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lunedì 31 ottobre 2016

IL PIU' MERAVIGLIOSO DEI MIRACOLI

RIVELAZIONI DI 

CATALINA RIVAS 

SULLA SANTA MESSA. 
“Ciò che gli occhi non vedono...”


 

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Sulla meravigliosa catechesi con la quale il Signore e la Vergine Maria ci stanno istruendo, in primo luogo, insegnandoci il modo di pregare il Santo Rosario, di pregare con il cuore, di meditare e di trarre profitto dei momenti di incontro con Dio e con la nostra Madre benedetta, sul modo di Confessarsi bene; inoltre, sulla conoscenza di ciò che avviene nella Santa Messa e sul modo di viverla con il cuore

È questa la testimonianza che devo e voglio dare al Mondo intero, per la maggior Gloria di Dio e per la salvezza di chiunque voglia aprire il proprio cuore al Signore.

Affinché molte Anime, Consacrate a Dio, ravvivino il fuoco dell’Amore per Cristo, sia quelle che hanno nelle loro mani il potere di farlo scendere sulla Terra per essere nostro nutrimento, sia le altre, affinché perdano l’uso di riceverlo per “abitudine” e rivivano il meraviglioso stupore dell’incontro quotidiano con l’Amore, affinché i miei fratelli e sorelle laici di tutto il Mondo vivano il più grande dei Miracoli con il cuore:

LA CELEBRAZIONE DELLA SANTA EUCARISTIA
 
VIGILIA DELLA FESTA 

libretto di preghiere di un Santo che amo molto: José Maria Escrivà de Balaguer. Lì, trovai una preghiera simile a quella che mi aveva insegnato la Vergine. Certe volte, questo Santo, al quale mi affido, rendeva omaggio alla Vergine Santissima con quelle preghiere. 
All’improvviso, cominciarono ad alzarsi in piedi delle persone che non avevo visto prima. Era come se dal fianco di ogni persona, che si trovava nella Cattedrale, uscisse un’altra persona; la Cattedrale si riempì così di varie persone giovani e belle, vestite con tuniche bianchissime. Si diressero fino al corridoio centrale, procedendo poi verso l’Altare. 

La Santa Vergine disse: “Osserva, sono gli Angeli Custodi di ognuna delle persone che si trovano qui. È il momento nel quale il vostro Angelo Custode porta le vostre offerte e preghiere all’Altare del Signore”.

Catalina racconta: In quel momento, ero completamente in preda ad un grande stupore, perché quegli Esseri avevano un volto tanto bello e tanto raggiante da non potersi immaginare. I volti risplendevano bellissimi, quasi femminili, benché, senza alcun dubbio, l’aspetto generale del corpo, delle mani e la statura fossero di uomo.
I piedi nudi non poggiavano al suolo, ma piuttosto andavano come scivolando, come se scorressero via. Era una Processione bellissima! Alcuni di loro portavano una specie di vassoio d’oro, con qualcosa che risplendeva di una forte luce bianco dorata.

La Santa Vergine disse: “Sono gli Angeli Custodi delle persone, e stanno offrendo questa Santa Messa per molte e varie intenzioni, di quelle persone che sono coscienti di ciò che significa questa Celebrazione, di quelle che hanno qualcosa da offrire al Signore…”.
“In questo momento, offrite le vostre pene, i vostri dolori, le vostre speranze, le vostre gioie e tristezze, le vostre richieste. Ricordatevi che la Santa Messa ha un valore infinito, quindi, siate generosi nell’offrire e nel chiedere”. 

Catalina racconta: Dietro ai primi Angeli, ne venivano degli altri, che non avevano niente nelle mani: le avevano vuote. 
La Santa Vergine disse: “Sono gli Angeli delle persone che, pur essendo qui, non offrono mai niente, che non sono interessate a vivere ogni momento liturgico della Messa e non hanno offerte da portare all’Altare del Signore”.

Catalina racconta: Per ultimi, vi erano degli altri Angeli, che erano piuttosto tristi, con le mani giunte, in preghiera, ma con gli occhi bassi. La Santa Vergine disse: “Sono gli Angeli Custodi delle persone che, pur essendo qui, è come se non ci fossero, vale a dire delle persone che sono venute per forza, che sono venute perché si sentono obbligate, ma senza nessun desiderio di partecipare alla Santa Messa e, così, gli Angeli vanno tristemente, perché non hanno niente da portare all’Altare, salvo le loro proprie preghiere”.“Non intristite il vostro Angelo Custode…
Pregate molto, pregate per la conversione dei Peccatori, per la Pace nel Mondo, per i vostri Famigliari, per il vostro Prossimo e per quelli che si raccomandano alle vostre preghiere. Pregate, pregate molto, non solo per voi, ma anche per gli altri”.“Ricordatevi che l’offerta più gradita al Signore la fate quando offrite voi stessi come olocausto, così che Gesù, nello scendere, vi trasformi con i Suoi propri Meriti.
Cosa avete da offrire al Padre che sia solo vostro? Il nulla e il peccato, ma, se vi offrite in unione ai meriti di Gesù, fate un’offerta gradita al Padre”. 

Catalina racconta: Quello spettacolo, quella Processione era così bella che difficilmente potrebbe essere paragonata ad altro. Tutte quelle Creature Celesti, davanti all’Altare, facevano una riverenza, alcune ponendo la loro offerta al suolo, altre prostrandosi in ginocchio con la fronte quasi a terra e, dopo essere giunte lì, sparivano alla mia vista.

AL MOMENTO DEL PREFAZIO – SANTO… SANTO… SANTO…
Giunse il momento finale del Prefazio e quando l’Assemblea cominciò a dire: “Santo, Santo, Santo”, immediatamente, tutto quello che era dietro ai Celebranti sparì. Dal lato sinistro del Signor Arcivescovo, in forma diagonale all’indietro, apparvero migliaia di Angeli piccoli e Angeli grandi, Angeli con delle ali immense, Angeli con delle ali piccole, Angeli senza ali come i primi, tutti vestiti con delle tuniche simili alle albe (abito) bianche dei Sacerdoti o dei Monaci. Tutti si inginocchiavano con le mani giunte, in preghiera e, in segno di riverenza, chinavano il capo. Si sentiva una musica bellissima, come se vi fossero moltissimi cori con voci diverse e tutti, all’unisono e insieme al popolo, dicevano: 
“Santo, Santo, Santo…”.

AL MOMENTO DELLA CONSACRAZIONE
Era giunto il momento della Consacrazione, il momento del più meraviglioso dei Miracoli… Dal lato destro dell’Arcivescovo, in linea ancora diagonale verso l’indietro, partiva una moltitudine di persone, vestite con la stessa tunica, ma dai
colori pastello: rosa, verde, celeste, lilla, giallo. In poche parole, diversi e deliziosi colori. Anche i loro volti splendevano, pieni di gioia, pareva che fossero tutti della stessa età. Si poteva notare (ma non saprei dire perché) che erano persone di età diversa, ma nei volti erano tutti uguali, senza rughe, felici. Tutti si inginocchiavano, prima del canto del “Santo, Santo, Santo, è il Signore…”. 
La Santa Vergine disse:
“Sono tutti i Santi e i Beati del Cielo e, fra di essi, vi sono anche le Anime dei vostri Famigliari, che godono già della Presenza di Dio”. 

Catalina racconta: E poi, La vidi, proprio alla destra del Signor Arcivescovo… un passo in dietro rispetto a Monsignore, era un po’ sollevata dal suolo, inginocchiata, sopra dei veli molto fini, nello stesso tempo trasparenti e luminosi, come acqua cristallina, la Santissima Vergine, con le mani giunte, guardava con attenzione e rispetto il Celebrante.
Stando là, mi parlava, ma in silenzio, direttamente al cuore e senza guardarmi. La Santa Vergine disse: “Ti colpisce il fatto di vederMi un poco più indietro del Monsignore, vero? Ma così deve essere!… Per quanto Mi ami, il Figlio Mio non Mi ha dato la dignità che dà a un Sacerdote, di poterlo portare quotidianamente tra le Mie Mani, come lo fanno le mani sacerdotali. Ecco perché provo un profondissimo rispetto per il Sacerdote e per quel Miracolo che Dio realizza per suo mezzo, e che Mi obbliga, qui, ad inginocchiarmi”. 
Catalina racconta: Dio mio, quanta Dignità, quanta Grazia riversa il Signore sulle Anime Sacerdotali e noi non ne siamo coscienti e, talvolta, nemmeno tanti di loro! 
Di fronte all’Altare, cominciarono a presentarsi delle ombre di persone di colore grigio, che sollevavano le mani verso l’alto. La Santa Vergine disse: “Sono le anime Benedette del Purgatorio che aspettano le vostre preghiere, per trovare refrigerio. Non cessate di pregare per loro. Pregano per voi, ma non possono pregare per loro stesse, siete voi che dovete pregare per loro, per aiutarle ad uscire per incontrarsi con Dio e godere di Lui, eternamente”.
Come vedi, Io sono qui, sempre… La gente fa pellegrinaggi, cerca i luoghi delle Mie Apparizioni, e questo va bene per tutte le Grazie che si ricevono in quei luoghi, ma in nessuna Apparizione, in nessun luogo Io sono Presente per più tempo, come durante la Santa Messa. Ai piedi dell’Altare, dove si celebra l’Eucaristia, sempre Mi potrete trovare; Io rimango ai piedi del Tabernacolo, insieme agli Angeli, perché Io sto sempre con Lui”. 

Catalina racconta: Vedere quel bel Volto della Madre, nel momento del “Santo”, come pure tutti gli altri, con il volto risplendente, con le mani giunte in attesa di quel Miracolo che si ripete continuamente, era proprio come stare nel Cielo stesso. E pensare che c’è della gente, che vi sono delle persone che in quel momento possono essere distratte, che magari stanno parlando… Lo dico con dolore, e sono molti più uomini che donne, che se ne stanno in piedi con le braccia conserte, come se dovessero rendere un omaggio al Signore da pari a pari, da uguale ad uguale. 
La Santa Vergine disse: “Dillo agli Esseri Umani, che mai un uomo è così davvero uomo come quando piega i ginocchi davanti a Dio!”. 
Catalina racconta: Il Celebrante pronunciò le parole della “Consacrazione”. Era una persona di statura normale, ma all’improvviso cominciò a crescere, a riempirsi di luce, di una Luce Soprannaturale, tra il bianco e il dorato, che lo avvolgeva e diventava fortissima nella parte del volto, tanto che non si potevano più vedere i suoi lineamenti. Quando ha sollevato l’Ostia, ho visto che le sue mani avevano sul dorso dei segni, dai quali usciva molta luce. Era Gesù!… Era Lui, che, con il Suo Corpo, avvolgeva quello del Celebrante, come se circondasse amorosamente le mani del Signor Arcivescovo. In quel momento, l’Ostia cominciò a crescere, a crescere in modo enorme e, in essa, il Volto meraviglioso di Gesù che guardava verso il Suo Popolo. Istintivamente, abbassai la testa e nostra Signora, la Vergine Maria, disse: “Non distogliere lo sguardo, alza gli occhi, contemplaLo, incrocia il tuo sguardo con il Suo e ripeti la preghiera di Fatima: “Gesù mio, io credo, adoro spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Ti amano. Perdono e Misericordia…”. Adesso, diGli quanto Lo ami, rendi il tuo omaggio al Re dei Re”. 
Catalina racconta: Vi dico: pareva che dall’Ostia enorme guardasse solo me, ma seppi che contemplava, allo stesso modo, ogni persona, pieno di Amore… Quindi, chinai il capo fino ad avere la fronte a terra, come facevano tutti gli Angeli e i Beati del Cielo. Per una frazione di secondo, pensai che era lo stesso Gesù, che avvolgeva il corpo del Celebrante e, nello stesso tempo, si trovava nell’Ostia, che quando il Celebrante l’abbassava, diventava nuovamente piccola. Avevo le guance piene di lacrime, non potevo uscire dal mio stato di meravigliato stupore. 
Non appena il Monsignore iniziò a pronunciare le parole di Consacrazione del vino, insieme alle sue parole, incominciarono ad apparire dei bagliori come lampi, nel cielo e sullo sfondo. La Chiesa non aveva più né tetto, né pareti, tutto era buio, vi era solamente quelle Luce che brillava nell’Altare. 
All’improvviso, sospeso in aria, vidi Gesù, Crocefisso, dalla testa fino alla parte bassa del torace. Il tronco trasversale della Croce era sostenuto da grandi e forti mani. Dal centro di quello splendore, si distaccò un piccolo lume, come una colomba molto piccola e molto brillante che, fatto velocemente il giro di tutta la chiesa, si posò sulla spalla sinistra del signor Arcivescovo, che continuava ad essere Gesù, perché potevo distinguere la Sua capigliatura sciolta, le Sue Piaghe luminose, il Suo grandioso corpo, ma non vedevo il Suo Volto. In alto, Gesù Crocefisso stava con il Viso reclinato sulla Spalla destra. Si vedevano sul Volto e sulle Braccia i segni dei colpi e delle ferite. Sul Costato destro, all’altezza del Petto, vi era una ferita da cui usciva, a fiotti, verso sinistra, del Sangue e, verso destra, qualcosa che sembrava Acqua, però molto brillante; ma erano, piuttosto, fasci di Luce quelli che si dirigevano verso i Fedeli, muovendosi a destra e a sinistra. 
Mi stupiva la quantità di Sangue che traboccava dal Calice e pensai che avrebbe impregnato e macchiato tutto l’Altare, ma non ne cadde una sola goccia! In quel momento, la Vergine disse: “Te lo ripeto: questo è il Miracolo dei Miracoli, per il Signore non esistono né tempo, né distanza e nel momento della Consacrazione, tutta l’assemblea viene trasportata ai piedi del Calvario, nel momento della Crocifissione di Gesù”.
Catalina racconta: Può qualcuno immaginarselo? I nostri occhi non lo possono vedere, ma tutti siamo là, nello stesso momento, nel quale lo stanno Crocefiggendo e mentre chiede perdono al Padre, non solamente per quelli che Lo uccidono, ma per ognuno dei nostri peccati: “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno!”
A partire da quel giorno, e non mi interessa se mi prendono per pazza, io chiedo a tutti di inginocchiarsi, chiedo a tutti di cercare di vivere con il cuore e con tutta la sensibilità di cui sono capaci, quel privilegio che il Signore ci concede. 

Nel momento del ricordo dei defunti, la Vergine mi disse: “Prega per tua padre… per tua madre”. Lo feci e fu così che li vidi. Erano dietro al braccio destro del celebrante. Vi erano molti altri capeggiati da san Giuseppe. La Vergine mi disse:  “è così ogni volta che durante la messa ricordate un vostro defunto. Il Signore concede a quelle anime di essere in quel momento lì presenti, intorno all’altare”.

AL MOMENTO DEL PADRE NOSTRO 

Quando stavamo per cominciare a pregare il “Padre Nostro”, parlò il Signore, per la prima volta, durante la Celebrazione, e disse: “Ecco, voglio che tu preghi con la maggiore profondità di cui sei capace e che, in questo momento, ti ricordi della persona o delle persone che ti hanno causato più male nella tua vita, affinché tu li abbracci e li stringa a te e dica loro con tutto il cuore: “Nel Nome di Gesù, io ti perdono e ti auguro la pace. Nel Nome di Gesù, ti chiedo perdono e mi auguro di avere la pace”. Se questa persona merita la pace, la riceverà e ne avrà un gran bene; se questa persona non è capace di aprirsi alla pace, quella pace tornerà al tuo cuore.
Ma non voglio che tu riceva o dia la pace ad altre persone, fino a quando non sei capace di perdonare e di provare quella pace dapprima nel tuo cuore”. “Fate attenzione a quello che fate continuò il Signore - voi ripetete nel Padre Nostro:
perdonaci come noi perdoniamo quelli che ci offendono. Se siete capaci di perdonare, e non come dicono alcuni, di dimenticare, state mettendo delle condizioni al perdono di Dio. State dicendo: perdonami, soltanto come io sono capace di perdonare, non di più”. 
Catalina racconta: Non so come spiegare il mio dolore, nel comprendere quanto possiamo ferire il Signore e quanto possiamo, noi stessi, offenderLo con tanti rancori, con i cattivi sentimenti e le cose cattive che nascono dai complessi e dalla suscettibilità. Perdonai, perdonai di cuore e chiesi perdono a tutti quelli che, talvolta, mi avevano offeso, per sentire la pace del Signore.

AL MOMENTO DELLA PACE E DELLA RICONCILIAZIONE 

Il Celebrante diceva: “… concedici la pace e l’unità…” e quindi: “La pace del Signore sia con tutti voi…”. Catalina racconta: Vidi, d’un tratto, fra alcune persone che si abbracciavano (non tutte), venire a porsi in mezzo una Luce molto intensa. Seppi che era Gesù e mi slanciai, allora, ad abbracciare la persona che avevo a fianco. Potei sentire davvero, in quella Luce, l’abbraccio del Signore: era Lui che mi abbracciava per darmi la Sua pace, perché in quel momento io ero stata capace di perdonare e di togliere dal mio cuore ogni offesa contro altre persone. Questo è ciò che Gesù vuole condividere quel momento di gioia, in un abbraccio, per farci trovare la Sua Pace.

AL MOMENTO DELLA SANTA COMUNIONE 

Arrivò il momento della Comunione dei Celebranti, e qui tornai a notare la presenza di tutti i Sacerdoti, insieme al Monsignore. Mentre egli si Comunicava, 
la Santa Vergine disse: “Questo è il momento di pregare per il Celebrante e per i Sacerdoti che lo accompagnano. Ripeti con Me: “Signore, Benedicili, Santificali, Aiutali, Purificali, Amali, abbine cura, sostienili con il Tuo Amore…”. Ricordatevi di tutti i Sacerdoti del Mondo, pregate per tutte le Anime Consacrate…”. 
Catalina racconta:
Amati fratelli, questo è il momento in cui dobbiamo pregare, perché loro sono la Chiesa, come lo siamo anche noi laici. Molte volte, i laici esigono molto dai Sacerdoti, però siamo incapaci di pregare per loro, di capire che sono persone umane, di comprendere e apprezzare la solitudine che, molto spesso, può circondare un Sacerdote. Dobbiamo capire che i Sacerdoti sono persone come noi e che hanno bisogno di comprensione, di assistenza, che hanno bisogno di affetto e di attenzioni da parte nostra, perché stanno dando la loro vita per ognuno di noi, come Gesù, Consacrandosi a Lui.
Il Signore vuole che la gente del “gregge”, che Dio ha affidato loro, preghi e aiuti il proprio Pastore a santificarsi. Un giorno o l’altro, quando saremo nell’Aldilà, comprenderemo la meraviglia, compiuta dal Signore, nel darci dei Sacerdoti che ci aiutano a salvare la nostra Anima. 

La gente cominciò ad uscire dai banchi per andare a Comunicarsi. Era giunto il grande momento dell’incontro, della “Comunione”. 

Il Signore mi disse: “Aspetta un momento, voglio che tu osservi qualcosa…”. Catalina racconta: Spinta da un impulso interiore, diressi lo sguardo verso la persona che stava per ricevere la Comunione sulla lingua dalla mano del Sacerdote. Devo chiarire che questa persona era una delle signore del nostro “Gruppo”, che, la sera prima, non era riuscita a Confessarsi, ma che si era Confessata questa mattina, prima della Santa Messa. Quando il Sacerdote ebbe posto la Sacra Ostia sulla sua lingua, vi fu come un lampo di luce: quella luce, di colore bianco dorato intenso, attraversò questa persona, prima dalla spalla e poi circondando la spalla, gli omeri e la testa. 
Il Signore disse:
“È così che Io Mi compiaccio nell’abbracciare un’Anima, che viene a riceverMi, con il cuore puro!”. 
Catalina racconta: Il tono della voce di Gesù era quello di una persona felice. Io ero stupita nell’ammirare quell’amica, che tornava al suo posto, circondata di luce, abbracciata dal Signore. Ho pensato alle meraviglie che noi, tante volte, perdiamo, perché andiamo a ricevere Gesù con le nostre piccole o grandi mancanze, mentre dovrebbe essere solo una festa. Molte volte diciamo che non vi sono Sacerdoti per Confessarsi spesso, ma il problema non consiste nel Confessarsi spesso, il problema consiste nella nostra facilità a tornare a cadere nel male. 
Daltronde, così come ci sforziamo di trovare un salone di bellezza o gli uomini un barbiere quando abbiamo una festa, dobbiamo sforzarci anche di andare a cercare il Sacerdote quando abbiamo bisogno che vengano tolte da noi tutte quelle cose sporche, e non avere la sfacciataggine di ricevere Gesù in qualsiasi momento, con il cuore pieno di cose cattive. 
Quando mi sono diretta a ricevere la Comunione, Gesù ripeteva: “L’ultima Cena fu il momento di maggiore intimità con i Miei. In quell’ora dell’Amore, ho istituito quello che agli occhi degli Uomini può sembrare la più grande pazzia: farMi prigioniero d’Amore. Ho istituito l’Eucaristia! Ho voluto rimanere con voi, fino alla fine dei Secoli, perché il Mio Amore non poteva sopportare che rimanessero orfani coloro che amavo più della Mia vita…”. Catalina racconta: Ricevetti quell’Ostia, che aveva un sapore particolare; era una mescolanza di sangue e incenso, che mi inondò interamente. Provavo tanto Amore… che le lacrime scorrevano senza poterle trattenere… Quando ritornai al mio posto, mentre mi inginocchiavo, il Signore disse: “Ascolta…”. Catalina racconta: E in quel momento cominciai a sentire dentro di me le preghiere di una signora, che era seduta
davanti a me e che si era appena Comunicata. Quello che diceva, senza aprire la bocca, era più o meno questo: “Signore, ricordaTi che siamo alla fine del mese e che non ho i soldi per pagare l’affitto, la rata della macchina, il collegio dei bambini, devi fare qualcosa per aiutarmi… Per favore, fa che mio marito smetta di bere tanto, non posso sopportare più le sue ubriachezze, e mio figlio minore perderà di nuovo l’anno, se non lo aiuti, questa settimana ha gli esami… e non dimenticarTi della vicina, che deve cambiare casa, che lo faccia una buona volta, perché io non la posso sopportare… ecc.”.

AL MOMENTO DELLA PREGHIERA FINALE 

In quel momento, il Signor Arcivescovo disse: “Preghiamo” . Ovviamente, tutta l’Assemblea si alzò in piedi per la preghiera finale. Gesù disse,
con un tono triste: “
Ti sei resa conto? Non Mi ha detto neanche una volta che Mi ama, non una sola volta ha dato segni di gratitudine per il dono che Io le ho fatto di far scendere la Mia Divinità fino alla sua povera umanità, per elevarla fino a Me. Non una sola volta ha detto: “Grazie, Signore”. È stata una litania di richieste… e sono così quasi tutti quelli che vengono a ricevermi”. “Io sono Morto per Amore e sono Risuscitato. Per Amore, aspetto ognuno di voi e per Amore rimango con voi… ma voi non vi rendete conto del fatto che Io ho bisogno del vostro Amore. Ricorda che Sono il Mendicante d’Amore, in quest’ora sublime, per l’Anima”. - Catalina racconta: Vi rendete conto, voi, che Egli, l’Amore, sta chiedendo il nostro Amore e che noi non glieLo diamo? Ed evitiamo anche di andare a questo incontro con l’Amore degli Amori, con l’unico Amore che Si dà in oblazione permanente. -

AL MOMENTO DELLA BENEDIZIONE FINALE 

Quando il Celebrante stava per dare la “Benedizione”, la Santissima Vergine parlò di nuovo e disse:
“Fai attenzione, osserva bene… Invece di fare il Segno della Croce, voi fate uno ghirigoro. Ricorda che questa Benedizione può essere l’ultima che ricevi, nella tua vita, dalla mano di un Sacerdote. Tu non sai se, uscendo da qui, morirai o no, e non sai se avrai l’opportunità che un altro Sacerdote ti dia una Benedizione.
Quelle Mani Consacrate ti stanno dando la Benedizione nel Nome della Santissima Trinità. Pertanto, fai il Segno della Croce con rispetto e come se fosse l’ultimo della tua vita” (…)  È questa la testimonianza che devo e voglio dare al mondo intero, per la maggior Gloria di Dio e per la salvezza di chiunque voglia aprire il proprio cuore al Signore. Affinché molte anime, consacrate a Dio, ravvivino il fuoco dell’amore per Cristo, sia quelle che hanno nelle loro mani il potere di farlo scendere sulla terra per essere nostro nutrimento, sia le altre, affinché perdano l’uso di riceverlo “per abitudine” e rivivano il meraviglioso stupore dell’incontro quotidiano con l’amore. Affinché i miei fratelli e sorelle laici di tutto il mondo vivano il più grande dei Miracoli con il cuore: la celebrazione della Santa Eucaristia.
Catalina Rivas (Missionaria laica del Cuore Eucaristico di Gesù)

AMDG et BVM

sabato 24 maggio 2014

Come assistere con frutto alla Santa Messa

Ci piace farvi conoscere un post speciale, purtroppo abbastanza trascurato oggigiorno.


Avvertimento

 La messa è l' offerta ed il sacrificio del corpo e del sangue di Nostro Signor G. C. che viene 
offerto e distribuito sotto le specie del pane e del vino consacrato: Capite bene, o figliuoli, che 
nell'assistere alla santa Messa fa lo stesso come se voi vedeste il Divin Salvatore uscir di Gerusalemme 
e portare la croce sul monte Calvario, dove giunto viene fra' più barbari tormenti crocifisso spargendo 
fino all'ultima goccia il proprio sangue. Questo medesimo sacrificio rinnova il' Sacerdote mentre 
celebra la santa Messa {84 [264]} con questa sola distinzione che il sacrifizio del Calvario Gesù 
Cristo lo fece collo spargimento di sangue, quello della Messa è incruento, cioè senza spargimento di 
sangue. Siccome non si può immaginare cosa più santa, più preziosa quanto il Corpo, il Sangue, 
l'Anima e la Divinità di Gesù Cristo, così voi quando andate alla santa Messa, voglio siate persuasi che 
fate un'azione la più grande, la più santa, la più gloriosa a Dio, e la più utile all'anima propria. Gesù 
Cristo viene egli stesso in persona ad applicare a ciascuno in particolare i meriti di quel sangue 
adorabilissimo, il quale sparse per noi sul Calvario in croce. Ciò deve inspirarci una grande idea della 
santa Messa e farci desiderare 'li assistervi bene.

 Ma il vedere tanti figliuoli con volontà deliberata distratti starvi irriverentemente senza 
modestia, senza attenzione, senza rispetto, rimanendosi in piedi, guardando qua e là, ah! costoro 
rinnovano più volte i patimenti del Calvario con grave scandalo de' compagni e disonore della 
religione!

 Per evitar un male così grande entrate con disposizioni di vero cristiano nello spirito di Gesù 
Cristo, e supponete di vederlo cominciare la sua dolorosa passione, esposto a' più barbari trattamenti 
per nostra salvezza. Durante la Messa state con modestia e raccoglimento tale che alcuna cosa non sia 
per {85 [265]} disturbarvi. Il vostro spirito, il cuore, i sentimenti vostri non siano ad altro intenti che 
ad onorare Iddio. Vi raccomando di avere grande premura per andare alla santa Messa, e di tollerare a 
tal fine anche qualche incomodo. S. Isidoro che era servo di campagna si levava di buon mattino per 
andar alla santa Messa, e trovavasi a tempo debito a fare quelle cose che dal suo padrone gli venivano 
comandate. Con questo si tirò dal Signore ogni sorta di benedizioni per modo che ogni suo lavoro 
riusciva bene.
 
In principio della Messa.
 Signor mio Gesù Cristo, io vi offerisco questo santo sacrifizio a vostra maggior gloria ed a bene 
spirituale dell'anima mia, fatemi la grazia che il mio cuore e la mia mente ad altro più non pensino che 
a voi. Anima mia scaccia ogni altro pensiero e preparati ad assistere a questa santa Messa col massimo 
raccoglimento.
 
Al Confiteor.
 Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, 
al Beato Gioanni Battista, a' santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con 
pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa. Perciò prego la 
Beata {86 [266]} Vergine Maria, il Beato:Michele Arcangelo, il B. Gioanni Battista, i Ss. Apostoli 
Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.
 
Il Sacerdote ascende all'Altare.
 Tutta la terra vi adori, o Signore, e canti lode al vostro santo nome. Sia gloria al Padre, al 
Figliuolo, ed allo Spirito Santo. Cosi sia.
 
Al kyrie eleison.
 Signor mio Gesù Cristo, abbiate misericordia di questa povera anima mia.
 
Al Gloria
 Sia gloria a Dio nel più alto de' cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà, perché solo 
Iddio è degno di essere lodato e glorificato per tutti i secoli.
 
All'Oremus
 Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me. 
Concedetemi la grazia di vivere e morire da buon cristiano nel grembo della santa Madre Chiesa.
 
All'Epistola.
 Infiammate, o Signore, il cuor mio del vostro santo Amore, acciocchè io vi ami e vi serva tutti i 
giorni della mia vi {87 [267]}

Al Vangelo.
 Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando 
le grandi verità, che ivi sono contenute. Datemi grazia e fortezza per fare la vostra Divina volontà, e di 
fuggire tutte le occasioni di peccare.
 
Al Credo.
 Io credo fermamente tutte te verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete 
verità infallibile. Accrescete perciò in me lo spirito di viva fede, di ferma speranza, e d'infiammata 
carità.
 
All'Offertorio.
 Vi offerisco, o mio Dio, per le mani del Sacerdote quel pane e quel vino che debbono essere 
cangiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo. Vi offro nel medesimo tempo il mio cuore, la lingua 
mia, affinchè per l'avvenire altra non desideri nè d'altra cosa io parli, se non di quello che riguarda al 
vostro santo servizio.
 
All'Orale Fratres.
 Ricevete, Signore, questo sacrifizio per onore o gloria del vostro santo nome, per mio 
'vantaggio, e per quello di tutta la vostra. santa Chiesa. {88 [268]}

Al Prœfatio.
 Mio cuore alzati a Dio e pensa alla passione di Gesù Cristo, che egli va a cominciare per li tuoi 
peccati.
 
Al Sanctus.
 Anima mia unisci ogni tuo affetto al coro degli Angeli, e canta con essi un inno di gloria 
dicendo: Santo, Santo, Santo è il Signori, il Dio degli eserciti. Sia glorificato o benedetto per tutti i 
secoli.
 
Al Memento de’vivi
 Vi prego, o Gesù mio, di ricordarvi dei miei genitori, degli altri parenti, de' benefattori, degli 
amici miei, ed anche de' miei nemici; ricordatevi altresi del sommo Pontefice e di tutta la Chiesa, e di 
ogni autorità spirituale o temporale, a cui tutti sia pace, concordia e benedizione.
 
All'elevazione dell'Ostia.
 Con tutta umiltà prostrato vi adoro, o Signore, e credo fermamente che esistete in quest'Ostia 
sacra. Oh gran mistero, un Dio viene dal cielo in terra per la mia salute! Sia lodato,e ringraziato ogni 
momento il Santissimo e divinissimo Sacramento. (100 giorni d'Indulgenza ogni volta). {89 [269]}
 


All'elevazione del Calice.
 Signor mio Gesù Cristo, io adoro quel sangue che voi spargeste per salvare l'anima mia. Io ve 
l'offerisco in memoria della vostra passione, morte, risurrezione, e ascensione al cielo; ricevetelo in 
isconto dee miei peccati, e per li bisogni di santa Chiesa.
 
Al memento de' morti.
 Ricordatevi, Signore, delle anime del Purgatorio o specialmente di quelle de' miei parenti,
benefattori spirituali e temporali. Liberatele da quelle pene e date a tutte la gloria dal Paradiso.
 
Al Pater noster.
 Vi ringrazio, Gesù mio, di questo eccellente modello di preghiera che mi deste, fatemi la grazia 
che io la possa recitare colla divozione e coli' attenzione che ai merita. Concedetemi quanto in essa vi 
dimanda per me quel Sacerdote, e soprattutto non permettete che nelle tentazioni io cada in mortale 
peccato, unico e sommo male che può farmi perdere eternamente. Dite il Pater noster etc.
 
All'Agnus Dei.
 Gesti, agnello immacolato, vi supplico ad usare misericordia a me e a tutti gli uomini {90 
[270]} del mondo affinché tutti si convertano a voi, per godere quella vera pace che provano coloro i 
quali sono in grazia vostra.
 
Al Domine non sum dignus.
 O Signore, per la moltitudine de' miei peccati io non son degno che voi veniate ad abitare 
nell'anima mia; ma dite solamente una parola, e mi sarà rimesso ogni peccato. Oh quanto mi spiace di 
avervi offeso, fatemi la grazia, che non vi offenda mai più per l'avvenire.
 
Alla Comunione.
 Se non potete comunicarvi sacramentalmente fate almeno la comunione spirituale, che consiste 
in un ardente desiderio di ricevere Gesù nel nostro cuore, dicendo:
 Mio caro e buon Gesù, poichè questa mattina io non posso ricevere l'Ostia Santa, venite 
nondimeno a prendere possesso di me colla vostra grazia, onde io viva sempre nel vostro santo amore. 
La grazia che singolarmente vi domando è di potere star lontano da' cattivi compagni, perchè se avrò la 
sorte di frequentare buoni compagni, io pure sarò buono e potrò salvar l'anima mia.
 
Alle ultime orazioni.
 Vi ringrazio, o mio Dio, di esservi sacri, tinto per me. Fate che sin da questo momento {91 
[271]} tutto io mi possa sacrificare a Voi. Dispiaceri, fatiche, caldo, freddo, fame, sete ed anche la 
morte tutto accetterò volentieri dalle vostre mani, pronto ad offerire tutto e perdere tutto, purchè io 
possa adempiere la vostra santa legge.
 
Alla Benedizione.
 Benedite, Signore, queste sante risoluzioni; beneditemi per la mano del vostro ministro, e fate 
che gli effetti di questa benedizione siano eternamente sopra di me. Nel nome del Padre, del Figliuolo, 
e dello Spirito Santo. Così sia.
 
All'ultimo Vangelo.
 Verbo eterno, fatto carne per salvare l'anima mia, io vi adoro col più profondo rispetto, e vi 
ringrazio di quanto patiste per me. Concedetemi la grafia di conservare i frutti di questa santa Messa; 
perdonatemi se non vi ho assistito colla debita attenzione, e fate che uscendo io di questa Chiesa 
abbiano gli occhi, la lingua e tutti i sensi miei i1n sommo orrore ogni cosa che si opponga alle verità 
del vostro santo Vangelo

 Dite una Salve alla B. V. ed un Pater a s. Luigi, affinché vi aiutino a mantenere i proponimenti 
fatti e soprattutto di evitare i cattivi discorsi. {92 [272]}
 
 
 
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AVE MARIA PURISSIMA!