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lunedì 24 aprile 2017

ELLA è la Sapienza del Mondo.

RIFLESSIONI ED ANALISI INSIEME

A GESÙ E A MARIA


12 giugno 2010

Quando fui chiamata a Sainte Anne d'Auray, in Bretagna, il Signore DIO dell'Universo mi chiese di lasciare tutto qui, in questa città dell'Isère: lasciare la mia famiglia, i miei amici, la mia casa, e partire con mio mari­to, già molto malato.
Non capivo affatto il perché di quell'appello di DIO. Ma ho obbedito, e mio marito mi ha seguita fino a Sainte Anne d’Auray.

Fu una vera, reale separazione dai miei cinque figli, già sposati, che mi rimproverarono di averli separati dal loro padre durante quei due anni e mezzo che gli restavano da vivere su questa terra. 

DIO mi ordinò, allora, di ritornare qui, vicino a loro. E qualche mese dopo, Antoine, mio marito, fu richiamato da Dio. In quel tempo di separazione, io persi la mia cara mamma, il mio tenero sposo, la mia casa e la comprensione dei miei figli i quali, non volendo comprendere, mi allontanarono dalla loro vita, rifiutandomi. Da allora, io vivo sola, malata, in una casa che non ha mai conosciuto la presenza di Antoine, mio marito. Ho accettato, lodando Dio, questa nuova vita che ha fatto di me il compimento del NOME che Gesù mi aveva dato: Io non sono niente.

Je ne suis rien - J. N. S. R.

Sono, dunque, la messaggera che fu inviata da Dio a vivere vicino a Sant'Anna, per ritrovare in quella Basilica dedicata a quella Grande Signora, la presenza del tutto nascosta della Piccola Maria. Sant'Anna, chiamata in quella regione "Madame Sainte Anne" (Signora Sant'Anna) mi aspettava nella sua superba Basilica, quella sera dell’8 dicembre 2001, dove si celebrava la Festa dell'Immacolata Concezione. 
Per seguire quella Messa così solenne, si distribuivano dei foglietti azzurri. Ne presi uno, che ho trovato, tempo fa, nella borsa che portavo quella sera; una borsetta dimenticata per quasi dieci anni. Quando l'ho aperta era come se di colpo, scoprendo quel foglietto azzurro, risentissi il canto che, sul foglio, s'intitolava L'Esultanza di Maria. Come se la Santa Nonna di Gesù Cristo mi avesse detto: Tieni, prendi questo. Ti servirà presto per onorare la Mia Santa Figlia Maria, Madre del tuo Dolce Salvatore.

Ella è la Sapienza del Mondo.

Quel testo dei Proverbi (8, 22-35) fu distribuito, meditato e cantato durante la veglia di preghiera e la Santa Messa della Festa dell’Immacolata Concezione, l’8 Dicembre 2001, nella Basilica di Sainte Anne d'Auray. È il testo biblico della Sapienza.

Da notare, inoltre, che durante il Concilio Vaticano II, il Cardinale Bea aveva esposto davanti ai Padri Conciliari la sua convinzione che tale testo riguardava la Vergine Maria; e quindi, Ella preesisteva nel Pensiero Divino prima della CREAZIONE. Era quanto aveva già confermato Gesù nei suoi dettati a Maria Valtorta (Vol 1° de «Il Vangelo come mi è stato rivelato»). Ed è ciò che JNSR conferma qui, in questo libro, dedicato a Maria da Gesù di Nazaret.

Egli dice di avere verificato tutte le Scritture e averle dettate Egli Stesso a JNSR.
È dunque così confermato che l'Umiltà della Sua Santissima Madre, non avrebbe permesso di manifestare tutto quanto il Suo DIO fece per Lei. Ella ha permesso al Figlio Suo Divino di esprimersi per Lei in questo libro. È cosi che Gesù Cristo, Suo Figlio Divino, può dire al Mondo intero, mediante questo Libro, diretto da Lui Stesso:

Quanto Maria ha saputo affascinare il Cuore Divino di DIO,
pronunciando il Suo Sì incomparabile,
accettando di diventare la Madre del SALVATORE !

Grazie a Lei si è compiuto

TUTTO IL PIANO DI DIO.

Il Piano è ora affidato alla Sua Santa Chiesa della Terra, alla quale resta il compito di portarlo a compimento.

È il SIGILLO che Dio apporrà sul Libro della VITA, che presto sarà aperto, dopo quest'ultima richiesta alla Sua Chiesa:
"Mia Madre è veramente nata dal Padre,
Ella è stata scelta da tutta l'Eternità
da Colui che detiene tutti i Misteri dell’Universo e
che apre e chiude tutte le Leggi che riguardano
l'Equilibrio del Mondo, ora in grande pericolo.
Egli chiede l'ultimo favore alla Sua Chiesa, chiede di obbedirgli,
designando la Madre del Suo Divin Figlio
con la Sua Vera Origine:
FIN DALLA SUA CONCEZIONE
MARIA È DIVINA!
Amen.

DIO in tutti i Suoi Poteri

J. N. S. R.
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Da: Il libro dei Proverbi, 8, 22-35:

La Sapienza creatrice

Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, fin d'allora.
Dall'eternità sono stata costituita,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
Quando non esistevano gli abissi, io fui generata;
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;
prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io sono stata generata.
Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi,
né le prime zolle del mondo;
quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull'abisso;
quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell'abisso;
quando stabiliva al mare i suoi limiti,
sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia;
quando disponeva le fondamenta della terra,
allora io ero con lui come architetto
ed ero la sua delizia ogni giorno,
dilettandomi davanti a lui in ogni istante;
dilettandomi sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.

Ora, figli, ascoltatemi:

beati quelli che seguono le mie vie!
Ascoltate l'esortazione e siate saggi,
non trascuratela!
Beato l'uomo che mi ascolta,
vegliando ogni giorno alle mie porte,
per custodire attentamente la soglia.
Infatti, chi trova me trova la vita,
e ottiene favore dal Signore;  -

domenica 13 maggio 2012

Sonetto mariano composto dal diavolo



Il Drago apologeta della Donna dell’Apocalisse
   
Una singolare esperienza negli Esorcismi: il Diavolo costretto a tessere gli elogi della Vergine Immacolata, persino componendo per lei un sonetto di alta ‘mariologia’.
Tutti gli esorcisti sanno quanto sia efficace, durante gli Esorcismi, invocare la Vergine, per ragioni ben note che il Demonio stesso è stato costretto a rivelare. Infatti, talvolta Dio obbliga il Diavolo a dire la verità.

Vediamo come in qualche occasione questi sia diventato un ottimo apologista della Madonna.


Un giorno Padre Candido, il famoso esorcista della "Scala Santa" a Roma, interrogò il demonio: "Come mai reagisci di più quando invoco la Madonna che quando invoco Gesù?". Ecco la risposta: "Perché sono più umiliato ad esser vinto da una semplice creatura".



Un’altra volta un esorcista bresciano, don Faustino Negrini, impose al demonio di dire che cosa lo spaventa di più in Maria. Il diavolo rispose:





"Perché è la più umile di tutte le creature, mentre io sono il più superboÈ la più ubbidiente e io sono il più ribelleÈ la più pura e io sono il più sozzo".


A mia volta, dopo aver ricordato a satana questa sua ultima risposta, in cui la Vergine veniva esaltata come la più umile, la più ubbidiente e la più pura di tute le creature, gli comandai che mi dicesse quale è la quarta virtù per cui ha tanta paura della Madonna. Subito mi rispose: "È la sola creatura che mi vince sempre, perché non è mai stata sfiorata dalla più piccola ombra di peccato".



La forza di Maria contro Satana, dovuta alle quattro virtù elencate, è un modello anche per noi. Non sappiamo i piani di Dio su Maria, per preparare la ‘parusia’; ma sappiamo l’aiuto che ella ci dà ora, come madre nostra in ordine alla salvezza; quindi, in particolare, in ordine alla lotta contro il peccato.

L’inimicizia tra la Donna dell’Apocalisse e il Drago perdura sempre e la lotta è senza tregua. Paolo è molto chiaro al riguardo: "Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del Diavolo. La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" (Ef 6, 11-13).


L’opposizione inconciliabile della Vergine Immacolata al Diavolo tentatore ci dice come il ricorso a lei nelle tentazioni del Male e nelle prove della vita ci invita a confidare nel potere d’intercessione di Maria.


Un sonetto mariano 
composto dal diavolo

Nel 1823, ad Ariano Irpino (Avellino), due celebri predicatori domenicani – p. Cassiti e p. Pignataro – furono invitati ad esorcizzare un ragazzo. Allora si discuteva ancora fra i teologi sulla verità dell’Immacolata Concezione, che fu poi proclamata dogma di fede trentun anni dopo, nel 1854. Ebbene, i due frati imposero al Demonio di dimostrare che Maria era Immacolata; e per di più – da bravi ‘buffoni’ napoletani – gli ingiunsero di farlo mediante un sonetto, una poesia di quattordici versi endecasillabi, a rima obbligata. [E si noti che l’indemoniato era un ragazzino di appena dodici anni, per di più analfabeta]. Subito satana pronunciò questi versi:



"Vera Madre son io di un Dio che è Figlio
e son figlia di Lui benché sua Madre.
Ab aeterno nacque Egli ed è mio Figlio,
nel tempo io nacqui eppur gli sono Madre.





Egli è il mio Creator ed è mio Figlio,
son io sua creatura e gli son Madre.
Fu prodigio divin l’esser mio Figlio
un Dio eterno, e me aver per Madre
.





L’esser quasi è comun, tra Madre e Figlio,
perché l’esser dal Figlio ebbe la Madre
e l’esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.




Or se l’esser dal Figlio ebbe la Madre,
o s’ha da dir che fu macchiato il Figlio
o senza macchia s’ha da dir la Madre"
.
Pio IX si commosse quando lesse questo sonetto, che gli fu presentato in occasione della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria..


Gabriele Amorth
Tratto dalla rivista paolina "Madre di Dio" - Marzo 2004


"O Mater mea, Maria sanctissima,
impetra mihi sanctam perseverantiam
et Iesu Christi amorem"

venerdì 3 giugno 2011

L'IMMACOLATA NELLA LUCE TRINITARIA


    In armonia col tema principale di questo Blog piace riportare quanto scrive il padre fondatore dei Francescani dell'Immacolata Stefano Maria Pio Manelli:

    "La Teologia afferma, ed è evidente, che l'Immacolata Concezione appartiene a un ordine a sé, frutto dell'unico atto perfettissimo di Redenzione, compiuto dal Redentore esclusivamente per Maria.

    In tal modo Maria, pur essendo discendente e figlia di Adamo, E' anzitutto, e ancor più, figlia di Dio, da Lui voluta ab aeterno immacolata e santa, collocata molto al di sopra di ogni altra creatura angelica e terrestre.

    Tra gli Scritti di san Francesco d'Assisi, infatti, leggiamo questa mirabile antifona mariana:  <<Santa Maria Vergine, non vi è alcuna simile a te, nata nel mondo, tra le donne, figlia e ancella dell'altissimo Re, il Padre celeste, Madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, Sposa dello Spirito Santo>>.

    In poche frasi, san Francesco d'Assisi, teologo mistico, presenta l'Immacolata nella sua unicità, espressa in luce trinitaria altissima, a richiamo ravvicinato dell'antica espressione dei Padri che consideravano e chiamavano Maria Santissima "complementum Trinitatis", (complemento della Santissima Trinità), a richiamo, ancor più suggestivo, dell'espressione di santa Maria Maddalena de' Pazzi (1566-1607), la celebre mistica carmelitana fiorentina, che definiva Maria Santissima 'sazietà della Santissima Trinità' ".
(Da: "L'Immacolata Concezione". Novena, Casa Mariana Editrice, pg 31-32).

***
    E' la stessa Vergine Santissima che ne parla nell'inno dei suoi sette gaudi "Gaude flore virginali", dettato a san Tommaso Becket (Arciv. di Canterbury, canoniz. 1173): nella V strofa si canta:

"Gaude Virgo Mater Christi,
Quia sola meruisti,
O Virgo piissima,
Esse tantae dignitatis,
Quod sis Sanctae Trinitatis
Sessione proxima."

    <<Rallegrati, Vergine Madre di Cristo, perchè tu sola, o Vergine piissima, hai meritato così grande dignità di sedere accanto alla Santa Trinità>> (in A. Lepicier, Traci, de B. V. Maria, 125)

    Nessuna paura allora di esagerare nelle lodi all'Immacolata. E' Dio che ha fatto bella Maria. E quest'Artista non sarà mai  superato da nessuno. E noi, in verità, non arriveremo mai ad amarla come l'ha amata Dio. Questo ripeteva san Massimiliano Maria Kolbe, senza mai stancarsi, esortando tutti ad amarLa sempre più.


   Davvero l'Immacolata venne introdotta in certo senso nella famiglia stessa di Dio, Uno e Trino. Possiamo dire ch'E' PIENAMENTE GIGLIO PERFETTISSIMO DELLA TRINITA', Rosa splendente che abbellisce il cielo.......

AMDG et BVM