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martedì 27 marzo 2018

Tutto per obbedire alla propria coscienza!

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Le Mie Prigioni


Appendice alle “Mie Prigioni”
Capitoli inediti
CAPITOLO 7
Scrissi con effusione di cuore i primi capitoli delle Mie Prigioni; e un giorno ch’io era in campagna, a Villa Nova-Solera, dalla contessa di Masino, lessi segretamente quei capitoli a un vecchio di mia relazione ch’erami affezionatissimo. Ma questi ne rimase spaventato per amore di me, e mi supplicò di non pensare altrimenti a scrivere tali memorie. – Non è tempo ancora – diceami: – restano tuttora nella società troppi germi di malevolenza; lasciate che passino dieci o quindici anni; e frattanto scrivete altre tragedie, e nuove poesie, per accrescere la vostra fama.
L’opinione di quest’uomo mi cagionò una viva impressione. Tornato a Torino, ne feci la confidenza a due altre persone, e le trovai pienamente contrarie al libro proposto, che lasciommi in un grande scoraggiamento. Fui quasi tentato d’abbandonarne il pensiero, e di non parlarne più con nessuno. Ma essendo andato a passare due o tre giorni a Camerano dal Conte Cesare Balbo, volli sentire il parere di lui e della moglie sua intorno a quei pochi capitoli e alla convenienza di continuare, o no, quelle memorie. La loro approvazione fu piena. La contessa Balbo era un angelo di virtù. Quanto ella dissemi del bene che il mio libro poteva produrre troncò tutti i miei dubbi, ripresi la penna, né più la deposi che al fine dell’ultimo capitolo.
In materia di pubblicazioni io sono stato sempre assai timido, e non so per quale fatalità, terminando ora l’uno ora l’altro dei miei scritti, trovai sempre persone che mi consigliarono di non darli alla stampa. Certo è che molti più ne avrei pubblicati senza la debolezza ch’io aveva ad ogni occasione di consultare i miei amici. E’ sempre la minorità quella che dà coraggio; i più inclinano invece a disaminare, a biasimare, a richiedere che tutt’altro si faccia tranne ciò che si è fatto.
Allorchè seppesi che io avevo scritto le “Mie Prigioni”,, e che proponeami di darle alla luce, non si può credere quanto si affaticarono alcuni per impedire ch’io m’arrischiassi di pubblicare quel libro. Gli uni m’avvertirono caritatevolmente che mi sarei tirata addosso l’inimicizia della fazione A; gli altri ch’io poteva incorrere nell’odio della fazione B.
Io era quasi determinato a lasciar dormire per dieci o quindici anni il mio manoscritto, e questo serà secondo i più il partito migliore: mia madre non consentì che io persistessi in questa determinazione, la quale più che altro era il frutto del tedio e della incertezza. – Tutto dee farsi – ella dissemi – per obbedire alla propria coscienza, e nulla per rispetti umani.


http://www.ristretti.it/areestudio/cultura/libri/le_mie_prigioni.pdf

AMDG et DVM

martedì 21 novembre 2017

"Si è giunti ad esaltare la libertà al punto da farne un assoluto, che sarebbe la sorgente dei valori. In questa direzione si muovono le dottrine che perdono il senso della trascendenza o quelle che sono esplicitamente atee" (Lettera Enciclica "VERITATIS SPLENDOR" del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II )


Lettera Enciclica 


del Sommo Pontefice

Giovanni Paolo II

Capitolo 32

In alcune correnti del pensiero moderno si è giunti ad esaltare la libertà al punto da farne un assoluto, che sarebbe la sorgente dei valori. In questa direzione si muovono le dottrine che perdono il senso della trascendenza o quelle che sono esplicitamente atee. Si sono attribuite alla coscienza individuale le prerogative di un'istanza suprema del giudizio morale, che decide categoricamente e infallibilmente del bene e del male.

All'affermazione del dovere di seguire la propria coscienza si è indebitamente aggiunta l'affermazione che il giudizio morale è vero per il fatto stesso che proviene dalla coscienza. Ma, in tal modo, l'imprescindibile esigenza di verità è scomparsa, in favore di un criterio di sincerità, di autenticità, di «accordo con se stessi», tanto che si è giunti ad una concezione radicalmente soggettivista del giudizio morale. Come si può immediatamente comprendere, non è estranea a questa evoluzione la crisi intorno alla verità. 


Persa l'idea di una verità universale sul bene, conoscibile dalla ragione umana, è inevitabilmente cambiata anche la concezione della coscienza: questa non è più considerata nella sua realtà originaria, ossia un atto dell'intelligenza della persona, cui spetta di applicare la conoscenza universale del bene in una determinata situazione e di esprimere così un giudizio sulla condotta giusta da scegliere qui e ora; ci si è orientati a concedere alla coscienza dell'individuo il privilegio di fissare, in modo autonomo, i criteri del bene e del male e agire di conseguenza. 

Tale visione fa tutt'uno con un'etica individualista, per la quale ciascuno si trova confrontato con la sua verità, differente dalla verità degli altri. Spinto alle estreme conseguenze, l'individualismo sfocia nella negazione dell'idea stessa di natura umana.


Questa enciclica ha meritato il nome:
<<LA PIU' GRANDE DI TUTTI I TEMPI!>>



Ave DIVINA BAMBINA, 
SPES NOSTRA, SALVE!

lunedì 18 luglio 2011

"Neppure una virgola tralasciate"




03.07.11


La Mamma parla agli eletti



Figli cari e tanto amati, vivete ogni giorno come se fosse l’ultimo della vostra vita, vivetelo pensando all’eternità. Non sprecate un solo giorno in vanità e stoltezze, capite che ciò che avete perso mai più potete recuperarlo

Dio vi vuole dare tutto non solo alla fine, nel Paradiso, ma anche un anticipo sulla terra. Volete, figli del mondo, un anticipo di Paradiso sulla terra? Fate con gioia la Volontà di Dio, fate le scelte secondo il Suo Cuore. 

Prima di ogni scelta dite: “Piace a Gesù ciò che mi accingo a fare?” Se il cuore risponde sì, fatelo, ma se esso non dà questa risposta, rinunciate. 

Figli amati, sempre è stato molto importante fare delle buone scelte, ma nel presente esse sono più che mai significative

Figli cari, Dio sia al primo posto nella vostra vita, sia nel pensiero, nel sentimento, nel palpito dell’anima, non mettete nulla al di sopra, ma ogni cosa al di sotto. 

Figli amati, in questi anni vi ho ripetuto sempre le stesse cose, come fa il maestro che insiste su ciò che è importante sapere. Non pensate che Mi sia stancata, la Madre del Cielo non si stanca mai di aiutare i figli perché è Immenso l’Amore che ha per ognuno di loro.

 Figli cari, siate docili ed obbedienti a Dio per avere tutto, non pensate ad altro che a fare ciò che a Dio è gradito.

 

Il Cuore meraviglioso di Mio Figlio vuole ciascuno di voi, non c’è per Lui distinzione di razza o colore di pelle, tutti siete immensamente amati e creati per Amore. 

Figli cari, Dio ha voluto espandere il Suo Amore su di voi e vuole continuare a farlo, ma spesso vi vedo chiusi al Suo fiume d’Amore, non volete accoglierlo. 

Non sia più così, con Gesù la vita diviene un volo piano e soave verso un’eternità felice, ma senza di Lui, figli amati, la vita diviene un duro calvario che si conclude con la più grande rovina. Figli del mondo, le Leggi di Dio sono scritte a lettere di fuoco indelebili nel vostro cuore: seguitele tutte, chi ne tralascia solo una è come se le tralasciasse tutte. 

Capite bene le Mie Parole, neppure una virgola tralasciate. 

La Madre del Cielo è con voi, in modo speciale, perché nel mondo sono presenti grandi pericoli più che nel passato. 

Figli cari, vi voglio salvare tutti, proprio tutti. 

Venite a Me, le Mie Braccia aperte vogliono accogliervi perché siate felici. 

Vi conduco ad uno ad uno al Mio Gesù, vi orno per essere degni di comparire al Suo Cospetto, come faceva la madre della terra quando vi preparava per una festa. Figli amati, lasciatevi preparare, ornare, curare, questo voglio fare per tutti voi, per ciascuno di voi.


Mi dice la piccola figlia: 

“Madre cara, vogliamo essere belli, ornati, pronti per comparire davanti a Gesù Che desideriamo adorare giorno e notte fino all’ultimo giorno della nostra vita terrena, per poi continuare a farlo con Te, Dolce Tesoro, nell’eternità.”

Figli amati, questo è il più bel desiderio che Mi riempie il Cuore di viva Gioia.
Insieme adoriamo, adoriamo, adoriamo! Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.

                                                                                              Maria Santissima



Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi



AMDG et BVM