lunedì 4 aprile 2011

La SS.ma e divina Trinità







La Trinità


     “Trinità santa ed eterna! Ti adoro e ti lodo in te e nelle opere: nell’unità della tua essenza, nell’uguaglianza delle tue persone, nella profondità della tua scienza, nell’immensità della tua saggezza, nella grandezza della tua Provvidenza, nella bellezza dei tuoi misteri, nell’opera delle tue opere che fa Dio uomo e una vergine madre di Dio.

     Opera ineffabile e incomprensibile! Sola degna della grandezza e potenza di Colui che la genera! Capolavoro delle tue opere, origine dei tuoi misteri, espressione delle tue grandezze, sole delle tue meraviglie… Opera che racchiude la tua essenza, si ferma a una persona e produce la più eminente dignità nell’essere creato fuori della tua divinità.

     Quest’opera così bella e mirabile, così grande e santa, così magnifica ed eminente si fa in un momento, ma per l’eternità… Si fa nel tempo, ma per i secoli dei secoli… Si fa a Nazareth, ma per l’umanità… Si fa in mezzo agli uomini, ma per gli angeli, gli uomini e Dio stesso. Perché dona a Dio una madre, agli angeli un re e agli uomini un salvatore. Essa rende all’amore del padre i figli decaduti.

Trinità santa e mirabile! Capolavoro dell’amore che imita ed esprime vita e società, comunione e relazioni che contempliamo e adoriamo nelle divine tre persone; perché ogni cosa tu fai per te stessa, e ti contempli.
     Tu vuoi esprimere, in quest’opera d’amore, di misericordia e di pace, un’idea di te stessa. Vuoi fare, in onore della vita e della comunione divina ed eterna, una comunione divina e temporale.Vuoi entrare in società e comunione con le creature, per estendere e onorare la comunione e la società che è nelle divine tue persone.





     ADORO, o Dio Padre onnipotente, l’amore infinito che ha dato il diletto unico Figlio tuo al mondo decaduto per il peccato originale e per i molti attuali. Adoro il divino amore che si manifesta nella scelta e nelle vie della sua Incarnazione.
     Tu non ricorri all’onnipotenza ma fai appello alla divina tua saggezza, alla bontà, alla misericordia, all’amore. Potevi per altre vie essere a noi più vicino? Chi potrebbe intravedere quanto cara e preziosa sia per te la Vergine Maria?
     Tu  l’hai creata e arricchita dei doni grandi della grazia perché fosse la degna madre del diletto Figlio tuo. Nella natura, nella grazia e nella gloria Lei è il capolavoro uscito dalle tue mani divine. Nell’ordine esistente delle cose create, Tu mai hai presieduto né mai presiederai a opere più grandi, nobili e perfette della Vergine benedetta.
     La tua Incarnazione, Verbo eterno e divino, è il punto centrale del mondo da sempre predisposto; si estendono oltre il tempo le sue conseguenze e abbracciano l’eternità.


 
    
     TI ADORO, o Gesù, accettando e ricevendo dal Padre tuo la missione suprema di redimerci e salvarci dalla schiavitù del peccato e restituirci la vita della grazia, di disporre e incorporare le vite nostre alla vita eterna della tua gloria.
     Ti adoro, o Gesù, che ti accingi ad abbandonare gli splendori della gloria per divenire come uno di noi!... Ma che dovrei dire, o Verbo divino, dei rapporti tuoi con Maria, alla sua Annunciazione?...
     Tu vuoi essere il figlio di una vergine senza macchia, come sei il figlio unico di Dio, per donarci una madre accanto a te! Hai Dio per  padre tuo e per madre vuoi Maria, per darla a noi, a noi tutti!
     Onnipotente e infinitamente buono, Tu la rendi degna Madre di Dio perché Lei sia realmente madre di tutti gli uomini. Tu, umile, a Lei obbedisci su questa terra e l’opera tua coronando Le accordi già nei cieli la gloria rispondente alla sua sacra dignità.


 

     TI  ADORO, Spirito di potenza, di luce e d’amore! Tu che compi in Maria l’opera augusta dell’Incarnazione. Era giusto che fosse frutto dell’Amore , dell’unione vivente del Padre e del Figlio. Con quale perfezione, o divino santificatore, hai arricchito l’anima immacolata della Madre di Dio! L’hai ornata di tutte le virtù, di ogni grazia e di ogni dono.
     Ti adoro, Spirito d’amore, che in Maria miracolosamente Tu formi il corpo del Salvatore! Davanti al grande mistero mi inchino. Et concepit de Spiritu Sancto. Resta muto e ammirato il mio cuore, di riconoscenza vibra il mio essere.
………………………………..
     O DIO, se mi dai tanta pace e mi rendi così felice sulla terra, in cielo che cosa sarà?”

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AMDG

domenica 3 aprile 2011

Un grande progetto







Gesù 15-02-2011 
Amata sposa, sono in grande numero coloro che si chiedono quando avverrà il grande cambiamento, sono molti che pensano e ripensano: “Sarà presto, sarà più in là”.

Ripeti a costoro le Mie Parole: nessuno si ponga queste domande, tutto avverrà certo al momento giusto da Me deciso né poco prima né poco dopo.

Ecco, invece, le domande che deve porsi ogni uomo, ecco le domande da porsi ogni giorno: “Sto operando secondo la Volontà di Dio?
Sto operando attivamente?
Le Sue Leggi sono nel mio cuore?
Le pratico e le insegno?”

Queste le domande che,  in questo momento, deve farsi ogni uomo della terra.


Sposa amata, se gli uomini fossero meno distratti, meno attenti alle cose della terra, si accorgerebbero che questo è un tempo conclusivo e di resoconto, tutti lo potrebbero capire, perché Io, Io, Stesso, Mi sono fatto per il mondo Guida e Maestro.
Già questo fatto, grande e speciale, deve far capire che questo tempo non è normale, ma eccezionale e che Io, Io, Dio, ho un grande Progetto da attuare presto.

***Estratti dall'Opera della Divina Sapienza

AMDG

giovedì 31 marzo 2011

PROMESSE DI GESU' E SACRA SPALLA DI CRISTO



LE PREGHIERE
DI SANTA BRIGIDA DA RECITARSI PER 12 ANNI

     
Promesse di Gesù per coloro che reciteranno
questa preghiera per 12 anni.
Attraverso Santa Brigida, Gesù ha fatto meravigliose promesse alle anime che reciteranno queste Orazioni per 12 anni.

In particolare, Gesù promette:
1. L’anima che le recita non andrà in Purgatorio.
2. L’anima che le recita sarà accettata tra i martiri come se
avesse versato il suo sangue per la fede.
3. L’anima che le recita può scegliere altre tre persone che
Gesù manterrà in stato di grazia sufficiente per diventare
sante.
4. Nessuno delle quattro generazioni successive all’anima
che le recita si dannerà.
5. L’anima che le recita sarà resa edotta della propria morte
un mese prima.

Qualcuno può pensare che gli potrebbe capitare di concludere
la sua vita terrena prima del termine dei 12 anni di preghiere.
In questo caso Gesù ha rassicurato, sempre attraverso Santa
Brigida, che le riterrebbe valide come se le avesse completate.
Se, invece, si dovesse saltare uno o più giorni per qualche
motivo, è possibile recuperare le preghiere mancanti in seguito.
E’ palese che coloro che si assumono questo impegno non
devono pensare che queste preghiere siano il lasciapassare
automatico per il Paradiso e di poter quindi continuare a vivere
secondo i propri desideri.
Sappiamo che dobbiamo vivere con Dio in tutta coerenza e
sincerità non solo quando si recitano queste preghiere, ma durante tutta la vita. Sono però certo che se una persona riceve la Grazia di perseverare per 12 anni in questo tipo di orazione, sicuramente vive già in buon grado di comunione con Gesù e Maria e sa come deve comportarsi.

Riconoscimenti
Questa devozione fu riconosciuta come cosa buona, utile e
raccomandabile dal Sacro Collegio per la Propaganda della Fede e da Papa Clemente XII. Anche Innocenzo III riconobbe come
autentiche le rivelazioni di Santa Brigida di Svezia.

PREGHIERA INIZIALE

"O Gesù, desidero rivolgere al Padre questa tua orazione unendomi all’Amore con cui la santificasti nel tuo Cuore. Portala dalle mie labbra nel tuo Cuore. Migliorala e completala in modo perfetto così che possa portare alla Santissima Trinità tutto l’onore e la gioia che Tu Le tributasti quando elevasti questa orazione sulla terra; possano l’onore e la gioia scorrere sulla tua Sacra Umanità in glorificazione delle tue dolorosissime Piaghe e del Preziosissimo Sangue che da esse sgorgò.

 


1. LA CIRCONCISIONE DI GESU'

   
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le prime ferite, i primi dolori e il primo sangue che Egli ha versato in espiazione dei miei peccati e di quelli di tutti i giovani, quale protezione contro il primo peccato mortale, in particolare dei miei consanguinei.
Padre Nostro… Ave Maria…

2. LE SOFFERENZE DI GESÙ SUL MONTE DEGLI ULIVI
  
 Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le terribili sofferenze del Cuore di Gesù sul Monte degli Ulivi e Ti offro ogni goccia del suo sudore di Sangue in espiazione di tutti i miei peccati del cuore e di tutti quelli dell’umanità, quale protezione contro tali peccati e per la diffusione dell’Amore divino e fraterno.
Padre Nostro… Ave Maria…

3. LA FLAGELLAZIONE DI GESÙ
 
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro i mille e mille colpi, i dolori atroci e il Prezioso Sangue della Flagellazione in espiazione di tutti i miei peccati della carne e di tutti quelli dell’umanità, quale protezione contro di essi e per la salvaguardia dell’innocenza, in particolare tra i miei consanguinei.
Padre Nostro… Ave Maria…

4. LA CORONAZIONE DI SPINE
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le ferite, i dolori e il Prezioso Sangue sceso dal Capo di Gesù quando fu coronato di spine, in espiazione dei miei peccati dello spirito e di quelli di tutta l’umanità, quale protezione contro di essi e per la costruzione del regno di Dio su questa terra.
Padre Nostro… Ave Maria…


5. LA SALITA DI GESÙ AL CALVARIO SOTTO IL PESO DELLA CROCE



Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le sofferenze patite da Gesù lungo la salita al monte Calvario e, in particolare, la Santa Piaga della Spalla e il Prezioso Sangue che da essa uscì, in espiazione dei miei ed altrui peccati di ribellione alla croce, di rifiuto dei tuoi santi disegni e di
ogni altro peccato della lingua, quale protezione contro di essi e per un amore autentico alla Santa Croce.
Padre Nostro… Ave Maria…


6. LA CROCIFISSIONE DI GESÙ
 
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro tuo Figlio inchiodato sulla Croce e innalzato su di essa, le sue ferite alle mani e ai piedi e il Prezioso Sangue che da esse uscì per noi, i suoi terribili tormenti del Corpo e dello Spirito, la sua preziosa Morte e l’incruento suo rinnovarsi in tutte le Sante Messe celebrate sulla Terra.
Ti offro tutto questo in espiazione di tutte le mancanze fatte ai voti e alle regole negli Ordini religiosi, in riparazione di tutti i miei e altrui peccati, per i malati e i moribondi, per i santi sacerdoti e per i laici, per le intenzioni del santo Padre riguardanti la ricostruzione della famiglia cristiana, il rafforzamento della Fede, il nostro Paese, l’unità in Cristo tra le nazioni e all’interno della sua Chiesa, e per la Diaspora.
Padre Nostro… Ave Maria…

7. LA FERITA DEL COSTATO DI GESÙ

  
Eterno Padre, accetta, per le necessità della Santa Chiesa e in espiazione dei peccati di tutta l’umanità, l’Acqua e il Sangue Preziosissimi usciti dalla ferita inflitta al Cuore Divino di Gesù e gli infiniti meriti che essi effondono. Ti supplichiamo, sii buono e misericordioso verso di noi!
Sangue di Cristo, ultimo prezioso contenuto del Sacro Cuore di Gesù, purificami e purifica tutti i fratelli da ogni colpa! Acqua di Cristo, liberami da ogni pena meritata per i miei peccati e spegni le fiamme del Purgatorio per me e per tutte le sante anime purganti. Amen."
Padre Nostro… Ave Maria…

Orazione sulla piaga della
sacra spalla di Nostro Signore       
       

"Dilettissimo Signore Gesù Cristo,
mansuetissimo Agnello di Dio, io povero peccatore adoro e venero la Santissima Vostra Piaga che riceveste sulla spalla nel portare la pesantissima Croce al calvario e nella quale restarono scoperte tre Vostre sacratissime ossa, tollerando in essa un immenso dolore: vi supplico in virtù e per i meriti di questa piaga di avere di me misericordia col perdonarmi tutti i peccati, sia mortali che veniali, di assistermi nell’ora della morte e di condurmi al Vostro Regno beato."

3 Padre Nostro... Ave Maria... Gloria...


***
Rivelazione fatta a San Bernardo della Piaga incognita della Sacra Spalla di Nostro Signore Gesù Cristo aperta dal peso della Croce.
S. Bernardo, abate di Chiaravalle, domandò nell’orazione a Nostro Signore quale fosse stato il maggior dolore sofferto nel corpo durante la sua passione. 
Gli fu risposto: “Io ebbi una piaga sulla spalla, profonda tre dita, e tre ossa scoperte per portare la croce. Questa piaga mi ha dato maggior pena e dolore più di tutte le altre e dagli uomini non è conosciuta. Ma tu rivelala ai fedeli cristiani e sappi che qualunque grazia mi chiederanno in virtù di questa piaga, verrà loro concessa; ed a tutti quelli che per amore di Essa mi onoreranno con tre Padre Nostro, Ave Maria e Gloria al giorno, perdonerò i peccati veniali, non ricorderò più i mortali, non morranno di morte subitanea ed in punto di morte saranno
visitati dalla Beata Vergine conseguendo ancora grazia e
misericordia”.                                                      
Papa Eugenio III  su istanza di S. Bernardo concesse le indulgenze a chi propagherà questa orazione e la porterà sempre con sé, a chi reciterà 5 Padre Nostro, Ave e Gloria frequentando i Santi Sacramenti e pregherà per il Sommo Pontefice.

AMDG et B.V.MARIAE

mercoledì 30 marzo 2011

Predestinazione Grazia e Gloria...

"Siate semplici come colombe e prudenti come...




PREDESTINAZIONE, 
GRAZIA E GLORIA

   Mi risulta che alcuni fedeli non hanno idee chiare su una verità così fondamentale qual'è la predestinazione.E la poca chiarezza li fa soffrire. Pertanto offro, dall'opera di Maria Valtorta, una pagina stupenda per concisione, chiarezza e amore.

     Dice Gesù:

     "Alla Grazia sono predestinati tutti gli uomini indistintamente poiché Io per tutti sono morto.
     Alla Gloria sono predestinati quelli che rimangono fedeli almeno alla legge naturale del Bene. Alla fine dei secoli, sì, ognuno che sia vissuto da giusto avrà il suo premio.
     E DIO ab eterno conosce coloro che alla gloria sono destinati prima che nascessero alla vita, ossia "predestinati". Attenta però che qui sta il punto per capire la giustizia  di DIO con giustizia.
    
     Vi sono i predestinati, è certo. E DIO li conosce da prima che il tempo sia per essi. Ma tali non sono perché DIO, con palese ingiustizia, dia ad essi ogni mezzo per divenire gloriosi e impedisca con ogni mezzo ogni insidia del demonio, del mondo e della carne a costoro. No. DIO dà ad essi ciò che dà a tutti. Ma essi usano con giustizia i doni di DIO, e quindi conquistano la gloria futura ed eterna, di loro libero volere.
     DIO sa che giungeranno a questa gloria eterna. Ma essi non lo sanno, né DIO in alcun modo lo dice loro. Gli stessi doni straordinari non sono segno sicuro di gloria: sono un mezzo più severo degli altri per saggiare lo spirito dell'uomo nelle sue volontà, virtù e fedeltà a DIO e alla sua Legge. DIO sa. Gode in anticipo di sapere che quella creatura giungerà alla gloria così come soffre in anticipo di sapere che quell'altra creatura giungerà volontariamente alla dannazione.
     Ma  in alcun modo non interviene a forzare il libero arbitrio di alcuna creatura perché essa giunga dove DIO tutti vorrebbe giungessero: al Cielo. Certamente la rispondenza della creatura agli aiuti divini aumenta la sua capacità di volere. Perché DIO tanto più si effonde quanto più l'uomo lo ama in verità: ossia di una carità di azioni e non di parole.


     E ancora: certamente più l'uomo vive da giusto e più DIO a lui si comunica e si manifesta: un'anticipazione di quella conoscenza di DIO che fa beati i santi del Cielo, e da questa conoscenza viene aumento di capacità di volere essere perfetti. Ma ancora e sempre l'uomo è libero del suo volere e, se dopo aver già raggiunto la perfezione uno rinnegasse il bene sin lì praticato e si vendesse al Male, DIO lo lascerebbe libero di fare. Non vi sarebbe merito se vi fosse coercizione.


     Concludendo: DIO conosce ab eterno coloro che sono i futuri eterni abitanti del Cielo, ma l'uomo di sua libera volontà deve volere giungere al Cielo ben usando degli aiuti soprannaturali che l'Eterno PADRE dà ad ogni sua creatura.E così sino all'ultimo respiro, quali che siano i doni straordinari ricevuti e i gradi di perfezione raggiunti.
     Ricordare che nessuno è mai veramente arrivato altro che quando il suo cammino è finito. Ossia: nessuno è certo di aver meritato la Gloria altro che quando il suo tempo è finito e iniziata l'immortalità". (Quadernetti, M.Valt. 23-10-1948/ 48.34).




AMDG

martedì 29 marzo 2011

DICEVA M A R I A





Santa Brigida di Svezia

Insegnamenti della Vergine alla figlia sulla sapienza spirituale e temporale e su chi debba imitare e come la sapienza spirituale, dopo poca fatica, conduca l'uomo all'eterna felicità, mentre la sapienza temporale alla dannazione.
Capitolo Ventiduesimo
·       da  Le Rivelazioni Celesti di Santa Brigida di Svezia –
·       Libro Secondo
 
Diceva Maria: Scrivono che chi vuol essere sapiente, apprenderà la sapienza da chi è sapiente. Ti dirò con un esempio: uno, volendo imparare la sapienza, vide due maestri innanzi a sé e disse loro: Molto volentieri imparerei la sapienza, se sapessi dove mi porta, che utilità ha, a quale meta conduce. Rispose uno dei maestri: Se vuoi seguire la mia sapienza, essa ti condurrà a un altissimo monte; ma per via sentirai la durezza delle pietre sotto i piedi, e troverai difficoltà e precipizi durante la salita. Se imparerai questa sapienza, avrai tenebra al di fuori e luce di dentro. Se ti atterrai ad essa fermamente, avrai quel che vuoi. E come un cerchio ti circonderà e attrarrà a sé sempre di più e più dolcemente fino a che sarai pervaso di gioia da ogni parte. 

Il secondo maestro disse: Se seguirai la mia sapienza, ti condurrà in una valle fiorita e amena, ricca d'ogni specie di frutta. Soffice è la via sotto i piedi, poco faticosa e in discesa. Se ti manterrai in questa sapienza, avrai quel che fuori risplende; ma a volerlo provare, svanirà da te e t'accorgerai che non dura, che tutto finisce e che, appena il libro sarà letto, tutto sarà finito, libro e lettura, e tu rimarrai vuoto. Ciò udito, egli pensava: Odo due cose meravigliose. Se salgo verso il monte, si stancano i piedi e m'affatico la schiena. E se otterrò ciò che fuori è scuro, a che mi giova? E se lavorerò, senza sosta, quando verrà la consolazione? L'altro maestro mi promette pure quel ch'è splendido di fuori, ma per poco e una sapienza che finisce con la lettura. E che giovano a me queste cose, se non sono stabili? 

E mentre pensava così, apparve un uomo in mezzo ai due maestri e disse: Anche se il monte è alto ed è difficoltosa l'ascesa, tuttavia la nuvola sul monte è luminosa e da quella avrai ristoro. Se poi ti si promettono tenebre al di fuori, esse si possono vincere e si può ottenere così l'oro che contengono e possederlo con gioia eterna. Questi due maestri sono la duplice sapienza: quella spirituale e quella carnale. Alla spirituale appartiene il lasciare in mano a Dio la propria volontà e con tutto il desiderio appassionatamente sospirare le cose celesti. Infatti non si può dire vera sapienza, se i fatti non concordano con le parole. 

Questa è la sapienza che conduce alla vita felice. Ora questa sapienza si deve raggiungere su via pietrosa e dirupata, in salita. Infatti è duro e doloroso resistere ai propri affetti. Precipizi sono il disprezzare i soliti piaceri e non amare l'onore del mondo, sebbene ciò sia tanto difficile. Però chi riflette che il tempo è breve e il mondo finisce e confermerà l'anima in Dio, a lui sul monte apparirà la nube, cioè la consolazione dello Spirito Santo. Alla fine sarà degno d'essere consolato, colui che non cercò altro consolatore che Dio. Come infatti avrebbero potuto metter mano a cose così ardue e amare tutti gli eletti di Dio, se alla buona volontà dell'uomo, come docile strumento, fosse mancato l'aiuto dello Spirito Santo? Questo Spirito portò loro la buona volontà e li sostenne la divina carità, che avevano verso Dio, perché lavoravano con fermezza e sentimento e si rafforzavano con le opere. Avuta poi la consolazione dello Spirito, ottenevano anche l'oro del divino diletto e della carità; con cui non sopportavano solo molte contrarietà, ma soffrivano e gioivano pensando alla ricompensa. 

Questa gioia sembra tenebrosa per quelli che amano il mondo, perché amano le tenebre. Per coloro che amano Dio invece è più splendente del sole, più fulgida dell'oro, perché vincono le tenebre dei vizi e salgono il monte della sapienza, contemplando la nube della consolazione, che non finisce, ma comincia nel presente e, come un cerchio, torna su di sé fino a raggiungere la perfezione. 

La sapienza del mondo, invece, conduce alla valle di questa miseria, che sembra florida per l'abbondanza di tutto, amena per gli onori, molle per la voluttà. Questa sapienza finirà al più presto, e di utile apporta solo l'apparenza e il suono. Perciò, figlia mia, cerca la sapienza del sapiente, dal quale proviene ogni sapienza, e cioè del Figlio mio. Egli infatti è la Sapienza; egli è quel cerchio, che non finisce mai. Io grido a te, come una madre al figlio: Ama la sapienza interiore, che è spregevole a vedersi di fuori, ed invece dentro è fervente di carità; fuori è faticosa, dentro fruttuosa d'opere e se ti turba per la fatica, ti consolerà lo Spirito di Dio. 

Accostati e sforzati, come un uomo che avanza finché si abitua (al passo), non retrocedere, fino a che non raggiunga la cima del monte. Niente è tanto difficile, che perseverare, e ciò non è facile a capirsi. Niente è tanto onorevole all'inizio che non si offuschi verso la fine. Accostati dunque alla sapienza spirituale. Essa ti condurrà agli strapazzi fisici, a disprezzare il mondo, a tribolare un poco; ma anche alla perpetua consolazione. 

La sapienza del mondo, invece, fallace e insinuante, ti condurrà ad accumulare cose temporali, onori caduchi, ed infine alla suprema infelicità, se non è stata premurosamente prevista ed evitata.



AMDG et BVM