<<Diverse narrazioni raccontano che alcuni seguaci di Gesù - spinti a salire su di una piccola barca di un porto di Palestina, - approdassero nel 48 d.C. a Saintes-Maries-de-la-Mer, in Provenza, dopo le prime persecuzioni in patria da parte della nascente Chiesa di Pietro, e qui portassero la parola cristiana. I personaggi variano a seconda delle fonti, ma quelli più spesso citati sono appunto Maria Maddalena, Marta, l'apostolo Mattia, Maria Salomè, Maria Jacobé (sorella-amica di Maria madre di Gesù), Lazzaro, Massimino e una serva di nome Marcella o Sara. Questa storia fu riportata anche da Jacopo da Varazze nella Legenda Aurea, un repertorio di vite di santi ed episodi evangelici scritto alla fine del XIII secolo. Dalle predicazioni di Maria Maddalena ebbe dunque origine in Francia il movimento dei Cristiani Gnostici (prevalentemente dei Catari), vivissimo nella Francia Meridionale sino al XIII secolo, quando venne sterminato dalle lunghe e truci crociate cattoliche. Si narra che nei suoi ultimi anni di vita, Maria Maddalena visse da asceta in una grotta ove non si nutriva di nulla, ma vivendo di Spirito Santo e del rapporto con gli angeli.>>
Per amore è serva, per amore è padrona.
Beneamata perchè sa amare totalmente.
Redenta per le sofferenze del fratello (Lazzaro).
HA SCELTO LA PARTE MIGLIORE.
Senza il Maestro non c'è più sole per lei.
GESU' è la sua pace nel dolore.
Dovrà sperare e credere oltre il credibile.
La sua audacia contro i nemici di Gesù che vogliono vedere il fratello morente.
La sorella (Marta) non sa ubbidire perfettamente.
Il ricordo del suo passato nel delirio del fratello che muore.
Merita di diventare la messaggera della risurrezione. Da questo capitolo trascrivo alcune riflessioni o insegnamenti del Maestro Gesù:
<<... E dopo che alla Pura, alla quale per diritto di santità e di maternità è giusto vada il Figlio di Dio, mi presento alla donna redenta, alla capostipite, alla rappresentante di tutte le creature femminee che sono venuto a liberare dal morso della lussuria.
che si accostino a Me per guarire,
che credano nella mia Misericordia che comprende e perdona,
che per vincere Satana, che fruga loro le carni, guardino la mia carne ornata dalle cinque ferite.
Non mi faccio toccare da lei. Ella non è la Pura che può toccare -senza contaminarlo- il Figlio che torna al Padre.
Molto ha ancora da purificare con la penitenza.
Ma il suo amore merita questo premio.
Ella ha saputo risorgere per sua volontà dal sepolcro del suo vizio, strozzare Satana che la teneva, sfidare il mondo per amore del suo Salvatore, ha saputo spogliarsi di tutto che non fosse amore, ha saputo non essere più che amore che si consuma per il suo Dio. E Dio la chiama: "Maria". Odila rispondere: "Rabbonì!". Vi è il suo cuore in quel grido.
A lei, che l'ha meritato, do l'incarico di esser messaggera della Risurrezione. E ancora una volta sarà un poco schernita come avesse vaneggiato. Ma non le importa nulla, a Maria di Magdala, a Maria di Gesù, del giudizio degli uomini. Mi ha visto risorto, e ciò le dà una gioia che attutisce ogni altro sentimento.
VEDI come amo anche chi fu colpevole, ma volle uscire dalla colpa? Neppure a Giovanni Io mi mostro per primo. Ma alla Maddalena. Giovanni aveva già avuto il grado di figlio da Me. Lo poteva avere perché era puro e poteva essere figlio non solo spirituale, ma anche dante e ricevente, alla e dalla Pura di Dio, quei bisogni e quelle cure che sono connesse alla carne.
Maddalena, la risorta alla Grazia, ha la prima visione della Grazia Risorta. [...]>>.
Il libro "La Maddalena" del Centro Valtortiano si chiude con queste parole di Gesù SS.mo:
<<Hai così il ciclo completo della Maddalena. Dalla morte alla vita. E' la più grande risorta del mio Vangelo. E' risorta da sette morti. E' rinata. L'hai vista come pianta da fiore, alzare dal fango lo stelo del suo nuovo fiore sempre più in alto, e poi fiorire per Me, olezzare per Me, morire per Me. L'hai vista peccatrice, poi assetata che si accosta alla Fonte, poi pentita, poi perdonata, poi amante, poi pietosa sul Corpo ucciso del suo Signore, poi serva della Madre, che ama perchè Madre mia; infine penitente sulle soglie del suo Paradiso.
Anime che temete, imparate a non temere di Me leggendo la vita di Maria di Magdala.
Anime che amate, imparate da lei ad amare con serafico ardore.
Anime che avete errato, imparate da lei la scienza che rende pronti al Cielo>>.
Con tante benedizioni e i più cari auguri ai devoti di questa grande... "Apostola degli Apostoli!".
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AMDG et BVM