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sabato 26 luglio 2014

L'obiettivo è essere agnelli, cioè assomigliare all'Agnello, anche perché, parliamoci chiaro, se non ci fosse Lui, l'Agnello, che ci ama pazzamente, obbedire non avrebbe nessun senso.

OBBEDIRE E' MEGLIO: IL MIO NUOVO LIBRO
In pochi giorni è diventato il libro più venduto su Amazon
di Costanza Miriano

Ore 19 e 02. Calcolando che la strada è rallentata dai lavori, basta uno in doppia fila che faccia scendere la nonna finta invalida e posso contare ancora in un'ora e diciotto minuti prima che gli ospiti arrivino. Devo solo: preparare la cena, tutta tranne la carne – quella l'ho già bruciata (ho dovuto mettere la muta alla Barbie surfista nel momento decisivo, e secondo me lei era un po' ingrassata) – apparecchiare (ho solo sei forchette uguali, ma pare che la tavola spaiata faccia molto degagee), correggere due dettati e riascoltare storia, fornire a quattro figli quattro travestimenti da ragazzi a modo, possibilmente della taglia giusta o con una ragionevole approssimazione, più alcune rapide formalità tipo demolire il fortino costruito sul divano con le insegne delle femmine ("io mi lamento per principio" e "vietato ai maschi"), nascondere con poche abili mosse orsi dentro a ripostigli e furetti sotto i letti.

sabato 10 maggio 2014

Domenica 11 Maggio 2014, IV Domenica di Pasqua - Anno A


I falsi pastori non hanno avuto parole sincere né atti di conforto. Essi hanno disperso e torturato il gregge, o lo hanno abbandonato ai lupi, o lo hanno ucciso per trarne profitto vendendolo per assicurarsi la vita, o gli hanno sottratto i pascoli per fare di essi dimore di piacere e boschetti per gli idoli. Sapete quali sono i lupi? 
di Maria Valtorta



Domenica 11 Maggio 2014, IV Domenica di Pasqua - Anno A

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 10,1-10.
"In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.
Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. 
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. 
E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 
Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 
Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro. 
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 
Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 
Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza." 

Traduzione liturgica della Bibbia

Corrispondenza nel "Evangelo come mi è stato rivelato" 
di Maria Valtorta : Volume 8 Capitolo 518 pagina 143.


1Gesù, entrato in città dalla porta di Erode, sta attraversandola dirigendosi verso il Tiropeo e il borgo di Ofel.
«Al Tempio ci andiamo?», chiede l’Iscariota. 
«Sì» 
«Bada a ciò che fai!», ammoniscono in molti. 
«Non mi fermerò che il tempo della preghiera». 
«Ti tratterranno». 
«No. Entreremo dalle porte di settentrione e usciremo dalle porte di mezzogiorno, e non faranno a tempo ad organizzarsi per nuocermi. A meno che ci sia sempre alle mie spalle uno che mi sorveglia e indica». 
Nessuno ribatte e Gesù prosegue verso il Tempio che appare, in cima al suo colle, quasi spettrale nella luce verde giallastra di un plumbeo mattino d’inverno, nel quale il sole sorgente è soltanto un ricordo che si ostina a tenersi presente cercando di aprirsi un varco nella nuvolaglia pesante. Sforzo vano! Lo splendere allegro dell’aurora non è ridotto che ad un riflesso smorto di un giallo irreale, non diffuso, ma a chiazze miste a toni di piombo venato di verde. E sotto a questa luce i marmi e gli ori del Tempio appaiono smorti, tristi, direi lugubri come rovine emergenti da una zona di morte. 

Gesù lo guarda intensamente nel salire verso la cinta. E guarda i volti dei viandanti mattutini. Per la più parte umile gente: otolani, pastori con le bestiole da macello, servi o massaie diretti ai mercati. Tutta gente che va via silenziosa, ravvolta nei mantelli, un poco curva per difendersi dall’aria vibrata del mattino. Anche i volti sembrano più pallidi che non come sono solitamente i volti di questa razza. È la luce strana che li fa così verdastri o quasi perlacei nel contorno delle stoffe colorate dei manti, non certo atti nei loro verdi, viola vivo, giallo intenso, a gettare riflessi rosei sui volti. Qualcuno saluta il Maestro, ma non si ferma. Non è ora propizia. Mendichi non ce ne sono ancora a gettare il loro lamentoso grido ai crocicchi e sotto i voltoni che coprono le vie ad ogni poco. L’ora e la stagione contribuiscono alla libertà, per Gesù, di andare senza ostacoli 
Eccoli alla cinta. Entrano. Vanno nell’atrio degli Israeliti. Pregano mentre un suono di trombe, direi di argento per il loro timbro, annuncia certo qualcosa di importante, spargendosi per il colle e mentre un profumo di incenso si sparge soavemente, soverchiando ogni altro odore meno piacevole che possa sentirsi in cima al Moria, ossia il perpetuo, direi naturale, odore di carne che viene sgozzata e consumata dal fuoco, di farina bruciata, di olio ardente che stagna sempre lassù, più o meno forte ma sempre presente per i continui olocausti. 

Vengono via per altra direzione e cominciano ad essere notati dai primi accorrenti al Tempio, da appartenenti allo stesso, dai cambiavalute e venditori che stanno montando i loro banchi e i loro recinti. Ma sono troppo pochi, e la sorpresa è tale che non sanno agire. Fra loro si scambiano parole di stupore: «È tornato!», «Non è andato in Galilea come dicevano», «Ma dove era nascosto, se non fu trovato in nessun luogo?», «Vuole proprio sfidarli», «Che stolto!», «Che Santo!», e così via, a seconda dell’animo dei singoli. 

2Gesù è già fuori dal Tempio e scende verso la strada che va verso Ofel, quando, all’incrocio con delle vie che salgono a Sion, si imbatte nel cieco nato, guarito da poco, che carico di ceste piene di mele odorose cammina tutto allegro, scherzando con altri giovani ugualmente carichi che vanno in senso opposto al suo. 
Forse al giovane passerebbe inosservato l’incontro, dato che egli ignora il volto di Gesù e quello degli apostoli. Ma Gesù non ignora il volto del miracolato. E lo chiama. Sidonia detto Bartolmai si volge e guarda interrogativamente l’uomo alto e maestoso, nonostante sia vestito umilmente, che lo chiama a nome dirigendosi ad una vietta.
«Vieni qui», ordina Gesù. 
Il giovane si avvicina senza posare il suo carico, sogguarda Gesù e, credendolo uno desideroso di acquistare le mele, dice: «Il mio padrone le ha già vendute. Ma ne ha ancora, se vuoi. Sono belle e buone. Venute ieri dai pometi di Saron. E se ne comperi molte ne hai un forte sconto, perché...». 
Gesù sorride alzando la destra a porre freno alla parlantina del giovane. E dice: «Non ti ho chiamato per acquistare le mele, ma per rallegrarmi con te e benedire con te l’Altissimo che ti ha usato grazia». 
«Oh, sì! Io lo faccio di continuo, e per la luce che vedo e per il lavoro che posso fare, aiutando mio padre e mia madre, finalmente. Ho trovato un buon padrone. Non è ebreo, ma è buono. Gli ebrei non mi volevano per... perché sanno che sono stato cacciato dalla sinagoga», dice il giovane posando al suolo le ceste. 
«Ti hanno cacciato? Perché? Che hai fatto?». 

«Io niente. Te lo assicuro. Il Signore ha fatto. Egli in sabato mi ha fatto trovare quell’uomo che si dice sia il Messia, ed Egli mi ha guarito, come Tu vedi. E per questo mi hanno cacciato». 
Allora Colui che ti ha guarito non ti ha fatto in tutto un buon servizio», tenta Gesù. 
«Non lo dire, uomo! È una bestemmia la tua! Prima di tutto mi ha mostrato che Dio mi ama, poi mi ha dato la vista... Tu non sai cosa è “vedere”, perché hai sempre visto. Ma uno che non aveva mai visto! Oh!... È... Sono tutte le cose insieme che si hanno con la vista. Io ti dico che quando ho visto, là presso Siloe, ho riso e pianto, ma di gioia, eh? Ho pianto come non avevo pianto nella sventura. Perché ho capito allora quanto essa era grande e quanto buono era l’Altissimo. E poi posso guadagnarmi la vita, e con lavoro decoroso. E poi... ‑ questo è quello che più di tutto spero mi conceda il miracolo avuto ‑ e poi spero poter incontrare l’uomo che si dice Messia e il suo discepolo che mi ha...». 
«E che faresti allora?».
«Lo vorrei benedire. Lui e il suo discepolo. E vorrei dire al Maestro, che deve venire proprio da Dio, di prendermi per suo servo. 
«Come? Per causa sua sei all’anatema, con fatica trovi lavoro, puoi essere anche più punito, e vuoi servirlo? Non sai che sono perseguitati tutti coloro che seguono Colui che ti ha guarito?». 
«Eh! lo so! Ma Egli è il Figlio di Dio, così si dice fra noi. Per quanto quelli di lassù (e accenna al Tempio) non vogliono che si dica. E non merita lasciare tutto per servire Lui?». 

3«Credi tu dunque nel Figlio di Dio e nella sua presenza in Palestina?». 
«Io lo credo. Ma vorrei conoscerlo per credere in Lui non solamente nell’intelletto ma con tutto me stesso. Se Tu sai chi è e dove si trova, dimmelo, perché io vada a Lui e lo veda, e creda completamente in Lui, e lo serva». 
«Lo hai veduto già, né c’è bisogno che tu vada a Lui. Quello che tu vedi in questo momento e che ti parla è il Figlio di Dio». 
Io non potrei asserirlo con piena sicurezza, ma mi è parso che nel dire queste parole Gesù abbia quasi avuto una brevissima trasfigurazione, divenendo bellissimo e direi splendente. Direi che, per premiare l’umile credente in Lui e confermarlo nella sua fede, abbia, per la durata di un baleno, svelato la sua bellezza futura, voglio dire quella che assumerà dopo la risurrezione e conserverà nel Cielo, la sua bellezza di creatura umana glorificata, di corpo glorificato e fuso all’inesprimibile bellezza della Perfezione che è sua. Un attimo, dico. Un baleno. Ma l’angolo semioscuro, dove si sono ridotti per parlare, sotto l’archivolto del vicolo, si illumina stranamente di una luminosità che si sprigiona da Gesù che, ripeto, si fa bellissimo. 
Poi torna tutto come prima, meno il giovane che ora è a terra, col viso nella polvere, e che adora dicendo: «Io credo, Signore, mio Dio!». 


«Alzati. Io sono venuto nel mondo per portare la luce e la conoscenza di Dio e per provare gli uomini e giudicarli. Questo mio tempo è tempo di scelta, di elezione e di selezione. Io sono venuto perché i puri di cuore e d’intenzione, gli umili, i mansueti, gli amanti della giustizia, della misericordia, della pace, coloro che piangono e quelli che sanno dare alle diverse ricchezze il loro reale valore e preferire quelle spirituali alle ricchezze materiali, trovino ciò che il loro spirito anela, e quelli che erano ciechi, perché gli uomini hanno alzato muraglie spesse ad interdire la luce, ossia la conoscenza di Dio, vedano, e quelli che si credono veggenti divengano ciechi...». 

4«Allora Tu odii molta parte degli uomini e non sei buono come dici di essere. Se lo fossi, cercheresti che tutti vedessero, e chi già vede non divenisse cieco», interrompono alcuni farisei sopraggiunti dalla via principale e avvicinatisi con altri, cautamente, alle spalle del gruppo apostolico. 
Gesù si volge e li guarda. Non è certo più trasfigurato in dolce bellezza, ora! È un Gesù ben severo quello che fissa sui suoi persecutori i suoi sguardi di zaffiro, e la sua voce non ha più la nota d’oro della letizia, ma è bronzea, e come suono di bronzo è incisiva e severa mentre risponde: «Non sono Io quello che voglio che non vedano la verità coloro che al presente la combattono. Ma sono essi stessi che alzano delle lastre davanti alle loro pupille per non vedere. E si fanno ciechi di loro libera volontà. E il Padre mi ha mandato perché la divisione avvenga e siano veramente noti i figli della Luce e quelli delle Tenebre, coloro che vogliono vedere e coloro che vogliono farsi ciechi». 

«Siamo forse anche noi fra questi ciechi?». 
«Se lo foste e cercaste di vedere, non ne avreste colpa. Ma è perché dite: “Noi ci vediamo”, e poi non volete vedere, che peccate. Il vostro peccato rimane perché non cercate di vedere pur essendo dei ciechi». 
«E cosa dobbiamo vedere?». 
«La Via, la Verità, la Vita. Un cieco nato, come era costui, col suo bastoncello può sempre trovare la porta della sua casa e girare in essa, perché conosce la sua casa. Ma, se fosse portato in altri luoghi, non potrebbe entrare dalla porta della nuova casa, perché non saprebbe dove si trova e darebbe di cozzo contro le muraglie. 

5I1 tempo della nuova Legge è venuto. Tutto si rinnova e un mondo nuovo, un nuovo popolo, un nuovo regno sorgono. Ora quelli del tempo passato non conoscono tutto questo. Essi conoscono il loro tempo. Sono come dei ciechi portati in un nuovo paese dove è la casa regale del Padre, ma della quale non conoscono l’ubicazione. Io sono venuto per condurli ed introdurli in essa e perché vedano. Ma sono Io stesso la Porta per la quale si accede nella casa paterna, nel Regno di Dio, nella Luce, nella Via, nella Verità, nella Vita. E sono anche Colui che è venuto a radunare il gregge rimasto senza guida e a condurlo in un unico ovile: in quello del Padre. Io so la porta dell’Ovile, perché sono insieme Porta e Pastore. E vi entro e vi esco come e quando voglio. E vi entro liberamente, e dalla porta, perché sono il vero Pastore. 
Quando uno viene a dare alle pecore di Dio altre indicazioni, o cerca traviarle portandole ad altre dimore e ad altre vie, non è il buon Pastore, ma è un pastore idolo. E così, chi non entra dalla porta dell’ovile, ma cerca di entrarvi da un’altra parte scavalcando il recinto, non è il pastore ma un ladro e un assassino che vi entra con intento di rubare e di uccidere, perché gli agnelli predati non abbiano voce di lamento e non richiamino l’attenzione dei guardiani e del pastore. Anche fra le pecore del gregge d’Israele cercano di insinuarsi dei falsi pastori per traviarle fuori dai pascoli, lontane dal Pastore vero. E vi entrano disposti anche a strapparle dal gregge con la violenza, e all’occorrenza sono anche disposti ad ucciderle e colpirle in tante maniere, perché non parlino dicendo al Pastore le astuzie dei falsi pastori né gridino a Dio di proteggerle contro i loro avversari e gli avversari del Pastore. 

Io sono il buon Pastore e le mie pecore mi conoscono, e mi conoscono coloro che sono in eterno i portinai del vero Ovile. Essi hanno conosciuto Me e il mio Nome e lo hanno detto perché fosse noto ad Israele, e mi hanno descritto e preparato le mie vie, e quando la mia voce si è udita, ecco che l’ultimo di essi mi ha aperto la porta, dicendo al gregge in attesa del vero Pastore, al gregge stretto intorno al suo bastone: “Ecco! Questo è Colui di cui ho detto che viene dietro di me. Uno che mi precede perché esisteva prima di me ed io non lo conoscevo. Ma per questo, perché siate pronti a riceverlo, sono venuto a battezzare con l’acqua, affinché fosse manifestato in Israele”. E le pecore buone hanno sentito la mia voce e, quando le ho chiamate per nome, esse sono accorse e le ho condotte meco, così come fa un vero pastore noto alle pecore che lo riconoscono alla voce e lo seguono dovunque egli vada. E quando le ha fatte uscire tutte, cammina davanti ad esse, ed esse gli vanno dietro perché amano la voce del pastore. Mentre non vanno dietro ad uno straniero, ma anzi fuggono lontano da lui perché non lo conoscono e lo temono. Io pure cammino davanti alle mie pecore per segnare loro la via ed affrontare per primo i pericoli e segnalarli al gregge, che voglio condurre in salvo nel mio Regno». 


6«Che Israele non è più forse il regno di Dio?». 
«Israele è il luogo da dove il popolo di Dio deve assurgere alla vera Gerusalemme e al Regno di Dio». 
«E il Messia promesso, allora? Quel Messia che Tu asserisci di essere, non deve dunque rendere trionfante Israele, glorioso, padrone del mondo, assoggettando al suo scettro tutti i popoli e vendicandosi, oh!, vendicandosi ferocemente di tutti coloro che lo hanno assoggettato da quando è popolo? Non è vero nulla di questo, allora? Tu neghi i profeti? Tu dici stolti i rabbi nostri? Tu...». 

«Il Regno del Messia non è di questo mondo. Esso è il Regno di Dio, fondato sull’amore. Non altro è. E il Messia non è re di popoli e milizie, ma re di spiriti. Dal popolo eletto verrà il Messia, dalla stirpe regale, e soprattutto da Dio che lo ha generato e mandato. Dal popolo di Israele si è iniziata la fondazione del Regno di Dio, la promulgazione della Legge d’amore, l’annuncio della buona Novella della quale parla il profeta. Ma il Messia sarà Re del mondo, Re dei re, e il suo Regno non avrà limite e confine, né nel tempo né nello spazio. Aprite gli occhi ed accettate la verità». 

«Non abbiamo capito niente del tuo farneticare. Dici parole senza nesso. Parla e rispondi senza parabole. Sei o non sei il Messia?». 
«E non avete ancora capito? Vi ho detto che sono Porta e Pastore per questo. Finora nessuno ha potuto entrare nel Regno di Dio perché esso era murato e senza uscite. Ma ora Io sono venuto e la porta per entrare in esso è fatta». 
«Oh! Altri hanno detto di essere il Messia, e sono poi stati riconosciuti per dei ladroni e dei ribelli, e la giustizia umana ha punito la loro ribaldine. Chi ci assicura che Tu non sei come essi? Simo stanchi di soffrire e di far soffrire al popolo il rigore di Roma in grazia di mentitori che si dicono re e fanno alzare il popolo a sommossa!». 
«No. Non è esatta la vostra frase. Voi non volete soffrire, ciò è vero. Ma che il popolo soffra non ve ne duole. Tanto è vero che al rigore di chi ci domina unite il vostro rigore, opprimendo con le decime esose e molte altre cose il popolo minuto. Chi vi assicura che Io non sia un malandrino? Le mie azioni. Non sarò Io quello che fa pesante la mano di Roma. Ma anzi, se mai, Io la alleggerisco consigliando a dominatori e dominati pazienza e umanità. Almeno queste». 
Molta gente ‑ perché ormai molta se ne è aggruppata e sempre cresce, tanto che ne è ingombro il traffico sulla via grande e perciò rifluiscono tutti nel vicoletto, sotto le volte del quale le voci rimbombano ‑ approva dicendo: «Ben detto per le decime. È vero! Egli consiglia a noi sommissione e ai romani pietà». 

7I farisei, come sempre, si inveleniscono per le approvazioni della folla e divengono ancor più mordenti nel tono con cui si rivolgono al Cristo. «Rispondi senza tante parole e dimostra che sei il Messia». 

«In verità, in verità Io vi dico che lo sono. Io, Io soltanto sono la Porta dell’ovile dei Cieli. Chi non passa da Me non può entrare. È vero. Ci sono stati altri falsi Messia, e altri ancora ce ne saranno. Ma l’unico e vero Messia sono Io. Quanti sin qui sono venuti, dicendosi tali, non lo erano, ma erano soltanto ladri e briganti. E non solo quelli che si facevano chiamare Messia da pochi del loro stesso animo, ma anche altri ancora che, senza darsi quel nome, esigono però un’adorazione che neppure al vero Messia viene data. Chi ha orecchie per intendere intenda. Però osservate. Né ai falsi Messia né ai falsi pastori e maestri le pecore hanno dato ascolto, perché il loro spirito sentiva la falsità della loro voce che voleva mostrarsi dolce ed era crudele. Soltanto dei caproni li hanno seguiti per essere loro compagni nelle ribalderie. Caproni selvatici, indomiti, che non vogliono entrare nell’Ovile di Dio, sotto lo scettro del vero Re e Pastore. Perché questo, ora, si ha in Israele. Che Colui che è il Re dei re diviene il Pastore del gregge, mentre un tempo colui che era pastore di greggi divenne re, e l’Uno e l’altro vengono da un’unica radice, da quella di Isai, come è detto nelle promesse e profezie. 

I falsi pastori non hanno avuto parole sincere né atti di conforto. Essi hanno disperso e torturato il gregge, o lo hanno abbandonato ai lupi, o lo hanno ucciso per trarne profitto vendendolo per assicurarsi la vita, o gli hanno sottratto i pascoli per fare di essi dimore di piacere e boschetti per gli idoli. Sapete quali sono i lupi? Sono le male passioni, i vizi che gli stessi falsi pastori hanno insegnato al gregge, praticandoli essi per primi. E sapete quali sono i boschetti degli idoli? Sono i propri egoismi davanti ai quali troppi bruciano incensi. Le altre due cose non hanno bisogno di essere spiegate perché è fin troppo chiaro il sermone. Ma che i falsi pastori così facciano è logico. Non sono che ladri che vengono per rubare, uccidere e distruggere, per portare fuori dall’ovile in pascoli infidi, o condurre a falsi ovili che non sono che macelli. Ma quelli che passano da Me sono al sicuro e potranno uscire per andare ai miei pascoli, o rientrare per venire ai miei riposi, e farsi robusti e pingui di succhi santi e sani. Perché Io sono venuto per questo. Perché il mio popolo, le mie pecorelle, sin qui magre e afflitte, abbiano la vita, e vita abbondante, e di pace e letizia. E tanto voglio questo che sono venuto a dar la mia vita perché le mie pecore abbiano la Vita piena e abbondante dei figli di Dio. 

8Io sono il Pastore buono. E un pastore quando è buono dà la vita per difendere il suo gregge dai lupi e dai ladroni, mentre il mercenario, che non ama le pecore ma il denaro che ricava dal condurle ai pascoli, non si preoccupa che di salvare se stesso e il gruzzolo che ha in seno e, quando vede venire il lupo o il ladrone, fugge, salvo poi tornare a prendere qualche pecora lasciata malviva dal lupo, o dispersa dal ladrone, e uccidere la prima per mangiarla, o vendere come sua la seconda, aumentando il gruzzolo e dicendo poi al padrone, con bugiarde lacrime, che neppure una delle pecore si è salvata. Che importa al mercenario se il lupo azzanna e disperde le pecore, e il ladrone ne fa razzia per portarle al beccaio? Ha forse vegliato su esse mentre crescevano, e faticato per farle robuste? Ma colui che è padrone e sa quanto costi una pecora, quante ore di fatica, quante veglie, quanti sacrifici, le ama ed ha cura di esse che sono il suo bene. Ma Io sono più che un padrone. Io sono il Salvatore del mio gregge e so quanto mi costi anche la salvezza di un’anima sola, e perciò sono pronto a tutto pur di salvare un’anima. Essa mi è stata affidata dal Padre mio. Tutte le anime mi sono state affidate col comando che Io ne salvi un numero stragrande. Quante più ne riuscirò a strappare alla morte dello spirito, e tanto più il Padre mio avrà gloria. E perciò Io lotto per liberarle da tutti i loro nemici, ossia dal loro io, dal mondo, dalla carne, dal demonio, e dai miei avversari che me le contendono per darmi dolore. Io faccio questo perché conosco il pensiero del Padre mio. E il Padre mio mi ha mandato a fare questo perché conosce il mio amore per Lui e per le anime. E anche le pecore del mio gregge conoscono Me e il mio amore, e sentono che Io sono pronto a dare la mia vita per dare ad esse la gioia. 

E ho altre pecorelle. Ma non sono di questo Ovile. Perciò non mi conoscono per ciò che Io sono, e molte ignorano che Io sia e chi Io sia. Pecorelle che a molti fra noi paiono peggio di capre selvagge e riputate indegne di conoscere la Verità e di avere la Vita e il Regno. Eppure non è così. Il Padre vuole anche queste, e perciò devo avvicinare anche queste, farmi conoscere, fare conoscere la buona Novella, condurle ai pascoli miei, radunarle. Ed esse pure daranno ascolto alla mia voce perché finiranno ad amarla. E si avrà un solo Ovile sotto un solo Pastore, e il Regno di Dio sarà composto sulla Terra, pronto ad essere trasportato e accolto nei Cieli, sotto il mio scettro e il mio segno e il mio vero Nome. 
Il mio vero Nome! È noto a Me soltanto! Ma quando il numero degli eletti sarà completo, e fra inni di tripudio si assideranno alla grande cena di nozze dello Sposo con la Sposa, allora il mio Nome sarà conosciuto dai miei eletti che per fedeltà ad Esso si saranno santificati, pur senza conoscere tutta l’estensione e la profondità di ciò che è essere segnati dal mio Nome e premiati per il loro amore ad Esso, né quale sia il premio... Questo Io voglio dare alle mie pecore fedeli. Ciò che è la mia stessa gioia...». 

9Gesù gira uno sguardo lucido di un pianto estatico sui visi rivolti a Lui, e un sorriso gli tremula sul labbro, un sorriso talmente spiritualizzato nel volto spiritualizzato che un brivido scuote la folla, che intuisce il rapimento del Cristo in una visione beatifica e il suo desiderio d’amore di vederla compita. Si riprende. Chiude un istante gli occhi, celando il mistero che la sua mente vede e che l’occhio potrebbe troppo tradire, e riprende: 
«Per questo mi ama il Padre, o mio popolo, o mio gregge! Perché per te, per il tuo bene eterno Io do la vita. Poi la riprenderò. Ma prima la darò perché tu abbia la vita e il tuo Salvatore a vita di te stesso. E la darò in modo che tu te ne pasca, mutandomi da Pastore in pascolo e fonte che daranno cibo e bevanda, non per quaranta anni come per gli ebrei nel deserto, ma per tutto il tempo di esilio per i deserti della Terra. Nessuno, in realtà, mi toglie la vita. Né coloro che amandomi con tutti loro stessi meritano che Io la immoli per loro, né coloro che me la levano per odio smisurato e paura stolta. Nessuno me la potrebbe levare se da Me Io non consentissi a darla e se il Padre non lo permettesse, presi ambedue da un delirio d’amore per 1’Umanità colpevole. Da Me stesso Io la dono. E ho il potere di riprenderla quando voglio, non essendo conveniente che la Morte possa prevalere sulla Vita. Perciò il Padre mi ha dato questo potere, ed anzi il Padre questo mi ha comandato di fare. E per la mia vita, offerta e consumata, i popoli diverranno un unico popolo: il mio, il Popolo celeste dei figli di Dio, separandosi nei popoli le pecore dai caproni e seguendo le pecore il loro Pastore nel Regno della Vita eterna». 

10E Gesù, che ha fino allora parlato forte, si volge sottovoce a Sidonia detto Bartolmai, rimasto sempre davanti a Lui con il suo cestone di mele fragranti ai piedi, e gli dice: «Tu hai dimenticato tutto per Me. Ora sarai certamente punito e perderai il posto. Lo vedi? Io ti porto sempre dolore. Per Me hai perduto la sinagoga e ora perderai il padrone...». 
«E che me ne faccio di tutto ciò, se ho Te? Tu solo hai valore per me. E lascio tutto per seguirti, sol che Tu me lo concedi. Lascia soltanto che porti queste frutta a chi le ha comperate e poi sono con Te». 
«Andiamo insieme. Poi andremo da tuo padre. Perché tu hai un padre e devi onorarlo col chiedergli la sua benedizione». 
«Sì, Signore. Tutto ciò che vuoi. Però insegnami molto perché io non so nulla, proprio nulla, neppur leggere e scrivere, perché ero cieco». 
«Non preoccuparti di ciò. La buona volontà ti farà scuola». 
E si avvia per tornare sulla via principale, mentre la folla commenta, discute, litiga anche, incerta fra i diversi pareri che sono sempre i soliti: è Gesù di Nazaret un ossesso o un santo? La folla, discorde, disputa mentre Gesù si allontana.


Estratto di "l'Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta ©Centro Editoriale Valtortiano http://www.mariavaltorta.com/ 

AMDG et BVM

sabato 6 aprile 2013

TERRIBILE PERSECUZIONE DELLA CHIESA


TERRIBILE PERSECUZIONE DELLA CHIESA
estratti di numerosi messaggi del 2005-2012


Ciò che vi dico non è per spaventarvi,
ma perché possiate essere preparati.
(2.476 - 29.01.2005)



… il futuro sarà segnato da un grave conflitto tra la vera e la falsa chiesaLa Chiesa del mio Gesù porterà una croce pesante, una sofferenza mai sperimentata prima. Inginocchiatevi in preghiera. ... Non perdetevi d’animo. Tutto quello che vi ho annunciato in passato si realizzerà. ... Qualunque cosa accada, non permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di voi. Coraggio. Rimanete nella pace. (23 marzo 2013)

 “Cari figli, arriverà il giorno in cui la pietra preziosa perderà la sua brillantezza. La grande imbarcazione [Chiesa] si dirigerà verso la sua ultima fermata, ma prima di arrivare al porto sicuro dovrà passare per grandi ostacoli. Grande sarà la sofferenza di tutti coloro che non si tireranno indietro, ma Dio li ricompenserà per il coraggio di affrontare il martirio. Subito dopo, l’imbarcazione dovrà affrontare violente tempeste. Pregate […]” (2.511 - 18.04.2005)

ABOLIZIONE DEL SACRIFICIO  SANTO
 “Cari figli, ascoltate con attenzione ciò che vi dico e potrete comprendere i segnali di Dio. Una casa senza porta in cui entrano i nemici di Dio. Un’immensa moltitudine cammina affamata e nella casa del padre non incontra l’alimento prezioso che li sazia. I prescelti per difendere la verità, la negheranno. Inginocchiatevi in preghiera […]”
(2.475 - 28.01.2005)

Cari figli, una tavola vuota su cui non ci saranno più banchetti. Il pozzo sarà secco e la casa vuota. Dio si è lasciato incontrare, ma gli uomini l’hanno rifiutato. Il pentimento verrà tardi per molti […]”
(2.480 - 07.02.2005)

“…Cari figli, arriverà il giorno in cui la fede sarà presente in pochi cuori. Ci sarà grande disprezzo per il Sacro e i ministri di Dio saranno contaminati dalla corruzione morale in numero sempre maggiore. Il banchetto sarà disprezzato e molti saranno affamati. Stenderanno le mani e in pochi luoghi troveranno coloro che potranno dare loro il Prezioso Alimento. Quando arriverà questo tempo, sappiate che si starà avvicinando il Grande Giorno...” (2.823 - 12.04.2007)

“Cari figli, inginocchiatevi in preghiera in favore della Chiesa del mio Gesù. Sappiate che d’ora in avanti ci sarà maggiore disprezzo per i sacramenti e i ministri di Dio saranno disprezzati e perseguitati. Il demonio riuscirà a distruggere molti ordini sacri con scandali che scuoteranno la fede di molti uomini e donne. Ci sarà una ribellione dichiarata contro i veri insegnamenti della Chiesa e il successore di Pietro porterà una croce pesante. Attaccheranno con grande furia il sacramento dell’Eucarestia, portando molti a perdere la fede nella presenza reale del mio Gesù. In molti luoghi la Chiesa perderà la sua luminosità e molti cammineranno come ciechi che guidano altri ciechi. Ciò che vi dico dev’essere preso sul serio. La Chiesa del mio Gesù cammina verso un futuro di grandi prove e pochi consacrati resteranno fermi nella verità…” (2.973 - 20/03/2008)

“Cari figli, sembrano gemelle ma non lo sono [la vera e la falsa religione?]. Agli occhi di molti, una unica, ma sono due. Nel suo passato ha regnato l’idolatria e sono state distrutte le vite di molti innocenti. Il pericolo è in ciò che la divide. Vi invito a pregare davanti alla Croce per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro mio Figlio Gesù. L’Angelo del Signore passerà e Dio mostrerà il suo braccio forte […]”(2.478 - 03.02.2005)

“ […]Pentitevi sinceramente dei vostri peccati e tornate a Colui che è la vostra unica Via, Verità e Vita.La Stella perderà la sua brillantezza. La Basilica cadrà […] (2.606 - 24.11.2005)

“ […]La Chiesa conoscerà una croce pesante. Non andrà in direzione del Porto Sicuro. Dentro di essa vi sono uomini perfidi. Loro saranno i colpevoli. Non dimenticate: a chi è stato dato molto, molto sarà chiesto […]” (2.610 - 03.12.2005)

“[…]Colui che si oppone a Cristo verrà con grande forza. Il suo piano coinvolgerà tutte le nazioni [Nuovo Ordine Mondiale?]e i miei poveri figli conosceranno una grande sofferenza. Il clero sarà perseguitato e la morte sarà presente in seno alla Chiesa […]” (2.603 - 15.11.2005)

“ […]Pregate molto. Inginocchiatevi in preghieraIl Signore permetterà grandi sofferenze alla Chiesa, che sarà purificata e tornerà ad essere come Gesù l’aveva affidata a Pietro… (n°2.658 - 25/03/2006)

“[…]L’uccello nero si poserà nella casa di Dio. La sua forza causerà distruzione e morte […] (n°2.735 - 18/09/2006)

Cari figli, pregate. L’azione del demonio porterà molti a negare la Fede. Un piano terribile sarà messo in pratica con l’obiettivo di distruggere la Chiesa del mio Gesù. Molti si tireranno indietro e il re si sentirà solo. Confidate in Dio… (2.828 - 23.04.2007)

Cari figli, la Chiesa del mio Gesù soffrirà a causa della terribile persecuzione. Molti sacerdoti saranno portati al calvario e la morte sarà presente in seno alla Chiesa, ma il demonio non vincerà la Chiesa. La vittoria sarà del Signore… Confidate nella sua Bontà. Pregate molto e ovunque testimoniate la vostra Fede. Vi sarà una grande rivolta per non accettare la Verità…” (2.830 - 28.04.2007 )


 “Cari figli, quando verrà la grande tribolazione, gli angeli del Signore saranno inviati per soccorrere coloro che resteranno fedeli. Arriverà il giorno in cui gli uomini saranno pieni di collera contro i ministri di Dio. Molti saranno portati in carcere e altri rinnegheranno la fede…”(2.835 - 08/05/2007)

“…Cari figli, la Chiesa del mio Gesù sarà perseguitata in modo feroce. Ecco il tempo che vi ho annunciato in passato. Pregate. I ministri di Dio si allontaneranno dalla verità e causeranno gravi conflitti. Io sono vostra Madre Addolorata e sono venuta dal cielo per chiamarvi a vivere i miei appelli. Quando arriverà la grande tribolazione, pochi resteranno saldi. Cercate forza in Gesù…” (2.841 - 22/05/2007)

 “… Pregate per la Chiesa del mio Gesù. 
Essa sarà perseguitata e i ministri non vi potranno entrare. Molti saranno martirizzati e altri fuggiranno….”  (2.855 - 26/06/2007)
“… Arriverà il giorno in cui gli uomini perversi occuperanno spazio privilegiato nella casa del Signore. Saranno questi che attireranno dentro la Chiesa colui che si oppone a Cristo [anticristo]. Sarà il tempo in cui il sacro sarà gettato fuori e i fedeli saranno perseguitati. Pochi resteranno saldi nella fede ma, per mezzo di questi pochi, Dio farà sorgere grande speranza per il suo popolo…”  (2.916 - 14/11/2007)

 “Cari figli, inginocchiatevi in preghiera. Arriverà il giorno in cui il disordine sarà presente nei luoghi sacri e i fedeli porteranno una croce pesante. Molti ordini religiosi saranno ferocemente perseguitati e i fedeli non riusciranno a riunirsi nelle chiese…”  (2.932 - 20/12/2007)

 “Cari figli, la Chiesa del mio Gesù porterà una croce pesante. Molti consacrati vivranno l’angoscia di un condannato. Il sangue di molti consacrati scorrerà su strade e piazze come acqua piovana. La Chiesa subirà grandi attentati…” (2.941 - 10/01/2008)

“Cari figli, la Chiesa cammina in direzione del calvario. Ecco i tempi delle grandi prove per la Chiesa. Dentro di essa vi sono coloro che apriranno le porte per far entrare gli assassini e gli schernitori…”
(2.943 - 15/01/2008)

 “
Cari figli, il mio Gesù fu tradito da uno dei suoi eletti e consegnato ai nemici. Arriverà il giorno in cui la sua Chiesa sarà tradita da uno di quelli eletti per difenderla. Il nemico avrà grande forza perché avrà l’appoggio di molti consacrati. Ecco il tempo della grande battaglia spirituale per la Chiesa. Sappiate che nonostante il danno causato dall’oppositore, la Chiesa non sarà mai sconfitta. Nel cuore dei fedeli, la Chiesa resterà viva e forte. Pregate. Non spaventatevi. È necessario che tutto questo accada, ma alla fine la vittoria sarà del Signore…” (2.944 - 17/01/2008)

“… Il demonio riuscirà a dominare per l’orgoglio e l’invidia di molti consacrati e i fedeli saranno privati dei sacramenti. Ecco i tempi che vi ho annunciato in passato. Siate coraggiosi e testimoniate ovunque che siete di Cristo…” (2.946 - 22/01/2008)

“Cari figli, la Chiesa porterà la croce dell’afflizione, della desolazione e dell’umiliazione. A causa di cattivi pastori, si negheranno grandi dogmi di fede e i fedeli diventeranno freddi e pieni di dubbi. La Chiesa sarà tormentata da grandi tempeste e pochi resteranno saldi nella fede.Saranno tempi difficili per i miei poveri figli, ma il Signore non sarà lontano da voi. Dopo tutta la tribolazione, verrà la grande vittoria del Signore…” (2.947- 25/01/2008)

“Cari figli, verranno giorni in cui molti che fanno parte della Gerarchia si piegheranno davanti alle false ideologie e abbracceranno false dottrine. Per la Chiesa sarà il tempo delle grandi afflizioni. Inginocchiatevi in preghiera. Vedrete ancora orrori sulla terra…”
 (2.949 - 29/01/2008)

… Da Malta verrà un ordine che scuoterà la Chiesa e farà soffrire i fedeli. Sono vostra Madre Addolorata e so ciò che vi attende. Non allontanatevi dalla verità…”
(2.950 - 01/02/2008)
La Chiesa del mio Gesù soffrirà un grande tradimento. State attenti e non allontanatevi dalla preghiera...” (2.951 - 02/02/2008)

 “Cari figli, intensificate le vostre preghiere a favore della Chiesa. Il Signore ha tutto sotto controllo, ma per il bene degli uomini permetterà grandi prove alla sua Chiesa. Arriverà il giorno in cui nella Chiesa si vedranno pochi uomini misericordiosi e difensori della verità. Saranno contaminati dalle false dottrine applicate dai cattivi teologi e molti cuori saranno induriti e non accetteranno la verità. Soffro per ciò che vi attende. Ascoltate la voce del Signore e accogliete gli insegnamenti del successore di Pietro. Il futuro della Chiesa sarà di dolore…” (2.955-11/02/2008)

 “…La Chiesa del mio Gesù sarà ferocemente perseguitata. Negheranno le virtù dei grandi uomini e donne di fede e, con l’aiuto dei cattivi pastori, negheranno grandi verità rivelate…
(2.964 - 04/03/2008)

 “Cari figli, ecco il tempo della grande battaglia spirituale. Il demonio è furioso e vuole distruggere la spiritualità dei miei poveri figli. Ora vedrete grandi attacchi del demonio contro la Chiesa del mio Gesù. Molti santuari a me dedicati saranno distrutti. …Le mie immagini saranno tolte da molti luoghi…”
(2.972 - 18/03/2008)




 “Cari figli, le leggi sacre saranno indebolite e pochi avranno rispetto per ciò che è sacro. I chierici della Santa Chiesa si allontaneranno dalla verità e in grande numero abbracceranno false dottrine. Ci sarà grande confusione spirituale nella casa di Dio. La mancanza di ordine provocherà divisioni e i pochi pastori fedeli che resteranno non saranno rispettati. Vi chiedo di avere fiducia nel Signore. Dopo tutta la tribolazione e purificazione, il Signore vi farà sentire la sua vittoria...”
(2.976 - 25/03/2008)

  “…La grande imbarcazione si dividerà a metà e per i miei poveri figli arriverà l’ora del grande dolore…” (2.977 - 29/03/2008)

Cari figli, l’umanità è diventata infedele al Signore e i miei poveri figli camminano come ciechi che guidano altri ciechi. La malvagità è entrata nel cuore dei miei poveri figli, per questo non riescono a sentire la presenza di Gesù nelle proprie vite... Vi chiedo di continuare a pregare. Pregate per il Santo Padre. Pregate per i miei figli sacerdoti. La Chiesa berrà il calice amaro del dolore. Il fuoco brucerà parte del palazzo e il re lascerà la sua casa. Soffro per ciò che vi attende. Anche in questa terra, il demonio agirà con grande forza. Un fatto doloroso scuoterà la fede dei miei poveri figli. Siate forti. Confidate nel mio amore. Vi porterò a un’alta vetta di santità. Siate docili. Siate fedeli. Avanti…”
(2.978 - 30/03/2008)

 “… Pregate anche per la Chiesa. La Chiesa sarà in decadenza. Arriveranno per lei i momenti di agonia e nessuna forza umana potrà aiutarla, ma la vittoria ci sarà per intervento divino. Sono vostra Madre. Soffro a causa dei miei poveri figli lontani da Dio. Ho fretta. Avanti senza paura…” (2.980 - 05/04/2008)

 “Cari figli, la Chiesa del mio Gesù soffrirà a causa della grande persecuzione. Un attentato attirerà l’attenzione del mondo e per gli uomini e le donne di fede sarà un momento di grande dolore. L’azione del nemico provocherà danni e la Chiesa sarà divisa…” (2.985 - 17/04/2008)

 “… Pregate anche per la Chiesa del mio Gesù. La forza dell’oppositore causerà grandi sofferenze per i miei poveri figli. La Chiesa sarà perseguitata e in molti luoghi i templi saranno distrutti. Saranno attaccati famosi santuari e la morte sarà presente in seno alla Chiesa….” (2.986 - 19/04/2008)

 “…Cari figli, un ordine sarà dato e le porte saranno chiuse. Ai consacrati sarà impedito di compiere le proprie funzioni e gli uomini fedeli avranno di che piangere e lamentarsi. Ecco che sono giunti i tempi difficili per voi...” (2.990 - 30/04/2008)

 “…Molti scandali faranno allontanare gli uomini dalla verità. Pregate…” (2.992 - 03/05/2008)

 “.. Inginocchiatevi in preghiera a favore della Chiesa. Tra poco arriverà per essa il grande dolore. La croce sarà pesante per i consacrati, perché la furia del nemico sarà grande. Ciò che la Chiesa vivrà non è mai successo in tutta la sua storia…”  (2.994 - 06/05/2008)

“..L’umanità è lontana dal Creatore e ha bisogno di tornare. Arriverà il giorno in cui la fede sarà presente in pochi cuori. Molti si pentiranno della vita trascorsa senza Dio, ma sarà tardi. Tornate adesso. Il Signore vi attende. I nemici della Chiesa agiranno con grande furia. Bruceranno un Santuario e i miei poveri figli si lamenteranno...” (2.995 - 10/05/2008)

 “..Arriverà per la Chiesa il momento della sua grande agonia. Dall’alta montagna scenderà il sangue dei fedeli consacrati. La Chiesa del mio Gesù vivrà il dolore del calvario. Un uomo vestito di bianco sarà perseguitato e condotto alla morte. Nella festa di un grande martire, i fedeli avranno di che piangere e lamentarsi…”
(2.996 - 13/05/2008)

 “…La bestia del mare avanzerà e causerà grande distruzione nel palazzo. Le porte si apriranno per lupi con pelle di agnello. Pregate per la Chiesa del mio Gesù. L’azione del nemico sarà grande e causerà grande confusione spirituale…” (2.999 - 20/05/2008)

“…Non permettete che le false ideologie vi allontanino dalla verità. Arriverà il giorno in cui gli uomini saranno obbligati a negare la presenza reale di Gesù nell’Eucarestia. I fedeli saranno minacciati e portati a giudizio. Ci sarà grande persecuzione alla Chiesa. Sarà questo il tempo di maggior dolore per i fedeli. Molti consacrati, per paura, si tireranno indietro. In molti luoghi i nemici vinceranno, ma la vittoria finale sarà del Signore…” (3.000 - 22/05/2008)

 “Cari figli, sorgerà un nuovo ordine e il suo principale obiettivo sarà perseguitare la Chiesa del mio Gesù. Apparentemente sarà un movimento benefico e attrarrà molti uomini e donne di fede. Riuscirà a coinvolgere molti consacrati e la sofferenza sarà grande per i miei poveri figli…” (3.005 - 03/06/2008)

 “Cari figli, vi chiedo di essere veri e di essere in tutto come Gesù. Testimoniate ovunque la vostra fede. Dio ha bisogno di voi. Inginocchiatevi in preghiera per la Chiesa del mio Gesù. I figli del leone agiranno con grande furia contro la casa di Dio…” (3.006 - 05/06/2008)

  “Cari figli, continuate a pregare per la Chiesa del mio Gesù. Arriverà per essa il momento della sua maggiore prova. Un esercito partirà furioso in direzione di Roma. Le chiese saranno incendiate e molti luoghi sacri saranno distrutti…”
(3.007 - 07/06/2008)

 “Cari figli, arriverà per i fedeli la croce della sofferenza. Cercherete il Signore nella Chiesa e non lo troverete. I tabernacoli saranno ritirati e solo di nascosto gli uomini potranno adorare il Signore. Per la Chiesa verrà la grande persecuzione. Come i primi cristiani, voi sarete perseguitati e condotti a giudizio…  (3.008 - 08/06/2008)
 “Cari figli, gli ordini religiosi saranno indeboliti e molti cesseranno di esistere. I consacrati perderanno il diritto di usare l’abito religioso e ci sarà grande confusione nella Chiesa…” (3.009 - 10/06/2008)

“Siate fedeli a Gesù. Siate fedeli al vero Magistero della Chiesa…Arriverà il giorno in cui gli uomini non troveranno luoghi per la contemplazione. Distruggeranno i luoghi sacri dove molte anime hanno trovato la santità. La forza del nemico porterà la Chiesa a conoscere grandi sofferenze. Non spaventatevi. Alla fine, la vittoria sarà della Chiesa. Il male non trionferà mai…”  (3.013 - 21/06/2008)

 “Cari figli, la rivolta di molti consacrati causerà grande sofferenza alla Chiesa. Una piaga si aprirà nel cuore della Chiesa a causa del grande scisma. L’azione del demonio porterà molti consacrati ad allontanarsi dalla verità. Pregate per la Chiesa. Siate fedeli…”
(3.014 - 24/06/2008)

  “… Ecco i tempi dolorosi per la Chiesa. Vedrete ancora orrori sulla terra. Da molte parti, le eresie vinceranno. Apparentemente sarà una sconfitta per la Chiesa, ma la vittoria finale sarà di mio Figlio Gesù…”
(3.021 - 10/07/2008)

 “…Siate coraggiosi. Nella grande tribolazione alla Chiesa, voi che siete fedeli sarete perseguitati e portati a giudizio. Sarà un tempo doloroso per la Chiesa. In molti luoghi la Chiesa perderà il diritto di annunciare Cristo al mondo. L’Oppositore prepara un terribile attacco contro la Chiesa del mio Gesù...” (3.022 - 12/07/2008)

“… Difendete la vostra Chiesa. Giungerà per essa il momento della sua maggiore prova. La rivolta di molti consacrati scuoterà il trono di Pietro. Le prove saranno frutto di falsità. Restate con la verità. Non allontanatevi dagli insegnamenti del Papa…” (3.029 - 19/07/2008)

 “Cari figli, il leone furioso attaccherà la Chiesa e causerà grandi sofferenze ai miei poveri figli. Le menti si uniranno e pianificheranno il grande attacco. ..
(3.030 - 22/07/2008)

 “Cari figli, molte pecore cammineranno cieche per mancanza di pastori che le conducano per cammini sicuri. Molti ferventi nella fede berranno il calice amaro della sofferenza nella grande e dolorosa persecuzione alla Chiesa. Nella grande persecuzione, molti si tireranno indietro e abbandoneranno la fede. Per i giusti che resteranno saldi fino alla fine, il Signore prepara la grandiosa ricompensa…” (3.031 - 23/07/2008)
“…A causa della vostra fede, sarete perseguitati da coloro che dovrebbero difendervi. Ci sarà grande disprezzo per il sacro e vi sarà tolto il diritto di servire Dio. La grande persecuzione colpirà, soprattutto, gli uomini e le donne di fede. I sacerdoti fedeli saranno frustati e portati nelle prigioni... (3.033 - 27/07/2008)

 “…Pregate per la Chiesa. Un fatto doloroso accadrà in Francia e porterà grandi sofferenze per la Chiesa. La rivolta è frutto della disobbedienza…” 
(3.036 - 05/08/2008)

Cari figli, tre nazioni si uniranno e perseguiteranno la Chiesa. In queste nazioni, ai consacrati sarà impedito di esercitare le proprie funzioni, ma la mano potente di Dio agirà in favore della sua Chiesa…”  (3.038 - 09/08/2008)

 “Cari figli, la grande sofferenza della Chiesa verrà dall’Europa. Un movimento si solleverà e si diffonderà nel mondo. Lavorerà apertamente contro la Chiesa e allontanerà molti uomini e donne dalla grazia di Dio…”
(3.043 - 19/08/2008)

“…. Dall’Inghilterra verrà una croce pesante per la Chiesa…” (3.044 - 23/08/2008)

… Nella Terra della Santa Croce (Brasile), si solleverà una grande furia contro la Chiesa..”
(3.055 - 18/09/2008)

 “…La Chiesa del mio Gesù cammina verso il calvario. La persecuzione sarà grande. In molti luoghi, il sangue dei fedeli scorrerà sulle strade” (3.057 - 23/09/2008)

“… La Chiesa del mio Gesù soffrirà molto. I miei figli consacrati dovranno conoscere ogni sorta di dolori fisici. Così come i primi cristiani, la Chiesa conoscerà la croce della persecuzione e del martirio. I buoni saranno perseguitati e lasciati in carcere…” (3.058 - 26/09/2008) 
Cari figli, dall’Oriente verrà sofferenza e dolore per la Chiesa. Il fumo di satana causerà cecità spirituale in molti consacrati e il serpente d’Oriente acquisterà forza…” (3.063 - 07/10/2008)

“… Una grande crisi scuoterà la Chiesa del mio Gesù. Un leader religioso inciamperà e ci sarà grande confusione…” (3.066 - 12/10/2008)

…Sarà presentato qualcosa di falso*. Diranno che è venuto dalle profondità, e scuoterà la fede di molti uomini e donne. Restate con la verità…”   (3.067 - 14/10/2008)
* letteralmente: “un oggetto di falsità”

 “La grande imbarcazione affronterà la peggiore di tutte le tempeste. Perderà la sua rotta e si scontrerà con un grande ostacolo. Quando tutto sembrerà perduto, il Signore verrà in suo soccorso ed essa giungerà vittoriosa al Porto sicuro... (3.070 - 22/10/2008)
 “Cari figli, non abbiate paura. Testimoniate con coraggio che siete unicamente di mio Figlio Gesù. Affidatevi senza riserve e mio Figlio vi benedirà e vi condurrà sul cammino del bene e della santità.Verranno giorni in cui molti consacrati rinnegheranno la fede. Fuggiranno per paura del martirio. Pochi resteranno saldi nella fede, ma per mezzo di un piccolo gregge Gesù condurrà la sua Chiesa alla vittoria. Pregate…” (3.076 - 01/11/2008)

 “…Vi chiedo di continuare a pregare per la Chiesa. Un fatto spaventoso accadrà nella Chiesa. Dolore maggiore non è esistito. Sarà nello stato di Bahia. Soffro per ciò che vi attende…”  (3.084-18/11/2008)

“...La grande e maggiore tribolazione della Chiesa sarà di venerdì, ma subito dopo verrà la vittoria del Signore…” (3.089 - 02/12/2008)

 “Pregate anche per la Chiesa del mio Gesù. Il gregge si disperderà e i lupi con pelle di agnello li attireranno. Arriverà il giorno in cui pochi difenderanno