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martedì 27 agosto 2019

DIO È QUI. ADORIAMOLO

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DIO È QUI.  ADORIAMOLO
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31 agosto 2009

Tutto è scritto sotto dettatura del Signore.

Il  Signore mi ha fatto vedere alcuni  grandi Paesi che, fin dall'origine, avevano sempre  avuto acqua potabile in abbondanza che proveniva dalle montagne, e si riversava senza sosta nei laghi e nei numerosi corsi d’acqua.

Tutti quei Paesi erano allora pronti a condividere la loro ricchezza d'acqua con i Paesi confinanti, tanto bisognosi di questo elemento liquido così necessario alla vita, divenuto più prezioso dell'oro.

Altre nazioni,  che soffrivano per mancanza  d’acqua, scoprivano che nel loro sottosuolo esistevano delle falde acquifere, ma molto più in profondità rispetto a dove  avevano scavato recentemente. Era una scoperta !

Poco a poco, la Mano del Signore li guidava, e gli uomini cominciavano a comunicare tra  loro e ad aiutarsi. In molti Paesi, il problema dell'acqua, così necessaria e così rara, veniva risolto in modo  idilliaco in tutto il Mondo mediante la CONDIVISIONE.

Gli uomini scoprivano allora la Solidarietà, che li spingeva ad aiutarsi tra loro. Vedevano risolti i  loro problemi, e con il  cuore incline alla Misericordia, scoprivano l’AMORE. 

A questo punto, DIO ci fa conoscere che cosa Egli aveva fatto. Aveva dato la “Sua Intelligenza Divina” agli uomini. Aveva aperto le dighe che la tenevano prigioniera nel cuori dei Suoi figli.

Come l’acqua, prima prigioniera in alcuni paesi, scorreva ora in più parti, liberata dalla solidarietà tra gli uomini, allo stesso modo si diffondeva l'Intelligenza Divina tra gli uomini che avevano incontrato l'AMORE, nella CONDIVISIONE. Poiché il Signore non Si stanca di dirci «fate ed Io farò », ecco che  si comprende meglio la frase biblica: “I deserti rifioriranno”. Nutriti dall’acqua, non vi mancheranno gli ortaggi e i frutti, ed i fiori abbelliranno quelle regioni irrigate e rese fertili, con una popolazione felice e grata al Signore.

Quando DIO vide che tutto ciò era Buono, fece una grande festa, che avrebbe riunito tutte le religioni in una sola, Unica e VERA: “la religione di DIO, che è AMORE”. Così  svanivano tutte le lotte interne, tutte le divisioni. Tutti seguivano lo stesso Cammino di DIO. I Mussulmani erano fervorosi nell’Adorazione Divina e glorificavano DIO l’Eterno in ginocchio e fronte a terra. DIO è dappertutto: perché non adorarLo, in ginocchio, nelle nostre Chiese, come in tutti i luoghi dì culto?

I Cristiani compresero, allora, che nella Chiesa, dove c'è la Santa Presenza del DIO Vivente, nulla può essere contaminato, non vi può esistere veleno. Egli è il DIO della Vita, non il DIO delle epidemie ! Nessuna epidemia può nascere e diffondersi nella Chiesa. DIO è veramente la medicina e il Medico di tutti  i nostri mali. La Vita dell'uomo appartiene a Lui.

L’Uomo che dubita e che non vuole  credere, che proibisce  la Comunione  sulla lingua perché può essere portatrice di germi, né si avvicina all’acquasantiera, dove l’acqua benedetta può essere contaminata, questo uomo DIO lo giudica "stolto e arrogante”. Egli non si servirà più dell’Acqua Benedetta per mettere in fuga i demoni, ben più forti di tutte le epidemie.

« Nella Santa Ostia - dice il Signore - c'è il Mio Divin FIGLIO Gesù con lo Spirito Santo, e ci Sono IO, il PADRE.
Con la promessa fatta ad ABRAMO, Io verrò a salvare questo Popolo Ebreo e Arabo, con tutti  gli altri Popoli, contro ogni volontà umana. Io vengo a confondere ogni opinione e professione di fede non conforme a DIO, il  DIO di ABRAMO, ISACCO e GIACOBBE.

Quando Io vi dico "Ed ecco che Io vengo”, Io sono già qui ! Vengo a trasformare l'uomo, semplicemente comandandogli di cambiare. Mi faccio carico della sua anima.

 L'uomo si trasfigurerà, perché Mi vedrà davanti a lui, e diventerà a immagine del Suo DIO e Maestro. Sta scritto che Io sono il DIO della Speranza, e la Mia Vita vi è data per vederMi eternamente.

Sapete, voi, che tutto ritorna a Me, perché TUTTO Mi appartiene ? Tutto è in Me. Fin dall'origine, voi eravate  in ME. Tutta la Creazione, fin dall'origine dei Mondi, era in ME, “Creatore dell'Infinito”: tutto ciò che vedete, tutto ciò che è scomparso, per diventare ciò che è. Io SONO con TUTTO e in TUTTO da tutta l’eternità. Io SONO l’Eterno Presente, come SONO il  vostro passato e il vostro avvenire.

Oggi, voi non potete capire tutto, in una sola volta. Ma niente è un "mistero nascosto”, poiché Io SONO l’Esistenza dell’Eternità. Io vengo a insegnarvi a vivere. La vostra religione comune è il Mio AMORE che Io vi dono. Il Mio Perdono, la MIA VITA con il Mio AMORE, vi sono dati  in dono per l’Eternità.

Prima di  sentirMi a viva voce... voi  Mi vedrete.
E prima di vederMi, Io vi istruisco.
Non cercate di superarMi !  Io vi aspetto.
Continuerò ad istruirvi, sempre agendo in voi.
Ordinerò alle Mie anime di ricostruirsi fino ad essere "divine", perché hanno dimenticato che lo sono già.  Vi parlerò di tutto quello che vi  deve succedere ancora, anche se tutto è già scritto in voi.  Ho pietà di questa debolezza in cui vi trovate, perché Mi avete abbandonato. Ma Io non  vi ho mai dimenticati, non vi ho mai persi di vista.

Io SONO in voi. Non smetto mai di guardarvi e di  amarvi. Per questo vi chiamo a riconoscerMi, poiché è evidente che senza di ME, non sapete riconoscere nemmeno voi stessi. Io vengo a cambiare tutto, cambiando semplicemente lo spirito limitato dell’uomo con il Mio Spirito Santo che è  "Luce, Verità, Vita”. 

Voi dovete rinascere dallo Spirito. Come? È  semplice, Io vi dò questo ordine Divino:

« Amatevi gli uni  gli altri,
come Io vi amo. »
Siate  AMORE e PERDONO.

Con il Mio AMORE e il Mio PERDONO, voi sarete simili a Gesù, vostro DIO. Io porrò l'uomo, divenuto a Immagine del Suo DIO e Maestro, nel posto che gli spetta fin dalla Creazione del Mondo, come
il  Mio Capolavoro ALLORA ultimato !”

Ecco  l'Uomo perfetto,
l'UOMO divenuto figlio di  DIO,
Erede con  il Figlio Unigenito di DIO in DIO l'Eterno.
Gesù Cristo,
Ambasciatore del Padre. Amen.

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martedì 6 agosto 2019

VICINI AL MISTERO DELLA TRASFIGURAZIONE

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Et TRANSFIGURATUS EST ANTE EOS

Trasfigurazione: il Vangelo narra questo mistero della vita di Cristo. Egli, dopo aver preannunciato ai discepoli la sua passione, “prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce” (Mt 17,1-2). 

Secondo i sensi, la luce del sole è la più intensa che si conosca in natura, ma, secondo lo spirito, i discepoli videro, per un tempo breve, uno splendore ancora più intenso, quello della gloria divina di Gesù, che illumina tutta la storia della salvezza. San Massimo il Confessore afferma che “le vesti divenute bianche portavano il simbolo delle parole della Sacra Scrittura, che diventavano chiare e trasparenti e luminose” (Ambiguum 10: PG 91, 1128 B).

Dice il Vangelo che, accanto a Gesù trasfigurato, “apparvero Mosè ed Elia che conversavano con lui” (Mt 17,3); Mosè ed Elia, figura della Legge e dei Profeti. Fu allora che Pietro, estasiato, esclamò: “Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia” (Mt 17,4). Ma sant’Agostino commenta dicendo che noi abbiamo una sola dimora: Cristo; Egli “è la Parola di Dio, Parola di Dio nella Legge, Parola di Dio nei Profeti” (Sermo De Verbis Ev. 78,3: PL 38, 491). Infatti, il Padre stesso proclama: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo” (Mt 17,5). 

La Trasfigurazione non è un cambiamento di Gesù, ma è la rivelazione della sua divinità, “l’intima compenetrazione del suo essere con Dio, che diventa pura luce. Nel suo essere uno con il Padre, Gesù stesso è Luce da Luce” (Gesù di Nazaret, Milano 2007, 357). Pietro, Giacomo e Giovanni, contemplando la divinità del Signore, vengono preparati ad affrontare lo scandalo della croce, come viene cantato in un antico inno: “Sul monte ti sei trasfigurato e i tuoi discepoli, per quanto ne erano capaci, hanno contemplato la tua gloria, affinché, vedendoti crocifisso, comprendessero che la tua passione era volontaria e annunciassero al mondo che tu sei veramente lo splendore del Padre” (Κοντάκιον είς τήν Μεταμόρφωσιν, in: Μηναια, t. 6, Roma 1901, 341).

Cari amici, partecipiamo anche noi di questa visione e di questo dono soprannaturale, dando spazio alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio. Inoltre, specie in questo tempo di Quaresima, esorto, come scrive il Servo di Dio Paolo VI, “a rispondere al precetto divino della penitenza con qualche atto volontario, al di fuori delle rinunce imposte dal peso della vita quotidiana” (Cost. ap. Pænitemini, 17 febbraio 1966, III, c: AAS 58 [1966], 182). Invochiamo la Vergine Maria, affinché ci aiuti ad ascoltare e seguire sempre il Signore Gesù, fino alla passione e alla croce, per partecipare anche alla sua gloria. http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/angelus/2011/documents/hf_ben-xvi_ang_20110320.html

AMDG et DVM

domenica 25 febbraio 2018

Spunti contemplativi ...per affrettare la Nostra trasfigurazione


Quarto mistero luminoso: la trasfigurazione di Cristo

Dieci spunti contemplativi per la recita meditativa delle dieci Ave Maria:

 

1. In un’alba serena di marzo Gesù con gli apostoli e i discepoli raggiungono il monte Tabor. Appena giunti, il Signore, sceglie Pietro, Giovanni e Giacomo di Zebedeo per salire sulla vetta e manda a predicare tutti gli altri nella zona. 

2. In un momento di sosta Pietro chiede col fiato grosso dove si va? E perché si deve raggiungere la vetta del monte. Gesù risponde: “Vado ad unirmi col Padre mio e vi ho voluti con Me perché vi amo. Su lesti! Agli appuntamenti di Dio si va sempre veloci”.

3. Arrivati quasi sulla vetta il Signore si mette in disparte a pregare nella stessa posa del Getsemani, mentre i tre apostoli per la stanchezza si addormentano nella frescura della vegetazione.

4. Ad un certo momento un evento inedito sveglia i tre apostoli. Li scuote una luminosità così viva che annulla quella del sole e dilaga e penetra fin sotto il verde dei cespugli e alberi sotto cui si sono messi. Aprono gli occhi stupiti e vedono Gesù trasfigurato. Egli è ora tale e quale come lo vedo nelle visioni del Paradiso. Naturalmente senza le piaghe e senza il vessillo della Croce. Ma la maestà del Volto e del Corpo è uguale, uguale ne è la luminosità, e uguale la veste che da un rosso cupo si è mutata nel diamantifero e perlifero tessuto immateriale che lo veste in Cielo. Il suo Viso è un sole dalla luce siderale ma intensissima, nel quale raggiano gli occhi di zaffiro. Sembra più alto ancora, come la sua glorificazione ne avesse aumentata la statura. Non saprei dire se la luminosità, che rende persino fosforescente il pianoro, provenga tutta da Lui o se alla sua propria si mesca quella che ha concentrata sul suo Signore tutta la luce che è nell’Universo e nei Cieli. So che è qualcosa di indescrivibile”.

5. Gli apostoli chiamano Gesù con una certa paura perché è talmente trasfigurato che non sembra sia il loro Maestro. Il Signore non risponde perché in quel momento è rapito da una visione che lo sublima. La luce aumenta ancora per due fiamme che scendono dal cielo e si collocano ai lati di Gesù. Quando sono stabilite sul pianoro, il loro velo si apre e ne appaiono due maestosi e luminosi personaggi. L’uno più anziano, dallo sguardo acuto e severo e da una lunga barba bipartita. Dalla sua fronte partono corni di luce che me lo indicano per Mosé. L’altro è più giovane, scarno, barbuto e peloso, su per giù come il Battista, al quale direi assomiglia per statura, magrezza, conformazione e severità. Mentre la luce di Mosè è candida come è quella di Gesù, specie nei raggi della fronte, quella che emana Elia è solare, di fiamma viva. I due Profeti prendono una posa di riverenza davanti al loro Dio Incarnato.

6. I tre apostoli cadono in ginocchio tremanti col volto fra le mani. Vorrebbero vedere, ma hanno paura. Finalmente Pietro parla: “Maestro, Maestro. Odimi”. Gesù gira lo sguardo con un sorriso verso il suo Pietro che si rinfranca e dice: “E’ bello lo stare qui con Te, Mosè e Elia. Se vuoi facciamo tre tende per Te, per Mosè e per Elia, e noi stiamo qui a servirvi…”. Gesù lo guarda ancora e sorride più vivamente.

7. Gli apostoli non osano dire altro. Intimoriti, tacciono. Sembrano un poco ebbri come chi è sbalordito. Ma quando un velo che non è nebbia, che non è nuvola, che non è raggio, avvolge e separa i Tre gloriosi dietro uno schermo ancor più lucido di quello che già li circondava, e li nasconde alla vista dei tre, una Voce potente e armonica vibra ed empie di sé lo spazio, i tre cadono col volto contro l’erba. <<Questo è il mio Figliuolo diletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo>>.

8. Gesù ritorna nella forma consueta e Pietro gli domanda: <<Come faremo a viverti accanto ora che abbiamo visto la tua Gloria? Come faremo a vivere fra gli uomini, e noi, uomini peccatori, ora che abbiamo udito la Voce di Dio?>>. Gesù risponde: <<Dovrete vivermi accanto e vedere la mia gloria sino alla fine. Siatene degni perché il tempo è vicino. Ubbidite al Padre mio e vostro. Torniamo ora fra gli uomini perché sono venuto per stare fra essi e per portare essi a Dio”. 

9. Gesù comanda ai tre apostoli: <<Siate santi per il ricordo di quest’ora, forti, fedeli. Avrete parte alla mia più completa gloria. Ma non parlate ora di questo che avete visto, ad alcuno. Neppure ai compagni. Quando il Figlio dell’uomo sarà risuscitato dai morti e tornato nella gloria del Padre, allora parlerete. Perché allora occorrerà credere per avere parte nel mio Regno>>.

10. I motivi profondi della trasfigurazione di Gesù sono questi: 1) A stornare le astuzie di Satana e le insidie dei futuri, e non ignoti a Dio Padre, nemici del Verbo Incarnato, Dio avvolse di aspetti comuni a tutti i nati da donna il Cristo non solo sinché fu “il fanciullo e il figlio del falegname” ma anche quando fu il Maestro. Soltanto la sapienza e il miracolo lo distinguevano dagli altri. Ma Israele, sebbene in minor misura, conosceva altri maestri (profeti) e operatori di miracoli. 2) Ciò doveva servire a provare anche la fede dei suoi eletti: gli apostoli e discepoli. Essi dovevano credere senza vedere cose straordinarie e divine. 3) Però, a confermare i tre, dopo che l’annuncio della morte futura di croce li aveva turbati, Egli ora si svela in tutta la gloria della sua Natura divina. Dopo di ciò il dubbio che la predetta morte di croce aveva insinuato nei suoi più prossimi seguaci, non poteva più sussistere. Essi avevano visto Dio. Dio nell’Uomo che sarebbe stato crocifisso. Era la manifestazione delle due Nature ipostaticamente unite. Manifestazione innegabile che non poteva lasciare dubbi. E al Figlio-Dio che si manifesta tale si unisce il Padre-Dio con le sue parole e il Cielo rappresentato da Mosè ed Elia.

 


1 Pater. 10 Ave Maria. 1 Gloria


INTRODUZIONE AL ROSARIO MISTICO CORONA DEL ROSARIO ...

www.ilcattolicoonline.org/rosario%20mistico.doc

AMDG et DVM

lunedì 20 febbraio 2017

Ultima Trasfigurazione. Ora tocca a noi: Voi dovete nascere di nuovo; dovete nascere oggi, non più dalla Terra, ma dal Cielo


La Trasfigurazione dell’uomo

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13 febbraio 2007

GESÙ:  Fatti coraggio, figlia Mia. Ciò che tu stai vivendo ora è la corrente di questo Tempo che vuole portare con sé ciò che rimane ancora in piedi. Perché tutto diventa vuoto e  senza vita quando Dio viene tolto da ogni cosa. Quello che ancora si regge in  piedi, appartiene a Dio Solo e diventa la Sua Santa Protezione, ma quanto scossa!

Il Sole brilla ancora e il Mondo ne trae ancora beneficio, perché la Giustizia di Dio è ancora al riparo per il grande Giorno in cui Si manifesterà. E come ti ho già detto, non rimane molto tempo per convincervi ad attuare al più presto possibile, la scelta che sarà decisiva per ognuno.

"Perché colui che sarà sul terrazzo non potrà scendere e colui che sarà nello scantinato non potrà più salire al piano superiore".  E questo è ancora un mio favore  per quelli che vogliono veramente ascoltarMi perché, per il Mio piccolo Resto e a causa di  questo piccolo raggio di Cielo sulla Terra, Io vengo ad avvertirvi fino alla vigilia del Giorno in cui suonerà l'ultima Tromba. Ringraziate Dio nella Sua Santa Misericordia, perché Io risparmierò, ancora in quel giorno, coloro che decideranno di rimanerMi fedeli proprio all'ultimo momento.

Gli uni si sono ancora attardati a vivere con Me i momenti del Mio Giudizio, e continuano a non voler perdonare  i loro nemici, mentre Dio invece li ha perdonati tutti.  Siete, dunque voi, superiori a Dio?

Gli altri stanno vivendo la Mia Via della Croce e versano in abbondanza le loro lacrime sulla loro esistenza... Nessuna vita  può somigliare alla Mia, perché la Mia Vita è Obbedienza e Offerta al Padre Mio per  il Mondo intero. Lo fareste, voi, il Dono della vostra persona donando la vostra carne e il vostro sangue  per i vostri nemici, fosse anche  per quelli più crudeli? Solamente il vostro Dio lo ha fatto, per ognuno di voi. Benedite  i vostri nemici per essere simili al vostro Salvatore.
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E altri ancora restano ai  piedi della Mia Santa Croce d'Amore tutta insanguinata, bagnandosi nel Mio Sangue Prezioso che non smette di scorrere a causa dei peccati che non fanno che aumentare giorno e notte, perché l'uomo che odia Dio, continua ad  offendere il Suo Santo Nome che deve  salvare il Mondo.

Benedite il Mio Prezioso Sangue che viene a ricordarvi che, per esso, Io ho salvato il Mondo strappandolo alla morte eterna. E quel che Mi resta da fare (SeguiteMi...), Io lo devo fare con ognuno di voi che dovete rassomigliarMi per compiere  questa ultima Trasfigurazione, affinché  il Piano Divino concepito dal Padre Nostro possa  infine nascere con  la vostra nuova Nascita, quella che ho annunciato Io stesso a Nicodemo.

Voi dovete nascere di nuovo; dovete nascere oggi, non più dalla Terra, ma dal Cielo.  

Il genere umano è stato, infatti, creato da Dio per essere divino come il Figlio di Dio Stesso. E questo accadrà molto presto. Se voi Mi aiutate, il mondo soffrirà meno per questo parto divino. Perché il Cielo la Terra devono prendere la forma che Dio vuole dare loro per essere la Culla dei Figli di Dio, in Cielo come sulla Terra.

Per il Nome del vostro Salvatore,
il Padre vi ama come Lui, Suo Figlio GESÙ  Cristo,
Figlio di Dio e Dio Lui stesso.

AMDG et BVM