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lunedì 1 gennaio 2018

APRIAMOCI ALLA PAROLA DEI PROFETI DI IERI

...E DEI PROFETI DI OGGI

Foto:
Anche queste Parole vanno messe in uno scrigno prezioso
poiché immenso è il valore di queste Parole.
Sono Parole di Vita che insegnano all'uomo
l'abbandono e la fiducia in Dio che tutto può
ma che tutto permette affinché l'uomo...
abbia a comprendere che il proprio dolore il più delle volte
è causa delle proprie scelte sbagliate
della propria superbia
del proprio egoismo
della propria volontà. 
Conchiglia
l'atto più prezioso che un uomo può fare verso Dio
è riconoscere la propria nullità
e riconoscere con grande umiltà di essere grande peccatore
meritevole delle proprie sofferenze
che noi permettiamo solo per Amore e per un Bene maggiore
ma che all'uomo pieno di sé... non sarà mai comprensibile.
*
Circola nell'aria e nei cuori un'allergia fatale che allontana non solo dalle rivelazioni private di oggi, bensì anche dai profeti di 2000 e più anni or sono. Allergia fatale e tragica. Perché Dio non è muto, e ci da le indicazioni di cui abbiamo bisogno per elevarci a una vita degna dei figli Suoi.
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Suggerimento: 
Gentile navigante, se naviga da un bel po' di tempo gran giovamento avrà facendo punto qui.

Lettura del santo Vangelo secondo Luca
Luc 2:21
In quell'occasione; Compiti che furono gli otto giorni per far la circoncisione del bambino, gli fu posto il nome di Gesù. Eccetera.

Omelia di sant'Ambrogio Vescovo
Libro 2 al capo 2 di Luca, verso la metà
Si circoncide dunque il bambino. Chi è questo bambino se non quello di cui fu detto «Ci è nato un bambino, ci è stato dato un Figlio?» Is. 9,6. Egli s'è assoggettato alla legge per guadagnare quelli ch'eran sotto la legge. «Affin di presentarlo al Signore» Luc. 2,22
Cosa voglia dire essere presentato al Signore in Gerusalemme lo direi se non l'avessi già detto nel commento su Isaia. Colui che si circoncide nei vizi, è giudicato degno dello sguardo del Signore, perché: «Gli occhi dei Signore sono sopra i giusti» Ps. 33,16. Vedi come tutta la serie dell'antica legge fu figura del futuro; perché anche la circoncisione significa la purificazione dai peccati.

Ma siccome la fragilità della carne e dello spirito dell'uomo trascina, per una tendenza naturale di cupidigia, al male e la impiglia in vizi inestricabili, perciò l'ottavo giorno della circoncisione è figura del tempo della risurrezione e della nostra futura liberazione da ogni colpa. Difatti questo vuol dire: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore» Exod. 13,2
Perché le parole della legge esprimono la promessa del frutto della Vergine. (Frutto) veramente santo, perché immacolato. E che sia proprio questo il frutto significato dalla legge, lo dichiarano le parole, quasi identiche, ripetute dall'Angelo: «Per questo il Santo (essere), dice, che nascerà da te, sarà chiamato Figlio di Dio» Luc. 1,35.

Infatti fra i nati di donna solo il Signore Gesù fu santo in tutto, egli che per la novità d'un parto immacolato non risentì del contagio della corruzione terrena, che tenne lontana colla celeste sua maestà. Perché se stiamo alla lettera, come potrà esser santo ogni maschio, mentre sappiamo molti essere stati scelleratissimi? Fu santo forse Acab? furono santi forse i falsi profeti che il fuoco, vendicatore dell'ingiuria fatta al cielo, consumò a preghiera di Elia? 
Ma santo è colui che i pii precetti della legge divina ci rappresentavano nette figure del mistero avvenire; poiché per lui solo la Chiesa, ch'è santa e vergine, possiede il segreto di generare, nella sua immacolata fecondità, i popoli di Dio.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
Preghiamo
O Dio, che mediante la verginità feconda della beata Maria hai concesso al genere umano la grazia dell'eterna salvezza: concedici di sentire l'intercessione di colei, per cui abbiamo meritato di ricevere l'autore della vita, nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio:
Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen

AMDG et DVM

domenica 30 luglio 2017

Vi lasciai a 12 anni



Ave Maria!
   Carissimi,
   vi lasciai a 12 anni nel lontano 1952 e son tornato a 76 suonati. Il motivo per cui il Signore mi ha rivoluto/rispedito qui non lo  ricordo più. In verità all'incarnarci il Padre Celeste ci prospetta l'intera vita. E poi noi …provvidenzialmente ce ne scordiamo.

Nel santo Vangelo è scritto che "nessuno è profeta in patria sua"; il che non significa affatto "taci o scappa". Oltretutto siamo naturalmente legati e radicati al luogo di nascita, e sempre debitori con i compaesani per molteplici aspetti, non ultimo quello religioso.

Da più di sei mesi sulle nostre belle colline a pieni polmoni benedico la bell'aria che respiriamo (si vocifera che qualcuno ce la vuol togliere, ma non farà in tempo, spero) e benedico altresì tutti i cuori e i fiori che vi palpitano dal più piccolo al più grande, dal più sofferente al più forte.

   Carissimi Putignanesi, sono padre Gerardo Massimiliano Maria e ho incontrato per le vie della nostra simpatica cittadina molti di voi che gentilmente mi avete ascoltato; con altri non sono potuto entrare in contatto. Spero almeno raggiungerli con questa lettera aperta.

In verità nei nostri magnifici templi, nelle omelie-prediche, giornali e web, non ho ascoltato o letto parole che volevano essere un commento adeguato a quell'acclamazione nella santa Messa cattolica dopo la Consacrazione: "Annunciamo la Tua Morte Signore, proclamiamo la Tua Risurrezione, nell'attesa della Tua Venuta". Diciamo queste parole da ben 48 anni circa (dal 1969), ma... c'è un ma. Esse non vengono sufficientemente predicate e spiegate. E quindi neppure vissute. 

Penso che se nelle omelie e più in generale nell’apostolato non torniamo spesso a parlare della fine dei tempi malvagi e della prossima Venuta del Signore nella Gloria, i nostri fedeli con noi medesimi: preti e religiosi che siamo, rischiamo arrivare impreparati all'incontro con Cristo Gesù. 

Cari amici, i profeti veri oggi ci sono e gridano chiaramente che il mondo non vuol capire che è arrivato a destinazione.
Destinazione... vuol dire doversi fermare. E doversi fermare... vuol dire dover prendere atto del luogo in cui ci siamo fermati e decidere che direzione prendere per proseguire il cammino, perché ci troviamo ad un bivio e non abbiamo più tempo da sprecare per decidere dove andare e che fare. Se prendiamo la via sbagliata in totale libertà... nulla più si potrà fare. 

In certa Chiesa serpeggia un'allergia allucinante che ha radici nei Seminari-Università. Sacerdoti che mi leggete, rileggiamo le Scritture con umiltà, confrontiamo ciò che Gesù ha detto "allora" con ciò che accade "oggi". Ogni Parola della sua Divina Bocca è Santa ed è per i nostri Tempi.

   RICORDO sempre volentieri l'insegnamento del più mariano e santo dei Papi il Beato Giovanni Paolo II che sempre - e fortemente nelle Giornate della Gioventù - ha insistito sul tema specifico della VENUTA di Gesù. 

Basterà una sola citazione: l'11 maggio 1997 a Beirut disse: "...Tutta la Chiesa attende la Sua venuta in Occidente e in Oriente. I figli e le figlie del Libano attendono la Sua nuova venuta nella gloria. Tutti noi viviamo l’avvento degli ultimi tempi della storia e tutti cerchiamo di preparare la Venuta di Cristo ed edificare il Regno di Dio da Lui annunciato”. 


In dicembre dello stesso anno terminarono i messaggi di Maria SS. al suo piccolo servo Don Stefano Gobbi che il Papa chiamò “Parroco di tutto il mondo!” Quei messaggi limpidi e profetici della Regina dei Profeti sono tutti nel libro azzurro più volte ristampato con la benedizione di Cardinali e Vescovi (e della Congreg. della Fede) e nessuno mai ha potuto contrastarli difesi come sono da una corazza celeste, e che spero abbiate letto/meditato. Qui a Putignano se ne diffusero varie copie.

Già questa Divina Madre il 12 aprile del 1947 a Bruno Cornacchiola, alle Tre Fontane Eur-Roma, si era presentata come la Vergine della Rivelazione, perché L’ascoltassimo come bimbi docili per prepararci al Regno di Cristo che invochiamo nel Pater noster

Davvero senza l’aiuto dei Profeti, ossia senza l'aiuto del Cielo, noi nell’Apocalisse, o/e in molti altri libri profetici capiremmo un’acca, o poco più! e allora occorre aprirsi al discernimento  per non calpestare la Parola che Dio dice di proclamare per i tempi ultimi di quest'epoca per la nostra salvezza.

In verità le omelie/prediche da me ascoltate - e non solo a Putignano - per Natale e per Pasqua non hanno toccato i cuori come bisognava. Il nostro cuore percepisce che manca qualcosa. Il dire del prete non corrisponde agli avvenimenti di tutti i giorni, alla storia che stiamo vivendo. Si parla di cose che non suscitano emozione. 

Annunciando al popolo la Verità e parlandogli più o meno così sarebbe stato differente: 

   << Figli di Dio che voi siete
siamo giunti a questa Solennità di Natale/Pasqua per Grazia ricevuta (perché Maria SS.ma nel 2000 ha chiesto al Padre Celeste un'attesa di un certo tempo per tanti figli che ritardavano la conversione). 
Figli di Dio... convertitevi perché il giorno è vicino 
e non... il tempo è vicino... il giorno... il giorno... il giorno. 
Gesù viene. Tra poco viene... e dobbiamo e dovete... prepararci e prepararvi in fretta.

   Gesù Cristo è veramente Risorto viene a compiere ciò che ha detto e cioè a stabilire il Suo Regno sulla Terra. E non potrebbe esserci un Regno sulla Terra alla fine del Mondo... ma alla fine dei tempi cattivi... sì.

Il Suo Regno è un Regno d'Amore e di Pace... di Gioia e di Gloria... e questo certo non è ancora nel mondo.
Si compiono le Scritture. E la preghiera del Padre Nostro diventa viva e attuale perché è la preghiera più importante del mondo che si realizza.
Abbiate Fede e non abbiate paura perché Gesù verrà ad asciugare ogni lacrima e a guarire ogni malattia per Sua Gloria... per la Gloria del Padre e per la Gloria dello Spirito Santo.

Gesù darà Gloria anche a Sua Madre Maria e i Loro Cuori Uniti Trionferanno...
Gesù Stesso lo dirà a tutti voi e voi udrete con le vostre orecchie queste Parole... Senza il Sì di Maria... nulla si sarebbe compiuto nel Mondo >>.

   <<Non abbiate paura... avvicinatevi con fiducia al Sacramento della Riconciliazione e godete del Mio Perdono e del Mio immenso Amore>>
Parole simili avremmo dovuto dire noi sacerdoti prediletti di Cristo il giorno di Natale o di Pasqua. Ma le abbiamo dette? Le avete sentite?

   Figli di Dio... lo Spirito Santo che illumina a giorno l'anima nostra e santifica ogni atto della nostra esistenza terrena voglia soffiare su ciascuno e scoprire le meraviglie che si nascondono in ognuno di noi per esibirle al Padre Celeste orgogliosi di essere Suoi figli. Sì: la presenza dello Spirito Santo nel cuore dà vita e Amore da spandere su altri fratelli.

Su suggerimento materno instancabilmente preghiamo:
  "Vieni, Spirito Santo, vieni! per mezzo della potente intercessione del Cuore Immacolato di Maria Tua Sposa Amatissima".
 "A Te Vergine Divina raccomandiamo questa Chiesa di Putignano che Ti appartiene e tutte le città che ne circondano. RicordaTi di tutti i Tuoi figli, avvalora davanti a Dio le nostre umili preghiere e conservaci ferma la Fede, forte la Speranza, e ardente la Carità, per tutti venire a godere l'eterna beatitudine nel Regno di Gesù e Tuo o Madre, essendo allora capaci di saper AMARE, BENEDIRE, GIOIRE." Amen Amen Amen!

   Fratelli e Sorelle:
Che Dio con la Santissima e Dolcissima Sua e nostra Madre tutti ci benedica.
pgmm  



AMDG et BVM