Carissimi,
vi lasciai a 12 anni nel
lontano 1952 e son tornato a 76 suonati. Il motivo per cui il Signore mi ha
rivoluto/rispedito qui non lo ricordo più. In verità all'incarnarci il Padre
Celeste ci prospetta l'intera vita. E poi noi …provvidenzialmente ce ne
scordiamo.
Nel santo Vangelo è scritto che
"nessuno è profeta in patria sua"; il che non significa affatto "taci o
scappa". Oltretutto siamo naturalmente legati e radicati al luogo di
nascita, e sempre debitori con i compaesani per molteplici aspetti, non
ultimo quello religioso.
Da più di sei mesi sulle nostre belle colline a
pieni polmoni benedico la bell'aria che respiriamo (si vocifera che qualcuno ce
la vuol togliere, ma non farà in tempo, spero) e benedico altresì tutti i cuori e i fiori che vi palpitano dal più piccolo al più grande, dal più sofferente al più forte.
Carissimi Putignanesi,
sono padre Gerardo Massimiliano Maria e ho incontrato per le
vie della nostra simpatica cittadina molti di voi che gentilmente mi avete
ascoltato; con altri non sono potuto entrare in contatto. Spero almeno raggiungerli con questa lettera aperta.
In verità nei nostri magnifici templi, nelle omelie-prediche, giornali e web, non ho ascoltato o letto parole che volevano essere un commento adeguato a quell'acclamazione nella
santa Messa cattolica dopo la Consacrazione: "Annunciamo la Tua
Morte Signore, proclamiamo la Tua Risurrezione, nell'attesa della Tua
Venuta". Diciamo queste parole da ben 48 anni circa (dal 1969),
ma... c'è un ma. Esse non vengono sufficientemente
predicate e spiegate. E quindi neppure vissute.
Penso che se nelle omelie e più in
generale nell’apostolato non torniamo spesso a parlare della fine dei tempi
malvagi e della prossima Venuta del Signore nella Gloria, i nostri fedeli con noi medesimi: preti e religiosi che siamo, rischiamo arrivare impreparati
all'incontro con Cristo Gesù.
Cari amici, i profeti veri oggi ci sono e gridano
chiaramente che il mondo non vuol capire che è arrivato a destinazione.
Destinazione... vuol dire doversi
fermare. E doversi fermare... vuol dire dover prendere atto del luogo in cui ci
siamo fermati e decidere che direzione prendere per proseguire il cammino,
perché ci troviamo ad un bivio e non abbiamo più tempo da sprecare per decidere
dove andare e che fare. Se prendiamo la via sbagliata in totale libertà...
nulla più si potrà fare.
In certa Chiesa serpeggia un'allergia allucinante che ha radici nei Seminari-Università. Sacerdoti che mi leggete, rileggiamo le
Scritture con umiltà, confrontiamo ciò che Gesù ha detto "allora" con
ciò che accade "oggi". Ogni Parola della sua Divina Bocca è Santa ed
è per i nostri Tempi.
RICORDO sempre volentieri l'insegnamento del
più mariano e santo dei Papi il Beato Giovanni Paolo II che sempre
- e fortemente nelle Giornate della Gioventù - ha insistito sul tema specifico
della VENUTA di Gesù.
Basterà una sola citazione: l'11 maggio 1997 a Beirut disse: "...Tutta
la Chiesa attende la Sua venuta in Occidente e in Oriente. I figli e le figlie
del Libano attendono la Sua nuova venuta nella gloria. Tutti noi viviamo
l’avvento degli ultimi tempi della storia e tutti cerchiamo di preparare la
Venuta di Cristo ed edificare il Regno di Dio da Lui annunciato”.
In dicembre dello stesso anno terminarono i
messaggi di Maria SS. al suo piccolo servo Don Stefano Gobbi che il Papa chiamò
“Parroco di tutto il mondo!” Quei messaggi limpidi e profetici della Regina dei
Profeti sono tutti nel libro azzurro più volte ristampato con la benedizione di
Cardinali e Vescovi (e della Congreg. della Fede) e nessuno mai ha potuto
contrastarli difesi come sono da una corazza celeste, e che spero abbiate letto/meditato. Qui a Putignano se
ne diffusero varie copie.
Già questa Divina Madre il 12 aprile del
1947 a Bruno Cornacchiola, alle Tre Fontane Eur-Roma, si era presentata come la
Vergine della Rivelazione, perché L’ascoltassimo come bimbi docili per
prepararci al Regno di Cristo che invochiamo nel Pater noster.
Davvero senza l’aiuto dei Profeti, ossia senza
l'aiuto del Cielo, noi nell’Apocalisse, o/e in molti altri libri
profetici capiremmo un’acca, o poco più! e allora occorre aprirsi al
discernimento per non calpestare la Parola che Dio dice di proclamare per i tempi ultimi di quest'epoca per la nostra salvezza.
In verità le omelie/prediche da me
ascoltate - e non solo a Putignano - per Natale e per Pasqua non hanno toccato i
cuori come bisognava. Il nostro cuore percepisce che manca qualcosa. Il dire
del prete non corrisponde agli avvenimenti di tutti i giorni, alla storia che stiamo vivendo. Si parla di cose
che non suscitano emozione.
Annunciando al
popolo la Verità e parlandogli più o meno così sarebbe stato differente:
<< Figli di Dio che voi siete
siamo giunti a questa Solennità di Natale/Pasqua per Grazia ricevuta (perché Maria SS.ma nel 2000 ha chiesto al Padre Celeste
un'attesa di un certo tempo per tanti figli che ritardavano la
conversione).
Figli di Dio... convertitevi perché il
giorno è vicino
e non... il tempo è vicino... il
giorno... il giorno... il giorno.
Gesù viene. Tra poco viene... e dobbiamo
e dovete... prepararci e prepararvi in fretta.
Gesù Cristo è veramente
Risorto viene a compiere ciò che ha detto e cioè a stabilire il Suo Regno sulla
Terra. E non potrebbe esserci un Regno sulla Terra alla fine del Mondo... ma
alla fine dei tempi cattivi... sì.
Il Suo Regno è un Regno d'Amore e di
Pace... di Gioia e di Gloria... e questo certo non è ancora nel mondo.
Si compiono le Scritture. E la preghiera
del Padre Nostro diventa viva e
attuale perché è la preghiera più importante del mondo che si realizza.
Abbiate Fede e non abbiate paura perché
Gesù verrà ad asciugare ogni lacrima e a guarire ogni malattia per Sua
Gloria... per la Gloria del Padre e per la Gloria dello Spirito Santo.
Gesù darà Gloria anche a Sua Madre Maria
e i Loro Cuori Uniti Trionferanno...
Gesù Stesso lo dirà a tutti voi e voi
udrete con le vostre orecchie queste Parole... Senza il Sì di Maria... nulla si
sarebbe compiuto nel Mondo >>.
<<Non abbiate paura... avvicinatevi con fiducia al Sacramento della Riconciliazione e godete del Mio Perdono e del Mio immenso Amore>>
<<Non abbiate paura... avvicinatevi con fiducia al Sacramento della Riconciliazione e godete del Mio Perdono e del Mio immenso Amore>>
Parole simili avremmo dovuto dire
noi sacerdoti prediletti di Cristo il giorno di Natale o di Pasqua. Ma le abbiamo dette?
Le avete sentite?
Figli di Dio... lo Spirito Santo che illumina a giorno
l'anima nostra e santifica ogni atto della nostra esistenza terrena voglia
soffiare su ciascuno e scoprire le meraviglie che si nascondono in ognuno di noi
per esibirle al Padre Celeste orgogliosi di essere Suoi figli. Sì: la presenza
dello Spirito Santo nel cuore dà vita e Amore da spandere su altri fratelli.
Su suggerimento materno instancabilmente preghiamo:
"Vieni, Spirito Santo, vieni! per mezzo della potente intercessione
del Cuore Immacolato di Maria Tua Sposa Amatissima".
"A Te Vergine Divina raccomandiamo questa Chiesa di Putignano che Ti
appartiene e tutte le città che ne circondano. RicordaTi di tutti i Tuoi figli,
avvalora davanti a Dio le nostre umili preghiere e conservaci ferma la Fede,
forte la Speranza, e ardente la Carità, per tutti venire a godere l'eterna
beatitudine nel Regno di Gesù e Tuo o Madre, essendo allora capaci di saper
AMARE, BENEDIRE, GIOIRE." Amen Amen Amen!
Fratelli e Sorelle:
Che Dio con la Santissima e Dolcissima
Sua e nostra Madre tutti ci benedica.
pgmm
AMDG et BVM