San Vincenzo de' Paoli, nato a Pony, nella Guascogna - territorio del sud-ovest francese, durante il Medioevo - fin da fanciullo mostrò una grande carità verso i poveri. Passato dal pascolo delle pecore del padre allo studio delle lettere, e in seguito ordinato sacerdote, cadde nelle mani dei Turchi, che lo condussero schiavo in Africa. Ma avendo ivi convertito a Cristo lo stesso suo padrone, fuggì e ritornò in Francia. Nelle parrocchie affidategli e in seguito nelle galere si dedicò indefessamente alla salvezza delle anime. Resse con la massima prudenza per circa quarant'anni le religiose della Visitazione. Istruire i poveri, specie della campagna, fu la sua incessante preoccupazione fino alla vecchiaia e obbligò con un voto perpetuo confermato dalla santa Sede particolarmente a quest'opera apostolica sia se stesso e sia i membri della congregazione, che aveva istituito sotto il titolo di Preti secolari della Missione. Fondò molte congregazioni per la ricerca e il sollievo dei diseredati e per l'educazione delle giovani. Finalmente, consunto dalle fatiche e dalla vecchiaia, nell'anno 1660 placidamente si addormentò nel Signore. Per la popolarità dei miracoli Clemente XII lo iscrisse tra i santi, e Leone XIII lo dichiarò e stabilì speciale patrono presso Dio di tutte le congregazioni di carità esistenti nel mondo cattolico e da lui in qualsiasi modo derivate.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
Frasi celebri
di San Vincenzo de Paoli
– Non possiamo garantire meglio la felicità eterna, che vivendo e morendo nel servizio dei poveri tra le braccia della Provvidenza.
– Andrete dieci volte al giorno a visitare i poveri e dieci volte al giorno vi troverete Dio.
– Assimiliamo lo spirito di Cristo così da poter operare come Lui; poiché non è tutto fare il bene, occorre farlo bene, ad imitazione di Nostro Signore, del quale è detto che ha fatto bene ogni cosa. Non basta digiunare, osservare le regole, svolgere le funzioni della Missione; occorre farlo nello
spirito di Gesù Cristo.
spirito di Gesù Cristo.
– …La santità cristiana consiste dunque nel giudicare, parlare ed agire nello stesso modo in cui Gesù, la Sapienza eterna di Dio, rivestita della nostra umanità, ha giudicato, parlato ed operato.
– Lasciati attrarre da Nostro Signore. Sarà Lui ad amministrare tutto per mezzo tuo. Confida in Lui e, a suo esempio, agisci sempre umilmente, soavemente e in buona fede: vedrai che tutto andrà bene.
– L’amore di Dio è in alto; al centro è la carità del prossimo e l’amore dei poveri; e in basso è la carità tra voi.
– L’amore affettivo procede dal cuore. La persona che ama è piena di gusto e di tenerezza, vede continuamente Dio presente, trova la sua soddisfazione nel pensare a Lui. Tuttavia tanti atti di amor di Dio, di compiacenza, di benevolenza e altre simili pratiche intime di un cuore tenero, sebbene buonissime e desiderabilissime, sono non di meno sospette se non giungono alla pratica dell’amore effettivo.
– Non fermarti a guardare ciò che sei, ma osserva nostro Signore che è presso di te ed in te, disposto ad operare subito non appena tu abbia fatto ricorso a lui. E vedrai che tutto andrà bene.
– Se (il Signore) lo lasci fare, opererà in te e per mezzo tuo con le virtù dell’umiltà, della dolcezza, della capacità di sopportare, della pazienza, della vigilanza, della prudenza e della carità.
– Tre fanno più di dieci quando nostro Signore vi mette mano: e questo lo fa sempre quando sottrae i mezzi per fare in altro modo.
– Ricordati che noi viviamo in Gesù Cristo mediante la morte di Gesù Cristo; e che noi dobbiamo morire in Gesù Cristo mediante la vita di Gesù Cristo; e che la nostra vita deve essere nascosta in Gesù Cristo e piena di Gesù Cristo; e che per morire come Gesù Cristo bisogna vivere come Gesù Cristo.
– Non si crede ad una persona perché è molto sapiente, ma perché la stimiamo buona e l’amiamo. Non si crederà mai in noi, se non testimoniamo amore e bontà verso coloro che noi desideriamo che credano in noi.
– Quando si dice che lo Spirito Santo opera in qualche persona, s’intende dire che questo Spirito, dimorando in lei, le dà le medesime inclinazioni e disposizioni che Gesù aveva sulla terra, e la portano ad agire allo stesso modo, non dico secondo la medesima perfezione, ma secondo la misura della grazia dello Spirito.
– Né la filosofia né la teologia né i discorsi operano nelle anime. Bisogna che Gesù Cristo si confonda con noi e noi con lui, che noi agiamo in lui e lui in noi; che noi parliamo come lui e nel suo Spirito come Lui era in unità con il Padre suo e predicava la dottrina che gli insegnava.
– Bisogna dunque che ti svuoti di te stesso per rivestirti di Gesù Cristo … Se colui che guida gli altri, che li forma, che parla loro, è sorretto soltanto da spirito umano, coloro che lo vedranno, l’ascolteranno e cercheranno di imitarlo diventeranno in tutto umani e, per quanto dica o faccia, farà nascere in loro solo l’apparenza della virtù e non la profondità; comunicherà lo spirito da cui lui stesso è animato così come vediamo che i maestri imprimono il loro insegnamento e i loro modi di fare nello spirito dei discepoli.
– …. Nostro Signore, imprimendo in noi la sua forma attraverso il dono del suo Spirito e della sua grazia e stando a Lui uniti come i tralci al ceppo della vite – anche noi facciamo quello che Lui ha fatto sulla terra: voglio dire che anche noi operiamo atti divini e, ripieni del suo Spirito, generiamo figli a nostro Signore.
– S. Paolo dice che mediante il battesimo veniamo rivestiti di Gesù Cristo (Gal 3, 27). Orbene che cosa accade in noi quando assumiamo la forma della mortificazione, della pazienza, dell’umiltà ecc.? Noi diamo forma in noi a Gesù Cristo. E tutti coloro che si sforzano di praticare le virtù cristiane possono dire: ”Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me”.
– Ordinariamente veniamo ingannati dall’apparenza del bene quale appare alla ragione umana, la quale non raggiunge mai o raramente quella divina. Te l’ho detto altre volte che le cose di Dio si fanno da sole e che la vera sapienza consiste nel seguire la Provvidenza passo passo.
– Oh, se Dio ci facesse la grazia di abituarci a non giudicare mai secondo il ragionamento umano perché esso non raggiunge mai la verità, non raggiunge mai Dio, mai le ragioni divine, mai. Se siamo convinti che il nostro semplice ragionamento ci inganna ed agiamo secondo il Vangelo, sia benedetto Dio, fratelli miei: impegniamoci a giudicare come Lui ed a fare ciò che lui ha raccomandato con la parola e l’esempio.
– Ciascuno si fondi saldamente su questa verità, che l’insegnamento di Gesù Cristo non può mai ingannare, mentre la dottrina del mondo è sempre ingannevole.
– Che cosa ha fatto il Figlio di Dio? Ha lasciato il seno dell’eterno Padre, luogo della sua pace e della sua gloria. E per che fare? Per discendere fra noi uomini sulla terra, per istruirli con le sue parole ed i suoi esempi, per staccarli dalla schiavitù in cui erano caduti e per liberarli. Per realizzare questo ha donato tutto fino al sangue. Così anche noi non dobbiamo restare attaccati a nulla: né agi, né comodità. Abbandoniamo tutto per servire Dio e il prossimo.
– Nostro Signore Gesù Cristo è il vero modello, come un grande quadro invisibile sul quale devono prendere forma tutti i nostri gesti.
Preghiamo
O Dio, che per evangelizzare i poveri e per promuovere il decoro dell'ordine ecclesiastico, arricchisti il beato Vincenzo di virtù apostoliche: concedi, che, come ne veneriamo la pietà e i meriti, così ne apprendiamo anche gli esempi di virtù.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
O Dio, che per evangelizzare i poveri e per promuovere il decoro dell'ordine ecclesiastico, arricchisti il beato Vincenzo di virtù apostoliche: concedi, che, come ne veneriamo la pietà e i meriti, così ne apprendiamo anche gli esempi di virtù.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
AMDG et BVM