Visualizzazione post con etichetta Sacerdoti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sacerdoti. Mostra tutti i post

domenica 1 dicembre 2013

Aprite i cuori alla speranza. Spalancate le porte a Cristo che viene a voi nella gloria. Vivete l'ora trepida di questo secondo Avvento.




Siate nella gioia.

«Ti ho scelto, figlio, per questa semplice ragione: perché sei il più povero, il 
più piccolo, il più limitato. Umanamente sei il più sprovveduto.
Ti ho scelto perché nella tua vita il mio Avversario era ormai riuscito a cantare 
vittoria. Nella tua esistenza ti ho fatto vivere come in anticipo quanto Io stessa farò 
nel momento del mio più grande trionfo.
Il mio Avversario crederà un giorno di cantare completa vittoria: sul mondo, sulla 
Chiesa, sulle anime.
Sarà soltanto allora che Io interverrò - terribile e vittoriosa - perché la sua 
sconfitta sia tanto più grande, quanto più sicura era la sua certezza di aver vinto 
per sempre.
Quanto si sta preparando è cosa tanto grande, che mai così è stata dalla creazione 
del mondo: per questo già tutto è stato predetto nella Bibbia.

Vi è già stata annunciata la terribile lotta fra me "la Donna vestita di sole", e 
"il Dragone rosso", Satana, che ora riesce a sedurre molti con l'errore dell'ateismo 
marxista. Vi è già stata annunciata la lotta fra gli Angeli e i miei figli, contro i 
seguaci del dragone guidati dagli angeli ribelli. Soprattutto è già stata chiaramente 
annunciata la mia completa vittoria.

Voi, figli miei, siete stati chiamati a vivere queste vicende.

E' il momento in cui voi questo dovete sapere, per prepararvi consapevolmente 
alla battaglia. E' ora che incominci a svelarvi parte del mio piano.
Anzitutto è necessario che il mio Nemico abbia l'impressione di avere tutto 
conquistato, di aver ormai ogni cosa nelle sue mani. Per questo gli sarà concesso 
d'introdursi nell'interno della mia Chiesa e riuscirà ad offuscare il Santuario di Dio. 
Mieterà le vittime più numerose fra i Ministri del Santuario.

Questo è infatti il momento di grandi cadute per i miei figli prediletti, 
per i miei Sacerdoti.
Alcuni Satana insidierà con l'orgoglio, altri con la passione della carne, 
altri con il dubbio, altri con l'incredulità, altri con lo scoraggiamento e la solitudine.

Quanti dubiteranno di mio Figlio e di Me e crederanno che questa sarà la fine 
per la mia Chiesa!
Sacerdoti consacrati al mio Cuore Immacolato, figli miei prediletti, che Io sto 
radunando nella mia schiera per questa grande battaglia: la prima arma che dovete 
usare è la fiducia in Me, è il vostro più completo abbandono.
Vincete la tentazione della paura, dello scoraggiamento, della tristezza. 
La sfiducia paralizza le vostre attività e ciò molto giova al mio Avversario.
Siate sereni, siate nella gioia. Non è questa la fine per la mia Chiesa; si prepara 
l'inizio di un suo totale e meraviglioso rinnovamento.
Il Vicario di mio Figlio, per mio dono, questo già riesce a intravvedere e, pur 
nella tristezza del momento presente, vi invita ad essere nella gioia.

Nella gioia? Voi mi domandate stupiti.
Sì, figli miei, nella gioia del mio Cuore Immacolato, che tutti vi racchiude. 
Il mio Cuore di Mamma sarà per voi il luogo della vostra pace, mentre fuori 
infurierà la più grande tempesta.
Anche se sarete rimasti feriti, anche se sarete spesso caduti, anche se avrete 
dubitato, anche se, in certi momenti, avrete tradito, non scoraggiatevi, perché 
io vi amo.
Quanto più il mio Avversario avrà voluto su di voi infierire, tanto più grande sarà 
il mio amore per voi.
Sono Mamma e vi amo ancora di più, figli, perché mi siete stati strappati.

E la mia gioia è di fare di ciascuno di voi, Sacerdoti prediletti del mio Cuore 
Immacolato, dei figli così purificati e fortificati, che ormai più nessuno riuscirà a 
strapparvi dall'amore di mio Figlio Gesù.
Farò di voi copie viventi di mio Figlio Gesù.
Per questo siate contenti, siate fiduciosi, siate totalmente a Me abbandonati. 
Siate sempre in preghiera con Me.
L'arma che Io userò, figli, per combattere e vincere questa battaglia sarà la vostra 
preghiera e la vostra sofferenza.
Allora anche voi, sì, sulla Croce con Me e con mio Figlio Gesù, accanto alla 
sua e vostra Mamma.
Poi farò Io stessa ogni cosa, poiché Dio ha disposto che questa sia la mia ora: 
la mia e la vostra, figli consacrati al mio Cuore Immacolato».

18 ottobre 1975. Festa di San Luca Evangelista.  MSM


martedì 19 novembre 2013

Le profezie di La Salette, Fatima e Garabandal stanno per compiersi.




...Le profeziedi La Salette, Fatima e Garabandal 
stanno per compiersi.

Tutte le profezie date ai Miei benedetti veggenti di La Salette, Fatima e Garabandal si svolgeranno ora davanti ai vostri occhi. Tutte le migliaia di credenti che conoscono e accettano queste profezie, sappiano che ora Io, il Vostro Salvatore, vi esorto tutti a pregare per le anime di tutta l’umanità. Aprite i vostri cuori ancora una volta a questi nuovi messaggi – le ultime profezie di questo genere offerte a tutti i Miei figli prima che Io ritorni per giudicare.

Appello a tutti i Ministri delle Chiese.

Chiamo ora all’ascolto anche tutti i Miei sacerdoti di tutte le confessioni che onorano il Mio Eterno Padre. Non lasciate che il seduttore, tramite il suo Falso Profeta, vi inganni facendovi credere alla menzogna che verrà perpetrata nel suo nome prossimamente. Sarà un momento molto difficile per coloro tra di voi che Mi amano, perché sarete molto turbati.

Il Falso Profeta e l’Anticristo.

Prestate semplicemente molta attenzione al Falso Profeta che tenterà di guidare la Mia Chiesa poiché egli non viene dalla Casa del Padre Mio Eterno. Sembrerà che egli provenga da lì, ma sarà falso. Fate anche attenzione all’amicizia che dimostrerà con l’Anticristo perché essi saranno i due più falsi discepoli di satana, ammantati da pelle di pecora. Avranno poteri che sembreranno quelli degli antichi miracoli, ma questi poteri saranno satanici.

Dovete sempre mantenervi in stato di grazia in ogni momento per poter difendere la vostra fede. Pregate per i Miei sacerdoti Consacrati che, essendo tiepidi nella loro fede, saranno attirati tra le braccia del Seduttore. Egli li attirerà a sé offrendo loro eccitazione, passione, un cosiddetto amore che non pensa che a sé stesso e sarà difficile per loro resistere alla sua apparenza carismatica. Seguite questa via, sacerdoti Miei, e sarete persi per Me per sempre.

Potete chiederMi perché questi avvenimenti presentino tali difficoltà. Vi chiederete perché Io permetta che queste cose succedano. Penserete che Gesù, nella Sua Misericordia, non porrebbe mai dei simili ostacoli. Ebbene, Io devo permettere ciò perché sarà solo grazie a questa sfida che la battaglia finale tra il Mio Eterno Padre e il Maligno potrà aver luogo. Senza uno scontro finale Satana non potrà essere gettato finalmente nell’abisso dell’Inferno eterno.
State attenti a quest’inganno. Non lasciate che le vostre anime si perdano su questa strada. Pregate, pregate, pregate per possedere la grazia del discernimento affinché possiate vedere questo Falso Profeta per quello che è veramente. Un demonio mandato dalle profondità dell’inferno per sviarvi. Siate riconoscenti per essere il suo bersaglio. A causa della vostra fedeltà a Me sarete sottomessi a un’ultima prova. La prova della vostra fede. Mai più dovrete affrontare un tale test. Siate dunque preparati. Rivolgetevi a Me ora, voi tutti Miei servitori consacrati, prima che sia troppo tardi.

Il Vostro amato Salvatore Gesù Cristo.

COR MARIAE IMMACULATUM,
SOLATIUM EXILII NOSTRI, ORA PRO NOBIS!

martedì 5 novembre 2013

Leggere i veri segni dei tempi, di questi tempi così tribolati, ma così da Me benedetti».



28 dicembre 1973. Festa dei Santi Innocenti.
Sarà rinnovata la mia Chiesa.


«Devi essere, o figlio, il consolatore del mio Cuore Immacolato. Per questo 
devi vivere in ogni momento fuori di te stesso, indifferente ad ogni tuo 
problema personale. Se mi ami, se sei tutto mio, se sei il mio consolatore, 
come puoi avere ancora problemi personali? Come puoi ancora volere o 
desiderare qualcosa? Ti ho donato le dimensioni del mio Cuore e le mie 
cose devono essere le tue, i miei desideri devono essere i tuoi
desideri, le mie preoccupazioni, le mie sofferenze devono essere anche le 
tue. Ormai tu sarai felice solo se resterai sempre e in ogni momento nel 
mio Cuore Immacolato.


Quante spine affliggono il mio Cuore: le anime che si allontanano da 
mio Figlio, anche fra i fedeli, ogni giorno più aumentano. Quelle che 
fino a ieri erano anime buone e generose, trascinate dalla generale 
confusione, diventano anime timorose, insicure, quasi paralizzate. 

Le spine più dolorose mi sono procurate dai figli da Me più amati e
prediletti: dai miei Sacerdoti. Accanto a quelli che ogni giorno tradiscono, 
come Giuda, mio Figlio Gesù e la sua Chiesa, quanti sono ormai i 
vacillanti, i dubbiosi, gli infedeli!
Celebrano la Santa Messa, amministrano i Sacramenti e non credono più... 

I loro sacrilegi hanno ormai raggiunto il limite che non può essere 
superato senza che venga vilipesa la stessa giustizia di Dio. Sapessero 
questi miei figli infedeli le orribili prove che li attendono! Oh, forse si 
ravvederebbero!... Invece vanno incoscienti incontro al
loro grande castigo e nel momento decisivo si troveranno impreparati. 

Allora comprendi, o figlio, quanto Io stessa ormai agisca fra le anime 
fedeli dei miei Sacerdoti. Li chiamerò ed essi mi risponderanno; 
li ricoprirò del mio manto immacolato e saranno invincibili. 
Gesù effonderà su di loro lo Spirito che ha riempito la mia anima e saranno 
trasformati. 

Donerò a loro, come sa fare la Mamma, mio Figlio Gesù e Lui
solo ascolteranno, Lui solo ameranno, Lui solo annunceranno 
fedelmente secondo il Vangelo. E da essi sarà interamente rinnovata 
la mia Chiesa. 

Che devo fare - mi
domandi - per diffondere in tutto il mondo il Movimento Sacerdotale? 
Tu resta solo in Me, sempre, in ogni momento, in preghiera: farò ogni 
cosa Io stessa, o figlio, perché questa è la mia ora. 

Io ti domando solo di credere, di pregare, di soffrire, di lasciarti
condurre per mano da Me e presto vedrai le mie meraviglie. 
Già dall'anno che sta per finire puoi imparare molte cose. Con Me 
non sbaglierai a leggere i veri segni dei tempi, di questi tempi 
così tribolati, ma così da Me benedetti».

COR MARIAE IMMACULATUM, 
SPECULUM DIVINARUM PERFECTIONUM
ora pro nobis

lunedì 21 ottobre 2013

MOLTE STELLE




dagli scritti di M. Valtorta :

Quando il tempo verrà, molte stelle saranno travolte dalle spire di Lucifero che per vincere ha bisogno di diminuire le luci delle anime. (….)

Comprendi chi sono le stelle di cui parlo? Sono quelli che Io ho definito sale della terra e luce del mondo: i miei ministri.

Studio dell’acuta malizia di Satana è di spegnere, travolgendoli, questi luminari che sono luci riflettenti la mia Luce alle turbe. Se con tanta luce che ancora la Chiesa sacerdotale emana, le anime stanno sempre più sprofondando nelle tenebre, è intuitivo quale tenebra schiaccerà le turbe quando molte stelle si spegneranno nel mio cielo. (…)

Non morrà la Chiesa perché Io sarò con essa. Ma conoscerà ore di tenebre e orrore simili a quelle della mia Passione, moltiplicate nel tempo perché così deve essere.

Deve essere che la Chiesa soffra quanto sofferse il suo Creatore, avanti di morire per risuscitare in forma eterna. Deve essere che la Chiesa soffra molto più a lungo perché la Chiesa non è, nei suoi membri, perfetta come il suo Creatore, e se Io soffersi delle ore, essa deve soffrire delle settimane e settimane di ore.

Come sorse perseguitata e alimentata da potere soprannaturale nei primi tempi e nei migliori suoi figli, così ugualmente sarà di lei quando verranno i tempi ultimi in cui esisterà , sussisterà, resisterà alla marea satanica e alle battaglie dell’Anticristo coi suoi figli migliori.....

Come ulive fra le mole del frantoio, i figli del Cristo saranno perseguitati, spremuti, stritolati dalla Bestia vorace. Ma non inghiottiti, poiché il Sangue non permetterà che siano corrotti nello spirito.
Come i primi, gli ultimi saranno falciati come manipoli di spighe nella persecuzione estrema e la terra berrà il loro sangue. Ma beati in eterno per la loro perseveranza coloro che muoiono fedeli al Signore".
............

L’ultimo tempo sarà il tempo dello spirito, e queste luci, queste voci pulluleranno per dare una guida ai retti di cuore brancolanti nella caligine dei materialismi, razionalismi, settarismi ai quali prenderanno viva parte i sacerdoti. 

E Dio sarà sempre noto ai suoi figli, con la sua vitalità vera, non con la meccanica fredda, automatica, data da chi non crede più pur gridando “fede, fede!” perché quello è il suo mestiere. (…)
Per questo Io vado, e suscito qua e là le mie “voci”, e sempre lo farò anche se mi si combatte attraverso ad esse; e sempre più lo farò, più il mio gregge lo vedrò in balia dei pastori-idoli


...gregge in balia di pastori-idoli?
 
Qualcuno sta focalizzando l`attenzione sulla sua persona, parlando alla "pancia" e al cuore-emozioni-affettività della gente?, così che la gente dice che "capisce", e mette in sordina dottrina e insegnamento della Chiesa...?
Qualcuno sta forse parlando con immagini che sa fanno 'tilt' sulle persone, sapendo come coinvolgerle? Boh!
 
Mi ricordo solo di cosa disse il demonio - è p. Amorth che lo racconta in un libro intervista - di papa Benedetto: ...lo teme perché è umile; in ogni sua parola e azione mette sempre Cristo prima di se stesso, questo da fastidio al diavolo...
"Il demonio un giorno mi disse che Giovanni Paolo II era pessimo, ma il Papa attuale (Benedetto) era peggio"
 
Mons. A. Gemma: “Il fatto che satana abbia paura del Papa, vuol dire che è sulla strada giusta. Che Dio guardi e protegga il Santo Padre Benedetto XVI! Non tutti sanno che Giovanni Paolo II è molto invocato negli esorcismi, e il diavolo soffre molto all’udire il suo nome. E’ dunque confortante che Benedetto XVI venga considerato dagli spiriti maligni un avversario addirittura più pericoloso, letale e potente del suo venerato predecessore”.
 
 
"pregate, pregate molto e fate sacrifici. per i poveri peccatori...perché molte anime vanno all'inferno"
 

...tutto il resto è follia e perdita di tempo...mancanza di vera carità!


sabato 20 luglio 2013

Ascoltate ancora, amici miei, quanta dignità conferisco ai sacerdoti al di sopra degli angeli e degli uomini: ho dato loro il potere di fare cinque cose:




I SACERDOTI


Parole con cui il Signore mette in guardia la sua sposa, affinché ella possa discernere la vera saggezza da quella falsa

I miei amici sono come degli scolari che hanno una coscienza e un'intelligenza, la saggezza che non hanno appreso dagli uomini ma da me, poiché io stesso l'insegno interiormente, dolcezze e gioie divine con cui dominano il diavolo. Ma ora gli uomini imparano alla rovescia e desiderano solo essere dotti per andarne orgogliosi ed essere ritenuti dei buoni chierici, acquisire ricchezze per progredire sulla strada degli onori e degli alti uffici. Per questo motivo quando entrano ed escono di scuola, mi allontano da loro, perché essi imparano per insuperbirsi di ciò che hanno appreso, mentre io ho insegnato loro l'umiltà. Vanno a scuola per la cupidigia di possedere, mentre io non ho avuto nulla, nemmeno un cuscino su cui appoggiare il capo. Vi si recano per ottenere cariche e dignità, invidiando chi passa loro davanti, mentre io venivo giudicato da Pilato ed ero lo zimbello di Erode. Dunque mi allontano da loro, perché non apprendono la mia dottrina. Ciononostante, essendo buono e mite, do quello che mi viene chiesto, perché chi mi domanda del pane l'avrà e chi mi domanda un letto lo riceverà. Chi apprende la mia mirabile saggezza, ossia come servirmi bene, viene servito dagli angeli buoni che lo nutrono di una consolazione indicibile e di un lavoro delizioso. Ma gli angeli cattivi assistono i saggi del mondo suggeriscono e suscitano in loro desideri inutili, secondo la propria volontà, ispirando loro pensieri tormentosi. In verità se si rivolgessero a me e si convertissero, potrei dare loro il pane senza fatica. Il mondo ne fornisce loro ma essi non ne sono mai sazi, poiché tramutano la dolcezza in amarezza». Libro I; 33




I sacerdoti custodi del corpo di Gesù

Il Figlio di Dio disse: «Sono simile al signore che, dopo aver combattuto con fedeltà nel paese in cui si è recato in pellegrinaggio, torna con gioia nella terra natale. Questo signore ha un tesoro molto prezioso, la cui vista dà gioia agli occhi lacrimosi, consola gli infelici, rinvigorisce gli infermi e resuscita i morti. Ma, affinché questo tesoro venga custodito con onestà e determinazione, viene edificata una casa con magnificenza e gloria, abbastanza alta e dotata di sette livelli attraverso i quali si accede al tesoro stesso. Ora, Dio ha mostrato questo tesoro ai suoi servitori e lo ha affidato loro affinché ne abbiano cura e lo custodiscano con purezza, in modo che vengano apprezzate la carità del signore verso i suoi servitori e la fedeltà dei suoi servitori nei confronti del signore. Ma dopo qualche tempo il tesoro inizia ad essere disprezzato, la casa viene frequentata di rado, le cure dei custodi diminuiscono e l'amore di Dio viene trascurato... Io sono quel signore che è venuto al mondo per umiltà come un pellegrino, sebbene fossi potente in terra e in cielo secondo la divinità; perché in verità sulla terra ho dovuto sostenere una lotta tale che tutti i nervi delle mie mani e dei miei piedi si sono rotti per la salvezza delle anime. Salendo in cielo, da cui non mi sono mai allontanato, ho lasciato al mondo un memoriale altamente degno, ossia il mio corpo santissimo; infatti così come l'antica legge si gloriava dell'arca, della manna, delle tavole del Testamento e di altre cerimonie, allo stesso modo l'uomo nuovo si rallegra di una legge nuova, ossia il mio corpo crocifisso, che era insito nella legge stessa. Affinché al mio corpo fossero tributati gloria e onore, ho istituito la casa della Santa Chiesa, dove esso sarebbe stato custodito e conservato. I sacerdoti sono dei custodi particolari, in un certo senso più eminenti degli angeli, poiché toccano con la bocca e le mani colui che gli angeli hanno paura di sfiorare, dato il rispetto che provano nei suoi confronti. Ho reso ai sacerdoti sette tipi di onore, corrispondenti a sette caratteristiche: i preti devono portare il segno del sacerdozio e distinguersi come miei amici per la purezza dello spirito e del corpo, perché la purezza è il primo livello per avvicinarsi a Dio, al quale non si addice nulla di corrotto; ai ministri della legge, che avevano il permesso di contrarre il matrimonio, non era concesso fare dei sacrifici, ma ciò non deve stupire: essi avevano solo la scorza e non il nocciolo. Ora, poiché questa figura è stata eliminata con l'avvento della verità, è necessario che si consacrino tutti alla purezza; il nocciolo, infatti, è più dolce della scorza... I chierici sono istituiti perché siano degli uomini angelici dotati di ogni sorta di umiltà; è vero infatti che con l'umiltà del corpo e dello spirito si entra in cielo e si vince la superbia del diavolo; a questo livello i sacerdoti vengono nominati per cacciare il diavolo, perché l'uomo umile è elevato al cielo da cui la superbia ha fatto sprofondare il demonio. I preti vengono ordinati per essere discepoli di Dio attraverso la continua lettura dei testi sacri; per questo motivo la sacra Scrittura viene data ai sacerdoti come la spada al soldato; essi, infatti, devono sapere come placare la collera di Dio con la preghiera e la meditazione, affinché il popolo non muoia. I sacerdoti sono designati custodi del tempio di Dio e studiosi delle anime; per questo motivo il vescovo consegna loro le chiavi: essi devono prendersi cura della salvezza delle anime dei loro fratelli, promuoverne il progresso con la parola e l'esempio e incitare gli infermi alla perfezione assoluta. A loro viene affidata la cura dell'altare, perché, servendo sull'altare, vivano dell'altare stesso e non si occupino affatto delle cose mondane, se non per ciò che attiene alla loro carica ecclesiastica. Vengono ordinati per essere uomini apostolici, che predicano la verità evangelica e conformano i loro costumi a ciò che predicano. Sono istituiti in modo da mediare fra Dio e l'uomo attraverso il sacrificio del mio corpo. Per questo motivo i sacerdoti sono in un certo modo superiori alla dignità degli angeli. Ora, mi lamento perché queste caratteristiche sono gravemente disattese, in quanto la superbia viene preferita all'umiltà, l'impudicizia alla continenza; non ci si attiene più ai libri di Dio, ma a quelli del mondo; gli altari vengono trascurati e la saggezza divina è reputata follia. Non ci si preoccupa affatto della salvezza delle anime e, come se non bastasse, si gettano via le mie vesti e si di-sprezzano le mie armi. E’ vero, sul monte Sinai ho mostrato a Mosè gli abiti che dovevano indossare i sacerdoti; questo non perché nella celeste abitazione di Dio ci fosse qualcosa di materiale, ma perché non si possono comprendere le cose spirituali senza quelle materiali. Quindi mostro ciò che è spirituale attraverso il mondo fisico: occorre sapere che a quanti detengono la verità viene richiesta la purezza e non una pura apparenza. A che scopo, dunque, avrei mostrato a Mosè un tale splendore di vesti materiali, se non perché attraverso esse si comprendessero lo splendore e la bellezza dell'anima?... Dall'oblazione dei ministri di Dio conseguono tre beni: la mia pazienza che è lodata da tutte le schiere celesti, perché sono la medesima Persona tra le mani di un prete buono e di uno cattivo; non traggo senso dalla persona, infatti questo sacramento non dipende dai meriti o demeriti di chi lo somministra, bensì dalle mie parole; tale oblazione è utile per tutti, indipendentemente dal prete che l'offre, inoltre giova anche a chi l'offre, sebbene cattivo; quando ho pronunciato le parole Io sono, tutti i miei nemici sono caduti all'indietro; similmente, all'udire le parole: Questo è il mio corpo, i diavoli fuggono via e cessano di tentare le anime che fanno queste sante oblazioni, né oserebbero tornare ad assediarle con rinnovata audacia se in esse non si insinuasse una propensione a peccare. Per questo la mia misericordia perdona tutti e li tollera, ma la mia giustizia grida vendetta: perciò io grido e quanti siano quelli che mi rispondono, lo vedi da te. Ciononostante invierò ancora la mia Parola: chi l'ascolterà, trascorrerà e terminerà i suoi giorni con una gioia così grande che non è possibile dire, né pensare la dolcezza della mia Parola senza farle torto...» Libro IV, 58


Il sacerdote deve avere un libro e l'olio

«Il sacerdote deve avere anche un libro e dell'olio: un libro per istruire gli imperfetti; infatti così come nel libro è contenuta la dottrina del corpo e dello spirito, allo stesso modo il ministro di Dio deve avere la saggezza... La scienza spirituale serve a istruire gli ignoranti, a correggere le persone dissolute e a spronare quelle progredite. Nell'olio sono la dolcezza della preghiera e i buoni esempi, poiché così come l'olio è più grasso del pane, allo stesso modo l'orazione d'amore e carità e gli esempi di una vita buona, sono più efficaci di qualsiasi altra cosa per attirare gli uomini a Dio e per placare Dio stesso. In verità ti dico, figlia mia, che il nome del prete è grande, poiché egli è un angelo e un mediatore; ma più grande ancora è il suo ufficio, in quanto egli tocca Dio, che è incommensurabile e tiene nelle sue mani le cose sante». Libro IV, 59


Il Signore ha rimesso il suo corpo nelle mani del sacerdote

«Io sono» dice la Saggezza eterna, «come un uomo che, dovendo abbandonare il mondo, lascia ai suoi amici più cari ciò che ha di meglio; io ho fatto lo stesso con i sacerdoti che ho scelto al di sopra degli angeli e degli uomini: ho offerto loro il mio corpo preziosissimo quando ho lasciato il mondo e ho affidato loro molti doni: la mia fede; due chiavi, quella dell'inferno e quella del cielo; la possibilità di tramutare il nemico in un angelo; di poter consacrare il mio corpo, cosa che non possono fare gli angeli e infine di toccare con le mani il mio corpo preziosissimo e purissimo. Ora, essi si comportano con me come gli ebrei, i quali negavano che avevo resuscitato Lazzaro e compiuto altre meraviglie. Mi accusavano sostenendo che volevo diventare re, che avevo vietato di dare i tributi a Cesare e che avrei ricostruito il Tempio in tre giorni; similmente i ministri di Dio non divulgano i miei prodigi né insegnano la mia dottrina, ma diffondono in ogni dove l'amore del mondo e ovunque predicano la loro volontà, poiché stimano meno di nulla tutto quello che ho fatto per loro. In secondo luogo, hanno perduto la chiave con cui dovevano aprire il cielo ai miserabili; amano e prediligono la chiave che apre l'inferno e la tengono avvolta in un panno pulito. In terzo luogo, fanno di un giusto un ingiusto, di un semplice un diavolo, di un sano un malato, perché oggi chi si avvicina loro con tre malattie, se ne allontana con una quarta in più; se qualcuno si reca da loro con quattro malattie, se ne parte con cinque, perché il peccatore, vedendo l'esempio cattivo e depravato dei sacerdoti, imbocca una nuova strada, si rafforza nel peccato ed inizia a gloriarsi del peccato stesso di cui aveva vergogna...In quarto luogo, quelli che mi dovevano santificare con la bocca, mi vendono per cupidigia; sono peggio di Giuda, perché Giuda in un certo senso ha riconosciuto il proprio peccato ed ha fatto penitenza, sebbene inutilmente. Essi si definiscono e si reputano giusti. Giuda, invece, ha riportato il frutto del suo peccato ai sommi sacerdoti e agli anziani, e questi hanno messo la sua confessione al servizio del loro ingegno e del loro uso. Giuda mi ha venduto prima che riscattassi il mondo, ma costoro mi vendono dopo e non hanno compassione del mio sangue che grida vendetta con maggior ragione che non il sangue di Abele. Giuda mi ha venduto per trenta denari, ma costoro mi vendono con ogni sorta di maldicenza, perché non si avvicinano mai a me se non per ricevere qualche vantaggio. In quinto luogo, si comportano come gli ebrei. Ora, cosa hanno fatto questi ultimi? Mi hanno posto sulle- gno della croce, ma costoro mi mettono su un torchio e mi stringono con forza. Ti chiederai: 'Come può accadere ciò, se la mia divinità è inattaccabile dalla sofferenza e Dio non è predisposto al dolore?' È vero, ma la volontà ostinata con cui i sacerdoti perseverano nel peccato è tale che ciò mi risulta ancora più duro e doloroso, proprio come se venissi posto su un torchio. Ora, questi preti hanno due peccati: la lussuria e la cupidigia e mi mettono e lasciano tra questi due vizi; tanto che, dopo aver fatto penitenza e aver celebrato la messa, sono nuovamente animati dalla volontà di peccare e di nuovo mi fanno sentire come se venissi stretto in una pressa...» Libro IV, 132



Il modo in cui il Signore onora i sacerdoti


Ascoltate dunque, eserciti ed angeli miei! Ho scelto dei sacerdoti al di sopra degli angeli e degli altri uomini e ho dato loro il potere di consacrare il mio corpo e di toccarlo. Se avessi voluto, avrei potuto affidare una funzione del genere agli angeli, ma amo a tal punto i sacerdoti che li ho innalzati a un simile onore e li ho ordinati affinché presenziassero davanti a me, disposti in sette livelli. 

Dovevano essere pazienti come pecore, costanti come muri dalle fondamenta stabili, pieni di vita e generosi come soldati, saggi come serpenti, pudichi come vergini, puri come angeli, animati da un amore ardente come quello di una sposa che si avvicina al talamo nuziale. 

Ora, si sono allontanati da me con cattiveria, sono selvaggi come lupi che rapiscono le pecore, imbattibili quanto a fame e avidità. Non onorano nessuno e non hanno vergogna di chicchessia. 
In secondo luogo, sono incostanti come le pietre di una muraglia in rovina, perché diffidano delle fondamenta, ossia del loro Dio, come se egli non potesse soddisfare le loro esigenze o non volesse nutrirli e sostentarli. 
In terzo luogo, sono sprofondati e sono stati avvolti dalle tenebre, come dei ladroni che camminano nella cecità dei propri vizi. Non hanno affatto il coraggio dei soldati, necessario per combattere per l'onore e la gloria di Dio, né hanno la generosità che occorre per compiere azioni eroiche. 
In quarto luogo, diventano pigri come asini che tengono la testa bassa: similmente sono stolti e insensati poiché pensano sempre alle cose mondane, senza rivolgere la mente al cielo e alle cose future. 
In quinto luogo, sono impudenti come cortigiane: mi camminano davanti con insolenza nei loro abiti im-pertinenti e tutte le loro membra esprimono la loro lussuria. 
In sesto luogo, sono sudici come la pece: tutti quelli che si avvicinano loro ne sono offuscati e imbrattati. 
In settimo luogo, sono abominevoli… Solo certi preti si accostano a me con dissimulazione, come se fossero dei traditori, Tuttavia io, che sono Dio e Signore di tutte le creature in cielo come in terra, vado loro incontro; dopo che il sacerdote ha pronunciato le parole Questo è il mio corpo sull’altare, davanti a lui io sono vero Dio e vero uomo. 
Mi affretto verso i miei ministri come uno sposo innamorato, per provare e gustare assieme a loro i sacri piaceri della mia divinità; ma, ahimè, non trovo posto nel loro cuore. 

Ascoltate ancora, amici miei, quanta dignità conferisco ai sacerdoti al di sopra degli angeli e degli uomini: ho dato loro il potere di fare cinque cose

legare e sciogliere in terra e in cielo; 

trasformare i miei nemici in amici di Dio, e i demoni peccatori in angeli virtuosi; 

predicare la mia parola; 

consacrare e santificare il mio corpo, cosa che nessun angelo può fare; 

toccare il mio corpo, cosa che nessuno di voi oserebbe fare». Libro IV, 133

COR MARIAE IMMACULATUM
INTERCEDE PRO NOBIS!

domenica 14 luglio 2013

Voi siete una luce.




...Ugualmente ho detto che voi siete una luce. Chi accende un lume a sera in una casa dove lo mette? Nel buco sotto il forno? Nella caverna che fa da cantina? O chiuso dentro un cassapanco? O anche semplicemente e solamente lo si opprime col moggio? No. Perché allora sarebbe inutile accenderlo. Ma si pone il lume 
sull'alto di una mensola, o lo si appende al suo portalume perché essendo alto rischiari tutta la stanza e 
illumini tutti gli abitanti in essa. 

Ma appunto perché ciò che è posto in alto ha incarico di ricordare Iddio e di 
fare luce, deve essere all'altezza del suo compito. Voi dovete ricordare il Dio vero. 

Fate allora di non avere in 
voi il paganesimo settemplice. Altrimenti diverreste alti luoghi profani con boschetti sacri a questo o quel dio 
e trascinereste nel vostro paganesimo coloro che vi guardano come templi di Dio. 
Voi dovete portare la luce di Dio. 

Un lucignolo sporco, un lucignolo non nutrito di olio, fuma e non fa luce, puzza e non illumina. 

Una 
lampada nascosta dietro un quarzo sudicio non crea la leggiadria splendida, non crea il fulgido giuoco della 
luce sul lucido minerale. Ma langue dietro il velo di nero fumo che fa opaco il diamantifero riparo. 

La luce di Dio splende là dove è solerte la volontà a pulire giornalmente dalle scorie che lo stesso lavoro, coi suoi contatti, e reazioni, e delusioni, produce. La luce di Dio splende là dove il lucignolo è immerso in 
abbondante liquido di orazione e di carità. 
La luce di Dio si moltiplica in infiniti splendori, quante sono le perfezioni di Dio delle quali ognuna suscita nel santo una virtù esercitata eroicamente, se il servo di Dio tiene 
netto il quarzo inattaccabile della sua anima dal nero fumo di ogni fumigante mala passione. Inattaccabile quarzo. Inattaccabile! (Gesù tuona in questa chiusa e la voce rimbomba nell'anfiteatro naturale). 
Solo Dio ha il diritto e il potere di rigare quel cristallo, di scriverci sopra col diamante del suo volere il suo santissimo Nome. 
Allora quel Nome diviene ornamento che segna un più vivo sfaccettare di soprannaturali 
bellezze sul quarzo purissimo. 

Ma se lo stolto servo del Signore, perdendo il controllo di sé e la vista della 
sua missione, tutta e unicamente soprannaturale, si lascia incidere falsi ornamenti, sgraffi e non incisioni, 
misteriose e sataniche cifre fatte dall'artiglio di fuoco di Satana, allora no, che la lampada mirabile non 
splende più bella e sempre integra, ma si crepa e rovina, soffocando sotto i detriti del cristallo scheggiato la 
fiamma, o se non si crepa fa un groviglio di segni di inequivocabile natura nei quali si deposita la fuligine e si insinua e corrompe. 

Guai, tre volte guai ai pastori che perdono la carità, che si rifiutano di ascendere 
giorno per giorno per portare in alto il gregge che attende la loro ascesi per ascendere. 

Io li percuoterò abbattendoli dal loro posto e spegnendo del tutto il loro fumo. 
Guai, tre volte guai ai maestri 
che ripudiano la Sapienza per saturarsi di scienza sovente contraria, sempre superba, talora satanica, perché li 
fa uomini mentre - udite e ritenete - mentre se ogni uomo ha destino di divenire simile a Dio, con la 
santificazione che fa dell'uomo un figlio di Dio, il maestro, il sacerdote ne dovrebbe avere già l'aspetto dalla 
terra, e questo solo, di figlio di Dio. 
Di creatura tutt'anima e perfezione dovrebbe avere aspetto. Dovrebbe avere, 
per aspirare a Dio i suoi discepoli. 

Anatema ai maestri di soprannaturale dottrina che divengono idoli di umano sapere. 
Guai, sette volte guai ai morti allo spirito fra i miei sacerdoti, a quelli che col loro insapore, 
col loro tepore di carne mal viva, col loro sonno pieno di allucinate apparizioni di tutto ciò che è fuorché Dio uno e trino, 
pieno di calcoli di tutto ciò che è fuorché soprumano desiderio di aumentare le ricchezze dei cuori e di Dio, vivono umani, meschini, torpidi, trascinando nelle loro acque morte quelli che li seguono credendoli "vita". 
Maledizione di Dio sui corruttori del mio piccolo, amato gregge. Non a coloro che 
periscono per ignavia vostra, o inadempienti servi del Signore, ma a voi, di ogni ora e di ogni tempo, e per 63 ogni contingenza e per ogni conseguenza, Io chiederò ragione e vorrò punizione. 
Ricordatevi queste parole. 

Ed ora andate. Io salgo sulla cima. Voi dormite pure. Domani, per il gregge, il Pastore aprirà i pascoli della 
Verità ».

venerdì 21 giugno 2013

Hay tres categorías de sacerdotes.


Confidencias de Jesús a un Sacerdote





Mons. Ottavio Michelini
20 de Octubre de 1975 

SACERDOTES   SANTOS 
Hijo mío, escribe.
Hay tres categorías de sacerdotes.

Hay sacerdotes santos. Sacerdotes buenos, verdaderamente buenos que viven, en unión Conmigo, la Vida mía divina.
Están iluminados por la Sabiduría, guiados en sus fatigas pastorales por el Espiritu Santo. Siguen mis enseñanzas comunicadas a ellos por mi Vicario en la tierra, el Papa.
Están animados y vivificados por el amor que es fuego que purifica, que ilumina y calienta, que los transforma y los une a Mí como Yo estoy unido al Padre.
Cumplen con diligencia su ministerio sacerdotal, trayendo las almas a Mí con la oración, con el ofrecimiento y con el sufrimiento.
San queridos de mi Corazón misericordioso y de mi Madre y vuestra también; son objeto de mi predilección. La humildad que los anima ha atraído sobre ellas la mirada misericordiosa mía, Verbo de Dios, del Padre y del Espíritu Santo.
Por ellos, por su piedad, se les han evitado muchos padecimientos a los hombres; han asegurado mi protección. Les espera un lugar y una corona en el Paraíso.

Sacerdotes  desviados 
La segunda categoría es la de los desviados, de los desorientados.
Son los que toman a pecho mucho más las cosas del mundo, que no las  de Dios.  Y son tantos, hijo mío.
Tienen tiempo para todo, para sus afectos humanos; tienen tiempo para sus diversiones, para lecturas nocivas a su alma que acrecientan las sombras. Ningún tiempo para rezar, para meditar. Su vida no es vida de unión con Dios.
Están faltos del don de sabiduría, no ven, no entienden;  en fin, tienen oídos y no oyen, tienen ojos y no ven. Su formalismo asemeja una práctica de vida cristiana, vacía de un espíritu verdadero, sin vida de Gracia.
Entre esos las deserciones han sido muchas. Muchísimas serán las fugas, las apostasías verdaderas y propias en la no lejana hora de la Justicia. Muchos en esa hora revelarán ante el mundo su identidad de Judas. He dicho ante el mundo, porque Yo los conozco desde siempre.
El Padre los espera 
Yo los amo igualmente, quiero su conversión, el Padre los espera.
No tengo sino un deseo, decir a cada uno: "¡Ven hijo mío, todo está olvidado, todas las escorias de tu alma son abrasadas por mi Amor!"
Pero exactamente porque te amo, no puedo ocultarte qué tremenda responsabilidad  es resistir a Dios que te espera, a Dios que te ama hasta tal punto de haber derramado su Sangre preciosa por ti.
El enfermo que rechaza al médico y  las medicinas está destinado a perecer. He aquí  por qué he querido llegar hasta ti por todos los medios, no termino esta invitación a la conversión antes de que sea demasiado tarde.
El instrumento del que me he servido ha tenido la orden de gritar fuertemente a todos: "Convertíos, al Señor vuestro Dios antes que sea demasiado tarde".
Os lo repito, la hora de la misericordia está para ceder a la hora de la justicia. No protestéis contra mi insistencia, no digáis: es siempre la misma canción.
Soy vuestro Dios, vuestro Padre, soy vuestro Hermano, soy vuestro Salvador. Sólo el amor inspira e impele a Dios a rogaros, a suplicaros: "Convertíos antes que sea demasiado tarde, de otro modo pereceréis".
"Deus non irridetur" (De Dios nadie se ríe).  Es astucia de vuestro enemigo, Satanás, haceros creer muerta la Justicia divina. Misericordia y Justicia son en Mí una sola cosa. ¿Es posible tanta ceguera? 


El veneno de Satanás 
La tercera categoría, está formada por los sacerdotes que, íntimamente, se auto consideran buenos.
Viven como si fueran buenos pero un velo los envuelve, el velo de su presunción por la que no ven su realidad interior que, aunque frecuentemente pasa desapercibida para los hombres, pero no para Mí, Dios.
En otras palabras: les falta la verdadera y sincera humildad, esa humildad que debe hacer de cada uno de vosotros un niño; les falta la simplicidad de la humildad y a ellos mi Padre no les revela nada.
Es difícil su conversión; su soberbia es refinada, revestida de humildad. Pero bajo aquella pseudo ‑ humildad está el veneno de Satanás, exactamente como ciertas joyas de apariencia preciosas, pero bajo el recubrimiento de oro está el metal vil.
No creen sino en sí mismos, desdeñan y no aguantan que algún otro vea un poco más lejos que ellos.
Satanás en muchos modos tiende sus lazos a mis sacerdotes. También por estos se necesita rezar y sufrir, porque es ardua su conversión.
Ahora basta hijo mío, veo que estás cansado. Te Bendigo y Conmigo te bendicen Mi Madre y San José. 
 (Confidencias de Jesús a un Sacerdote – P. Ottavio Michelini)