℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.
"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
ORATIONES / PREGHIERE
del serafico Padre SAN FRANCESCO d'Assisi
(latine) Oratio ad Virginem
Mariam. <<Sancta Dei Genitrix,
dulcis et decora, Regem morti traditum, Filium tuum dulcissimum Dominum nostrum
Jesum Christum pro nobis exora, ut ipse per suam piissimam clementiam, et
virtutem sanctissimae incarnationis, et mortis ipsius acerbissimae nobis
indulgeat peccata nostra. Amen.>>
(italice) Orazione alla Vergine
Maria: << Santa Genitrice di Dio,
dolce e bella, pregate per noi il Re
dato a morte, il dolcissimo vostro Figliuolo, Signor nostro Gesù Cristo,
affinché per la piissima sua clemenza , e in virtù della santissima incarnazione
e dell'acerbissima morte sua ci perdoni i nostri peccati. Amen. >>
***************
Alia oratio ad eandem B. Virginem Mariam.
(italice) << Santa
Vergine Maria, niuna fra le donne è mai nata al mondo a voi somigliante;
Figlia e Ancella dell'altissimo Re, il Padre celeste, Madre santissima del
Signor nostro Gesù Cristo, Sposa dello Spirito Santo. Pregate per noi insieme
con l’Arcangelo san Michele, con tutte le Virtù dei cieli e con tutti i Santi
il vostro santissimo Figliuolo, dilettissimo Signor nostro e Maèstro. Gloria al
Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era in principio, e ora, e
sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.>>
(latine) << Sancta
Maria Virgo, non est tibi similis nata in mundo in mulieribus, Filia et ancilla
altissimi Régis, Patris Coelestis, Mater sanctissima Domini nostri Jesu
Christi, sponsa Spiritus Sancti. Ora pro nobis cum S. Michaele Archangelo, et
omnibus Virtutibus caelorum, et omnibus Sanctis tuum sanctissimum Filium,
dilectissimum Dominum nostrum et Magistrum. Gloria Patri, et Filio, et Spiritui
Sancto. Sicut erat etc. Amen.
*****************
Orazione del P. S. Francesco nel principio deila sua conversione
<< Grande e glorioso, Iddio, e Signor mio GesùCristo, illumina, ten prego, le tenebre della mia mente. Dammi una fede retta, una speranza certa e una carità perfetta. Fa' che io ti conosca, o Signore, in guisa che in ogni cosa eseguisca tutto secondo la tua santa e vera volontà. Amen. >>
Oratio S. Francisci in suae conversionis initio.
<< Magne, et gloriose Deus, et Domine mi Jesu Christe, illumina, oro te, tenebras mentis meae. Da mihi fldem rectam, spem certam, et charitatem perfectam. Fac, ut cognoscam te, Domine, ita ut ego in omnibus omnia secundum tuam sanctam et veram voluntatem perficiam. Amen. >>
DEUS MEUS ET OMNIA!
FRATELLI, MENTRE ABBIAMO TEMPO, OPERIAMO IL BENE! Gal.6,10
"TANTA EST GLORIA QUAM EXPECTO UT OMNIS ME POENA DELECTET" (S. Fr.)
Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate
STIAMO 'apostatando'?
Nel Nuovo Testamento, il termine "apostasìa" [ἡ αποστασία] significa letteralmente "stare lontano da", un ritiro, una defezione, un tirarsi indietro, un venir meno da un impegno, da una fede, abbandonare il gruppo, l'organizzazione alla quale si appartiene. Questo termine è usato due volte nell'originale greco del Nuovo Testamento per esprimere l'abbandono di una fede, anche se non è spesso tradotto con il termine italiano "apostasia".
Paolo è accusato falsamente di incoraggiare i Giudei ad abbandonare la loro fede: "Or sono stati informati a tuo riguardo che tu insegni a tutti i Giudei che vivono fra i gentili di distaccarsi da Mosè, dicendo di non circoncidere i figli e di non seguire più le usanze giudaiche" (Atti 21:21).
L'apostolo Paolo predice che, prima del futuro ritorno di Cristo, vi sarà un grande abbandono della fede cristiana: "Nessuno v'inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e prima che sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione" (2 Tessalonicesi 2:3). Ciò era già stato predetto da Cristo nel Vangelo secondo Matteo: "Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l'un l'altro. E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti. E perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà" (Matteo 24:10-12). Questa apostasia degli ultimi tempi implicherà cadere nell'inganno di dottrine false, insensibilità morale e allontanamento dai criteri etici posti da Dio nei testi sacri.
L'apostolo Giuda Taddeo ammonisce fortemente, nella sua epistola, sulle conseguenze di tale abbandono della fede, simile a quello che aveva interessato parte degli angeli di Dio: "...angeli che non conservarono il loro primiero stato ma che lasciarono la loro propria dimora" (Giuda 6), esortando i credenti alla fermezza, come pure fa Pietro: "Voi dunque, carissimi, conoscendo già queste cose, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, portati via dall'errore degli empi" (2 Pietro 3:17).
A partire dal terzo secolo il termine viene utilizzato per indicare l'abbandono della fede cristiana per un'altra religione, in particolare il paganesimo.[1]
Cause dell'apostasia sono indicate come:
Esempi biblici di apostasia sono: