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sabato 1 aprile 2017

DIO ha voluto avere come voi, una Madre, che Mi ha dato un Cuore

PRIMA ANCORA DELL’ORIGINE 
DEL MONDO
IL PADRE AVEVA UNITO 
IL CUORE DI GESÙ 
AL CUORE DI MARIA
*******
10 maggio 2010

GESÙ:   Come dirvi, come farvi capire, Miei piccoli figli, che DIO ha voluto avere come voi, una Madre, che Mi ha dato un Cuore ? E questo Divino Sacro Cuore non ha mai potuto separarsi dal Suo. Il Santo Cuore di Maria ha sanguinato prima del Mio, prima ancora della Mia Santa Passione e della Mia Crocifissione sulla Croce del Mio AMORE.

DIO ha unito i nostri Due Santi Cuori per l’eternità!

Prima di venire in questo mondo, Io vivevo nel Padre con lo Spirito Santo. E prima ancora che il Mondo fosse creato, il Piano di DIO esisteva nel Suo Pensiero creatore, e viveva nell’attesa della sua REALIZZAZIONE.  Questo Mondo palpitava di Vita, perché DIO è la VIA, la VERITÀ, la VITA.

Maria non era la prima Eva.
Maria portava in Sé il Sì della Redenzione.

Era attesa, e il FIGLIO di DIO non poteva più contenere nel Suo Cuore Divino “L’AMORE” incondizionato che doveva scaturire dappertutto, per santificare il Mondo.

Se Maria, con il Suo “SÌ” doveva essere l’Alfa del Piano Divino del Salvataggio di questo Mondo, GESÙ Cristo, che era Lui Stesso quel “SÌ”, diveniva con Maria che Lo partoriva, l’ALFA e l’OMEGA. GESÙ non è nato da una decisione spontanea del Padre, e Maria ha fatto sempre parte di quella Verità Divina nascosta per i Suoi Tempi della FINE. 

Ella è sempre esistita nel Pensiero del Padre, per aprire e chiudere la fine di questi tempi, concessi alla razza umana. È Lei la Porta del Cielo, come pure è la Porta e il Passaggio dei figli arrivati a questa grande maturità, i quali devono rinascere nuovamente dallo Spirito e dall’Acqua (Parole di Gesù a Nicodemo), per vivere con DIO nella Nuova Terra.

Mediante la Sua Concezione Immacolata, - “Io sono l’Immacolata Concezione” - Maria, nella preghiera a Lei rivolta, ci chiede di invocarLa per la Gloria di DIO in questo modo:

“Oh Maria, concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo”,  perché Ella è la Madre di DIO. E DIO fatto Uomo ha preso carne e sangue divini in Maria. 

Maria diventa il modello di questa Nuova Generazione. Maria diventa, in Verità, la Madre DIVINA, concepita dallo Spirito Santo nel seno purificato di Anna dallo stesso Spirito Santo. Ella è la Sposa dello Spirito Santo. È la Porta e il Passaggio che DIO ha attraversato per venire fino a noi.
DIO chiede alla Sua Chiesa, mediante una correzione del Dogma, di aprire la Porta e il Passaggio ai figli che hanno la stessa identità di GESÙ Cristo.

Maria è la Matrice Spirituale degli Uomini e della Chiesa.
Maria contiene in Sé lo Spirito Santo.
Ella è “la Fonte Battesimale della Chiesa”.

Parola di GESÙ Cristo.

  

lunedì 21 settembre 2015

Come il bambino trae tutto il cibo dalla mamma... così...




Perché per Maria lo Spirito Santo produce i predestinati

13. 7) - Lo Spirito Santo ha sposato Maria e prodotto in Lei, per mezzo di Lei e da Lei Gesù Cristo, questo capolavoro, il Verbo Incarnato; e siccome non l'ha mai ripudiata, così continua ogni giorno a produrre in Lei e per mezzo di Lei, in modo misterioso, ma reale, i predestinati.

Perché Maria è l'incaricata di nutrire le anime e di farle crescere in Dio

14. 8) - Maria ha ricevuto da Dio un particolare dominio sulle anime per nutrirle e farle crescere in Dio. Sant'Agostino giunge a dire che in questo mondo i predestinati sono tutti chiusi nel seno di
Maria, e che non vengono alla luce se non quando questa buona Madre li partorisce alla vita eterna:
quindi, come il bambino trae tutto il cibo dalla mamma, che lo proporziona alla sua debolezza, così i predestinati traggono da Maria tutto il loro cibo spirituale e tutta la loro forza.


MEMENTO, DOMINA, VERBI TUI
SERVO TUO
IN QUO MIHI SPEM DEDISTI

venerdì 31 gennaio 2014

"Parlare di Maria SS. è come vederLa, e vedere Maria è gioire"





AVE GRATIA PLENA, DOMINUS TECUM!

Dal "Sermone Angelico - Rivelaz. Celesti S. Brigida" -Domenica - Lezione Seconda (Capitolo 2) Assoluzione:

Soccorrici, o Madre di Cristo,
che gioia portasti al mondo tristo.
Amen.

 <<Anche tu, Maria, degnissima fra tutte le creature, eri dal principio davanti a Dio, prima che ti creasse, come l'arca di Noè era davanti allo stesso Noè, dopo ch'ebbe notizia della sua fabbricazione, prima di costruirla come gli era stata ordinata.



Seppe, infatti, Noè nel tempo che piacque a Dio, come doveva esser fatta la sua arca, e seppe anche Dio, prima dei tempi, come doveva esser fatta la sua arca, cioè il tuo glorioso corpo.




Godeva Noè della sua arca, prima che fosse fabbricata, e sommamente godeva di te, o Vergine, lo stesso Dio, prima che ti creasse.

Godeva Noè, perché la sua arca doveva essere talmente solida e ferma, da resistere a tutti gli urti delle tempeste; godeva Dio perché il tuo corpo doveva esser fatto così virtuoso e forte, da non dover mai essere piegato al peccato per qualsiasi malvagio assalto del futuro inferno.

 

Godeva Noè che la sua arca dovesse essere così ben bitumata dentro e fuori, da non poter fare acqua per alcuna fessura; e godeva Dio perché prevedeva la tua volontà talmente derivata buona dalla sua, da meritare d'essere permeata dentro e fuori dallo Spirito Santo, in modo che nel tuo cuore non vi fosse alcun adito ad ambizione delle cose temporali che sarebbero state create nel mondo. Perché la cupidigia mondana nell'uomo era così odiosa a Dio, come a Noè un'incrinatura nell'arca.

 Cimabue: Maestà (Madonna col Bambino)

Godeva Noè della spaziosa ampiezza della sua arca; godeva Dio della tua larghissima e misericordiosissima pietà, per la quale avresti amato tutti e non odiato irragionevolmente alcuna creatura, specialmente perché tale tua pietà benignissima doveva dilatarsi in modo che potesse dimorare nel tuo benedetto seno l'immenso Dio, dalla grandezza incomprensibile.



 

Godeva ancora Noè che la sua arca doveva esser fatta abbastanza luminosa; godeva Dio che la tua verginità doveva esser conservata fino alla morte talmente illibata, che nessun contagio di peccato potesse offuscarla. 

 

Godeva Noè del fatto che avrebbe avuto nella sua arca tutto il necessario alla vita del corpo; godeva Dio del fatto che avrebbe ricevuto dal tuo solo corpo tutto il suo corpo, senza alcun difetto.




Ma anche più che Noè della sua arca, si compiaceva Dio di te, o castissima Vergine. Perché Noè prevedeva di dover uscir dalla sua arca con lo stesso corpo con cui vi era entrato; e prevedeva Dio di dover entrare senza corpo nel tuo castissimo corpo, e da esso uscire col corpo assunto dalla tua mondissima carne e purissimo sangue.





 Noè sapeva che avrebbe lasciata vuota l'arca, dopo esserne uscito per non rientrarvi più; e sapeva anche Dio, prima dei secoli, che quando sarebbe nato da te fattosi uomo, tu Vergine e Madre gloriosa, non saresti rimasta vuota come l'arca di Noè, ma pienissima di tutti i doni dello Spirito Santo.

 

E sebbene il suo corpo, nella nascita sarebbe rimasto separato dal tuo, tuttavia previde che saresti rimasta inseparabilmente con lui sempre.>>


“ O Santa Vergine Maria, non c’è al mondo creatura bella come Te.
O Figlia ed Ancella del Padre celeste,
o Madre santissima di Gesù Cristo e Sposa dello Spirito Santo,
prega per noi con il santo Arcangelo Michele e con tutti i Santi, il tuo Figlio, nostro dilettissimo Signore e Maestro. Amen."
(Antif. del Serafico Padre San Francesco d'Assisi)



AMDG et BVM 

venerdì 10 gennaio 2014

VIENI SPIRITO SANTO, VIENI PER MEZZO DELLA POTENTE INTERCESSIONE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, TUA SPOSA AMATISSIMA!


Maria e lo Spirito Santo - 
LO SPIRITO SANTO FONTE DI VERITÀ E DI UNITÀ DOTTRINALE NELLA CHIESA CATTOLICA

La Chiesa cattolica è nata nel segno dello Spirito Santo; si è affermata nel mondo sotto l'azione, spesso visibile, dello Spirito Santo, e ancora oggi continua ad assolvere il suo compito e il suo programma di salvezza tra gli uomini,

soffre, combatte e prega
e le sue tende spiega
dall'uno all'altro mar
(MANZONI)

sotto l'azione, non più visibile ma non per questo meno reale e meno efficiente, dello stesso Spirito Santo.

Leone XIII ha definito lo Spirito Santo « anima della Chiesa ». Egli è perciò nella Chiesa quello che è l'anima nell'organismo umano, sorgente di vita e di attività. Ogni attività o servizio dei membri della Chiesa, incominciando dalla suprema partecipazione della Vergine Santissima all'opera della Chiesa, è vivificata dallo Spirito Santo, come il corpo in tutte le sue attività è vivificato dall'anima.


Lo Spirito Santo, come terza Persona della Santissima Trinità, e la sua azione delicatissima e segretissima nelle anime singole e nella Chiesa, non sono mai state oggetto di scienza da parte del grande pubblico dei credenti, anzi la devozione allo Spirito Santo non è stata mai una devozione popolare e di massa. 

Lo Spirito Santo, « Spirito di Gesù », « Dono del Dio altissimo », « Dito della destra del Padre », « Fonte della vita », «fuoco purificatore », « Carità ardente », « Dolce ospite dell'anima », « Dolce refrigerio », « Spirito di verità », « Consolatore-Paraclito », « Padre dei poveri »... è rimasto in passato e rimane ancora al presente « il Grande Sconosciuto ». Né si dica che oggi, parlandone e scrivendone di più in relazione a certi recenti movimenti di massa, se ne sappia effettivamente di più di quanto ne sapevano i nostri padri. Lo Spirito Santo rimane sempre un mistero sia nella sua Persona trinitaria sia nella sua azione: mistero che noi dobbiamo credere ed amare senza indagarlo, che noi crediamo ed amiamo con grande venerazione e con grande gioia.

Gesù promette più volte di dare e comunicare il suo Spirito al mondo e lo presenta con diversi nomi: Paraclito, avvocato, consolatore; Colui che prende su di sé, assume di nuovo e porta a termine l'opera redentrice di Gesù. Ma c'è nel Vangelo l'accentuazione ripetuta di un titolo particolare dello Spirito Santo per cui la sua missione e la sua presenza nella Chiesa è urgentissima e insostituibile: Egli è Colui che conserva intatta, insegna, spiega e conferma la Parola, la verità della Parola: « Io pregherò il Padre che vi darà un altro Consolatore... lo Spirito di verità... egli vi insegnerà ogni cosa e vi farà ricordare tutto quello che io vi ho detto » (Gv. cap. 14); « È meglio per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado non verrà a voi il Consolatore... Quando sarà venuto lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà verso tutta la verità... vi farà conoscere l'avvenire » (ivi, cap. 16).

Se tutti i titoli dello Spirito Santo, e tutti gli aspetti nei quali egli si presenta sono essenziali alla Chiesa, quest'ultimo come « Spirito di verità » ci interessa più da vicino in quanto ci fa vedere che l'insegnamento della Chiesa cattolica, e quindi la fede che ne deriva, non sono affidati all'intelligenza e alla capacità dell'uomo, ma sono continuamente tenuti sotto controllo dallo Spirito Santo.


È lo Spirito che conserva nella Chiesa quell'unitas che ne forma il distintivo più appariscente e la struttura più forte, pur nei diversi aspetti di tempo, di luogo e di espressione che sono sempre esistiti e sempre esisteranno in essa: un monolito dalle diverse facce, tenuto unito da una corrente interiore che è luce e calore insieme, che è principio ed elemento di vita, « lo Spirito Santo... Signore e vivificante, che dal Padre e dal Figlio procede ».

Unità che è frutto della preghiera di Gesù e dell'azione dello Spirito di Gesù: « La sola Chiesa di Pietro sempre fu ferma nella sua fede; e mentre da altre parti o non vi è affatto la fede, o essa è mescolata a molti errori, la Chiesa di Pietro invece è vigorosa nella fede ed è libera dagli errori. Non c'è da meravigliarsi di questo, poiché il Signore disse a Pietro: « Io ho pregato per te perché non venga meno la tua fede » (Thom. Aquin., In Symb. Apost. Expositio, 9).

Ma unità, non molteplicità; varietà, non contraddizione; pluralismo, non pluralità o approssimazione ambigua (pluralismo, parola di cui non sappiamo ancora la definizione esatta); quell'unità che entusiasmava Paolo, Cipriano, Ambrogio, Agostino; quell'unità che la Chiesa proclama e canta a voce spiegata: « Credo... la Chiesa una, santa... »

Oggi si deve insistere maggiormente su questa Ecclesiam unam perché vi si trova un'ulteriore prova dell'eccezionaiità della Chiesa. La Chiesa, che è anche umana perché formata anche da uomini, è qualche cos'altro. Oggi troppo spesso e troppo volentieri, da nemici e da amici, dal di fuori e dal di dentro, si sottolinea di preferenza l'aspetto umano, perciò discutibile, o imperfetto, o lacunoso, o errato, o correggibile della Chiesa di Dio, e non si da il giusto peso a questa unitas che si mantiene inalterata e immacolata nel parossismo di mille vicissitudini e tra mille tentazioni di continui cambiamenti e di continui aggiornamenti.



venerdì 6 dicembre 2013

L'IMMACOLATA: «Tempio del Signore Gesù», «Sacrario dello Spirito Santo». - 8 -


MARIA, « TEMPIO DI DIO », AIUTA LA PREGHIERA DEI SUOI FEDELI


« Un grande mistero ci è stato trasmesso: l'utero di Colei che non ha conosciuto uomo è diventato il tempio di Dio »: Maria « Tempio del Signore Gesù », « Sacrario dello Spirito Santo »...

Sono queste espressioni frequenti nella liturgia per indicare la santità del corpo di Maria nobilitato dalla maternità divina, corpo verginale talmente nobilitato da Dio da essere considerato ormai un « tempio », un luogo sacro per eccellenza.



Il tempio di Gerusalemme costruito da Salomone era il luogo classico della preghiera, dove Dio era pregato e onorato come conveniva, e dove Dio sempre ascoltava ed esaudiva la preghiera: « Ascolta la preghiera che il tuo servo ti ha rivolto in questo luogo; esaudisci la supplica del tuo servo e del popolo tuo Israele, in qualunque tempo, rivolti a questo luogo, ti pregano... ascolta e perdona » (1 Re, 8, 30).

Ecco come il luogo più santo della terra assurge a simbolo e anticipazione della persona creata più santa della terra, di Colei che, sola fra tutte, ha avuto la pienezza della grazia.

« Maria Vergine — commenta padre Lanteri - sollevata sopra tutte le creature è specialmente tempio di Dio e per la cognizione che ha immensa di lui e per il suo amore che sorpassa quello dei Serafini. Perciò come nessuno può comprendere l'abisso della sua santità, né può lodarla abbastanza, così non si può mai ricorrere al suo patrocinio con una fiducia che si possa dire troppa ».


Maria « tempio di Dio » diventa così il « luogo santo » della preghiera, dove i suoi fedeli possono raccogliersi per incontrare Dio, sicuro che in questo « tempio » la loro voce non resterà senza risonanza, o la loro preghiera senza risposta.

In altre parole: Maria non è chiamata « tempio di Dio » con un titolo che debba restare personale, chiuso, legato alla sua presenza, senza riflessi esteriori che si riversino e giovino ai suoi devoti. Essa diventa luogo, scuola, modello, invito, sostegno e intercessione della preghiera dei suoi figli.

È ancora l'idea di « ponte », di « canale », che ritorna in altra forma, con un'altra immagine presa dalla Bibbia, per ribadire il concetto già più volte ripetuto, che Maria, Madre degli uomini, fa leva su tutti i mezzi a sua disposizione per procurare loro la salvezza.

«Tempio del Signore Gesù», «Sacrario dello Spirito Santo»
"Porta del Paradiso", prega per noi!








lunedì 24 ottobre 2011

"Parlare di Maria SS. è come vederLa, e vedere Maria è gioire"





AVE GRATIA PLENA, DOMINUS TECUM!



Dal "Sermone Angelico - Rivelaz. Celesti S. Brigida" -Domenica - Lezione Seconda (Capitolo 2) Assoluzione:

Soccorrici, o Madre di Cristo,
che gioia portasti al mondo tristo.
Amen.

 <<Anche tu, Maria, degnissima fra tutte le creature, eri dal principio davanti a Dio, prima che ti creasse, come l'arca di Noè era davanti allo stesso Noè, dopo ch'ebbe notizia della sua fabbricazione, prima di costruirla come gli era stata ordinata.



Seppe, infatti, Noè nel tempo che piacque a Dio, come doveva esser fatta la sua arca, e seppe anche Dio, prima dei tempi, come doveva esser fatta la sua arca, cioè il tuo glorioso corpo.




Godeva Noè della sua arca, prima che fosse fabbricata, e sommamente godeva di te, o Vergine, lo stesso Dio, prima che ti creasse.

Godeva Noè, perché la sua arca doveva essere talmente solida e ferma, da resistere a tutti gli urti delle tempeste; godeva Dio perché il tuo corpo doveva esser fatto così virtuoso e forte, da non dover mai essere piegato al peccato per qualsiasi malvagio assalto del futuro inferno.

 

Godeva Noè che la sua arca dovesse essere così ben bitumata dentro e fuori, da non poter fare acqua per alcuna fessura; e godeva Dio perché prevedeva la tua volontà talmente derivata buona dalla sua, da meritare d'essere permeata dentro e fuori dallo Spirito Santo, in modo che nel tuo cuore non vi fosse alcun adito ad ambizione delle cose temporali che sarebbero state create nel mondo. Perché la cupidigia mondana nell'uomo era così odiosa a Dio, come a Noè un'incrinatura nell'arca.

 Cimabue: Maestà (Madonna col Bambino)

Godeva Noè della spaziosa ampiezza della sua arca; godeva Dio della tua larghissima e misericordiosissima pietà, per la quale avresti amato tutti e non odiato irragionevolmente alcuna creatura, specialmente perché tale tua pietà benignissima doveva dilatarsi in modo che potesse dimorare nel tuo benedetto seno l'immenso Dio, dalla grandezza incomprensibile.





 


Godeva ancora Noè che la sua arca doveva esser fatta abbastanza luminosa; godeva Dio che la tua verginità doveva esser conservata fino alla morte talmente illibata, che nessun contagio di peccato potesse offuscarla. 

 

Godeva Noè del fatto che avrebbe avuto nella sua arca tutto il necessario alla vita del corpo; godeva Dio del fatto che avrebbe ricevuto dal tuo solo corpo tutto il suo corpo, senza alcun difetto.








Ma anche più che Noè della sua arca, si compiaceva Dio di te, o castissima Vergine. Perché Noè prevedeva di dover uscir dalla sua arca con lo stesso corpo con cui vi era entrato; e prevedeva Dio di dover entrare senza corpo nel tuo castissimo corpo, e da esso uscire col corpo assunto dalla tua mondissima carne e purissimo sangue.





 Noè sapeva che avrebbe lasciata vuota l'arca, dopo esserne uscito per non rientrarvi più; e sapeva anche Dio, prima dei secoli, che quando sarebbe nato da te fattosi uomo, tu Vergine e Madre gloriosa, non saresti rimasta vuota come l'arca di Noè, ma pienissima di tutti i doni dello Spirito Santo.

 

E sebbene il suo corpo, nella nascita sarebbe rimasto separato dal tuo, tuttavia previde che saresti rimasta inseparabilmente con lui sempre.>>













 
 O Santa Vergine Maria, non c’è al mondo creatura bella come Te.
O Figlia ed Ancella del Padre celeste,
o Madre santissima di Gesù Cristo e Sposa dello Spirito Santo,
prega per noi con il santo Arcangelo Michele e con tutti i Santi, il tuo Figlio, nostro dilettissimo Signore e Maestro. Amen."
 
(Antif. del Serafico Padre San Francesco d'Assisi)




AMDG et BVM 







domenica 12 giugno 2011

ASPETTANDO LA "SECONDA" PENTECOSTE




Veni Sancte Spiritus!  

Cor Mariae Immaculatum, intercede pro nobis!


AMDG et BVM