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martedì 14 aprile 2020

«Si aprano i vostri cuori alla gioia...


Capoliveri (Livorno), 7 aprile 1996. 
Pasqua di Risurrezione.

Il suo glorioso ritorno.

«Si aprano i vostri cuori alla gioia, nel giorno in cui il mio Immacolato Cuore di Mamma è stato
riempito da una tale pienezza di beatitudine, da cancellare persino l'impronta di ogni suo
patire.

Vivete anche voi, figli prediletti, l'istante in cui mio figlio Gesù, nel folgorante splendore del
suo Corpo glorioso, mi si è presentato e mi ha avvolto della sua fortissima luce, mi ha
abbracciato con tenerezza filiale, ha deposto il suo bacio sul mio cuore ferito e mi ha
condotto per mano nel Regno celeste della sua gloria divina.

Così Io sono diventata il primo annuncio, materno e silenzioso, della sua Risurrezione.

E sono stata la prima e vivente testimone del suo glorioso ritorno alla vita.

Per questo oggi vi invito a guardare, con fiducia e sicura speranza, al suo glorioso ritorno.

- Il suo glorioso ritorno dona nuova forza di vita a tutta l'umanità redenta, ma sottoposta alle
terribili insidie a voi tese da colui che è omicida fin dal principio e che vuole ancora
diffondere il peccato e la morte nel mondo.

- Il suo glorioso ritorno dona conforto e consolazione, coraggio e fiducia alla Chiesa, nata nel
sepolcro da cui è uscito Cristo vittorioso, e cammina sulla via dolorosa del suo definitivo
incontro con il suo Maestro e Signore.

- Il suo glorioso ritorno dona nuova luce di Grazia a tutti voi miei poveri figli, sottoposti alle
esperienze dolorose e terribili di questi ultimi tempi della purificazione e della grande
tribolazione.

Mai, come ai vostri giorni, diventa necessario vivere questa stupenda verità della Pasqua:
Cristo risorto è vivo in mezzo a voi e guida le vicende dei singoli e dei popoli verso il loro
ultimo compimento.

Volgete oggi lo sguardo a Colui che è risorto dai morti, per condurvi tutti nel suo regno di vita.

Volgete oggi lo sguardo alla vostra Mamma Celeste, avvolta dalla luce della purissima gioia
pasquale e che diventa ancora per voi materno e silenzioso annuncio del suo glorioso ritorno».




MADRE DI DIO, VERGINE MARIA
RAVVIVA LA NOSTRA FEDE IN GESU' SALVATORE
CHE RITORNA GLORIOSO IN MEZZO A NOI

giovedì 3 agosto 2017

GESÙ: Uomini di poca fede ! Se voi sapeste ciò che Dio vi prepara per quei tempi che arrivano,... perfino i sordi sentiranno. Giunge l’Ora. Pentitevi e fate penitenza !

Vieni, Signore GESÙ !

La Voce che parla

*******

25 agosto 2008

JNSR : La Voce che parla non si nomina ancora in questo inizio in cui si vedono tutte le bestie dell’Apocalisse di San Giovanni fuggire davanti al Cavallo Bianco. Il Cavaliere che lo monta ha una spada nella sua mano destra, con la mano sinistra trattiene le redini del suo destriero che gli obbedisce e galoppa dietro quella muta selvaggia che si dirige direttamente verso un abisso senza fondo.

Tutte quelle bestie sono fuggite via dai loro rifugi, fuggite dal profondo degli uomini deboli dove si erano rifugiate. Esse offrivano loro la tentazione e si nutrivano dei peccati che provocavano negli uomini i quali si misero a disprezzare Dio e tutta l’Umanità.

Obbedendo al “Padre della Menzogna”, seguivano gli ordini venuti direttamente dal protagonista che in quel momento, si dirigeva verso l’abisso dal quale nessuno può uscire.

Si può vedere quella corsa sfrenata: si vede il Cavaliere che li incalza, li insegue e li dirige, loro malgrado, verso il nulla. Il Nostro Dolce Signore GESÙ Cristo, che non è altro che quel focoso Cavaliere Bianco, ha appena conosciuto l’Ora che il Padre Onnipotente ha tenuto nascosta fino al momento presente. Egli ci dice:

«Presto, Io farò suonare il corno che riecheggerà nelle pianure, nelle valli e nelle montagne fino a raggiungere i quattro angoli del mondo per avvertire tutti gli uomini. Nessuno potrà dire di non avere sentito, perfino i sordi sentiranno. Giunge l’Ora. Pentitevi e fate penitenza !»

Gli uomini saranno come al tempo di San Giovanni il Battista, che li chiamò per farli partecipare al Battesimo di Dio e meritare il Regno Eterno di Dio.

Oggi come ieri, da parte di tutti i Santi del Cielo uniti alla Santissima Trinità, voi sentirete dire, rivolto a tutti gli uomini della Terra:

GESÙ:  Uomini di poca fede ! Se voi sapeste ciò che Dio vi prepara per quei tempi che arrivano, avreste già visto che il Signore di fronte alle vostre città e villaggi, dice: Io lascio gli alberi delle foreste ancora verdi, fino a germogliare come se la linfa nuova spingesse, spingesse tutto ciò che le impedisce di passare per rinnovare la vita che sfugge dappertutto. Avreste già visto i nuovi giovani germogli, di un verde tenero sulle cime di quegli alberi giganti, che vogliono dirvi la loro speranza in questa attesa. Avreste sentito tutti i canti degli uccelli che vengono a volare fino alle vostre finestre per farvi partecipare alla loro gioia profonda di rivedere il Santo dei Santi sulla Terra.

Perché tutti gli animali hanno mantenuto il ricordo dei loro lontani antenati che, meglio degli uomini, hanno visto Cristo soffrire sulla Sua Croce per la Salvezza degli uomini e di tutti gli animali. Benché essi non si esprimano come voi, essi sono, e lo sanno tutti, la Mia Santa Creazione. Amen. Parola del Signore.

La Terra e i Cieli vi parlano del Mio Ritorno nella Gloria. In quel grande Giorno, terribile e meraviglioso in cui Cristo ritornerà, tutto sarà già purificato. La Terra e gli uomini potranno allora vederMi così come Io SONO nella Gloria del Padre Mio che è in Me e Io in Lui.

Lo Spirito vi parlerà: Ecco Colui che È, che ERA e che VIENE, per darvi la Vita in abbondanza, la Vera Vita in Dio che non finisce mai.

Venite ed entrate nella Sua Eternità. Promettete a voi stessi di essere uniti a Colui che è la vostra stessa vita, affinché l’Unione sia suggellata per tornare a dirvi che in quel Giorno bellissimo del mese di... e dell’anno... voi vi siete uniti per l’Eternità a Colui che è lo Sposo di tutte le anime.

GESÙ Cristo vostro Salvatore

Cara piccola anima sposata, che possiedi la Parola che è Mia, la Parola che Io ho messo in te per l’Eternità, parla nel Mio Nome. Io ti aprirò tutte le porte.

Jesù di Nazaret Signore e Re
Amen. Amen. Amen.






JNSR:  Invio questo scritto a tutti i nostri amici fedeli, affinché parlino in Nome del Signore a tutti coloro che il Signore chiama.


"Benedicite omnes bestiae et pecora Domino
benedicite filii hominum Domino"

domenica 23 luglio 2017

Preziosa e luminosa Sintesi sulla Fine dei Tempi (malvagi)


Ed ecco che Io vengo !
Amen, vieni Signore GESÙ.
*******

15 agosto 2008 – Assunzione di MARIA
Dettato da GESÙ, accompagnato  dalla Sua Santissima Madre
e dagli Apostoli San Pietro e San Giovanni

GESÙ:  Figlia Mia, tutto quello che scriverai per terminare l’Opera che Dio ha messo tra le tue mani sarà confermato dai Miei Apostoli fedeli, Pietro e Giovanni, che ho nominato per questo scopo, perché nessuno su questa Terra potrà andare più lontano.

I Misteri del Libro di Vita si scopriranno presto. E Dio Solo ve lo dirà all’apertura di questo Libro Santo e Benedetto che il Padre Mi ha già dato l’ordine di aprire.

Il lavoro che Io ho messo tra le vostre mani, le tue e quelle di tutti coloro che sono stati ugualmente scelti per aiutarti e nei quali ho riposto la Mia Fiducia e le Mie Benedizioni, tutti quelli che da lontano o da vicino diffondono e diffonderanno tutte le Parole che Io ti ho dato, saranno ugualmente Benedetti.

Nei tempi attuali, nessuno può vantarsi di aver ricevuto dalla Chiesa la conferma che le Parole scritte nella loro opera sono autentiche e vengono sicuramente dal Signore dei Signori. Solo il Magistero della Mia Santa Chiesa può approvarlo e Io gliene lascio tutta la responsabilità alfine di sostenere, con fiducia, che Dio ha veramente parlato.

Tutto ciò che Io approvo e tutto ciò che, nella Mia Santa Parola Io vi ho fatto conoscere, non può essere ufficialmente approvato se non dalla Fede autentica della vostra Madre, la Santa Chiesa Cattolica. 
E questo, ascoltando non solamente i Santi canonizzati, ma anche la fedeltà alla Chiesa unita alla Fede dei suoi grandi teologi che sono gli Apostoli di Cristo che hanno scritto i Vangeli. 
E ascoltando i vostri Santi Papi che riflettono in loro la Gioia, la Sofferenza e la Pace di GESÙ Cristo. 
Per non citare che i vostri due ultimi Papi contemporanei, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che si sono  rivolti al Popolo per riunire gli uomini a Dio, con la Forza dello Spirito Santo che vive in loro, in modo speciale, in questi Tempi della Fine.

JNSR:   Il nostro caro Papa Giovanni Paolo II ha stabilito la pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) l’11 ottobre 1992, trentesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, nel quattordicesimo anno del suo pontificato.

Questo libro è il riflesso autentico della Fede Cattolica dei Santi Apostoli, dei Santi canonizzati e dei Santi Papi. Nostro Signore mi ispira a riprodurne diversi estratti per farli conoscere a molti che non hanno quest’opera.

CCC, n° 1046: «Quanto al cosmo, la Rivelazione afferma la profonda comunione di destino fra il mondo materiale e l'uomo:
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio... e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione... Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo (Rm 8,19-23).

CCC, n° 2001: « La preparazione dell'uomo ad accogliere la grazia è già un'opera della grazia. Questa è necessaria per suscitare e sostenere la nostra collaborazione alla giustificazione mediante la fede, e alla santificazione mediante la carità.

Condizione di Salvezza, vedere 6sessione del Concilio di Trento :

«La fede dispone alla Salvezza, così come l’umiltà, il pentimento e la speranza. Ma la carità, da sola, che è una amicizia reciproca per Dio fondata sulla fede, fa entrare nella Salvezza e merita la Vita Eterna.»

CCC, n° 1021: Il giudizio particolare « La morte pone fine alla vita dell'uomo come tempo aperto all'accoglienza o al rifiuto della grazia divina apparsa in Cristo [Cf 2Tm 1,9-10]. Il Nuovo Testamento parla del giudizio principalmente nella prospettiva dell'incontro finale con Cristo alla sua seconda venuta, ma afferma anche, a più riprese, l'immediata retribuzione chedopo la morte, sarà data a ciascuno in rapporto alle sue opere e alla sua fede. 
La parabola del povero Lazzaro [Cf Lc 16,22] e la parola detta da Cristo in croce al buon ladrone [Cf Lc 23,43] così come altri testi del Nuovo Testamento [Cf 2Cor 5,8; Fil 1,23; Eb 9,27; Eb 12,23] parlano di una sorte ultima dell'anima [Cf Mt 16,26] che può essere diversa per le une e per le altre.

E per la guida di coloro che dubitano ancora dell’immortalità di ogni anima, ecco:

CCC, n° 1022: « Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, [Cf Concilio di Lione II: D-S 857-858; Concilio di Firenze II: ibid., 1304-1306; Concilio di Trento: ibid., 1820] o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, [Cf Benedetto XII, Cost. Benedictus Deus: D-S 1000-1001; Giovanni XXII, Bolla Ne super his: ibid., 990] oppure si dannerà immediatamente per sempre [Cf Benedetto XII, Cost. Benedictus Deus: D-S 1002].

«Nella sera della nostra vita, noi saremo giudicati sull’Amore» (San Giovanni della Croce, detti 64)

DS: Libro dei dogmi da Denziger-Schonmetzer.

CCC, n° 1042: La speranza dei Cieli nuovi e della Terra nuova. «Alla fine dei tempi, il Regno di Dio giungerà alla sua pienezza. Dopo il Giudizio universale i giusti regneranno per sempre con Cristo, glorificati in corpo e anima, e lo stesso universo sarà rinnovato:
Allora la Chiesa avrà il suo compimento nella gloria del cielo, quando verrà il tempo della restaurazione di tutte le cose e quando col genere umano anche tutto il mondo, il quale è intimamente unito con l'uomo e per mezzo di lui arriva al suo fine, sarà perfettamente ricapitolato in Cristo [Conc.Vat. II, Lumen gentium, 48].

CCC, n°1043: Questo misterioso rinnovamento, che trasformerà l'umanità e il mondo, dalla Sacra Scrittura è definito con l'espressione: “i nuovi cieli e una terra nuova” (2Pt 3,13) [Cf Ap 21,1]. Sarà la realizzazione definitiva del disegno di Dio di “ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra” (Ef 1,10).

CCC, n°1044: In questo nuovo universo, [Cf Ap 21,5] la Gerusalemme celeste, Dio avrà la sua dimora in mezzo agli uomini. Egli “tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno perché le cose di prima sono passate” (Ap 21,4) [Cf Ap 21,27 ].

CCC, n°1047: Anche l'universo visibile, dunque, è destinato ad essere trasformato, “affinché il mondo stesso, restaurato nel suo stato primitivo, sia, senza più alcun ostacolo, al servizio dei giusti”, partecipando alla loro glorificazione in Gesù Cristo risorto [Sant'Ireneo, Adv. Hae. 5, 32, 1].

CCC, n°1012: Morte cristiana. La visione cristiana della morte è espressa in modo impareggiabile nella liturgia della Chiesa: Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un'abitazione eterna nel cielo [Messale Romano, Prefazio dei defunti, I].

La Parusia è il Ritorno Glorioso di Cristo alla fine dei Tempi. La Chiesa ne fa la sua fede sin dai primi annunci del Simbolo di Nicea, ma pensa abitualmente alla Fine del mondo, non all’ora della morte. È qui che ogni defunto, al suo giudizio particolare, si troverà faccia al Cristo, Sovrano Giudice e sovranamente Misericordioso. Dunque anche Glorioso.

CCC, n° 1040: “Il Giudizio finale avverrà al momento del ritorno glorioso di Cristo. Soltanto il Padre ne conosce l'ora e il giorno, egli solo decide circa la sua venuta. Per mezzo del suo Figlio Gesù pronunzierà allora la sua parola definitiva su tutta la storia. Conosceremo il senso ultimo di tutta l'opera della creazione e di tutta l'Economia della salvezza, e comprenderemo le mirabili vie attraverso le quali la Provvidenza divina avrà condotto ogni cosa verso il suo fine ultimo. Il Giudizio finale manifesterà che la giustizia di Dio trionfa su tutte le ingiustizie commesse dalle sue creature e che il suo amore è più forte della morte [Ct 8,6].

JNSRIl Giudizio finale avverrà al momento del Ritorno Glorioso di Cristoquesta frase, ellittica, sembrerebbe far capire che il Giudizio finale (dunque la Fine del mondo) avverrà «al ritorno Glorioso di Cristo». Ma prima della Fine del mondo, ci sarà, dopo la Fine dei Tempi del peccato: «la Terra nuova e i Cieli nuovi» con  « un solo Capo, Cristo, gli esseri celesti come i terrestri» (CCC, n° 1043), dove «morte, pianti, lamento, affanno non ci saranno più » (CCC, n° 1044), in «un mondo restaurato esso stesso nel suo primo stato» (CCC, n° 1047). Primo stato: il Giardino dell’Eden.

CCC, n° 992: La risurrezione dei morti è stata rivelata da Dio al suo Popolo progressivamente. La speranza nella risurrezione corporea dei morti si è imposta come una conseguenza intrinseca della fede in un Dio Creatore di tutto intero l’uomo, anima e corpo. Il Creatore del cielo e della terra è anche colui che mantiene fedelmente la sua Alleanza con Abramo e con la sua discendenza. E in questa duplice prospettiva che comincerà ad esprimersi la fede nella risurrezione. Nelle loro prove i martiri Maccabei confessano: Il Re del mondo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna (2Mac 7, 9). È bello morire a causa degli uomini, per attendere da Dio l’adempimento delle speranze di essere da lui di nuovo risuscitati (2 Mac 7, 14).

La Salvezza dei pagani:

CCC, n° 1260: « Cristo è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col Mistero pasquale” [Conc. Vat. II, Gaudium et spes, 22; cf Lumen gentium, 16; Ad gentes, 7]. Ogni uomo che, pur ignorando il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, cerca la verità e compie la volontà di Dio come la conosce, può essere salvato. E' lecito supporre che tali persone avrebbero desiderato esplicitamente il Battesimo, se ne avessero conosciuta la necessità.

La mia ipotesi sulla Parusia di Cristo al momento della morte tenta di risolvere il mistero « nel modo che Dio conosce.»  (CCC n° 1260).