"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
martedì 30 aprile 2024
venerdì 26 aprile 2024
PREGHIERA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II A SAN FRANCESCO D'ASSISI
PREGHIERA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
A SAN FRANCESCO D'ASSISI
Tu, che hai tanto avvicinato
il Cristo alla tua epoca,
aiutaci ad avvicinare
Cristo alla nostra epoca,
ai nostri difficili e critici tempi.
Aiutaci!
Questi tempi attendono Cristo
con grandissima ansia,
benché molti uomini della nostra epoca
non se ne rendano conto.
Ci avviciniamo all’anno duemila dopo Cristo.
Non saranno tempi che ci prepareranno ad una rinascita del Cristo,
ad un nuovo Avvento?
Noi, ogni giorno,
nella preghiera eucaristica
esprimiamo la nostra attesa,
rivolta a lui solo,
nostro Redentore e Salvatore,
a lui che è compimento della storia dell’uomo e del mondo.
Aiutaci, San Francesco d’Assisi,
ad avvicinare alla Chiesa e al mondo di oggi il Cristo.
Tu, che hai portato nel tuo cuore
le vicissitudini dei tuoi contemporanei,
aiutaci, col cuore vicino al cuore del Redentore,
ad abbracciare le vicende
degli uomini della nostra epoca.
I difficili problemi sociali, economici, politici,
i problemi della cultura e della civiltà contemporanea,
tutte le sofferenze dell’uomo di oggi,
i suoi dubbi, le sue negazioni,
i suoi sbandamenti, le sue tensioni,
i suoi complessi, le sue inquietudini...
Aiutaci a tradurre tutto ciò
in semplice e fruttifero linguaggio del Vangelo.
Aiutaci a risolvere tutto
in chiave evangelica
affinché Cristo stesso possa essere
“Via, Verità, Vita”
per l’uomo del nostro tempo.
Questo chiede a Te,
figlio santo della Chiesa,
figlio della terra italiana,
il papa Giovanni Paolo II,
figlio della terra polacca.
E spera che non glielo rifiuterai,
che lo aiuterai. Sei sempre stato buono
e sempre ti sei affrettato
a portare aiuto a tutti coloro che si sono rivolti a Te.
(Visita alla Basilica di San Francesco in Assisi, 5 novembre 1978)
PAX ET BONUM
San CLETO Romano e San MARCELLINO Romano, i successori di san Pietro Apostolo
Cleto, Romano, governò la Chiesa sotto gli imperatori Vespasiano e Tito. Conforme ai precetto del Principe degli Apostoli, egli ordinò per Roma venticinque preti. Fu il primo a usare nelle lettere: Salute e apostolica benedizione. Egli, organizzata ottimamente la Chiesa, ricevé la corona del martirio sotto l'imperatore Domiziano, nella seconda persecuzione, dopo quella di Nerone, e fu sepolto nel Vaticano presso la tomba del beato Pietro.
Marcellino, Romano, governò la Chiesa durante l'immane persecuzione dell'imperatore Diocleziano. Ebbe a soffrire molte vessazioni in seguito all'ingiusta severità di quelli che lo rimproveravano di troppa indulgenza verso i caduti nell'idolatria, e che fu la cagione per cui venne calunniosamente diffamato, quasi avesse offerto incenso agli idoli.Ma questo beato Pontefice subì la pena capitale per la confessione della fede insieme con tre altri Cristiani, Claudio, Cirino Antonino.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.℟. Grazie a Dio.
giovedì 25 aprile 2024
San Francesco ci avvisò
COSI E' SCRITTO in un libro conservato nei sotterranei di Parigi
«Poco innanzi
la morte convocati i frati, li ammonì delle
future
ambasce, dicendo:
– Diportatevi
virilmente, o fratelli, fatevi animo, e aspettate
pazientemente il Signore.
S'affrettano a venire i
tempi di una grande tribolazione ed afflizione,
ne' quali le perplessità e i pericoli
temporalmente e spiritualmente
inonderanno, si
raffredderà la pietà di molti, e sovrabbonderà l'iniquità
de' malvagi.
Il potere dei demònii
sarà disciolto più dell'usuale, e la purezza
immacolata della
Religione nostra e delle altre sarà deformata in tal guisa,
che pochissimi de'
cristiani con cuor sincero e carità perfetta
obbediranno al vero
Sommo Pontefice e alla Chiesa Romana.
Un taluno non eletto
canonicamente, assurto al Papato nel momento di
quella tribolazione,
coll'astuzia del suo errore macchinerà di porger
la morte (spirituale;
ndr) a molti.
Allora si
moltiplicheranno gli scandali; la nostra Religione [ossia l'Ordine Francescano ] verrà divisa
e parecchie delle altre saranno del tutto
abbattute, perché non si
opporranno
all'errore, ma gli presteranno l'assenso.
Vi saranno tante e sì
gravi opinioni e scismi nel popolo, nei Religiosi e
nel Clero, che se non
fossero accorciati quei giorni, secondo
la parola evangelica,
(se fosse possibile) sarebbero ingannati gli
stessi eletti, se non
fossero sostenuti, in sì grande tempesta,
dall'immensa
misericordia di Dio.
Allora la nostra Regola
e vita sarà da certuni fierissimamente
combattuta . Sopravverranno istigazioni immense:
quelli che allora
saranno stati privati, riceveranno la corona di vita:
ma guai a coloro che affidandosi alla sola
speranza della
Religione s'intiepidiranno,
e non resisteranno costantemente
alle tentazioni
permesse a prova degli eletti.
Coloro poi che
fervorosi di spirito per la carità e per lo zelo della verità
coltiveranno la
compassione, soffriranno persecuzioni ed ingiurie,
come (fossero;
ndr) disobbedienti e scismatici.
Perocché i loro
persecutori, agitati dagli spiriti maligni,
diranno che si rende un
grande onore a Dio coll'uccidere
(spiritualmente; ndr) e cancellar dalla terra uomini
così pestilenti.
Il Signore però sarà
allora il rifugio degli afflitti, e li salverà,
perché posero la
speranza in Lui. E per rendersi conformi al loro
Capo agiranno con
fiducia, e colla morte comprandosi la vita eterna,
eleggeranno di ubbidire
piuttosto a Dio che agli uomini; e ricusando
acconsentire alla
falsità e alla perfidia, non paventeranno punto il morire.
Allora, la verità
da alcuni predicatori verrà taciuta,
da altri sarà
conculcata e negata. La santità della vita sarà
posta in derisione
verso quelli che la professano: per questo il Signore
Gesù Cristo manderà
loro un degno, non pastore, ma sterminatore.»
ODISSEA...
Odissea Covid 19
Di A. Graziella-6 luglio 2023
Di recente, il 26 giugno 2023, il dottor Massimo Citro della Riva è stato proclamato vincitore del "Premio de Donno" alla sua prima edizione, insieme a valenti colleghi, giornalisti, magistrati che hanno contribuito a diffondere la verità sulla Covid 19 e il virus SARS cov 2.
Lo hanno fatto da esperti secondo studi non di parte, non guidati e inquinati da collusioni e interessi con le case farmaceutiche. È questo il requisito preliminare necessario ad ogni libera discussione sulla epidemia scoppiata non per caso. Tanto testimonia il dottor Citro nel suo ultimo libro "V-19" (byoblu edizioni, pp. 139, 2023) .
Le sue tesi sono documentate da quaranta pagine di note. Si tratta di un dialogo con un immaginario interlocutore, soggiogato dal "mainstream" che non conosce né fatti né studi sulla psicopandemia. È quindi un libro di conoscenza, che prende in visione 19 punti, parole chiave che iniziano tutte con V. Le prime due sono virus e vaccino.
Il virus è stato ingegnerizzato, creato in laboratorio a Wuhan con finanziamenti internazionali sia americani che francesi, oltre che cinesi, e come è facile capire non è scappato da solo.
Sia in Cina che nel mondo, l'allarme è stato dato in ritardo, in modo che il virus si diffondesse, diventando un'arma letale. Letale e fortemente contagiosa, ma di scarsa anzi scarsissima mortalità, se curato in tempo. I morti per Covid sono meno dell'1 della popolazione mondiale, come accade in una normale influenza. Ma per usare il vaccino i morti erano indispensabili, e molti, era indispensabile che non esistessero cure.
Le cure c'erano e ci sono, simili a quelle usate vent'anni fa con la SARS cov1: antinfiammatori, anche la semplice aspirina, l'idrossiclorochina messa al bando, l'antibiotico, il cortisone. I malati invece sono stati lasciati a loro stessi, in "vigile attesa e tachipirina", la quale non è un antinfiammatorio ma un antipiretico che procura trombi proprio come la Spike, quindi del tutto controindicato.
I pazienti non curati, aggravatisi, giungevano in ospedale troppo tardi; intubati sono morti soli, con l'ossigeno puro sparato nei loro polmoni, polmoni a cui il sangue non giungeva, a causa dei trombi.
Tanto non accadeva neppure nel paleolitico; sono state trovat tombe nelle caverne in Spagna e in Iraq con polline di fiori sui resti dei cadaveri: gli uomini di Neanderthal, nostri cugini, seppellivano e onoravano i loro cari. In questa distruzione del ventunesimo secolo, voluta, siamo tornati indietro nella civiltà di 16. 000 anni.
I medici che hanno curato precocemente in scienza e coscienza, salvando migliaia di vite, sono stati perseguitati, sospesi, radiati. Ai cittadini che hanno rifiutato il cosiddetto vaccino è stato tolto il lavoro, la possibilità di mantenersi; a tutti i "novax" è stata impedita qualsiasi attività sociale, non potevamo entrare in un bar, salire su un bus. Scientemente è stato diffuso il terrore; il presidente del consiglio in carica ha dichiarato pubblicamente il mantra "se non ti vaccini ti ammali, muori e fai morire". Veniamo dunque ai vaccini. Per essere tale, il vaccino deve contenere il farmaco attenuato, in modo da stimolare la produzione di anticorpi dal sistema immunitario.
I farmaci mRna invece producono la proteina Spike, responsabile del contagio, in modo non attenuato, in modo sistemico in tutti gli organi del corpo e continueranno a produrla. È un pericoloso veleno che induce la malattia, non la previene. I vaccinati si ammalano della Covid, subiscono effetti avversi, anche gravi e gravissimi, cecità, paralisi, tumori, si riscontrano migliaia di morti (ora lo ammette anche la pfizer) . Il farmaco definito vaccino è stato sperimentato, nella sua terza fase, su milioni di persone divenute cavie. A ragione Citro parla non tanto di Covid ma di "Spike disiese", ovvero SPID, malattia da Spike, identica sia nell'infezione, nel long Covid che nell'inoculazione. Una follia che Montagnier, deriso, definiva grave errore, Citro lo chiama genocidio, secondo olocausto.
Perché tutto ciò? Per un programma eugenetico malthusiano di depopolamento, proibito dal codice di Norimberga.
Bill Gates, finanziatore dell'OMS, il "benefattore", con i "vaccini" ha visto crescere il suo patrimonio da 54 a 120 miliardi di dollari. Siamo di fronte alla "neolingua" infernale del noto romanzo "1984" di Orwell: il veleno è chiamato vaccino, i colpevoli sarebbero benefattori con i loro interessati finanziamenti.
Tra le varie V la più esecrabile è la viltà, soprattutto la viltà della classe medica, per la quale "Unininterrotta omertà impone fede nella falsità, in barba a Ippocrate e al suo Giuramento, diventato il Giuramento 'dipocrita'. Si tratta degli ignavi che perfino l'inferno dantesco rifiuta. https://www.libreriauniversitaria.it/19-massimo-citro-riva-byoblu/libro/9791280657381
AVE MARIA AVE