La profezia della Madonna del Buon Successo del 1576 sui nostri tempi si è avverata:
«lo spirito di impurità che sa­turerà l’atmosfera in quei tempi, come un oceano ripugnante, inonderà le strade, le piazze e i luoghi pubblici con un’incredibi­le libertà. Non vi saranno quasi più anime vergini nel mondo. Il fiore delicato della verginità, timido e minacciato di completa estin­zione, risplenderà molto da lontano. Prendendo rifu­gio nei Conventi, vi troverà un buon terreno e, pren­dendo radici, crescerà e vivrà e la sua fra­granza sarà la delizia del mio Santissimo Fi­glio e lo scudo contro l’ira divina.Senza ver­ginità, sarebbe neces­sario che sopra questi Paesi cadesse il fuoco del Cielo, per purifi­carli. In questi tempi di ma­liziosa superbia, l’invi­dioso e pestifero Dia­volo cercherà di intro­dursi anche in questi giardini chiusi dei Conventi dei Religiosi per far appassire que­sti fiori meravigliosi e delicati. Ma io lo af­fronterò e gli schiac­cerò la testa sotto i miei piedi! Ahimé, che dolore! Vi saranno anime incaute che volontariamente si getteranno tra i suoi artigli. Altri, ritornati al mondo, diventeranno gli strumenti del Diavolo per la perdita delle anime.”
La beata Giacina Marto disse: “Verranno certe mode che offenderanno molto Nostro Signore. Le persone che servono Iddio non debbono seguire le mode. La Chiesa non ha mode. Nostro Signore è sempre lo stesso. I peccati che portano più anime all’Inferno sono i peccati impuri. Se gli uomini sapessero che cos’è l’eternità, come farebbero di tutto per cambiare vita!”.

Nostro Signore Gesù e la Beata Vergine Maria profetizzarono ad alcune sante:

“Salvami i sacerdoti dai loro peccati e santificali col Mio Dolore e lavali col Mio Sangue. Vedrai molti cambiamenti nella Mia Chiesa. Cristiani che pregano ne rimarranno pochi, molte anime vanno all’inferno. Pudore, vergogna non ci sarà più per le donne: satana si veste di esse per far cadere molti sacerdoti. Crisi comuni ci saranno nel mondo. I preti, vescovi, cardinali sono tutti disorientati…il governo cadrà, il Papa passa ore di agonia, alla fine Io sarò lì per condurlo in Paradiso”. (Messaggio della Madonna alla stigmatizzata serva di Dio, Teresa Musco del 20/05/1951).

“Il mondo è in rovina per i molti peccati e particolarmente per i peccati d’impurità che sono arrivati al colmo dinanzi alla Giustizia del mio Padre Celeste. Perciò tu dovrai soffrire ed essere vittima espiatrice per il mondo e particolarmente per l’Italia, dove è la sede del mio Vicario. Il mio Regno è Regno di Pace, il mondo invece è tutto in guerra” (Gesù alla stigmatizzata, beata Elena Aiello, 22 Aprile 1940).

Le donne non devono temere di vestire in modo cristiano. Dio le benedirà con numerosi benefici e grazie. 

Se sono chiamate al matrimonio, Dio farà loro incontrare lo sposo giusto. Al contrario, con la moda indecente, troveranno la persona sbagliata ed oggi la maggior parte delle violenze sulle donne (1 su tre ha subito violenze) proviene dal proprio fidanzato o marito. Molte donne hanno vissuto un matrimonio infelice per “imprudenze” giovanili. 

Se sono chiamate alla vita consacrata, Dio le farà percorrere questo cammino più velocemente e con maggior santità. 

Se sono chiamate ad essere nubili, troveranno la strada per la loro gioia personale. Soprattutto eviteranno di commettere sacrilegi durante la Messa e al Confessionale e di commettere altri peccati mortali che svuotano la loro anima e le fanno diventare strumento di Satana per la propagazione del male nel mondo, tra cui la diffusione anche degli aborti (altro eufemismo per non dire “omicidio”)

Gesù è continuamente flagellato, ad ogni più piccola sensualità nascosta, ancor di più lo è per i peccati di impurità e delle mode indecenti.

Ecco una Lettera di 
S.E. Mons. Mark A. Pivarunas, CMRI, in cui ci sono consigli, in particolare per le donne:

Carissimi beneamati in Cristo, col tempo più caldo dei mesi estivi, non è solo appropriato, ma anche necessario per i nostri sacerdoti predicare ai fedeli circa i pericoli spirituali che sono così prevalenti oggi in ciò che riguarda la modestia cristiana e la castità. 
Questa lettera pastorale è intesa ad assistere i preti nella loro responsabilità morale di istruire i fedeli. 

I princìpi delle virtù della modestia e della castità sono basati, anzitutto e soprattutto, sul Sesto e Nono Comandamento di Dio: “Non commettere adulterio” (Esodo 20:14) e ”Non desiderare la moglie del prossimo tuo” (Esodo 20:14). Inoltre, leggiamo nel Vangelo di S. Matteo come il nostro Divin Salvatore Gesù Cristo ripetè il Nono Comandamento quando disse: “Avete sentito che fu detto agli antichi ‘Non commettere adulterio.’ Ma Io vi dico che chiunque avrà anche solo guardato una donna con desiderio ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Matt. 5:27-28). 

Quando consideriamo queste materie, ci tornano in mente anche alcuni degli avvertimenti della Beata Vergine a Fatima, in Portogallo, nel 1917. “Saranno introdotte certe mode che offenderanno molto Nostro Signore… Vanno più anime all’inferno a causa dei peccati della carne, che per qualsiasi altra ragione.” [Sono quasi passati 100 anni] dalle apparizioni di Nostra Signora a Fatima e quanto profetico è stato il suo messaggio! 

Con la moderna tecnologia — la televisione, il cinema e le registrazioni video, ed ora i computers — i nostri giovani sono quotidianamente esposti alla pornografia e all’immoralità che minano la loro fibra morale. 

Gli effetti dilaganti di questa distruzione morale sono così ovvi — la promiscuità e gravidanza di adolescenti, l’aborto, l’aperta promozione di contraccettivi artificiali e l’aumento di crimini violenti contro le donne. Quanto è tragico vedere così tanti giovani vivere come se Dio non ci fosse, non ci fossero né Comandamenti, né cose come il peccato mortale, la morte, il giudizio e l’eternità!  Ma per tragico che ciò sia, è ancora più tragico vedere ragazze e donne cattoliche cadere vittime delle seduzioni di stili e mode immodeste, e così facendo, divenire causa ed occasione di peccato per tanti altri. Papa Pio XII si lamentò di questo triste e tragico spettacolo in parecchie occasioni. 
Nel 1954, il Papa tristemente affermava: “Quante giovani ragazze ci sono che non vedono nulla di male nel seguire certi stili inverecondi come altrettante pecore. Arrossirebbero certamente di vergogna se potessero sapere l’impressione che fanno e le sensazioni che evocano in coloro che le vedono.” 
In un’altra occasione, il Venerabile Papa Pio XII così si rivolgeva ai Gruppi di Giovani Cattoliche d’Italia: “Il bene dell’anima è più importante di quello del corpo; e dobbiamo preferire il benessere spirituale del prossimo alle nostre comodità corporali…Se un certo tipo di vestito costituisce una grave e prossima occasione di peccato, e mette in pericolo la salvezza dell’anima vostra e di quella altrui, è vostro dovere smettere di indossarlo…O madri cristiane, se sapeste che futuro di ansietà e pericoli, di mal celata vergogna preparate per i vostri figli e figlie, imprudentemente abituandoli a vivere scarsamente vestiti e facendo loro perdere il senso del pudore; vi vergognereste di voi stesse ed avreste gran timore del danno che state facendo a voi stesse, del danno che state causando a questi bambini, che il Cielo vi ha affidato perché li faceste crescere da cristiani.” Tutte queste considerazioni sono belle e buone, ma resterebbero senza significato se non ci fossero alcune regole pratiche per definire esattamente ciò che costituisce un vestito immodesto. Basate su vari estratti dalla teologia morale, le seguenti linee guida generali non dovrebbero essere troppo difficili da capire

Il vestire immodesto si riferisce a: 
1) Abiti o camicette con scollature ampie [e maniche eccessivamente corte];
2) Gonne o pantaloncini corti che espongono le porzione superiore delle gambe;

3) Vestiti trasparenti;

4) Abiti o tute eccessivamente aderenti.
[Si vestono in modo cristiano gli uomini e le donne che indossano indumenti non stretti, né trasparenti, né molto corti sia alle maniche (superiori alla zona del bicipide brachiale) e sia alle gambe, NDR] 
Qui ci si potrebbe porre il problema di quelle particolari occasioni che sembrano richiedere delle eccezioni. Come fare per il tempo estremamente caldo, o le attività sportive, o il nuoto? Una donna in questi casi dovrà usare il buon senso e prendere qualche precauzione supplementare, comprendendo che ha una seria responsabilità a questo riguardo.  Nel clima caldo potrà indossare un abito lungo o una gonna-pantalone che vestano comodi, leggeri e freschi, e tuttavia siano ancora modesti. Nello sport potrà essere innovativa allo scopo di essere modesta, secondo il tipo di attività. Per il nuoto può indossare qualche sorta di indumento da indossare sopra o per coprire il costume, eccetto che nel tempo in cui starà effettivamente nuotando. 

La scelta di un costume da bagno per le donne oggi è estremamente importante. La maggior parte dei costumi da bagno femminili sono infatti grossolanamente immodesti. Una donna potrà dover provvedere a farsi essa stessa o a farsi fare il proprio costume in modo che sia modesto, e se ciò fosse necessario per la modestia, sarà tenuta a far così. 

Per le nostre donne e ragazze cattoliche, facciamo in modo che possano riflettere seriamente riguardo al loro modo di vestire ed all’obbligo morale di rifuggire da qualsiasi “stile e moda che offenda gravemente il nostro Divino Signore.” Quando consideriamo che il maggiore dei mali che possa capitare a chiunque è l’eterna perdita della propria anima all’inferno, come dovremmo assai temere di essere causa od occasione di peccato per una qualsiasi persona! . 
  
Santa Maria Goretti, patrona delle donne violentate e della dignità dell'infanzia, prega per le donne, in particolare quelle che hanno subito violenza!
Santa Maria Goretti,  prega per noi