venerdì 2 settembre 2022

La Liturgia non è uno show...



PAPA BENEDETTO XVI 


…Uno spettacolo che abbisogni di registi geniali e di attori di talento. La liturgia non vive di sorprese  ” simpatiche “, di trovate  ” accattivanti “,  ma di ripetizioni solenni. Non deve esprimere l’attualità e il suo effimero ma il mistero del Sacro.

 Molti hanno pensato e detto che la liturgia debba essere “fatta” da tutta la comunità, per essere davvero sua. È una visione che ha condotto a misurarne il ” successo ” in termini di efficacia spettacolare, di intrattenimento. In questo modo è andato però disperso il proprium liturgico che non deriva da ciò che noi facciamo, ma dal fatto che qui accade Qualcosa che noi tutti insieme non possiamo proprio fare. 

Nella liturgia opera una forza, un potere che nemmeno la Chiesa tutta intera può conferirsi: ciò che vi si manifesta è lo assolutamente Altro che, attraverso la comunità (che non ne è dunque padrona ma serva, mero strumento) giunge sino a noi….


Per il cattolico, la liturgia è la Patria comune, è la fonte stessa della sua identità: anche per questo deve essere  ” predeterminata “, ” imperturbabile “,  perché attraverso il rito si manifesta la Santità di Dio. 

Invece, la rivolta contro quella che è stata chiamata ” la vecchia rigidità rubricistica “, accusata di togliere ” creatività “, ha coinvolto anche la liturgia nel vortice del ” fai-da-te “, banalizzandola perché l’ha resa conforme alla nostra mediocre misura….
Il Concilio ci ha giustamente ricordato che liturgia significa anche actio, azione, e ha chiesto che ai fedeli sia assicurata una actuosa participatio, una partecipazione attiva… Certo, è un concetto sacrosanto che però, nelle interpretazioni postconciliari, ha subìto una restrizione fatale. 

Sorse cioè l’impressione che si avesse una ” partecipazione attiva ” solo dove ci fosse un’attività esteriore, verificabile: discorsi, parole, canti, omelie, letture, stringer di mani… 

Ma si è dimenticato che il Concilio mette nella actuosa participatio anche il silenzio, che permette una partecipazione davvero profonda, personale, concedendoci l’ascolto interiore della Parola del Signore. Ora, di questo silenzio non è restata traccia in certi riti.

da “Rapporto sulla fede”, Joseph Ratzinger, 1985

Le apparizioni... in San Damiano Piacentino del 1961

MIRACOLI ... e MESSAGGI


Importante procurarsi ACQUA  sgorgata nel giardino benedetto
dalle apparizioni


AMDG et DVM


FATIMA, la NUOVA PROFEZIA nel libro del 2014: la lancia di SAN MICHELE ARCANGELO colpirà la terra

 


(la falsa e la vera Lucia)

AMDG et DVM

SACRAMENTI!

 

Svegliatevi

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Quando accetterà l’uomo di ricevere i Sacramenti?

 

8 aprile 2008

 

JNSR:   Il tempo non può più paralizzarsi. Bisogna farlo uscire dal suo letargo, scuoterlo perché si svegli. È come al gatto che si addormenta al sole sul limitare della porta, quella porta che deve aprirsi. Disturba, quel gatto!...

 

Il Tempo di Dio è anche quello dell’uomo arrivato alla sua scelta definitiva: implorare il suo Perdono o rifiutare di farlo.

 

Quando accetterà l’uomo di ricevere i Sacramenti?

 

Quando la Santa Eucaristia riunirà tutti gli uomini? Tutte queste ore perse saranno un giorno recuperate? La Santa Messa non può più essere dimenticata perché la Vita di Dio è in essa e senza l’uomo muore e, intorno a lui, scompare ogni vita.

 

E dalla Fede dell’uomo dipende la vita del pianeta.

 

La Chiesa ha una grande responsabilità. Quando farà suonare le sue campane a distesa, per ricordare all’uomo la sua enorme responsabilità? Dappertutto si sentono grida di odio e pianti di piccoli martirizzati. Si sentono grida di rivendicazione e i passi che fanno sentire la loro collera sul selciato.

 

Sentiremo noi un giorno, in una processione, salire al Cielo dei canti e delle Preghiere d’implorazione verso Dio per la Pace di questo Mondo? Che il Signore ci ascolti ! Perché Dio non è sordo. Dio vuole aprire la Sua Porta, ma noi non Lo lasciamo fare, perché abbiamo paura di dire che siamo cristiani, e che vogliamo Dio che è Nostro Padre.

 

«Noi vogliamo Dio, che è nostro Re »

 

Prepariamoci a sentire GESÙ che dice a ciascuno di noi, come a Pietro: «Mi ami tu, tu che ti nascondi? Non Mi riconosci in tutti questi Martiri della Fede?

GuardaMi attraverso di loro, perché Io non sono cambiato.»

 

GESÙ Cristo

alla Sua Chiesa e ai suoi membri.




AMDG et DVM


giovedì 1 settembre 2022

VIVETE NELLA SPERANZA DEL MIO PROSSIMO RITORNO

GESÙ: Io voglio parlarti. Ricevi la Mia santa Parola nel tuo cuore. Il Mio ritorno, Io ve lo annuncio. Vivete nella Speranza del Mio prossimo Ritorno. 



La Pace nel Mio Ritorno

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4 ottobre 2004 – San Francesco d’Assisi

 

JNSR: “Signore, io Ti chiedo, se vuoi, di parlarmi per tutti i Tuoi figli e che la Tua Santa Volontà inondi il mondo intero. In Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 

GESÙ: Io voglio parlarti. Ricevi la Mia santa Parola nel tuo cuore. La cosa più urgente è ripetere, a tutti e ad ognuno, che nulla si può fare senza Dio, che niente si compirà senza la Volontà di Dio.

 

Voglio insegnare al Mio Popolo che non c’è che un solo Dio, Unico e vero, Creatore del Cielo, della Terra e di tutto quello che possono contenere. La Mia Potenza è infinita e ricopre tutto l’Universo.

 

Presto arriverà il tempo della mia decisione, siate pronti. Nessuno conosce la Mia decisione né a quale data interverrà, ma è pronta a realizzarsi e il tempo è pronto ad accoglierla; essa sarà qui e vi sorprenderete nel vederla arrivare.

 

Voglio che vi rendiate conto che niente di quanto avete scatenato con la vostra indifferenza verso Dio, con la vostra presunzione, con il vostro odio distruttivo della Mia Creazione tutta intera, niente può più fermarsi, da solo o anche con l’intervento di tutta l’Umanità, perché voi siete tutti colpevoli davanti a Dio.

 

Il tempo vi ha allontanati dalla Fede che Io avevo messo nel cuore dei grandi Patriarchi:

 

Abramo Mi ha dato il suo unico figlio e un Popolo innumerevole,

Mosè Mi ha dato la sua vita donandoMi la sua parola che unì alla

Mia per salvare il Mio Popolo e trasmettergli la Mia Vita di

Giustizia, d’Amore e di Pace,

 

e oggi, di fronte a questi sconvolgimenti catastrofici di tutti gli elementi infuriati, gli uomini aggiungono il loro odio insaziabile, uccidendo tutto quello che Io ho creato per la Mia Gioia, le Mie creature e la Mia creazione, deformando e avvelenando l’aria, le acque, la terra, privando i pesci, gli uccelli e tutti gli animali del pianeta, del paesaggio sano e piacevole dove fin dall’origine del mondo, essi si evolvevano. Tutto è inquinato, insudiciato.

 

Come fermerete queste guerre fratricide? I Caino hanno trascinato anche gli Abele a diventare dei traditori. Nessuno sa più perdonare. Io comincio a contare il numero dei Miei fedeli, dei Miei veri discepoli; sono tanti quanto il pugno di semi che racchiudo nella Mia mano destra.

 

Voi tutti sapete che Io ho abolito la legge del taglione. Questa enunciazione biblica non esiste più. Io vi chiedo di perdonare i vostri nemici. Ma siccome non volete più ascoltare il vostro Dio di Misericordia, Io interverrò con la Mia Giustizia.

 

Io chiamo Israele ad ascoltare la Mia Voce Possente:

 

 

In Nome del tuo Dio, il Dio di Abramo, d’Isacco e di Giacobbe, Io ti chiedo di scegliere con il cuore che Io ti ho dato. Saresti ancora capace di lottare con il tuo Dio? Sì, quell’Uomo che lottò con te fino all’alba: solo il tuo femore fu colpito. L’articolazione del femore si slogò, lasciandoti infermo e camminando con fatica. Io ti ho benedetto per quella notte di lotta e tu hai ricevuto il nome di Israele. Tu hai lottato con gli uomini e con Dio e hai vinto. Ecco da dove ti viene il Mio Rispetto per te, Israele. Sei tu che Mi hai detto: Il Signore è il Dio d’Israele”. Tu hai distrutto tutte le immagini delle divinità pagane che la tua casa conservava, tu Mi hai consacrato totalmente la tua famiglia:

“Signore, io ti offro tutta la mia famiglia e me stesso”. L’Altare che hai innalzato a Bethel in onore del Mio Nome resta per Me l’unico Patto che Io, il Signore dei Signori, ho custodito nel Mio Santo Cuore con Israele. Ed Io realizzerò i Miei piani malgrado la perversità degli uomini di questo Paese che è il Mio.

 

Io conservo nel Mio Cuore il nome delle Dodici Tribù di Giacobbe-Israele, dei tuoi figli che sono essi stessi il Popolo ebreo: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon, Giuseppe, Beniamino, Dan, Neftali, Gad e Aser.

 

A causa del Mio Amore per te, Io ti chiedo di guardare il figlio del padre tuo Abramo e della sua schiava Agar. Io voglio parlarti d’Ismaele. Voglio che tu lo guardi come i figli del figlio tuo Giuseppe: Manasse ed Efraim. Amalo, accoglilo come la tua stessa famiglia, non ci siano più lotte tra di voi: Abramo è il padre di tutti i credenti. Se egli è il padre d’Israele, è anche il padre d’Ismaele. Siccome la Santa Bibbia lo dichiara padre di tutti i credenti, egli è ugualmente il padre di tutti i cristiani della Terra.

 

Voi siete, tutti, il Popolo delle stelle, la sua discendenza,

che il Signore dei Signori contò davanti ad Abramo.

 

Ma, in Verità, voi siete tutti i figli di Dio.

Io desidero la Pace nel mondo intero.

 

Essa non si farà se non con Me, vostro Dio: siete voi che giudicherete a quale prezzo. Vivete nella Speranza. ChiamateMi. PregateMi. Io cancellerò ogni odio dalle vostre memorie. Vi ricorderete solo delle cose più importanti che Io ho stabilito per ognuno e per tutti. Voi avrete il ricordo della Manna, dell’Acqua della roccia, della Forza della Preghiera.

 

E avrete il Deserto per ricordarvi che, per incontrare Dio, dovete passare attraverso l’aridità e la privazione più completa: la solitudine straziante conduce alla pienezza, vedere Dio, vivere di Dio. E questo contatto con l’Amore Vivente, questa Gioia, deve meritarsi, altrimenti come apprezzarla?

 

Dovete camminare, camminare, camminare, non arrendersi mai, stanchi ma sempre sostenuti dalla Fede.

Voi verrete tutti a Me.

 

JNSR: “Oh, credere in Dio, Forza della mia anima, desiderio di incontrarTi,

oh Mio Dio di Speranza! Con Te io ho trovato l’Acqua del mio Battesimo,

la Manna, Pane del Cielo, Eucaristia dolce al mio cuore straziato,

consolazione della mia anima e della mia carne così stanca.

Oh sì, non permettere che la mia anima s’inaridisca,

per non sapere più pregare perché stanca di attendere continuamente il Tuo Ritorno.

Oh, vieni, Divino Amato, vieni a riempire la mia anima di Te,

del Tuo Tutto, mio Dolce GESÙ d’Amore!

 

GESÙ: Il Mio ritorno, Io ve lo annuncio. Vivete nella Speranza del Mio prossimo Ritorno. È per un pugno di anime care al Mio Cuore che anticiperò il mio Ritorno. Dopo si farà l’Appello di tutti i chiamati da Dio, grazie a questa manciata di lievito che la Mia mano destra racchiude, ben Stretta sul Mio Divino Sacro Cuore.

 

Credi, anima Mia, al Mio prossimo Ritorno.

 

GESÙ, Re dell’Universo.

 

Amen. 

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AMDG et BVM