"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
mercoledì 23 giugno 2021
La Mia immagine procurerà molte grazie all’intera nazione e attraverso di essa legherete per sempre le vostre anime a Gesù…
6 gennaio 2006
Maria SS.: Cara figlia Mia, sia lodato Gesù Cristo.
Sono qui perché tutto il Mio popolo sappia che provvedo con fedeltà alle necessità. Io, la Vergine Madre, vi
soccorro non solo nelle cose dello spirito, ma anche in quelle temporali. Affidatevi con umiltà a Dio e capirete
che Egli altro non vuole che il vostro amore in cambio. AmateLo, cari figli! AmateLo!
Figlioli, solo accettando con cuore aperto ogni prova permessa, potrete meritare il Suo Regno. Come vi
donai la Mia benedizione al primo incontro, così vi abbraccio e vi ringrazio oggi per averMi ascoltata.
Preparati perché Gesù verrà presto con la Parola ed il Fuoco del Suo Volere.
Alle luci dell’alba provo una fresca sensazione di sollecito a levarmi. Il Signore mi è davanti. La Sua Voce
misericordiosa ha un tono secco. Veste una tunica color porpora ed una cintura bianca ai fianchi.
G.: Pace a te, figlia del Mio popolo. Levati dal giaciglio e resta in ascolto. (Immediatamente scendo dal letto e mi metto in ginocchio) Immensa è la Mia tristezza, perché l’uomo non ha voluto accettare l’invio della Santissima nel cuore del Mediterraneo. I fuochi stanno per accendersi e i grandi conflitti, annunciati
con i sigillati messaggi, stanno per avere luogo. Grida al mondo il pericolo di due grandi calamità,
che il Padre permetterà nei vostri giorni.
La prima: quella naturale ed improvvisa come segno che lo spostamento dell’asse della terra
determinerà ogni realtà.
La seconda: la permissione divina davanti all’insorgere di nuove fiamme disastrose coincidenti con
l’esasperato progetto dell’antico Serpente di invadere e conquistare. L’odio sarà fomentato da pretesti
religiosi e, come un tempo, i cristiani testimonieranno di esserMi fedeli davanti al teatro di morte:
decine di sacerdoti glorificheranno la Chiesa, offrendo se stessi per il dialogo, per l’unità, ma viene
l’ora in cui la luce della Mia Croce sarà offuscata e diverrà la fiaccola della loro aggressione.
Così annuncia che un grande “silenzio” sta per venire su tutta l’umanità e a molti sembrerà che Dio non veda
e non ascolti più. Mai come in questa “Notte” il tre volte Santo vi sosterrà con la Sua mano, perché siate forti
nella purificazione e fedeli nella tribolazione.
D.: Gesù mio, perché quella tunica rossa?
G.: Verrà l’ora di un nuovo martirio, in cui sarà trafitto il Cuore di Lei (della Madonna) barbaramente. Io L’ho mandata per essere Sentinella ed Arco di pace tra i popoli del Mediterraneo. Il Suo Cuore ha donato l’Olio, perché in esso si riconoscessero differenti popoli (ricordiamo la conversione di alcuni musulmani nei primi anni di queste Apparizioni) ed ora…
D.: Ed ora… mio Signore?
G.: Lo riceveranno per lenire ferite profonde e lancinanti. Si operi a questo fine: che la Sorgente di
Olio Santo giunga con la Sua immagine, con il testamento della grande Unità tra i cristiani e gli
uomini. Viene l’ora della più aperta testimonianza al Mio Nome!
Sono davanti a voi per ricevere il vostro atto di fiducia!
Nuove tormente si abbatteranno sulla Chiesa, ma a colui che è dato di tenere fisso il timone della Nave IO SONO dico: resta dritto sui sentieri indicati dal Martire di sangue e di neve (Giovanni Paolo II). Si solleverà il fetore dei falsi profeti religiosi perché “i figli del detto profeta” (Maometto), stanchi dell’oppressione di se stessi, sfogheranno con ira i loro mali verso ogni popolo d’occidente.
Così il Re della Rivelazione vi benedice e vi lascia la Sua pace. L’Amén ritorna!
23 maggio 2007
Maria SS.: Sia lodato Gesù Cristo.
Cari figli, Io Mi rallegro e gioisco con voi per ogni sacrificio, per ogni sofferenza e per avere accolto il Mio
Messaggio. Desidero benedire tutti con una speciale benedizione, esortarvi a proseguire sul cammino della
riparazione, che già avete ricevuto in dono da Gesù. Io sono qui con voi, perché non perdiate la speranza e
siate più forti nel combattimento contro il vostro nemico satana. Io soo qui con voi, perché attraverso la
vostra preghiera, la vostra testimonianza, la vostra rinuncia e consacrazione quotidiana posso guidarvi verso
il Cielo. Le vostre scelte sono importanti e Mi occorrono per preparare e fare trionfare il Regno di Dio
promesso. Il Mondo è in grande pericolo; l’umanità è governata dallo spirito dell’iniquità. AscoltateMi adesso!
Il Padre Mi ha concesso la grazia di parlarvi ancora una volta. Ricevete l’unzione con spirito aperto e
troverete la luce, che vi indica il Paradiso dove vi aspetto. Riparate, pregate, operate nell’amore.
Arrivederci. A presto perché Mi avete ascoltata.
3 gennaio 2008
Maria SS.: Cari figli, Gesù vi è vicino. SeguiteMi e pregate, preparate luoghi che divengano Miei Focolari.
Ponetevi in ginocchio e invocate il Suo Santissimo Nome, perché sia impresso nuovamente sopra la
vostra bandiera calpestata dal tradimento. Figlioli, riparate, riparate, riparate per la vostra nazione!...(La
tristezza della Signora mi fa gelare dentro. Anche se provasse a sorridere, mi accorgerei lo stesso della
grande sofferenza che ha nel cuore e dentro gli occhi).
Il Signore Dio Mi ha concesso di essere qui: la Vergine dell’Eucaristia intercede per voi. Figlioli, non abbiate
paura del futuro: oggi avete la possibilità di costruirlo sopra l’albero della fede, che allieterà con i suoi
germogli le vostre famiglie. Se Mi ascoltate, imparerete ad amare il Signore e a progettare con Lui. Nel
sopraggiungere della Quaresima sentirete maggiore forza per cambiare e cominciare un nuovo anno
orientato all’eternità… Così immersi nell’apostolato testimonierete la Mia presenza e Mi aiuterete a
raggiungere quei figli, che vivono al buio e nello sconforto, perché ostinatamente hanno dato tutto per
soddisfare se stessi… La Mia immagine procurerà molte grazie all’intera nazione e attraverso di essa
legherete per sempre le vostre anime a Gesù…
AVE MARIA PURISSIMA!
“C’è un solo papa,..."
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“C’è un solo papa, Benedetto XVI. Bergoglio è un cardinale vestito di bianco, complice del Nuovo Ordine Mondiale”: non è andato molto per il sottile, in un discorso pubblico a Messina, due giorni fa, il noto magistrato antimafia Angelo Giorgianni, già Sottosegretario alla Giustizia del governo Prodi.
Naturalmente, ha fatto tali dichiarazioni non nelle sue vesti istituzionali, ma come presidente dell’Organizzazione Mondiale per la Vita, un’associazione su base volontaria da lui fondata, che si occupa della difesa della vita umana e di tutti i diritti che afferiscono alla sua tutela e dignità riservando particolare attenzione alle varie libertà individuali non sempre assicurate, come quella di opinione, libertà, pensiero, culto e alla sacralità della vita umana dal momento del concepimento sino alla fine naturale.
D. Dottore, dopo l’avvocato Taormina QUI, lei è il secondo uomo di legge laico e italiano a sollevare dubbi sull’abdicazione di papa Ratzinger…
R. Ho seguito questa vicenda e sono assolutamente convinto che Benedetto XVI abbia stilato un atto di rinuncia al papato completamente nullo: un vero “cocktail” di invalidità giuridiche fatto per essere scoperto nel corso del tempo. Tanto per citare la più nota: nella Declaratio del 2013, la rinuncia, invece che al munus petrino, è al ministerium - ovvero all’esercizio pratico del potere – che non comporta rinunciare al papato: al massimo potrebbe significare la delega a qualche vescovo di alcune funzioni pratiche. I banali errori di latino nel documento, provenienti da un latinista raffinato come lui, sono ovviamente un sistema per tenere desta l’attenzione sull’atto giuridico.
Per non parlare della sua condotta nei successivi otto anni, basti solo ricordare come ripeta sempre “il papa è uno” senza mai dichiarare quale dei due sia, o alle frasi inequivocabili che sono emerse recentemente dai suoi libri-intervista come quella “Nessun papa si è dimesso negli ultimi mille anni”. (QUI n.d.r. )
D. Non teme di passare per “complottista”?
R. “Guardi, io - per lavoro - i complotti li svento da una vita. Complottismo è quando si costruiscono ardite teorie senza che queste poggino su dati di fatto. In ambito giudiziario, invece, una serie univoca di indizi costituiscono una prova e qui, di indizi evidenti, verificabili da chiunque, ce n’è una quantità perfino eccessiva”.
D. Perché dice che Bergoglio è un cardinale vestito di bianco?
R. “Perché se papa Ratzinger non ha abdicato al soglio, come evidente, il conclave del 2013 era del tutto invalido ed ha eletto “papa” un cardinale che resta cardinale. Quindi Bergoglio è un antipapa, come tanti ce ne sono stati nella storia della Chiesa”.
D. Una questione scottante, ma sembra che non turbi più di tanto il clero…
R. “E’ gravissimo infatti. Alcuni ecclesiastici temono di essere scomunicati (ma la scomunica di un antipapa non vale nulla), altri pensano che, alle dimissioni o alla morte del card. Bergoglio, un nuovo conclave possa rimettere le cose a posto. Ma se il collegio cardinalizio ha 80 nuovi cardinali nominati da Bergoglio, essi non sono veri cardinali e quindi non hanno titolo per eleggere un nuovo papa. Quindi la linea successoria dopo Francesco sarebbe tutta composta da antipapi. Lo dimostra la storia: nella prima metà del XII secolo, l’antipapa Anacleto II regnò otto anni e, alla sua morte, gli succedette Vittore IV, un altro antipapa, finché San Bernardo di Chiaravalle non spodestò quest’ultimo restaurando una linea successoria papale legittima”.
D. I cattolici ortodossi si lamentano continuamente delle riforme di Francesco. Ora temono per la messa in latino (“vetus ordo”), dato che Bergoglio pare voglia limitare la sua celebrazione revocando il motu proprio “Summorum Pontificum” di Benedetto XVI.
R. “E di che si stupiscono? Lo Spirito Santo assiste il papa non solo quelle rare volte in cui si pronuncia ex cathedra su importanti dogmi di fede. C’è uno specifico articolo del Catechismo, l’892, che parla della Sua assistenza ordinaria: “L'assistenza divina è inoltre data in modo speciale, al Vescovo di Roma, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in maniera definitiva, propone, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi”.
Come si fa a pensare che Bergoglio sia il vero papa se sta demolendo l’identità cattolica fin dalle sue basi? E, paradossalmente, i cattolici ortodossi si disperano sui suoi provvedimenti invece di controllare se ha le carte in regola per essere pontefice: come preoccuparsi degli effetti senza indagare le cause”.
D. Anche i laici paiono abbastanza indifferenti alla questione...
R. “Un grosso errore: un papa ha un ruolo fondamentale nella politica del mondo intero. Pensiamo solo al ruolo avuto da Giovanni Paolo II nel crollo del comunismo. Il papa è un capo politico con influenza su oltre un miliardo di persone: condiziona pesantemente la politica internazionale”.
D. A tal proposito, Lei sostiene che Bergoglio sia una sorta di sponsor morale del Nuovo Ordine Mondiale.
R. “Lo ha dichiarato lui stesso, recentemente, a un grosso quotidiano (La Stampa del 15/3/’21 n.d.r.): «Non bisogna sprecare la pandemia, ma impiegarla per costruire un nuovo ordine mondiale». Più chiaro di così? Ormai il concetto è sdoganato, se ne parla tranquillamente, senza pudore. Infatti Bergoglio insiste continuamente con questo “dialogo interreligioso”… Anche io sono favorevole al dialogo, ma qui lo si prende come scusa per annichilire l’identità cattolica e fare della chiesa il contenitore di una nuova religione mondialista. Un processo del tutto inverso rispetto all’unicità della Rivelazione di Cristo. Ma basta guardare alla posizione tenuta dalla Chiesa durante la pandemia…”.
D: A proposito: voi siete molto critici sulla gestione della crisi sanitaria…
R. “Certo. Noi siamo per i vaccini, a condizione che siano sicuri ed efficaci, ma non ci spieghiamo allora perché affrettare la somministrazione di un farmaco sperimentale se ci sono le terapie efficaci, invece completamente trascurate. Una follia. Anche Bergoglio non parla mai delle terapie, come mai? Piuttosto, ha dimostrato una sudditanza al potere civile contro ogni accordo concordatario e costituzionale, privando tante persone dei conforti minimi della fede, chiudendo le chiese e negando i sacramenti anche ai moribondi. In troppi tentano di cavalcare questa emergenza sanitaria per instaurare nuovi progetti politici e/o finanziari.
Ma noi porteremo in tutte le piazze queste verità: noi crediamo nello stato di diritto e nel rispetto delle regole”.
AMDG et DVM
M.S.M. / I Messaggi materni di Maria Santissima dall'anno 1973 all'anno 1997
Milano, 17 giugno 1989. Sabato.

La Vergine dell'Apocalisse - Peter Paulo Rubens
Il numero della Bestia: 666.
«Figli prediletti, comprendete ora il disegno della vostra Mamma Celeste, la Donna vestita di
sole, che combatte, con la sua schiera, nella grande lotta contro tutte le forze del male, per
ottenere la sua vittoria, nella perfetta glorificazione della Santissima Trinità.
Con Me combattete, piccoli figli, contro il Drago, che cerca di portare tutta l'umanità contro
Dio.
Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia nera, la massoneria, che vuole condurre le
anime alla perdizione.
Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia simile a un agnello, la massoneria infiltrata
all'interno della vita ecclesiale per distruggere Cristo e la sua Chiesa.
Per raggiungere questo scopo essa vuole costruire un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed una
falsa Chiesa.
- La massoneria ecclesiastica riceve ordini e potere dalle varie Logge massoniche ed opera per
condurre segretamente tutti a fare parte di queste sette segrete.
Così sollecita gli ambiziosi con la prospettiva di facili carriere; ricolma di beni gli affamati di
denaro; aiuta i suoi membri a primeggiare e ad occupare i posti più importanti, mentre
emargina, in maniera subdola, ma decisa, tutti coloro che si rifiutano di partecipare al suo
disegno.
Infatti la bestia simile a un agnello esercita tutto il potere della prima bestia, in sua
presenza, e costringe la terra ed i suoi abitanti ad adorare la prima bestia.
Addirittura la massoneria ecclesiastica giunge fino a costruire una statua in onore della bestia
e costringe tutti ad adorare questa statua.
- Ma, secondo il primo comandamento della santa legge del Signore, solo DIO si deve adorare
e a Lui solo deve essere data ogni forma di culto.
Allora si sostituisce DIO con un IDOLO potente, forte, dominatore.
Un idolo così potente, da far mettere a morte tutti coloro che non adorano la statua della
bestia.
Un idolo così forte e dominatore, da fare sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e
schiavi ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno può comprare o
vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.
Questo grande idolo, costruito per essere da tutti adorato e servito, come vi ho già rivelato
nel precedente messaggio, è un falso Cristo e una falsa Chiesa.
Ma qual è il suo nome?
- Al capitolo 13 dell'Apocalisse è scritto: "Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il
numero della bestia: esso rappresenta un nome di un uomo. E tale cifra è 666 " .
Con l'intelligenza, illuminata dalla luce della divina Sapienza, si riesce a decifrare dal numero
666 il nome di un uomo e questo nome, indicato da tale numero, è quello dell'Anticristo.
Lucifero, il serpente antico, il diavolo o Satana, il dragone rosso diventa, in questi ultimi
tempi, l'anticristo.
Già l'apostolo Giovanni affermava che chiunque nega che Gesù Cristo è Dio, costui è
l'anticristo.
La statua o l'idolo, costruito in onore della bestia, per essere adorato da tutti gli uomini è
l'Anticristo.
Calcolate ora il suo numero 666, per comprendere come indichi il nome di un uomo.
Il numero 333 indica la Divinità.
Lucifero si ribella a Dio per superbia, perché vuole mettersi al di sopra di Dio.
Il 333 è il numero che indica il mistero di Dio. Colui che vuole mettersi al di sopra di Dio porta
il segno di 666, pertanto questo numero indica il nome di Lucifero, Satana, cioè di colui che si
mette contro Cristo, dell'anticristo.
Il 333, indicato una volta, cioè per 1, esprime il mistero dell'unità di Dio.
Il 333, indicato due volte, cioè per 2, indica le due nature, quella divina e quella umana, unite
nella Persona divina di Gesù Cristo.
Il 333, indicato tre volte, cioè per 3, indica il mistero delle Tre Persone divine, cioè esprime il
mistero della Santissima Trinità.
Allora il numero 333, espresso una, due e tre volte, esprime i misteri principali della fede
cattolica, che sono:
1°: l'unità e la Trinità di Dio;
2°: l'incarnazione, la passione, la morte e la resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Se il 333 è il numero che indica la Divinità, colui che vuole mettersi al di sopra dello stesso
Dio viene indicato col numero 666.
Il 666, indicato una volta, cioè per 1, esprime l'anno 666.
In questo periodo storico, l'Anticristo si manifesta attraverso il fenomeno dell'Islam, che
nega direttamente il mistero della divina Trinità e la divinità di nostro Signore Gesù Cristo.
L'islamismo, con la sua forza militare, si scatena ovunque, distruggendo tutte le antiche
comunità cristiane, invade l'Europa e solo per un mio materno e straordinario intervento,
sollecitato fortemente dal Santo Padre, non riesce a distruggere completamente la
Cristianità.
Il 666, indicato due volte, cioè per 2, esprime l'anno 1332.
In questo periodo storico, l'Anticristo, si manifesta con un radicale attacco alla fede nella
Parola di Dio.
Attraverso i filosofi, che iniziano a dare esclusivo valore alla scienza e poi alla ragione, si
tende gradualmente a costituire unico criterio di verità la sola intelligenza umana. Nascono i
grandi errori filosofici, che continuano nei secoli fino ai vostri giorni.
L'importanza esagerata data alla ragione, come criterio esclusivo di verità, porta
necessariamente alla distruzione della fede nella Parola di Dio.
Infatti, con la riforma protestante, si rifiuta la Tradizione come fonte della divina
Rivelazione, e si accetta solo la Sacra Scrittura. Ma anche questa deve essere interpretata
per mezzo della ragione, e si rifiuta ostinatamente il Magistero autentico della Chiesa
gerarchica, a cui Cristo ha affidato da custodire il deposito della fede. Ciascuno è libero di
leggere e di comprendere la sacra Scrittura, secondo la sua personale interpretazione. In
questa maniera la fede nella Parola di Dio viene distrutta.
Opera dell'Anticristo, in questo periodo storico, è la divisione della Chiesa, la conseguente
formazione di nuove e numerose confessioni cristiane, che gradualmente vengono sospinte ad
una perdita sempre più estesa della vera fede nella Parola di Dio.
Il 666, indicato tre volte, cioè per 3, esprime l'anno 1998.
In questo periodo storico, la massoneria, aiutata da quella ecclesiastica, riuscirà nel suo
grande intento: costruire un idolo da mettere al posto di Cristo e della sua Chiesa.
Un falso Cristo e una falsa Chiesa. Pertanto la statua costruita in onore della prima bestia,
per essere adorata da tutti gli abitanti della terra e che segnerà del suo marchio tutti coloro
che vorranno comprare o vendere è quella dell'Anticristo.
Siete così giunti al vertice della purificazione, della grande tribolazione e della apostasia.
L'apostasia sarà ormai generalizzata perché quasi tutti seguiranno il falso Cristo e la falsa
Chiesa.
Allora sarà aperta la porta per la comparsa dell'uomo o della persona stessa dell'Anticristo!
Ecco, figli prediletti, perché vi ho voluto illuminare sulle pagine della Apocalisse, che si
riferiscono ai tempi che vivete.
Per prepararvi con Me alla parte più dolorosa e decisiva della grande lotta che si sta
combattendo fra la vostra Mamma Celeste e tutte le forze del male che si sono scatenate.
Coraggio! Siate forti, miei piccoli bambini. A voi tocca il compito, in questi difficili anni, di
restare fedeli a Cristo ed alla sua Chiesa, sopportando ostilità, lotte e persecuzioni. Ma siete
parte preziosa del piccolo gregge, che ha il compito di combattere e di vincere alla fine la
forza potente dell'Anticristo.
Tutti vi formo, vi difendo e vi benedico».
AVE MARIA PURISSIMA!
martedì 22 giugno 2021
San Paolino da Nola
"I cuori votati a Cristo respingono le Muse e sono chiusi ad Apollo", così scriveva Paolino al maestro Decimo Magno Ausonio, che lo aveva iniziato alla retorica e alla poetica. Paolino era stato un giovane dal temperamento d'artista. Discendeva da ricca famiglia patrizia romana (nacque nel 355 a Bordeaux, dove il padre era funzionario imperiale) e favorito nella carriera politica da amicizie altolocate, divenne "consul suffectus", cioè sostituto, e governatore della Campania. Ebbe anche la ventura di incontrare il vescovo Ambrogio di Milano e il giovane Agostino di Ippona, dai quali fu avviato sulla strada della conversione a Cristo. Ricevuto il battesimo verso i venticinque anni, durante un viaggio in Spagna conobbe e sposò Therasia.
Dopo la morte prematura dell'unico figlioletto, Celso, entrambi decisero di dedicarsi interamente all'ascesi cristiana, sul modello di vita monacale in voga in Oriente. Così, di comune accordo si sbarazzarono delle ingenti ricchezze che possedevano un po' ovunque, distribuendole ai poveri, e si ritirarono nella Catalogna per dare inizio ad un'originale esperienza ascetica. Paolino era ormai sulla quarantina. Conosciuto e ammirato nell'alta società, era amato ora anche dal popolo, che a gran voce chiese al vescovo di Barcellona di ordinarlo sacerdote.
Paolino accettò con la clausola di non essere incardinato tra il clero di quella regione. Declinò anche l'invito di Ambrogio, che lo voleva a Milano. Paolino accarezzava sempre l'ideale monastico di una vita devota e solitaria. Infatti si recò quasi subito in Campania, a Nola, dove la famiglia possedeva la tomba di un martire, S. Felice. Diede inizio alla costruzione di un santuario, ma si preoccupò anzitutto di erigere un ospizio per i poveri, adattandone il primo piano a monastero, dove si ritirò con Therasia e alcuni amici in "fraternitas monacha", cioè in comunità monastica.
I contatti con il mondo li manteneva attraverso la corrispondenza epistolare (ci sono pervenute 51 lettere) con amici e personalità di maggior spicco nel mondo cristiano, tra cui appunto Agostino. Per gli amici buttava giù epitalami e poesie di consolazione. Ma a porre termine a quella mistica quiete, nel 409, sopraggiunse l'elezione a vescovo di Nola. Si stavano preparando per l'Italia anni tempestosi. Genserico aveva passato il mare alla testa dei Vandali e si apprestava a mettere a sacco Roma e tutte le città della Campania. Paolino si rivelò un vero padre, preoccupato del bene spirituale e materiale di tutti. Morì a 76 anni, nel 431, un anno dopo l'amico S. Agostino.
Autore: Piero Bargellini
AMDG et DVM

