giovedì 18 giugno 2020

Ricordati di santificare il sabato

Che cosa significa santificare la festa. Cosa deve fare il fedele?

Molteplici parti del comandamento

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Affinché i fedeli sappiano come debbono comportarsi in quel giorno e da quali azioni si debbano astenere, non sarà male che il parroco spieghi minutamente il precetto, che può dividersi praticamente in quattro parti.

Anzitutto indicherà genericamente quel che prescrivono le parole: "Ricordati di santificare il sabato".

Opportunamente al primo posto è stata collocata l'espressione "Ricordati", poiché il culto di questo giorno appartiene alla legge cerimoniale. Sembrò saggio ammonire formalmente in proposito il popolo, dal momento che la legge naturale, pur insegnando che in un dato tempo qualsiasi si doveva venerare Dio con culto religioso, non prescriveva in quale giorno di preferenza si dovesse fare.

In secondo luogo il parroco mostri ai fedeli come la formula suggerisca il modo ragionevole con cui dobbiamo lavorare durante la settimana, in maniera cioè da non perdere mai di vista il giorno festivo. In questo, dobbiamo quasi render conto a Dio delle nostre azioni e delle nostre opere; è necessario quindi che compiamo sempre azioni tali da non meritare la condanna di Dio e da non lasciare nei nostri spiriti, secondo il motto biblico, tracce di singhiozzi e di rimpianti (1 Sam 25,31).

Infine la formula ci insegna, e dobbiamo ben rifletterci, che non mancheranno le occasioni per dimenticare il precetto, trascinati dall'esempio di coloro che lo trascurano, assorbiti dagli spettacoli e dai giochi che allontanano troppo spesso dal pio e religioso rispetto del santo giorno.

Ma veniamo ormai a parlare del significato del sabato. Sabato, vocabolo ebraico, vuol dire "cessazione"; quindi "sabatizzare" vale "cessare" e "riposarsi". Il settimo giorno ricevette il nome di sabato, appunto perché, compiuto l'universo cosmico, Dio ristette dall'opera già compiuta (Gn 2,3). Così il Signore chiama
questo giorno nell'Esodo (20,8.11). Più tardi tale nome fu conferito non più soltanto al settimo giorno, ma, a causa della sua dignità, a tutta la settimana. Per questo il fariseo dice nel Vangelo di san Luca: "Digiuno due volte nel sabato" (18,12). Questo per quanto riguarda il significato del sabato.

La santificazione del sabato, secondo le indicazioni bibliche, consiste nell'astensione da tutti i lavori e affari
materiali, come indicano apertamente le parole seguenti del precetto: "Non lavorerai". Ma non è qui tutto;
perché in tale ipotesi sarebbe stato sufficiente dire nel Deuteronomio: "Osserva il sabato" (5,12), mentre
invece vi si aggiunge: "Per santificarlo". 

Dunque il giorno del sabato è un giorno religioso, che va consacrato ad azioni divine o a occupazioni sacre. Sicché lo rispetteremo integralmente se adempiremo gli atti di
religione verso Dio. E questo è propriamente il sabato, che Isaia chiama "delizioso" (58,13), poiché i giorni
festivi sono come le delizie del Signore e degli uomini pii. 

Che se al rispetto religioso così intero e santo del sabato aggiungeremo le opere di misericordia, allora, secondo la promessa del medesimo profeta (58,8), ci meriteremo premi inestimabili.
Dunque il pieno valore del comandamento esige che l'uomo ponga tutte le sue energie perché nei giorni fissati, lontano dagli affari e dal lavoro materiale, possa attendere al pio culto del Signore.


CATECHISMO TRIDENTINO (PDF 2.2 MB)
CATECHISMO TRIDENTINO Catechismo ad uso dei parroci, teologi, predicatori, insegnanti di religione
Pubblicato dal Papa San Pio V per Decreto del Concilio di Trento (1545-1563)


AMDG et DVM


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