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lunedì 7 marzo 2016

ESERCITIAMOCI. Militia est vita hominis super terram - “La vida del hombre sobre la tierra es lucha”. (Giobbe 7,1)


Disposizioni abituali dell'anima che vuole  unirsi a Dio 

Nostro contegno riguardo a Dio

Riguardo al Signore devi esercitarti in sette disposizioni principali:

Un amore ardentissimo;
Un timore sommo;
Il rispetto di sua Maestà;
Uno zelo perseverante;
Il ringraziamento e la lode;
Un'ubbidienza pronta e universale;
Un gusto vivo, per quanto è possibile, delle soavità divine.

Devi dunque chiedere continuamente queste disposizioni dicendo:

 - << Buon Gesù, fate ch'io sia, fino nel più intimo del cuore e dell'anima, pervaso d'amore, di timor sommo, di rispetto e di zelo ardente per la gloria vostra, di modo che, geloso del vostro onore, io provi il più violento orrore contro tutti gli oltraggi che vi si fanno, principalmente, o mio Dio, contro quelli che sono stati compiuti in me, da me o per causa mia.
Fate inoltre ch'io vi riconosca e vi adori umilmente come mio Signore e mio Creatore, e che per i vostri benefizi io non cessi di rendervi fervide grazie.
Fate che sempre e in ogni Cosa io vi benedica, vi lodi e vi glorifichi nell'allegrezza e nel giubilo del Cuore; che, ubbidendovi in ogni cosa, io possa, nonostante la mia indegnità e la mia ingratitudine,
gustare eternamente le vostre ineffabili dolcezze cogli angeli e apostoli vostri.>>

Nostro contegno riguardo a noi stessi

Riguardo a te stesso, esercitati in sette altre disposizioni;
Confusione profonda riguardo ai tuoi vizi e ai tuoi difetti;
Dolore acutissimo e amarissimo che ti faccia piangere e deplorare i tuoi peccati, perché hanno offeso Dio e macchiato l'anima tua;
Umiliazione di te stesso con disprezzo: riguardati come un oggetto vile e corrotto e desidera d'esser disprezzato; 
Stretto rigore per macerare il tuo corpo; risoluzione di trattarlo come una sozzura di peccato, anzi come un luogo immondo, una sentina, un ammasso di corruzione;
Odio implacabile contro tutti i tuoi vizi e tutto ciò che t'induce al peccato;
Vigilanza energica sopra tutti i tuoi sensi, tutte le tue azioni e tutte le tue potenze che devi rigorosamente tener disposte al bene;
Discrezione perfetta, ossia moderazione: in tutte le cose osserva diligentemente la giusta misura tra il troppo e il troppo poco, l'esagerato e l'insufficiente, di modo che tu non faccia né più né meno di quello che bisogna.

Nostro contegno riguardo al prossimo

Riguardo al prossimo, esercitati in sette altre disposizioni:

Tenera compassione che ti faccia sentire i mali e gl'incomodi del prossimo come se fossero tuoi;
Dolce piacere del bene che loro avviene come se avvenisse a te stesso;
Paziente tolleranza e perdono dell'ingiurie, che riceverai con calma e perdonerai con tutto il tuo cuore;
Affabilità piena di benevolenza che ti renderà amabile verso tutti ne' tuoi atti e nelle tue parole;
Umile rispetto: preferirai gli altri a te stesso, li onorerai tutti e nel tuo Cuore ti sottometterai a loro come ai tuoi padroni;
Concordia perfetta; per quanto puoi e Dio te lo permette, sii del parere altrui, segui i loro desideri legittimi e considerati come una sola cosa con essi;
Dono della tua vita ad esempio di Gesù: come Lui sarai pronto a dare la salute per tuoi fratelli.
Avrai cura di pregare e di lavorare giorno e notte perché essi s'uniscano intimamente a Gesù e Gesù ad essi.

Tuttavia da questi ultimi consigli non concluderai che tu non debba evitare e fuggire con tutte le tue forze i vizi degli uomini. 
Anzi ogni volta che la compagnia dei cattivi e dei tiepidi può esser per te un pericolo e distoglierti dalla perfezione, devi fuggirli come si fuggono i serpenti e i mostri. 
Perché il carbone più ardente si spegne nell'acqua o si raffredda; invece il più freddo s'accende al contatto d'altri carboni ardenti. Ma se questo pericolo di corruzione non esiste, distogli semplicemente gli occhi dai difetti del prossimo, oppure, se non puoi non vederli, sopportali con compassione, come i tuoi.

Nostro contegno riguardo alle cose temporali

Per regolare la tua condotta riguardo alle cose dell'eternità e delle cose del tempo, procura d'acquistare verso queste ultime le quattro disposizioni seguenti:

Dipòrtati come un pellegrino e uno straniero: considera tutte queste cose esteriori ed estranee a tal segno che gli stessi tuoi abiti ti siano così indifferenti come se fossero nell'India;
Paventa l'abbondanza nella tua vita come un veleno e come un mare che t'inghiottisse;
All'opposto, ama di provare l'indigenza, d'esser nel bisogno: è la scala che fa salire alle eterne ricchezze del Paradiso;
Evita la compagnia, il commercio e il fasto dei ricchi e dei grandi, ma senza disprezzo, Ama solamente la compagnia dei poveri. Sia per te un piacere ricordarti di loro, vederli, conversar con loro.
Sono essi l'immagine di Cristo: con loro, come con dei re, vivi pieno di lieto rispetto e orgoglioso della loro compagnia. 

San Vincenzo Ferreri, cap.III, Tratt. vita spirit. 

<<SPIRITO SANTO, ISPIRAMI.
AMORE DI DIO, CONSUMAMI.
NEL VERO CAMMINO, CONDUCIMI.
MARIA MADRE MIA, GUARDAMI.
CON GESU’ BENEDICIMI.
DA OGNI MALE, DA OGNI ILLUSIONE,
DA OGNI PERICOLO, PRESERVAMI.>>

venerdì 22 marzo 2013

Si vis habere victoriam...



"Esto igitur expeditus ad pugnam, si vis habere victoriam. 
Sine certamine, non potes venire ad patientiae coronam. 
Si pati non vis, recusas coronari. 
Si autem coronari desideras, certa viriliter, sustine patienter. 
Sine labore non tenditur ad requiem, nec sine pugna pervenitur ad victoriam." 

Tutto il resto è superfluo.


MARIA!

venerdì 22 luglio 2011

S. Maria Maddalena, l' "apostola" degli Apostoli


File:Guercino - maddalena.jpg
S. Maria Maddalena, prega per noi.

Carissimi, 
ecco i titoli dei capitoli di un bellissimo libro 
 su santa Maria di Magdala:

.....
Da un fanciullo impara la preghiera insegnata da Gesù.
Non più peccatrice, ma vergine nello spirito, torna a Magdala.
A Tiberiade, un romano sul suo esempio ha sete di verità.
Bella come sua madre, ha lo spirito indomito di suo padre.
La Madre di Gesù le insegna come pregare.
...
Il suo giardino di Magdala ha cambiato destinazione.
La gioia e la riconoscenza del fratello.
Ha ribrezzo del vizio che l'aveva soggiogata.
Ha portato a Gesù un suo ex-amante.
E' quella che ha fatto più cammino d'amore.
La sua duplice passione per Gesù e per il fratello.
*




Philippe de Champaigne, Santa Maria Maddalena, Tokyo

<<Diverse narrazioni raccontano che alcuni seguaci di Gesù - spinti a salire su di una piccola barca di un porto di Palestina, - approdassero nel 48 d.C. a Saintes-Maries-de-la-Mer, in Provenza, dopo le prime persecuzioni in patria da parte della nascente Chiesa di Pietro, e qui portassero la parola cristiana. I personaggi variano a seconda delle fonti, ma quelli più spesso citati sono appunto Maria Maddalena, Marta, l'apostolo Mattia, Maria Salomè, Maria Jacobé (sorella-amica di Maria madre di Gesù), Lazzaro, Massimino e una serva di nome Marcella o Sara. Questa storia fu riportata anche da Jacopo da Varazze nella Legenda Aurea, un repertorio di vite di santi ed episodi evangelici scritto alla fine del XIII secolo. Dalle predicazioni di Maria Maddalena ebbe dunque origine in Francia il movimento dei Cristiani Gnostici (prevalentemente dei Catari), vivissimo nella Francia Meridionale sino al XIII secolo, quando venne sterminato dalle lunghe e truci crociate cattoliche. Si narra che nei suoi ultimi anni di vita, Maria Maddalena visse da asceta in una grotta ove non si nutriva di nulla, ma vivendo di Spirito Santo e del rapporto con gli angeli.>>

*
Per amore è serva, per amore è padrona.
Beneamata perchè sa amare totalmente.
Redenta per le sofferenze del fratello (Lazzaro).
HA SCELTO LA PARTE MIGLIORE.
Senza il Maestro non c'è più sole per lei.
GESU' è la sua pace nel dolore.

Dovrà sperare e credere oltre il credibile.
La sua audacia contro i nemici di Gesù che vogliono vedere il fratello morente.
La sorella (Marta) non sa ubbidire perfettamente.
Il ricordo del suo passato nel delirio del fratello che muore.

 Merita di diventare la messaggera della risurrezione. Da questo capitolo trascrivo alcune riflessioni o insegnamenti del Maestro Gesù:

   <<... E dopo che alla Pura, alla quale per diritto di santità e di maternità è giusto vada il Figlio di Dio, mi presento alla donna redenta, alla capostipite, alla rappresentante di tutte le creature femminee che sono venuto a liberare dal morso della lussuria.

Perché dica ad esse
che si accostino a Me per guarire,
che abbiano fede in Me,
che credano nella mia Misericordia che comprende e perdona,
che per vincere Satana, che fruga loro le carni, guardino la mia carne ornata dalle cinque ferite.

   Non mi faccio toccare da lei. Ella non è la Pura che può toccare -senza contaminarlo- il Figlio che torna al Padre.
Molto ha ancora da purificare con la penitenza.
Ma il suo amore merita questo premio.

Ella ha saputo risorgere per sua volontà dal sepolcro del suo vizio, strozzare Satana che la teneva, sfidare il mondo per amore del suo Salvatore, ha saputo spogliarsi di tutto che non fosse amore, ha saputo non essere più che amore che si consuma per il suo Dio. E Dio la chiama: "Maria". Odila rispondere: "Rabbonì!". Vi è il suo cuore in quel grido.





A lei, che l'ha meritato, do l'incarico di esser messaggera della Risurrezione. E ancora una volta sarà un poco schernita come avesse vaneggiato. Ma non le importa nulla, a Maria di Magdala, a Maria di Gesù, del giudizio degli uomini. Mi ha visto risorto, e ciò le dà una gioia che attutisce ogni altro sentimento.

VEDI come amo anche chi fu colpevole, ma volle uscire dalla colpa? Neppure a Giovanni Io mi mostro per primo. Ma alla Maddalena. Giovanni aveva già avuto il grado di figlio da Me. Lo poteva avere perché era puro e poteva essere figlio non solo spirituale, ma anche dante e ricevente, alla e dalla Pura di Dio, quei bisogni e quelle cure che sono connesse alla carne.
Maddalena, la risorta alla Grazia, ha la prima visione della Grazia Risorta. [...]>>.

Il libro "La Maddalena" del Centro Valtortiano si chiude con queste parole di Gesù SS.mo: 

<<Hai così il ciclo completo della Maddalena. Dalla morte alla vita. E' la più grande risorta del mio Vangelo. E' risorta da sette morti. E' rinata. L'hai vista come pianta da fiore, alzare dal fango lo stelo del suo nuovo fiore sempre più in alto, e poi fiorire per Me, olezzare per Me, morire per Me. L'hai vista peccatrice, poi assetata che si accosta alla Fonte, poi pentita, poi perdonata, poi amante, poi pietosa sul Corpo ucciso del suo Signore, poi serva della Madre, che ama perchè Madre mia; infine penitente sulle soglie del suo Paradiso. 

Anime che temete, imparate a non temere di Me leggendo la vita di Maria di Magdala.
Anime che amate, imparate da lei ad amare con serafico ardore.
Anime che avete errato, imparate da lei la scienza che rende pronti al Cielo>>.

Con tante benedizioni e i più cari auguri ai devoti di questa grande... "Apostola degli Apostoli!".
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http://www.mariavaltorta.com/Notizie-ed-eventi/Centro-Editoriale-Valtortiano

http://www.mariavaltorta.com/index.php/ita/la-maddalena-audiolibrohttp://www.mariavaltorta.com/index.php/ita/la-maddalena-audiolibro






AMDG et BVM