lunedì 6 giugno 2022

«Chi crede in lui, non è giudicato» Joann. 3, 18.

 


Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni

Giov. 3:16-21
In quell'occasione: Gesù disse a Nicodemo: Iddio ha amato tanto il mondo, che ha dato il suo Figlio unigenito: affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Eccetera.

Omelia di sant'Agostino Vescovo
Tratt. 12 su Giovanni, verso la fine

Il medico, per quanto è in lui, viene per guarire l'infermo. Si dà la morte da se stesso chi non vuole osservare le prescrizioni del medico. Il Salvatore è venuto nel mondo. Perché è stato chiamato Salvatore del mondo, se non perché è venuto per salvare il mondo e non per condannarlo? Non vuoi essere salvato da lui: sarai giudicato da te stesso. E che dico: Sarai giudicato? Senti cosa dice: «Chi crede in lui, non è giudicato» Joann. 3, 18. Ma chi non crede, che speravi dicesse, se non: È giudicato? Ecco ciò che soggiunge: «È già giudicato» Joann. 3, 18: il giudizio non ancora è stato pubblicato, e già la sentenza è pronunziata.

Il Signore conosce quelli che sono suoi: conosce quelli che rimangono per la corona, quelli che rimangono per le fiamme. Conosce il frumento della sua aia, ne conosce anche la paglia; conosce il buon grano, e conosce pure la zizzania. «Chi non crede, è già giudicato» Ibi). Perché giudicato? «Perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. Or il giudizio è questo: che la luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce; perché le loro opere erano malvage». Miei fratelli, di quanti il Signore trovò buone le opere? Di nessuno. Trovò tutte le opere cattive. Come dunque alcuni praticarono la verità e pervennero alla luce? È ciò che si soggiunge: «Ma chi pratica la verità, viene alla luce» (Joann. 3, 21.

«Ma essi preferirono, dice, le tenebre alla luce» Joann. 3, 19. Qui è la forza del ragionamento. Giacché molti amarono i loro peccati, molti li confessarono: chi confessa i propri peccati e se ne accusa, già opera in unione con Dio. Dio accusa i tuoi peccati: se li accusi anche tu, ti unisci a Dio. L'uomo e il peccatore sono come due cose distinte. Mi senti nominar l'uomo, esso è opera di Dio: mi senti nominare il peccatore, esso è opera dell'uomo. Distruggi ciò che tu hai fatto, affinché Dio salvi ciò ch'ha fatto lui stesso. Bisogna che tu odii in te l'opera tua, e ami in te l'opera di Dio. Quando comincerà a dispiacerti ciò che tu hai fatto, l'accusa del male che hai commesso sarà il principio delle tue opere buone. Il principio delle opere buone è la confessione delle opere cattive.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.

AMDG et DVM



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