che preserverà dalla paura e custodirà i cristiani forti nella disgrazia. Questa è la promessa di Dio.
LE TRE CRISI
E' difficile d'interpretare le profezie della Fraudais. Noi sappiamo da sempre che le profezie son fatte per portarci la conversione. Esse non esistono in alcun caso per soddisfare la curiosità. C'è da dire che esse non sono razionali e dunque raramente molto chiare.
Gli annunci di Gesù a Maria Giulia non portano nessuna data. Essi sono accompagnati da cifre, come altrettanti segni per aiutarci. Del resto Gesù ripete a Maria Giulia più di venti volte: "Io farò in modo che i miei segreti siano pubblicati e conosciuti all'entrata degli avvenimenti."
L'avvertimentno è dato a proposito la prima crisi a soggetto delle calamità che piomberanno sulla Francia, con un periodo di guerra civile e di una falsa libertà.Un numero inconcepibile di gente omicida, composto di stranieri, sarà padrone della Francia. La seconda crisi è vicina, prevista per il periodo dell'invasione della Francia da parte di brigatisti interna­zionali, E’ il periodo in cui l’Europa intera cadrà per mano dei comunisti. Contemporaneamente l’Oriente sarà toccato dalla guerra. La terza crisi verrà dopo le disgrazie della Francia, l'inizio della lotta terribile in Roma, la città eterna. E' durante, questa terza crisi che apparirà Enrico della Croce, il salvatore della Francia. Questo salvatore della Francia, dis­cendente di Luigi XVII, salvato dalla prigione del tempio, verrà dalla terra cattolica dell'Irlanda dove vive attualmente.
San Michele lo condurrà verso l'Est della Francia per ricongiungerlo all’esercito dei Bretoni, che formerà la sua scorta. Dopo aver ricevuto la sottomissione degli eserciti che avranno invaso la Francia, sarà consacrato a Reims, e posto sul trono ad Aquisgrana.
Egli andrà a liberare il Papa a Roma dalle mani dei comunisti e si consa­crerà alla pacificazione dell'Europa: E'lui che ristabilirà la pace non solamente in Europa, ma porrà anche un capo cattolico al comando della Russia. Porterà la luce e la conversione ai popoli maomettani dell'Oriente.
E' importante dire che, l'origine e l'introduzione del Re sarà accompagnata da molteplici miracoli, dovuti all'intervento visibile del cielo, il suo arrivo sarà di per sé stesso preceduto da segni molteplici nel cielo dati da Dio, per aiutarci a convertirci e a mantenere la nostra speranza e la nostra fede in mezzo ai castighi.
L'ìnizio di questi avvenimenti non lascerà finire i raccolti. Il cibo degli uomini e degli, animali non raggiungerà l'altezza del polso senza completare la sua crescita. Le piogge incessanti distruggeranno i raccolti e provocheranno la carestia. Pertanto Gesù dirà: "La mia giustizia colpirà le vostre terre e i vostri raccolti... siate senza inquietitudini, Io provvede­rò a tutto, anche agli animali. Io lascerò alla Bretagna il 25% dei raccolti". Bisogna ripetere che la Bretagna non verrà invasa dai russi di più dell'Alsa­zia-Lorena. La Bretagna soffrirà della guerra civile come la Francia intera. E' vero che tutti i castighi saranno inferiori che nell'intera Francia.
GLI ULTIMI AVVENIMENTI
Dopo parecchi terremoti, a proposito della Francia, senza che sia indicata la l'estensione del luogo e la sua intesità, dopo una lunga serie di tenebre ridotte, sembra di poter individuare i due giorni e tre notti del più terrile terremoto della terra accompagnato dalle tenebre, verso la fine dei casti­ghi sulla Francia, la prima castigata.
Questi giorni di tenebre fisiche e terremoti saranno accompagnati da appari­zioni di demoni ripugnanti che cercheranno di trascinare gli uomini alla bestemmia. I lampi entreranno fin dentro le case. Solo le fiamme delle Candele benedette della Candelora illumineranno questi giorni senza d'altra parte consumarsi. Bisogna ricordare che queste candele benedette non daranno alcuna chiarezza nelle case degli empi. Il cielo si riempirà di nuvole rosse di sangue, accompagnato da tuoni. Le onde muggenti del mare provoche­ranno un maremoto che non lascerà niente in piedi.
Così si passerà nella stagione invernale che di solito è senza tuono.
Una pioggia rossa si coagulerà sulla terra, accompagnata da venti tossici.
Sarà difficile uscire durante sette settimane, tanto la terra farà paura. Un fuoco orribile uscirà dalla terra. Non aprite né porte, né finestre a causa dei segni di terrore. Solo il mobile che reggerà il cero benedetto resterà stabile al momeno del terremoto. Una croce si formerà sotto questa pioggia, una Croce portante l’impronta di Cristo: una croce che provocherà la morte degli ultimi empi che avranno rifiutato la grazia della conversione. Durante le tenebre ci saranno molte conversioni. Molte persone che hanno perso la fede ritorneranno a Me nel pentimento", dice Gesù.
Così preparati, i Francesi vivranno la grande speranza nell'attesa del loro salvatore, Enrico della Croce. E' San Michele che sarà incaricato di presentarla a noi, protetto contro i suoi nemici attraverso una nube buia e scura al loro fianco. A fianco del Re e della sua scorta la nube è ferma e luminosa. La terra resta ferma sotto i piedi del Re e della sua scorta. Allora si realizzerà l'annuncio della visione del cielo fatta a Maria Giulia e rievocata il 13 Ottobre 1917 dalla Santa Vergine a Fatima: "Venite a vedere la danza del sole. Io sono la Signora del Rosario, Io ritornerò una settima volta, vi farò vedere un miracolo più grande di quello che vedrà il mondo intero".
Allora il cielo si aprirà, IL CRISTO INSANGUINATO DI PIAGHE E GLORIOSO APPARIRA ACCOMPAGNATO DALLA MADONNA, SAN GIUSEPPE, DAGLI ANGELI E DAI SANTI E DAI SANTI DELLA FRANCIA. La grande speranza sarà realizzata.
L'azione di grazie sarà evidente in tutto 1'universo, la Francia realizzerà il beneficio della pace e la fine di un incubo. Ciò nonostante gli avvenimen­ti terminati per la Francia non lo saranno ancora per l'Europa e per il mondo. Del resto l'evento storico della "Fuga in Egitto della Sacra Fami­glia", sarà vissuto da una grande folla. Tante famiglie saranno prevenute miracolosamente in qualche punto della Francia dipartite per evitare un pericolo mortale. C'è lì una esigenza della Giustizia Divina di espiazione, attraverso il distacco dai beni terreni, gli abusi di ogni sorta. La grazia di decidersi a lasciare tutto per avere la vita salva verrà dai meriti acquisiti attraverso la Sacra Famiglia fuggita in Egitto. Gli Angeli custodi saranno i migliori intermediari e i migliori protettori.
SUA SANTITA' PAPA GIOVANNI PAOLO II
Il nostro Santo Padre Papa Giovanni Paolo II vive presentemente ancora la sua Domenica delle Palme. Il suo Calvario è vicino, ogni uomo guarderà nel suo spirito e nel suo cuore, l’immagine della sua grande anima, della sera fede, della sua parola ferma. "La verità è la forza della pace", ha dichiarato il 1° Gennaio 1980.
Il 9 Marzo 1878, Gesù fa il ritratto di questo Papa a Marìa Giulia: "Il suo incarico è molto pesante. Sarà un uomo forte come una montagna e uno spirito per niente comune per sostenere questa rivoluzione e carneficina". Il 27 novembre 1911 il Santo Papa Pio X aveva così profetizzato: "Sarò Io, sarà il mio successore? Ciò che è certo, è che il Papa lascerà Roma, e per uscire dal Vaticano, Egli dovrà passare sul cadavere dei suoi sacerdoti". Il 7 luglio 1880 Gesù dice a Maria Giulia: "La Chiesa sarà privata dei suoi capi surrerni che ora la governano. Le tracce dell'attuale Santo Pontefice devono scomparire. L'impronta dei suoi piedi al Santo Altare sarà ridotta in cenere attraverso le fiamme dell' inferno. Il Capo della Chiesa sarà oltraggiatamente oltraggiato".
Durante l’estasi del 4 novembre 880, Maria Giulia ci descrive il martirio di Giovanni Paolo II: "La voce della Chiesa, sotto un sospiro deformato, viene fatta echeggiare alle porte infrante della mia anima dall'eco della sua voce morente.
Il Papa lancia una parola agonizzante verso il suo popolo, verso i fanciulli di cui è il Padre. Questa è una spada per la mia anima....Io vedo dei bianchi uccelli portare nel loro becco, il suo sangue e dei brandelli della sua carne. Io vedo la mano di Pietro forata dal chiodo come quella di Dio. Io vedo i suoi vestiti sacri strappati in brandelli, i vestiti di cui ricopre la sua dignità per fare scendere Dio sull'altare. Io vedo tutto questo nel mio sole. Oh! Quanto io soffro!"
Dal canto suo, San Michele dice a Maria Giulia il 29 settembre 1878: "Mai, mai tempesta sarà stata così forte contro un altro Pontefice. E' già martire prima di subire il martirio; egli soffre prima che l'ora sia arrivata. Ma egli offre la sua Persona ed il sangue delle sue vene per tutti i suoi carnefici, e per quelli che attentano terribilmente alla sua vita. Deve soffrire l'esilio". Due cose sono annunciate in questi testi.
Il Papà sarà trascinato di prigione in prigione. Precauzioni che prenderan­no i suoi nemici, per far perdere la sua traccia ai fedeli.
Prima della morte del Papa, Gesù esaudirà il suo desiderio di donargli le sue stimmate per soffrire con Lui per la sua Chiesa, e per renderlo in tutto simile a Luì. Gli concederà il martirio.
Ritorniamo al resto del ritratto che Gesù fa del suo vicario, il 9 marzo 1878: "Questo caro e degno rappresentante sarà entrato in una nuova alleanza per sostenere la mia santa Chiesa nella forte burrasca. Le pene, le torture, il disprezzo. Riceverà tutto... fino agli sputi. Si arriverà fino al punto di farlo morire. Gli si dirà: rinnega la tua fede lasciaci la libertà.
Ma la sua fede sarà ferma e costante. Sono Io che vi ho donato questo Papa. Pregate per Lui che deve vedere, con i suoi stessi occhi una rivoluzione accanita. La sua mano fino alla morte si tenderà verso la Croce e non la lascerà!" Per bene, localizzare gli avvenimenti, bisogna dire subito che non sembra che il Papa muoia in prigione. Prima del suo martirio, bisogna localizzare la sua liberazione miracolosa. E' questo che ci annuncia San Michele il 29 settembre 1878: "Marciando sulla Francia, dice San Michele, noi compiremo il nostro dovere. Quando la pace sarà ristabilita (in Francia con l'arrivo del Re) e il regno di Dio comincerà, noi marceremo su Roma, poiché la Francia dovrà sacrificarsi per la difesa della Santa Sede".
E del 29 Settembre 1879 dice: "Colui al quale si riserva 1'esilio (Enrico della Croce) é colui che marcerà su Roma, con i bravi combattenti che l'avran­no appoggiato. L'augusta vittima (il Papa, vincolo della fede) sarà ancora in prigione prima che l'anno " 83 " (anno simbolico) ne sia alla metà". Noi leggiamo nell'estasi dell'11 gennaio 1881: " Presto non ci saranno più pastori, più bambini, più chiese viventi: la Chiesa non avrà più la sua voce, che, ancora oggi fa sentire. Il vincolo della Fede (il Papa) assaporerà presto nell'esilio l'amarezza di un lungo e doloroso martirio. Il suo cuore angosciato cederà, offrirà tutto per i suoi figli per il suo gregge e per la sua Chiesa infallibile". Si legge nell'estasi del 29 settembre 1882: “Appena la Francia sarà liberata la disgrazia di Roma comincerà. 5 mesi dopo la pace ristabilita in Francia dal Re Enrico della Croce una rivoluzione senza precedentì scoppìerà a Roma... La spaventosa guerra d'Italia sarà lunga, durerà più di due anni... a partire dalla fine del 19... tutto lascia prevedere un dominio di più anni. La Chiesa sarà vacante per lunghi mesi”.
Eppure la liberazione del Santo Padre sarà meno terribile di quella del Re di Francia: Allora si realizzerà la profezia di Pio IX come quella di san Pìo X. Il 13 marzo 1878 Pio 1X dice a Maria Giulia: "Preparate le vostre armi. Le migliori sono la PREGHIERA E LA FIDUCIA. I nemici del mio successore odieranno Dio a tal punto fino a costringere a rinnegarlo, ma la sua fede sarà incrollabile. Egli vedrà scorrere il sangue dei difensori della Chiesa come dei torrenti.
Una fonte differente da quella di Maria Giulia lascia intendere che dopo il. martirio del Papa sulla terra di Francia, i membri della curia romana, si rifugeranno in Francia, eleggeranno il nuovo Papa "della Gloria dell'Olivo" sulla terra di Lìone. Si legge nella vita di Santa Maria Taigi (romana) che dopo i 3 giorni di tenebre, San Pietro e Paolo discenderanno dai cieli e designeranno il Papa da parte di Dio. Una grande luce, uscirà zampillante dalle loro persone, andrà a posarsi sul futuro Papa: "Della gloria dell'Oli­vo". Si comprende meglio la lettura di tutti questi testi, i richiami di Maria ai suoi figli prediletti, i sacerdoti, che attraverso l'intermediario Don Gobbi, sono invitati a sostenere il Papa e a soffrire con Lui. Che le nostre preghiere, le nostre croci e le nostre sofferenze gli siano acquisite.

ALLEGATO I
Ecco due esempi di comunicazioni celesti concernenti la missione di Maria Giulia, che incarna sulla terra le grazie di salvezza. Il primo esempio è tratto dall'estasi del 21 settembre 1882. Gesù dice a Maria Giulia: "Per te, figlia mia, ci sono ancora tre croci differenti sulle quali bisognerà adagiarsi e soffrire dolorosamente. La prima croce è quella della Santa Chiesa cattolica. La seconda croce è quella della conclusione del Regno della Santa Vergine. La terza croce, è quella che porta il salvatore del Regno di Francia.
Figlia mia, ecco il posto dove dall'alto delle frontiere celesti, tu vedrai la partenza dei nobili soldati della Croce; dove tu vedrai, sul suolo della Francia, colui (il Re Enrico della Croce) che viene a portare pace e gioia al mio popolo; dove tu vedrai il santuario del Signore e i suoi fedeli aprirsi, sul posto, per notare e contemplare le opere del Signore e quelle della Santa Madre e dei suoi Angeli".
Il secondo esempio è tratto dall'estasi del 14 novembre 1881: " Per salvare il mio popolo e la Francia, ci sono solo Io, attraverso un miracolo. L'uomo che la deve salvare, nessuna creatura lo conosce. Lasciate gli uomini della terra cercare il loro scettro. Colui che lo deve portare è nascosto nel segreto di Dio. A colui che Dio, darà tutte le grazie e i lumi necessari che gli faranno conoscere i mezzi per i quali dovrà mettere tutto in opera per la rigenerazione dell'umanità, così come Dio la vuole. Questo sarà un Re bianco, un nuovo San Luigi, più grande e più santo. Sarà mantenuto santo e salvo, perché la Madre di Dio lo protegge come un proprio Figlio. Ella l'ha salvato per essere l'erede di una corona meritata e che gli è stata tolta. E' un discendente del ramo reciso dei Gigli di Francia dei capitani rappresentante sul trono di Francia". Necessitano per più comprendere queste parole di Gesù a Maria Giulia: " Un giorno, il mio Servitore Enrico della Croce chiederà alla mia Chiesa di metterti sugli altari insieme ai tuoi predecessori. E' il tuo Re, poichè sei tu che l'hai fatto meritare alla Francia!"
Ecco la soluzione dell'enigma della terza croce di Maria Giulia. Ella si coricherà sulla Croce di Gesù e soffrirà per dare alla Francia questo Re miracoloso che le farà meritare il titolo di Figlia primogenita della Chiesa. Ecco ancora: Estasi del 6 gennaio 1881: La colomba dello Spirito Santo dice: "Prima che Maria Giulia sia morta, la terra sarà stata per Gesù il luogo del compimento di grandi grazie.
Ciò non verrà più dal cielo che il corso splendente della mia grazia si diffonderà, ma avverrà sotto lo stesso tetto dell'umile cella (della Fraudais) dove Io (Gesù) lancerò, con gioia, dei torrenti di grazie, tutti i cieli prodigio­si di gloria che la terra non avrà mai visto. Insieme a me, Io la condurrò (Maria Giulia) sulla terra a vedere e salutare tutti i miei figli molto amati. Ella li saluterà con me. Il torrente di grazie comincerà con la visita di Gesù accompagnato dagli angeli e dai santi, il 14 gennaio. Questo sarà un richiamo promesso a Colui che riporterà la pace e i giorni sereni. In mezzo al buio ed una nebbia fitta, Io farò sentire un concerto melodioso. Attraverso questa visione del cielo, la nebbia svanirà, il buio si dilegue­rà. Un gruppo di Angeli, accompagnerà i Santi e adoreranno il miracolo clamoroso della mia Croce".

ALLEGATO II
I CENTO ANNI DEL REGNO DI SATANA 1874-1885
Monsignor Fournier, vescovo di Nantes viene alla Fraudais venerdì 17 luglio 1874, assistito dal padre superire dei Gesuiti, dal canonico Durassier e dall'abate Pothier, suo segretario. Dalle dieci a mezzogiorno s'intratterà con Marin Giulia che lo riempirà di ammirazione. Dopo pranzo s'intratterrà so1o con lei per un quarto d'ora, poi assisterà al cammino della Croce. Non ripartirà che la sera. Va a Roma in ottobre dello stesso anno, per rendere visita a Sua Santità. Ne approfitta permettere il Papa Pio IX al corrente degli avvenimenti della Fraudais. Ritornerà con il doppio titolo di conte romano, e d'assistente al trono pontificio. Approfitterà del giubileo dei Papa Pio IX per ritornare a Roma nel 1877.. Riceverà l'approvazione completa del Santo Ufficio, di cui i prelati gli consigliano di procedere immediatamen­te all'indagine canonica di Maria Giulia Jahenny alla Fraudais. Il commissa­rio del Santo ufficio, Monsignor Sallua, tre anni più tardi renderà un omaggio pubblico a Monsignor Fournier, per il chiarimento, che ha portato sulla questione della Frnudais. L'abate Pierre David, cofessore di Maria Giulia, vicario a Blain, morto parroco della parrocchia di Pin, sarà fedele a inviare una copia dell'estasi a Roma per mezzo di Padre Vincenzo Vanvutelli dell'abate Daurelle. Gli stessi si incaricheranno di trasmettere i testi a Sua Santità Papa Pio IX poi Leone XIII e al Santo Ufficio.
Il 19 dicembre 1880, il Signore chiede a Maria Giulia il sacrificio completo della sua persona. Ella accetta il sacrificio comincia martedì 21 dicembre 1880. Nel 1885 tutto sarà ritornato normale. Maria Giulia sarà la prefigurazio­rine dello stato della Chiesa. Riportiamo un estasi del 1878 nella quale San Michele le annuncia questa crisi della Chiesa: "Tenetevi pronti, valorosi servitori di Dio, amici della Croce." Satana ha detto a1 Signore... "le mie catene cadranno. Mi lascerete la libertà ed io entrerò conquistatore, prima nella Francia minacciata che verrà sconfitta". Il Signore ha risposto: "molti moriranno, ma molti saranno salvati. Essi avranno un rifugio sotto la mia Croce e nel mio Cuore". A queste parole Satana bestemmia e giura il suo odio più che mai infernale. Egli dice..."Io attaccherò la Chiesa, io rovescerò la Croce, io dividerò il popolo. Io depositerò nei cuori un grande indebolimento della fede. Ci sarà un grande rinnegamento... Io diventerò, per qualche tempo, padrone supremo di ogni cosa. Avrò tutto sotto il mio impero, anche la Chiesa, completamente".
1878. San Michele avverte che per qualche tempo, a Satana sarà permesso tutto egli dominerà pienamente su tutti quelli che fanno il bene. La fede, la religione… tutto scenderà nella tomba di un lutto profondo. Satana e i suoi trionferanno gioiosamente. Ma dopo il trionfo di Satana, il Signore interverrà e farà risuscitare la Chiesa sepolta, la Croce annientata, la preghiera in apparenza scomparsa, tutto il popolo costernato sotto l'impero dei massacri. San Michele aggiunge: "senza un evidente miracolo del cielo, è impossibile che il popolo francese sia salvato, perchè sarà disceso agli ultimi,limiti della vergogna e del male. Io sguainerò la mia spada, perché l’ora di combattere sta per suonare, Io sarò al fianco dei giusti."
San Michele annuncia a Maria Giulia la venuta del Re bianco, un nuovo San Luigi più grande e più santo. Il Re Enrico della Croce verrà più forte del temporale. Sarà conservato, sano e salvo, perchè la Madre di Dio, la Regina di Francia, lo protegge come il Suo proprio figlio e l'ha conservato per essere l'erede di una corona meritata e che gli è stata tolta.
Gesù stesso annuncia il Re," Per salvare il mio popolo e la Francia, non ci sono che Io attraverso un miracolo. L'uomo che deve salvarla, nessuna creatura lo conosce. Un giorno, il mio servitore Enrico della Croce chiederà alla mia Chiesa (al Papa) di metterti (a te Maria Giulia) sugli altari, contem­poraneamente a suo nonno". ( il nonno, è il Re Luigi XVI che sarà beatificato).

Ritorniamo alla misteriosa corrispondenza tra le date della grande purifica­zione e delle malattie misteriose di Maria Giulia dal 1874 al 1884.
11 giugno 1874: inspiegabile sordità della durata dieci anni;
19 settembre 1880: perdita della parola al di fuori dell'estasi;
29 giugno 1875: sei anni di digiuno totale ed assoluto;
14 febbraio 1881: qurattro anni di paralisi;
19 dicembre 1880: quattro anni di una esistenza da cieca.
Gesù dirà a Maria Giulia nel 1885 : “Nel giro di, cento anni avrò messo fine al regno momentaneo ma completo del demonio sulla mia chiesa e sul mondo”. E’ nel 1885 che quese misteriose malattie, simbolo delle condizioni della Chiesa spariranno per incanto. Il 1985 sarà dunque l'anno della risurrezione spirituale della Chiesa e particolarmente della Francia. Maria Giulia Jahenny continuerà fino alla fine a vivere e a provare le sofferenze e i dolori di Gesù crocifisso, ma sarà alleggerita del peso particolare di tutti i mali provenienti dalle condizioni dim una Chiesa cieca, muta, sorda e paralizzata. E' certo che il 1984-1985, sarà l'anno dell'entrata nelle prove, sarà l'anno nella quale la terra rifiuterà agli uomini il nutrimento e i beni di cui hanno tanto abusato. E' ora di porsi la domanda:.Sua Santità Papa Leone XIII ha conosciuto le profezie della Fraudais affinché venisse rassicurato circa l'avverti­mento del cielo a proposito del regno centenario di Satana sulla Chiesa e il mondo? Per questo, ricordiamo che Padre Vincenzo Vanutelli e l'Abate Daurelle servivano da mediatori regolari fra il Vaticano e la Fraudais. Monsignor Fournier ha tenuto Sua Santità Papa Pio IX al corrente prima dei Padri Vanutelli e Daurelle. Sua Santità il Papa Leone XIII aveva invitato Padre Semenko, polacco, poi il suo segreretario di Stato, il Cardinale Rampolla, che restò 15 giorni alla canonica di Nort per venire alla Fraudais ad indagare sul posto.
Lo stesso Papa, ben consìgliato dai suoi tre inviati, spedisce tre lettere a Monsignor Lecoq, vescovo dì Nantes, pregandolo di rendere un confessore a Maria Giulia. Ciò sta ad indicare l'importanza che il Papa conferisce alla causa della Fraudais. Il richiamo della Madonna "Regina della Pace" a Medjugorje, in Jugoslavia, nel 1983, a proposito del regno di Satana sulla Chiesa e il mondo, é la conferma della fede e della rivelazíone fatta al Santo Padre Leone XIII e del significato della malattia misteriosa di Maria Giulia, cieca, muta, sorda, paralitica, divenuta così l’immagine e il simbolo dello stato della Chiesa. Straordinaria missione quella di Maria Giulia i messaggi ci permettono di vivere mese per mese l'avvenimento doloroso della Chiesa della Francia e del mondo.
Per meritare e preparare questa resurrezione, cerchiamo, per l'ammonimento contenuto nei messaggi di Medjugorje, di tornare cristiani (preghiera e digiuno, confessione e comunione) per meritare il miracolo della Croce e la realizzazione delle promesse della Madonna delle Buone Croci.

Per terminare voi siete invitati a leggere i 4 volumi dell'abate Roberdel di Blain. Leggete ancora l'opuscolo di Pierre Rabot, intitolato: "La sposa mistica del Redentore". Leggete anche il capitolo nono del libro di Eric Muraise dell'opera “Veggenza e profezie”.
Rammentate nel capitolo delle "Profezie della Fraudais", "le genti alla Fraudais", e questo diventerà luogo privilegiato, scelto da Gesù e Maria.
La Fraudais, 33130 BLAIN France - en Bretagne

LO SCAPOLARE DI PROTEZIONE E BENEDIZIONE
ESTASI DEL 23 AGOSTO 1878
Ecco che la Madonna mi fa vedere, sul Suo Cuore Immacolato, un largo scapolare, più largo di quelli usuali, che è un po' più largo del palmo di una mano. E' di un bel colore viola, quasi come il colore della violetta. Ecco cosa rappresenta: in mezzo ci sono i tre chiodi che hanno crocifisso Nostro Signore sulla Croce. Essi sono uno sull'altro, ma non in forma di Croce, e la punta di ogni chiodo ha una goccia di sangue vermiglio. Sopra la capocchia c'è una specie di grossa spugna che ha come delle scorze che si sollevano quasi come delle foglie d'avena. Le tre gocce di sangue si uniscono per cadere in un piccolo calice dipinto in rosso, e il calice è circondato da una corona di spine, e sono incise tre piccole Croci sulla parte anteriore del calice.
Ecco ora la parte dello scapolare che è sul mantello della Santa Vergine. Io noto che questo scapolare è sorretto da due nastri di color violaceo, che passano su ogni spalla: ci sono tre nodi sulla spalla sinistra e due sulla destra.
L'altra parte dello scapolare rappresenta la Santa Vergine Maria seduta, che ha fra le sue braccia il Suo Figlio adorabile; la bocca e la testa di Nostro Signore riposano sul cuore della Santa Vergine. In basso dello scapolare, quasi ai piedi di Nostro Signore, c'è un Angelo vestito di bianco, con i capelli pettinati: sulla testa ha una corona bianca, e la sua cintura è rossa. Esso tiene in mano un asciugamano bianco, con cui asciuga i piedi di Nostro Signore. Vicino all'Angelo, a destra dello scapolare, c'è una scala incisa. Dietro a Nostro Signore, a sinistra, la canna della Passione dipinta in rosso, ma non c'è la spugna. Le lacrime della Madonna le colano sul petto, a destra, e si fermano ai piedi dell'Angelo. Lo scapolare ha un bordo rosso e le bretelle sono in lana.
La Madonna mi disse: «Adesso ti do la spiegazione di questo scapolare. Io mi rivolgo a te, mia vittima e al mio servitore (proba­bilmente il direttore spirituale di Maria Giulia). Figli miei della Croce, da tanto tempo Io e mio Figlio volevamo far conoscere questo scapolare di benedizione. Figli miei, esso è fatto sul mio Cuore, perchè il mio Cuore è l'emblema della semplicità e dell'umiltà, perciò ha questo colore viola. I chiodi che hanno forato i piedi e le mani di Mio Figlio sono poco venerati, e lo devono essere, e per questo motivo Mio Figlio, nella Sua Saggezza Divina, fece dipingere i tre chiodi sulla parte anteriore dello sca­polare. Queste tre gocce di sangue e il calice rappresentano i cuori generosi che raccolgono il sangue del Mio Figlio Divino. La spugna rossa rappresenta il Mio Divin Figlio che beve i peccati dei suoi figli, ma che la sua bocca adorabile rifiuta di bere. Io desidero che il colore predominante dello scapolare sia violetto, ma che i chiodi, il calice, la spugna e la corona siano su un pezzetto di fla­nella rossa scura. Questa prima apparizione di questo sca­polare sarà, una nuova protezione per il periodo dei cas­tighi, delle calamità e delle carestie. Tutti coloro che ne saranno rivestiti potranno passare sotto i temporali, le tempeste e le tenebre e avranno la luce come in pieno giorno. Ecco la potenza di questo scapolare sconosciuto».
La Madonna presenta lo scapolare a Nostro Signore che dice a sua volta - «Io mi rivolgo a te, mia vittima ed anche alle altre vittime ed al mio servitore, che siete i figli della mia Croce, Io voglio e vi do un'idea ed un pensiero profondo: quando fui deposto dalla Croce mi si mise in braccio a Mia Madre, e questo fatto, questo pensiero e questa devozione sono poco conosciuti. Io vorrei che per mezzo di questo scapolare tutto ciò passi nel cuore dei figli della Croce, che mi saluteranno con queste tre invocazioni:
- Ti saluto, Gesù Crocifisso, che mi lasci la vita.
- Ti saluto con tutta la gioia degli Angeli e dei Santi nel momento in cui fosti deposto dalla Croce.
- Ti saluto con la tristezza della Madonna quando tu fosti deposto sul Suo Cuore e sui suoi ginocchi immacolati.
Figli miei, poche anime pensano di asciugare le piaghe ado­rabili dei miei piedi quando il sangue cola, ed Io vorrei che voi ve ne ricordaste. Si pensa anche poco alle lacrime versate da mia Madre durante la mia Passione. Queste lacrime sono ai piedi dell'Angelo che asciuga i miei piedi sacri. Con questo scapolate, io vorrei che voi pensaste a questa scala, a questa canna e a questi chiodi della mia Passione.
Figli miei, ogni anima, ogni persona che possiederà questo scapolare sarà protetta con la sua famiglia, la sua casa sarà anche protetta prima di tutto dagli incendi che non vi penetreranno mai. Questo scapolare folgorerà gli ingrati che bestemmieranno il mio Nome nella casa in cui esso sarà esposto. Se un empio vi entrerà, ne sarà talmente colpito, che la sua conversione sarà vicina. Tutti coloro che porteranno questo scapolare saranno pre­servati dal fulmine, dalla morte improvvisa e dagli incidenti. Essi saranno protetti durante i castighi. Chi lo metterà nel Sacro Tempio, ne allontanerà gli empi e le profanazioni.
Nostro Signore aggiunge ancora che, ricordando questo scapolare ad un'anima ostinata al momento della morte, saranno risvegliate in lei la fede e la fiducia, e così pure a tutti coloro che ci penseranno e l'ameranno saranno risparmiate le pene dell'anima, e che tutti coloro che lo porteranno saranno ris­parmiati da ogni pericolo, come se possedessero il Cielo. Infine, questo scapolare sarà come un parafulmine su cui non si appesen­tiranno i colpi della Collera Divina.
Nostro Signore dice ancora: «Ogni Sacerdote potrà benedire questo scapolare... Tu, mia vittima, potrai fare il modello... Portando questo scapolare si potranno dire 5 o 7 volte la «CRUX AVE» e meditare da 1 a 3 minuti la mia Santa Passione... Accorderò delle grandi grazie a colui che desidererà portare questo scapolare». -
RIMEDI E CONSIGLI PER IL PERIODO DEI CASTIGHI
Secondo le rivelazioni ricevute da Maria Giulia Jahenny Dio non castiga mai senza prima avvertire.
A La Salette, la Madonna ha detto: "I delitti degli uomini sfondano la volta celeste..... Dio colpirà in un modo senza precedenti... I cattivi manifesteranno tutta la loro malizia...".
Gli uomini non hanno voluto ascoltare la Madre del Signore e così Dio castigherà come non è mai avvenuto prima.
Ma Gesù Cristo, nella sua bontà, vuole i suoi amici, i suoi bambini, al riparo da tutte le calamità che la sua Giustizia scatenerà nel mondo. Egli suscita delle anime sante alle duali fa delle rivelazioni affinché sia annunciato a tutti che i giorni terribili sono arrivati.
Una di queste anime sante, Maria Giulia Jahenny, ha ricevuto da Nostro Signore stesso, una prova della sua sollecitudine indicando i mezzi naturali e soprannaturali che i suoi amici dovranno usare contro i flagelli che minacciano il mondo. Non dimentichiamo che i veri amici, i veri Figli di Dio, sono le persone che si impegnano a correggere i loro difetti, a fare penitenza e a rinnegare lo spirito del mondo.

PREGHIERE DA RECITARE ALLA SANTA CROCE
DURANTE LE GRANDI CALAMITA:
Ti saluto, Ti adoro, Ti abbraccio, o Croce adorabile del mio Salvatore! Proteggici, preservaci, salvaci! Gesù Ti ha tanto amata. A suo esempio, io Ti amo. La Tua santa immagine calmi i miei terrori! Che io senta solo calma e fiducia! Amen.
DURANTE DEL GRANDI TEMPESTE:
Ave, o Crux, spes unica. Et verbum caro factum est. O Gesù vincitore della morte, salvaci.
PAROLE DI NOSTRO SIGNORE A MARIA GIULIA DURANIE UN'ESTASI:
"Prendete una medaglia del Mio Divin Cuore e una medaglia con inciso la mia adorabile croce. Immergete in un bicchiere d'acqua queste due immagini che possono essere sia in cartone che in metallo (si può usare ad esempio la Medaglia Miracolosa). Bevete di quest'acqua due volte benedetta, e due volte purificata. Una sola goccia nei vostri cibi basterà per allontanare non solo il flagello, ma i flagelli della mia giustizia. Darete una goccia di quell'acqua alle povere anime colpite dai flagelli di malattie sconosciute. Per dissipare ogni timore ed ogni spavento, farete toccare la vostra fronte con l'immagine o la dolce medaglia di Maria Immacolata... I vostri spiriti rimarranno calmi. Le vostre intelligenze non temeranno l'avvicinarsi del terrore degli uomini. Esse non risentiranno gli effetti della Mia Grande Giustizia".

"Userete infusi di erba di San Giovanni (Iperico), soprattutto durante le crisi, i dolori di petto e i violenti mal di testa
Il biancospino durante il colera.
Per le febbri sconosciute, usare, l'umile violetta, profumo e virtù d'umiltà, avrà il suo effetto.
Durante la peste mortale, ci sarà un solo rimedio per proteggerci: inghiottire una carta molto sottile con scritto: "O Gesù, vincitore della morte salvaci. Ave, o crux!"

Durante i tre giorni di tenebre: nessuna anima sopravvivrà se non ricorrerà ai ripari.
Durante queste tenebre orribili arderanno solamente le candele benedette… (Devono essere benedette nel giorno della Candelore 2 febbaio)
Una sola candela durerà per tutti i tre giorni, ma nelle case degli empi e dei bestemmiatori non si accenderanno.
NOSTRA SIGNORA DEI GIGLI
Il martedì 23 giugno 1936, una ragazza di Blain aveva portato a Maria Giulia un Giglio che era stato deposto davanti al Santissimo nella chiesa parrocchiale durante la giomata del Corpus Domini. Questo Giglio fu messo fra le braccia della grande statua di Nostra Signora di Lourdes che domina il capezzale di Maria Giulia e vi rimase per tutta l'estasi. Durante quest'estasi, la Santissima Vergine, rispondendo a una offerta totale di Maria Giulia fatta in suo nome e in nome di tutti i suoi amici, disse: "Per ricompensa, ho nelle braccia questo bel fiore bianco che ricorda la mia virtù più bella... Sparpagliate questo fiore senza macchia ... E ciascuno di voi ne prenda una particella e la porti a casa, perché è me stessa che portate con voi, la Regina dei Gigli, la Regina della Pace, la Regina dei Prodigi, la Regina dei miracoli". Poi, alla fine dell'estasi, al momento delle ultime benedizioni, la Santissima Vergine disse a Maria Giulia: "Dà una particella (del Giglio) a tutti i miei piccoli bambini, è il fiore di Gesù, del profumo delizioso e benedetto sulla terra ... Gesù ha bisogno di molti Gigli...".
Le persone presenti ebbero l'impressione che il Giglio deposto fra le braccia di Nostra Signora di Lourdes durante l'estasi avesse ripreso la freschezza di quando era stato appena colto.
Durante l'estasi del martedì 2 febbraio 1937, festa della Purificazione della Vergine Santissima; Maria Giulia ringraziava la Madonna per tutte le grazie di protezione e di guarigione concesse a tante persone che erano ricorsi alle particelle di Giglio, e la Vergine Santissima confermò le sue parole del 23 giugno sopraindicato e aggiunse: "...questo Giglio io l'ho benedetto dopo il mio Divin Figlio, e farà molti prodigi", e due giorni dopo il 4 febbraio: "piccoli amici, datemi questo nome: MADRE DI PUREZZA, GIGLIO DI PUREZZA SENZA MACCHIA... Darò molte grazie, farò anche prodigi, guarirò ammalati al contatto di questo bel Giglio, simbolo di purezza..."
"O piccoli bambini della terra, venite al mio Cuore, invocatemi così: Nostra Signora dei Gigli, Madre dei prodigi..."
Benedizioni e promesse furono rinnovate frequentemente dalla Santissima Vergine. Il giorno 8 aprile 1937 disse: "O miei piccoli bambini, io vi benedico con tutto il mio Cuore, vi benedico col cuore di Nostra Signora dei Gigli".
Il 10 giugno 1937, Nostro Signore disse: "Piccoli amici, Io do ai vostri fiori di Giglio, la stessa benedizione che ho dato a quelli che vi hanno protetto... (attraverso di loro) farò dei miracoli, farò prodigi strepitosi per i miei eletti della terra":
E ancora il 18 luglio 1939: "Io benedico i Gigli e do loro la mia potenza per dare sollievo all'umana sofferenza".
Nel piccolo steccato dietro la capanna di Maria Giulia, c'erano alcuni Gigli, e a sua richiesta 1'8 dicembre 1938, furono tolti i bulbi, e furono benedetti da Nostro Signore durante l'estasi di quello stesso stesso giorno.
Nostro Signore promise che i Gigli che si svilupperanno da questi bulbi saranno benedetti e che basterà presentare davanti al Santissimo esposto fiori o petali, affinché questi godano delle stesse benedizioni e degli stessi privilegi dei precedenti, assicurando così la continuità della devozione a Nostra Signora dei Gigli, anche dopo la morte di Maria Giulia.
INVOCHIAMO SAN GIUSEPPE
Bisogna anche rivolgersi a san Giuseppe. Difatti, il Santo, il 19 marzo 1905, dopo aver annunciato che i castighi sarebbero aumentati perché non era stato tenuto conto degli avvertimenti di Nostra Signora a La Salette, aggiunse: "M'invocano molto poco ... Eppure io sono immediatamente dopo Gesù e Maria, che hanno il piacere di mettere i loro tesori a mia disposizione.... E sappiate bene, che il mio desiderio di esaudirvi è più grande dello stesso vostro desiderio di essere esauditi. Perché?! ... Si, perché m'invocate così poco?..."
ALTRI SOCCORSI PROPOSTI DA NOSTRO SIGNORE E DALLA MADONNA
Il 20 luglio 1882 e il 15 novembre 1921, Nostro Signore chiedeva che i suoi servi e le sue serve portassero la "Croce adorabile che preserverà da tutti i generi di mali". Egli ne fece così la descrizione:"La Croce dalla fiamma bianca ovvero la Croce del perdono".
Il 16 agosto 1880, volendo soccorrere i suoi bambini della terra, "in un tempo così difficile, in cui la corruzione si espande dappertutto", la nostra buona Mamma Celeste propose la coniatura di una medaglia per la protezione dell'innocenza dei bambini piccoli. E aggiunse: "Ogni cristiano potrà munirsene come una difesa e un'arma di fede"
"Questa è la medaglia di Nostra Signora della Guardia".
Dopo molte difficoltà per realizzarlo, la provvidenza permise l'uscita di uno scapolare richiesto dal Nostro Signore e dalla Madonna il 23 agosto 1878. Questo è un ultimo soccorso a noi offerto: "Lo scapolare di Benedizione e di Protezione".

CROCE DEL PERDONO
CROCE DEI FIGLI E DELLE FIGLIE DELLA LUCE
Durante moltissime estasi, Maria Giulia JAHENNY, la pia stigmatizzata di la Fraudais, fu infiammata d'amore alla Croce, e Nostro Signore le rivelò che avrebbe concesso molte grazie a coloro che veneravano la Sua Santa Croce, e li avrebbe particolarmente protetti durante i castighi. Queste anime privilegiate erano chiamate da Nostro Signore -La famiglia della Croce il cui destino è di essere protetta..
Parole di Nostro Signore il 20 luglio 1882
«lo desidero che i miei servi e le mie serve e perfino i bambini possano rivestirsi di una Croce. Questa Croce sarà piccola e porterà al centro come una fiammella bianca. Questa fiamma indicherà che essi sono i figli e le figlie della luce».
Questa frase si trova nel Vangelo di San Giovanni: «Credete nella luce, per essere figli della luce, (Vangelo della Messa dell'Esaltazione della Santa Croce, 14 settembre).
Estasi dei 15 novembre 1921
Un'altra domanda di Nostro Signore che vuole soccorrere coloro che confidano nella Sua misericordiosa bontà
«Miei cari piccoli amici, Io voglio darvi un'idea di quanto soffro, pen­sando a tante anime che vengono private dell'eterna beatitudine. Miei cari piccoli amici, i giorni scorsi sono stati ben terribili, ma quelli che verranno lo saranno ancora di più, poichè il male aumenta con grande intensità, e diventerà tale da oltrepassare ogni misura. Miei cari piccoli amici, voi por­terete la Mia Croce adorabile che vi preserverà da tutti i mali: essa sarà grande o piccola e più tardi Io le benedirò. Esse porteranno il nome di Croce del perdono, in primo luogo. In secondo luogo, esse porteranno il nome di Croce della salvezza. In Terzo luogo, esse porteranno il nome di Croce della santa protezione.. In quarto luogo, esse porteranno il nome di «Croce calma flagelli. In quinto luogo, esse porteranno la preghiera O DIO,
Salvatore Crocifisso, infiammami d'amore, di fede e di coraggio per la salvezza dei miei fratelli».
Miei cari figli, tutte le anime sofferenti e crivellate di flagelli, tutti coloro che baceranno questa Croce avranno il Mio perdono, tutti coloro che la toc­cheranno avranno il Mio perdono. L'espiazione sarà lunga, ma un giorno arriverà in Cielo, il Cielo sarà aperto... Io vi avverto in anticipo, Miei cari piccoli amici, affinchè voi non siate sorpresi, affinchè avrete tutto il tempo di avvertire i vostri cari e le vostre famiglie.
Estasi del 17 gennaio 1922
Nostro Signore ha rivelato questa preghiera da recitare spesso, e spe­cialmente nei momenti del «grande diluvio di mali e di terrori.
«Ti saluto, Ti adoro e Ti abbraccio, o Croce adorabile del mio Salvatore. Proteggici, custodiscici, salvaci. Gesù Ti ha tanto amata, e, seguendo il Suo esempio, anch'io Ti amo. Con la tua santa immagine calma i nostri terrori. Che io non perda la pace e la fiducia.
Nostro Signore aggiunge che, recitando questa preghiera, «Voi rice­verete tante grazie, tanta forza ed amore, in modo che questo grande diluvio passerà come se non fosse nemmeno avvenuto. Questa è una grazia della mia tenerezza.
AMDG et BVM

Sonetto mariano composto dal diavolo



Il Drago apologeta della Donna dell’Apocalisse
   
Una singolare esperienza negli Esorcismi: il Diavolo costretto a tessere gli elogi della Vergine Immacolata, persino componendo per lei un sonetto di alta ‘mariologia’.
Tutti gli esorcisti sanno quanto sia efficace, durante gli Esorcismi, invocare la Vergine, per ragioni ben note che il Demonio stesso è stato costretto a rivelare. Infatti, talvolta Dio obbliga il Diavolo a dire la verità.

Vediamo come in qualche occasione questi sia diventato un ottimo apologista della Madonna.


Un giorno Padre Candido, il famoso esorcista della "Scala Santa" a Roma, interrogò il demonio: "Come mai reagisci di più quando invoco la Madonna che quando invoco Gesù?". Ecco la risposta: "Perché sono più umiliato ad esser vinto da una semplice creatura".



Un’altra volta un esorcista bresciano, don Faustino Negrini, impose al demonio di dire che cosa lo spaventa di più in Maria. Il diavolo rispose:





"Perché è la più umile di tutte le creature, mentre io sono il più superboÈ la più ubbidiente e io sono il più ribelleÈ la più pura e io sono il più sozzo".


A mia volta, dopo aver ricordato a satana questa sua ultima risposta, in cui la Vergine veniva esaltata come la più umile, la più ubbidiente e la più pura di tute le creature, gli comandai che mi dicesse quale è la quarta virtù per cui ha tanta paura della Madonna. Subito mi rispose: "È la sola creatura che mi vince sempre, perché non è mai stata sfiorata dalla più piccola ombra di peccato".



La forza di Maria contro Satana, dovuta alle quattro virtù elencate, è un modello anche per noi. Non sappiamo i piani di Dio su Maria, per preparare la ‘parusia’; ma sappiamo l’aiuto che ella ci dà ora, come madre nostra in ordine alla salvezza; quindi, in particolare, in ordine alla lotta contro il peccato.

L’inimicizia tra la Donna dell’Apocalisse e il Drago perdura sempre e la lotta è senza tregua. Paolo è molto chiaro al riguardo: "Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del Diavolo. La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" (Ef 6, 11-13).


L’opposizione inconciliabile della Vergine Immacolata al Diavolo tentatore ci dice come il ricorso a lei nelle tentazioni del Male e nelle prove della vita ci invita a confidare nel potere d’intercessione di Maria.


Un sonetto mariano 
composto dal diavolo

Nel 1823, ad Ariano Irpino (Avellino), due celebri predicatori domenicani – p. Cassiti e p. Pignataro – furono invitati ad esorcizzare un ragazzo. Allora si discuteva ancora fra i teologi sulla verità dell’Immacolata Concezione, che fu poi proclamata dogma di fede trentun anni dopo, nel 1854. Ebbene, i due frati imposero al Demonio di dimostrare che Maria era Immacolata; e per di più – da bravi ‘buffoni’ napoletani – gli ingiunsero di farlo mediante un sonetto, una poesia di quattordici versi endecasillabi, a rima obbligata. [E si noti che l’indemoniato era un ragazzino di appena dodici anni, per di più analfabeta]. Subito satana pronunciò questi versi:



"Vera Madre son io di un Dio che è Figlio
e son figlia di Lui benché sua Madre.
Ab aeterno nacque Egli ed è mio Figlio,
nel tempo io nacqui eppur gli sono Madre.





Egli è il mio Creator ed è mio Figlio,
son io sua creatura e gli son Madre.
Fu prodigio divin l’esser mio Figlio
un Dio eterno, e me aver per Madre
.





L’esser quasi è comun, tra Madre e Figlio,
perché l’esser dal Figlio ebbe la Madre
e l’esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.




Or se l’esser dal Figlio ebbe la Madre,
o s’ha da dir che fu macchiato il Figlio
o senza macchia s’ha da dir la Madre"
.
Pio IX si commosse quando lesse questo sonetto, che gli fu presentato in occasione della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria..


Gabriele Amorth
Tratto dalla rivista paolina "Madre di Dio" - Marzo 2004


"O Mater mea, Maria sanctissima,
impetra mihi sanctam perseverantiam
et Iesu Christi amorem"

sabato 12 maggio 2012

San Pancrazio, vero lottatore per testimoniare la fede cristiana.





San Pancrazio nacque verso la fine dell’anno 289 dopo Cristo presso Sinnada, cittadina della Frigia, provincia consolare dell’Asia Minore. I suoi ricchi genitori erano di origine romana: la madre Ciriada morì nel parto, mentre il padre Cleonia lo lasciò orfano all'età di otto anni, affidandolo però allo zio Dionisio perché ne curasse l’educazione e l’amministrazione dei beni. Entrambi, Pancrazio e Dionisio, si trasferirono a Roma per risiedere nella loro villa patrizia sul Monte Celio. Qui vennere a contatto con la comunità cristiana di Roma e chiesero di poter essere iniziati alla fede. La scoperta di Dio e di Cristo infiammò a tal punto il cuore del giovane e dello zio, che i due chiesero in breve tempo il Battesimo e l’Eucaristia. Scoppiò nel frattempo la feroce persecuzione di Diocleziano, era l’anno 303 d.C., ed il terrore dalle province dell’impero giunse sino a Roma, falciando inesorabilmente ogni persona che avesse negato l’incenso agli dèi romani o il riconoscimento della divinità dell’imperatore. Anche Pancrazio fu chiamato a sacrificare, per esprimere la sua fedeltà a Diocleziano, ma rifiutandosi fermamente fu allora condotto dinnanzi all’imperatore stesso per essere giudicato. Diocleziano, sorpreso “dall’avvenenza giovanile e bellezza di lui, adoperò ogni arte di promesse e minacce per fargli abbandonare la fede di Gesù Cristo” (da un manoscritto conservato nella Basilica di San Pancrazio). La costanza della fede di Pancrazio meravigliò l’imperatore e tutti i cortigiani presenti all’interrogatorio, suscitando allo stesso tempo lo sdegno dell’imperatore che non esitò ad ordinare la decapitazione dell’intrepido giovane. Condotto fuori Roma, sulla via Aurelia, mentre il sole al tramonto tingeva di purpureo quella sera del 12 maggio 304 e le tenebre scendevano fitte sul tempio di Giano, Pancrazio porse la testa al titubante carnefice, riconsegnando così la propria vita a Dio.
Consumatosi così il martirio del ragazzo, Ottavilla, illustre matrona romana, raccolse il capo ed il corpo, li unse con balsami, li avvolse in preziosi lini e li depose in un sepolcro nuovo, appositamente scavato nelle già esistenti Catacombe del suo predio. Sul luogo del martirio leggiamo ancora oggi: “Hic decollatus fuit Sanctus Pancratius” (Qui fu decollato San Pancrazio). In seguito il capo del martire fu posto nel prezioso reliquiario che ancor oggi si venera nella Basilicali San Pancrazio. I resti del corpo del piccolo martire, invece, sono conservano nell’urna posta sotto l’altare maggiore insieme alle reliquie di altri martiri.
La vicenda di San Pancrazio ha talvolta suscitato tra gli eruditi diverse contestazioni. In essa si riscontrano infatti anacronismi di rilievo ed altri difetti che rilevano innegabilmente il comune armamentario agiografico di cui si servivano i biografi per soddisfare la curiosità dei devoti di un santo. La critica demolitrice non è però andata molto oltre. E’ pur certo che le redazioni latine e greche delle Gesta di San Pancrazio arrivate sino a noi abbiano bisogno dello sfrondamento dalle molte alterazioni contenute, ma comunque al fondo di tali narrazioni si possono riscontrare alcuni elementi sicuramente attendibili. Non si potrebbe spiegare altrimenti come già sul finire del V secolo fosse sicuramente attestato un fervente culto verso un martire di cui non si sapeva molto più che il nome ed il luogo della sepoltura. Gli Acta narranti il martirio di San Pancrazio non sono affatto contemporanei ai fatti accaduti e, secondo gli studiosi, risalirebbero a circa due secoli dopo. Sembra infatti che vennero compilati definitivamente nel VI secolo, periodo che si rivelò di massimo fervore del culto tributato al martire ed in concomitanza con l’edificazione della grande basilica voluta da Papa Simmaco per tramandarne la memoria. Tale ritardo nello stendere le passiones è infatti così spiegato dal Grisar: “poiché le persecuzioni pagane spesso avevano distrutto precisamente gli scritti che trovavansi in possesso della Chiesa, gli atti genuini dei martiri, quali erano stati copiati dai protocolli giudiziari, e le altre narrazioni composte da cristiani contemporanei erano andate perdute in massima parte. Di molti martiri poi nella distretta delle ostilità pagane mai furono redatte narrazioni precise, mentre invece nell'età della Chiesa trionfante, specialmente dacché il pubblico culto dei coraggiosi testimoni della fede per due o tre secoli ebbe preso il più grande slancio e s’erano accresciute le curiosità dei pellegrini sulle circostanze della loro persona e morte, a poco a poco ogni martire dovette avere la sua passione”. Sorge inoltre anche un’altra difficoltà: la “Passio sancti Pancratii” è giunta sino a noi in diverse redazioni differenti tra loro, ma ciò non deve meravigliare, in quanto i codici sono dipendenti l’uno dall’altro, venivano trascritti a distanza di tempo e spesso il copista abbelliva a proprio gusto il testo su cui lavorava. Un incalcolabile numero di manoscritti contenenti la suddetta leggenda è custodito in numerose biblioteche d’Italia e d’Europa, motivo per cui risulterebbe impresa ardua se non impossibile il tentare un raffronto ed una classificazione dei codici originali.
Il Cardinale Baronio, autore nel XVI secolo della più grande storia della Chiesa, ricordò San Pancrazio nella sua monumentale opera, gli Annales Ecclesiastici: “Rursus etiam, quod spectat ad martyres Romae passos, sustulit haec persecutio Rufum virum nobilem, una cum omni familia sua, quarta kalend. Decembris; sed et nobilem specimen christianae constantiae duo pueri ediderunt, quorum prior maxime commendatur Pancratius quatuordecim annos natus; sed et alius quoque aetate minor Crescentius, qui sub Turpilio (seu Turpio) judice, via Salaria gladio passus est” (C. Baronio, Annales, III). Anche se essenziale, la citazione del martirio di Pancrazio è basata dal Baronio su fonti storiche antiche e degne di fede.
Dall’iconografia del santo, che sovente viene raffigurato come un giovane soldato, nasce un’altra curiosità. Bisogna chiarire innanzitutto come a quel tempo la carriera militare era certamente la più promettente per i giovani rampolli delle nobili e ricche famiglie come quella di Pancrazio, in un impero che della guerra aveva fatto la sua fortuna oltre che il mezzo per sottomettere il mondo. Non avendo però validi motivi per affermarlo, è preferibile ipotizzare che l’abito e la posa del combattente nelle quali egli viene posto siano motivati dall’etimologia del suo nome che significa in greco “lottatore”, che in questo caso farebbe riferimento alla lotta da lui combattuta per testimoniare la fede cristiana.
Il Martyrologium Romanum ancora oggi riporta in data 12 maggio la commemorazione “A Roma, al secondo miglio lungo la Via Aurelia, memoria di S. Pancrazio, che ancora adolescente fu ucciso per la fede di Cristo; presso il luogo della sua sepoltura papa Simmaco innalzò la celebre basilica, e papa Gregorio Magno non perse occasione per invitare il popolo ad imitare un simile esempio di verace amore a Cristo. In questa data si commemora la deposizione delle sue spoglie”. Il Messale Romano ed il Breviario, conformemente al calendario liturgico della Chiesa, riportano sempre in tale data la “memoria facoltativa” del santo martire.
San Pancrazio, patrono dei Giovani di Azione Cattolica, è stato indubbiamente uno dei santi più popolari non solo a Roma ed in Italia, ma anche all’estero. A lui sono stati dedicati chiese e monasteri: quello di Roma venne fondato da San Gregorio Magno e quello di Londra da Sant’Agostino di Canterbury, che da il nome anche ad una stazione della metropolitana londinese. Degno di nota è anche il santuario di San Pancrazio presso Pianezza, nella prima cintura torinese, legato ad un fatto miracoloso avvenuto il 12 maggio 1450 al contadino Antonio Casella. Questi, mentre falciava il prato tagliò inavvertitamente un piede alla moglie, venuta a portargli qualcosa da mangiare. I coniugi, angosciati, pregarono il Signore e furono confortati dall’apparizione di San Pancrazio che promise la pronta guarigione in cambio dell’erezione di un luogo di culto. Nacque così un pilone votivo che si ampliò sino a divenire il grande santuario ancora oggi meta di pellegrinaggi. Non bisogna però confondere il fanciullo martire romano venerato a Pianezza con un altro santo omonimo venerato in Piemonte, che nel grande dipinto del Santuario di Castelmagno (Cn) è raffigurato insieme ai santi Maurizio, Costanzo, Ponzio, Magno, Chiaffredo e Dalmazzo in abiti militari, quali presunti soldati della mitica Legione Tebea.


Autore: Fabio Arduino


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LAUDETUR  JESUS  CHRISTUS!
LAUDETUR  CUM  MARIA!
SEMPER  LAUDENTUR!